2. Definire le cose con il loro nome
e appropriarsene è il primo passo per
capirle.
Dare un nome alle cose le rende meno
temibili
UN PO’ DI DEFINIZIONI
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3. “Quando si cominciano
a nominare bene le
cose, si diminuisce il
disordine e la sofferenza
nel mondo”
Camus
Bisogna sempre
chiamare le cose con il
loro nome. La paura del
nome non fa che
aumentare la paura
della cosa stessa.
Albus Silente
“L’amore che non osa pronunciare il
proprio nome”
ovvero la condanna di Oscar Wilde
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4. “Quando si cominciano a
nominare bene le cose, si
diminuisce il disordine e la
sofferenza nel mondo”
Camus
Bisogna sempre chiamare le cose
con il loro nome. La paura del nome
non fa che aumentare la paura
della cosa stessa.
Albus Silente (Harry Potter)
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5. LGBTQI
L ESBIAN
G AY
B ISEXUAL
T RANSGENDER
Q UEER
I NTERSEX
Quando parliamo di movimento sociale, culturale e politico usiamo queste sigle,
ma se parliamo di identità sessuali bisogna aggiungerne una
E TEROSEXUAL
ORIENTAMENTO SESSUALE
IDENTITÀ DI GENERE
Alcune ritengono e sentono che le etichette non descrivano
adeguatamente le loro identità, preferenze e orientamento sessuale
persone i cui cromosomi sessuali, i genitali e/o i caratteri sessuali
secondari non sono definibili come esclusivamente maschili o
femminili
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6. IDENTITÀ SESSUALE
L’identità complessiva della persona,
in quanto essere sessuato, l’insieme dei piani,
delle dimensioni e degli aspetti corporei
e mentali, con cui la persona si identifica:
è una realtà a più dimensioni, che si evolve
dalla nascita per tutto il corso della vita
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8. SESSO BIOLOGICO
gli elementibiologici
e anatomici che ci
fanno appartenere
al sesso maschile e
al sesso femminile.
Questo ovviamente
non è definito in un
senso o nell’altro nei
casi di Intersessualità.
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9. ORIENTAMENTO SESSUALE
indica le persone per cui provo attrazione
affettiva e erotica al di là del genere a cui
appartengono. Come abbiamo visto dalle
definizioni può essere:
• verso lo stesso sesso (omosessualità)
• verso il sesso opposto (eterosessualità)
• verso entrambi i sessi (bisessualità)
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10. IDENTITÀ DI GENERE
È definita come il vissuto interiore del nostro
sentirci uomo o donna. Corrisponderebbe
al genere in cui ci identifichiamo.
Sarebbe più corretto però
parlare di variabilità di
genere in quanto, come
accade per l’orientamento
sessuale, non è possibile
collocare il sentire
individuale all’interno di un
rigido binarismo.
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11. RUOLO ED ESPRESSIONE DI
GENERE
aspetto fisico e comportamenti presentati
dalla persona e richiesti dalla società per
essere conformi al genere a cui si sente di
appartenere
a volte veri e propri
stereotipi di genere.
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12. EXCURSUS STORICO
Come è importante saper
definire le cose, così è
importante contestualizzarle e
inserirle nel contesto storico
culturale.
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13. OMOSESSUALITÀ
• Regno Unito: depenalizzata dal 1967 in
Inghilterra e Galles, dal 1981 in Scozia e dal 1982
in Irlanda del Nord
• Portogallo: depenalizzata nel 1983
• Germania: totalmente depenalizzata nel 1994
• Irlanda: depenalizzata nel 1993
• Italia: depenalizzata nel 1890
• Austria: depenalizzata nel
1971
• Finlandia: depenalizzata nel
1971
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14. OMOSESSUALITÀ
• Disturbi sociopatici di personalità
(DSM-I, 1952)
• Deviazioni sessuali (DSM-II,1968)
• Derubricata nel 1973 come
“Omosessualità Egosintonica”
(DSM_III)- permane ancora la
dicitura “Disturbo
dell’Orientamento Sessuale” poi
sostituito con “Omosessualità
Egodistonica”
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15. OMOSESSUALITÀ
• 1987 anno in cui anche
quest’ultima dicitura viene
eliminata, riconoscendo di fatto il
ruolo dello stigma sociale come
elemento determinante il vissuto
egodistonico individuale. E’ nel
1973 infatti che lo psicologo
Weinberg introduce il concetto di
“omofobia”.
• Solamente nel 1990 la decisione
dell’APA viene condivisa anche
dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS) che la
definisce un VARIANTE NATURAE
DEL COMPORTAMENTO UMANO.
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16. TRANSESSUALITÀ
• In Italia si arrivò alla legge 164 del
14 aprile 1982. Questa legge
riconosce alle persone
transessuali la loro condizione e
ne riconosce il sesso di transizione.
• Definita dai DSM
“Disturbo dell’Identità di Genere”
e dal DSM V “Disforia di Genere”.
• Più corretto sarebbe il termine
“variabilità di genere”
Il paradosso: è l’unica “patologia psichiatrica” che
non viene curata dalla psichiatria ma
dall’endocrinologia e dalla chirurgia. E per arrivare
alla cura è necessario escludere qualsiasi forma di
patologia psichiatrica.
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17. INTERSESSUALITÀ
• Perché, se è causata da alterazioni cromosomiche,
la inseriamo in una sigla che rivendica diritti e dignità?
• Perché anche l’intersessualità subisce la scure del pensiero
binaristico, in quanto i bambini vengono sottoposti
ad operazioni “normalizzanti” che sono una vera e propria
riattribuzione di sesso e che non tiene conto di quella
che sarà l’identità sessuale del bambino.
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18. TUTELE
• Il 17 maggio 2006, viene lanciata
una Campagna per la
depenalizzazione universale
dell'omosessualità. Ripresa subito,
in Italia, dal manifesto del
Torino Pride del 2006.
Il 17 maggio del 2004 venne istituita
la Giornata Mondiale contro
l’omo-bi-transfobia: IDAHOBIT
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19. TUTELE
• Il 31 marzo 2010 il comitato dei
ministri del Consiglio d'Europa ha
adottato una raccomandazione
agli stati membri riguardante le
"misure per combattere la
discriminazione per motivi di
orientamento sessuale o identità di
genere".
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20. TUTELE
Nel 2011 il Consiglio per i diritti umani delle
Nazioni Unite ha approvato la sua prima
risoluzione a favore del riconoscimento dei
diritti LGBT, seguita da una relazione la
quale documenta le violazioni dei diritti
delle persone LGBT, tra cui il crimine d'odio,
la criminalizzazione dell'omosessualità e la
discriminazione.
In seguito al rapporto vi è stata l'esortazione a che tutti i paesi che non
l'hanno ancora fatto a promulgare ed adottare al più presto leggi di
tutela dei diritti LGBT
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21. Sonia Bertinat
Psicologa
Psicoterapeuta
Membro CD SIPSIS
www.identitaingabbia.it
sonia.bertinat@gmail.com
SIPSIS
Società Italiana di
Psicoterapia per lo Studio
delle Identità Sessuali
www.sipsis.it
info@sipsis.it
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!