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Come	
  valutare	
  le	
  esigenze	
  informa2che	
  e	
  lo	
  
stato	
  dell’arte	
  dei	
  propri	
  Sistemi	
  Informa2vi	
  
                       per	
  una	
  PMI	
  
                       Fabrizio	
  	
   marilli	
  
                                    A
               Fondazione	
  Politecnico	
  di	
  Milano	
  
             fabrizio.amarilli@fondazione.polimi.it	
  	
  
                                       	
  
                      Bari,	
  15	
  febbraio	
  2012	
  




               © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
L’evoluzione del portafoglio applicativo
                       aziendale

                                Supporto
                                direzionale

                                                                                                        Pianificazione e previsione

                                                                                        Controllo di Gestione

                                                                              Business Intelligence                    eBusiness                  Copertura
                                                                   Reportistica
                                                                                                                                                  funzionale

    Amministra                     Acquisti e      Progettazio                         Risorse
                  Commerciale                                          Produzione                       Intranet         CRM            SCM
      zione                        magazzino           ne                              umane


                  Immissione        Ordini di     Configuratore                       Gestione        Informazioni                    Supporto
    Contabilità                                                           MRP                          istituzionali     Vendite
                    ordini          acquisto        prodotto                          stipendi                                        esecutivo

                                   Magazzini                                          Gestione
                   Gestione                                                                           Servizi self       Attività
    Tesoreria                     amministra          CAD              MRP II, CRP     ferie e
                    clienti                                                                            service          Marketing
                                     tivi                                             permessi

                    Listini       Magazzini                                           Gestione         Document         Servizi al
     Cespiti                                          CAM                 MES                         management
                  commerciali    automatizzati                                       competenze                          cliente


                                   Gestione                                           Gestione        Community e
                                                                 PDM
                                  dei trasporti                                       carriera        collaboration



                                                                 PLM
Specializzazione
funzionale


                                                     © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
“Paradigma ERP”
  A	
  par&re	
  dagli	
  anni	
  ‘90	
  gli	
  ERP	
  si	
  sono	
  propos&	
  come	
  soluzione	
  per	
  
                    l’evoluzione	
  dei	
  Sistemi	
  Informa&vi	
  aziendali	
  
      Una	
  suite	
  ERP	
  impone	
  una	
  concezione	
  del	
  Sistema	
  Informa&vo	
  
                     aziendale	
  basata	
  su	
  tre	
  cardini	
  fondamentali	
  




Unicità dell’informazione            Estensione e modularità                        Prescrittività
                                                                                    Cli ente                  Venditore                           Direttore




                                                                                Inseriment o
                                                                                   Ordine




                                                                                                         Verifica Ordine




                                                                                                                                     [ > 5000 Euro ]



                                                                                                [ <= 5000 Euro ]                                Convalida
                                                                                                                                                 Ordine




                                                  DB ERP                                                    Controlla
                                                                                                            Solvibilità

                                                                                Invio Acconto
                                                                                                                          [ Non S olvibile ]
                                                                                                                                               Annulla Ordine

                                                                                                                [ Solvibile ]




                                                                                                              Ordina
                                                                                                             Spedizione




                               © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli                                                                                4
Quali aspettative?
n    Automazione	
  di	
  processo:	
  supporto	
  a	
  tuBe	
  le	
  aCvità,	
  primarie	
  e	
  di	
  
      supporto,	
  dell’impresa	
  e	
  miglioramento	
  di	
  prestazioni	
  chiave	
  
n    Supporto	
  integrato:	
  allineamento	
  fra	
  processi	
  (anche	
  in	
  oCca	
  even&)	
  
n    Rintracciabilità:	
  ges&one	
  “end	
  to	
  end”	
  dei	
  processi	
  e	
  possibilità	
  di	
  
      analizzare	
  tuBe	
  le	
  informazioni	
  collegate	
  ad	
  un	
  processo,	
  anche	
  di	
  
      prestazione	
  
n    Nuove	
  modalità	
  di	
  lavoro:	
  apprendimento	
  organizza&vo	
  basato	
  sulle	
  best	
  
      prac*ce	
  integrate	
  nel	
  sistema	
  
n    Unicità	
  delle	
  banche	
  da&:	
  centralizzazione	
  delle	
  informazioni,	
  riduzione	
  
      della	
  duplicazione	
  e	
  contenimento	
  degli	
  errori	
  
n    Focalizzazione	
  della	
  funzione	
  IT	
  sui	
  bisogni:	
  trasformazione	
  della	
  funzione	
  
      IT	
  da	
  centro	
  di	
  competenze	
  tecniche	
  a	
  centro	
  di	
  servizio	
  più	
  orientato	
  ai	
  
      bisogni	
  “business”	
  dell’azienda	
  
n    Indipendenza	
  da	
  fornitori	
  e	
  copertura	
  internazionale:	
  sos&tuibilità	
  dei	
  
      fornitori	
  e	
  garanzia	
  di	
  assistenza	
  a	
  livello	
  internazionale	
  

n    Sono	
  sempre	
  queste	
  le	
  aspeBa&ve	
  dei	
  Sistemi	
  Ges&onali?	
  
                                       © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli                                  5
Lo scenario Italiano




© 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli   6
Il campione di indagine
434	
  aziende	
  appartenen&	
  ai	
  12	
  principali	
  seBori	
  industriali	
  




                                  Fonte:	
  Rielaborazione	
  da	
  da&	
  School	
  of	
  Management,	
  2010	
  
                   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
La maturità ICT delle imprese
                                  Efficacia             Efficienza           Flessibilità
                                  §  Tipologia di      §  Aggiorna-        §  Tipologia di
                                      servizi               mento delle          architettura
                                  §  Ampiezza dei          tecnologie           (centralizzata
               Maturità               servizi erogati   §  Omogeneità           o distribuita)
           infrastrutturale       §  Copertura dei         degli ambienti   §  Diffusione e
                                      servizi               (locale,             strandarizza-
                                                            generale)            zione delle
                                                                                 tecnologie
Maturità                                                §  …
  ICT
                                   Efficacia            Efficienza           Flessibilità
                                   §  Processi         §  Livello di       §  Standardiz-
             Maturità                  aziendali            integrazione         zazione delle
            applicativa                supportati da    §  Tecnologie e         soluzioni
                                       applicazioni         modalità di      §  Apertura delle
                                   §  Copertura a          integrazione         tecnologie
                                       livello di                            §  Diffusione
                                       singolo                               §  Capacità del
                                       processo                                  fornitore


                     © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Lo scenario delle imprese in Italia
                                                                                             Gestionale evoluto o
                              Gestionale evoluto          Applicazione                        ERP internazionale
                               “sottoutilizzato”      gestionale e pacchetti
                                                            elementari
Flessibilità / evoluzione




                                                                                          Sviluppo ad hoc e
                                                                                         pacchetti elementari

                                  Isole applicative
                                                                                                      Sviluppo ad hoc




                                    Pacchetto elementare


                                                      Supporto integrato ai processi

                                                             Fonte:	
  Rielaborazione	
  da	
  da&	
  School	
  of	
  Management,	
  2010	
  
                                            © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Lo scenario delle imprese in Italia
                                                                                             Gestionale evoluto o
                              Gestionale evoluto          Applicazione                        ERP internazionale
                               “sottoutilizzato”      gestionale e pacchetti
                                                            elementari
                                                                                                         17%
Flessibilità / evoluzione




                                      13%




                                                                                          Sviluppo ad hoc e
                                                                                         pacchetti elementari
                                                               23%
                                  Isole applicative
                                                                                                      Sviluppo ad hoc

                                36%
                                                                                                11%

                                      Pacchetto elementare


                                                      Supporto integrato ai processi

                                                             Fonte:	
  Rielaborazione	
  da	
  da&	
  School	
  of	
  Management,	
  2010	
  
                                            © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Le spinte all’evoluzione dei Sistemi
              Informativi




        © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli   12
Le spinte all’evoluzione del Sistema
               Informativo Aziendale
n    Cosa	
  spinge	
  un’impresa	
  a	
  far	
  evolvere	
  il	
  proprio	
  Sistema	
  
