1. Come gestire i Social Network
senza essere un esperto di internet
Foto Pixabay
Da consulente mi è stato chiesto talvolta di seguire le pagine social aziendali e poiché non
mi ritengo un superesperto in materia, ho cercato di farlo usando buon senso, perché,
escluso alcuni casi più unici che rari, su Internet non esistono geni che trasformano in oro
ciò che toccano.
Ho scritto qui alcune indicazioni su come gestire la presenza della vostra azienda sui
Social Network, valide per chi come me lavora nel settore turistico alberghiero, ma
applicabili anche ad altri settori.
Prima di tutto dovete decidere cosa comunicare.
“Studiare una linea editoriale”, significa mettere insieme un certo numero di post, foto,
video che possano raccontare una storia.
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2. Potete parlare del vostro lavoro, della vostra azienda, del vostro territorio, o qualsiasi cosa
possa interessare e/o coinvolgere le persone che leggono e guardano; fatelo in modo
semplice e non date l’idea di fare spot pubblicitari perché sui social stancano.
Obiettivo:
aumentare la reputazione, la qualità percepita, il coinvolgimento dei clienti,
insomma, tutto ciò che può servire per costruire un “brand”.
Se siete un albergo strutturato, non sarà così difficile mettere insieme 10 post fatti dalla
reception, con altrettanti del ristorante e del bar; aggiungetene altri 10 sul territorio e avete
in tutto 40 post. Decidete una cadenza di pubblicazioni: con due post a settimana ce n’è
per 20 settimane, quasi 5 mesi: una stagione.
Scegliete i social che ritenete più interessanti per avvicinare i vostri target/segmenti di
clientela; non potete seguirli tutti. Se siete dentro 4 social dovete pubblicare su tutti, non
dovete postare 3 volte a settimana su Facebook e 1 volta su Twitter; cadenzate le uscite a
seconda della vostra clientela (se avete in prevalenza clienti business potete iniziare da
lunedì, se avete più leisure meglio da mercoledì o giovedì. Non dimenticate Google+, se
avete rivendicato la pagina Google My business (dovete per forza averla rivendicata),
avete attivato anche la pagina social; iniziate pubblicando gli stessi post che mettere su
Facebook e guardate come va.
Preparate contenuti scritti diversi per ogni social; su Facebook dovete essere più discorsivi
rispetto a Twitter e Instagram. Attenzione agli Hashtag; per me su Facebook non servono,
anzi sono fastidiosi, mentre sono fondamentali su altri social come Instagram. Attenzione:
non usate gli stessi Hashtag su tutti perché le persone sono diverse e diversi sono i
metodi di ricerca; su Pinterest, la selezione delle immagini avviene in un modo totalmente
diverso da Instagram, dovete provare e riprovare, finché non trovate gli Hastag giusti per il
vostro prodotto.
I video sono sempre più importanti, dovete curare anche il canale Youtube. Pubblicate
almeno un video a stagione, se ci riuscite uno al mese.
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3. Se avete le risorse fate produrre un video professionale non troppo lungo una volta
all’anno; raggruppate tutti i video in una cartella aziendale con un link sul vostro sito, cosi
come per gli altri social.
Provate e riprovate voi, non lasciate che siano altri a raccontarvi, potrebbero
raccontare una storia diversa. Ci sono molti esempi di cattiva gestione dei social da
parte di agenzie esterne, uno di quelli rimasti nella memoria è sicuramente l’epic fail di
Melegatti del novembre 2015.
I social sono uno strumento fondamentale per il marketing sia territoriale sia della nostra
azienda. Fate il possibile affinché le immagini e le esperienze del territorio che vi
riguardano vengano condivise con voi. Dovete guardare e leggere ciò che viene messo in
rete su di voi; può aiutarvi a migliorare e personalizzare la vostra offerta. Tenete presente
che una foto o un video postati in rete talvolta possono assumere lo stesso valore di una
recensione sia in positivo sia in negativo.
Più di una volta mi è capitato di trovare video e foto su internet riguardanti l’azienda per cui
lavoravo dei quali non sapevamo niente. Difendete la vostra immagine.
