2. Partecipazioni internazionali
Partecipazioni nazionali
INTERNATIONAL WEBMASTERS ASSOCIATION
Prima associazione al mondo
(dal 1996) che raggruppa chi
lavora nel Web, sia nel settore
pubblico che privato
Obiettivo di IWA è creare rete
tra i soci, partecipare
all'evoluzione della rete e
divulgare conoscenza tramite i
soci con eventi ed iniziative
media partner
http://www.iwa.it
3. media partner
1 rete tra professionisti
partecipazione a gruppi di lavoro
anche internazionali
convenzioni per tutela
professionalità (esempio: studi legali)
2
3
Perché associarsi
INTERNATIONAL WEBMASTERS ASSOCIATION
http://www.iwa.it
4. http://www.iwa.it/join
IWA Italy è un'associazione professionale che raggruppa chi
opera nel Web, ovvero i soggetti che - ai sensi della legge
4/2013, sono definibili come "professionisti Web" (liberi
professionisti, dipendenti - pubblici e privati, altre forme di
lavoro che come attività prevalente operano nel Web).
IWA Italy ha inoltre rilasciato i primi profili professionali (G3
Web Skill Profiles) in linea con i dettami dell'agenda digitale
europea e italiana ed ha avviato accordi di collaborazione con
realtà di tutela del lavoro (sindacati) e di domanda/offerta di
lavoro: ancora una volta il ruolo di IWA è quello di unire, far
collaborare e tutelare chi opera nel Web.
8. NON SOLO FACEBOOK
AUMENTA IL NUMERO DI SITI WEB CHE
STANNO DIVENTANDO SOCIAL
>
Aumenta
l'importanza del
web monitoring
anche per le
piccole e medie
imprese
11. MERCEDES BENZ - OM651
“M-B: please, don’t let your
reputation is badmouth:
Internet is… waiting in
ambush!
And … DealerRater,
Carfolks, Edmunds, Women-
Drivers and dozen of others
sites ‘watch over’ the
consumers!”
Da http://www.automotivespace.it
12. RIMEDI
- Difficoltà di identificare
l'utente
- Difficoltà di provare la
condotta
- Vuoto legislativo sulla
responsabilità dei blogger
> PREVENZIONE
< RISCHI
21. WEB MONITORING TOOLS
1) Analisi della web reputation
2) Analisi della concorrenza
3) Reclami, segnalazioni e azioni legali
> VALORE DEL BRAND
> VANTAGGIO COMPETITIVO
23. DOVE ? COSA ?
…territoriale …merceologica
risponde alle esigenze
di tutela…
Paesi dove è maggiore la
richiesta del prodotto
Principali mercati produttori
Paesi dove la contraffazione
è maggiormente diffusa
Prodotti/servizi dell’azienda
(es. ABBIGLIAMENTO)
Prodotti/servizi affini
(es. BORSE)
+ Merchandising
(CALENDARI - marchi notori)
LA REGISTRAZIONE DI MARCHIO
24.
25. CRITERI DI REGISTRABILITÀ
ImpedimentiImpedimenti
ASSOLUTIASSOLUTI
ImpedimentiImpedimenti
RELATIVIRELATIVICAPACITÀ DISTINTIVA vs
DESCRITTIVITÀ
Non possono essere registrati i
segni che possono servire a
designare la specie, la qualità, la
quantità, la destinazione, il valore,
la provenienza geografica ovvero
l’epoca di fabbricazione del
prodotto o della prestazione del
servizio o altre caratteristiche del
prodotto o servizio
LICEITÀ
NOVITÀ
Esistenza di segni
distintivi anteriori
confondibili
Importanza della
RICERCA
D’ANTERIORITÀ
28. Violazione del marchio e
pratiche di concorrenza sleale nel Web
Quali funzioni del marchio vengono
maggiormente violate?
•Funzione distintiva (identificazione della fonte di
provenienza del prodotto)
•Funzione suggestiva o pubblicitaria (marchio
notorio / di rinomanza / famoso)
effetto
confusione
vantaggio indebito (“traffic diversion”) e/o
danno alla capacità distintiva / rinomanza
29. […] Violazione del marchio e
pratiche di concorrenza sleale nel Web
Possibili violazioni di marchio realizzate in e con Internet
1.Presenza all’interno di un sito web di prodotti o servizi di terzi identici
o affini e recanti marchi identici o simili rischio di confusione;
2.Nome a dominio contenente parola uguale o simile al marchio
anteriore altrui per identificare un sito con cui viene svolta la stessa (o
analoga) attività economica;
3.Nome a dominio contenente parola identica o simile ad un marchio
anteriore altrui dotato di rinomanza, per un sito con cui viene svolta
una diversa attività economica;
30. 4. Registrazione in malafede del dominio corrispondente al marchio altrui
(“cybersquatting” o “domain grabbing”).
5. Uso del marchio altrui come meta-tag nell’ambito delle ricerche in
Internet (es: Google).