      Informa&vo?	
  
       n  Esigenze	
  interne	
  (supporto	
  ai	
  processi	
  opera&vi,	
  ges&one	
  dei	
  

           flussi	
  informa&vi	
  complessi,	
  razionalizzazione	
  ed	
  oCmizzazione,	
  
           contenimento	
  dei	
  cos&	
  …)	
  	
  
       n  Esigenze	
  esterne	
  (compliance	
  alla	
  norma&va,	
  operazioni	
  

           straordinarie,	
  accreditamen&,	
  …)	
  
       n  SeBore	
  di	
  appartenenza	
  e	
  posizione	
  compe&&va	
  (posizione	
  

           dell’impresa	
  nel	
  contesto)	
  
       n  Esigenze	
  legate	
  alla	
  pianificazione	
  strategica	
  

           (internazionalizzazione,	
  delocalizzazione,	
  …)	
  
       n  Sensibilità	
  ICT	
  e	
  spinta	
  imprenditoriale	
  (chi	
  è	
  lo	
  sponsor	
  interno	
  

           dei	
  progeC	
  ICT?	
  Esiste	
  un	
  budget	
  ICT?	
  Chi	
  influenza	
  le	
  scelte?)	
  

                                © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Le esigenze interne: la complessità
                         informativa
n    I	
  flussi	
  informa&vi	
  presen&	
  nelle	
  imprese	
  tendono	
  ad	
  essere	
  sempre	
  più	
  complessi	
  e	
  non	
  
      lega&	
  unicamente	
  ad	
  aCvità	
  interne	
  
n    Complessità	
  di	
  prodoBo	
  	
  
       n    Numero	
  di	
  prodoC/varian&	
  (ampiezza	
  della	
  gamma)	
  
       n    Complessità	
  della	
  dis&nta	
  base	
  
       n    Complessità	
  tecnologica	
  di	
  prodoBo	
  (presenza	
  di	
  tecnologie	
  differen&)	
  
       n    Presenza	
  di	
  servizi	
  accessori	
  (consulenza)	
  
n    Complessità	
  di	
  processo	
  
       n    StruBura	
  del	
  processo	
  produCvo	
  (numero	
  delle	
  fasi)	
  
       n    Distribuzione	
  delle	
  fasi	
  del	
  processo	
  (presenza	
  di	
  flussi	
  vero	
  l’esterno	
  e	
  verso	
  l’interno)	
  
       n    Tipologie	
  di	
  ges&one	
  del	
  processo	
  
n    Complessità	
  organizza&va	
  
       n    Numero	
  e	
  &pologie	
  dei	
  merca&	
  servi&	
  
       n    Numero	
  di	
  sedi/stabilimen&	
  
       n    Numero	
  e	
  &pologie	
  di	
  fornitori	
  
       n    Numero	
  e	
  &pologie	
  di	
  clien&	
  
       n    StruBura	
  di	
  vendita	
  

                                              © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Complessità di prodotto
                            n    Possibilità	
  di	
  combinare	
  il	
  prodoBo	
  
                                  secondo:	
  
                                   n  Esterni	
  (9	
  scelte)	
  

                                   n  Motorizzazione	
  (3	
  scelte)	
  

                                   n  Interni	
  (5	
  scelte)	
  




                            n    Configuratore	
  di	
  prodoBo	
  
                                  (esigenza	
  diffusa	
  nel	
  seBore	
  del	
  
                                  legno	
  arredo)	
  




   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Complessità di processo
                                                                 P
                                          Grandi terzisti                     Piccoli cucinieri       M
                                                                 P
                           B
                                                             P
                           B              Piccoli terzisti       P                Mobilieri           M          Cliente
             Estero
                                                                                                                 finale
                           B          P              P       P/L     P/L      M

                                       Grandi cucinieri
                                                                                         C        C
                                                                     CL                  L        L
                                       P         L
                                    Lavorazioni c/o terzi                  Fornitori di componenti
         B = banda
         P = pannello
         C = componenti, accessori, elettrodomestici
         L = lavorazioni
         M = mobile cucina


n    Gli	
  scambi	
  fisici	
  necessari	
  per	
  la	
  realizzazione	
  del	
  prodoBo	
  finito	
  sono	
  eleva&	
  e	
  
      complessi	
  a	
  seguito	
  dell’elevato	
  numero	
  di	
  aBori	
  in	
  gioco	
  e	
  della	
  complessità	
  del	
  
      prodoBo	
  
n    I	
  flussi	
  informa&vi	
  da	
  supportare	
  sono	
  numerosi	
  ed	
  eterogenei	
  per	
  &pologie	
  di	
  
      informazioni	
  scambiate	
  (struBurate	
  –	
  ad	
  esempio	
  ordini	
  –	
  e	
  non	
  –	
  ad	
  esempio	
  
      documen&	
  tecnici)	
  


                                          © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Complessità organizzativa




    © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Le spinte esterne
n    L’esigenza	
  di	
  far	
  evolvere	
  il	
  Sistema	
  Informa&vo	
  può	
  derivare	
  da	
  
      condizioni	
  esterne	
  quali:	
  
       n  Adeguamento	
  alla	
  norma&va	
  (es.	
  tracciabilità	
  nel	
  seBore	
  

           alimentare,	
  cer&ficazioni	
  nel	
  seBore	
  farmaceu&co,	
  …)	
  
       n  Operazioni	
  straordinarie	
  (quotazione,	
  processo	
  di	
  

           accreditamento	
  per	
  la	
  qualità,	
  fusioni	
  e	
  acquisizioni,	
  ecc.)	
  
       n  S&moli	
  da	
  parte	
  di	
  fornitori/clien&	
  di	
  riferimento	
  (adeguamento	
  

           a	
  standard	
  nello	
  scambio	
  di	
  informazioni,	
  u&lizzo	
  di	
  applicazioni,	
  
           ecc.)	
  
       n  Innovazioni	
  tecnologiche	
  con	
  impaBo	
  rilevante	
  sulle	
  aCvità	
  

           dell’impresa	
  (es.	
  nuove	
  tecnologie	
  di	
  controllo	
  dei	
  processi	
  
           produCvi,	
  tecnologie	
  mobile	
  nella	
  forza	
  vendita,	
  ICT	
  nella	
  
           diagnos&ca	
  ospedaliera,	
  modellazione	
  3D	
  nell’EPC,	
  …)	
  

                                  © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Alcune peculiarità del contesto italiano
n    Le	
  imprese	
  italiane	
  sono	
  essenzialmente	
  piccole	
  e	
  medie,	
  ma	
  
      appartengono	
  ad	
  un	
  sistema	
  produCvo	
  fortemente	
  integrato	
  con	
  una	
  	
  
      realtà	
  estesa	
  di	
  micro	
  imprese	
  
n    I	
  fabbisogni	
  e	
  le	
  scelte	
  ICT	
  dipendono	
  spesso	
  dall’appartenenza	
  
      dell’impresa	
  ad	
  un	
  sistema	
  produCvo	
  che	
  integra	
  imprese	
  micro,	
  piccole	
  
      e	
  medie	
  in	
  relazioni	
  reciproche,	
  processi	
  di	
  outsourcing,	
  aCvità	
  
      congiunte	
  
n    Alcuni	
  dei	
  fenomeni	
  che	
  caraBerizzano	
  lo	
  sviluppo	
  delle	
  impese	
  ed	
  il	
  
      contesto	
  compe&&vo	
  ed	
  il	
  fabbisogno	
  ICT	
  comprendono:	
  
       n  La	
  frammentazione	
  della	
  catena	
  del	
  valore	
  	
  

       n  L’internazionalizzazione	
  	
  

       n  Il	
  modello	
  di	
  crescita	
  per	
  “mol&plicazione”	
  

n    Essenziale	
  sembra	
  essere	
  la	
  valorizzazione	
  delle	
  risorse	
  esisten&	
  
