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Parte 1 - Di Jany Martelli, CEO @ Shambix
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A cura di Shambix, in collaborazione con il Festival della Creatività.
Una conferenza che vuole essere un momento di formazione, spiegazione ed approfondimento di tematiche delle quali si sente spesso parlare, ma delle quali purtroppo non tutti conoscono modalità e benefici, rivolta ad imprenditori di tutte le età, alle istituzioni, professionisti e curiosi.
Dopo un’analisi sui numeri, sulle modalità e sul panorama dei New Media e delle nuove tecnologie, nel mondo ed in Italia, verranno approfondite alcune delle dinamiche attuali del web, dai Social Media al CrowdSourcing.
Le tematiche si concentreranno poi sull’evoluzione del Marketing di questi ultimi anni, un fenomeno che deve essere capito ed accolto da tutte le realtà aziendali che intendono promuovere le vendite di servizi e prodotti, aumentare volumi e profitti, generare visibilità in modo esponenziale, raggiungere livelli competitivi internazionali, nonché migliorare la loro immagine, con investimenti, ricerche e modalità più economiche ed efficaci dei metodi tradizionali.
Saranno presentati dei casi di studio e spiegate le ragioni per cui oggi le strategie di Marketing vincenti sono quelle legate all’utilizzo intelligente e sinergico di Web, Social Media e Mobile.
Relatori:
Jany Martelli – Developer, Startupper @ Shambix (Parte 1)
* - Panoramica mondiale e italiana sulla Rivoluzione Digitale
* - New Media, cosa sono ed il loro impatto sulla società e le imprese
* - Applicazioni Web e Mobile, perchè investirci
Frieda Brioschi – Presidente @ Wikimedia Italia
* - CrowdSourcing
* - Il caso Wikipedia
Simone Tornabene – CMO @ Viralbeat, Web Strategist @ NinjaMarketing.it
* – Dall’audience alla performance
* – Da Contenuti su Media ad Esperienze per Persone
* – Il nuovo Media Planning
* – Il Targeting esiste ancora?
* – Le figure professionali del nuovo Centro Media: Digital Strategic Planner vs. Seeder
Tiziano Tassi – Web Strategist, Startupper @ Caffeina
* - Cosa fanno le multinazionali sui Social Media in Italia? Ricerca su un campione di 17 imprese
* - I casi Alfa Romeo e Ducati
* - Social Media o Social Network di proprietà?
24 Ottobre 2010
Festival della Creatività
Firenze
3. Tematiche
- Rivoluzione Digitale
- New Media & conseguenze globali
- Applicazioni Web & Mobile
- CrowdSourcing
- Il caso ‘Wikipedia’
- Da Contenuti ad Esperienze
- Media Planning & Centro Media
- Digital Strategic Planner & Seeder
- Italia: Multinazionali e Social Media
- I casi ‘Alfa Romeo’ & ‘Ducati’
- Social Media o Social Network di proprietà?
4. Un ‘media’ è un mezzo di comunicazione.
L’uomo stesso ne è stato il primo esempio, tramite gesti e suoni.
- Stampa (1453)
- Radio (fine ‘800)
- Telefono (fine ‘800)
- Cinema (inizi ‘900)
- TV (anni ’20)
Tutto ciò che ci circonda è comunicazione.
Media Tradizionali
5. Negli anni ‘20 si inizia a parlare di Mass Media perchè questi mezzi di
comunicazione iniziano a raggiungere dimensioni nazionali ed
internazionali, raggiungendo un pubblico molto vasto, grazie al
progressivo sviluppo tecnologico ed economico.
Lo scopo dei Mass Media è quello di comunicare un messaggio al
maggior numero di persone possibile.
Il tipo di messaggio può avere origini e fini di varia natura.
Dal giornalismo, alla pubblicità, all’intrattenimento, a fini sociali o politici.
La lista continua.
Media Tradizionali
6. New Media?
Termine nato circa 20 anni fa per raggruppare una serie di nuovi
mezzi di comunicazione.
