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Dott.ssa Simona Dalloca
in Scienze della comunicazione
Master in Counseling Pedagogico e Scolastico
Master in Counseling e formazione relazionale
Coach e Formatrice in NLP
Practitioner licensed number 95790
Master Practitioner licensed number 97802
Diploma dell’ Accademia Acting Traning di Beatrice Bracco
Docente di Scuola Primaria
Italiano e …
A Scuola con Cu.O.R.E.
© by Dott.ssa Simona Dalloca
Counsellor pedagogico scolastico e relazionale. Coach e formatrice in NLP.
Cu.ltura
O.listica
Re.lazionale
4. E un maestro disse:
Parlaci dell’Insegnamento.
E lui disse:
Nessuno può insegnarvi nulla
se non ciò che già sonnecchia nell’albeggiare della vostra
conoscenza.
Il maestro che cammina all’ombra del tempio
tra i discepoli non elargisce la sua sapienza,
ma piuttosto la sua fede e il suo amore.
E se davvero è saggio,
non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere,
ma vi guida alla soglia della vostra mente.
L’astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi,
ma non può darvi la sua conoscenza.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
5. Il musico può cantarvi la melodia che è nell’aria,
ma non può darvi l’orecchio che fissa il ritmo,
né l’eco che rimanda il suono.
E colui che è esperto nella scienza dei numeri
può descrivervi il mondo del peso e della misura,
ma oltre non può condurvi.
Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un
altro uomo.
E così come ognuno è solo nella conoscenza di Dio,
ugualmente deve in solitudine conoscere Dio e comprendere
la terra.
da IL PROFETA di Gibran Kahlil Gibran
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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6. Cambiare il paradigma dell’educazione
Sir Ken Robbinson, autore inglese, conferenziere
e consigliere internazionale sull'educazione per i
governi e le istituzioni no-profit.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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7. PENSIERO DIVERGENTE:
Unisci tutti i 9 punti del tracciato,
usando solo 4 linee..
ma senza alzare MAI la penna dal foglio!
Figura tratta da Samuel Loyd, Cyclopedia of Puzzles, New York, 1914, pag 301.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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9. PENSIERO DIVERGENTE:
L’enigma dei 9 punti è la dimostrazione ideale di come le
regole e restrizioni, che ci portiamo dietro
inconsapevolmente, non ci permettano di andare oltre
l’immaginario confine squadrato, tra l’altro non menzionato
nel problema. Vale la pena soffermarci su altre soluzioni
alternative originali.
Da Problem solving con creatività. Di Fabio Ciuffoli
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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10. La più grande, la più importante, la più utile regola di tutta
l'educazione? È non di guadagnare tempo, ma di
perderne.
Jean-Jacques Rousseau, Emilio o Dell'educazione, 1762
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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11. L’insegnante si sente imprigionato
dal programma, dal tempo necessario
a svolgerlo, dagli schemi
d’insegnamento imposto dal libro di
testo: è una fascinazione, una malìa,
un incanto da cui non ci si sveglia.
da Psicologia scuola formazione, N. 15 Luglio 2008
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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12. Il programma diventa la necessità,
la dea senza volto che ha un nome:
Ananke. In Grecia Ananke sovrastava
su tutto anche sugli dei dell’Olimpo,
stringeva nodi che formavano reti che
avvolgono, che costringono.
R. Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano, gli Adelphi,
2004, pag 117
da Psicologia scuola formazione, N. 15 Luglio 2008
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13. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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14. “se soltanto Ananke comanda, la vita
diventa rigida e sacerdotale”. Neanche gli
Olimpi hanno retto la pesantezza di Ananke
e Crono, hanno fatto un colpo di mano e
Zeus ha spodestato Crono.
Ad Ananke hanno preferito Eros.
L’unitarietà del percorso di istruzione obbligatoria
sarà assicurata dalla “equivalenza formativa” dei
percorsi, che si differenziano sulla base delle aree del
sapere, in modo da assicurare che in tutti i percorsi
siano acquisite le competenze chiave di cittadinanza.