                                   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
La frammentazione della catena del valore
                           tradizionale
n    Elevata	
  frammentazione	
  della	
  catena	
  del	
  valore.	
  Le	
  imprese	
  hanno	
  
      frammentato	
  la	
  catena	
  del	
  valore	
  tradizionale,	
  esternalizzando	
  il	
  ciclo	
  
      produCvo	
  vero	
  e	
  proprio	
  e	
  mantenendo	
  all’interno	
  tre	
  fondamentali	
  
      capacità:	
  
       n    L’aCvità	
  di	
  coordinamento	
  del	
  ciclo	
  produCvo	
  esterno	
  
       n    L’aCvità	
  di	
  commercializzazione	
  del	
  prodoBo	
  
       n    L’aCvità	
  di	
  sviluppo	
  strategico	
  nuovo	
  prodoBo	
  
                                                                                        Filiera a valle
                      Filiera a monte
                      Fornitori                            Impresa                Intermediari        Clienti
                                                  Attività amministrativa
                                                   Gestione strategica
                                                 Sviluppo del campionario
                                                             Acquisti

                                         Coordinamento del ciclo     Marketing
                                               produttivo          e Commercia
                                             esternalizzato          lizzazione




                                 Logistica      Attività       Logistica
                                  del ciclo     Produt            in
                                 produttivo       tive          uscita

                                       Decentramento locale

                                       © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
La “crescita per duplicazione”
n    Realizzazione	
  di	
  gruppi	
  di	
  imprese	
  minori	
  o	
  aggrega&	
  di	
  imprese	
  di	
  piccola	
  
      o	
  piccolissima	
  dimensione	
  riconducibili	
  allo	
  stesso	
  imprenditore	
  (o	
  alla	
  
      famiglia)	
  
n    Sviluppo	
  di	
  più	
  piramidi	
  organizza&ve	
  
n    ObieCvo	
  della	
  conservazione	
  dei	
  benefici	
  di	
  governabilità	
  e	
  flessibilità	
  
      delle	
  piccole	
  imprese	
  
n    Confini	
  fra	
  imprese	
  sfuma&	
  
n    Processi	
  non	
  formalizza&,	
  caraBerizza&	
  da	
  estrema	
  flessibilità	
  e	
  
      riconfigurabilità	
  all’occorrenza	
  
                                                      Imprenditore

                                                                Familiari




                                    © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
La dimensione delle PMI


n    Micro-­‐imprese	
  (1-­‐9	
  addeC):	
  94,5%	
  IT	
  
      (91,5%	
  UE-­‐25)	
  


n    Piccole	
  (10-­‐49	
  addeC):	
  4,9%	
  (7,3%	
  UE-­‐25)	
  


n    Medie	
  (50-­‐249	
  addeC):	
  0,5%	
  (1,1%	
  UE-­‐25)	
  


n    Grandi	
  (>250	
  addeC):	
  0,1%	
  (0,2%	
  UE-­‐25)	
  



      Fonte:	
  Eurosat,	
  2007	
  (hBp://epp.eurosat.ec.europa.eu)	
  	
  



                                         © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Quale allineamento?
                          Gestionale evoluto                                                ERP
                            eventualmente
                            completato da                              ERP + ERP
                         applicazioni semplici                     di secondo livello
Spinte esterne




                                          Sistemi ad hoc + isole
                  Isole applicative            applicative                                         ERP




                                                                                    Gestionale evoluto
                                                                                      completato da
                                                                                   applicazioni semplici
                 Pacchetti elementari       Sistemi ad hoc

                                                      Esigenze interne


                                        © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
E’ ancora il momento di investire?




       © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli   25
Cosa sta cambiando?


n    Nel	
  contesto	
  economico	
  generale	
  

n    Nelle	
  abitudini	
  degli	
  uten&	
  

n    Nell’offerta	
  tecnologia	
  




                               © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli   26
La “crescita” delle imprese UE
                       130


                       125


                       120


                       115


                       110


                       105


                       100


                        95
                          2000              2002             2004              2006                 2008            2010

                                   Italia          Francia          Germania          Regno Unito          Spagna

                                                                                                             Fonte:	
  ISTAT,	
  2010	
  (www.istat.it)	
  	
  

n    L’Italia	
  ha	
  registrato	
  nel	
  periodo	
  2008-­‐09	
  la	
  flessione	
  del	
  PIL	
  più	
  marcata	
  (6,3%)	
  rispeBo	
  
      alla	
  media	
  UE	
  
n    Nel	
  periodo	
  2001-­‐09	
  l’Italia	
  è	
  nel	
  complesso	
  il	
  paese	
  UE	
  con	
  il	
  minor	
  tasso	
  di	
  crescita	
  
      (1,4%)	
  
n    Tra	
  le	
  componendi	
  della	
  domanda,	
  l’impaBo	
  della	
  crisi	
  è	
  stato	
  par&colarmente	
  forte	
  su	
  
      inves&men&	
  ed	
  esportazioni	
  
n    Primo	
  recupero	
  nel	
  secondo	
  trimestre	
  2009	
  per	
  Francia	
  e	
  Germania,	
  nel	
  terzo	
  per	
  l’Italia	
  
n    Espansione	
  per	
  l’Italia	
  nel	
  primo	
  trimestre	
  2010	
  (0,5%)	
  
                                             © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Andamento della produzione industriale
                  130


                  120


                  110


                  100


                  90


                  80


                  70
                        2005            2006                  2007                   2008                  2009                   2010

                               Totale          Strumentali                Consumo                  Intermedi               Energia

                                                                                                               Fonte:	
  ISTAT,	
  2010	
  (www.istat.it)	
  	
  
n    L’Italia	
  ha	
  storicamente	
  una	
  forte	
  vocazione	
  manifaBuriera	
  (seconda	
  economia	
  Europea	
  per	
  valore	
  
      aggiunto	
  nella	
  produzione)	
  
n    Specializzazione	
  produCva	
  (tessile-­‐abbigliamento,	
  edilizia,	
  arredamento,	
  metallurgia,	
  metalmeccanica,	
  
      macchinari)	
  
n    Nei	
  primi	
  anni	
  2000	
  forte	
  concorrenza	
  delle	
  economie	
  emergen&,	
  seguita	
  da	
  stagnazione	
  e	
  
      ricomposizione	
  delle	
  produzioni,	
  con	
  ripresa	
  di	
  alcui	
  compar&	
  (es.	
  gomma	
  e	
  plas&ca)	
  
n    Ripresa	
  della	
  crescita	
  della	
  produzione	
  2006	
  -­‐07	
  
n    Crisi	
  2008-­‐metà	
  2009	
  (-­‐25,8%)	
  con	
  forte	
  impaBo	
  sui	
  beni	
  intermedi	
  (-­‐32,7%)	
  e	
  strumentali	
  (-­‐30,6%)	
  
n    Recupero	
  primo	
  trimestre	
  2010	
  (+6,4%)	
  
                                                © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
n    	
  	
  
Andamento della produzione industriale
                         Andamento	
  produzione	
  industriale.	
  Maggior	
  2009-­‐maggio	
  2012	
  	
  
                            (indice	
  destagionalizzato	
  e	
  media	
  mobile	
  a	
  tre	
  termini)




                                                                                                         Fonte:	
  ISTAT,	
  2011	
  (www.istat.it)	
  	
