2. IL BILANCIO D’ ESERCIZIO
PORTATORI DI
CAPITALE PROPRIO
(Imprenditore o soci)
È IL DOCUMENTO DI SINTESI DEI RISULTATI DELLA GESTIONE
che l’azienda deve compilare alla fine del periodo amministrativo
È un documento che rappresenta
LA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
dell’azienda al termine del periodo amministrativo
e il RISULTATO ECONOMICO conseguito nell’esercizio
A CUI SONO
INTERESSATI
PERIODO AMMINISTRATIVO 1 ANNO
FINANZIATORI ESTERNI
(banche), DIPENDENTI,
CLIENTI, FORNITORI,
STATO E ENTI LOCALI
È IL PRINCIPALE
STRUMENTO DI
COMUNICAZIONE
DEI RISULTATI
AZIENDALI
3. Società di
CAPITALI
Società di
PERSONE
e aziende
individuali
Il Bilancio deve essere compilato
secondo uno SCHEMA
A STRUTTURA OBBLIGATORIA
stabilito dalla legge e deve essere
reso pubblico mediante deposito
presso il Registro delle Imprese
La legge non prescrive alcuno schema
per la redazione del Bilancio, quindi può
essere presentato in FORMA LIBERA
e non è soggetto a pubblicazione,
é possibile comunque presentare
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
IN FORMA ABBREVIATA secondo
lo schema del codice civile previsto
per le società di minori dimensioni
Tutte le aziende sono obbligate a redigere annualmente il
ma con modalità differenti
La legge impone rigidi obblighi
informativi a tutela dei creditori,
in quanto queste società possono
raccogliere pubblico risparmio
per finanziarsi,
e la responsabilità dei soci
è limitata al capitale conferito
Sono soggette a obblighi meno
severi in quanto i creditori hanno
la possibilità di recuperare
i prestiti concessi aggredendo
i beni personali
dei soci o dell’imprenditore
4. LE PARTI DEL BILANCIO D’ ESERCIZIO
IL BILANCIO D’ ESERCIZIO SI COMPONE DI TRE PARTI
Espone
la composizione
del PATRIMONIO
DI FUNZIONAMENTO
dell’azienda al termine
del periodo
amministrativo
Espone
i COSTI e i RICAVI
riferibili al periodo
amministrativo e
il REDDITO dell’azienda
al termine del periodo
amministrativo
Contiene informazioni
che illustrano i prospetti
di STATO PATRIMONIALE
e CONTO ECONOMICO
e ne chiariscono
il contenuto
LO STATO PATRIMONIALE
E IL CONTO ECONOMICO
sono SCHEMI CONTABILI
LA NOTA INTEGRATIVA è un
DOCUMENTO DESCRITTIVO
contenente informazioni che illustrano
e chiariscono il contenuto dei prospetti
di SP e di CE
5. LO STATO PATRIMONIALE
È la parte del Bilancio d’esercizio che espone la composizione del
PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO DELL’AZIENDA
al termine del periodo amministrativo.
Lo schema di SP ha la FORMA A SEZIONI CONTRAPPOSTE,
è diviso in due sezioni che presentato gli stessi totali
ATTIVO PASSIVO
IMMOBILIZZAZIONI
•IMMATERIALI
•MATERIALI
ATTIVO CIRCOLANTE
•RIMANENZE
•CREDITI
•DISPONILIBILITÀ LIQUIDE
TOTALE ATTIVO
PATRIMONIO NETTO
•CAPITALE PROPRIO
•REDDITO D’ ESERCIZIO
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
DEBITI
TOTALE PASSIVO
6. PATRIMONIO
NETTO
La sezione ATTIVO accoglie
le ATTIVITÀ (elementi positivi
del patrimonio di funzionamento).