Caratteristiche comuni: digitalizzazione & interattività.
Fanno anch’essi parte della famiglia dei Mass Media.
Computer & Internet ne sono stati il motore propulsore, ed hanno
aperto la strada ad una rivoluzione che ha visto da un lato i Media
Tradizionali prendere nuove forme, dall’altro la nascita di Media
completamente nuovi: i New Media.
Inizia così la Rivoluzione Digitale.
7. New Media?
Tra i New Media troviamo:
- E-Mail
- Siti Web
- Blog
- Forum
- NewsGroup
- Documenti interattivi
- DVD interattivi
- TV interattiva
- VideoGiochi
- SmartPhone
8. New Media?
Le principali conseguenze dei New Media:
- Alterazione percezione distanze geografiche
- Enorme incremento dei volumi & velocità di comunicazione
- Molteplici possibilità di interazione
- Convergenza tecnologica
Che a loro volta hanno dato luogo a:
- Nuove forme di imprenditoria & organizzazione aziendale
- Nuovi settori di business
- Nuovo iperconsumismo
- Globalizzazione
9. New Media?
Ma la conseguenza che più ha entusiasmato gli utilizzatori dei New
Media, tanto quanto disorientato i tradizionali creatori di contenuti per
le masse, è stato il cambiamento radicale su chi controlla
l’informazione.
Oggi, la comunicazione di massa è creata dalla massa stessa.
10. Per chi un tempo generava e controllava l’informazione, i New Media
pongono un nuovo, grosso problema:
“Se non siamo più in grado di controllare la massa, poichè la nostra
comunicazione tradizionale è inefficace e poichè la massa si
autoalimenta anche in assenza di comunicazione diretta ….
… in che modo possiamo veicolare efficacemente i messaggi che
vogliamo comunicare, ed in che modo possiamo controllarne il flusso,
una volta immessi?”
Il Problema
11. I Social Media, sono una conseguenza diretta e specifica dei New
Media.
Si possono definire come:
Mezzi di interazione sociale, grazie all’uso di strumenti di condivisione
e pubblicazione basati sul Web, che trasformano la comunicazione
univoca (one-to-one/many) in interazione (many-to-many).
Questo permette la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli
utenti: User-generated content.
Social Media
12. Sono Social Media:
- Blog (Wordpress, Blogger, Tumblr..)
- Microblog (Twitter, Posterous..)
- Social Network (Facebook, LinkedIn, MySpace..)
- Piattaforme Collaborative (Wikipedia..)
- Piattaforme Multimediali (YouTube, Flickr, deviantArt..)
- Piattaforme di Geolocalizzazione (Foursquare, Gowalla..)
- Piattaforme di CrowdFunding (Kickstarter..)
- Mondi Virtuali (Second Life..)
La lista è lunga, i Social Media sono molti di più e servono molti altri
scopi oltre a quelli elencati.
Social Media
13. Numeri
Per capire la portata dei Social Media, quindi i loro benefici o i loro
temibili risvolti, se non gestiti con la massima attenzione, è importante
sapere che:
L’Italia è il Paese al mondo con il grado di utilizzo più alto in assoluto
di Facebook (66% di utenti Internet = più di 16 milioni di italiani).
Stati Uniti e Regno Unito si fermano al 62%. Francia e Spagna al 57%.
La Germania al 27%.
L’Italia è il 2° Paese al mondo per uso dei Social Media (78%).
Il primo è il Brasile (86%). Seguono Spagna e Giappone (77% e 75%).
Stati Uniti e Regno Unito fermi al 74%. La Germania raggiunge
appena il 63%.
14. Numeri
In Italia il target demografico più attivo sui Social Media ha una fascia
di età 15 – 45. La differenza tra uomini e donne è minima (3%).
E’ stato calcolato che il numero di persone con le quali siamo in
contatto online è mediamente il doppio di quelle ‘faccia a faccia’.