  




n    Nella	
  media	
  del	
  trimestre	
  marzo-­‐maggio	
  l’indice	
  è	
  aumentato	
  dell’1,6%	
  rispeBo	
  al	
  trimestre	
  
      immediatamente	
  precedente	
  
n    	
  Nella	
  media	
  dei	
  primi	
  cinque	
  mesi	
  dell’anno,	
  la	
  produzione	
  è	
  cresciuta	
  del	
  2,4%	
  rispeBo	
  allo	
  
      stesso	
  periodo	
  dell’anno	
  precedente	
  
n    Gli	
  indici	
  correC	
  per	
  gli	
  effeC	
  di	
  calendario	
  registrano,	
  a	
  maggio	
  2011,	
  una	
  crescita	
  tendenziale	
  
      per	
  i	
  raggruppamen&	
  dei	
  beni	
  strumentali	
  (+4,3%)	
  e	
  dei	
  beni	
  intermedi	
  (+3,1%).	
  Diminuiscono	
  
      invece	
  i	
  beni	
  di	
  consumo	
  (-­‐1,5%)	
  e,	
  in	
  modo	
  più	
  contenuto,	
  l’energia	
  (-­‐0,4%)	
  
n    Nel	
  confronto	
  tendenziale,	
  i	
  seBori	
  dell’industria	
  caraBerizza&	
  da	
  una	
  crescita	
  più	
  accentuata	
  
      sono:	
  fabbricazione	
  di	
  macchinari	
  e	
  aBrezzature	
  n.c.a.	
  (+10,5%),	
  aCvità	
  estraCva	
  (+7,3%),	
  
      metallurgia	
  e	
  fabbricazione	
  di	
  prodoC	
  in	
  metallo	
  esclusi	
  macchine	
  e	
  impian&	
  (+6,6%)	
                         29
Andamento delle esportazioni
              140          Totale Italia
                           Ue
              130          Extra Ue
                           Export di Francia+Germania +Spagna
              120

              10
               1

              100

               90

               80

               70
                 2000     2001        2002      2003    2004     2005     2006      2007      2008     2009       2010

                                                                                               Fonte:	
  ISTAT,	
  2010	
  (www.istat.it)	
  	
  
n    Esportazioni	
  in	
  Italia	
  cresiute	
  dal	
  1992	
  in	
  modo	
  costante	
  (grazie	
  anche	
  alla	
  svalutazione	
  
      della	
  Lira)	
  
n    Contrazione	
  domanda	
  internazionale	
  e	
  compe&zione	
  economie	
  emergen&	
  fanno	
  
      rallentare	
  le	
  esportazioni	
  
n    2006-­‐07	
  ripresa	
  robusta	
  
n    Calo	
  brusco	
  nel	
  2008	
  fino	
  a	
  metà	
  2009	
  (-­‐30%	
  in	
  Italia)	
  
n    Recupero	
  importante,	
  ma	
  non	
  uniforme,	
  nel	
  primo	
  trimestre	
  2010	
  
                                             © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Quali implicazioni per le ICT nelle imprese?

                                                                    n    Budget	
  ICT	
  più	
  contenu&	
  
n    Riduzione	
  generale	
  del	
  PIL	
  

                                                                    n    Revisione	
  dei	
  sistemi	
  ges&onali,	
  
n    Crisi	
  dei	
  seBori	
  manifaBurieri	
  e	
                      razionalizzazione	
  del	
  potrafoglio	
  
      revisione	
  dei	
  processi	
                                      applica&vo	
  


n    Dinamicità	
  della	
  produzione	
                           n    Esigenza	
  di	
  flessibilità	
  e	
  revisione	
  del	
  
                                                                          livello	
  di	
  supporto	
  ai	
  processi	
  
                                                                    n    Contrazione	
  dello	
  “scope”	
  dei	
  progeC	
  
n    Previsioni	
  di	
  crescita	
  delle	
  esportazioni	
             ICT	
  


                                                                    n    Estensione	
  dei	
  sistemi	
  ges&onali	
  e	
  
                                                                          supporto	
  al	
  livello	
  internazionale	
  


                                          © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Gli utenti: cambiano le abitudini (1/2)




         © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
Gli utenti: cambiano le abitudini (2/2)




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L’esplosione delle informazioni




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Cosa è cambiato nell’offerta?




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Cloud Computing

Infrastructure as a Service      Software as a Service               Platform as a Service
           (IaaS)                       (SaaS)                              (PaaS)




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§  Spostamento verso
    provider di risorse
    (elaborazione, memoria)
    e servizi infrastrutturali
    (backup, disaster
    recovery, security, …)
§  Accesso ai servizi in
    base alle necessità
§  Allocazione dinamica
    delle risorse
§  Esternalizzazione di
    costi di manutenzione




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Cloud Computing

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§  Spostamento verso             §  Utilizzo di software
    provider di risorse
    (elaborazione, memoria)           non residente nelle
    e servizi infrastrutturali        postazioni aziendali
    (backup, disaster
    recovery, security, …)        §  Accesso tipicamente
§  Accesso ai servizi in             via browser
    base alle necessità
                                  §  Licenze di uso
§  Allocazione dinamica
    delle risorse                     flessibili
§  Esternalizzazione di          §  “Pay as you go”
    costi di manutenzione
Cloud Computing

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§  Spostamento verso             §  Utilizzo di software   §     Gestione di applicazioni
    provider di risorse                                             e risorse necessarie per
    (elaborazione, memoria)           non residente nelle
                                                                    il supporto di interi
    e servizi infrastrutturali        postazioni aziendali          processi
    (backup, disaster
    recovery, security, …)        §  Accesso tipicamente    §     Ambienti di sviluppo di
§  Accesso ai servizi in             via browser                   applicazioni fruite in
    base alle necessità                                             SaaS
                                  §  Licenze di uso
§  Allocazione dinamica                                     §     Ambienti di integrazione,
    delle risorse                     flessibili                    personalizzazione,
§  Esternalizzazione di          §  “Pay as you go”               monitoraggio e utilizzo di
    costi di manutenzione                                           SaaS
Quali forme di Cloud Computing?




                                              Fonte:	
  hBp://subitotechs.com	
  
      © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
tural technology to transform industries   350
 t the opportunities for gaining IT- diminishes as Bestbuildout are now quickly
                                always
                                                        dling.         practices
                                                                  its software ornears                                                              250
d sadvantages are already dwin-                         built into         300              Railways
                                                                                       otherwise repli-                                      12,000                   Electric Power
 e n’ t M att e r
                                completion.
 . Best practices are now quickly                       cated. And as for IT-spurred industry                         Railroad track                200
                                                                           250                                        worldwide,
  into software or otherwise repli-
ditional ad-                         While no onetransformations, mostwhen ones that
                                                          can say precisely of the                                    in thousands
                                                                                                                                              9,000150
nomies as for IT-spurred industry
  . And and                                             are going to happen have likely already electric utility
                                                 Railroad track
                                the buildout of an infrastructural tech-   200                            U.S.        of kilometers
ave proved most of the ones that hasin Commoditization process of hap-
                          The Sprint to thousandsworldwide,