Allulli 03/2007
Eppure
R. Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano, gli Adelphi,
2004, pag 121.
Eppure
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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15. COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA
DA ACQUISIRE AL TERMINE DI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
IMPARARE AD IMPARARE
PROGETTARE
COMUNICARE
COLLABORARE E PARTECIPARE
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
RISOLVERE PROBLEMI
COSTRUZIONE
DEL SE’
RELAZIONI
CON GLI ALTRI
RAPPORTO
CON
LA REALTA’
NATURALE
E SOCIALE
DOCUMENTO COMMISSIONE ALLULLI (marzo 2007)
By Mario Castoldi maggio 2007
16. ABILITA’
CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE
CHE COSA SI
APPRENDE?
COME SI
APPRENDE?
“capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti,
riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse
interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle
esterne disponibili in modo coerente e fecondo”.
[Pellerey, 2004]
By Mario Castoldi maggio 2007
17. COMPETENZE CHIAVE
“Nel corso di un secolo quasi
interamente vissuto, ho spesso
creduto di trovarmi a una svolta
epocale, poi non era vero niente; una
svolta epocale si ha quando non
cambiano solo le cose, ma anche le
teste per capirle.”
(Vittorio Foa, Passaggi, Torino, Einaudi, 2000)
By Mario Castoldi maggio 2007
19. ABILITA’
CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE
CHE COSA SI
APPRENDE?
COME SI
APPRENDE?
l’alfabetizzazione emotiva rovescia completamente il senso
dell’educazione affettiva, perché invece di usare l’affettività per
educare, educa la stessa affettività o per dirla alla Lipman
insegna a pensare.
20. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
21. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
22. Win-Win Felicità
Mappa di comunicazione
Io - L’altro
Violenza- Paralisi- Mancanza di
speranza
Sottomissione
Rabbia
I
o
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o
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V
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d
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b
e
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e Tu non mi Vai bene
Io mi Vado bene T
u
M
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V
a
i
b
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n
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23. Ascolto ed Espressività
per una comunicazione
interpersonale ed organizzativa
"che genera valore"
Comunicazione
Aggressiva
Comunicazione
"Scarsa Violenta Distruttiva“ "Sfiducia in sé e nell'allro"
Non sì ascoltano le rispettive posizioni
Conflittualità "negativa"
Comunicazione
Passiva
Comunicazione "Generativa"
Collaborativa - Costruttiva
"Coremotional Assertiveness"
Rispetta contemporaneamente se stessi e gli altri
“Vede il conflitto come opportunità di crescita"
24. Tecniche di ascolto
LE TECNICHE DI ASCOLTO VERBALI:
Parafrasare
Stimolare chiarimenti
Esplicitare il messaggio ricevuto
Interpretare gli stati d'animo dell'interlocutore
LE TECNICHE DI ASCOLTO NON VERBALI:
Assentire
Guardare con attenzione
Esprimere i sentimenti empaticamente
Prendere nota mantenendo sempre un
contatto visivo
25. Manifestazione di interesse
Contatto visivo
Linguaggio del corpo
Non interrompere
Non distrarsi
Ascolto attivo
Richiesta di informazioni
Invito ad iniziare
Incoraggiamento a continuare
Domande aperte
Invito ad approfondire
Espressioni di intesa
Parafrase il contenuto
Riflettere il sentimento e/o l’intenzione
dell’interlocutore
Riassumere
26. Tecniche di ricapitolazione
Riassumere e Ribadire i punti essenziali per:
Comunicare all'interlocutore che lo si sta
ascoltando
Sottolineare i punti salienti della comunicazione e
rafforzarne il ricordo
Chiarire e concordare le conseguenze pratiche e
operative della comunicazione
27. La formazione
È necessario che il piano di formazione permetta
di:
sostenere i cambiamenti necessari, nell’attività
quotidiana, a passare dal “lavorare per
programmi” al “lavorare per competenze”.
