1. TUBERCOLOSI: UNA MALATTIA SOCIALE
MILANO, 21-22 SETTEMBRE 2012
ACQUARIO CIVICO DI MILANO
EVOLUZIONE NEL TERRITORIO
GIORGIO BESOZZI
AIPO - CENTRO FORMAZIONE PERMANENTE
TUBERCOLOSI
VILLA MARELLI - MILANO
2. Premessa
La storia della lotta alla tubercolosi è una
insostituibile palestra per capire come affrontare
una emergenza sanitaria
L'enorme sforzo per combattere la malattia ha visto
la partecipazione del sistema politico, di quello
sanitario, di strutture pubbliche e private, della
ricerca, della società civile
3. Premessa
La sintesi di questo impegno ha costruito la
rete sanatoriale e quella dispensariale,
coinvolgendo il territorio in modo capillare e
senza precedenti
4. Cenni storici a Milano
1896: all'ospedale Maggiore di Milano i malati di TB
vengono separati dagli altri ammalati
1901: viene aperto il primo dispensario a Milano, ad
opera di una associazione privata
1912: primo dispensario comunale in via San
Vittore
1920: regolamento
5. Il regolamento
Funzioni epidemiologiche
Profilassi
Metodo uniforme di azione
Controllo dei familiari
“rete” con le opere pie cittadine
Visite scadenzate
Indagini sociali e a domicilio
Identificazione di personale dedicato ed esperto
6. Un pensiero moderno
Al medico capo è inibito l'esercizio professionale privato
I regolamenti dispensariali dei primi del novecento
anticipano in modo sorprendente alcuni concetti
attuali:
Linee guida
Compartecipazione pubblico/privato
Aspetti amministrativi
Fonte: P. Sanseverino da “La peste bianca” di G. Cosmacini,
P. Sanseverino, M. De Filippis
7. La rete dispensariale
A seguito di queste iniziative a carattere locale, nel
1927 viene strutturata, con la legge dello stato n.1276
– Provvedimenti per la lotta contro la tubercolosi, una
rete consortile su base provinciale, comprensiva
progressivamente di dispensari, sanatori, preventori,
colonie, forniti di personale sempre più specializzato,
con funzioni assistenziali, preventive, di propaganda
e di controllo epidemiologico.
Con il Decreto Legge n. 2055, viene istituita
l'assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi)
8. La rete dispensariale
Ogni provincia deve avere una sede centrale e
dispensari periferici, in modo tale da coprire le
esigenze dei pazienti e delle loro famiglie,
garantendo libero accesso, gratuito e facilità di
raggiungimento
Inaugurazione del dispensario
di Parma
Dispensario di Muggia
9. Il dispensario di Alessandria, costruito nel 1938 da Ignazio Gardella,
è considerato uno dei Capolavori dell'architettura razionalista
10. Mettere in rete
Obiettivi comuni
Linguaggio comune
Procedure comuni
Razionalizzazione degli interventi
Gerarchie decisionali
11. La rete dispensariale
Nel 1930 l'INPS viene delegata alla costruzione
della rete sanatoriale.
L'erogazione di un sussidio economico a favore di
ammalati e famiglia, costituiva un elemento di
assoluta novità e sul piano sociale, un intervento
di utilità eccezionale.
13. Attività
Tutte le attività erano indirizzate a costruire un
sistema di protezione delle famiglie e della
comunità, visto più in ottica di prevenzione che di
clinica
14. La storia più recente
La rete dispensariale territoriale fu sicuramente uno degli
elementi che più contribuì a vincere la lotta contro la
tubercolosi
La scoperta dei farmaci contribuisce a ridurre rapidamente
mortalità e morbosità, che tuttavia erano già in discesa a
partire dall'inizio secolo
15. Mortalità per Tb in Italia
250
1917
200
150
1947
farmaci
100
50
0
97
97
57
67
87
97
18
18
19
19
19
19
16. Attività
Diagnosi dei casi contagiosi
Distribuzione dei farmaci
Supervisione terapeutica
Raccolta dati epidemiologici di mortalità, morbosità
e outcome
17. Five Elements of DOTS (1994)
Government commitment to TB control
Diagnosis by smear microscopy on self-
reporting symptomatic patients
Standardised SCC with DOT
Efficient system of drug supply
Efficient recording and reporting system with
assessment of treatment results
18. Non sono i contenuti che devono cambiare,
ma il significato che si dà loro.
Negli anni venti la legge è stata pensata
per il nostro Paese, negli anni '90 OMS
ripropone
gli stessi interventi in lingua inglese,
sentenziando
un'efficacia internazionale
19. Conclusioni
Nulla sarebbe più inutile in questo momento, del
riproporre sistemi organizzativi analoghi
Tuttavia, la conoscenza della storia e di come siano
state affrontate in passato le emergenze sanitarie,
può farci fare qualche riflessione
20. Conclusioni
Lavorare in rete
Percorsi comuni
Personale dedicato
Alta specializzazione del personale
Copertura capillare del territorio
Sono elementi che non possono essere trascurati anche
in un moderno approccio alla salute, soprattutto nei
confronti delle malattie che ci ostiniamo a definire
“sociali”
21. Conclusioni
Per quanto riguarda la tubercolosi, dobbiamo
ricordare che alcune reti territoriali esistono già, e
che potrebbero essere coinvolte in un sistema più
moderno e efficace.
La crisi economica, o come la chiamano, periodo “di
risorse limitate”, impone nuove idee e nuovi
modelli.