                                                    La “commoditizzazione” dell’IT
                                                        happened or are in the                            generating capacity,                      100
 formations,
                                nology             concluded, there are many
                                                                           150
                                                                                                          in megawatts
oing to happen have likely already
nal techno-                                      of kilometers Industries and markets will con-
                                                        pening.                                                                               6,000 50
                          One of the most salient characteristics of infrastructural technologies is
 ened or are in the process signs that the ITtinue to evolve,100course, and some will
  Dell Com-                      of hap-                 buildout is much closer
                                                                            of
                          the rapidity of their installation. Spurred by massive investment, capacity                                                 0
ng. Industries and markets will con- end than its beginning. First, IT’s – the fu-
  es of firms                    to its                  undergo fundamental changes
                                                                            50
                          soon skyrockets, leading to falling prices and, quickly, commoditization.                                           3,000        1841 1846 1851 1856 1861 1866 1871 1876
  temporary course, and some will is outstrippingthe music 0 the busi- example,
  to evolve, of                 power                   ture of most ofbusiness, for
 rgo fundamental changes – the fu-
 o enduring                                             continues to be in 1841   doubt. But history
                                ness needs it fulfills. Second, the price1846 1851 1856 1861 1866 1871 1876
of the music business, for example,
                                                                                           of
                                                        shows that the power of an infrastruc-                                                    0
                                                                                                                                                 15,000
 nues to be in doubt. But essential IT functionality has dropped industries
  gaining IT-                    history         350
                                                        tural technology to transform                                                                      1889                1899 1902 1907 1912 1917 1920
  ady dwin-                                                       Railways
 s that the power of an infrastruc- point where it is 15,000 asor less
                                to the           300 always diminishes  more its buildout nears                                                                       Electric Power
                                                                                                                                                 12,000
 technology to transform industries
ow quickly                      affordable to all. Third, the
                                                 250
                                                        completion. capacity of
ys diminishes as its buildout nears                                                         Electric Power
rwise repli-
pletion.                        the universal distributionone can say (the
                      Railroad track
                                                            While no 12,000
                                                                        network precisely when                         U.S. electric utility 200
                                                                                                                                                  9,000
 d industry                                      200 the buildout of an infrastructural tech-
                                Internet) has caught up with demand – are many
hile no one can say worldwide,when
                       precisely                                                                                       generating capacity,
                                                 U.S. electric utility concluded, there
                                                 150 nology has
e ones that           in thousands                                       9,000                                         in megawatts
 uildout of an infrastructural tech-
 ely already                    indeed, wegenerating capacity, considerably
                      of kilometers                already that the IT buildout is much closer
                                                        signs have
                                                                                                                                                  6,000               Information Technology
gy has concluded, there are many                 in megawatts
                                                 100 to its end than its beginning. First, IT’s
cess of hap-                    more fiber-optic capacity than we need.
 that the IT buildout is much closer
                                                                         6,000                            Number of                             150
                                                                                                                                                  3,000
ets will con-                                      50 power is outstripping most of the busi-
   end than its beginning. First, IT’s IT vendors are rushing to posi-
                                Fourth,                                                                   host computers
 d some will                                            ness needs it fulfills. Second, the price of the Internet
                                                                         3,000                            on
                                tion themselves as commodity suppli-
er is outstripping most of the busi-
ges – thefulfills. Second, the price of
           fu-
                                                    0                                                     (in millions)                               0
needs it                                                essential IT functionality has dropped 1876
                                                        1841 1846 1851 1856 1861 1866 1871                                                      100           1889            1899 1902 1907 1912 1917 1920
or example,                     ers or even as utilities.point where it most or less
                                                        to the Finally,0and is more
  tial IT functionality has dropped                                                   1889         1899 1902 1907 1912 1917 1920
 e point where it is more definitively, the affordable to all. Third, the capacity of
But history                      or less                 investment bubble has
   infrastruc-
dable to all. Third, the capacity of which historically hasdistribution network (the
                                burst, 15,000 the universal been a clear                                                                         50200
m industries
                                indication that Internet) has caught up with demand –
 niversal distribution network (the                      an infrastructural tech-
                                                                           200                                                                                         Information Technology
  dout nears
 net) has caught up with demand –            12,000 indeed,Electric Power
                                                                    we already have considerably
                                nology is reaching the end of its build- we need. Technology of
                                                        more fiber-optic capacity than       Information
ed, we already have considerably                                                                                       Number
                                                                                                                                                   0150
cisely whencapacity than we need. few Number of
  fiber-optic                    out. A           companies IT vendors are rushing to posi-
                                               9,000    Fourth, may still be able
                                                                           150                                         host computers
                       U.S. electric utility                                                                           on the Internet                  1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002
ctural vendors are rushing to posi-
th, IT tech-                          wrest host computers
                                tocapacity, advantages from highly spe- suppli-
                                                        tion themselves as commodity
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                                                    0 nology is rule.                                                                             Internet Timeline (www.zakon.org/robert/internet/timeline/).
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                                     At the close of 1889 1990s, when Inter-1912 1917 1920
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                                                                             0
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A few companies may still be able                                                                                                                           1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002
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                                                        cation, but thoseSources: railways:be Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli Duboff, Electric Powerharvard business review
                                                                               firms 2012 the ex- The Age of Capital (Vintage, 1996);
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                                10 ex-                                           ©power: RichardHobsbawm,
                                                                                        will Eric
                                                                  Information Technology Duboff, Electric Power in Manufacturing,                     electric power: Richard B.                      in Manufacturing,
                                                        ceptions that prove the rule. 1979); B.
                                                                             electric
                                                                             1889–1958 (Arno,       Internet hosts: Robert H. Zakon, Hobbes’
                                                                                                                                                      1889–1958 (Arno, 1979); Internet hosts: Robert H. Zakon, Hobbes’
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                                                            At the close of Internet Timeline (www.zakon.org/robert/internet/timeline/).
                                                                             the 1990s, when Inter-
ing to posi- the 1990s, when Inter-
 the close of         host computers
                                                        net hype was at full boil, technologists
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  [Carr,	
  2003]
                                                                                             	
  
                                               	
  
                                               	
  
                                               	
  
                              © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli

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Smau bari 2012 Fabrizio Amarilli - Sistemi gestionali

