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CONVEGNO
      CONFERENCE


 LA FAMIGLIA
 THE FAMILY

       Sabato 15 Settembre 2012
     Saturday, September 15, 2012

          Ore 10:00 -17:00
       Hour 10:00 am - 05:00 pm

 AULA MAGNA - MAIN HALL
    HOTEL S. GIUSEPPE



REPUBBLICA DI SAN MARINO
 REPUBLIC OF SAN MARINO


                                    1.100
CONVEGNO – CONFERENCE:     LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




 Non sono previsti crediti
 There are no credits


 La partecipazione al convegno è gratuita.
 Participation in the conference is free.


 Per motivi organizzativi si prega di comunicare la propria adesione.
 For organizational reasons, please communicate that you will be attending.


 Organizzazione
 Cellulare 335 823 78 06 - segreteria@vadocultura.it
 Cellulare 335 680 29 31 - francastolfi@gmail.com
 Cellulare 335 733 94 04 - morgantimariarita@gmail.com

 Organization
 Mobile +39 335 823 78 06 - segreteria@vadocultura.it
 Mobile +39 335 680 29 31 - francastolfi@gmail.com
 Mobile +39 335 733 94 04 - morgantimariarita@gmail.com




                                                                                            2.100
CONVEGNO – CONFERENCE:     LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




                  Con il patrocinio di - Under the patronage of




                          REPUBLIC OF SAN MARINO
                   SECRETARY OF STATE FOR FOREIGN AFFAIRS




                                                                                            3.100
CONVEGNO – CONFERENCE:     LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




                  Con il patrocinio di - Under the patronage of




                          REPUBBLICA DI SAN MARINO
                      SEGRETERIA DI STATO PER IL TURISMO
                           REPUBLIC OF SAN MARINO
                       SECRETARY OF STATE FOR TOURISM




                                                                                            4.100
CONVEGNO – CONFERENCE:     LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




                  Con il patrocinio di - Under the patronage of




                         REPUBBLICA DI SAN MARINO
               SEGRETERIA DI STATO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE
                            REPUBLIC OF SAN MARINO
                       SECRETARY OF STATE FOR EDUCATION




                                                                                            5.100
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             Questo convegno è reso possibile grazie al contributo di
           This conference is made possible thanks to the contribution of




                                                                                            6.100
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REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




             Questo convegno è reso possibile grazie al contributo di
           This conference is made possible thanks to the contribution of




                                   Faetano
            Repubblica di San Marino




                                                                                            7.100
CONVEGNO – CONFERENCE:     LA FAMI GLI A - THE FAMILY
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                            HOTEL S. GIUSEPPE
                    Via delle Felci, 3 - Valdragone - 47893 San Marino
                      Tel. 0549 903 121 - info@hotelsangiuseppe.sm




        .




                                                                                            8.100
CONVEGNO – CONFERENCE:                 LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




                   PROGRAMMA                                                              PROGRAM
Ore- hours
     10.00   Accoglienza                                                 Welcome

    10.30    Apertura convegno                                           Conference opening

             Sulle note degli Inni di San Marino, di Mameli e d’Europa   San Marino, Mameli and European anthems
    10.40    Introduzione                                                Introduction
             Avv. Giuseppe Agostini                                      Mr. Giuseppe Agostini, Lawyer

    11.00    Indirizzi di saluto                                         Farewell addresses
             Cav. Dr.ssa. Biancamaria Toccagni Luogotenente              Mrs.Dott. Biancamaria Toccagni, – Confirmed Lieutenant
             Governatore Confermato. Div. Kiwanis                        Governor      Div. Kiwanis
             Sig.ra. Franca Fresi Stolfi - President Kiwanis Club        Mrs. Franca Fresi Stolfi - President Kiwanis Club San
               San Marino                                                  Marino

    11.30    Relazioni                                                   Reports

             On. Luisa Capitanio Santolini                               Mrs. Luisa Capitanio Santolini
               Relazione base “Famiglia: Risorsa o Problema?”              Keynote address “Family: Resource Or Problem?”
             Prof. Antonio Baldassarre                                   Prof. Antonio Baldassarre
                La Famiglia Nelle Costituzioni                              The Family In The Constitutions
             Prof. Renato Domenico Di Nubila                             Prof. Renato Domenico Di Nubila
                La Famiglia: dal senso di impotenza educativa al            The Family: From The Sense Of Educational
               rapporto di reciprocità condivisa                            Impotence To The Relationship Of Shared Reciprocity.

             Prof. Michele Sesta                                         Prof. Michele Sesta
                Problemi Attuali Del Diritto Di Famiglia                   Current Issues Of Family Law
             Dott. Riccardo Venturini                                    Dott. Riccardo Venturini
               La disabilità e la Famiglia.                                Disability and the Family

    13.15    Kiwanis Club San Marino                                     Kiwanis Club San Marino
             Dr.ssa Maria Rita Morganti – Coordinatrice dei Service      Dott. Maria Rita Morganti - Services Chairman's Club
               Consegna di un contributo a una famiglia con un              Delivery of a contribution to a family with a child who
               bambino affetto da una malattia rara.                        has a rare disease.

    13.30    Pausa - Buffet                                              Break - Buffet

    14.30    Contributi                                                  Contributions

             On.Prof. Stefania Fuscagni – Consigliera Regionale della    Prof. Stefania Fuscagni - Regional Councillor of Tuscany
              Toscana
             Pres.Eros Brega – Presidente Del Consiglio Regionale        Mr.Eros Brega – President Of The Regional Council Of
               Dell’Umbria                                                  Umbria

    16.30    Conclusioni                                                 Conclusions
             On. Luisa Capitanio Santolini                               Mrs. Luisa Capitanio Santolini

    17.00    Chiusura                                                    Closure
             Avv. Giuseppe Agostini                                      Mr. Giuseppe Agostini, Lawyer

                                                                                                                                 9.100
CONVEGNO – CONFERENCE:          LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




Lo scopo del convegno è quello di aiutare i           The purpose of the conference is to assist
genitori nelle loro scelte educative e fornire        parents with their child’s choices on education
loro una guida per migliorare le proprie              as well as having a guide for parents to have
capacità pedagogiche.                                 more pedagogical skills.
Le relazioni forniranno elementi da cui trarre        The recitals will furnish elements from which to
profitto per migliorare le scelte educative delle     profit in order to improve the educational choices
nostre famiglie e le nostre capacità pedagogiche      for the families and our pedagogical skills of
di genitori, al fine di contribuire alla formazione   parents, in order to contribute to the formation of
di quegli uomini nuovi, di cui diremo più oltre, in   these new men and women, which we will
grado di costruire una società diversa, che           discuss hereafter, that will be able to build a
intraprenda un            percorso europeo e          different society, which undertake an a European
sovranazionale necessario per uscire dalla crisi.     and supranational course needed to overcome the
VADO Associazione Culturale, organizzatore del        crisis.
convegno,      persegue     statutariamente    la     VADO Cultural Association, organizer of the
costruzione di una società migliore, favorendo la     conference, pursues a better society building,
crescita culturale e umana dei giovani e il loro      promoting human and cultural growth of youth
coinvolgimento nei processi decisionali del           and their involvement in decision-making in the
Paese.                                                Country.
Il Kiwanis Club San Marino, che ospita il             The Kiwanis Club San Marino, which is hosting
convegno, fa parte del Kiwanis International,         the conference, is part of Kiwanis International, a
organizzazione globale di volontari dedicata a        global organization of volunteers dedicated to
cambiare il mondo, un bambino ed una comunità         changing the world one child and one community
per volta, nata negli USA nel 1915, ha tra i suoi     at a time. Born in the USA in 1915, among its
obiettivi quello di “Promuovere l'adozione e          objects "To promote the adoption and the
l'applicazione di un’alta deontologia nella vita      application of higher social, business, and
sociale, professionale e negli affari” e di           professional standards" and " To develop, by
“Propagare con la parola e l’esempio, in una          precept and example, a more intelligent,
maniera riflessiva, attiva ed efficace, il precetto   aggressive, and serviceable citizenship".
di servizio verso gli altri”.                         The crisis that the western world is experiencing
La crisi che il mondo occidentale sta vivendo non     is neither accidental nor temporary. It is due, in
è casuale, né temporanea; essa è da attribuire, a     my opinion, to the decline, in place since at least
mio avviso, al declino, in atto almeno dagli anni     the seventies of last century, of the Western
Settanta del secolo scorso, della cultura e della     culture and civilization, European and American.
civiltà occidentale, europea e americana.




                                                                                                       10.100
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REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




Il declino della cultura occidentale riguarda tutti i   The decline of Western culture regards all its
suoi elementi costitutivi, quali la conoscenza, i       constituent elements, such as knowledge, values,
valori, i simboli, le norme sociali, ecc.
                                                        symbols, social norms, etc.
Al declino di questi elementi contribuiscono            These elements contribute to the decline of the
l’attuale crisi della famiglia, nucleo fondante
                                                        current crisis of the family: the society's core
della società, la quale non sempre è in grado di
facilitare i giovani nell’individuazione di veri        assets, which are not always able to help young
valori,    contribuendo          così    al   loro      people in the identification of true values, thus,
disorientamento, e la crisi del sistema scolastico,     contributing to their confusion and the crisis of
inadeguato ai bisogni dell’odierna società e            the education system, the inadequate needs of
produttore di aree sempre più estese di disagio         modern society and producer of more extensive
formativo.                                              areas of training discomfort.
Il prof. Pierluigi Maria Grasselli, nell’introdurre     Professor Pierluigi Maria Grasselli, in an
l’annuale Universal Round Table Conference              introduction at the annual Universal Round Table
dell’Ottobre scorso ad Assisi, ha detto che per
                                                        Conference last October in Assisi, said that to get
uscire da questa decadenza è necessario costruire
una società diversa.                                    out of this forfeiture it is necessary to build a
                                                        different society.
Di conseguenza “ la questione fondamentale
                                                        Accordingly, "the key issue today," says the
oggi” dice il professore “è quella antropologica,
                                                        professor, "is anthropological, that is the one that
ovvero quella che riguarda il tipo d’uomo”
                                                        concerns the type of man" a new, different, better
nuovo, differente, migliore, in grado di essere
                                                        can be the creator of this renewed society.
l’artefice di tale rinnovata società.
“Abbiamo bisogno di persone disponibili a               "We need people willing to do that sharing and to
quella condivisione e a quella solidarietà senza le     do that solidarity without which we cannot
quali non possiamo risolvere nessuno dei grandi         resolve any of the big problems we are facing."
problemi cha abbiamo di fronte”.                        The main educational agencies are the family and
Le agenzie educative principali sono la famiglia e      the school and in their task it should be supported
la scuola e nel loro compito dovrebbero essere          by trade unions, political parties, newspapers and
coadiuvate da sindacati, partiti, giornali e media      media in general.
in generale.
                                Donato Vallescura                                       Donato Vallescura




                                                                                                          11.100
CONVEGNO – CONFERENCE:      LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




                             MODERATORE – MODERATOR




                                   Avv. Giuseppe Agostini

            Avvocato amministrativista. - Lawyer dealing with administrative cases.




                                                                                            12.100
CONVEGNO – CONFERENCE:     LA F AM I G L IA - TH E F AM IL Y
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




                                 Note introduttive
                             Avv. Giuseppe Agostini


Il titolo del convegno: “LA FAMIGLIA” apre agli aspetti fondamentali
della     vita   e   della   società   nel   loro    evolversi    e   nel   formare
progressivamente il sistema di regole delle relazioni umane e sociali
che si legano al significato evolutivo del termine.
Il termine famiglia ha molteplici accezioni, così come le sue derivazioni
od aggettivazioni quali ad esempio: “familiare”. Vi è però un significato
comune al complesso anche lessicale, e questo può individuarsi in uno
o più legami intersoggettivi di tipo genetico, affettivo, sociale,
economico, di affinità, di ideali o di valori, e tale legame, o meglio tali
relazioni, determinano di conseguenza le molteplici implicazioni e
dinamiche anche di aggregazione.
Parlare di famiglia è quindi parlare della vita, della storia, delle religioni
e dei valori ed ideali o principi che si sono affermati con forme più o
meno ampie di condivisione, e nei quali le persone e le loro comunità
locali, nazionali e sovranazionali sostanzialmente si identificano,
determinando le regole comportamentali, etiche e giuridiche che
disciplinano i vari rapporti, gli assetti organizzativi e le graduazioni di
tutela.



                                                                                        13.100
CONVEGNO – CONFERENCE: LA F AM I G L IA - TH E F AM IL Y
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




E’ evidente che tutti i campi delle scienze umane sono chiamati a
svolgere funzioni di lettura interpretativa, definitoria ed attuativa.
Le materie genetiche, biologiche, antropologiche, mediche, psicologiche,
relazionali ed etiche, quelle sociologiche, giuridiche e le altre di carattere
tecnico applicativo costituiscono ambiti di studio evolutivi, che si
influenzano.
Essi sono riferimenti d’insieme, riflettendosi, in particolare nel campo
giuridico, sulla formazione dinamica delle norme: sia di tipo privatistico,
che regolano i rapporti tra i componenti della famiglia; sia di tipo
pubblicistico, che concernono gli aspetti istituzionali diretti ad assicurarne
la tutela e la valorizzazione.
Infattiil concetto ed il significato di famiglia, con maggiori o minori
estensioni legate alla storia ed alle caratteristiche di organizzazione delle
società umane, dalle più elementari a quelle più sviluppate, è stato ed é
quello di elemento fondamentale delle stesse.

Limitandoci alla storia recente del secondo dopoguerra, che ci riguarda
da vicino, sotto il profilo delle organizzazioni degli Stati moderni e della
nostra società, il formale riferimento giuridico si rinviene nelle varie
Costituzioni degli Stati moderni, oltre che nelle convenzioni Internazionali:

quella Universale sui diritti dell’uomo del 1948 (ONU)



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 e quella Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà
 fondamentali del 1950 e successivo protocollo del 1952, in vigore dal
 1953 e ratificata nel 1955, sostanzialmente coerenti nei principi
 fondamentali affermati.
 Quella italiana del 1947, tra le più avanzate, contiene nella prima parte
 (titolo II art. 29) la definizione di famiglia quale società naturale fondata
 sul matrimonio. Sul piano sistematico è inserita, quale diritto inviolabile,
 tra i rapporti etico sociali, così da enfatizzarne una tutela più propria ed
 una linea di valorizzazione. In altri testi costituzionali, od anche nella
 Convenzione europea (art. 8), l’ambito dei rapporti familiari è compreso
 nei diritti e garanzie della persona.
 In questo particolare momento storico si avverte la necessità di
 riconquistare o meglio di rinnovare la società, per sentire di nuovo come
 propri i valori autentici di base.

 Ed è quindi importante confrontarsi, non genericamente o per luoghi
 comuni su di essi ma per individuarli nella loro giusta collocazione, a
 partire dal rispetto verso il nostro universo materiale e spirituale, quale
 elemento non scindibile del nostro esistere.




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       Rispetto      al   programma        il   Convegno       vede      un    diverso
 avvicendamento dei relatori dai quali ascolteremo interventi significativi,
 che la rilevanza personale, culturale ed istituzionale, rende di elevata
 autorevolezza e ricchezza umana e professionale.
 Tengo a sottolineare che il loro profilo culturale, scientifico ed istituzionale
 è stato compendiato nella presentazione ed invito al convegno, ma esso
 è riduttivo del rilievo di ciascuno e delle rispettive opere scientifiche e
 didattiche, ma soprattutto omette di indicare i valori umani di ciascuno e,
 tra essi, la generosità dimostrata con la loro presenza a questo convegno
 per offrire il proprio disinteressato contributo.

       Il Primo intervento ha per tema “Famiglia – Risorsa o Problema?”
 sarà svolto dal Dr. Davide Rosati del Forum delle Associazioni delle
 Famiglie, in luogo dell’ On.le Luisa Capitanio Santolini.

 Esso, quale relazione ad ampio raggio, affronta aspetti e problematiche,
 che sono oggetto continuo di trattazioni e discipline, mostrandone i diversi
 limiti di lettura del valore della famiglia.

 Il Dr. Rosati noto operatore di grande impegno e risalto nello studio dei
 fenomeni socio-culturali riguardanti la famiglia ci rappresenta, infatti, con
 dati demografici, statistici, economici vari punti di criticità e disattenzioni
 anche nell’equità delle norme positive, in particolare pubblicistiche,


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  comprese quelle fiscali, che incidono sulla famiglia di oggi, secondo
  concezioni anche disomogenee di essa, le quali lasciano ampi spazi di
  riflessione critica.




        La seconda relazione ha per titolo: “Problemi attuali del diritto di
  Famiglia”, che il Prof. Michele Sesta                  ci illustrerà, esponendo
  l’adeguatezza o meno delle risposte del diritto positivo.

  Molteplici sono gli istituti giuridici di riferimento ed il Prof. Sesta li ha
  profondamente esplorati, illuminando studenti e studiosi non solo italiani,
  con molteplici opere scientifiche, tra cui rammento il Manuale del diritto
  di Famiglia (ult. ediz. 2011) ed il Codice della Famiglia.

  Egli ci guiderà quindi nella interpretazione di alcuni istituti giuridici che
  definiscono la famiglia e la disciplinano in un quadro di riferimento
  vivacizzato dai dati della precedente relazione, aggiungendovi una
  lettura evolutiva ed etica.




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        Il   Prof.   Renato      Domenico       Di    Nubila,     la   cui   notorietà
 professionale, esime da presentazioni ulteriori, ci illustrerà, con la forza di
 esperienze intense, elevate a modelli culturali, il tema dal titolo “La
 famiglia dal senso d’impotenza educativa al rapporto di reciprocità
 condivisa” .

        Egli ci guiderà attraverso aspetti relazionali e di ricerca di una
 metodologia positiva; ed è così importante entrare nel vivo di dinamiche
 comportamentali e formative, che l’ascolto delle tematiche ci rivelerà
 alcuni nostri personali atteggiamenti inesatti e ci indurrà a cercare
 approfondimenti maggiori.




        Seguirà l’intervento del Prof. Antonio Baldassarre dal titolo “La
 famiglia nelle costituzioni” ed il Presidente emerito della Corte
 Costituzionale, docente di diritto costituzionale, con la sua esperienza di
 profondo conoscitore di tali assetti fondativi e che lo ha visto interprete e
 curatore di testi costituzionali in ambito internazionale, ci guiderà
 nell’esame di quei principi fondamentali che sono stati sanciti in
 particolare nella Costituzione italiana. Il percorso sarà anche storico e di
 confronto con distinzioni interessanti e critiche sulle affermazioni e le
 ipotesi di modificazione della nostra carta costituzionale, la quale non ne
 risulta però suscettibile, comunque nella parte dei suoi assetti e diritti


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        Con la relazione del Presidente Baldassarre si chiuderà la prima
 fase degli interventi, che riprenderanno dopo una pausa, preceduta
 dall’iniziativa del K.C. San Marino che la Dott.ssa Maria Rita Morganti
 Coordinatrice dei Service ci illustrerà. Con essa il Club ha inteso dare
 ad una famiglia locale ed al loro bambino, una testimonianza di
 presenza e di affetto, anche con un intervento economico, voluto
 personalmente dalla Lgt. della Divisione Bianca Maria Toccagni e che
 rappresenta attuazione di quei valori e sentimenti di solidarietà, che
 sono altresì perseguiti dal Kiwanis.