È suddivisa in due
raggruppamenti principali
La sezione PASSIVO accoglie
il PATRIMONIO NETTO
E le PASSIVITÀ
IMMOBILIZZAZIONI
ATTIVO
CIRCOLANTE
Fattori a medio- lungo
ciclo di utilizzo,
impiegati più volte e
più anni nell’attività
produttiva aziendale
1. Imm. immateriali
2. Imm. materiali
È composto da:
1. Rimanenze
di magazzino
2. Crediti
3.Disponibilità
liquide
PASSIVITÀ
Si suddivide
nelle parti ideali:
•Capitale proprio
iniziale
•Reddito
d’esercizio
(Utile o perdita)
Si suddivide
In due gruppi:
•Trattamento di
fine rapporto
•Debiti
7. STATO PATRIMONIALE: ATTIVO
IMMATERIALI
Prive di consistenza
fisica
IMMOBILIZZAZIONI
MATERIALI
Hanno consistenza
fisica
È il procedimento tecnico-contabile mediante il quale
il costo storico di un’immobilizzazione viene suddiviso
tra i vari periodi amministrativi nel corso
dei quali è utilizzata
Contabilmente il costo sostenuto per l’acquisto di un’immobilizzazione (costo
storico) deve essere suddiviso tra più anni perché questi beni partecipano ai
processi produttivi per più periodi amministrativi, con capacità via via più ridotte.
Le Immobilizzazioni sono soggette ogni anno ad una PERDITA DI VALORE,
a causa del deterioramento fisico o del superamento tecnologico
Brevetti,
software,
licenze ecc.
Fabbricati, impianti,
macchinari,
arredamento,
automezzi ecc.
QUOTA DI AMMORTAMENTO
Parte di costo storico che si
riferisce ad ogni esercizio
FONDO AMMORTAMENTO
Che raccoglie le quote
calcolate negli anni
Affluisce
al
VALORE CONTABILE
è la differenza
tra costo storico e
fondo ammortamento
8. STATO PATRIMONIALE: ATTIVO
RIMANENZE DI
MAGAZZINO
ATTIVO
CIRCOLANTE
DISPONIBILITÀ
LIQUIDE
CREDITI
RIMANENZE
DI MAGAZZINO
Sono fattori a breve ciclo
di utilizzo, che non hanno
ancora esaurito la loro
utilità per l’azienda
( merci, materie prime,
semilavorati, prodotti
finiti ecc.)
CREDITI
Somme di denaro che
l’azienda ha diritto di
riscuotere da altri
soggetti
(es. crediti verso
clienti)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE
Comprendono valori in
cassa (denaro, assegni,
valori bollati) e i saldi
attivi dei conti correnti
bancari e postali
9. STATO PATRIMONIALE:
PATRIMONIO NETTO
PATRIMONIO NETTO
CAPITALE PROPRIO INIZIALE REDDITO D’ ESERCIZIO
È costituito dal capitale proprio
investito nell’attività aziendale
all’inizio del periodo amministrativo
È il risultato economico
positivo (utile) o negativo (perdita)
conseguito nel periodo amministrativo
L’UTILE provoca
un AUMENTO
del capitale
proprio iniziale
La PERDITA provoca
una DIMINUZIONE
del capitale
proprio iniziale
10. STATO PATRIMONIALE: PASSIVO
TRATTAMENTO DI
FINE RAPPORTO
DEBITI
Accoglie la somma dei DEBITI assunti
dall’azienda senza distinguere l’origine
(es. debiti verso banche che le hanno concesso
dei prestiti di denaro, debiti verso fornitori che
le hanno concesso dilazioni di pagamento,
altri debiti come debiti verso lo Stato
e gli Enti locali per le imposte dovute)
Tra le PASSIVITÀ vere e proprie
vi sono due gruppi principali
Si tratta di una RETRIBUZIONE DIFFERITA
corrisposta al lavoratore dipendente in un’unica
soluzione quando termina il rapporto
di lavoro per varie motivazioni
(pensionamento, dimissioni, licenziamento ecc.).