  • 1. Come  valutare  le  esigenze  informa2che  e  lo   stato  dell’arte  dei  propri  Sistemi  Informa2vi   per  una  PMI   Fabrizio     marilli   A Fondazione  Politecnico  di  Milano   fabrizio.amarilli@fondazione.polimi.it       Bari,  15  febbraio  2012   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 2. L’evoluzione del portafoglio applicativo aziendale Supporto direzionale Pianificazione e previsione Controllo di Gestione Business Intelligence eBusiness Copertura Reportistica funzionale Amministra Acquisti e Progettazio Risorse Commerciale Produzione Intranet CRM SCM zione magazzino ne umane Immissione Ordini di Configuratore Gestione Informazioni Supporto Contabilità MRP istituzionali Vendite ordini acquisto prodotto stipendi esecutivo Magazzini Gestione Gestione Servizi self Attività Tesoreria amministra CAD MRP II, CRP ferie e clienti service Marketing tivi permessi Listini Magazzini Gestione Document Servizi al Cespiti CAM MES management commerciali automatizzati competenze cliente Gestione Gestione Community e PDM dei trasporti carriera collaboration PLM Specializzazione funzionale © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 3. “Paradigma ERP” A  par&re  dagli  anni  ‘90  gli  ERP  si  sono  propos&  come  soluzione  per   l’evoluzione  dei  Sistemi  Informa&vi  aziendali   Una  suite  ERP  impone  una  concezione  del  Sistema  Informa&vo   aziendale  basata  su  tre  cardini  fondamentali   Unicità dell’informazione Estensione e modularità Prescrittività Cli ente Venditore Direttore Inseriment o Ordine Verifica Ordine [ > 5000 Euro ] [ <= 5000 Euro ] Convalida Ordine DB ERP Controlla Solvibilità Invio Acconto [ Non S olvibile ] Annulla Ordine [ Solvibile ] Ordina Spedizione © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli 4
  • 4. Quali aspettative? n  Automazione  di  processo:  supporto  a  tuBe  le  aCvità,  primarie  e  di   supporto,  dell’impresa  e  miglioramento  di  prestazioni  chiave   n  Supporto  integrato:  allineamento  fra  processi  (anche  in  oCca  even&)   n  Rintracciabilità:  ges&one  “end  to  end”  dei  processi  e  possibilità  di   analizzare  tuBe  le  informazioni  collegate  ad  un  processo,  anche  di   prestazione   n  Nuove  modalità  di  lavoro:  apprendimento  organizza&vo  basato  sulle  best   prac*ce  integrate  nel  sistema   n  Unicità  delle  banche  da&:  centralizzazione  delle  informazioni,  riduzione   della  duplicazione  e  contenimento  degli  errori   n  Focalizzazione  della  funzione  IT  sui  bisogni:  trasformazione  della  funzione   IT  da  centro  di  competenze  tecniche  a  centro  di  servizio  più  orientato  ai   bisogni  “business”  dell’azienda   n  Indipendenza  da  fornitori  e  copertura  internazionale:  sos&tuibilità  dei   fornitori  e  garanzia  di  assistenza  a  livello  internazionale   n  Sono  sempre  queste  le  aspeBa&ve  dei  Sistemi  Ges&onali?   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli 5
  • 5. Lo scenario Italiano © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli 6
  • 6. Il campione di indagine 434  aziende  appartenen&  ai  12  principali  seBori  industriali   Fonte:  Rielaborazione  da  da&  School  of  Management,  2010   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 7. La maturità ICT delle imprese Efficacia Efficienza Flessibilità §  Tipologia di §  Aggiorna- §  Tipologia di servizi mento delle architettura §  Ampiezza dei tecnologie (centralizzata Maturità servizi erogati §  Omogeneità o distribuita) infrastrutturale §  Copertura dei degli ambienti §  Diffusione e servizi (locale, strandarizza- generale) zione delle tecnologie Maturità §  … ICT Efficacia Efficienza Flessibilità §  Processi §  Livello di §  Standardiz- Maturità aziendali integrazione zazione delle applicativa supportati da §  Tecnologie e soluzioni applicazioni modalità di §  Apertura delle §  Copertura a integrazione tecnologie livello di §  Diffusione singolo §  Capacità del processo fornitore © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 8. Lo scenario delle imprese in Italia Gestionale evoluto o Gestionale evoluto Applicazione ERP internazionale “sottoutilizzato” gestionale e pacchetti elementari Flessibilità / evoluzione Sviluppo ad hoc e pacchetti elementari Isole applicative Sviluppo ad hoc Pacchetto elementare Supporto integrato ai processi Fonte:  Rielaborazione  da  da&  School  of  Management,  2010   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 9. Lo scenario delle imprese in Italia Gestionale evoluto o Gestionale evoluto Applicazione ERP internazionale “sottoutilizzato” gestionale e pacchetti elementari 17% Flessibilità / evoluzione 13% Sviluppo ad hoc e pacchetti elementari 23% Isole applicative Sviluppo ad hoc 36% 11% Pacchetto elementare Supporto integrato ai processi Fonte:  Rielaborazione  da  da&  School  of  Management,  2010   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 10. Le spinte all’evoluzione dei Sistemi Informativi © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli 12
  • 11. Le spinte all’evoluzione del Sistema Informativo Aziendale n  Cosa  spinge  un’impresa  a  far  evolvere  il  proprio  Sistema   Informa&vo?   n  Esigenze  interne  (supporto  ai  processi  opera&vi,  ges&one  dei   flussi  informa&vi  complessi,  razionalizzazione  ed  oCmizzazione,   contenimento  dei  cos&  …)     n  Esigenze  esterne  (compliance  alla  norma&va,  operazioni   straordinarie,  accreditamen&,  …)   n  SeBore  di  appartenenza  e  posizione  compe&&va  (posizione   dell’impresa  nel  contesto)   n  Esigenze  legate  alla  pianificazione  strategica   (internazionalizzazione,  delocalizzazione,  …)   n  Sensibilità  ICT  e  spinta  imprenditoriale  (chi  è  lo  sponsor  interno   dei  progeC  ICT?  Esiste  un  budget  ICT?  Chi  influenza  le  scelte?)   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 12. Le esigenze interne: la complessità informativa n  I  flussi  informa&vi  presen&  nelle  imprese  tendono  ad  essere  sempre  più  complessi  e  non   lega&  unicamente  ad  aCvità  interne   n  Complessità  di  prodoBo     n  Numero  di  prodoC/varian&  (ampiezza  della  gamma)   n  Complessità  della  dis&nta  base   n  Complessità  tecnologica  di  prodoBo  (presenza  di  tecnologie  differen&)   n  Presenza  di  servizi  accessori  (consulenza)   n  Complessità  di  processo   n  StruBura  del  processo  produCvo  (numero  delle  fasi)   n  Distribuzione  delle  fasi  del  processo  (presenza  di  flussi  vero  l’esterno  e  verso  l’interno)   n  Tipologie  di  ges&one  del  processo   n  Complessità  organizza&va   n  Numero  e  &pologie  dei  merca&  servi&   n  Numero  di  sedi/stabilimen&   n  Numero  e  &pologie  di  fornitori   n  Numero  e  &pologie  di  clien&   n  StruBura  di  vendita   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 13. Complessità di prodotto n  Possibilità  di  combinare  il  prodoBo   secondo:   n  Esterni  (9  scelte)   n  Motorizzazione  (3  scelte)   n  Interni  (5  scelte)   n  Configuratore  di  prodoBo   (esigenza  diffusa  nel  seBore  del   legno  arredo)   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 14. Complessità di processo P Grandi terzisti Piccoli cucinieri M P B P B Piccoli terzisti P Mobilieri M Cliente Estero finale B P P P/L P/L M Grandi cucinieri C C CL L L P L Lavorazioni c/o terzi Fornitori di componenti B = banda P = pannello C = componenti, accessori, elettrodomestici L = lavorazioni M = mobile cucina n  Gli  scambi  fisici  necessari  per  la  realizzazione  del  prodoBo  finito  sono  eleva&  e   complessi  a  seguito  dell’elevato  numero  di  aBori  in  gioco  e  della  complessità  del   prodoBo   n  I  flussi  informa&vi  da  supportare  sono  numerosi  ed  eterogenei  per  &pologie  di   informazioni  scambiate  (struBurate  –  ad  esempio  ordini  –  e  non  –  ad  esempio   documen&  tecnici)   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 15. Complessità organizzativa © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 16. Le spinte esterne n  L’esigenza  di  far  evolvere  il  Sistema  Informa&vo  può  derivare  da   condizioni  esterne  quali:   n  Adeguamento  alla  norma&va  (es.  tracciabilità  nel  seBore   alimentare,  cer&ficazioni  nel  seBore  farmaceu&co,  …)   n  Operazioni  straordinarie  (quotazione,  processo  di   accreditamento  per  la  qualità,  fusioni  e  acquisizioni,  ecc.)   n  S&moli  da  parte  di  fornitori/clien&  di  riferimento  (adeguamento   a  standard  nello  scambio  di  informazioni,  u&lizzo  di  applicazioni,   ecc.)   n  Innovazioni  tecnologiche  con  impaBo  rilevante  sulle  aCvità   dell’impresa  (es.  nuove  tecnologie  di  controllo  dei  processi   produCvi,  tecnologie  mobile  nella  forza  vendita,  ICT  nella   diagnos&ca  ospedaliera,  modellazione  3D  nell’EPC,  …)   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 17. Alcune peculiarità del contesto italiano n  Le  imprese  italiane  sono  essenzialmente  piccole  e  medie,  ma   appartengono  ad  un  sistema  produCvo  fortemente  integrato  con  una     realtà  estesa  di  micro  imprese   n  I  fabbisogni  e  le  scelte  ICT  dipendono  spesso  dall’appartenenza   dell’impresa  ad  un  sistema  produCvo  che  integra  imprese  micro,  piccole   e  medie  in  relazioni  reciproche,  processi  di  outsourcing,  aCvità   congiunte   n  Alcuni  dei  fenomeni  che  caraBerizzano  lo  sviluppo  delle  impese  ed  il   contesto  compe&&vo  ed  il  fabbisogno  ICT  comprendono:   n  La  frammentazione  della  catena  del  valore     n  L’internazionalizzazione     n  Il  modello  di  crescita  per  “mol&plicazione”   n  Essenziale  sembra  essere  la  valorizzazione  delle  risorse  esisten&   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 18. La frammentazione della catena del valore tradizionale n  Elevata  frammentazione  della  catena  del  valore.  