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Economia della conoscenza
                                                       I form-attori raccontano le
                                                         buone pratiche aziendali




AnnaLisa Alviti – Patrizio Di Nicola – Patrizia Di Santo – Mauro Vottero
   Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Un pericoloso circolo vizioso


   Organizzazione non orientata al
   Organizzazione non orientata al                            Carente senso di appartenenza
                                                               Carente senso di appartenenza
    riconoscimento delle persone
     riconoscimento delle persone                             delle persone all’organizzazione
                                                               delle persone all’organizzazione




         Clima sfavorevole al
          Clima sfavorevole al                                      Timore delle persone
                                                                     Timore delle persone
      cambiamento organizzativo
       cambiamento organizzativo                                    nel mettersi in gioco
                                                                     nel mettersi in gioco




Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Cambiare punto vista per creare valore
                                             Creazione
                                              Creazione
                                             di valore
                                              di valore



                                             Aumento
                                              Aumento               Miglioramento
                                                                    Miglioramento
                Riduzione errori
                 Riduzione errori          dell’efficienza
                                            dell’efficienza         performance
                                                                     performance



        Senso di
         Senso di             Miglioramento
                              Miglioramento               Aumento
                                                           Aumento                Sincronismo
                                                                                   Sincronismo
     appartenenza
      appartenenza             competenze
                                competenze               motivazione
                                                         motivazione              organizzativo
                                                                                   organizzativo



                  Cultura aziendale
                   Cultura aziendale                        Pratica manageriale
                                                             Pratica manageriale
             orientata alla condivisione
              orientata alla condivisione               orientata alla valorizzazione
                                                         orientata alla valorizzazione

Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Racconti di buone pratiche
                  Conciliazione
                   Conciliazione
                  dei tempi vita
                   dei tempi vita
                     eelavoro
                        lavoro
                                                                                    Donne in
                                                                                     Donne in
                                                                                  ruoli chiave
                                                                                   ruoli chiave

                                           Creazione
                                           Creazione
                                           di valore
                                            di valore

           Comunità
            Comunità
         professionali
          professionali
                                                                    Ripensamento
                                                                     Ripensamento
                                                                    organizzativo
                                                                     organizzativo
                                                                    "Caso Sediin"
                                                                     "Caso Sediin"


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Racconto di Patrizio Di Nicola


         Conciliazione dei
         Conciliazione dei
       tempi vita e lavoro
        tempi vita e lavoro                                                         Donne in
                                                                                     Donne in
                                                                                  ruoli chiave
                                                                                   ruoli chiave

                                           Creazione
                                           Creazione
                                           di valore
                                            di valore

           Comunità
            Comunità
         professionali
          professionali
                                                                    Ripensamento
                                                                     Ripensamento
                                                                    organizzativo
                                                                     organizzativo
                                                                    "Caso Sediin"
                                                                     "Caso Sediin"


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Conciliazione dei tempi vita e lavoro

                                                   • Recentemente l’AD di Yahoo!
                                                     Marissa Mayer ha deciso di
                                                     riportare negli uffici i
                                                     dipendenti che lavoravano da
                                                     casa, annullando gli schemi di
                                                     telelavoro in uso in azienda

                                                   • Al contempo ha iniziato a
                                                     portare in ufficio il figlio
                                                     neonato, Macallister.


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Conciliazione dei tempi di vita e lavoro




                    - Motivazioni + Assenze + Turnover = - Valore


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Tempi di lavoro e tempi di vita
•   Nel 2001 Robert Reich notava che
    nonostante la maggior parte delle
    persone guadagni di più e in termini di
    vita materiale viva meglio di quanto i
    nostri genitori facessero 40 anni fa, in
    realtà la qualità di vita è andata
    deteriorandosi a causa di un lavoro
    sempre più lungo e frenetico che
    riduce gli spazi della vita non lavorativa
    e il tempo e l’energia che resta per la
    famiglia, per gli amici e per se stessi.
•   Il paradosso: le nazioni che godono di
    un maggior successo economico sono
    popolate da persone sempre più
    infelici.


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Un mese di lavoro in più
• Nel 1992 Juliet Schor, una economista di Harvard, aveva
  notato che negli Stati Uniti, tra il 1969 e il 1987, nonostante la
  produttività pro capite fosse più che raddoppiata, le ore
  lavorative erano aumentate di nove ore all’anno,
  corrispondenti nel ventennio a 163 ore, equivalenti a un mese
  di lavoro in più, tornando al livello del 1920.
• L’analisi della Schor metteva anche in evidenza l’esistenza di un
  “differenziale di genere” nella crescita dell’orario lavorativo.
• Mentre gli uomini avevano lavorato 98 ore (o due settimane e
  mezzo) in più ogni anno, le donne totalizzavano 305 ore in più
  (sette settimane e mezzo, ovvero trentotto giorni), senza
  peraltro vedersi significativamente ridotte le ore spese in
  attività di cura domestica.
Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
La conciliazione difficile
•   La presenza femminile nelle
    organizzazioni ha amplificato la richiesta
    di nuovi schemi orari e nuovi modelli
    organizzativi volti a soddisfare le necessità
    di conciliazione tra vita di lavoro, vita
    familiare e vissuto sociale.
•   Le persone hanno sempre più difficoltà
    nel conciliare i tempi di lavoro con quelli
    della famiglia. Ciò che ne fa
    maggiormente le spese è la cura dei figli,
    divenuta tanto complessa da portare alla
    rinuncia dei progetti di natalità: nel Lazio
    essa e’ scesa nel 2010 a 9,5 nati per 1000
    residenti, praticamente identica al tasso
    di mortalità.
•   Ma il problema delle persone diventa un
    problema per le imprese.

Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Le ICT in azienda
• Le ICT rendono pervasivo il lavoro, e la disponibilità anche
  fuori dell’ufficio dei collegamenti interrompe la separatezza
  della sequenza riposo-lavoro-tempo libero, favorendo un
  fenomeno di «lavoro aggressivo» che segue il dipendente
  ovunque si trovi.
• D’altronde il corretto utilizzo delle ICT, ad esempio utilizzando
  il telelavoro per sostituire (e non aggiungere) lavoro in ufficio
  con lavoro da casa aumenta molto la soddisfazione e la
  produttività.
• Come Giano bifronte, le tecnologie possono aumentare
  l’efficienza del lavoro e la soddisfazione del lavoratore,
  oppure intensificarne la pena e lo sfruttamento.

Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Un esempio: una mia ricerca di qualche anno fa
 • Nell’azienda X le attività realizzate a casa sono svolte
   per lo più la «sera», «nel weekend» o «durante i giorni
   di ferie». Il 55 per cento del campione sottolinea come il
   lavoro da casa è, di fatto, non alternativo, ma una
   «integrazione» rispetto a quello svolto in ufficio.
 • Il telelavoro, inteso come sostituzione del lavoro in
   ufficio con quello a casa, viene vissuto come una pratica
   opaca: «si può fare» – affermano gli intervistati – «è
   possibile lavorare da casa» ma «non ci sono indicazioni
   precise», «non è una cosa regolarizzata» e
   «tendenzialmente è meglio venire in ufficio».
 • Eppure chi telelavora ha una produttività superiore del
   15% rispetto a chi lavora in ufficio.
Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Molte strade per la conciliazione
• Flessibilità e Banche del
  tempo
• Voucher di conciliazione,
  supporto economico per i
  parenti anziani, per gli asili
  nido e le scuole estive
• Servizi Speedy Boys e
  Maggiordomo per lo
  svolgimento di pratiche ed
  adempimenti della vita
  quotidiana

Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Conclusioni

• Le aziende dipendono sempre più dalle persone. Queste oggi
  sono sottoposte a livelli molto alti di stress da mancata
  conciliazione
• La mancata conciliazione fa aumentare le assenze, il turnover
  e aumenta i costi necessari per motivare ed incentivare i
  lavoratori
• E’ economicamente intelligente per le imprese cercare di
  cambiare questo stato di fatto, facendo leva su tutte le
  innovazioni possibili.



Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Grazie dell’attenzione!




        …E non dimenticatevi della nostra Summer School a Los Angeles
                         dal 5 al 16 Agosto 2013 …..
Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Racconto di Patrizia Di Santo
                  Conciliazione
                   Conciliazione
                  dei tempi vita
                   dei tempi vita
                     eelavoro
                        lavoro                                           Donne in
                                                                         Donne in
                                                                       ruoli chiave
                                                                        ruoli chiave
                                           Creazione
                                           Creazione
                                           di valore
                                            di valore

           Comunità
            Comunità
         professionali
          professionali
                                                                    Ripensamento
                                                                     Ripensamento
                                                                    organizzativo
                                                                     organizzativo
                                                                    "Caso Sediin"
                                                                     "Caso Sediin"


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Donne in ruoli chiave
                                        "Fattore D"
               Determinante per lo sviluppo delle imprese e
               per la crescita economica e sociale del paese.

               Dove le donne lavorano di più:
               •cresce l’economia(aumenta il PIL),
               •aumenta lo sviluppo sociale e demografico.

               L’organizzazione flessibile del lavoro libera e
               valorizza tutte le energie e le competenze
               umane e professionali a disposizione delle
               imprese, in particolare quelle femminili.
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Occupazione femminile in Italia

 • uomini 66,5%                             donne 47,1%
       (ISTAT, 2012)

 •    donne UE 58,2%
 •    donne Svezia/Danimarca >70%
 •    donne strategia di Lisbona 60% nel 2010

      Il PIL nazionale aumenterebbe di 7 punti se si raggiungesse
      l’obiettivo del 60% di occupazione femminile stabile.
      (Bankitalia, 2012)



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Prestazioni accademiche


su 100 laureati il 58% è rappresentato da donne

donne laureate in corso 40,6% uomini laureati in corso 36,4%



• il 44% delle donne laureate in discipline scientifiche (più alta
  remunerazione) a fronte del 66% degli uomini




Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Donne al vertice
Donne nei Consigli di società (UE, 2012)
                              % esecutivi             % non esecutivi             % CEOs (A.D.)
Italia                        0,8                           7,1                       0,0
Europa 27                     8,9                           15,0                      2,7