Il TFR esprime l’ammontare di un DEBITO
che l’azienda dovrà pagare in futuro
al dipendente nel momento
in cui si concluderà il rapporto di lavoro
11. IL CONTO ECONOMICO
Valore della produzione
- Costi della produzione
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE
Proventi finanziari
- Oneri finanziari
RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA
Proventi finanziari
- Oneri straordinari
RISULTATO GESTIONE STRAORDINARIA
Risultato economico prima delle imposte
- Imposte dell’esercizio
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO
(UTILE O PERDITA)
È la parte del Bilancio d’esercizio che espone i COSTI e i RICAVI riferibili
al periodo amministrativo e il REDDITO conseguito dall’azienda in quel periodo
Lo schema di CONTO ECONOMICO ha FORMA SCALARE e un’unica sezione
12. I componenti di reddito (Costi e ricavi) sono aggregati in
RAGGRUPPAMENTI INTERMEDI,
esposti “a cascata”gli uni sotto gli altri, e poi sommati algebricamente
tra loro, così da ottenere dei RISULTATI INTERMEDI, che
esprimono il contributo di alcune aree della gestione alla formazione del complessivo
RISULTATO ECONOMICO D’ ESERCIZIO
1. DIFFERENZA TRA
VALORE DELLA PRODUZIONE
E COSTI DELLA PRODUZIONE
2. RISULTATO DELLA
GESTIONE FINANZIARIA
3. RISULTATO DELLA
GESTIONE STRAORDINARIA
IL CONTO ECONOMICO
RISULTATI
INTERMEDI
13. È il primo
RISULTATO
INTERMEDIO.
Esprime
l’andamento della
GESTIONE
CARATTERISTICA,
ossia L’ATTIVITÀ
TIPICA SVOLTA
DALL’AZIENDA
Valore della
produzione
Costi della
produzione =- Differenza tra valore e
costi della produzione
DIFFERENZA TRA VALORE
E COSTI DELLA PRODUZIONE
COMPRENDE I RICAVI
derivanti dalla vendita di beni,
dalla prestazione di servizi
e da altri ricavi e proventi
(es. fitti attivi)
COMPRENDE I COSTI
sostenuti per l’acquisto
dei fattori produttivi
(es. costi per le merci,
costi per servizi,
costi per godimento
dei beni di terzi, costi del
personale, gli ammortamenti)
COMPRENDE ANCHE
la variazione delle
rimanenze di merci
e di materie di consumo
Rimanenze > Esistenze
finali iniziali
INCREMENTO
segno negativo
Rimanenze < Esistenze
finali iniziali
DECREMENTO
segno positivo
14. GESTIONE FINANZIARIA
E GESTIONE STRAORDINARIA
PROVENTI
FINANZIARI
ONERI
FINANZIARI =-
RISULTATO
GESTIONE
FINANZIARIA
-
RISULTATO
GESTIONE
STRAORDINARIA
=PROVENTI
STRAORDINARI
ONERI
STRAORDINARI
COMPRENDE I RICAVI
derivanti dall’impiego
di somme di denaro
(es. interessi attivi bancari)
COMPRENDE I COSTI
sostenuti per ottenere
finanziamenti a titolo
di capitale di debito
(es. interessi passivi bancari)
COMPRENDE I RICAVI
originati da eventi imprevedibili
estranei alla normale attività
aziendale (es. donazioni
ricevute da terzi,
vincite di premi ecc.)
COMPRENDE I COSTI
originati da eventi imprevedibili
estranei alla normale attività
aziendale (es. furti di denaro,
danni causati da incendi ecc.)
15. RISULTATO ECONOMICO
PRIMA DELLE IMPOSTE
IMPOSTE
DELL’ESERCIZIO =-
RISULTATO ECONOMICO
DELL’ESERCIZIO
UTILE O PERDITA
RAPPRESENTA LA VOCE DI
COLLEGAMENTO DEI DUE
SCHEMI CONTABILI
DEL BILANCIO
STATO PATRIMONIALE
e CONTO ECONOMICO
RISULTATO ECONOMICO
DELL’ESERCIZIO
Nello STATO PATRIMONIALE
appare nel PASSIVO
Con segno positivo se è un UTILE
Con segno negativo se è una PERDITA
Nel CONTO ECONOMICO
come RISULTATO ECONOMICO
DELL’ESERCIZIO