        Con la prima relazione del pomeriggio, il                  Dott. Riccardo
 Venturini, noto cittadino Sanmarinese e quindi potremmo dire “di
 famiglia”, ci condurrà nelle sue esperienze sia professionali che
 didattiche di alto valore, in un ambito concreto ed operativo, ricco di
 problematiche psicologiche e comportamentali e di forti valenze umane,
 affrontando il tema “La disabilità e la famiglia”

 L’argomento con i suoi aspetti difficili e complessi, con le dinamiche
 psicologiche individuali e sociali, si sviluppa mostrandoci che, in un
 ambiente concreto e vitale, nonostante difficoltà burocratiche, l’impegno
 e l’opera, in particolare del relatore, producono risultati positivi ed
 insegnamenti anche per noi tutti.


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        Seguirà l’intervento dell’On. Stefania Fuscagni – docente
 universitario e Consigliera Regionale della Toscana – la quale, nella
 concomitanza con altro importante convegno, ha deciso di privilegiare il
 nostro e di ciò le siamo particolarmente grati.

 I risvolti della centralità del tema sono non solo significativi, ma sono
 parte di esperienze vissute e la relatrice fornirà il contributo di
 esperienze professionali, istituzionali e personali anche tra e per i
 percorsi di tutela e di valorizzazione di aspetti che si innestano nei
 rapporti familiari e genitoriali.




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                                      RELATORE - SPEAKER




                                     On. Luisa Capitanio Santolini




    Luisa Capitanio in Santolini abita a Roma, è       Luisa Capitanio Santolini lives in Rome, married
    sposata e ha due figlie.                           and has two daughters.
    È laureata in Scienze Biologiche ed è docente      She has a degree in Biological Sciences and is
    di ruolo nella Scuola Media superiore              tenured professor of Secondary School.
    Già deputato nella XV legislatura, è stata         Former member of the XV Legislature, she has
    riletta nel 2008.                                  been re-elected in 2008.
                                                       She is a member of the following Parliamentary
    È    componente      dei    seguenti     organi
                                                       bodies:
    parlamentari:
                                                       - VII Commission (Culture, Science and
    - VII Commissione (Cultura, Scienza e
                                                       Education) from May 13, 2008;
    Istruzione) dal 13 maggio 2008;
                                                       - Parliamentary Commission for Childhood and
    - Commissione Parlamentare Per L'Infanzia e
                                                       Adolescence June 4, 2008;
    L'Adolescenza dal 4 giugno 2008;
                                                       - Board Of Competition "Redesign for All - An
    - Commissione Esaminatrice Del Concorso
                                                       Architectural Heritage Projected Into The Future"
    "Riprogettare Per Tutti - Un Patrimonio
                                                       February 16, 2009.
    Architettonico Proiettato Nel Futuro" dal 16
    febbraio 2009.                                     She is Chairman of the Sublacense Foundation
                                                       “Life And Family”.
    È Presidente della Fondazione Sublacense
                                                       She was President of the Forum Of Family
    Vita e Famiglia.
                                                       Associations.
    È stata Presidente         del   Forum    delle
    Associazioni Familiari.



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                             LUISA CAPITANIO SANTOLINI
              Dati statistici e considerazioni sul tema famiglia
L’attuale crisi economica, che sta attraversando il mondo occidentale, non è dovuta a quello
che la maggior parte degli analisti pensa e cioè ad una crisi della finanza, delle banche e del
credito, del sistema capitalistico in generale, bensì ad una crisi demografica senza
precedenti che ha investito i Paesi più progrediti. I Paesi che hanno smesso di fare figli.
Il problema demografico è il primo e principale problema che abbiamo oggi, ma nessuno
sembra   volerlo   affrontare    seriamente   prendendo     i   relativi,   doverosi   e   urgenti
provvedimenti.
Per quanto riguarda l’Italia (dati del Prof. Blangiardo 2011 – La famiglia al centro – a cura di
Luisa Santolini) nel 1981 i giovani under 19 erano più di 17 milioni, oggi sono poco più di 11
milioni, ovvero mancano all’appello più di 6 milioni di giovani. Di contro gli over 65 sono
passati dai 5 milioni degli anni ’80 ai quasi 12 milioni di oggi, con un aumento di oltre 6
milioni di individui. Esiste dunque un gap in Italia per cui gli anziani sono in maggioranza
rispetto ai giovani e oggi in Italia sono presenti 118 figli per 200 genitori. La piramide
demografica è rovesciata e già oggi ogni bimbo che nasce ha sulle spalle dai 6 agli 8 adulti.
Questa situazioni non può non avere riflessi pesanti sul futuro del nostro Paese.
Ancora: il numero delle nascite è precipitato a livelli impensabili: in un secolo e mezzo la
natalità si è ridotta dei tre quarti. La storia d’Italia unita è attraversata da un drammatico
fenomeno di crisi demografica, una lenta implosione che tutti hanno finta di non vedere,
silenziosa ma sotto gli occhi di tutti, censurata e quindi dimenticata da tutti, con le dovute
eccezioni che confermano la regola. Tra il 1871 e il 2009, la natalità si è inabissata fino a
registrare un calo del 74,25% con il rovesciamento della piramide anagrafica che riversa ora
sui nonni l’onere di mantenere i nipoti senza lavoro. Qualcuno ha scritto: L’ Italia si è desta
maLa è anche ingrigita. I nuovi nati sono appena 9,5 ogni mille abitanti rispetto ai 12,8 della
   si
Francia e del Regno Unito, i 12 della Svezia e della Germania. Perfino la Spagna è avanti a
noi. E non si vedono all’orizzonte segnali di una inversione di tendenza. Come risulta dal Libro
bianco 2011 sulla salute dei bambini curato dall’ OsservaSalute dell’Università Cattolica
e dalla Società Italiana di Pediatria e pubblicato il 30 Gennaio 2012.
I vecchi diventano un grande problema ( nascono le teorie che vedono l’eutanasia come una
“buona pratica” - vedi la Svizzera edizione 2008 ). Negli anni ’70 i vecchi erano il 14% della
popolazione. Oggi sono il 27% e sono destinati ad aumentare.

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 Il problema demografico diventa un problema economico..........


Non si fanno più figli e questo comporta 7 no:
2 – non crescono i risparmi (si risparmia di più quando ci sono figli)
3 – non cresce la base economica delle banche
4 – non c’è più credito
5 – non c’è sviluppo
1 – non cresce l’ economia
6 – non c’è lavoro e tutto diventa terziario
6 – non ci si sposa
7 – non si è più in grado di mantenere i vecchi che aumentano di numero


E 5 si :
1 – crescita dei consumi per mantenere il Pil ai livelli precedenti
2 – crescita dei debiti privati
3 – crescita delle tasse
4 – crescita dei costi fissi per sanità, pensioni e assistenza
5 – crescita del debito pubblico per mantenere servizi e prestazioni del walfare


Se non aumentano le persone, la popolazione che rimane sempre la stessa invecchia e tende
a consumare meno; allora si inducono consumi maggiori per far crescere il Pil (ciò che è
successo a USA, Europa e Giappone che da decenni sono sempre 1 miliardo e mezzo).
Oggi una coppia che lavora comparata a trenta anni fa guadagna la metà perché allora le
tasse rappresentavano il 25% del Pil e oggi siamo vicini al 50%.

In questi anni i genitori italiani si sono trasformati in soggetti economici ( le principali azioni
e decisioni di consumo investimento e risparmio vengono prese in famiglia ) e di fronte alla
rigidità del mercato si sono trasformati lentamente ma inesorabilmente in formidabili
ammortizzatori sociali: la fonte di reddito per i giovani tra i 20 e i 30 anni è per il 77%
proveniente dalla famiglia, contro il 45% della media europea ( il fenomeno della famiglia
lunga tipico italiano), mentre per il sostegno alla famiglia va solo 1% della spesa sociale che
in Italia è il 3,4 % del Pil contro il 69,9% delle pensioni. In altre parole chi investe sui figli è
punito con una pressione fiscale iniqua tanto è vero che la povertà in Italia è correlata al n°
dei figli se è vero che la famiglie numerose sono percentualmente più povere delle famiglie
con un figlio solo. (dati Istat 2011)



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Le banche non hanno capitale perché da 25 anni non si risparmia più: trenta anni fa il tasso
di accumulazione era il 27%, oggi è il 4% perché da un lato quello che si ha si consuma per la
pressione culturale e dall’altro le famiglie con figli “devono” consumarlo per crescerli. E
spesso ci si indebita con le banche o si compra anche quando i soldi non ci sono “.....pagherai
a partire dal prossimo anno......”
Non c’è lavoro perché da un lato i vecchi non investono più e non fanno innovazione,
dall’altro perché il 50% di quello che è prodotto dalle aziende occidentali oggi proviene dai
Paesi orientali dove il lavoro è stato delocalizzato.
................e Antropologico
Civiltà dei consumi e baby sboom sono nati insieme.
USA: dal 1998 al 2008 il Pil è cresciuto ad una media del 3,2%, in 10 anni del 32% più o
meno. Ebbene è stata una crescita fasulla perché dovuta per il 90% all’indebitamento delle
famiglie americane. Le famiglie americane non hanno pagato più nemmeno i tassi di
interesse e le banche rischiavano di fallire: ma le banche non possono fallire (a parte la
Lehman Brothers che è stata abbandonata a se stessa) e lo Stato le salva con i soldi dei
cittadini o emettendo titoli o stampando moneta. In altre parole comprano dalle banche i
debiti dei cittadini ed il debito da privato diventa pubblico. Lo Stato diventa il prestatore
di ultima istanza. Siccome però deve piazzare i titoli sul mercato per affrontare i debiti fa
una spietata concorrenza all’Europa e ci riesce anche perché, essendo tecnologicamente più
avanzato, fa più in fretta a recuperare i soldi. Infine gli Usa, a differenza dell’Europa,
hanno alle spalle la Fed e possono stampare moneta. È ovvio che sui mercati se il dollaro
sale il vantaggio è per gli Usa e il danno per l’Europa.
Oggi noi, davanti a questa crisi, dovremmo avere quella creatività, fiducia, capacità di
investire e di rischiare, quell’ impegno per la ripresa economica, che ci consentiranno uno
sviluppo duraturo e proficuo; ma queste sono le caratteristiche di un Paese giovane e noi
non lo siamo più da 40 anni.
La crisi dell’Europa, e in particolare dell’Italia,        è dovuta ad una visione “corta” che
pretende risultati immediati. L’economia questo ha scelto e la Chiesa cattolica è per ora
l’unica che invita ad una visione “lunga” (Caritas in veritate).
La famiglia è l’antidoto alla crisi perché invita a pensare “lungo” e pone relazioni così forti
che sfidano il tempo, che si oppongono al mito del tempo presente.
Famiglia è costruire la dimensione del progetto contro una società che chiede tutto e
subito, che chiede emozioni forti quasi violente ma passeggere.




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Va cambiato l’approccio al tema famiglia con politiche serie e non con le parole, con
politiche ad ampio respiro e non solo di welfare ( che fino ad ora si è appoggiato
gratuitamente alla famiglia con un principio di sussidiarietà declinato al contrario), con il
passaggio dal welfare state ad una welfare community family friendly.
La crisi è una crisi di tipo antropologico che sarà molto più difficile risolvere rispetto alla
crisi finanziaria di questi anni : la soluzione non sta nelle ferree leggi del mercato e degli
economisti, ma nella risposta che noi sapremo dare alla domanda : che tipo di società
vogliamo per i nostri figli? Che tipo di Paese vogliamo costruire per il futuro a media
scadenza e come ci regoleremo di conseguenza ?
A queste domande chi deve rispondere ?
       1 - le imprese e per ora solo poche lo hanno fatto. Certo occorre distinguere tra
piccole medie e grandi imprese e occorre ricordare che la stragrande maggioranza delle
imprese in Italia sono piccole, ma fatta questa doverosa precisazione non si può non dire
che l’attenzione alle famiglie sia       molto elevata, anche nel campo della pubblica
amministrazione e delle imprese gestite da enti statali , se è vero come è vero che una
donna su tre lascia il lavoro all’arrivo del primo figlio. La compatibilità dei tempi della
famiglia e dei tempi del lavoro è scarsissima e non essendoci servizi di supporto la
mobilitazione dei nonni sta diventando massiccia ed eccessiva.
Perché ai Tavoli della contrattazione tra sindacati e imprese non si affronta il problema?
Bisogna riconoscere che esempi di buone pratiche in questo senso ci sono (ad esempio la
Bracco a Milano) ma proprio perché si citano indicano una eccezione e non la regola.

Ancora: molte aziende pubblicano ormai il bilancio sociale e non c’è azienda che non si vanti
del proprio rendiconto di sostenibilità ambientale. Ottima iniziativa che mostra quanto una
azienda sia “virtuosa” nei confronti dell’ambiente o delle condizioni lavorative dei propri
dipendenti. Perché, però,    non esiste un “bilancio familiare” in cui si diano informazioni
rispetto alla maternità e alla paternità di quella impresa? La cultura corrente chiede alle
aziende di non inquinare, di non danneggiare l’ambiente, di non fare sperimentazione sugli
animali, di non emettere CO2, di ricorrere alle fonti energetiche alternative, di vietare il
fumo, e chi fa queste “buone pratiche” è molto apprezzato, ma nessuno chiede alle aziende
cosa hanno fatto per favorire il desiderio di maternità e di paternità dei propri dipendenti.




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Nessuno chiede quanti sono i contratti part time concessi o quanti congedi parentali sono
stati accordati ai lavoratori con figli. Una impresa che rispetta l’ambiente è considerata
amica della natura, ma nessuno le chiede se è amica dell’uomo, magari garantendo alle sue
dipendenti di non licenziarle alla nascita del primo figlio, oppure garantendo una carriera
futura anche in presenza di due o più figli, se quella mamma si dimostra all’altezza, oppure
cambiando i propri parametri di giudizio, non considerando solo la quantità del lavoro svolto
alla scrivania, ma la qualità degli obiettivi raggiunti . Perché ? Quanti sono i direttori del
personale che considerano la maternità un problema? Credo la maggioranza e questo
denuncia un fatto prima di tutto culturale a cui porre mano. Eppure le Aziende che hanno
fatto della conciliazione dei tempi del lavoro e della famiglia un proprio must, affermano
che ne hanno tratto enormi benefici in termini economici, in termini di fidelizzazione del
personale, in termini di attrazione delle migliori risorse e delle migliori “teste” del Paese,
infatti si contiene il turn over, si riducono le assenze per malattie, si evitano le
sostituzioni, si motivano i dipendenti che si affezionano all’azienda.        Massimo Calvi sul
“Sussidiario” ha scritto che si dovrebbe chiedere alle imprese di passare dalla logica dell’
“impatto zero” alla logica dell’ “impatto mille” dove per mille si può intendere tutto quello
consideriamo futuro. Compresi i bambini.
Alla Conferenza della Famiglia nel Novembre 2010 si è invocato un Patto tra le istituzioni e
una governante territoriale che ponga le basi per creare sistemi adeguati di cura e tempi
della città a misura di famiglia ( servizi per la prima infanzia e la non autosufficienza, asili
nido, banche del tempo, telelavoro, flessibilità negli orari degli uffici e dei negozi, sportelli
di ascolto aziendali,
La gente non chiede queste cose e le Aziende non danno risposte.
Ecco, i concetti di responsabilità, di sostenibilità, di sviluppo non possono trascurare le
questioni appena accennate e devono subire una urgente e necessaria ridefinizione.
2 – le Istituzioni che hanno il compito costituzionale di promuovere e tutelare la famiglia
fondata sul matrimonio ( Art. 29 . 30 – 31 – 54 della Costituzione ). Invece la famiglia,
architrave della società e delle piccole imprese, è stata abbandonata e la politica ha di
conseguenza perso per strada le politiche familiari. Le soluzioni pensate sono state
fallimentari perché non si può applicare alle politiche familiari le logiche pensate per le
politiche sociali di lotta alla povertà. Non si tratta infatti di ridistribuire il reddito, ma di
attuare misure di equità orizzontale ovvero fare la differenza a parità di reddito tra che
ha figli e chi non ne ha. L’Art 53 della Costituzione dice che ogni cittadino è tenuto a
contribuire alla spesa pubblica in base alla propria capacitò contributiva.




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E’ evidente che a parità di reddito il reddito disponibile di un padre di tre figli e molto
inferiore a quello che figli non ne ha o ne ha uno. La costituzione italiana è da sempre
violata ma nessuno vi pone rimedio.
Occorre     fare in modo che la scelta di avere un figlio non comporti                 un pesante
arretramento dalla condizione sociale di partenza (oggi un figlio abbassa il tenore di vita
dei genitori del 30% e più cresce più questa condizione si aggrava).
Un esempio: due famiglie bolognesi con uguale reddito totale, la prima composta da una
coppa con separazione dei redditi e la seconda monoreddito con due figli: la prima famiglia
è esente dall’addizionale comunale e si trova nello scaglione più basso di quella regionale, la
seconda deve pagare l’Irpef nazionale in misura maggiore, l’addizionale comunale per intero
e l’addizionale regionale nella fascia più alta, eppure la sua capacità contributiva è
decisamente inferiore perché avendo due figli buona parte del reddito va per mantenerli e
quegli stessi figli saranno quelli che dovranno pagare sanità e assistenza alla coppia senza
figli. Nel 2010    la percentuale di famiglie con 5 componenti al di sotto della soglia di
povertà relativa è salita dal 24,9 % del 2009 al 29,9 % del 2011 percentuale molto
maggiore rispetto alle famiglie con 3 componenti. Inoltre (dati Istat – 15 luglio 2011) nelle
famiglie da 2 - 3 figli in poi, la percentuale di povertà è maggiore in quelle con figli minori,
e tra le cause ci sono i servizi scolastici erogati dagli enti locali, insufficienti e costosi.
Un’ altro esempio di mancate politiche familiari è nei recenti provvedimenti del Governo
Berlusconi come del Governo Monti: il redditometro previsto dall’Art. 38 del DPR 600/73 è
un accertamento basato sulle spese effettuate              che sono indicatori della capacità
contributiva delle persone fisiche. Cioè se certe spese sono superiori al reddito denunciato
indicano un tenore di vita troppo alto e dunque un reddito superiore per cui provocano un
accertamento da parte della Agenzia delle Entrate. E’ uno strumento utile perché punta sul
consumo e non sulla produzione e cerca così di punire eventuali evasori. Ebbene il 25
ottobre 2011 ed ai primi di Febbraio 2012 l’ Agenzia delle entrate ha presentato il nuovo
Redditometro che riconosce al nucleo familiare un’unica capacità di spesa, ma nell’elenco
delle voci che compongono il Redditometro troviamo sotto la voce Istruzioni “la scuole
materne” e “gli istituti privati” non meglio identificati. In altre parole accanto alle voci che
riguardano gli yacht, gli elicotteri, le seconde case, i Suv, le vacanze, i viaggi compaiono
voci che fanno passare per ricche le famiglie che magari fanno grandi sacrifici per
mandare i figli nelle scuole non statali e fanno         fatica a iscrivere i figli nelle scuole
materne private ma ne sono costretti visto che l’offerta delle scuole comunali è
decisamente al di sotto della domanda.