In media, un utente Facebook è in contatto con circa 200 persone.
Che a loro volta sono in contatto con altre 200 persone... Il numero di
contatti diventa esponenziale.
Pensate che ognuna di loro condivide contenuti, opinioni, critiche,
raccomandazioni, ricondividendo anche quelli dei loro amici. Tutti i
giorni. A tutte le ore. In tutti i Paesi del mondo.
15. Numeri
L’85% degli utenti cerca informazioni online prima di fare un acquisto.
Di questi il 50% cerca la raccomandazione di un contatto online. Il
restante, da blog, forum e recensioni.
In Italia, i blog sono aumentati dell’11% in un anno. I lettori di blog del
12%. Come sono in aumento i critici, e quelli che usano Social
Network (23%). Diminuiscono gli inattivi (-21%).
In Italia, le aziende che non hanno nessuna strategia di Marketing sui
Social Media, utilizzando solamente i Media Tradizionali, hanno un
danno dell’immagine pari al -7%.
A causa dei Social Media, il Marketing Tradizionale ha perso dal -17 al
-30% di efficacia.
16. I dati che vedrete sono aggiornati a Gennaio 2009
Adesso, cliccate qui e guardatevi il video.
Poi tornate qui per gli ultimi dati sulle Applicazione Web e Mobile.
17. Vi siete fatti un’idea della portata dei Social Media adesso?
18. Applicazioni
In un Paese con oltre 30 milioni di utenti Internet ed una penetrazione
di mercato degli smartphone più alta di alcuni dei maggiori Paesi del
mondo e primi in Europa, è assurdo che la maggior parte delle
imprese, ma anche Enti ed Istituzioni, in Italia, ancora non abbiano
un’applicazione Mobile dedicata.
Spesso nemmeno Web.
19. Applicazioni
Secondo alcuni studi, il 50% degli utenti in possesso di uno
Smartphone, lo utilizza per navigare o per utilizzare applicazioni. Ogni
giorno.
Chi potrebbe beneficiare di Applicazioni Web & Mobile?
- Comuni
- Province
- Regioni
- Università
- Banche & Istituti Finanziari
- Imprese di servizi
- Servizio Sanitario
- Trasporti
- Logistica, corrieri, poste
20. Applicazioni
Quali benefici è possibile trarre investendo in queste applicazioni?
- Snellimento attività sportello/informazioni
- Snellimento attività burocratiche
- Velocizzazione servizi
- Miglioramento immagine/percezione
- Servizi extra altrimenti non erogabili
- Servizi extra erogabili in tempi minori e con minor costo
- Maggiore competitività
- Propagazione/capillarità informazione
- Minor impiego di carta ed archivi cartacei
- Scalabilità e Flessibilità
- Comunicazione immediata cittadini/clienti
- Possibilità per i cittadini di rendersi utili
21. Applicazioni
In Italia, ci sono solo 6 banche ad avere un’applicazione di mobile
banking.
Per fortuna tutte hanno un’applicazione Web.
I Comuni italiani ad avere un’applicazione mobile per rimanere in
contatto con i cittadini sono solo 2.
Esistono svariati servizi Web erogati dai Comuni, ma questi sono
purtroppo discontinui sul territorio e spesso solo a scopo informativo,
senza possibilità di interazione e senza migliorare sensibilmente il
rapporto cittadino-burocrazia-amministrazione.
E tutti gli altri cosa stanno aspettando?
22. Per ogni giorno che aspettate, per ogni nuovo servizio nel quale non
volete investire, i vostri clienti sono attirati dai vostri concorrenti.
Per ogni cittadino che perde fiducia nella propria amministrazione, c’è
sempre meno collaborazione e meno apprezzamento dei risultati
invece ottenuti.
La paura di investire in qualcosa di nuovo è comprensibile.
Non lo è invece quando i fatti ed i numeri parlano chiari.
L’Italia ha grandi idee, portiamole avanti.