Le  imprese  hanno   frammentato  la  catena  del  valore  tradizionale,  esternalizzando  il  ciclo   produCvo  vero  e  proprio  e  mantenendo  all’interno  tre  fondamentali   capacità:   n  L’aCvità  di  coordinamento  del  ciclo  produCvo  esterno   n  L’aCvità  di  commercializzazione  del  prodoBo   n  L’aCvità  di  sviluppo  strategico  nuovo  prodoBo   Filiera a valle Filiera a monte Fornitori Impresa Intermediari Clienti Attività amministrativa Gestione strategica Sviluppo del campionario Acquisti Coordinamento del ciclo Marketing produttivo e Commercia esternalizzato lizzazione Logistica Attività Logistica del ciclo Produt in produttivo tive uscita Decentramento locale © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 19. La “crescita per duplicazione” n  Realizzazione  di  gruppi  di  imprese  minori  o  aggrega&  di  imprese  di  piccola   o  piccolissima  dimensione  riconducibili  allo  stesso  imprenditore  (o  alla   famiglia)   n  Sviluppo  di  più  piramidi  organizza&ve   n  ObieCvo  della  conservazione  dei  benefici  di  governabilità  e  flessibilità   delle  piccole  imprese   n  Confini  fra  imprese  sfuma&   n  Processi  non  formalizza&,  caraBerizza&  da  estrema  flessibilità  e   riconfigurabilità  all’occorrenza   Imprenditore Familiari © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 20. La dimensione delle PMI n  Micro-­‐imprese  (1-­‐9  addeC):  94,5%  IT   (91,5%  UE-­‐25)   n  Piccole  (10-­‐49  addeC):  4,9%  (7,3%  UE-­‐25)   n  Medie  (50-­‐249  addeC):  0,5%  (1,1%  UE-­‐25)   n  Grandi  (>250  addeC):  0,1%  (0,2%  UE-­‐25)   Fonte:  Eurosat,  2007  (hBp://epp.eurosat.ec.europa.eu)     © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 21. Quale allineamento? Gestionale evoluto ERP eventualmente completato da ERP + ERP applicazioni semplici di secondo livello Spinte esterne Sistemi ad hoc + isole Isole applicative applicative ERP Gestionale evoluto completato da applicazioni semplici Pacchetti elementari Sistemi ad hoc Esigenze interne © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 22. E’ ancora il momento di investire? © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli 25
  • 23. Cosa sta cambiando? n  Nel  contesto  economico  generale   n  Nelle  abitudini  degli  uten&   n  Nell’offerta  tecnologia   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli 26
  • 24. La “crescita” delle imprese UE 130 125 120 115 110 105 100 95 2000 2002 2004 2006 2008 2010 Italia Francia Germania Regno Unito Spagna Fonte:  ISTAT,  2010  (www.istat.it)     n  L’Italia  ha  registrato  nel  periodo  2008-­‐09  la  flessione  del  PIL  più  marcata  (6,3%)  rispeBo   alla  media  UE   n  Nel  periodo  2001-­‐09  l’Italia  è  nel  complesso  il  paese  UE  con  il  minor  tasso  di  crescita   (1,4%)   n  Tra  le  componendi  della  domanda,  l’impaBo  della  crisi  è  stato  par&colarmente  forte  su   inves&men&  ed  esportazioni   n  Primo  recupero  nel  secondo  trimestre  2009  per  Francia  e  Germania,  nel  terzo  per  l’Italia   n  Espansione  per  l’Italia  nel  primo  trimestre  2010  (0,5%)   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 25. Andamento della produzione industriale 130 120 110 100 90 80 70 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Totale Strumentali Consumo Intermedi Energia Fonte:  ISTAT,  2010  (www.istat.it)     n  L’Italia  ha  storicamente  una  forte  vocazione  manifaBuriera  (seconda  economia  Europea  per  valore   aggiunto  nella  produzione)   n  Specializzazione  produCva  (tessile-­‐abbigliamento,  edilizia,  arredamento,  metallurgia,  metalmeccanica,   macchinari)   n  Nei  primi  anni  2000  forte  concorrenza  delle  economie  emergen&,  seguita  da  stagnazione  e   ricomposizione  delle  produzioni,  con  ripresa  di  alcui  compar&  (es.  gomma  e  plas&ca)   n  Ripresa  della  crescita  della  produzione  2006  -­‐07   n  Crisi  2008-­‐metà  2009  (-­‐25,8%)  con  forte  impaBo  sui  beni  intermedi  (-­‐32,7%)  e  strumentali  (-­‐30,6%)   n  Recupero  primo  trimestre  2010  (+6,4%)   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli n     
  • 26. Andamento della produzione industriale Andamento  produzione  industriale.  Maggior  2009-­‐maggio  2012     (indice  destagionalizzato  e  media  mobile  a  tre  termini) Fonte:  ISTAT,  2011  (www.istat.it)     n  Nella  media  del  trimestre  marzo-­‐maggio  l’indice  è  aumentato  dell’1,6%  rispeBo  al  trimestre   immediatamente  precedente   n   Nella  media  dei  primi  cinque  mesi  dell’anno,  la  produzione  è  cresciuta  del  2,4%  rispeBo  allo   stesso  periodo  dell’anno  precedente   n  Gli  indici  correC  per  gli  effeC  di  calendario  registrano,  a  maggio  2011,  una  crescita  tendenziale   per  i  raggruppamen&  dei  beni  strumentali  (+4,3%)  e  dei  beni  intermedi  (+3,1%).  Diminuiscono   invece  i  beni  di  consumo  (-­‐1,5%)  e,  in  modo  più  contenuto,  l’energia  (-­‐0,4%)   n  Nel  confronto  tendenziale,  i  seBori  dell’industria  caraBerizza&  da  una  crescita  più  accentuata   sono:  fabbricazione  di  macchinari  e  aBrezzature  n.c.a.  (+10,5%),  aCvità  estraCva  (+7,3%),   metallurgia  e  fabbricazione  di  prodoC  in  metallo  esclusi  macchine  e  impian&  (+6,6%)   29
  • 27. Andamento delle esportazioni 140 Totale Italia Ue 130 Extra Ue Export di Francia+Germania +Spagna 120 10 1 100 90 80 70 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Fonte:  ISTAT,  2010  (www.istat.it)     n  Esportazioni  in  Italia  cresiute  dal  1992  in  modo  costante  (grazie  anche  alla  svalutazione   della  Lira)   n  Contrazione  domanda  internazionale  e  compe&zione  economie  emergen&  fanno   rallentare  le  esportazioni   n  2006-­‐07  ripresa  robusta   n  Calo  brusco  nel  2008  fino  a  metà  2009  (-­‐30%  in  Italia)   n  Recupero  importante,  ma  non  uniforme,  nel  primo  trimestre  2010   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 28. Quali implicazioni per le ICT nelle imprese? n  Budget  ICT  più  contenu&   n  Riduzione  generale  del  PIL   n  Revisione  dei  sistemi  ges&onali,   n  Crisi  dei  seBori  manifaBurieri  e   razionalizzazione  del  potrafoglio   revisione  dei  processi   applica&vo   n  Dinamicità  della  produzione   n  Esigenza  di  flessibilità  e  revisione  del   livello  di  supporto  ai  processi   n  Contrazione  dello  “scope”  dei  progeC   n  Previsioni  di  crescita  delle  esportazioni   ICT   n  Estensione  dei  sistemi  ges&onali  e   supporto  al  livello  internazionale   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 29. Gli utenti: cambiano le abitudini (1/2) © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 30. Gli utenti: cambiano le abitudini (2/2) © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 31. L’esplosione delle informazioni © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli 34
  • 32. Cosa è cambiato nell’offerta? © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 33. Cloud Computing Infrastructure as a Service Software as a Service Platform as a Service (IaaS) (SaaS) (PaaS) © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 34. Cloud Computing Infrastructure as a Service Software as a Service Platform as a Service (IaaS) (SaaS) (PaaS) §  Spostamento verso provider di risorse (elaborazione, memoria) e servizi infrastrutturali (backup, disaster recovery, security, …) §  Accesso ai servizi in base alle necessità §  Allocazione dinamica delle risorse §  Esternalizzazione di costi di manutenzione © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 35. Cloud Computing Infrastructure as a Service Software as a Service Platform as a Service (IaaS) (SaaS) (PaaS) §  Spostamento verso §  Utilizzo di software provider di risorse (elaborazione, memoria) non residente nelle e servizi infrastrutturali postazioni aziendali (backup, disaster recovery, security, …) §  Accesso tipicamente §  Accesso ai servizi in via browser base alle necessità §  Licenze di uso §  Allocazione dinamica delle risorse flessibili §  Esternalizzazione di §  “Pay as you go” costi di manutenzione