Membri di CdA donne (UE, 2013)
(proposta di Direttiva UE 12/11/2012

Equilibrio di genere CdA)                 Italia                        11%
                                          Europa 27                     15,8%
                                          Obiettivo UE                  40%

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Donne al vertice


Italia                        dirigenti settore privato donne 13,3%
                              terziario 16,4%
                              industria 10,2%

Europa dei 27                 dirigenti settore privato donne 29%




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Ruoli tradizionali

UOMO                                                  DONNA



Produzione                                            Riproduzione
Lavoro esterno                                        Lavoro in casa
Gestione delle tecnologie                             Gestione degli affetti




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Maschile e femminile nelle organizzazioni
             maschile                                                    femminile
 Gerarchia- Potere verticale                          Potere orizzontale (lavoro di gruppo)

 Centralità processi produttivi                       Centralità dei processi di supporto e
                                                      accompagnamento

 Competenze tecniche                                  Competenze trasversali (relazionali e
                                                      negoziali)

 Alti confini casa-lavoro                             Compresenza casa-lavoro
 Sistema chiuso all’ambiente                          Sistema aperto all’ambiente esterno


Modello tayloristico-burocratico                           Modello organico-reticolare

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Presenza femminile ai vertici e performance imprese
• Maggiore capacità di :
         – generare profitti
                  – chiudere l’esercizio in utile
                  – solvibilità
•   Minore propensione al rischio
•   Maggiore attenzione alle persone
•   Migliore gestione delle relazioni interne ed esterne
•   Condivisione delle decisioni
•   Prevenzione e gestione dei conflitti

                                    (McKinsey & Company 2008, Bocconi 2010, Cerved 2009)

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Buona pratica: Legacoop Puglia
Donna Vice Presidente Legacoop Puglia

La candidatura è stata sostenuta fortemente dalle cooperative sociali aderenti al
Consorzio Elpendù

Una Cooperativa del Consorzio ha sostenuto le spese della retribuzione della
lavoratrice e ha pianificato e sostenuto la formazione attraverso un percorso di
empowerment

La candidatura è stata promossa e consolidata attraverso un processo partecipato
“dal basso” : sono state organizzate dalle cooperative consorziate serie di incontri
e riunioni con soci, lavoratori e dipendenti


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Racconto di Patrizio Di Nicola
                  Conciliazione
                   Conciliazione
                  dei tempi vita
                   dei tempi vita
                     eelavoro
                        lavoro
                                                                                    Donne in
                                                                                     Donne in
                                                                                  ruoli chiave
                                                                                   ruoli chiave

                                           Creazione
                                           Creazione
                                           di valore
                                            di valore

           Comunità
            Comunità
                                                                     Ripensamento
                                                                     Ripensamento
         professionali
          professionali                                              organizzativo
                                                                      organizzativo
                                                                     "Caso Sediin"
                                                                      "Caso Sediin"


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Ripensamento organizzativo: "Caso Sediin"


                                                     •Grande è bello perché si
                                                     dispone degli strumenti idonei
                                                     al cambiamento



                                                     •Piccolo è ancora più bello
                                                     perché i cambiamenti sono
                                                     rapidi da attuare.



Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Ripensamento organizzativo: "Caso Sediin"




                                             producono
• Valorizzazione delle persone
• Condivisione della conoscenza                                     • Motivazione
• Miglioramento della                                               • Assunzione di responsabilità
  comunicazione                                                     • Aumento del valore generato
• Trasparenza                                                         dall’organizzazione



 Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Il valore dell’organizzazione
• Quanto vale una migliore
  organizzazione aziendale?
• L’Economia della Conoscenza ha
  messo in seria discussione il valore
  della razionalità taylor fordista, che
  oggi rimane dominante in pochi
  settori produttivi (ad esempio
  nella ristorazione fast food)
• Introdurre innovazioni come la
  banca del tempo, la Total Quality e
  i gruppi di miglioramento, il
  telelavoro, ecc. portano ad un
  aumento consistente della
  redditività aziendale.

 Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Focus dell’analisi organizzativa

• I “luoghi” del potere decisionale
• Il benessere organizzativo e la resilienza
• Le fasi e i contenuti della progettazione organizzativa
  (struttura e processi organizzativi)
• La qualità percepita dai clienti dei prodotti e dei servizi offerti
• I livelli di performance: le Balanced Score Card
• La struttura informale (modelli di relazione e comunicazione
  inter-organizzativa)
• La competenze distintive personali e aziendali


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Persone e organizzazione
• Uno degli aspetti centrali del percorso
  di analisi organizzativa riguarda le
  decisioni prese dalle persone
  all’interno dell’organizzazione.
• Ciò che condiziona il comportamento
  e permette alle aziende di raggiungere
  i suoi fini è la capacità di fornire
  conoscenze adeguate ai singoli
  decisori.
• Le conoscenze divengono quindi
  risorse strategiche e l’attenzione del
  management si deve spostare sulle
  forme di mediazione, trasmissione e
  condivisione delle conoscenze
  finalizzate alla decisione.

Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Quattro parole chiave del processo di cambiamento
• benefici (il cambiamento deve portare un vantaggio per tutti
  gli individui coinvolti; esso deve essere percepito come
  un’alternativa migliore rispetto ad altre possibili);
• compatibilità (il cambiamento deve essere compatibile con i
  compiti, le mansioni e le esperienze degli individui coinvolti);
• complessità (il cambiamento dovrebbe essere il più possibile
  semplice da comprendere e da applicare)
• fattibilità (il cambiamento deve essere affrontato
  gradualmente, operando degli aggiustamenti durante il
  percorso, in modo da garantirne l’attuazione)


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Un esempio: la Sediin S.p.A.
Una PMI romana fondata nel 1987
• operante a livello nazionale nel
  settore della consulenza e dei
  servizi di informatica alle imprese
• caratterizzata dalla necessità di
  fronteggiare     le    repentine
  evoluzioni del mercato e delle
  tecnologie
• una storia evolutiva che passa da
  un management proprietario a
  uno professionale

Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Un esempio di intervento: la Balanced Scorecard
• Ideata negli anni novanta da
  Robert Kaplan e David Norton,
  la Balanced Scorecard è un
  approccio olistico alla
  gestione strategica
  dell’impresa che permette di
  interpretare gli intenti di
  un’azienda e tradurli in
  obiettivi perseguibili, collegati
  da reciproche relazioni di
  causa-effetto, grazie
  all’utilizzo di mappe
  strategiche.

Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
La proposta per Sediin S.p.A.




Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Un altro esempio di intervento: l’Organisational Network
 Analisys

- la natura delle relazioni e delle reti informali (sistemi
  di potere, di prestigio, di autorevolezza e di fiducia)
- la dinamica e la qualità dei processi e degli scambi
  informativi-decisionali
- il profilo dei singoli attori (ruoli e posizioni informali)
- le competenze esplicite e latenti




Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Esempio: Il sistema
                                                                   decisionale in azienda




Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Conclusioni
In questa fase storica nelle aziende prevalgono le variabili
endogene, assieme all’esigenza di far fronte agli stimoli esterni.
Le spinte più forti provengono dalla necessità di:

•dare potere alle persone per ripensare le dinamiche di
relazione e di gestione dei rapporti con i clienti;
•definire i processi di crescita e valorizzazione delle risorse
interne secondo un principio di meritocrazia;
•risolvere situazioni di conflittualità e incomunicabilità tra aree
di attività;
•fare diventare la gestione finanziaria e amministrativa «un tubo
di cristallo».

Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Grazie dell’attenzione!




        …E non dimenticatevi della nostra Summer School a Los Angeles
                         dal 5 al 16 Agosto 2013 …..
Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Racconto di Mauro Vottero
                  Conciliazione
                   Conciliazione
                  dei tempi vita
                   dei tempi vita
                     eelavoro
                        lavoro
                                                                                    Donne in
                                                                                     Donne in
                                                                                  ruoli chiave
                                                                                   ruoli chiave

                                           Creazione
                                           Creazione
                                           di valore
                                            di valore

           Comunità
            Comunità
                                                                    Ripensamento
          professionali
          professionali                                              Ripensamento
                                                                    organizzativo
                                                                     organizzativo
                                                                    "Caso Sediin"
                                                                     "Caso Sediin"


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Comunità professionali
         Facilitano il riutilizzo dell’esperienza maturata nell’organizzazione,
       favorendo il miglioramento degli indicatori di performance dei processi
                                          gestionali




                    Sono il motore della visione innovativa, in quanto
                    “finestra dell’organizzazione” sul mondo esterno


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Percorsi tipici per creare valore

                                              Creazione
                                               Creazione
                                              di valore
                                               di valore

                    Miglioramento
                    Miglioramento                                    Accelerazione
                                                                      Accelerazione
                     dei processi
                      dei processi                                    dei processi
                                                                       dei processi
                      gestionali
                       gestionali                                    d’innovazione
                                                                      d’innovazione


                                            Condivisione
                                             Condivisione
                                          della conoscenza
                                           della conoscenza

                    Conoscenza
                     Conoscenza                                        Conoscenza
                                                                        Conoscenza
                    interna alla
                     interna alla                                      esterna alla
                                                                        esterna alla
                  organizzazione
                   organizzazione                                    organizzazione
                                                                      organizzazione


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Prodotti della conoscenza condivisa

                                            Condivisione
                                             Condivisione
                                          della conoscenza
                                           della conoscenza




                                              Process
                                               Process
     Problem solving
      Problem solving                                                             Innovazione
                                                                                   Innovazione
                                           improvement
                                            improvement

 • Riutilizzare le soluzioni          • Costruire ponti tra              • Esplorare nuove
   vincenti                             competenze                         opportunità
 • Ridurre la ripetizione             • Ingegnerizzare le                • Favorire le innovazioni
   di errori                            buone pratiche                     migliorative



Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Cosa serve per condividere conoscenza
                                           • Strumenti ontology-based
      Tecnologia
       Tecnologia                          • Strumenti di ricerca (full text, semantica)
                                           • Strumenti di social networking
                 Produce risultati se
                  regolamentata da
                                           • Modello di governo
                                           • Responsabilità formali (CKO, AKC, …)
 Organizzazione
 Organizzazione                            • Regole di raccordo con la struttura organizzativa
                                             esistente
                 Produce risultati se
                  resa operativa da

                                           • Senso di appartenenza
    Persone
    Persone                                • Disponibilità a "mettersi in gioco"
                                           • Cultura della condivisione


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Le comunità professionali
Insiemi di persone, con solide esperienze professionali, motivate a migliorare i risultati
    dell’organizzazione in cui operano facendo leva sulla gestione della conoscenza.