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Alle famiglie non è riconosciuto il diritto di scegliere la scuola che preferiscono per i loro
figli e a questo si aggiunge la beffa di essere considerate ricche solo perché desiderano
che la scuola li affianchi secondo un progetto educativo consono ai loro principi, valori ed
educazione. Alcune famiglie abbassano il proprio tenore di vita per fare questa scelta e
questa scelta non può proprio essere indicatore di un certo tenore di vita. L’educazione
non può entrare nel Redditometro e questo indica una miopia dei Governi indicativa del
fatto che la politica ha perso per strada la famiglia, i suoi diritti e le sue esigenze
legittime.
Vediamo come si comportano la Francia e la Germania in proposito:
lo stato francese assiste economicamente le madri sole e le giovani famiglie a basso
reddito attraverso 123 Casse per i sussidi familiari: il contributo si chiama “ prestazione
di accoglienza del neonato” e comprende un versamento di 1000 Euro alla nascita e un
mensile di 178 Euro per i primi tre anni di vita del bambino, più due aiuti complementari a
scelta, o per pagare la baby sitter in caso di madre lavoratrice o per compensare il
mancato salario in caso di rinuncia al lavoro per assistere il nuovo arrivato. Ne hanno
diritto tutti i genitori soli con un reddito inferiore ai 44.500 Euro l’anno e le coppie
monoreddito con introiti inferiori a 33.700 Euro l’anno. In caso di altri figli le soglie di
reddito aumentano in proporzione. Sono previsti inoltre integratori al reddito come
assegni familiari per coppie con due figli o più, contributi per il pagamento dell’affitto,
contributi erogati dall’assistenza sociale per redditi bassi.
In Italia una donna su tre è “costretta” a non avere figli perché costano troppo, cioè più
che non volere figli le donne italiani non se li possono permettere come rilevano tutti i
sondaggi . Il Italia il costo di un bambino oscilla tra gli 8.000 e i 18.000 Euro nel solo
primo anno di vita. Una donna su due ritarda l’arrivo di un figlio fino a 5 anni dopo il
matrimonio. Il 57% delle donne ritiene responsabile lo Stato per le difficoltà della
maternità perché non prende soluzioni adeguate per proteggere e promuovere la
maternità. Le altre ritengono responsabile la cultura dominante che spinge alla carriera, ai
soldi, al lavoro frenetico, oltre ad altre ragioni di tipo personale e psicologico.
Comparazione di diversi sistemi fiscali (anno 2007):
Famiglia monoreddito di 4 persone con reddito inferiore a 25.000 Euro:
Italia: tasse per 1.725 Euro      Germania 700 Euro          Francia 52 Euro
Famiglia monoreddito di 4 persone con reddito entro 50.000 Euro
Italia: tasse per 13.000 Euro     Germania 7.200 Euro           Francia 2.500 Euro




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Su 27 Paesi della UE l’ Italia è al 25° posto per la spesa per la famiglia rispetto al Pil : si va
dal 3,9 % della Danimarca al 3% di Svezia e Germania, al 2,5 % della Francia e Ungheria fino
all’1% dell’ Italia e questo 1% non è costituito da politiche prettamente familiari ma da una
serie di provvidenze che non fanno la differenza tra chi ha figli e chi non ne ha.
L’esito di questa miopia è che siamo tra i Paesi meno prolifici del mondo e il ristagno o la
diminuzione della popolazione,       l’invecchiamento demografico frenano il risparmio, la
capacità di innovazione, l’investimento. Chiara Saraceno sostiene che le politiche a favore
della famiglia si giustificano anche perché “chi ha figli sostiene costi che vanno a beneficio
della intera società” .
Papa Giovanni Paolo ll ha detto “ L’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia “
“Intorno alla famiglia si gioca la battaglia decisiva sulla dignità dell’uomo”.
La famiglia è stata concepita in modo individuale e le ideologie contro la famiglia del secolo
scorso hanno fatto scattare quell’egoismo che è diventato egoismo collettivo per cui le
famiglie scelgono di non fare figli e di essere consumiste facendo finta che queste siano
scelte inevitabili.
A noi raccogliere questa convinzione, farla nostra e agire con coerenza e con coraggio.
L’Italia non è un Paese accogliente per i bambini. In compenso, e questo è un paradosso,
sempre secondo il Libro bianco 2011 sulla salute dei bambini curato dall’ OsservaSalute
dell’Università Cattolica e dalla Società Italiana di Pediatria e pubblicato il 30 Gennaio
2012, i bambini italiani godono di uno straordinario stato di salute: sono tra i più accuditi
dell’occidente. Ottimo il sistema sanitario che garantisce una assistenza di prim’ordine ma
soprattutto è la famiglia che assicura una rete di assistenza e di walfare che provvede ad
ogni necessità, anche perchè i beneficiari sono sempre meno.....Per un bimbo che sta male si
concentrano le attenzioni di due genitori, quattro nonni (minimo due) che seguono ogni
evento e l’evolversi del suo stato di salute con relativa chiamata in causa di medici e
farmaci. Tra l’altro è stato detto che c’è un eccessivo ricorso ai Pronto Soccorso degli
Ospedali e anche questo è soprattutto un fatto culturale.
Il Libro bianco parla di un Paese di “nonni senza nipoti” e di bambini accuditi come un bene
prezioso proprio perché ridotti ai minimi termini.

Il Corriere della Sera di Sabato 29 Gennaio a pag. 20 titolava “Benvenuti nel secolo dei
nonni” eppure l’ultimo Rapporto Cisf ribadisce che il desiderio di maternità e paternità in
Italia è ampiamente insoddisfatto dal momento che tutte le coppie hanno meno figli di
quanti ne vorrebbero.




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CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY
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        ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS



Evidentemente questo corto circuito va superato e se la politica non può incidere sulle
questioni di tipo culturale, può farlo per quello che le compete con politiche locali e
nazionali al passo con le sfide che abbiamo di fronte.


L’economia è in mano alle famiglie e non alle banche:


Non esiste macroeconomia che non sia riconducibile alle azioni individuali, alla capacità
sovrana di scelta dei singoli individui in ordine ai consumi, al risparmio agli investimenti e
siccome quasi tutte le scelte individuali si decidono in famiglia è facile comprendere
l’importanza della scelte familiari per l’economia       a partire dal risparmio. Occorrono
comportamenti diversi a partire dalle persone e dalle famiglie.
Le istituzioni sono come le fortezze, resistono se sono forti le guarnigioni. Guarnigioni
deboli, poco credibili danno istituzioni deboli e poco credibili che si risolvono in mercati
fiacchi e facilmente vulnerabili, che ci orientano solo verso i consumi, che non guidano i
processi economici nella direzione di investimenti ad alto valore aggiunto, che non
selezionano le opportunità e non premiano quelle che offrono maggiori vantaggi economici,
senza che la politica intervenga per sanare imprese decotte e banche sull’orlo del
fallimento.




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CONVEGNO – CONFERENCE:     LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012



                      ATTI DEL CONVEGNO


                                                   DAVIDE ROSATI

                                        Forum delle Famiglie
                                        Sindacato delle Famiglie onlus



                                        “FAMIGLIA: RISORSA O PROBLEMA?”



 Presentazione Forum e Sidef
 Per chi come me viene dal mondo dell’Associazionismo Familiare, è evidente
 che la risposta al titolo del mio intervento non possa che essere positiva: la
 famiglia è una risorsa, non un problema. Il problema è che non viene considerata
 una risorsa dalla cultura massmediatica dominante e quindi anche dalla politica.
 Viene cioè colpevolmente ignorato (e abusato) il ruolo di principale
 ammortizzatore sociale del paese che la famiglia riveste nel nostro paese.
 Al di la delle polemiche, nel mio intervento mi interessa darvi le ragioni
 fondative per cui possiamo affermare con certezza questa positività.

 1.LA PERSONA AL CENTRO:
 La famiglia è il primo luogo di custodia e rispetto della dignità della persona, il
 luogo dove la dignità e l’inviolabilità della vita, dal concepimento alla sua fine
 naturale, sono custodite, protette, promosse.
 La prima funzione sociale della famiglia sta proprio in questo suo essere “primo
 custode della dignità di ciascuno”, società e “formazione sociale” nella quale i
 diritti ed i doveri della singola persona sono riconosciuti prima che altrove.



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CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY
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2. LA CITTADINANZA SOCIALE DELLA FAMIGLIA:
Riconoscere e dare cittadinanza sociale alla famiglia come società naturale fondata
sul matrimonio è una precisa responsabilità della funzione pubblica, sancita
dall'Art. 29 della Costituzione: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia
come società naturale fondata sul matrimonio” e dettagliata dagli Art. 30 e 31.
Su questo riconoscimento si fonda il patto di cittadinanza tra famiglia e società,
che costruisce un sistema di reciproci diritti e doveri, che chiamano ogni famiglia
alla responsabilità sociale della costruzione del bene comune o in altri termini alla
cittadinanza attiva della famiglia.

3. L'ASSOCIAZIONISMO FAMILIARE:
Anche l’associazionismo familiare, vera innovazione sociale degli ultimi
vent’anni, si fonda sul riconoscimento sociale della famiglia e sulla profonda
convinzione, suffragata dall'esperienza, che fare famiglia insieme ad altre famiglie
sia elemento essenziale “per fare meglio la propria famiglia, per fare più famiglia
nella società”.
L'associazionismo familiare si configura dunque come un soggetto che dà voce
alla famiglia, la rappresenta e ne potenzia l'intrinseca funzione prosociale. In
questo senso, l’associazionismo familiare si propone come un modo innovativo di
“fare famiglia” e di “fare società”, come strumento privilegiato di democrazia
partecipativa da parte delle famiglie, e chiede di essere riconosciuto come tale a
livello nazionale, regionale e locale.

4. SUSSIDIARIETÀ E SOLIDARIETÀ:
È necessario che sussidiarietà e solidarietà diventino criteri costitutivi del sistema-
Paese.
Questo significa mettere persona e famiglia al centro dell’interesse, e avere come
scopo precipuo dell'azione istituzionale la promozione della famiglia, non la sua
sostituzione.
Si agisce quindi secondo un meccanismo di empowerment che ha come scopo
peculiare la liberazione di risorse e la creazione di sistemi solidaristici.
Una sussidiarietà prima di tutto orizzontale, dunque, dove alle famiglie e alle
persone è restituita libertà di scelta attraverso politiche promozionali.



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CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY
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5. IL FAMILYMAINSTREAMING:
Il Forum delle associazioni familiari afferma la necessità di un pensiero globale
dalla famiglia e sulla famiglia nell'elaborazione delle nuove politiche, a partire
dalla promozione della costituzione di nuclei familiari improntati alla stabilità,
assicurando alla famiglia i diritti propri e tipici (abitazione, educazione dei figli,
fiscalità equa, unità familiare), come pure quegli elementi che ad essa afferiscono:
il lavoro (e la conciliazione dei tempi), città a misura di famiglia, servizi sociali
calibrati, sistema tariffario proporzionato ai carichi, diritto alla vita, attenzione alle
situazioni tipiche e particolari, separazione, affido, vedovanza, adozione,
immigrazione.
Questo processo va sotto il nome di Family mainstreaming, che, secondo la
definizione del Parlamento Europeo del 2003 “incoraggia gli Stati membri e gli
Stati candidati ad analizzare l’impatto delle proprie politiche sulle famiglie (family
mainstreaming), richiamandoli allo stesso tempo a distinguere tra gender
mainstreaming e family mainstreaming.
In altre parole, occorre rivolgere una nuova attenzione alla Valutazione di Impatto
Familiare, sia in fase di programmazione degli interventi, sia come monitoraggio,
sia come valutazione conclusiva.

LE SFIDE DI SISTEMA
Basandosi su tali criteri fondativi, per il riconoscimento della centralità della
famiglia e dell'associazionismo familiare in una società sussidiaria e solidale, il
Forum delle associazioni familiari chiede e promuove alcune grandi riforme e
alcune scelte di sistema che riteniamo necessarie per il rilancio del Paese:

1.LA RIFORMA FISCALE:
Una riforma fiscale basata sull'equità familiare e sul riconoscimento sociale della
famiglia sancito dalla Costituzione è battaglia che il Forum delle associazioni
familiari conduce da anni e che sta trovando in questo ultimo periodo, con la
proposta del FattoreFamiglia, un significativo interesse dal mondo politico e dalle
parti sociali.




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Il Forum delle associazioni familiari considera necessaria una riforma fiscale che
non solo riconosca il valore sociale della famiglia, ma che permetta alle famiglie,
in ottica sussidiaria, un maggiore protagonismo e una maggiore libertà di scelta,
restituendo loro capacità di spesa in funzione dei carichi familiari.
Un deciso intervento fiscale a favore delle famiglie con figli, come ipotizzato dal
FattoreFamiglia, avrebbe la triplice conseguenza di a) favorire la natalità; b)
proteggere le famiglie con figli con redditi medio-bassi, prevenendo la povertà dei
minori; c) rimettere immediatamente nel circuito economico una capacità di spesa
che innescherebbe crescita dei consumi, nuova occupazione, ripresa
dell’economia.

2. LA RIFORMA FEDERALISTA:
È ancora secondo questa prospettiva sussidiaria che come Forum delle
associazioni familiari abbiamo condiviso il grande processo di trasformazione in
senso federalista dell’Italia, nella misura in cui questa riforma promuove la
sussidiarietà verticale, avvicinando i luoghi di decisione e di gestione alla vita
concreta delle famiglie e delle comunità locali.
Ovviamente è necessario che la sussidiarietà orizzontale sia la logica del
federalismo a tutti i livelli di responsabilità della pubblica amministrazione:
occorre quindi vigilare che non si esca dall’attuale centralismo dello Stato
nazionale per entrare in un nuovo – e più oppressivo - centralismo
dell’amministrazione pubblica locale (sia essa regionale o comunale).

3. UN MODELLO INNOVATIVO DI WELFARE SUSSIDIARIO,
PLURALE, A MISURA DI FAMIGLIA:
In Italia la famiglia svolge oggi un ruolo essenziale ed insostituibile di welfare
(pensiamo in particolare alle funzioni di cura dei bambini, dei disabili, degli
anziani), senza sostanziali riconoscimenti né concreti sostegni da parte della
pubblica amministrazione, che peraltro propone una progressiva e preoccupante
diminuzione delle risorse economiche e delle proprie capacità operative.
D'altro canto, queste funzioni delle famiglie stanno entrando sempre più in
sofferenza per una serie di motivi correlati (nuclei sempre più piccoli, impegni
lavorativi sempre più pressanti, incerti e meno redditizi).




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Di fronte a questo scenario, l'Italia può diventare, a buon diritto, un vero e proprio
laboratorio a livello europeo per sperimentare un nuovo modello di welfare
sussidiario, nel quale le famiglie sono aiutate e promosse a svolgere le funzioni di
cura e promozione che, come più volte ribadito anche in questo documento, le
sono connaturali, superando il modello del welfare state e realizzando una welfare
society.

4.UN NUOVO PATTO INTERGENERAZIONALE PER IL FUTURO:
L'Italia “non è un Paese per giovani”, che, come emerge ormai da numerose analisi
ed indagini, sono fortemente penalizzati da un sistema teso a tutelare i diritti
acquisiti di una popolazione che invecchia sempre più.
La famiglia, dal canto suo, svolge oggi una insostituibile funzione di solidarietà
intergenerazionale, come primo ed essenziale ammortizzatore sociale; nello spazio
sociale, invece, i giovani non hanno prospettive di futuro.
Occorre un esplicito investimento sulle nuove generazioni, con interventi
innovativi di sostegno all’ingresso nel mondo del lavoro, un piano casa
straordinario per le giovani famiglie, interventi migliorativi degli schemi
previdenziali, a protezione della “discontinuità di versamenti” che la flessibilità
spesso scarica sui giovani.

5. LA RINASCITA DEL PAESE PASSA DALLE NUOVE NASCITE:
Il calo della natalità, a partire dai primi Anni Ottanta, ha assunto dimensioni tali da
essere stato definito un vero e proprio «suicidio demografico».
Il Forum delle associazioni familiari guarda a questa situazione con profonda
preoccupazione e chiede politiche che investano in modo sostanziale e deciso sul
futuro del nostro Paese; occorre quindi una scelta decisa, non ideologica ma
urgente, per uscire dal gelo demografico, verso un’Italia capace di investire sulla
generatività, anche attraverso altre forme di accoglienza (adozione).
Ciò significa spostare sia idee che risorse concrete, sociali ed economiche, in un
patto favorevole alle prossime generazioni, con vari strumenti, in primis attraverso
la leva fiscale. Proprio su questa leva fiscale insistono le due proposte descritte
sommariamente nelle slide, cioè il Fattore Famiglia e la revisione dell’ISEE.
Grazie dell’attenzione.
                                                           Davide Rosati

                                                                                          35.100
CONVEGNO – CONFERENCE:          LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012




                                        RELATORE - SPEAKER




                                      Professor Antonio Baldassarre



   Giurista italiano (n. Foligno 1940); prof.         Italian jurist (b. Foligno 1940), Professor of
   ordinario di diritto costituzionale presso la      Constitutional Law at the Faculty of Law at the
   facoltà di giurisprudenza della Luiss.             Luiss.
                                                      Judge of the Italian Constitutional Court in 1986.
   Giudice costituzionale nel 1986, nel 1995 è
                                                      In 1995 he was president of the Constitutional
   stato presidente della Corte Costituzionale,
                                                      Court, then emeritus.
   poi emerito.
                                                      President of the Jury of Advertising since 1996,
   Dal 1996 presidente del Giurì della pubblicità,    he held the posts of Chairman of Sisal SpA
   ha ricoperto le cariche di presidente della        (1999-2002) and Chairman of the Board of
   Sisal S.p.A (1999-2002) e di presidente del        Directors RAI (the Italian state owned public
   Consiglio di Amministrazione RAI (2002).           radio and television broadcasting system) (2002).

   Tra le sue opere: Diritti della persona e valori   Among his works: The Person's Rights And
   costituzionali (1997); Una Costituzione da         Constitutional Values (1997), A Constitution To
   rifare    (1998);     Globalizzazione    contro    Be Redone (1998), Globalization Against
   democrazia (2002); Lo stato e il cittadino.        Democracy (2002), The State And The Citizen.
   Quali diritti? Quali valori? (2002).               What Rights? What Values? (2002).




                                                                                                           36.100
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                                        RELATORE - SPEAKER




                                  Professor Renato Domenico Di Nubila
    Docente ordinario di Metodologia della             Professor of Methodology of Training, Faculty of
    formazione, Facoltà di Scienze della               Education, University of Padua.
    Formazione, Università di Padova.                  Recognized as a leading expert on training and
    Riconosciuto come uno dei maggiori esperti         learning, he was Deputy Rector for lifelong
    di formazione e apprendimento, è stato             learning and continuous head of the Master and
    Delegato del Rettore per la formazione             Advanced courses (from 2002 to 2007),
    permanente e continua (dal 2002 al 2007),          established by the University Patavino (2002-
    responsabile dei Master e dei Corsi di             2009).
    perfezionamento       istituiti dall’Ateneo        Scholar and researcher, manager of educational
    Patavino (2002-2009).                              projects, and European research, is director of the
    Studioso e ricercatore, responsabile di progetti   National AIF-UNIVERSITY, works with
    formativi, europei e di ricerca, è delegato        national and international magazines and Il Sole-
    Nazionale di AIF-UNIVERSITÀ, collabora             24 Ore.
    con alcune riviste nazionale ed internazionali     He was consultant of Area School, Education and
    e con Il Sole-24 Ore.                              University of Confindustria.
    È stato consulente dell’Area Scuola,               His publications include: Beyond the Classroom
    Formazione e Università di Confindustria.          (2004), Knowing How To Make Training (2006),
                                                       From Group Working Group (2008), The
    Tra le sue pubblicazioni: Oltre l’Aula (2004),
                                                       Experience: When It Becomes A Factor Of
    Saper Fare Formazione (2006), Dal Gruppo
                                                       Training And Development (2010).
    al Gruppo di lavoro (2008), L’esperienza:
    quando diviene fattore di formazione e di
    sviluppo (2010).