sostenere l’acquisizione graduale di competenze
adatte a una scuola mirata all’educazione dei
giovani, al recupero del valore della cultura e del
senso della vita…
Allulli 03/2007
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
28. E’ opportuno che: la formazione non avvenga
in una sola modalità imposta, ma che gli
insegnanti mettano in atto le possibilità di
Ricerca e Sviluppo offerte dalla normativa
Allulli 03/2007
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
29. Decreto del Presidente della Repubblica n.275 Roma, 8 marzo 1999
Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi
dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n 59
Art. 6 (Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo)
1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano
l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle
esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e
curando tra l'altro:
a.la progettazione formativa e la ricerca valutativa;
b.la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale
scolastico;
c.l'innovazione metodologica e disciplinare;
d.la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e
della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi;
e.la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola;
f.gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;
g.l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa
con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi
compresa la formazione professionale.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
30. 2. Se il progetto di ricerca e innovazione richiede modifiche
strutturali che vanno oltre la flessibilità curricolare prevista
dall'articolo 8, le istituzioni scolastiche propongono iniziative
finalizzate alle innovazioni con le modalità di cui all'articolo 11.
3. Ai fini di cui al presente articolo le istituzioni scolastiche
sviluppano e potenziano lo scambio di documentazione e di
informazioni attivando collegamenti reciproci, nonché con il Centro
europeo dell'educazione, la Biblioteca di documentazione pedagogica
e gli Istituti regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento
ducativi; tali collegamenti possono estendersi a università e ad altri
soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
31. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi
aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici,
spirituali, religiosi.
Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe
come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi
componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazione.
La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello
“dell’insegnare a essere”.
Dalle Indicazioni Nazionali 2012
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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32. Mira ad aprire una dimensione globale e una prospettiva olistica
nell'educazione al fine di aiutare le persone a capire le realtà
complesse e i processi del mondo di oggi e sviluppare valori,
comportamenti, conoscenze e abilità che le metteranno in grado
di fronteggiare le sfide di un mondo interconnesso.
Aiuta chi impara a sviluppare alternative nel momento in cui si
prendono decisioni personali o relative alla vita pubblica e a riflettere
sulle conseguenze delle proprie scelte, coltivando così uno spirito di
“responsabilità globale dei cittadini del mondo”.
Da Linee guida per l’educazione globale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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33. Vari documenti internazionali si riferiscono allo sviluppo
del concetto di educazione globale:
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Articolo 26, Nazioni Unite, Conferenza Generale, San Francisco, 10 dicembre 1948.
Raccomandazione concernente l’Educazione per la Comprensione Internazionale, la
Cooperazione e la Pace e l’Educazione relativa ai Diritti Umani e alle Libertà Fondamentali.
UNESCO, Conferenza Generale, Parigi, 19 novembre 1974
Agenda 21, Capitolo 36: Promuovere l’Educazione, la Consapevolezza dell’opinione
pubblica e la Formazione.
Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente & Sviluppo, Rio de Janeiro, 3-14 giugno 1992
UNESCO – Dichiarazione e Progetto integrato d’Azione sull’Educazione alla Pace, ai Diritti
Umani e alla Democrazia. Parigi 1995
UNESCO, Conferenza Generale, Parigi, novembre 1995
Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, 2002
Capitolo: Valori e principi
Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, New York, 8 settembre 2000
Decennio delle Nazioni Unite per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014
Schema di Implementazione Internazionale, gennaio 2005
Anno Europeo per il Dialogo Interculturale 2008
Articolo 2: obiettivi
Parlamento Europeo e Consiglio d’Europa, Decisione n. 1983/2006/EC, 18 dicembre 2006
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
35. LIFE SKILLS EDUCATION IN SCHOOLS
Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) (1993)
"competenze sociali e relazionali che
permettono ai ragazzi di affrontare in
modo efficace le esigenze della vita
quotidiana, rapportandosi con fiducia a
se stessi, agli altri e alla comunità"
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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36. "che è necessario apprendere per mettersi in
relazione con gli altri e per affrontare i
problemi, le pressioni e gli stress della vita
quotidiana.