        Richieste di                                      Proposte e
                                   Soluzioni                                      Feedback
        assistenza                                        contributi




Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Criteri per aggregare una comunità professionale




                                     Repertorio condiviso di
                                 linguaggio tecnico, conoscenze
                                     professionali, strumenti
                                lavorativi e ambiti di intervento.


                                                                 Volontà nel partecipare a
     Autorevolezza e competenza                                  iniziative comuni, volte a
     professionale riconosciute da                             conseguire risultati più ampi e
         tutta l’organizzazione                                ambiziosi di quelli raggiungibili
                                                                  da un singolo individuo.


Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Comunità in azione
 Persone operanti
nell’organizzazione

                Richiesta di aiuto           After action report

 Problem
  Problem                     Social networking         Piattaforme partecipative
                                                                 Ideagorà                      Innovazione
                                                                                                Innovazione
  solving
   solving                   Knowledge database
                                                                       Survey, Benchmark
               Proposte di soluzione                                   Progetti inter-organizzativi

                  Comunità
                 professionali

                        Proposte di miglioramento

             Process
              Process
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 Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
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                                                CKO                          Management




Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
Grazie dell’attenzione!




         …E non dimenticatevi della nostra Summer School a Los Angeles
                          dal 5 al 16 Agosto 2013 …..
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  • 1. Economia della conoscenza I form-attori raccontano le buone pratiche aziendali AnnaLisa Alviti – Patrizio Di Nicola – Patrizia Di Santo – Mauro Vottero Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 2. Un pericoloso circolo vizioso Organizzazione non orientata al Organizzazione non orientata al Carente senso di appartenenza Carente senso di appartenenza riconoscimento delle persone riconoscimento delle persone delle persone all’organizzazione delle persone all’organizzazione Clima sfavorevole al Clima sfavorevole al Timore delle persone Timore delle persone cambiamento organizzativo cambiamento organizzativo nel mettersi in gioco nel mettersi in gioco Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 3. Cambiare punto vista per creare valore Creazione Creazione di valore di valore Aumento Aumento Miglioramento Miglioramento Riduzione errori Riduzione errori dell’efficienza dell’efficienza performance performance Senso di Senso di Miglioramento Miglioramento Aumento Aumento Sincronismo Sincronismo appartenenza appartenenza competenze competenze motivazione motivazione organizzativo organizzativo Cultura aziendale Cultura aziendale Pratica manageriale Pratica manageriale orientata alla condivisione orientata alla condivisione orientata alla valorizzazione orientata alla valorizzazione Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 4. Racconti di buone pratiche Conciliazione Conciliazione dei tempi vita dei tempi vita eelavoro lavoro Donne in Donne in ruoli chiave ruoli chiave Creazione Creazione di valore di valore Comunità Comunità professionali professionali Ripensamento Ripensamento organizzativo organizzativo "Caso Sediin" "Caso Sediin" Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 5. Racconto di Patrizio Di Nicola Conciliazione dei Conciliazione dei tempi vita e lavoro tempi vita e lavoro Donne in Donne in ruoli chiave ruoli chiave Creazione Creazione di valore di valore Comunità Comunità professionali professionali Ripensamento Ripensamento organizzativo organizzativo "Caso Sediin" "Caso Sediin" Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 6. Conciliazione dei tempi vita e lavoro • Recentemente l’AD di Yahoo! Marissa Mayer ha deciso di riportare negli uffici i dipendenti che lavoravano da casa, annullando gli schemi di telelavoro in uso in azienda • Al contempo ha iniziato a portare in ufficio il figlio neonato, Macallister. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 7. Conciliazione dei tempi di vita e lavoro - Motivazioni + Assenze + Turnover = - Valore Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 8. Tempi di lavoro e tempi di vita • Nel 2001 Robert Reich notava che nonostante la maggior parte delle persone guadagni di più e in termini di vita materiale viva meglio di quanto i nostri genitori facessero 40 anni fa, in realtà la qualità di vita è andata deteriorandosi a causa di un lavoro sempre più lungo e frenetico che riduce gli spazi della vita non lavorativa e il tempo e l’energia che resta per la famiglia, per gli amici e per se stessi. • Il paradosso: le nazioni che godono di un maggior successo economico sono popolate da persone sempre più infelici. