Con la riforma della scuola (La Buona Scuola, legge 117/2015, Renzi Giannini) stage ed esperienze di lavoro diventano obbligatorie nelle superiori (scuola secondaria di secondo grado). 400 ore minimo nel triennio per gli istituti tecnici, 200 ore nel triennio dei licei.
2. Pregresso
(dal 2000 a oggi)
Concepita dal 2003 (Legge delega n. 53/03) e attiva in
forma sperimentale dal 2005 (Decreto legislativo n.
77/2005), viene ribadita nel 2010 (DPR n. 87, 88 e 89 del
2010) in seno alla riforma dell’ordinamento della scuola
secondaria (Licei, Istituti tecnici, Istituti professionali) e
potenziata con progetti mirati nel 2013.
Progetto sperimentale a discrezione degli
istituti scolastici.
Meno del 10% degli studenti coinvolti (di cui
67,1% nei professionali, 22% tecnici, 7,8%
licei, 0,7% altri istituti.
58,2% degli enti ospitanti sono imprese
Dati monitoraggio Indire 2012-2013
Distribuzione e numeri
3. La Buona Scuola (L. 117/2015)
L’alternanza scuola-lavoro diventa
obbligatoria negli ultimi tre anni della scuola secondaria.
Tecnici e professionali: almeno 400 nel secondo biennio e
ultimo anno (= 1 mese all’anno ca.).
Licei: almeno 200 ore nel triennio (= 2 settimane ca. all’anno
o 5 complessive sul triennio).
4. Tempi e obiettivi
Va obbligatoriamente attivata
dal 2016-2017 nel terzo anno del corso di studi (quindi nel
2017-2018 sarà attiva per le classi terze e quarte e nel 2018-
2019 sarà attiva nell’intero triennio)
Non prepara a uno specifico lavoro, ma verifica e rafforza le
competenze generali utili all’inserimento lavorativo (civismo,
organizzazione, capacità di gestire in autonomia compiti e progetti,
capacità relazionali, qualità communicative, ecc.).
Comporta il riconoscimento di crediti e rientra nel curriculum dello
student e(obbligatorio per legge) con dettagli sull’esperienza e
realtiva valutazione (comma 28)
5. Dove svolgerla?
Imprese
Musei, enti pubblici e privati, compresi terzo settore,
attività culturali, artistiche e ambientali, enti di promozione
sportive riconosciuti dal Coni.
I requisiti di accesso sono minimi (simili a quelli per gli stage
universitari). (comma 34)
6. Quando svolgerla?
Tendenzialmente “durante la sospensione delle attività
didattiche secondo il programma formativo e le modalità di
verifica ivi stabilite nonché con la modalità dell'impresa
formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si
può realizzare anche all'estero”.
7. Rapporti scuola-azienda/ente
L’Istituto scolastico, nella persona del Preside, e l’azienda o
l’ente ospitante stipulano un’apposita Convenzione. Al
termine, inoltre, il preside stende una valutazione sull’ente.
(comma 40)
Il Tutor > Di fatto lo studente è seguito da due Tutor, che ne
coordinano e monitorano l’attività: un tutor nell’ente
ospitante e un tutor a scuola (docente).
8. Strumenti a disposizione
Elenco delle realtà disponibili e idonee dal 2015/2016 >
Registro nazionale dell’alternanza, costituito presso le
Camere di Commercio, Industria e Artigianato (comma 41)
Regole concordate > Carta dei diritti e doveri degli studenti
in alternanza scuola-lavoro prevista da apposito
Regolamento (comma 37)
Specifici fondi alle scuole (ma minimi come entità), nessun
incentivo previsto a enti e aziende