La mancanza di tali skills socio-emotive può
causare, in particolare nei giovani,
l'instaurarsi di comportamenti negativi e a
rischio in risposta agli stress".
Il "nucleo fondamentale"
di life skill è costituito da:
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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37. 01. Capacità di leggere dentro se stessi (Autocoscienza):
conoscere se stessi, il proprio carattere, i propri bisogni e
desideri, i propri punti deboli e i propri punti forti; è la
condizione indispensabile per la gestione dello stress, la
comunicazione efficace, le relazioni interpersonali positive e
l'empatia;
02. Capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli
altri (Gestione delle emozioni): "essere consapevoli di come le
emozioni influenzano il comportamento" in modo da "riuscire a
gestirle in modo appropriato"e a regolarle opportunamente;
03. Capacità di governare le tensioni (Gestione dello stress):
saper conoscere e controllare le fonti di tensione "sia tramite
cambiamenti nell'ambiente o nello stile di vita, sia tramite la
capacità di rilassarsi";
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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38. 04. Capacità di analizzare e valutare le situazioni (Senso critico): saper
"analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo, valutandone
vantaggi e svantaggi, al fine di arrivare a una decisione più
consapevole", riconoscendo e valutando "i diversi fattori che
influenzano gli atteggiamenti e il comportamento, quali ad esempio le
pressioni dei coetanei e l'influenza dei mass media";
05 Capacità di prendere decisioni (Decision making): saper decidere in
modo consapevole e costruttivo "nelle diverse situazioni e contesti di
vita"; saper elaborare "in modo attivo il processo decisionale può avere
implicazioni positive sulla salute attraverso una valutazione delle
diverse opzioni e delle conseguenze che esse implicano";
06 Capacità di risolvere problemi (Problem solving): saper affrontare e
risolvere in modo costruttivo i diversi problemi che "se lasciati irrisolti,
possono causare stress mentale e tensioni fisiche";
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39. 07 Capacità di affondare in modo flessibile ogni genere di situazione
(Creatività): saper trovare soluzioni e idee originali, competenza che
"contribuisce sia al decision making che al problem solving,
permettendo di esplorare le alternative possibili e le conseguenze
delle diverse opzioni";
08 Capacità di esprimersi (Comunicazione efficace): sapersi
esprimere in ogni situazione particolare sia a livello verbale che non
verbale "in modo efficace e congruo alla propria cultura", dichiarando
"opinioni e desideri, ma anche bisogni e sentimenti, ascoltando con
attenzione gli altri per capirli, chiedendo, se necessario, aiuto;
09 Capacità di comprendere gli altri (Empatia): saper comprendere e
ascoltare gli altri, immedesimandosi in loro "anche in situazioni non
familiari", accettandoli e comprendendoli e migliorando le relazioni
sociali "soprattutto nei confronti di diversità etniche e culturali";
CO.R.EM Educazione Globale e Olistica
40. 10 Capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo
positivo (Skill per le relazioni interpersonali): sapersi mettere in
relazione costruttiva con gli altri, "saper creare e mantenere
relazioni significative" ma anche "essere in grado di
interrompere le relazioni in modo costruttivo"
41. Sulla base delle scoperte delle
del Nobel Edelman, di Damasio, di Panksepp e di MacLean che
hanno messo in evidenza che:
1) la consapevolezza di Sé, o senso di identità, è
l’effetto coerente e sincronico della rete che connette le
principali aree del cervello, ossia:
2) la consapevolezza corporea (cervello rettile),
3) la consapevolezza emotiva (cervello
mammifero),
4) la consapevolezza mentale razionale e intuitiva (i
due emisferi del cervello superiore o neocorticale).