                                                                                                             37.100
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                                     RELATORE - SPEAKER




                                      Professor Michele Sesta



   Michele Sesta è Ordinario di Diritto Civile e    Michele Sesta is Professor of Civil Law and of
   docente di Diritto di Famiglia presso la         Family Law at the Faculty of Law, University of
   Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di     Bologna.
   Bologna.                                         He is a judge for the Third Instance in the
                                                    Republic of San Marino and a lawyer.
   È giudice per la Terza Istanza nella
   Repubblica di San Marino ed Avvocato.            Among     his works, are: Family Law Handbook
                                                    (fourth   ed., 2011), Family Code (second ed.,
   Tra le sue opere, si annoverano: Manuale di      2009),    Code Of Succession And Donations
   Diritto di Famiglia (IV ed., 2011); Codice       (2011);    Filiation, in Tratt. Dir Civ. Bessone
                                                    (2011).
   della Famiglia (II ed., 2009); Codice delle
   Successioni e Donazioni (2011); La filiazione,
   in Tratt. Dir. Civ. Bessone (2011).




                                                                                                       38.100
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                                      RELATORE – SPEAKER




                                       Dottor Riccardo Venturini

Nato a San Marino nel 1958, cittadino                 Born in 1958 in San Marino, San Marino citizen,
sammarinese, sposato con due figlie, è Psicologo      married with two daughters, he is a Psychologist
e psicoterapeuta.                                     and a psychotherapist,
Laureatosi nel 1983 in Psicologia Clinica e di        Graduated in 1983 in Clinical and Community
Comunità presso l'Università di Padova, ha            Psychology at the University of Padua, in 1987 he
conseguito nel 1987 il Diploma di Specialità in       obtained a Diploma of Specialization in Family
Psicoterapia della Famiglia e, successivamente,       Psychotherapy, then, several other specialist
diversi altri diplomi di specializzazione e di        diploma and Master, always at the university level.
master, sempre a livello universitario.
                                                      Lecturer at the Universities of Urbino and San
Docente presso le Università di Urbino e di San
                                                      Marino.
Marino.
È socio fondatore e Presidente dell'Associazione      He is a founding member and President of the
Sammarinese degli Psicologi.                          Association of Psychologists of San Marino.
Già Direttore della rivista Babele, ha pubblicato     Former Director of Babel magazine, he published
numerosi articoli su riviste internazionali e         numerous articles in national and international
nazionali, in massima parte sulla problematica        journals, mostly on the problem of learning
dei disturbi dell'apprendimento e sulla disabilità.   disorders and disabilities.
Rappresentante per San Marino del Comitato            Representative of San Marino to the Steering
Direttivo Europeo della Coesione Sociale              Committee Of The European Social Cohesion
(CDCS) del Consiglio d’Europa e membro del            (CDCS) of the Council of Europe and member of
Bureau, ha presentato un “Progetto di                 the Bureau, presented a "Draft Recommendation
Raccomandazione        sulla     cooperazione         on intergenerational cooperation as necessity to
intergenerazionale come necessità per favorire        facilitate the meeting and reconciliation between
l'incontro e il riavvicinamento tra le                the generations".
generazioni”.

                                                                                                        39.100
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                               CONTRIBUTO – CONTRIBUTION




                                   On. Prof.ssa Stefania Fuscagni
Nata a Vezzano sul Crostolo RE , risiede a San       Born in Vezzano on Crostolo RE, she resides in
Domenico di Fiesole FI, ha una figlia.               San Domenico di Fiesole FI, has a daughter.
Già docente universitaria di Storia greca presso     Already a university professor of Greek history at
l'Università' di Firenze, Pro-rettore della stessa   the University of Florence, Vice-Rector at the
Università, per due mandati membro del Consiglio     same University, for two terms a member of the
universitario nazionale e del CNR, Presidente        national university council and of the CNR,
dell'IRRSAE della Toscana e di INDIRE (Istituto      President of Tuscany IRRSAE and of INDIRE -
nazionale di documentazione e ricerca educativa) -   Socrates national Agency.
Agenzia nazionale Socrates.                          She was parliamentary in the XII legislature,
È      stata parlamentare nella XII legislatura,     national coordinator of the women of CISL, a
coordinatrice nazionale delle donne della CISL,      member of the Board of Directors of the Agency
membro del Consiglio di Amministrazione              for non-profit organizations.
dell'Agenzia per le ONLUS.                           She is Regional Councillor of Tuscany to her
È Consigliere regionale della Toscana alla seconda   second term.
legislatura.                                         In the 2005-2010 legislature was Vice President
Nella legislatura 2005-2010 è stata Vicepresidente   of the Fifth, Member of the Supervisory Board
della Quinta Commissione, Componente della           and the Commission of Inquiry on emergency
Commissione di Controllo e della Commissione         housing.
d'inchiesta sull'emergenza abitativa.                She has been Chairman of the Special Committee
È stata Presidente della Commissione speciale per    for the statutory requirements and the new Rules
gli adempimenti statutari e per il nuovo             of Procedure.
Regolamento interno.                                 She is currently the opposition spokesman on
Attualmente è portavoce dell’opposizione in          Regional Council.
Consiglio Regionale.                                 She is Chairman of the Opera di Santa Croce in
È Presidente dell'Opera di Santa Croce a Firenze e   Florence and the National President of the CIRS,
Presidente Nazionale del CIRS, associazione di       voluntary association founded in 1958 for the
volontariato nata nel 1958 per il reinserimento di   reintegration of women in situations of social
donne in situazioni di disagio sociale.              disadvantage.
.

                                                                                                          40.100
CONVEGNO – CONFERENCE:       LA FAMI GLI A - THE FAMILY
REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012

         ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS



                                        ON.LE PROF.SSA STEFANIA FUSCAGNI
                                        Consigliere Regionale
                                        Portavoce dell’Opposizione nel Consiglio regionale della
                                        Toscana
                                        Già docente universitaria e Pro-rettore dell'Università' di
                                        Firenze.,
                                        Presidente dell'Opera di Santa Croce a Firenze e Presidente
                                        Nazionale del CIRS, associazione di volontariato nata nel 1958
                                        per il reinserimento di donne in situazioni di disagio sociale

                                          “FAMIGLIA: RISORSA O PROBLEMA?”


 Ringrazio moltissimo gli organizzatori di questo convegno - il Kiwanis Club San Marino,
 l’Associazione culturale VADO ed in particolar modo il dottor Vallescura – per averci offerto
 un’occasione di confronto scientifico, giuridico e sociologico circa il presente ed il futuro della
 famiglia. Un confronto inaspettato e per me maturato, come spesso accade per gli incontri più
 fortunati, in maniera casuale essendo venuta io in sostituzione di un amico e collega: il
 Consigliere regionale Paolo Ammirati.
 Infatti non capita spesso, nel fare una cortesia, di riceverne in cambio una più grande!
 Così è stato per me per il tenore delle relazioni, il clima ed il contesto che ho respirato, per
 l’occasione e l’opportunità di poter condividere con voi idee, prospettive, valutazioni,progetti,
 esperienze e percorsi anche di vita privata a forte significato pubblico.
 Detto questo, in premessa mi corre l’obbligo di fare una considerazione iniziale: quanto
 leggerete qui di seguito è in gran parte diverso da ciò che ho detto durante i lavori seminariali.
 Questo per una ragione di merito e di metodo che ho necessità di chiarire al fine di esser fedele
 alle cose dette nel nostro incontro, ma anche alle cose non dette per ragioni oggettive.
 La spiego meglio. La mia presenza al convegno era prevista all’interno di una tavola rotonda
 Mi
 dedicata ad un confronto tra Regioni in merito alle politiche familiari.
 In effetti, pur avendo avuto una intensa e lunga esperienza istituzionale – come Prorettore,
 Responsabile Nazionale delle Donne della CISL, Parlamentare, Presidente di INDIRE - la mia
 presenza a questo seminario era legata alla mia attività di Consigliere regionale in Toscana e
 Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale.
 Il venir meno del tavolo di confronto mi ha suggerito di lasciare agli atti la parte centrale del
 mio intervento incentrato sul rapporto regioni-politiche familiari con uno specifico focus sulla
 Toscana.

                                                                                                     41.100
CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY
                                            REPUBLI C OF SAN MARINO: September 15, 2012

          ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS


Ho ritenuto, infatti, che la “solitudine” in questo segmento tematico rendesse improprio un mio
intervento politico - e ben definito nel giudizio negativo verso le politiche di centro-sinistra
toscane nell’ambito delle politiche familiari - in quanto esso sarebbe stato non un dialogo ma un
monologo senza controparte politica.
Questo mi ha indotto a prendere il tema da un'altra angolatura, più correlata alle questioni trattate
nelle splendide relazioni ascoltate. Ho quindi enucleato tre aspetti. Il primo è strettamente legato
alle dinamiche culturali ed istituzionali; ho sostenuto la tesi, che svilupperò in seguito, circa la
necessità di mettere a pulito il concetto di famiglia, la sua dimensione laica e pubblica, il suo peso
costituzionale.
In ciò sono state illuminanti le relazioni del Prof. Di Nubila e del Prof. Baldassarre. Il secondo
cenno è stato quello legato alle questioni educative e nella fattispecie alla sempre maggior perdita
di peso della famiglia nelle scelte didattiche e formative. Una perdita di peso - figlia del
macroscopico statalismo che contraddistingue il sistema scolastico italiano - che ha finito per
trasformare l’assenza di scelta da parte delle famiglie in un sostanziale “blocco meritocratico” che
caratterizza il personale docente e dirigente.
Ho riscontrato personalmente come Presidente di INDIRE e successivamente come Commissario
straordinario come l’istituzione scolastica sia legata, nella scelta delle professionalità, solo a
meccanismi inerziali che impediscono la selezione del corpo docente e il controllo sui risultati
complessivi delle scuole medesime. Su questo segmento potremmo fare moltissimi esempi si
pensi al solo fatto che la progressione stipendiale della docenza è legata esclusivamente
all’anzianità, un’ anomalia tutta italiana! Ciò è stato possibile perché le famiglie non hanno mai
avuto – e da ultimo mai preteso - di essere loro le titolari della scelta e quindi, di fatto, lo Stato si
è arrogato diritti che non dovrebbe avere.
Il terzo cenno, molto personale e privato legato al matrimonio di mia figlia, mi ha permesso di
nucleare un convincimento in base al quale la modernità torna a chiedere ritualizzazioni di senso
che dimostrano come la dimensione pubblica della famiglia costituzionale, oltre che celebrata in
un contesto religioso, fondi una nuova ed essenziale dinamica sociale che ha rilevanza pubblica
oltre che ovvia dimensione privata. Questa “pubblicità” - direi quasi inconscia, ma profonda - che
il matrimonio ancora assume, fonda la sua natura di elemento di condivisione a forte carica ociale
che sarebbe drammatico disperdere. L’idea di vita nuova, di investimento, di rito aperto e
celebrato – anche laicamente - all’interno di una comunità segna il passo di una vitalità che fonda
l’idea stessa di futuro.
Questo è quanto ho detto e che è parte integrante di ciò che penso da sempre.
Quanto avrei voluto dire, invece, attiene al tema: quali politiche familiari nelle regioni? Quali
politiche familiari in Toscana? Da qui in poi anche i presenti non riconosceranno le mie parole
perché non le ho mai pronunciate.
Faccio una premessa: ha senso di certo parlare di politiche familiari tenendo presente la
dimensione delle scelte politiche nazionali. Bene in questo senso ha fatto il rappresentate del
Forum delle Famiglie. Tuttavia, dopo la riforma del Titolo V e dopo quel poco (ma buono) di
federalismo che abbiamo potuto portare a maturazione, il segmento centrale per le politiche
familiari è di certo quello regionale..



                                                                                                        42.100
CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY
                                           REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012
         ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS



Le regioni saranno i nuovi centri di sviluppo, o di regresso, del futuro delle politiche legate alla
famiglia, alla vita, alla natalità.
La prima domanda che pongo è questa: come mai su un tema dove a parole siamo tutti d’accordo
non si riesce a fare nulla di realmente e fortemente concreto? Perché questo è il caso della
Toscana.
Ve lo ripercorro, questo caso, perché da questa vicenda, politica ma tipica e topica, potremmo-
penso- andare al cuore della questione.
In Toscana il sistema politico è consolidato in una sorta di assenza di alternanza, nel senso che -
per ragioni politico-culturali - la sinistra governa da sempre. Non faccio questa riflessione per
ragioni polemiche - sarebbe pure controproducente, del resto chi perde ha sempre torto!- , ma
solo di analisi.
Non a caso in questo contesto carente di alternanza è stata istituita la figura del Portavoce
dell’Opposizione, figura rafforzata nelle prerogative, che ha due compiti: tenere insieme chi si
“oppone” alla Giunta e configurare una piattaforma programmatica
alternativa su pochi ma significativi punti da mettere in atto nella legislatura. Punti, cioè,
programmatici ma che vogliamo portare a realizzazione subito aprendo un confronto con la
maggioranza; questo perché riteniamo che questi aspetti siano dirimenti per una Toscana
migliore e siano, al tempo stesso e dal nostro punto di vista, non affrontati con sufficiente
attenzione ed efficacia dalla maggioranza.
Le politiche familiari sono uno dei punti che ho indicato da Portavoce dell’Opposizione come
essenziali sia nel configurare la nostra agenda politica di minoranza che si candida a divenire
maggioranza, sia nell’evidenziare la nostra identità programmatica di forze alternative alla
Giunta alternative ma sempre in dialettica secondo il dettato sturziano in base al quale “siamo
eletti da una parte, ma rappresentiamo tutta una comunità”).
Perché la famiglia come scelta programmatica di lunga durata? Per molte ragioni, l’ultima delle
quali quella di tipo valoriale che pure è la prima delle controdeduzioni che rendono così difficile
parlare di famiglia in Toscana. Ci arriverò. Abbiamo scelto la famiglia, fermo restando il dato
valoriale che tratterò in chiusura, perché la Toscana – e su questo mi verrebbe da dire l’Italia - ha
bisogno di: più competitività, più libertà, più competenze tecniche, più solidarietà e meno
assistenzialismo, più sinergia tra generazioni, più autonomia, meno politiche di massa e più
politiche di comunità.
Ma non solo: ha bisogno di una nuova spinta di fiducia che si traduce solo se i giovani e le
famiglie si sentono coraggiosi e non incoscienti se fanno figli. Per molti anni si è parlato di
Toscana felix, oggi non lo ammette più nessuno, senza capire che anche qualora fosse stata felix
in termini economici non lo era in termini reali perché questa Regione ha, da anni, il più basso
tasso di natalità d’Italia.
Che significa questo?
Significa che è una Regione triste.
E la tristezza, prima o poi, ha un costo economico e sociale. Oggi questo costo la Toscana lo
paghiamo moltissimo, di certo per la complicità di una crisi generale che non nego, ma che nella
mia regione ha un volto più profondo perché è crisi in tempo di sfiducia (cioè il contrario del
primo dopo guerra dove c’era la fame, ma c’era la forza di guardare lontano).



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                                            REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012
         ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS



In Toscana la sfiducia profonda è venuta prima della crisi.
Allora, se questi sono i problemi della Toscana per come la vediamo noi, non possiamo pensare
di affrontare le singole criticità come compartimenti stagno, cioè pensare che sia possibile fare la
lista delle “malattie” e curarne una dopo l’altra.
Non è possibile dire: prima mi occupo della competitività, poi della formazione professionale,
poi delle politiche sociali, poi della natalità, poi delle politiche del lavoro.
Non è possibile perché non c’è tempo, non ci sono le risorse, ma soprattutto perché il corpo
sociale è come il corpo umano dove le implicazioni, in negativo così come in positivo, si tengono
insieme.
Serve allora trovare la chiave che permette di risolvere non tutti i problemi insieme (questi non
sono miracoli che può fare la politica, neppure la migliore), ma che innesca un meccanismo
positivo - direi di contaminazione - così che, trovato il punto fermo o se vogliamo la leva, siamo
nelle condizioni di sollevare il sistema complesso secondo una armonia di positive e connesse
corrispondenze.
Il punto fermo, il punto di sintesi per noi si chiama famiglia.
Si chiama famiglia perché la famiglia è una leva di sviluppo perché produce – il tessuto
produttivo toscano è legato ad aziende a gestione familiare-; perché innova; perché è un grande
ammortizzatore sociale; perché tiene insieme le generazioni; perché fa fronte al bisogno prima e
spesso meglio dello stato; perché è il contesto dove la fiducia si fa natalità.
Per arrivare a dire che la Toscana aveva – ed ha - bisogno di una nuova politica familiare per dare
il colpo di reni non siamo partiti da nostri intimi convincimenti – pur validi, riteniamo- ma siamo
partiti dall’analisi del PIL regionale, dall’analisi della disoccupazione giovanile, dai quotidiani
necrologi delle piccole e medie imprese a conduzione familiari, dalla crisi delle politiche socio-
sanitarie.
Abbiamo concluso che alla Toscana serva una nuova politica familiare; proprio qui dove le
politiche familiari non hanno né una legge di riferimento, né un direzione regionale, né un
Assessorato. Nulla.
La Toscana, che pure ha un modello socio-sanitario che io non condivido ma che ha una sua
logica, è una regione forse “pro-sociale” ma di certo “no-family”.
La famiglia entra in gioco in Toscana solo quando è patologia, mai quando è fisiologia.
Abbiamo quindi avvertito con certezza che le politiche familiari erano la risposta complessiva al
sistema dei problemi. Una risposta non miracolistica, ma di durata. La prova: in altre regioni
l’attivazione di politiche familiari ha avuto come riscontro un miglioramento generale in
economia e nel cosiddetto capitale sociale.
Ci siamo detti: facciamo una proposta di legge per la Toscana che abbia al centro la famiglia
come leva di sviluppo economico, sociale, culturale.
Siccome facciamo politica e sappiamo che le rigidità aiutano la propaganda ma non il
raggiungimento del risultato abbiamo detto anche: non facciamo una legge regionale fotocopia
della legge lombarda perché il modello lombardo è il modello alternativo, politicamente
parlando, a quello toscano.