Sia che siate voi o altri a gestire le pagine social della vostra azienda, periodicamente
(ogni 3 o 6 mesi), dovete fare, o farvi fare un report, con le performance raggiunte nel
periodo, ovvero: quanti “mi piace” o “followers” avete ottenuto sulla pagina; quanti “mi
piace” o “like” in media avete nei post ecc… e confrontarli con alcuni vostri competitors
diretti.
Se i concorrenti fanno meglio di voi, cercate di capire perché; potrebbero aver pubblicato
inserzioni a pagamento; oppure ricevono più like perché i post sono più carini e
coinvolgenti dei vostri; ciò significa che dovete cambiare la vostra linea editoriale perché
non funziona.
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4. Qui vedete il report di un’azienda non alberghiera, con le performances di Facebook e
Instagram, monitorate ogni 6 mesi e confrontate con alcuni diretti concorrenti. Qui ci sono
aziende molto diverse fra loro, pur essendo nello stesso business; nel report erano inseriti
anche alcuni dati aziendali riferiti al fatturato e alla tipologia di produzione. Per una
struttura ricettiva, sarebbe opportuno confrontarsi con aziende di pari categoria, numero di
camere disponibili, tipo di servizi offerti e situati nella stessa località, e/o in una località
vicina che offre attrazioni simili.
Notate che ho evidenziato in verde le performance superiori al 20% che potrebbero
indicare un forte investimento pubblicitario nei social da parte dell’azienda. Teoricamente,
un aumento dei mi piace sulla pagina, dovrebbero portare a un aumento anche dei mi
piace su ogni post:
Instagram
Gennaio 2017
739 followers
25-45 mi piace in media per foto
30 giugno 2017
971 followers
30-70 mi piace in media per foto
31 dicembre 2017
1147 followers
25-85 mi piace in media per foto
Se entrate nella pagina di un concorrente e vedete che, con l’aumento dei followers, non
c’è stato un aumento di mi piace sui post, è possibile che i followers non siano reali
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followers social 2017
Fb 01/17 Fb 06/17 Fb 12/17 Inst 01/17 Inst 06/17 Inst 12/17
31.402 31.636 = +0,7% 32.175 = +0,2% 11.100 11.100 11400 = +0,2%
7.912 10.667 = +34,8% 12.951 = + 21% 1.200 1473 + 22,7% 2199 = +49,2%
3.046 3.884 = +27,5% 6.185 = +59,2% 1.875 2039 = +8,75% 2370 = +16,2%
201.594 201.696 206.669 = +2,4% 9.364 10.500 = +12,1% 13700 = +30,4%
10.606 12.073 = +13,08% 13.502 = +11,8% 8.701 10.500 = +20,6% 12100 = +15,2%
2.981 3.348 = +12,3% 3.485 = +0,4% 836 971 = +16,1% 1147 = +18,1%
5. (1.000 “ti piace” su Facebook si possono acquistare con 15 Euro).
Avere un numero alto di mi piace sulla pagina e di followers sul profilo, migliora l’immagine
dell’azienda solo se vengono pubblicati post che piacciono a chi li guarda, altrimenti non
servono a niente; se le persone non trovano contenuti interessanti passano oltre.
Se volete provare a fare annunci a pagamento, iniziate con piccole cifre: 150-300 Euro,
provate le varie opzioni sia promozionali, sia di target di clientela e valutate i risultati. Se
fate un’inserzione per aumentare le visite sul vostro sito, andate su Google Analytics e
constatate l’aumento delle visite, quali e quante pagine sono state viste.
Documentatevi su internet, cercate informazioni su come gestire i social. Provate e
riprovate, ma sbagliate con la vostra testa. Se insistete riuscirete anche voi ad avere
risultati soddisfacenti, ma occorre tempo e pazienza. Essere ben presenti sui social è
troppo importante per delegarlo ad altri, ne va della vostra reputazione.
Un ultimo suggerimento: non lasciate una sola persona a gestire le pagine, fate in modo
che ci siano almeno due amministratori, cosi se non siete contenti del lavoro di chi se ne
occupa in prima persona o se quest’ultimo non vuole più farlo, il secondo può continuare
senza interruzioni, e voi eviterete l’imbarazzo di richiedere informazioni a chi non collabora
più con voi.
Sono a vostra disposizione se avete domande.
Stefano Azzini
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