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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43. Cervello Rettiliano (antico millenni)
Cervello Limbico (mammiferi inferiori)
Cervello Neocorticale (mammiferi superiori)
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44. Cervello Rettiliano
Il cervello rettiliano
ha funzioni identiche
a 200 milioni di anni
fa e provvede alla
sopravvivenza
dell’organismo
attraverso gli
Istinti:
•Predazione
•Esplorazione
•Territorialità
•Sessualità
• istinti
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45. Cervello Limbico
Il cervello limbico. Controlla gli
impulsi primari come le sensazioni,
le emozioni, il metabolismo, gli
istinti sessuali…
Vi si collocano l’ipofisi e
l’ipotalamo, l’ippocampo,
l’amigdala.
SMI
•Attaccamento
•Accudimento
•Agonismo
•Sessuale
•Cooperazione
Emozione Semplice
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46. Cervello Neocorticale
Propria solo di alcuni
mammiferi superiori (uomo,
alcune scimmie e delfini).
Permette processi neurali,
memoria avanzata, creatività,
logica, linguaggio costruito, …
Affiliazione:
•gruppale
•sociale
•culturale
Emozione Complessa
Linguaggio
Coscienza
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47. “LE RAGIONI DELLA FELICITA”
di Christian Boiron
La felicità è
il momento in cui
i tre cervelli
sono in armonia tra loro.
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48. In presenza di un pericolo esterno, il cervello
rettile segnala lo stato di emergenza,
permettendo all’organismo di reagire con
immediatezza.
Tre sono le possibili reazioni riflesse,
collegate ad altrettante emozioni sottostanti:
1. Reazione di fuga, collegata all’emozione
della paura;
2. Reazione di lotta, collegata all’emozione
della collera;
3. Reazione di inibizione dell’azione, collegata
all’emozione dell’abbattimento.
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49. Proprio nella rapidità operativa dello stato di
emergenza risiede la capacità di garantire la
sopravvivenza dell’individuo.
Le emozioni si attivano in modo istantaneo e
si spengono in pochi istanti, lasciando spazio
all’analisi neocorticale.
Ognuno dei tre cervelli ha svolto
correttamente la sua funzione.
La felicità dell’individuo
rimane intatta.
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50. Il problema sorge, invece, nel momento in cui le emozioni scatenate
dallo stato d’emergenza diventano durature e non più collegate ad un
reale pericolo esterno.
Si ha così una trasformazione da:
1. paura in ansia
2. collera in aggressività
3. abbattimento in tristezza e poi depressione
Alla reazione riflessa non subentra più l’intelligenza corticale
e il soggetto rimane preda delle emozioni
e dei pensieri limbici condizionati.
E’ in questo momento
che sorge
lo stato di infelicità.
CO.R.EM Educazione Globale e Olistica
51. LE FUNZIONI LIMBICHE:
I Sistemi Motivazionali Interpersonali
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52. CREDENZE LIMBICHE DISFUNZIONALI
E’ il conflitto tra il cervello limbico e la neocorteccia,
e non un reale pericolo, a scatenare lo stato di
emergenza da parte del cervello rettile.
Bisogna imparare a neutralizzare
il sequestro emozionale (Goleman)
Con il decondizionamento:
1. individuazione dell’emozione
2. pensiero limbico condizionato (credenza) che la scatena RET
3. restituire alla neocorteccia il suo potere di riflessione.
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53. D.Goleman
Si verifica quando l’effetto coerente e sincronico della
rete che connette i tre cervelli si interrompe.
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Mappa by
Iva Zigghyova Martini
54. In questo momento la neocorteccia può agire quale
strumento
di riprogrammazione
del pensiero limbico
NLP
riportando l’individuo
al suo naturale stato di felicità.