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Facciamo una raccolta di leggi regionali che possano dimostrare una pluralità di contesti politici
che hanno fatto scelte significative. Abbiamo quindi preso ad esempio la legge della Lombardia
e del Veneto; ma anche quella delle Marche e del Piemonte dell’allora Governatrice Bresso; e
poi la legge della Puglia voluta dal centro-destra ma non abrogata (anche se mi dicono
depotenziata) dal centrosinistra. Abbiamo preso ad esempio l’Umbria dove la forza
dell’Associazionismo ha aperto porte prima serrate.
Abbiamo preso i dati dagli uffici della Giunta. Bene. In Aula la legge è stata bocciata. Perché?
Perché se è vero che i contenuti potevano andare, se è vero che i dati erano buoni e veri, se è
vero che altre regioni anche di segno diverso avevano fatto questa scelta, c’era un problema:
nella premessa abbiamo scritto che la famiglia di cui si parlava era quella della Costituzione.
Così la Costituzione è stata la ragione della disgrazia della nostra legge. La Costituzione andava
superata, era vecchia, non riconosce le coppie omosessuali, dà al matrimonio una funzione
eccessiva.
Ci è stata fatta anche la proposta – venuta da un cattolico della maggioranza - di lasciare il testo
così com’era togliendo solo la parola “famiglia” e sostituendola con coppia, di fatto e di diritto.
A questa richiesta abbiamo detto: prima si riconosce un favor alla famiglia e poi se le risorse ci
saranno le stesse prerogative le riconosciamo a tutte le coppie di fatto (non abbiamo voluto
indagare se anche omosessuali, magari con una legislazione regionale avanzata).
Ci è stato detto che il favor familiae – quello che è in Costituzione - è discriminante; abbiamo
insomma scoperto che la nostra Costituzione fonda ingiustizie sociali!
Siamo andati in Aula con la certezza della sconfitta. Certezza confermata. Non ci siamo però
arresi e abbiamo attivato il “piano B”. In che cosa è consistito il “piano B”? Durante la scrittura
del testo di legge abbiamo contatto persone, associazioni, categorie economiche e nella
stragrande maggioranza esse si erano dette favorevoli all’impianto del testo.
Allora abbiamo cambiato natura alla legge: stesso testo nella sostanza ma nuovo e neutro
preambolo e niente simboli di Gruppi politici. La nostra legge cambiava i connotati formali e da
legge di iniziativa consiliare affidata ad una parte politica è divenuta legge di iniziativa popolare,
affidata cioè all’iniziativa dei Toscani. Procedura farraginosa, tempi stretti, burocrazia
soffocante, firme, timbri, autentiche, mobilitazione di eletti e simpatizzanti, certificati da
raccogliere in 287 comuni. In tre mesi oltre 8000 firme.
La legge arriva in Aula a firma dei Toscani. La sinistra radicale vota contro così come vota
contro il PD di estrazione PDS, mentre il PD di estrazione Margherita si astiene. In questo caso,
però, l’astensione vale come voto negativo. La legge è respinta per la seconda volta, l’atto è
decaduto e non è ripresentabile in quella forma.
La domanda è: perché? Perché in Toscana dire famiglia va assai bene, ma dire politiche per la
famiglia vuol dire “cattolici” non come esperienza di vita privata ma come esperienza pubblica e
ciò in Toscana vuol dire moderati cioè non progressisti quindi più o meno conservatori secondo
una accezione retrò.
La verità è che ci siamo giocati una legge sulla famiglia solo per un retro pensiero ideologico
figlio degli anni ’60. È così. Ecco che ciò che avevamo cercato di superare, cioè la resistenza
ideologica, è stata la ragione ultima di ciò che non ci ha permesso di vincere questa battaglia.




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Convegno La Famiglia - San Marino - 15 Settembre 2012 -Brochure d.c.