I motori di ricerca per l’indicizzazione dei siti utilizzano:
• il nome del sito
• il titolo della pagina
• i metatag description e keywords
• il testo della pagina
• frequenza e posizionamento delle parole chiave nel testo della pagina
• i link
• la “link popularity” (link presenti nella pagina e link ricevuti dalla
pagina, c.d. “google bombing”)
[…] Violazione del marchio e
pratiche di concorrenza sleale nel Web
31. L’uso del marchio del
concorrente come meta-
tag raramente ha lo
scopo di creare
confusione con l’attività
del sito del terzo
(confusione che comunque si
verifica nella fase “pre-vendita”)
Lo scopo principale è di
sviare traffico internet dal
sito del marchio (notorio)
altrui al proprio sito internet,
aumentando così il
numero di accessi al
proprio sito ed il valore del
sito.
[…] Violazione del marchio e
pratiche di concorrenza sleale nel
Web
31
33. L’uso del marchio altrui come meta-tag può assumere rilievo sotto un duplice profilo:
contraffazione di marchio
(art. 20, co. 1, lett. b e c cpi)
concorrenza sleale
(art. 2598 n. 3 c.c.)
[…] Violazione del marchio e
pratiche di concorrenza sleale nel Web
[…] compie atti di concorrenza
sleale chiunque:
3. si vale direttamente o
indirettamente di ogni altro
mezzo non conforme ai
principi della correttezza
professionale e idoneo a
danneggiare l'altrui
azienda.
Il titolare ha il diritto di vietare ai terzi […] di
usare nell'attività economica: […]
b) segno identico o simile al marchio registrato,
per prodotti o servizi identici o affini, se
rischio di confusione per il pubblico, che può
consistere anche in un rischio di associazione
fra i due segni;
c) segno identico o simile al marchio registrato
per prodotti o servizi anche non affini, se il
marchio registrato goda nello stato di rinomanza
e se indebito vantaggio o pregiudizio.
34. 6. Uso del marchio altrui come Internet keyword nel servizio di
posizionamento AdWords di Google:
Che cos’è Google AdWords?
È un servizio (a pagamento) che consente, mediante la scelta di parole chiave (key-
words), di far apparire il proprio annuncio come “link sponsorizzato” ogni volta
che, con il motore di ricerca, si ricerca quella/e key-words.
[…] Violazione del marchio e
pratiche di concorrenza sleale nel Web
36. 7. Altri usi illeciti di utilizzo del marchio altrui:
- nel testo della pagina web
- nelle didascalie di immagini
- come link
- come “username” per l’account (es: facebook.com/loropiana)
Scopo traffic diversion
8. Uso del marchio altrui a scopo di critica / condanna in forum, blogs,
siti il cui nome a dominio comprende il marchio (“gripe site”, es:
ABCsucks.com)
Ma … uso illecito?
Contemperamento
di interessi opposti
Libertà di espressione e di libera
manifestazione del pensiero (diritto
costituzionalmente garantito)
↨
Tutela del marchio e della sua
reputazione (interesse privatistico)
[…] Violazione del marchio e
pratiche di concorrenza sleale nel Web
37. 1. Typosquatting in inglese, “typo”, refuso tipografico e “squatting”,
occupazione abusiva, è la registrazione di un nome di dominio del tutto simile ad
un marchio noto, ma contenente un refuso.
A quale scopo? intercettare traffico internet derivante da errori di battitura
nell’URL (sfruttamento parassitario del traffico internet dirottato).
2. Page-jacking è il copiare la pagina di un sito web noto all’interno di un
nuovo sito web che sembra autentico per cercare di manovrare i motori di ricerca,
attraverso l’uso di meta-tag, affinché tali siti vengano raggiunti dal maggior
numero di utenti che crederanno di leggere le autentiche pagine web.
Alcune pratiche di concorrenza sleale nel
Web
Contraffazione di marchio
e concorrenza sleale
Concorrenza sleale confusoria e
possibile violazione del diritto
d’autore
41. Strumenti per prevenire
la contraffazione del marchio in rete
WebMonitoring attività di monitoraggio periodico per gli usi non consentiti del
proprio marchio nella rete Internet, tra cui:
uso improprio (uso del marchio altrui in modo generico o descrittivo);
brand identity / commenti dispregiativi (il marchio è citato in un contesto
positivo oppure è oggetto di critiche, giudizi negativi o commenti offensivi all’interno
di blogs o social networks),
uso non autorizzato (ad esempio, se un terzo - non licenziatario -mette in vendita
prodotti recanti il marchio altrui),
marchi confondibili (quando ci sono marchi simili nello stesso canale
commerciale).
42. 1. Search Engine Optimization (SEO)
Sistematicamente rintraccia l’uso (spontaneo) di un marchio in Internet,
effettuando una ricerca nel principale motore di ricerca Google.com (o
Yahoo.com/Bing.com) ed in un motore di ricerca nazionale (es.
google.it/google.fr/ecc.) a scelta.