  • 36. Cloud Computing Infrastructure as a Service Software as a Service Platform as a Service (IaaS) (SaaS) (PaaS) §  Spostamento verso §  Utilizzo di software §  Gestione di applicazioni provider di risorse e risorse necessarie per (elaborazione, memoria) non residente nelle il supporto di interi e servizi infrastrutturali postazioni aziendali processi (backup, disaster recovery, security, …) §  Accesso tipicamente §  Ambienti di sviluppo di §  Accesso ai servizi in via browser applicazioni fruite in base alle necessità SaaS §  Licenze di uso §  Allocazione dinamica §  Ambienti di integrazione, delle risorse flessibili personalizzazione, §  Esternalizzazione di §  “Pay as you go” monitoraggio e utilizzo di costi di manutenzione SaaS
  • 37. Quali forme di Cloud Computing? Fonte:  hBp://subitotechs.com   © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli
  • 38. tural technology to transform industries 350 t the opportunities for gaining IT- diminishes as Bestbuildout are now quickly always dling. practices its software ornears 250 d sadvantages are already dwin- built into 300 Railways otherwise repli- 12,000 Electric Power e n’ t M att e r completion. . Best practices are now quickly cated. And as for IT-spurred industry Railroad track 200 250 worldwide, into software or otherwise repli- ditional ad- While no onetransformations, mostwhen ones that can say precisely of the in thousands 9,000150 nomies as for IT-spurred industry . And and are going to happen have likely already electric utility Railroad track the buildout of an infrastructural tech- 200 U.S. of kilometers ave proved most of the ones that hasin Commoditization process of hap- The Sprint to thousandsworldwide, La “commoditizzazione” dell’IT happened or are in the generating capacity, 100 formations, nology concluded, there are many 150 in megawatts oing to happen have likely already nal techno- of kilometers Industries and markets will con- pening. 6,000 50 One of the most salient characteristics of infrastructural technologies is ened or are in the process signs that the ITtinue to evolve,100course, and some will Dell Com- of hap- buildout is much closer of the rapidity of their installation. Spurred by massive investment, capacity 0 ng. Industries and markets will con- end than its beginning. First, IT’s – the fu- es of firms to its undergo fundamental changes 50 soon skyrockets, leading to falling prices and, quickly, commoditization. 3,000 1841 1846 1851 1856 1861 1866 1871 1876 temporary course, and some will is outstrippingthe music 0 the busi- example, to evolve, of power ture of most ofbusiness, for rgo fundamental changes – the fu- o enduring continues to be in 1841 doubt. But history ness needs it fulfills. Second, the price1846 1851 1856 1861 1866 1871 1876 of the music business, for example, of shows that the power of an infrastruc- 0 15,000 nues to be in doubt. But essential IT functionality has dropped industries gaining IT- history 350 tural technology to transform 1889 1899 1902 1907 1912 1917 1920 ady dwin- Railways s that the power of an infrastruc- point where it is 15,000 asor less to the 300 always diminishes more its buildout nears Electric Power 12,000 technology to transform industries ow quickly affordable to all. Third, the 250 completion. capacity of ys diminishes as its buildout nears Electric Power rwise repli- pletion. the universal distributionone can say (the Railroad track While no 12,000 network precisely when U.S. electric utility 200 9,000 d industry 200 the buildout of an infrastructural tech- Internet) has caught up with demand – are many hile no one can say worldwide,when precisely generating capacity, U.S. electric utility concluded, there 150 nology has e ones that in thousands 9,000 in megawatts uildout of an infrastructural tech- ely already indeed, wegenerating capacity, considerably of kilometers already that the IT buildout is much closer signs have 6,000 Information Technology gy has concluded, there are many in megawatts 100 to its end than its beginning. First, IT’s cess of hap- more fiber-optic capacity than we need. that the IT buildout is much closer 6,000 Number of 150 3,000 ets will con- 50 power is outstripping most of the busi- end than its beginning. First, IT’s IT vendors are rushing to posi- Fourth, host computers d some will ness needs it fulfills. Second, the price of the Internet 3,000 on tion themselves as commodity suppli- er is outstripping most of the busi- ges – thefulfills. Second, the price of fu- 0 (in millions) 0 needs it essential IT functionality has dropped 1876 1841 1846 1851 1856 1861 1866 1871 100 1889 1899 1902 1907 1912 1917 1920 or example, ers or even as utilities.point where it most or less to the Finally,0and is more tial IT functionality has dropped 1889 1899 1902 1907 1912 1917 1920 e point where it is more definitively, the affordable to all. Third, the capacity of But history or less investment bubble has infrastruc- dable to all. Third, the capacity of which historically hasdistribution network (the burst, 15,000 the universal been a clear 50200 m industries indication that Internet) has caught up with demand – niversal distribution network (the an infrastructural tech- 200 Information Technology dout nears net) has caught up with demand – 12,000 indeed,Electric Power we already have considerably nology is reaching the end of its build- we need. Technology of more fiber-optic capacity than Information ed, we already have considerably Number 0150 cisely whencapacity than we need. few Number of fiber-optic out. A companies IT vendors are rushing to posi- 9,000 Fourth, may still be able 150 host computers U.S. electric utility on the Internet 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 ctural vendors are rushing to posi- th, IT tech- wrest host computers tocapacity, advantages from highly spe- suppli- tion themselves as commodity generating on the Internet (in millions) 100 e are many as commodity suppli- themselves cialized applications thatutilities. Finally, and most in megawatts 6,000millions) even as don’t offer (in ers or 100 much closer r even as utilities. Finally, and most definitively, the investment bubble has g. First,the investment bubble has economic incentives for repli- itively, IT’s strong 3,000 burst, which historically has been a clear 50 Sources: railways: Eric Hobsbawm, The Age of Capital (Vintage, 1996); , which historically has beencation, but those firms will an infrastructural tech- of the busi- a clear indication that 50 the ex- be electric power: Richard B. Duboff, Electric Power in Manufacturing, the price of ation that an infrastructural tech- ceptions that prove the reaching the end of its build- 1889–1958 (Arno, 1979); Internet hosts: Robert H. Zakon, Hobbes’ 0 nology is rule. Internet Timeline (www.zakon.org/robert/internet/timeline/). as dropped gy is reaching the end of its build- 0 out. A few companies may still be able At the close of 1889 1990s, when Inter-1912 1917 1920 the 1899 1902 1907 0 ore or less A few companies may still be able 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 rest advantages from highly spe- capacity of net hype was atto wrest advantages1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 full boil, technologists from highly spe- cialized applications that don’t offer zed applications that don’t offer etwork (the 200 strong economic incentives for repli- h demand – incentives for repli- g economic Sources: railways: Eric Hobsbawm, The Age of Capital (Vintage, 1996); cation, but thoseSources: railways:be Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli Duboff, Electric Powerharvard business review firms 2012 the ex- The Age of Capital (Vintage, 1996); onsiderably firms will be the n, but those 10 ex- ©power: RichardHobsbawm, will Eric Information Technology Duboff, Electric Power in Manufacturing, electric power: Richard B. in Manufacturing, ceptions that prove the rule. 1979); B. electric 1889–1958 (Arno, Internet hosts: Robert H. Zakon, Hobbes’ 1889–1958 (Arno, 1979); Internet hosts: Robert H. Zakon, Hobbes’ an we need. the rule. ons that prove Number of 150 Internet Timeline (www.zakon.org/robert/internet/timeline/). At the close of Internet Timeline (www.zakon.org/robert/internet/timeline/). the 1990s, when Inter- ing to posi- the 1990s, when Inter- the close of host computers net hype was at full boil, technologists
  • 39. E’ ancora il momento di investire in nuovi sistemi gestionali? “Does  IT  maBer”?     “When  a  resource  becomes  essen&al  to  compe&&on  but   inconsequen&al  to  strategy,  the  risks  it  creates  become  more   important  than  the  advantages  it  provides.  Think  of  electricity.   Today,  no  company  builds  its  business  strategy  around  its   electricity  usage,  but  even  a  brief  lapse  in  supply  can  be   devasta&ng”     Nicholas  Carr  [Carr,  2003]         © 2012 Riproduzione riservata – Fabrizio Amarilli