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55. Sulla base delle scoperte delle
I meditatori, si registrano livelli minori di
noradrenalina e di altre catecolamine
(neurotrasmettitori implicati nelle situazioni di
stress), quindi vi è minore eccitazione ed ansia.
ed una aumentata produzione di serotonina
(regolatore dell'umore, della fame e della sazietà,
quindi vi è maggior senso di benessere)
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59. Sulla base delle scoperte delle
I meditatori, si registrano livelli minori di
noradrenalina e di altre catecolamine
(neurotrasmettitori implicati nelle situazioni di
stress), quindi vi è minore eccitazione ed ansia.
ed una aumentata produzione di serotonina
(regolatore dell'umore, della fame e della sazietà,
quindi vi è maggior senso di benessere)
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60. Sulla base delle scoperte delle
Droghiamoci
con la serotonina
(regolatore dell'umore, della fame e
della sazietà,quindi vi è maggior senso
di benessere)
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61. COMPETENZA PERSONALE (Goleman)
Consapevolezza di
sé
Padronanza di sé
Motivazione
Comporta la
conoscenza dei
propri stati interiori
Comporta la
capacità di
dominare i propri
stati interiori
Comporta tendenze
emotive che
guidano o facilitano
il raggiungimento di
obiettivi
62. COMPETENZA SOCIALE (Goleman)
Empatia
Abilità sociali
Comporta la
consapevolezza dei
sentimenti,delle
esigenze e degli
interessi altrui
Comportano abilità
nell’indurre risposte
desiderabili negli
altri
68. Favorire il cambiamento
“se un individuo provoca o subisce un cambiamento
in premesse che siano profondamente incorporate
nella sua mente, egli si accorgerà di certo che le
conseguenze del cambiamento si ramificano in
tutto il suo universo. Possiamo ben chiamare
“epistemologici” questi cambiamenti”
Bateson 1976
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RE.elazionale
69. 1° ASSIOMA E’ impossibile non comunicare
Assiomi della comunicazione
2° ASSIOMA Esistono due livelli di comunicazione: di contenuto e di
relazione
3° ASSIOMA La punteggiatura della sequenza di eventi
4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica
5° ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica
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70. Ricordiamoci che gli scambi interattivi in una
relazione definiscono
«come mi vedo nella relazione»
«Come ti vedo nella relazione»
«Come vedo che mi vedi nella relazione»
Le Regole della relazione
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RE.elazionale
71. Disaccordo:
A livello di contenuto può essere risolto a livello
numerico
A livello di relazione per risolverlo le persone devono
essere in grado di meta-comunicare
L’assioma e la disfunzione correlata
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RE.elazionale
72. Favorire il cambiamento
attraverso la conoscenza
“Conoscere per cambiare” E. Cheli
Aprire al cambiamento significa favorire scenari
sconosciuti: nuovi modi di interagire e di leggere
l’esperienza relazionale
“la mappa non è il
territorio”
Il concetto di Alfred Korzybsky, e poi ripreso da
Gregory Bateson.
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74. INDICAZIONI STRATEGICHE PER
L’UTILIZZO DIDATTICO DELLE
ATTIVITÀ TEATRALI
a.s. 2016/2017
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Contribuisce alla crescita di un’idea curricolare della didattica
degli spettacoli artistici, ad esaltare la trasversalità disciplinare
e a favorire una progettazione di percorsi che pone al centro del
processo di apprendimento l’allievo ovverosia il suo talento, il
suo pensiero, le sue emozioni. In sintesi: la sua individualità.
Ciò perché possa avere consapevolezza di sé e gestire le proprie
azioni, possa essere responsabile degli effetti rispetto al
contesto di azione e, inoltre, possa sentire il bisogno
conoscenze e di cambiare il modo di rapportarsi alla realtà per
raggiungere gli obiettivi prefigurati.
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Dove?
Quando?
Che cosa?
Come?
Perché?
Chi?
Limiti e
coercizioni
Reazione
Azione
Direzione
Permesso
Motivazionale
Trans- Missione
Dilts R, I Livelli di pensiero, Alessio Roberti Editore, Bergamo 2004, schema rivisitato p.7
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Se stai meditando e arriva un diavolo,
fai andare quel diavolo a meditare. Georges Gurdjieff