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 9. Un mese di lavoro in più • Nel 1992 Juliet Schor, una economista di Harvard, aveva notato che negli Stati Uniti, tra il 1969 e il 1987, nonostante la produttività pro capite fosse più che raddoppiata, le ore lavorative erano aumentate di nove ore all’anno, corrispondenti nel ventennio a 163 ore, equivalenti a un mese di lavoro in più, tornando al livello del 1920. • L’analisi della Schor metteva anche in evidenza l’esistenza di un “differenziale di genere” nella crescita dell’orario lavorativo. • Mentre gli uomini avevano lavorato 98 ore (o due settimane e mezzo) in più ogni anno, le donne totalizzavano 305 ore in più (sette settimane e mezzo, ovvero trentotto giorni), senza peraltro vedersi significativamente ridotte le ore spese in attività di cura domestica. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 10. La conciliazione difficile • La presenza femminile nelle organizzazioni ha amplificato la richiesta di nuovi schemi orari e nuovi modelli organizzativi volti a soddisfare le necessità di conciliazione tra vita di lavoro, vita familiare e vissuto sociale. • Le persone hanno sempre più difficoltà nel conciliare i tempi di lavoro con quelli della famiglia. Ciò che ne fa maggiormente le spese è la cura dei figli, divenuta tanto complessa da portare alla rinuncia dei progetti di natalità: nel Lazio essa e’ scesa nel 2010 a 9,5 nati per 1000 residenti, praticamente identica al tasso di mortalità. • Ma il problema delle persone diventa un problema per le imprese. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 11. Le ICT in azienda • Le ICT rendono pervasivo il lavoro, e la disponibilità anche fuori dell’ufficio dei collegamenti interrompe la separatezza della sequenza riposo-lavoro-tempo libero, favorendo un fenomeno di «lavoro aggressivo» che segue il dipendente ovunque si trovi. • D’altronde il corretto utilizzo delle ICT, ad esempio utilizzando il telelavoro per sostituire (e non aggiungere) lavoro in ufficio con lavoro da casa aumenta molto la soddisfazione e la produttività. • Come Giano bifronte, le tecnologie possono aumentare l’efficienza del lavoro e la soddisfazione del lavoratore, oppure intensificarne la pena e lo sfruttamento. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 12. Un esempio: una mia ricerca di qualche anno fa • Nell’azienda X le attività realizzate a casa sono svolte per lo più la «sera», «nel weekend» o «durante i giorni di ferie». Il 55 per cento del campione sottolinea come il lavoro da casa è, di fatto, non alternativo, ma una «integrazione» rispetto a quello svolto in ufficio. • Il telelavoro, inteso come sostituzione del lavoro in ufficio con quello a casa, viene vissuto come una pratica opaca: «si può fare» – affermano gli intervistati – «è possibile lavorare da casa» ma «non ci sono indicazioni precise», «non è una cosa regolarizzata» e «tendenzialmente è meglio venire in ufficio». • Eppure chi telelavora ha una produttività superiore del 15% rispetto a chi lavora in ufficio. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 13. Molte strade per la conciliazione • Flessibilità e Banche del tempo • Voucher di conciliazione, supporto economico per i parenti anziani, per gli asili nido e le scuole estive • Servizi Speedy Boys e Maggiordomo per lo svolgimento di pratiche ed adempimenti della vita quotidiana Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 14. Conclusioni • Le aziende dipendono sempre più dalle persone. Queste oggi sono sottoposte a livelli molto alti di stress da mancata conciliazione • La mancata conciliazione fa aumentare le assenze, il turnover e aumenta i costi necessari per motivare ed incentivare i lavoratori • E’ economicamente intelligente per le imprese cercare di cambiare questo stato di fatto, facendo leva su tutte le innovazioni possibili. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 15. Grazie dell’attenzione! …E non dimenticatevi della nostra Summer School a Los Angeles dal 5 al 16 Agosto 2013 ….. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 16. Racconto di Patrizia Di Santo Conciliazione Conciliazione dei tempi vita dei tempi vita eelavoro lavoro Donne in Donne in ruoli chiave ruoli chiave Creazione Creazione di valore di valore Comunità Comunità professionali professionali Ripensamento Ripensamento organizzativo organizzativo "Caso Sediin" "Caso Sediin" Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 17. Donne in ruoli chiave "Fattore D" Determinante per lo sviluppo delle imprese e per la crescita economica e sociale del paese. Dove le donne lavorano di più: •cresce l’economia(aumenta il PIL), •aumenta lo sviluppo sociale e demografico. L’organizzazione flessibile del lavoro libera e valorizza tutte le energie e le competenze umane e professionali a disposizione delle imprese, in particolare quelle femminili. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 18. Occupazione femminile in Italia • uomini 66,5% donne 47,1% (ISTAT, 2012) • donne UE 58,2% • donne Svezia/Danimarca >70% • donne strategia di Lisbona 60% nel 2010 Il PIL nazionale aumenterebbe di 7 punti se si raggiungesse l’obiettivo del 60% di occupazione femminile stabile. (Bankitalia, 2012) Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 19. Prestazioni accademiche su 100 laureati il 58% è rappresentato da donne donne laureate in corso 40,6% uomini laureati in corso 36,4% • il 44% delle donne laureate in discipline scientifiche (più alta remunerazione) a fronte del 66% degli uomini Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 20. Donne al vertice Donne nei Consigli di società (UE, 2012) % esecutivi % non esecutivi % CEOs (A.D.) Italia 0,8 7,1 0,0 Europa 27 8,9 15,0 2,7 Membri di CdA donne (UE, 2013) (proposta