  • 1. CONVEGNO CONFERENCE LA FAMIGLIA THE FAMILY Sabato 15 Settembre 2012 Saturday, September 15, 2012 Ore 10:00 -17:00 Hour 10:00 am - 05:00 pm AULA MAGNA - MAIN HALL HOTEL S. GIUSEPPE REPUBBLICA DI SAN MARINO REPUBLIC OF SAN MARINO 1.100
  • 2. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Non sono previsti crediti There are no credits La partecipazione al convegno è gratuita. Participation in the conference is free. Per motivi organizzativi si prega di comunicare la propria adesione. For organizational reasons, please communicate that you will be attending. Organizzazione Cellulare 335 823 78 06 - segreteria@vadocultura.it Cellulare 335 680 29 31 - francastolfi@gmail.com Cellulare 335 733 94 04 - morgantimariarita@gmail.com Organization Mobile +39 335 823 78 06 - segreteria@vadocultura.it Mobile +39 335 680 29 31 - francastolfi@gmail.com Mobile +39 335 733 94 04 - morgantimariarita@gmail.com 2.100
  • 3. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Con il patrocinio di - Under the patronage of REPUBLIC OF SAN MARINO SECRETARY OF STATE FOR FOREIGN AFFAIRS 3.100
  • 4. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Con il patrocinio di - Under the patronage of REPUBBLICA DI SAN MARINO SEGRETERIA DI STATO PER IL TURISMO REPUBLIC OF SAN MARINO SECRETARY OF STATE FOR TOURISM 4.100
  • 5. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Con il patrocinio di - Under the patronage of REPUBBLICA DI SAN MARINO SEGRETERIA DI STATO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE REPUBLIC OF SAN MARINO SECRETARY OF STATE FOR EDUCATION 5.100
  • 6. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Questo convegno è reso possibile grazie al contributo di This conference is made possible thanks to the contribution of 6.100
  • 7. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Questo convegno è reso possibile grazie al contributo di This conference is made possible thanks to the contribution of Faetano Repubblica di San Marino 7.100
  • 8. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 HOTEL S. GIUSEPPE Via delle Felci, 3 - Valdragone - 47893 San Marino Tel. 0549 903 121 - info@hotelsangiuseppe.sm . 8.100
  • 9. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 PROGRAMMA PROGRAM Ore- hours 10.00 Accoglienza Welcome 10.30 Apertura convegno Conference opening Sulle note degli Inni di San Marino, di Mameli e d’Europa San Marino, Mameli and European anthems 10.40 Introduzione Introduction Avv. Giuseppe Agostini Mr. Giuseppe Agostini, Lawyer 11.00 Indirizzi di saluto Farewell addresses Cav. Dr.ssa. Biancamaria Toccagni Luogotenente Mrs.Dott. Biancamaria Toccagni, – Confirmed Lieutenant Governatore Confermato. Div. Kiwanis Governor Div. Kiwanis Sig.ra. Franca Fresi Stolfi - President Kiwanis Club Mrs. Franca Fresi Stolfi - President Kiwanis Club San San Marino Marino 11.30 Relazioni Reports On. Luisa Capitanio Santolini Mrs. Luisa Capitanio Santolini Relazione base “Famiglia: Risorsa o Problema?” Keynote address “Family: Resource Or Problem?” Prof. Antonio Baldassarre Prof. Antonio Baldassarre La Famiglia Nelle Costituzioni The Family In The Constitutions Prof. Renato Domenico Di Nubila Prof. Renato Domenico Di Nubila La Famiglia: dal senso di impotenza educativa al The Family: From The Sense Of Educational rapporto di reciprocità condivisa Impotence To The Relationship Of Shared Reciprocity. Prof. Michele Sesta Prof. Michele Sesta Problemi Attuali Del Diritto Di Famiglia Current Issues Of Family Law Dott. Riccardo Venturini Dott. Riccardo Venturini La disabilità e la Famiglia. Disability and the Family 13.15 Kiwanis Club San Marino Kiwanis Club San Marino Dr.ssa Maria Rita Morganti – Coordinatrice dei Service Dott. Maria Rita Morganti - Services Chairman's Club Consegna di un contributo a una famiglia con un Delivery of a contribution to a family with a child who bambino affetto da una malattia rara. has a rare disease. 13.30 Pausa - Buffet Break - Buffet 14.30 Contributi Contributions On.Prof. Stefania Fuscagni – Consigliera Regionale della Prof. Stefania Fuscagni - Regional Councillor of Tuscany Toscana Pres.Eros Brega – Presidente Del Consiglio Regionale Mr.Eros Brega – President Of The Regional Council Of Dell’Umbria Umbria 16.30 Conclusioni Conclusions On. Luisa Capitanio Santolini Mrs. Luisa Capitanio Santolini 17.00 Chiusura Closure Avv. Giuseppe Agostini Mr. Giuseppe Agostini, Lawyer 9.100
  • 10. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Lo scopo del convegno è quello di aiutare i The purpose of the conference is to assist genitori nelle loro scelte educative e fornire parents with their child’s choices on education loro una guida per migliorare le proprie as well as having a guide for parents to have capacità pedagogiche. more pedagogical skills. Le relazioni forniranno elementi da cui trarre The recitals will furnish elements from which to profitto per migliorare le scelte educative delle profit in order to improve the educational choices nostre famiglie e le nostre capacità pedagogiche for the families and our pedagogical skills of di genitori, al fine di contribuire alla formazione parents, in order to contribute to the formation of di quegli uomini nuovi, di cui diremo più oltre, in these new men and women, which we will grado di costruire una società diversa, che discuss hereafter, that will be able to build a intraprenda un percorso europeo e different society, which undertake an a European sovranazionale necessario per uscire dalla crisi. and supranational course needed to overcome the VADO Associazione Culturale, organizzatore del crisis. convegno, persegue statutariamente la VADO Cultural Association, organizer of the costruzione di una società migliore, favorendo la conference, pursues a better society building, crescita culturale e umana dei giovani e il loro promoting human and cultural growth of youth coinvolgimento nei processi decisionali del and their involvement in decision-making in the Paese. Country. Il Kiwanis Club San Marino, che ospita il The Kiwanis Club San Marino, which is hosting convegno, fa parte del Kiwanis International, the conference, is part of Kiwanis International, a organizzazione globale di volontari dedicata a global organization of volunteers dedicated to cambiare il mondo, un bambino ed una comunità changing the world one child and one community per volta, nata negli USA nel 1915, ha tra i suoi at a time. Born in the USA in 1915, among its obiettivi quello di “Promuovere l'adozione e objects "To promote the adoption and the l'applicazione di un’alta deontologia nella vita application of higher social, business, and sociale, professionale e negli affari” e di professional standards" and " To develop, by “Propagare con la parola e l’esempio, in una precept and example, a more intelligent, maniera riflessiva, attiva ed efficace, il precetto aggressive, and serviceable citizenship". di servizio verso gli altri”. The crisis that the western world is experiencing La crisi che il mondo occidentale sta vivendo non is neither accidental nor temporary. It is due, in è casuale, né temporanea; essa è da attribuire, a my opinion, to the decline, in place since at least mio avviso, al declino, in atto almeno dagli anni the seventies of last century, of the Western Settanta del secolo scorso, della cultura e della culture and civilization, European and American. civiltà occidentale, europea e americana. 10.100
  • 11. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Il declino della cultura occidentale riguarda tutti i The decline of Western culture regards all its suoi elementi costitutivi, quali la conoscenza, i constituent elements, such as knowledge, values, valori, i simboli, le norme sociali, ecc. symbols, social norms, etc. Al declino di questi elementi contribuiscono These elements contribute to the decline of the l’attuale crisi della famiglia, nucleo fondante current crisis of the family: the society's core della società, la quale non sempre è in grado di facilitare i giovani nell’individuazione di veri assets, which are not always able to help young valori, contribuendo così al loro people in the identification of true values, thus, disorientamento, e la crisi del sistema scolastico, contributing to their confusion and the crisis of inadeguato ai bisogni dell’odierna società e the education system, the inadequate needs of produttore di aree sempre più estese di disagio modern society and producer of more extensive formativo. areas of training discomfort. Il prof. Pierluigi Maria Grasselli, nell’introdurre Professor Pierluigi Maria Grasselli, in an l’annuale Universal Round Table Conference introduction at the annual Universal Round Table dell’Ottobre scorso ad Assisi, ha detto che per Conference last October in Assisi, said that to get uscire da questa decadenza è necessario costruire una società diversa. out of this forfeiture it is necessary to build a different society. Di conseguenza “ la questione fondamentale Accordingly, "the key issue today," says the oggi” dice il professore “è quella antropologica, professor, "is anthropological, that is the one that ovvero quella che riguarda il tipo d’uomo” concerns the type of man" a new, different, better nuovo, differente, migliore, in grado di essere can be the creator of this renewed society. l’artefice di tale rinnovata società. “Abbiamo bisogno di persone disponibili a "We need people willing to do that sharing and to quella condivisione e a quella solidarietà senza le do that solidarity without which we cannot quali non possiamo risolvere nessuno dei grandi resolve any of the big problems we are facing." problemi cha abbiamo di fronte”. The main educational agencies are the family and Le agenzie educative principali sono la famiglia e the school and in their task it should be supported la scuola e nel loro compito dovrebbero essere by trade unions, political parties, newspapers and coadiuvate da sindacati, partiti, giornali e media media in general. in generale. Donato Vallescura Donato Vallescura 11.100
  • 12. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 MODERATORE – MODERATOR Avv. Giuseppe Agostini Avvocato amministrativista. - Lawyer dealing with administrative cases. 12.100
  • 13. CONVEGNO – CONFERENCE: LA F AM I G L IA - TH E F AM IL Y REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Note introduttive Avv. Giuseppe Agostini Il titolo del convegno: “LA FAMIGLIA” apre agli aspetti fondamentali della vita e della società nel loro evolversi e nel formare progressivamente il sistema di regole delle relazioni umane e sociali che si legano al significato evolutivo del termine. Il termine famiglia ha molteplici accezioni, così come le sue derivazioni od aggettivazioni quali ad esempio: “familiare”. Vi è però un significato comune al complesso anche lessicale, e questo può individuarsi in uno o più legami intersoggettivi di tipo genetico, affettivo, sociale, economico, di affinità, di ideali o di valori, e tale legame, o meglio tali relazioni, determinano di conseguenza le molteplici implicazioni e dinamiche anche di aggregazione. Parlare di famiglia è quindi parlare della vita, della storia, delle religioni e dei valori ed ideali o principi che si sono affermati con forme più o meno ampie di condivisione, e nei quali le persone e le loro comunità locali, nazionali e sovranazionali sostanzialmente si identificano, determinando le regole comportamentali, etiche e giuridiche che disciplinano i vari rapporti, gli assetti organizzativi e le graduazioni di tutela. 13.100
  • 14. CONVEGNO – CONFERENCE: LA F AM I G L IA - TH E F AM IL Y REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 E’ evidente che tutti i campi delle scienze umane sono chiamati a svolgere funzioni di lettura interpretativa, definitoria ed attuativa. Le materie genetiche, biologiche, antropologiche, mediche, psicologiche, relazionali ed etiche, quelle sociologiche, giuridiche e le altre di carattere tecnico applicativo costituiscono ambiti di studio evolutivi, che si influenzano. Essi sono riferimenti d’insieme, riflettendosi, in particolare nel campo giuridico, sulla formazione dinamica delle norme: sia di tipo privatistico, che regolano i rapporti tra i componenti della famiglia; sia di tipo pubblicistico, che concernono gli aspetti istituzionali diretti ad assicurarne la tutela e la valorizzazione. Infattiil concetto ed il significato di famiglia, con maggiori o minori estensioni legate alla storia ed alle caratteristiche di organizzazione delle società umane, dalle più elementari a quelle più sviluppate, è stato ed é quello di elemento fondamentale delle stesse. Limitandoci alla storia recente del secondo dopoguerra, che ci riguarda da vicino, sotto il profilo delle organizzazioni degli Stati moderni e della nostra società, il formale riferimento giuridico si rinviene nelle varie Costituzioni degli Stati moderni, oltre che nelle convenzioni Internazionali: quella Universale sui diritti dell’uomo del 1948 (ONU) 14.100
  • 15. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 e quella Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950 e successivo protocollo del 1952, in vigore dal 1953 e ratificata nel 1955, sostanzialmente coerenti nei principi fondamentali affermati. Quella italiana del 1947, tra le più avanzate, contiene nella prima parte (titolo II art. 29) la definizione di famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio. Sul piano sistematico è inserita, quale diritto inviolabile, tra i rapporti etico sociali, così da enfatizzarne una tutela più propria ed una linea di valorizzazione. In altri testi costituzionali, od anche nella Convenzione europea (art. 8), l’ambito dei rapporti familiari è compreso nei diritti e garanzie della persona. In questo particolare momento storico si avverte la necessità di riconquistare o meglio di rinnovare la società, per sentire di nuovo come propri i valori autentici di base. Ed è quindi importante confrontarsi, non genericamente o per luoghi comuni su di essi ma per individuarli nella loro giusta collocazione, a partire dal rispetto verso il nostro universo materiale e spirituale, quale elemento non scindibile del nostro esistere. 15.100
  • 16. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Rispetto al programma il Convegno vede un diverso avvicendamento dei relatori dai quali ascolteremo interventi significativi, che la rilevanza personale, culturale ed istituzionale, rende di elevata autorevolezza e ricchezza umana e professionale. Tengo a sottolineare che il loro profilo culturale, scientifico ed istituzionale è stato compendiato nella presentazione ed invito al convegno, ma esso è riduttivo del rilievo di ciascuno e delle rispettive opere scientifiche e didattiche, ma soprattutto omette di indicare i valori umani di ciascuno e, tra essi, la generosità dimostrata con la loro presenza a questo convegno per offrire il proprio disinteressato contributo. Il Primo intervento ha per tema “Famiglia – Risorsa o Problema?” sarà svolto dal Dr. Davide Rosati del Forum delle Associazioni delle Famiglie, in luogo dell’ On.le Luisa Capitanio Santolini. Esso, quale relazione ad ampio raggio, affronta aspetti e problematiche, che sono oggetto continuo di trattazioni e discipline, mostrandone i diversi limiti di lettura del valore della famiglia. Il Dr. Rosati noto operatore di grande impegno e risalto nello studio dei fenomeni socio-culturali riguardanti la famiglia ci rappresenta, infatti, con dati demografici, statistici, economici vari punti di criticità e disattenzioni anche nell’equità delle norme positive, in particolare pubblicistiche, 16.100
  • 17. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 comprese quelle fiscali, che incidono sulla famiglia di oggi, secondo concezioni anche disomogenee di essa, le quali lasciano ampi spazi di riflessione critica. La seconda relazione ha per titolo: “Problemi attuali del diritto di Famiglia”, che il Prof. Michele Sesta ci illustrerà, esponendo l’adeguatezza o meno delle risposte del diritto positivo. Molteplici sono gli istituti giuridici di riferimento ed il Prof. Sesta li ha profondamente esplorati, illuminando studenti e studiosi non solo italiani, con molteplici opere scientifiche, tra cui rammento il Manuale del diritto di Famiglia (ult. ediz. 2011) ed il Codice della Famiglia. Egli ci guiderà quindi nella interpretazione di alcuni istituti giuridici che definiscono la famiglia e la disciplinano in un quadro di riferimento vivacizzato dai dati della precedente relazione, aggiungendovi una lettura evolutiva ed etica. 17.100
  • 18. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Il Prof. Renato Domenico Di Nubila, la cui notorietà professionale, esime da presentazioni ulteriori, ci illustrerà, con la forza di esperienze intense, elevate a modelli culturali, il tema dal titolo “La famiglia dal senso d’impotenza educativa al rapporto di reciprocità condivisa” . Egli ci guiderà attraverso aspetti relazionali e di ricerca di una metodologia positiva; ed è così importante entrare nel vivo di dinamiche comportamentali e formative, che l’ascolto delle tematiche ci rivelerà alcuni nostri personali atteggiamenti inesatti e ci indurrà a cercare approfondimenti maggiori. Seguirà l’intervento del Prof. Antonio Baldassarre dal titolo “La famiglia nelle costituzioni” ed il Presidente emerito della Corte Costituzionale, docente di diritto costituzionale, con la sua esperienza di profondo conoscitore di tali assetti fondativi e che lo ha visto interprete e curatore di testi costituzionali in ambito internazionale, ci guiderà nell’esame di quei principi fondamentali che sono stati sanciti in particolare nella Costituzione italiana. Il percorso sarà anche storico e di confronto con distinzioni interessanti e critiche sulle affermazioni e le ipotesi di modificazione della nostra carta costituzionale, la quale non ne risulta però suscettibile, comunque nella parte dei suoi assetti e diritti 18.100
  • 19. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Con la relazione del Presidente Baldassarre si chiuderà la prima fase degli interventi, che riprenderanno dopo una pausa, preceduta dall’iniziativa del K.C. San Marino che la Dott.ssa Maria Rita Morganti Coordinatrice dei Service ci illustrerà. Con essa il Club ha inteso dare ad una famiglia locale ed al loro bambino, una testimonianza di presenza e di affetto, anche con un intervento economico, voluto personalmente dalla Lgt. della Divisione Bianca Maria Toccagni e che rappresenta attuazione di quei valori e sentimenti di solidarietà, che sono altresì perseguiti dal Kiwanis. Con la prima relazione del pomeriggio, il Dott. Riccardo Venturini, noto cittadino Sanmarinese e quindi potremmo dire “di famiglia”, ci condurrà nelle sue esperienze sia professionali che didattiche di alto valore, in un ambito concreto ed operativo, ricco di problematiche psicologiche e comportamentali e di forti valenze umane, affrontando il tema “La disabilità e la famiglia” L’argomento con i suoi aspetti difficili e complessi, con le dinamiche psicologiche individuali e sociali, si sviluppa mostrandoci che, in un ambiente concreto e vitale, nonostante difficoltà burocratiche, l’impegno e l’opera, in particolare del relatore, producono risultati positivi ed insegnamenti anche per noi tutti. 19.100
  • 20. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 Seguirà l’intervento dell’On. Stefania Fuscagni – docente universitario e Consigliera Regionale della Toscana – la quale, nella concomitanza con altro importante convegno, ha deciso di privilegiare il nostro e di ciò le siamo particolarmente grati. I risvolti della centralità del tema sono non solo significativi, ma sono parte di esperienze vissute e la relatrice fornirà il contributo di esperienze professionali, istituzionali e personali anche tra e per i percorsi di tutela e di valorizzazione di aspetti che si innestano nei rapporti familiari e genitoriali. 20.100
  • 21. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 RELATORE - SPEAKER On. Luisa Capitanio Santolini Luisa Capitanio in Santolini abita a Roma, è Luisa Capitanio Santolini lives in Rome, married sposata e ha due figlie. and has two daughters. È laureata in Scienze Biologiche ed è docente She has a degree in Biological Sciences and is di ruolo nella Scuola Media superiore tenured professor of Secondary School. Già deputato nella XV legislatura, è stata Former member of the XV Legislature, she has riletta nel 2008. been re-elected in 2008. She is a member of the following Parliamentary È componente dei seguenti organi bodies: parlamentari: - VII Commission (Culture, Science and - VII Commissione (Cultura, Scienza e Education) from May 13, 2008; Istruzione) dal 13 maggio 2008; - Parliamentary Commission for Childhood and - Commissione Parlamentare Per L'Infanzia e Adolescence June 4, 2008; L'Adolescenza dal 4 giugno 2008; - Board Of Competition "Redesign for All - An - Commissione Esaminatrice Del Concorso Architectural Heritage Projected Into The Future" "Riprogettare Per Tutti - Un Patrimonio February 16, 2009. Architettonico Proiettato Nel Futuro" dal 16 febbraio 2009. She is Chairman of the Sublacense Foundation “Life And Family”. È Presidente della Fondazione Sublacense She was President of the Forum Of Family Vita e Famiglia. Associations. È stata Presidente del Forum delle Associazioni Familiari. 21.100
  • 22. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS LUISA CAPITANIO SANTOLINI Dati statistici e considerazioni sul tema famiglia L’attuale crisi economica, che sta attraversando il mondo occidentale, non è dovuta a quello che la maggior parte degli analisti pensa e cioè ad una crisi della finanza, delle banche e del credito, del sistema capitalistico in generale, bensì ad una crisi demografica senza precedenti che ha investito i Paesi più progrediti. I Paesi che hanno smesso di fare figli. Il problema demografico è il primo e principale problema che abbiamo oggi, ma nessuno sembra volerlo affrontare seriamente prendendo i relativi, doverosi e urgenti provvedimenti. Per quanto riguarda l’Italia (dati del Prof. Blangiardo 2011 – La famiglia al centro – a cura di Luisa Santolini) nel 1981 i giovani under 19 erano più di 17 milioni, oggi sono poco più di 11 milioni, ovvero mancano all’appello più di 6 milioni di giovani. Di contro gli over 65 sono passati dai 5 milioni degli anni ’80 ai quasi 12 milioni di oggi, con un aumento di oltre 6 milioni di individui. Esiste dunque un gap in Italia per cui gli anziani sono in maggioranza rispetto ai giovani e oggi in Italia sono presenti 118 figli per 200 genitori. La piramide demografica è rovesciata e già oggi ogni bimbo che nasce ha sulle spalle dai 6 agli 8 adulti. Questa situazioni non può non avere riflessi pesanti sul futuro del nostro Paese. Ancora: il numero delle nascite è precipitato a livelli impensabili: in un secolo e mezzo la natalità si è ridotta dei tre quarti. La storia d’Italia unita è attraversata da un drammatico fenomeno di crisi demografica, una lenta implosione che tutti hanno finta di non vedere, silenziosa ma sotto gli occhi di tutti, censurata e quindi dimenticata da tutti, con le dovute eccezioni che confermano la regola. Tra il 1871 e il 2009, la natalità si è inabissata fino a registrare un calo del 74,25% con il rovesciamento della piramide anagrafica che riversa ora sui nonni l’onere di mantenere i nipoti senza lavoro. Qualcuno ha scritto: L’ Italia si è desta maLa è anche ingrigita. I nuovi nati sono appena 9,5 ogni mille abitanti rispetto ai 12,8 della si Francia e del Regno Unito, i 12 della Svezia e della Germania. Perfino la Spagna è avanti a noi. E non si vedono all’orizzonte segnali di una inversione di tendenza. Come risulta dal Libro bianco 2011 sulla salute dei bambini curato dall’ OsservaSalute dell’Università Cattolica e dalla Società Italiana di Pediatria e pubblicato il 30 Gennaio 2012. I vecchi diventano un grande problema ( nascono le teorie che vedono l’eutanasia come una “buona pratica” - vedi la Svizzera edizione 2008 ). Negli anni ’70 i vecchi erano il 14% della popolazione. Oggi sono il 27% e sono destinati ad aumentare. 22.100
  • 23. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Il problema demografico diventa un problema economico.......... Non si fanno più figli e questo comporta 7 no: 2 – non crescono i risparmi (si risparmia di più quando ci sono figli) 3 – non cresce la base economica delle banche 4 – non c’è più credito 5 – non c’è sviluppo 1 – non cresce l’ economia 6 – non c’è lavoro e tutto diventa terziario 6 – non ci si sposa 7 – non si è più in grado di mantenere i vecchi che aumentano di numero E 5 si : 1 – crescita dei consumi per mantenere il Pil ai livelli precedenti 2 – crescita dei debiti privati 3 – crescita delle tasse 4 – crescita dei costi fissi per sanità, pensioni e assistenza 5 – crescita del debito pubblico per mantenere servizi e prestazioni del walfare Se non aumentano le persone, la popolazione che rimane sempre la stessa invecchia e tende a consumare meno; allora si inducono consumi maggiori per far crescere il Pil (ciò che è successo a USA, Europa e Giappone che da decenni sono sempre 1 miliardo e mezzo). Oggi una coppia che lavora comparata a trenta anni fa guadagna la metà perché allora le tasse rappresentavano il 25% del Pil e oggi siamo vicini al 50%. In questi anni i genitori italiani si sono trasformati in soggetti economici ( le principali azioni e decisioni di consumo investimento e risparmio vengono prese in famiglia ) e di fronte alla rigidità del mercato si sono trasformati lentamente ma inesorabilmente in formidabili ammortizzatori sociali: la fonte di reddito per i giovani tra i 20 e i 30 anni è per il 77% proveniente dalla famiglia, contro il 45% della media europea ( il fenomeno della famiglia lunga tipico italiano), mentre per il sostegno alla famiglia va solo 1% della spesa sociale che in Italia è il 3,4 % del Pil contro il 69,9% delle pensioni. In altre parole chi investe sui figli è punito con una pressione fiscale iniqua tanto è vero che la povertà in Italia è correlata al n° dei figli se è vero che la famiglie numerose sono percentualmente più povere delle famiglie con un figlio solo. (dati Istat 2011) 23.100