Produce risultati in qualsiasi lingua, rintracciando i siti nei quali è contenuto il
termine oggetto della ricerca (marchio).
Ovviamente, è anche possibile:
aggiungere gli altri motori di ricerca principali;
aggiungere più Paesi all’investigazione.
Strumenti per prevenire
la contraffazione del marchio in rete
43. Come utilizzare il SEO?
Mirare la ricerca, attraverso la definizione di criteri di
monitoraggio precisi e su misura in base alle
specifiche esigenze. I risultati saranno poi ordinati
per priorità, conformemente ai criteri forniti dal
cliente.
Esempi
1. Google.com e Google.paese – prime 5 pagine;
2. Google + Yahoo + Bing .com – solo prime 3/5 pagine;
3. Google/Yahoo/Bing .com + Google.paese – solo prime
3/5 pagine.
Strumenti per prevenire
la contraffazione del marchio in rete
45. 2. Search Engine Advertising (SEA)
È un servizio che rintraccia quei fenomeni del Web, il
Pay-per-Click ed il Keyword Advertising, utilizzati per
ottenere visibilità online nei motori di ricerca.
Questi fenomeni, mediante la scelta di parole chiave
(keyword), consentono di far apparire il proprio
annuncio come “link sponsorizzato” ogni volta che,
con il motore di ricerca, si cerca quella/e keyword/s.
(Esempi dalle prime pagine di Yahoo e Bing cfr. riquadri e
link sponsorizzati)
Strumenti per prevenire
la contraffazione del marchio in rete
53. Perché si usano i Pay-per-Click e il Keyword
Advertising? SVIAMENTO DELLA CLIENTELA
Per intercettare le ricerche dei potenziali clienti e
dirottarli sui propri siti, sfruttando nella Rete la
popolarità di un marchio per pubblicizzare prodotti di
competitor su link sponsorizzati
Per il legittimo titolare PERDITA di quote di mercato.
Strumenti per prevenire
la contraffazione del marchio in rete
54. Come funziona il SEA?
È un servizio di monitoraggio costante (giornaliero) che rintraccia gli
annunci ed i link sponsorizzati che appaiono nei principali motori di
ricerca quando il Vostro marchio viene digitato come termine di ricerca.
Perché usarlo?
1. per evitare un utilizzo indiscriminato del marchio sul web ed
un'appropriazione di termini e keyword legate ai Vostri marchi;
2. per garantire che i Vostri marchi siano associati solo ai Vostri annunci o
quelli dei soggetti da Voi espressamente autorizzati (es. rivenditori
ufficiali o partner).
56. Il SEA può essere particolarmente utile per rintracciare fenomeni di
contraffazione su siti stranieri che, seppur sono difficili da reperire sui
motori di ricerca principali Google, Yahoo! and Bing, perché molto attenti
al tema della contraffazione, possono apparire più frequentemente sui
motori di ricerca Baidu in Cina, Yandex in Russia e Naver in Sud Corea:
Baidu è il motore di ricerca più utilizzato in Cina ed è l’8°
più visitato in internet. Rappresenta il 64% delle ricerche web in Cina;
Yandex è il motore di ricerca più utilizzato in Federazione Russa
e rappresenta il 69% delle ricerche web russe;
Naver è il più importante motore di ricerca in Corea del
Sud e rappresenta il 62% delle ricerche web in Sud Corea.
Una possibile strategia
di Search Engine Advertising (SEA)
Ma Il titolare del marchio ha il diritto di vietare al terzo (…) di usare nell’attività economica (…) un segno identico o simile al marchio registrato, per prodotti o servizi identici o affini, se a causa dell’ identità o somiglianza fra i segni e dell’ identità o affinità fra i prodotti o i servizi , possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico, che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni (art. 20, co. 1, lett. b cpi). Ma E' vietato adottare come nome a dominio di un sito usato nell’attività economica un segno uguale o simile all’altrui marchio se , a causa dell'identità o dell'affinità tra l'attività di impresa dei titolari di quei segni ed i prodotti o servizi per i quali il marchio è adottato, possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni (art. 22, co. 1 cpi). 3) Ma Il divieto si estende all'adozione come nome a dominio di un sito usato nell’attività economica , di un segno uguale o simile ad un marchio registrato per prodotti o servizi anche non affini , che goda nello Stato di rinomanza se l'uso del segno senza giusto motivo consente di trarre indebitamente vantaggio dal carattere distintivo o dalla rinomanza del marchio o reca pregiudizio agli stessi (art. 22, co. 2 cpi).
SEO-Costi Primo report (google.com + es. google.fr) € 1.000 Primo report – per paese supplementare € 150 Sottoscrizione annuale al Web Monitoring – (google.com + es. google.fr) € 1.500/anno Sottoscrizione annuale al Web Monitoring - per paese supplementare € 200/anno