di Direttiva UE 12/11/2012 Equilibrio di genere CdA) Italia 11% Europa 27 15,8% Obiettivo UE 40% Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 21. Donne al vertice Italia dirigenti settore privato donne 13,3% terziario 16,4% industria 10,2% Europa dei 27 dirigenti settore privato donne 29% Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 22. Ruoli tradizionali UOMO DONNA Produzione Riproduzione Lavoro esterno Lavoro in casa Gestione delle tecnologie Gestione degli affetti Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 23. Maschile e femminile nelle organizzazioni maschile femminile Gerarchia- Potere verticale Potere orizzontale (lavoro di gruppo) Centralità processi produttivi Centralità dei processi di supporto e accompagnamento Competenze tecniche Competenze trasversali (relazionali e negoziali) Alti confini casa-lavoro Compresenza casa-lavoro Sistema chiuso all’ambiente Sistema aperto all’ambiente esterno Modello tayloristico-burocratico Modello organico-reticolare Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 24. Presenza femminile ai vertici e performance imprese • Maggiore capacità di : – generare profitti – chiudere l’esercizio in utile – solvibilità • Minore propensione al rischio • Maggiore attenzione alle persone • Migliore gestione delle relazioni interne ed esterne • Condivisione delle decisioni • Prevenzione e gestione dei conflitti (McKinsey & Company 2008, Bocconi 2010, Cerved 2009) Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 25. Buona pratica: Legacoop Puglia Donna Vice Presidente Legacoop Puglia La candidatura è stata sostenuta fortemente dalle cooperative sociali aderenti al Consorzio Elpendù Una Cooperativa del Consorzio ha sostenuto le spese della retribuzione della lavoratrice e ha pianificato e sostenuto la formazione attraverso un percorso di empowerment La candidatura è stata promossa e consolidata attraverso un processo partecipato “dal basso” : sono state organizzate dalle cooperative consorziate serie di incontri e riunioni con soci, lavoratori e dipendenti Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 26. Racconto di Patrizio Di Nicola Conciliazione Conciliazione dei tempi vita dei tempi vita eelavoro lavoro Donne in Donne in ruoli chiave ruoli chiave Creazione Creazione di valore di valore Comunità Comunità Ripensamento Ripensamento professionali professionali organizzativo organizzativo "Caso Sediin" "Caso Sediin" Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 27. Ripensamento organizzativo: "Caso Sediin" •Grande è bello perché si dispone degli strumenti idonei al cambiamento •Piccolo è ancora più bello perché i cambiamenti sono rapidi da attuare. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 28. Ripensamento organizzativo: "Caso Sediin" producono • Valorizzazione delle persone • Condivisione della conoscenza • Motivazione • Miglioramento della • Assunzione di responsabilità comunicazione • Aumento del valore generato • Trasparenza dall’organizzazione Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 29. Il valore dell’organizzazione • Quanto vale una migliore organizzazione aziendale? • L’Economia della Conoscenza ha messo in seria discussione il valore della razionalità taylor fordista, che oggi rimane dominante in pochi settori produttivi (ad esempio nella ristorazione fast food) • Introdurre innovazioni come la banca del tempo, la Total Quality e i gruppi di miglioramento, il telelavoro, ecc. portano ad un aumento consistente della redditività aziendale. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 30. Focus dell’analisi organizzativa • I “luoghi” del potere decisionale • Il benessere organizzativo e la resilienza • Le fasi e i contenuti della progettazione organizzativa (struttura e processi organizzativi) • La qualità percepita dai clienti dei prodotti e dei servizi offerti • I livelli di performance: le Balanced Score Card • La struttura informale (modelli di relazione e comunicazione inter-organizzativa) • La competenze distintive personali e aziendali Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 31. Persone e organizzazione • Uno degli aspetti centrali del percorso di analisi organizzativa riguarda le decisioni prese dalle persone all’interno dell’organizzazione. • Ciò che condiziona il comportamento e permette alle aziende di raggiungere i suoi fini è la capacità di fornire conoscenze adeguate ai singoli decisori. • Le conoscenze divengono quindi risorse strategiche e l’attenzione del management si deve spostare sulle forme di mediazione, trasmissione e condivisione delle conoscenze finalizzate alla decisione. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 32. Quattro parole chiave del processo di cambiamento • benefici (il cambiamento deve portare un vantaggio per tutti gli individui coinvolti; esso deve essere percepito come un’alternativa migliore rispetto ad altre possibili); • compatibilità (il cambiamento deve essere compatibile con i compiti, le mansioni e le esperienze degli individui coinvolti); • complessità (il cambiamento dovrebbe essere il più possibile semplice da comprendere e da applicare) • fattibilità (il cambiamento deve essere affrontato gradualmente, operando degli aggiustamenti durante il percorso, in modo da garantirne l’attuazione) Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 33. Un esempio: la Sediin S.p.A. Una PMI romana fondata nel 1987 • operante a livello nazionale nel settore della consulenza e dei servizi di informatica alle imprese • caratterizzata dalla necessità di fronteggiare le repentine evoluzioni del mercato e delle tecnologie • una storia evolutiva che passa da un management proprietario a uno professionale Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 34. Un esempio di intervento: la Balanced Scorecard • Ideata negli anni novanta da Robert Kaplan e David Norton, la Balanced Scorecard è un approccio olistico alla gestione strategica dell’impresa che permette di interpretare gli intenti di un’azienda e tradurli in obiettivi perseguibili, collegati da reciproche relazioni di causa-effetto, grazie all’utilizzo di mappe strategiche. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 35. La proposta per Sediin S.p.A. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 36. Un altro esempio di intervento: l’Organisational Network Analisys - la natura delle relazioni e delle reti informali (sistemi di potere, di prestigio, di autorevolezza e di fiducia) - la dinamica e la qualità dei processi e degli scambi informativi-decisionali - il profilo dei singoli attori (ruoli e posizioni informali) - le competenze esplicite e latenti Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 37. Esempio: Il sistema decisionale in azienda Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 38. Conclusioni In questa fase storica nelle aziende prevalgono le variabili endogene, assieme all’esigenza di far fronte agli stimoli esterni. Le spinte più forti provengono dalla necessità di: •dare potere alle persone per ripensare le dinamiche di relazione e di gestione dei rapporti con i clienti; •definire i processi di crescita e valorizzazione delle risorse interne secondo un principio di meritocrazia; •risolvere situazioni di conflittualità e incomunicabilità tra aree di attività; •fare diventare la gestione finanziaria e amministrativa «un tubo di cristallo». Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 39. Grazie dell’attenzione! …E non dimenticatevi della nostra Summer School a Los Angeles dal 5 al 16 Agosto 2013 ….. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 40. Racconto di Mauro Vottero Conciliazione Conciliazione dei tempi vita dei tempi vita eelavoro lavoro Donne in Donne in ruoli chiave ruoli chiave Creazione Creazione di valore di valore Comunità Comunità Ripensamento professionali professionali Ripensamento organizzativo organizzativo "Caso Sediin" "Caso Sediin" Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 41. Comunità professionali Facilitano il riutilizzo dell’esperienza maturata nell’organizzazione, favorendo il miglioramento degli indicatori di performance dei processi gestionali Sono il motore della visione innovativa, in quanto “finestra dell’organizzazione” sul mondo esterno Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 42. Percorsi tipici per creare valore Creazione Creazione di valore di valore Miglioramento Miglioramento Accelerazione Accelerazione dei processi dei processi dei processi dei processi gestionali gestionali d’innovazione d’innovazione Condivisione Condivisione della conoscenza della conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza interna alla interna alla esterna alla esterna alla organizzazione organizzazione organizzazione organizzazione Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 43. Prodotti della conoscenza condivisa Condivisione Condivisione della conoscenza della conoscenza Process Process Problem solving Problem solving Innovazione Innovazione improvement improvement • Riutilizzare le soluzioni • Costruire ponti tra • Esplorare nuove vincenti competenze opportunità • Ridurre la ripetizione • Ingegnerizzare le • Favorire le innovazioni di errori buone pratiche migliorative Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 44. Cosa serve per condividere conoscenza • Strumenti ontology-based Tecnologia Tecnologia • Strumenti di ricerca (full text, semantica) • Strumenti di social networking Produce risultati se regolamentata da • Modello di governo • Responsabilità formali (CKO, AKC, …) Organizzazione Organizzazione • Regole di raccordo con la struttura organizzativa esistente Produce risultati se resa operativa da • Senso di appartenenza Persone Persone • Disponibilità a "mettersi in gioco" • Cultura della condivisione Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 45. Le comunità professionali Insiemi di persone, con solide esperienze professionali, motivate a migliorare i risultati dell’organizzazione in cui operano facendo leva sulla gestione della conoscenza. Richieste di Proposte e Soluzioni Feedback assistenza contributi Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 46. Criteri per aggregare una comunità professionale Repertorio condiviso di linguaggio tecnico, conoscenze professionali, strumenti lavorativi e ambiti di intervento. Volontà nel partecipare a Autorevolezza e competenza iniziative comuni, volte a professionale riconosciute da conseguire risultati più ampi e tutta l’organizzazione ambiziosi di quelli raggiungibili da un singolo individuo. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 47. Comunità in azione Persone operanti nell’organizzazione Richiesta di aiuto After action report Problem Problem Social networking Piattaforme partecipative Ideagorà Innovazione Innovazione solving solving Knowledge database Survey, Benchmark Proposte di soluzione Progetti inter-organizzativi Comunità professionali Proposte di miglioramento Process Process improvement Management improvement Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 48. Criteri di integrazione tra comunità e organizzazione Comunità professionali Team di coordinamento AKC CKO Management Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali
  • 49. Grazie dell’attenzione! …E non dimenticatevi della nostra Summer School a Los Angeles dal 5 al 16 Agosto 2013 ….. Economia della conoscenza: i form-attori raccontano le buone pratiche aziendali