  • 24. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Le banche non hanno capitale perché da 25 anni non si risparmia più: trenta anni fa il tasso di accumulazione era il 27%, oggi è il 4% perché da un lato quello che si ha si consuma per la pressione culturale e dall’altro le famiglie con figli “devono” consumarlo per crescerli. E spesso ci si indebita con le banche o si compra anche quando i soldi non ci sono “.....pagherai a partire dal prossimo anno......” Non c’è lavoro perché da un lato i vecchi non investono più e non fanno innovazione, dall’altro perché il 50% di quello che è prodotto dalle aziende occidentali oggi proviene dai Paesi orientali dove il lavoro è stato delocalizzato. ................e Antropologico Civiltà dei consumi e baby sboom sono nati insieme. USA: dal 1998 al 2008 il Pil è cresciuto ad una media del 3,2%, in 10 anni del 32% più o meno. Ebbene è stata una crescita fasulla perché dovuta per il 90% all’indebitamento delle famiglie americane. Le famiglie americane non hanno pagato più nemmeno i tassi di interesse e le banche rischiavano di fallire: ma le banche non possono fallire (a parte la Lehman Brothers che è stata abbandonata a se stessa) e lo Stato le salva con i soldi dei cittadini o emettendo titoli o stampando moneta. In altre parole comprano dalle banche i debiti dei cittadini ed il debito da privato diventa pubblico. Lo Stato diventa il prestatore di ultima istanza. Siccome però deve piazzare i titoli sul mercato per affrontare i debiti fa una spietata concorrenza all’Europa e ci riesce anche perché, essendo tecnologicamente più avanzato, fa più in fretta a recuperare i soldi. Infine gli Usa, a differenza dell’Europa, hanno alle spalle la Fed e possono stampare moneta. È ovvio che sui mercati se il dollaro sale il vantaggio è per gli Usa e il danno per l’Europa. Oggi noi, davanti a questa crisi, dovremmo avere quella creatività, fiducia, capacità di investire e di rischiare, quell’ impegno per la ripresa economica, che ci consentiranno uno sviluppo duraturo e proficuo; ma queste sono le caratteristiche di un Paese giovane e noi non lo siamo più da 40 anni. La crisi dell’Europa, e in particolare dell’Italia, è dovuta ad una visione “corta” che pretende risultati immediati. L’economia questo ha scelto e la Chiesa cattolica è per ora l’unica che invita ad una visione “lunga” (Caritas in veritate). La famiglia è l’antidoto alla crisi perché invita a pensare “lungo” e pone relazioni così forti che sfidano il tempo, che si oppongono al mito del tempo presente. Famiglia è costruire la dimensione del progetto contro una società che chiede tutto e subito, che chiede emozioni forti quasi violente ma passeggere. 24.100
  • 25. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Va cambiato l’approccio al tema famiglia con politiche serie e non con le parole, con politiche ad ampio respiro e non solo di welfare ( che fino ad ora si è appoggiato gratuitamente alla famiglia con un principio di sussidiarietà declinato al contrario), con il passaggio dal welfare state ad una welfare community family friendly. La crisi è una crisi di tipo antropologico che sarà molto più difficile risolvere rispetto alla crisi finanziaria di questi anni : la soluzione non sta nelle ferree leggi del mercato e degli economisti, ma nella risposta che noi sapremo dare alla domanda : che tipo di società vogliamo per i nostri figli? Che tipo di Paese vogliamo costruire per il futuro a media scadenza e come ci regoleremo di conseguenza ? A queste domande chi deve rispondere ? 1 - le imprese e per ora solo poche lo hanno fatto. Certo occorre distinguere tra piccole medie e grandi imprese e occorre ricordare che la stragrande maggioranza delle imprese in Italia sono piccole, ma fatta questa doverosa precisazione non si può non dire che l’attenzione alle famiglie sia molto elevata, anche nel campo della pubblica amministrazione e delle imprese gestite da enti statali , se è vero come è vero che una donna su tre lascia il lavoro all’arrivo del primo figlio. La compatibilità dei tempi della famiglia e dei tempi del lavoro è scarsissima e non essendoci servizi di supporto la mobilitazione dei nonni sta diventando massiccia ed eccessiva. Perché ai Tavoli della contrattazione tra sindacati e imprese non si affronta il problema? Bisogna riconoscere che esempi di buone pratiche in questo senso ci sono (ad esempio la Bracco a Milano) ma proprio perché si citano indicano una eccezione e non la regola. Ancora: molte aziende pubblicano ormai il bilancio sociale e non c’è azienda che non si vanti del proprio rendiconto di sostenibilità ambientale. Ottima iniziativa che mostra quanto una azienda sia “virtuosa” nei confronti dell’ambiente o delle condizioni lavorative dei propri dipendenti. Perché, però, non esiste un “bilancio familiare” in cui si diano informazioni rispetto alla maternità e alla paternità di quella impresa? La cultura corrente chiede alle aziende di non inquinare, di non danneggiare l’ambiente, di non fare sperimentazione sugli animali, di non emettere CO2, di ricorrere alle fonti energetiche alternative, di vietare il fumo, e chi fa queste “buone pratiche” è molto apprezzato, ma nessuno chiede alle aziende cosa hanno fatto per favorire il desiderio di maternità e di paternità dei propri dipendenti. 25.100
  • 26. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Nessuno chiede quanti sono i contratti part time concessi o quanti congedi parentali sono stati accordati ai lavoratori con figli. Una impresa che rispetta l’ambiente è considerata amica della natura, ma nessuno le chiede se è amica dell’uomo, magari garantendo alle sue dipendenti di non licenziarle alla nascita del primo figlio, oppure garantendo una carriera futura anche in presenza di due o più figli, se quella mamma si dimostra all’altezza, oppure cambiando i propri parametri di giudizio, non considerando solo la quantità del lavoro svolto alla scrivania, ma la qualità degli obiettivi raggiunti . Perché ? Quanti sono i direttori del personale che considerano la maternità un problema? Credo la maggioranza e questo denuncia un fatto prima di tutto culturale a cui porre mano. Eppure le Aziende che hanno fatto della conciliazione dei tempi del lavoro e della famiglia un proprio must, affermano che ne hanno tratto enormi benefici in termini economici, in termini di fidelizzazione del personale, in termini di attrazione delle migliori risorse e delle migliori “teste” del Paese, infatti si contiene il turn over, si riducono le assenze per malattie, si evitano le sostituzioni, si motivano i dipendenti che si affezionano all’azienda. Massimo Calvi sul “Sussidiario” ha scritto che si dovrebbe chiedere alle imprese di passare dalla logica dell’ “impatto zero” alla logica dell’ “impatto mille” dove per mille si può intendere tutto quello consideriamo futuro. Compresi i bambini. Alla Conferenza della Famiglia nel Novembre 2010 si è invocato un Patto tra le istituzioni e una governante territoriale che ponga le basi per creare sistemi adeguati di cura e tempi della città a misura di famiglia ( servizi per la prima infanzia e la non autosufficienza, asili nido, banche del tempo, telelavoro, flessibilità negli orari degli uffici e dei negozi, sportelli di ascolto aziendali, La gente non chiede queste cose e le Aziende non danno risposte. Ecco, i concetti di responsabilità, di sostenibilità, di sviluppo non possono trascurare le questioni appena accennate e devono subire una urgente e necessaria ridefinizione. 2 – le Istituzioni che hanno il compito costituzionale di promuovere e tutelare la famiglia fondata sul matrimonio ( Art. 29 . 30 – 31 – 54 della Costituzione ). Invece la famiglia, architrave della società e delle piccole imprese, è stata abbandonata e la politica ha di conseguenza perso per strada le politiche familiari. Le soluzioni pensate sono state fallimentari perché non si può applicare alle politiche familiari le logiche pensate per le politiche sociali di lotta alla povertà. Non si tratta infatti di ridistribuire il reddito, ma di attuare misure di equità orizzontale ovvero fare la differenza a parità di reddito tra che ha figli e chi non ne ha. L’Art 53 della Costituzione dice che ogni cittadino è tenuto a contribuire alla spesa pubblica in base alla propria capacitò contributiva. 26.100
  • 27. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS E’ evidente che a parità di reddito il reddito disponibile di un padre di tre figli e molto inferiore a quello che figli non ne ha o ne ha uno. La costituzione italiana è da sempre violata ma nessuno vi pone rimedio. Occorre fare in modo che la scelta di avere un figlio non comporti un pesante arretramento dalla condizione sociale di partenza (oggi un figlio abbassa il tenore di vita dei genitori del 30% e più cresce più questa condizione si aggrava). Un esempio: due famiglie bolognesi con uguale reddito totale, la prima composta da una coppa con separazione dei redditi e la seconda monoreddito con due figli: la prima famiglia è esente dall’addizionale comunale e si trova nello scaglione più basso di quella regionale, la seconda deve pagare l’Irpef nazionale in misura maggiore, l’addizionale comunale per intero e l’addizionale regionale nella fascia più alta, eppure la sua capacità contributiva è decisamente inferiore perché avendo due figli buona parte del reddito va per mantenerli e quegli stessi figli saranno quelli che dovranno pagare sanità e assistenza alla coppia senza figli. Nel 2010 la percentuale di famiglie con 5 componenti al di sotto della soglia di povertà relativa è salita dal 24,9 % del 2009 al 29,9 % del 2011 percentuale molto maggiore rispetto alle famiglie con 3 componenti. Inoltre (dati Istat – 15 luglio 2011) nelle famiglie da 2 - 3 figli in poi, la percentuale di povertà è maggiore in quelle con figli minori, e tra le cause ci sono i servizi scolastici erogati dagli enti locali, insufficienti e costosi. Un’ altro esempio di mancate politiche familiari è nei recenti provvedimenti del Governo Berlusconi come del Governo Monti: il redditometro previsto dall’Art. 38 del DPR 600/73 è un accertamento basato sulle spese effettuate che sono indicatori della capacità contributiva delle persone fisiche. Cioè se certe spese sono superiori al reddito denunciato indicano un tenore di vita troppo alto e dunque un reddito superiore per cui provocano un accertamento da parte della Agenzia delle Entrate. E’ uno strumento utile perché punta sul consumo e non sulla produzione e cerca così di punire eventuali evasori. Ebbene il 25 ottobre 2011 ed ai primi di Febbraio 2012 l’ Agenzia delle entrate ha presentato il nuovo Redditometro che riconosce al nucleo familiare un’unica capacità di spesa, ma nell’elenco delle voci che compongono il Redditometro troviamo sotto la voce Istruzioni “la scuole materne” e “gli istituti privati” non meglio identificati. In altre parole accanto alle voci che riguardano gli yacht, gli elicotteri, le seconde case, i Suv, le vacanze, i viaggi compaiono voci che fanno passare per ricche le famiglie che magari fanno grandi sacrifici per mandare i figli nelle scuole non statali e fanno fatica a iscrivere i figli nelle scuole materne private ma ne sono costretti visto che l’offerta delle scuole comunali è decisamente al di sotto della domanda. 27.100
  • 28. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Alle famiglie non è riconosciuto il diritto di scegliere la scuola che preferiscono per i loro figli e a questo si aggiunge la beffa di essere considerate ricche solo perché desiderano che la scuola li affianchi secondo un progetto educativo consono ai loro principi, valori ed educazione. Alcune famiglie abbassano il proprio tenore di vita per fare questa scelta e questa scelta non può proprio essere indicatore di un certo tenore di vita. L’educazione non può entrare nel Redditometro e questo indica una miopia dei Governi indicativa del fatto che la politica ha perso per strada la famiglia, i suoi diritti e le sue esigenze legittime. Vediamo come si comportano la Francia e la Germania in proposito: lo stato francese assiste economicamente le madri sole e le giovani famiglie a basso reddito attraverso 123 Casse per i sussidi familiari: il contributo si chiama “ prestazione di accoglienza del neonato” e comprende un versamento di 1000 Euro alla nascita e un mensile di 178 Euro per i primi tre anni di vita del bambino, più due aiuti complementari a scelta, o per pagare la baby sitter in caso di madre lavoratrice o per compensare il mancato salario in caso di rinuncia al lavoro per assistere il nuovo arrivato. Ne hanno diritto tutti i genitori soli con un reddito inferiore ai 44.500 Euro l’anno e le coppie monoreddito con introiti inferiori a 33.700 Euro l’anno. In caso di altri figli le soglie di reddito aumentano in proporzione. Sono previsti inoltre integratori al reddito come assegni familiari per coppie con due figli o più, contributi per il pagamento dell’affitto, contributi erogati dall’assistenza sociale per redditi bassi. In Italia una donna su tre è “costretta” a non avere figli perché costano troppo, cioè più che non volere figli le donne italiani non se li possono permettere come rilevano tutti i sondaggi . Il Italia il costo di un bambino oscilla tra gli 8.000 e i 18.000 Euro nel solo primo anno di vita. Una donna su due ritarda l’arrivo di un figlio fino a 5 anni dopo il matrimonio. Il 57% delle donne ritiene responsabile lo Stato per le difficoltà della maternità perché non prende soluzioni adeguate per proteggere e promuovere la maternità. Le altre ritengono responsabile la cultura dominante che spinge alla carriera, ai soldi, al lavoro frenetico, oltre ad altre ragioni di tipo personale e psicologico. Comparazione di diversi sistemi fiscali (anno 2007): Famiglia monoreddito di 4 persone con reddito inferiore a 25.000 Euro: Italia: tasse per 1.725 Euro Germania 700 Euro Francia 52 Euro Famiglia monoreddito di 4 persone con reddito entro 50.000 Euro Italia: tasse per 13.000 Euro Germania 7.200 Euro Francia 2.500 Euro 28.100
  • 29. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Su 27 Paesi della UE l’ Italia è al 25° posto per la spesa per la famiglia rispetto al Pil : si va dal 3,9 % della Danimarca al 3% di Svezia e Germania, al 2,5 % della Francia e Ungheria fino all’1% dell’ Italia e questo 1% non è costituito da politiche prettamente familiari ma da una serie di provvidenze che non fanno la differenza tra chi ha figli e chi non ne ha. L’esito di questa miopia è che siamo tra i Paesi meno prolifici del mondo e il ristagno o la diminuzione della popolazione, l’invecchiamento demografico frenano il risparmio, la capacità di innovazione, l’investimento. Chiara Saraceno sostiene che le politiche a favore della famiglia si giustificano anche perché “chi ha figli sostiene costi che vanno a beneficio della intera società” . Papa Giovanni Paolo ll ha detto “ L’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia “ “Intorno alla famiglia si gioca la battaglia decisiva sulla dignità dell’uomo”. La famiglia è stata concepita in modo individuale e le ideologie contro la famiglia del secolo scorso hanno fatto scattare quell’egoismo che è diventato egoismo collettivo per cui le famiglie scelgono di non fare figli e di essere consumiste facendo finta che queste siano scelte inevitabili. A noi raccogliere questa convinzione, farla nostra e agire con coerenza e con coraggio. L’Italia non è un Paese accogliente per i bambini. In compenso, e questo è un paradosso, sempre secondo il Libro bianco 2011 sulla salute dei bambini curato dall’ OsservaSalute dell’Università Cattolica e dalla Società Italiana di Pediatria e pubblicato il 30 Gennaio 2012, i bambini italiani godono di uno straordinario stato di salute: sono tra i più accuditi dell’occidente. Ottimo il sistema sanitario che garantisce una assistenza di prim’ordine ma soprattutto è la famiglia che assicura una rete di assistenza e di walfare che provvede ad ogni necessità, anche perchè i beneficiari sono sempre meno.....Per un bimbo che sta male si concentrano le attenzioni di due genitori, quattro nonni (minimo due) che seguono ogni evento e l’evolversi del suo stato di salute con relativa chiamata in causa di medici e farmaci. Tra l’altro è stato detto che c’è un eccessivo ricorso ai Pronto Soccorso degli Ospedali e anche questo è soprattutto un fatto culturale. Il Libro bianco parla di un Paese di “nonni senza nipoti” e di bambini accuditi come un bene prezioso proprio perché ridotti ai minimi termini. Il Corriere della Sera di Sabato 29 Gennaio a pag. 20 titolava “Benvenuti nel secolo dei nonni” eppure l’ultimo Rapporto Cisf ribadisce che il desiderio di maternità e paternità in Italia è ampiamente insoddisfatto dal momento che tutte le coppie hanno meno figli di quanti ne vorrebbero. 29.100
  • 30. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Evidentemente questo corto circuito va superato e se la politica non può incidere sulle questioni di tipo culturale, può farlo per quello che le compete con politiche locali e nazionali al passo con le sfide che abbiamo di fronte. L’economia è in mano alle famiglie e non alle banche: Non esiste macroeconomia che non sia riconducibile alle azioni individuali, alla capacità sovrana di scelta dei singoli individui in ordine ai consumi, al risparmio agli investimenti e siccome quasi tutte le scelte individuali si decidono in famiglia è facile comprendere l’importanza della scelte familiari per l’economia a partire dal risparmio. Occorrono comportamenti diversi a partire dalle persone e dalle famiglie. Le istituzioni sono come le fortezze, resistono se sono forti le guarnigioni. Guarnigioni deboli, poco credibili danno istituzioni deboli e poco credibili che si risolvono in mercati fiacchi e facilmente vulnerabili, che ci orientano solo verso i consumi, che non guidano i processi economici nella direzione di investimenti ad alto valore aggiunto, che non selezionano le opportunità e non premiano quelle che offrono maggiori vantaggi economici, senza che la politica intervenga per sanare imprese decotte e banche sull’orlo del fallimento. 30.100
  • 31. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO DAVIDE ROSATI Forum delle Famiglie Sindacato delle Famiglie onlus “FAMIGLIA: RISORSA O PROBLEMA?” Presentazione Forum e Sidef Per chi come me viene dal mondo dell’Associazionismo Familiare, è evidente che la risposta al titolo del mio intervento non possa che essere positiva: la famiglia è una risorsa, non un problema. Il problema è che non viene considerata una risorsa dalla cultura massmediatica dominante e quindi anche dalla politica. Viene cioè colpevolmente ignorato (e abusato) il ruolo di principale ammortizzatore sociale del paese che la famiglia riveste nel nostro paese. Al di la delle polemiche, nel mio intervento mi interessa darvi le ragioni fondative per cui possiamo affermare con certezza questa positività. 1.LA PERSONA AL CENTRO: La famiglia è il primo luogo di custodia e rispetto della dignità della persona, il luogo dove la dignità e l’inviolabilità della vita, dal concepimento alla sua fine naturale, sono custodite, protette, promosse. La prima funzione sociale della famiglia sta proprio in questo suo essere “primo custode della dignità di ciascuno”, società e “formazione sociale” nella quale i diritti ed i doveri della singola persona sono riconosciuti prima che altrove. 31.100
  • 32. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 2. LA CITTADINANZA SOCIALE DELLA FAMIGLIA: Riconoscere e dare cittadinanza sociale alla famiglia come società naturale fondata sul matrimonio è una precisa responsabilità della funzione pubblica, sancita dall'Art. 29 della Costituzione: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” e dettagliata dagli Art. 30 e 31. Su questo riconoscimento si fonda il patto di cittadinanza tra famiglia e società, che costruisce un sistema di reciproci diritti e doveri, che chiamano ogni famiglia alla responsabilità sociale della costruzione del bene comune o in altri termini alla cittadinanza attiva della famiglia. 3. L'ASSOCIAZIONISMO FAMILIARE: Anche l’associazionismo familiare, vera innovazione sociale degli ultimi vent’anni, si fonda sul riconoscimento sociale della famiglia e sulla profonda convinzione, suffragata dall'esperienza, che fare famiglia insieme ad altre famiglie sia elemento essenziale “per fare meglio la propria famiglia, per fare più famiglia nella società”. L'associazionismo familiare si configura dunque come un soggetto che dà voce alla famiglia, la rappresenta e ne potenzia l'intrinseca funzione prosociale. In questo senso, l’associazionismo familiare si propone come un modo innovativo di “fare famiglia” e di “fare società”, come strumento privilegiato di democrazia partecipativa da parte delle famiglie, e chiede di essere riconosciuto come tale a livello nazionale, regionale e locale. 4. SUSSIDIARIETÀ E SOLIDARIETÀ: È necessario che sussidiarietà e solidarietà diventino criteri costitutivi del sistema- Paese. Questo significa mettere persona e famiglia al centro dell’interesse, e avere come scopo precipuo dell'azione istituzionale la promozione della famiglia, non la sua sostituzione. Si agisce quindi secondo un meccanismo di empowerment che ha come scopo peculiare la liberazione di risorse e la creazione di sistemi solidaristici. Una sussidiarietà prima di tutto orizzontale, dunque, dove alle famiglie e alle persone è restituita libertà di scelta attraverso politiche promozionali. 32.100
  • 33. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 5. IL FAMILYMAINSTREAMING: Il Forum delle associazioni familiari afferma la necessità di un pensiero globale dalla famiglia e sulla famiglia nell'elaborazione delle nuove politiche, a partire dalla promozione della costituzione di nuclei familiari improntati alla stabilità, assicurando alla famiglia i diritti propri e tipici (abitazione, educazione dei figli, fiscalità equa, unità familiare), come pure quegli elementi che ad essa afferiscono: il lavoro (e la conciliazione dei tempi), città a misura di famiglia, servizi sociali calibrati, sistema tariffario proporzionato ai carichi, diritto alla vita, attenzione alle situazioni tipiche e particolari, separazione, affido, vedovanza, adozione, immigrazione. Questo processo va sotto il nome di Family mainstreaming, che, secondo la definizione del Parlamento Europeo del 2003 “incoraggia gli Stati membri e gli Stati candidati ad analizzare l’impatto delle proprie politiche sulle famiglie (family mainstreaming), richiamandoli allo stesso tempo a distinguere tra gender mainstreaming e family mainstreaming. In altre parole, occorre rivolgere una nuova attenzione alla Valutazione di Impatto Familiare, sia in fase di programmazione degli interventi, sia come monitoraggio, sia come valutazione conclusiva. LE SFIDE DI SISTEMA Basandosi su tali criteri fondativi, per il riconoscimento della centralità della famiglia e dell'associazionismo familiare in una società sussidiaria e solidale, il Forum delle associazioni familiari chiede e promuove alcune grandi riforme e alcune scelte di sistema che riteniamo necessarie per il rilancio del Paese: 1.LA RIFORMA FISCALE: Una riforma fiscale basata sull'equità familiare e sul riconoscimento sociale della famiglia sancito dalla Costituzione è battaglia che il Forum delle associazioni familiari conduce da anni e che sta trovando in questo ultimo periodo, con la proposta del FattoreFamiglia, un significativo interesse dal mondo politico e dalle parti sociali. 33.100
  • 34. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 Il Forum delle associazioni familiari considera necessaria una riforma fiscale che non solo riconosca il valore sociale della famiglia, ma che permetta alle famiglie, in ottica sussidiaria, un maggiore protagonismo e una maggiore libertà di scelta, restituendo loro capacità di spesa in funzione dei carichi familiari. Un deciso intervento fiscale a favore delle famiglie con figli, come ipotizzato dal FattoreFamiglia, avrebbe la triplice conseguenza di a) favorire la natalità; b) proteggere le famiglie con figli con redditi medio-bassi, prevenendo la povertà dei minori; c) rimettere immediatamente nel circuito economico una capacità di spesa che innescherebbe crescita dei consumi, nuova occupazione, ripresa dell’economia. 2. LA RIFORMA FEDERALISTA: È ancora secondo questa prospettiva sussidiaria che come Forum delle associazioni familiari abbiamo condiviso il grande processo di trasformazione in senso federalista dell’Italia, nella misura in cui questa riforma promuove la sussidiarietà verticale, avvicinando i luoghi di decisione e di gestione alla vita concreta delle famiglie e delle comunità locali. Ovviamente è necessario che la sussidiarietà orizzontale sia la logica del federalismo a tutti i livelli di responsabilità della pubblica amministrazione: occorre quindi vigilare che non si esca dall’attuale centralismo dello Stato nazionale per entrare in un nuovo – e più oppressivo - centralismo dell’amministrazione pubblica locale (sia essa regionale o comunale). 3. UN MODELLO INNOVATIVO DI WELFARE SUSSIDIARIO, PLURALE, A MISURA DI FAMIGLIA: In Italia la famiglia svolge oggi un ruolo essenziale ed insostituibile di welfare (pensiamo in particolare alle funzioni di cura dei bambini, dei disabili, degli anziani), senza sostanziali riconoscimenti né concreti sostegni da parte della pubblica amministrazione, che peraltro propone una progressiva e preoccupante diminuzione delle risorse economiche e delle proprie capacità operative. D'altro canto, queste funzioni delle famiglie stanno entrando sempre più in sofferenza per una serie di motivi correlati (nuclei sempre più piccoli, impegni lavorativi sempre più pressanti, incerti e meno redditizi). 34.100
  • 35. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 Di fronte a questo scenario, l'Italia può diventare, a buon diritto, un vero e proprio laboratorio a livello europeo per sperimentare un nuovo modello di welfare sussidiario, nel quale le famiglie sono aiutate e promosse a svolgere le funzioni di cura e promozione che, come più volte ribadito anche in questo documento, le sono connaturali, superando il modello del welfare state e realizzando una welfare society. 4.UN NUOVO PATTO INTERGENERAZIONALE PER IL FUTURO: L'Italia “non è un Paese per giovani”, che, come emerge ormai da numerose analisi ed indagini, sono fortemente penalizzati da un sistema teso a tutelare i diritti acquisiti di una popolazione che invecchia sempre più. La famiglia, dal canto suo, svolge oggi una insostituibile funzione di solidarietà intergenerazionale, come primo ed essenziale ammortizzatore sociale; nello spazio sociale, invece, i giovani non hanno prospettive di futuro. Occorre un esplicito investimento sulle nuove generazioni, con interventi innovativi di sostegno all’ingresso nel mondo del lavoro, un piano casa straordinario per le giovani famiglie, interventi migliorativi degli schemi previdenziali, a protezione della “discontinuità di versamenti” che la flessibilità spesso scarica sui giovani. 5. LA RINASCITA DEL PAESE PASSA DALLE NUOVE NASCITE: Il calo della natalità, a partire dai primi Anni Ottanta, ha assunto dimensioni tali da essere stato definito un vero e proprio «suicidio demografico». Il Forum delle associazioni familiari guarda a questa situazione con profonda preoccupazione e chiede politiche che investano in modo sostanziale e deciso sul futuro del nostro Paese; occorre quindi una scelta decisa, non ideologica ma urgente, per uscire dal gelo demografico, verso un’Italia capace di investire sulla generatività, anche attraverso altre forme di accoglienza (adozione). Ciò significa spostare sia idee che risorse concrete, sociali ed economiche, in un patto favorevole alle prossime generazioni, con vari strumenti, in primis attraverso la leva fiscale. Proprio su questa leva fiscale insistono le due proposte descritte sommariamente nelle slide, cioè il Fattore Famiglia e la revisione dell’ISEE. Grazie dell’attenzione. Davide Rosati 35.100
  • 36. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 RELATORE - SPEAKER Professor Antonio Baldassarre Giurista italiano (n. Foligno 1940); prof. Italian jurist (b. Foligno 1940), Professor of ordinario di diritto costituzionale presso la Constitutional Law at the Faculty of Law at the facoltà di giurisprudenza della Luiss. Luiss. Judge of the Italian Constitutional Court in 1986. Giudice costituzionale nel 1986, nel 1995 è In 1995 he was president of the Constitutional stato presidente della Corte Costituzionale, Court, then emeritus. poi emerito. President of the Jury of Advertising since 1996, Dal 1996 presidente del Giurì della pubblicità, he held the posts of Chairman of Sisal SpA ha ricoperto le cariche di presidente della (1999-2002) and Chairman of the Board of Sisal S.p.A (1999-2002) e di presidente del Directors RAI (the Italian state owned public Consiglio di Amministrazione RAI (2002). radio and television broadcasting system) (2002). Tra le sue opere: Diritti della persona e valori Among his works: The Person's Rights And costituzionali (1997); Una Costituzione da Constitutional Values (1997), A Constitution To rifare (1998); Globalizzazione contro Be Redone (1998), Globalization Against democrazia (2002); Lo stato e il cittadino. Democracy (2002), The State And The Citizen. Quali diritti? Quali valori? (2002). What Rights? What Values? (2002). 36.100
  • 37. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 RELATORE - SPEAKER Professor Renato Domenico Di Nubila Docente ordinario di Metodologia della Professor of Methodology of Training, Faculty of formazione, Facoltà di Scienze della Education, University of Padua. Formazione, Università di Padova. Recognized as a leading expert on training and Riconosciuto come uno dei maggiori esperti learning, he was Deputy Rector for lifelong di formazione e apprendimento, è stato learning and continuous head of the Master and Delegato del Rettore per la formazione Advanced courses (from 2002 to 2007), permanente e continua (dal 2002 al 2007), established by the University Patavino (2002- responsabile dei Master e dei Corsi di 2009). perfezionamento istituiti dall’Ateneo Scholar and researcher, manager of educational Patavino (2002-2009). projects, and European research, is director of the Studioso e ricercatore, responsabile di progetti National AIF-UNIVERSITY, works with formativi, europei e di ricerca, è delegato national and international magazines and Il Sole- Nazionale di AIF-UNIVERSITÀ, collabora 24 Ore. con alcune riviste nazionale ed internazionali He was consultant of Area School, Education and e con Il Sole-24 Ore. University of Confindustria. È stato consulente dell’Area Scuola, His publications include: Beyond the Classroom Formazione e Università di Confindustria. (2004), Knowing How To Make Training (2006), From Group Working Group (2008), The Tra le sue pubblicazioni: Oltre l’Aula (2004), Experience: When It Becomes A Factor Of Saper Fare Formazione (2006), Dal Gruppo Training And Development (2010). al Gruppo di lavoro (2008), L’esperienza: quando diviene fattore di formazione e di sviluppo (2010). 37.100
  • 38. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 RELATORE - SPEAKER Professor Michele Sesta Michele Sesta è Ordinario di Diritto Civile e Michele Sesta is Professor of Civil Law and of docente di Diritto di Famiglia presso la Family Law at the Faculty of Law, University of Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna. Bologna. He is a judge for the Third Instance in the Republic of San Marino and a lawyer. È giudice per la Terza Istanza nella Repubblica di San Marino ed Avvocato. Among his works, are: Family Law Handbook (fourth ed., 2011), Family Code (second ed., Tra le sue opere, si annoverano: Manuale di 2009), Code Of Succession And Donations Diritto di Famiglia (IV ed., 2011); Codice (2011); Filiation, in Tratt. Dir Civ. Bessone (2011). della Famiglia (II ed., 2009); Codice delle Successioni e Donazioni (2011); La filiazione, in Tratt. Dir. Civ. Bessone (2011). 38.100
  • 39. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 RELATORE – SPEAKER Dottor Riccardo Venturini Nato a San Marino nel 1958, cittadino Born in 1958 in San Marino, San Marino citizen, sammarinese, sposato con due figlie, è Psicologo married with two daughters, he is a Psychologist e psicoterapeuta. and a psychotherapist, Laureatosi nel 1983 in Psicologia Clinica e di Graduated in 1983 in Clinical and Community Comunità presso l'Università di Padova, ha Psychology at the University of Padua, in 1987 he conseguito nel 1987 il Diploma di Specialità in obtained a Diploma of Specialization in Family Psicoterapia della Famiglia e, successivamente, Psychotherapy, then, several other specialist diversi altri diplomi di specializzazione e di diploma and Master, always at the university level. master, sempre a livello universitario. Lecturer at the Universities of Urbino and San Docente presso le Università di Urbino e di San Marino. Marino. È socio fondatore e Presidente dell'Associazione He is a founding member and President of the Sammarinese degli Psicologi. Association of Psychologists of San Marino. Già Direttore della rivista Babele, ha pubblicato Former Director of Babel magazine, he published numerosi articoli su riviste internazionali e numerous articles in national and international nazionali, in massima parte sulla problematica journals, mostly on the problem of learning dei disturbi dell'apprendimento e sulla disabilità. disorders and disabilities. Rappresentante per San Marino del Comitato Representative of San Marino to the Steering Direttivo Europeo della Coesione Sociale Committee Of The European Social Cohesion (CDCS) del Consiglio d’Europa e membro del (CDCS) of the Council of Europe and member of Bureau, ha presentato un “Progetto di the Bureau, presented a "Draft Recommendation Raccomandazione sulla cooperazione on intergenerational cooperation as necessity to intergenerazionale come necessità per favorire facilitate the meeting and reconciliation between l'incontro e il riavvicinamento tra le the generations". generazioni”. 39.100
  • 40. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 CONTRIBUTO – CONTRIBUTION On. Prof.ssa Stefania Fuscagni Nata a Vezzano sul Crostolo RE , risiede a San Born in Vezzano on Crostolo RE, she resides in Domenico di Fiesole FI, ha una figlia. San Domenico di Fiesole FI, has a daughter. Già docente universitaria di Storia greca presso Already a university professor of Greek history at l'Università' di Firenze, Pro-rettore della stessa the University of Florence, Vice-Rector at the Università, per due mandati membro del Consiglio same University, for two terms a member of the universitario nazionale e del CNR, Presidente national university council and of the CNR, dell'IRRSAE della Toscana e di INDIRE (Istituto President of Tuscany IRRSAE and of INDIRE - nazionale di documentazione e ricerca educativa) - Socrates national Agency. Agenzia nazionale Socrates. She was parliamentary in the XII legislature, È stata parlamentare nella XII legislatura, national coordinator of the women of CISL, a coordinatrice nazionale delle donne della CISL, member of the Board of Directors of the Agency membro del Consiglio di Amministrazione for non-profit organizations. dell'Agenzia per le ONLUS. She is Regional Councillor of Tuscany to her È Consigliere regionale della Toscana alla seconda second term. legislatura. In the 2005-2010 legislature was Vice President Nella legislatura 2005-2010 è stata Vicepresidente of the Fifth, Member of the Supervisory Board della Quinta Commissione, Componente della and the Commission of Inquiry on emergency Commissione di Controllo e della Commissione housing. d'inchiesta sull'emergenza abitativa. She has been Chairman of the Special Committee È stata Presidente della Commissione speciale per for the statutory requirements and the new Rules gli adempimenti statutari e per il nuovo of Procedure. Regolamento interno. She is currently the opposition spokesman on Attualmente è portavoce dell’opposizione in Regional Council. Consiglio Regionale. She is Chairman of the Opera di Santa Croce in È Presidente dell'Opera di Santa Croce a Firenze e Florence and the National President of the CIRS, Presidente Nazionale del CIRS, associazione di voluntary association founded in 1958 for the volontariato nata nel 1958 per il reinserimento di reintegration of women in situations of social donne in situazioni di disagio sociale. disadvantage. . 40.100
  • 41. CONVEGNO – CONFERENCE: LA FAMI GLI A - THE FAMILY REPUBBLICA DI SAN MARINO - REPUBLIC OF SAN MARINO: 15 Settembre 2012 - September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS ON.LE PROF.SSA STEFANIA FUSCAGNI Consigliere Regionale Portavoce dell’Opposizione nel Consiglio regionale della Toscana Già docente universitaria e Pro-rettore dell'Università' di Firenze., Presidente dell'Opera di Santa Croce a Firenze e Presidente Nazionale del CIRS, associazione di volontariato nata nel 1958 per il reinserimento di donne in situazioni di disagio sociale “FAMIGLIA: RISORSA O PROBLEMA?” Ringrazio moltissimo gli organizzatori di questo convegno - il Kiwanis Club San Marino, l’Associazione culturale VADO ed in particolar modo il dottor Vallescura – per averci offerto un’occasione di confronto scientifico, giuridico e sociologico circa il presente ed il futuro della famiglia. Un confronto inaspettato e per me maturato, come spesso accade per gli incontri più fortunati, in maniera casuale essendo venuta io in sostituzione di un amico e collega: il Consigliere regionale Paolo Ammirati. Infatti non capita spesso, nel fare una cortesia, di riceverne in cambio una più grande! Così è stato per me per il tenore delle relazioni, il clima ed il contesto che ho respirato, per l’occasione e l’opportunità di poter condividere con voi idee, prospettive, valutazioni,progetti, esperienze e percorsi anche di vita privata a forte significato pubblico. Detto questo, in premessa mi corre l’obbligo di fare una considerazione iniziale: quanto leggerete qui di seguito è in gran parte diverso da ciò che ho detto durante i lavori seminariali. Questo per una ragione di merito e di metodo che ho necessità di chiarire al fine di esser fedele alle cose dette nel nostro incontro, ma anche alle cose non dette per ragioni oggettive. La spiego meglio. La mia presenza al convegno era prevista all’interno di una tavola rotonda Mi dedicata ad un confronto tra Regioni in merito alle politiche familiari. In effetti, pur avendo avuto una intensa e lunga esperienza istituzionale – come Prorettore, Responsabile Nazionale delle Donne della CISL, Parlamentare, Presidente di INDIRE - la mia presenza a questo seminario era legata alla mia attività di Consigliere regionale in Toscana e Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale. Il venir meno del tavolo di confronto mi ha suggerito di lasciare agli atti la parte centrale del mio intervento incentrato sul rapporto regioni-politiche familiari con uno specifico focus sulla Toscana. 41.100
  • 42. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLI C OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Ho ritenuto, infatti, che la “solitudine” in questo segmento tematico rendesse improprio un mio intervento politico - e ben definito nel giudizio negativo verso le politiche di centro-sinistra toscane nell’ambito delle politiche familiari - in quanto esso sarebbe stato non un dialogo ma un monologo senza controparte politica. Questo mi ha indotto a prendere il tema da un'altra angolatura, più correlata alle questioni trattate nelle splendide relazioni ascoltate. Ho quindi enucleato tre aspetti. Il primo è strettamente legato alle dinamiche culturali ed istituzionali; ho sostenuto la tesi, che svilupperò in seguito, circa la necessità di mettere a pulito il concetto di famiglia, la sua dimensione laica e pubblica, il suo peso costituzionale. In ciò sono state illuminanti le relazioni del Prof. Di Nubila e del Prof. Baldassarre. Il secondo cenno è stato quello legato alle questioni educative e nella fattispecie alla sempre maggior perdita di peso della famiglia nelle scelte didattiche e formative. Una perdita di peso - figlia del macroscopico statalismo che contraddistingue il sistema scolastico italiano - che ha finito per trasformare l’assenza di scelta da parte delle famiglie in un sostanziale “blocco meritocratico” che caratterizza il personale docente e dirigente. Ho riscontrato personalmente come Presidente di INDIRE e successivamente come Commissario straordinario come l’istituzione scolastica sia legata, nella scelta delle professionalità, solo a meccanismi inerziali che impediscono la selezione del corpo docente e il controllo sui risultati complessivi delle scuole medesime. Su questo segmento potremmo fare moltissimi esempi si pensi al solo fatto che la progressione stipendiale della docenza è legata esclusivamente all’anzianità, un’ anomalia tutta italiana! Ciò è stato possibile perché le famiglie non hanno mai avuto – e da ultimo mai preteso - di essere loro le titolari della scelta e quindi, di fatto, lo Stato si è arrogato diritti che non dovrebbe avere. Il terzo cenno, molto personale e privato legato al matrimonio di mia figlia, mi ha permesso di nucleare un convincimento in base al quale la modernità torna a chiedere ritualizzazioni di senso che dimostrano come la dimensione pubblica della famiglia costituzionale, oltre che celebrata in un contesto religioso, fondi una nuova ed essenziale dinamica sociale che ha rilevanza pubblica oltre che ovvia dimensione privata. Questa “pubblicità” - direi quasi inconscia, ma profonda - che il matrimonio ancora assume, fonda la sua natura di elemento di condivisione a forte carica ociale che sarebbe drammatico disperdere. L’idea di vita nuova, di investimento, di rito aperto e celebrato – anche laicamente - all’interno di una comunità segna il passo di una vitalità che fonda l’idea stessa di futuro. Questo è quanto ho detto e che è parte integrante di ciò che penso da sempre. Quanto avrei voluto dire, invece, attiene al tema: quali politiche familiari nelle regioni? Quali politiche familiari in Toscana? Da qui in poi anche i presenti non riconosceranno le mie parole perché non le ho mai pronunciate. Faccio una premessa: ha senso di certo parlare di politiche familiari tenendo presente la dimensione delle scelte politiche nazionali. Bene in questo senso ha fatto il rappresentate del Forum delle Famiglie. Tuttavia, dopo la riforma del Titolo V e dopo quel poco (ma buono) di federalismo che abbiamo potuto portare a maturazione, il segmento centrale per le politiche familiari è di certo quello regionale.. 42.100
  • 43. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Le regioni saranno i nuovi centri di sviluppo, o di regresso, del futuro delle politiche legate alla famiglia, alla vita, alla natalità. La prima domanda che pongo è questa: come mai su un tema dove a parole siamo tutti d’accordo non si riesce a fare nulla di realmente e fortemente concreto? Perché questo è il caso della Toscana. Ve lo ripercorro, questo caso, perché da questa vicenda, politica ma tipica e topica, potremmo- penso- andare al cuore della questione. In Toscana il sistema politico è consolidato in una sorta di assenza di alternanza, nel senso che - per ragioni politico-culturali - la sinistra governa da sempre. Non faccio questa riflessione per ragioni polemiche - sarebbe pure controproducente, del resto chi perde ha sempre torto!- , ma solo di analisi. Non a caso in questo contesto carente di alternanza è stata istituita la figura del Portavoce dell’Opposizione, figura rafforzata nelle prerogative, che ha due compiti: tenere insieme chi si “oppone” alla Giunta e configurare una piattaforma programmatica alternativa su pochi ma significativi punti da mettere in atto nella legislatura. Punti, cioè, programmatici ma che vogliamo portare a realizzazione subito aprendo un confronto con la maggioranza; questo perché riteniamo che questi aspetti siano dirimenti per una Toscana migliore e siano, al tempo stesso e dal nostro punto di vista, non affrontati con sufficiente attenzione ed efficacia dalla maggioranza. Le politiche familiari sono uno dei punti che ho indicato da Portavoce dell’Opposizione come essenziali sia nel configurare la nostra agenda politica di minoranza che si candida a divenire maggioranza, sia nell’evidenziare la nostra identità programmatica di forze alternative alla Giunta alternative ma sempre in dialettica secondo il dettato sturziano in base al quale “siamo eletti da una parte, ma rappresentiamo tutta una comunità”). Perché la famiglia come scelta programmatica di lunga durata? Per molte ragioni, l’ultima delle quali quella di tipo valoriale che pure è la prima delle controdeduzioni che rendono così difficile parlare di famiglia in Toscana. Ci arriverò. Abbiamo scelto la famiglia, fermo restando il dato valoriale che tratterò in chiusura, perché la Toscana – e su questo mi verrebbe da dire l’Italia - ha bisogno di: più competitività, più libertà, più competenze tecniche, più solidarietà e meno assistenzialismo, più sinergia tra generazioni, più autonomia, meno politiche di massa e più politiche di comunità. Ma non solo: ha bisogno di una nuova spinta di fiducia che si traduce solo se i giovani e le famiglie si sentono coraggiosi e non incoscienti se fanno figli. Per molti anni si è parlato di Toscana felix, oggi non lo ammette più nessuno, senza capire che anche qualora fosse stata felix in termini economici non lo era in termini reali perché questa Regione ha, da anni, il più basso tasso di natalità d’Italia. Che significa questo? Significa che è una Regione triste. E la tristezza, prima o poi, ha un costo economico e sociale. Oggi questo costo la Toscana lo paghiamo moltissimo, di certo per la complicità di una crisi generale che non nego, ma che nella mia regione ha un volto più profondo perché è crisi in tempo di sfiducia (cioè il contrario del primo dopo guerra dove c’era la fame, ma c’era la forza di guardare lontano). 43.100
  • 44. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS In Toscana la sfiducia profonda è venuta prima della crisi. Allora, se questi sono i problemi della Toscana per come la vediamo noi, non possiamo pensare di affrontare le singole criticità come compartimenti stagno, cioè pensare che sia possibile fare la lista delle “malattie” e curarne una dopo l’altra. Non è possibile dire: prima mi occupo della competitività, poi della formazione professionale, poi delle politiche sociali, poi della natalità, poi delle politiche del lavoro. Non è possibile perché non c’è tempo, non ci sono le risorse, ma soprattutto perché il corpo sociale è come il corpo umano dove le implicazioni, in negativo così come in positivo, si tengono insieme. Serve allora trovare la chiave che permette di risolvere non tutti i problemi insieme (questi non sono miracoli che può fare la politica, neppure la migliore), ma che innesca un meccanismo positivo - direi di contaminazione - così che, trovato il punto fermo o se vogliamo la leva, siamo nelle condizioni di sollevare il sistema complesso secondo una armonia di positive e connesse corrispondenze. Il punto fermo, il punto di sintesi per noi si chiama famiglia. Si chiama famiglia perché la famiglia è una leva di sviluppo perché produce – il tessuto produttivo toscano è legato ad aziende a gestione familiare-; perché innova; perché è un grande ammortizzatore sociale; perché tiene insieme le generazioni; perché fa fronte al bisogno prima e spesso meglio dello stato; perché è il contesto dove la fiducia si fa natalità. Per arrivare a dire che la Toscana aveva – ed ha - bisogno di una nuova politica familiare per dare il colpo di reni non siamo partiti da nostri intimi convincimenti – pur validi, riteniamo- ma siamo partiti dall’analisi del PIL regionale, dall’analisi della disoccupazione giovanile, dai quotidiani necrologi delle piccole e medie imprese a conduzione familiari, dalla crisi delle politiche socio- sanitarie. Abbiamo concluso che alla Toscana serva una nuova politica familiare; proprio qui dove le politiche familiari non hanno né una legge di riferimento, né un direzione regionale, né un Assessorato. Nulla. La Toscana, che pure ha un modello socio-sanitario che io non condivido ma che ha una sua logica, è una regione forse “pro-sociale” ma di certo “no-family”. La famiglia entra in gioco in Toscana solo quando è patologia, mai quando è fisiologia. Abbiamo quindi avvertito con certezza che le politiche familiari erano la risposta complessiva al sistema dei problemi. Una risposta non miracolistica, ma di durata. La prova: in altre regioni l’attivazione di politiche familiari ha avuto come riscontro un miglioramento generale in economia e nel cosiddetto capitale sociale. Ci siamo detti: facciamo una proposta di legge per la Toscana che abbia al centro la famiglia come leva di sviluppo economico, sociale, culturale. Siccome facciamo politica e sappiamo che le rigidità aiutano la propaganda ma non il raggiungimento del risultato abbiamo detto anche: non facciamo una legge regionale fotocopia della legge lombarda perché il modello lombardo è il modello alternativo, politicamente parlando, a quello toscano. 44.100
  • 45. CONVEGNO CONFERENCE: L A F AM I G LI A TH E F AM I LY REPUBLIC OF SAN MARINO: September 15, 2012 ATTI DEL CONVEGNO - CONFERENCE PROCEEDINGS Facciamo una raccolta di leggi regionali che possano dimostrare una pluralità di contesti politici che hanno fatto scelte significative. Abbiamo quindi preso ad esempio la legge della Lombardia e del Veneto; ma anche quella delle Marche e del Piemonte dell’allora Governatrice Bresso; e poi la legge della Puglia voluta dal centro-destra ma non abrogata (anche se mi dicono depotenziata) dal centrosinistra. Abbiamo preso ad esempio l’Umbria dove la forza dell’Associazionismo ha aperto porte prima serrate. Abbiamo preso i dati dagli uffici della Giunta. Bene. In Aula la legge è stata bocciata. Perché? Perché se è vero che i contenuti potevano andare, se è vero che i dati erano buoni e veri, se è vero che altre regioni anche di segno diverso avevano fatto questa scelta, c’era un problema: nella premessa abbiamo scritto che la famiglia di cui si parlava era quella della Costituzione. Così la Costituzione è stata la ragione della disgrazia della nostra legge. La Costituzione andava superata, era vecchia, non riconosce le coppie omosessuali, dà al matrimonio una funzione eccessiva. Ci è stata fatta anche la proposta – venuta da un cattolico della maggioranza - di lasciare il testo così com’era togliendo solo la parola “famiglia” e sostituendola con coppia, di fatto e di diritto. A questa richiesta abbiamo detto: prima si riconosce un favor alla famiglia e poi se le risorse ci saranno le stesse prerogative le riconosciamo a tutte le coppie di fatto (non abbiamo voluto indagare se anche omosessuali, magari con una legislazione regionale avanzata). Ci è stato detto che il favor familiae – quello che è in Costituzione - è discriminante; abbiamo insomma scoperto che la nostra Costituzione fonda ingiustizie sociali! Siamo andati in Aula con la certezza della sconfitta. Certezza confermata. Non ci siamo però arresi e abbiamo attivato il “piano B”. In che cosa è consistito il “piano B”? Durante la scrittura del testo di legge abbiamo contatto persone, associazioni, categorie economiche e nella stragrande maggioranza esse si erano dette favorevoli all’impianto del testo. Allora abbiamo cambiato natura alla legge: stesso testo nella sostanza ma nuovo e neutro preambolo e niente simboli di Gruppi politici. La nostra legge cambiava i connotati formali e da legge di iniziativa consiliare affidata ad una parte politica è divenuta legge di iniziativa popolare, affidata cioè all’iniziativa dei Toscani. Procedura farraginosa, tempi stretti, burocrazia soffocante, firme, timbri, autentiche, mobilitazione di eletti e simpatizzanti, certificati da raccogliere in 287 comuni. In tre mesi oltre 8000 firme. La legge arriva in Aula a firma dei Toscani. La sinistra radicale vota contro così come vota contro il PD di estrazione PDS, mentre il PD di estrazione Margherita si astiene. In questo caso, però, l’astensione vale come voto negativo. La legge è respinta per la seconda volta, l’atto è decaduto e non è ripresentabile in quella forma. La domanda è: perché? Perché in Toscana dire famiglia va assai bene, ma dire politiche per la famiglia vuol dire “cattolici” non come esperienza di vita privata ma come esperienza pubblica e ciò in Toscana vuol dire moderati cioè non progressisti quindi più o meno conservatori secondo una accezione retrò. La verità è che ci siamo giocati una legge sulla famiglia solo per un retro pensiero ideologico figlio degli anni ’60. È così. Ecco che ciò che avevamo cercato di superare, cioè la resistenza ideologica, è stata la ragione ultima di ciò che non ci ha permesso di vincere questa battaglia. 45.100