Presentazione Mozione Bersani
Congresso Partito Democratico 2009
Realizzata da Manuel Marzia
Comitato Adda Martesana per Bersani
Contatti e-mail:
manuel.marzia.78@gmail.com
addamartesanaperbersani@yahoo.it
2. Perché sostenere la Mozione Bersani: identità, territorio, organizzazione 1° congresso del Partito Democratico “ Tocca alla politica pronunciare un’idea di società”
3. Il Partito Democratico rappresenta la più grande intuizione degli ultimi venti anni. Nasce nel solco della tradizione dell’Ulivo ed è lo strumento migliore attraverso il quale perseguire il rinnovamento della politica italiana Un punto di svolta per un grande progetto
4. Ciò che abbiamo realizzato nei primi venti mesi è al di sotto del progetto che intendevamo perseguire. Ciò che il Pd aveva di meglio da dire agli italiani non lo ha ancora detto. E’ nostra precisa responsabilità creare le condizioni perché il PD sia finalmente in grado di convincere e di vincere. Cominciare da un’analisi autocritica
5. Perché il PD ha finito per deludere molte delle aspettative che aveva suscitato? La “ vocazione maggioritaria ” si è spesso ridotta ad una sorta di “nuovismo” politico, tralasciando il necessario lavoro di radicamento e interlocuzione con il tessuto vivo e produttivo della società . Tre debolezze sulle quali intervenire
6. Tre debolezze sulle quali intervenire Si sono privilegiate suggestioni mediatiche e leaderistiche rispetto alla costruzione di una forte identità politica che si basasse sulla forza delle idee e sulla solidità dei contenuti. Perché il PD ha finito per deludere molte delle aspettative che aveva suscitato?
7. Tre debolezze sulle quali intervenire Non siamo stati in grado di utilizzare al meglio l’immenso patrimonio costituito dal cosiddetto “ popolo delle primarie ”, finendo per disperdere quella formidabile energia iniziale, anche a causa di un uso inappropriato dello strumento delle primarie. Perché il PD ha finito per deludere molte delle aspettative che aveva suscitato?
8. I problemi del partito non nascono dal tradimento della ispirazione originaria. Un congresso fondativo ESSA E’ ANCORA FORTE E VITALE
9. Un congresso fondativo I problemi derivano piuttosto dalla mancanza di basi culturali, politiche ed organizzative solide. Il congresso, da questo punto di vista, dovrà rappresentare un momento “fondativo” , che finora è venuto a mancare a causa delle circostanze contingenti e delle scadenze non rinviabili.
10. Essere democratici nel XXI secolo vuole dire essere in grado di affrontare le grandi questioni in un’ottica sovranazionale. Italia, Europa, Mondo…
11. Sono tutte questioni che non possono essere affrontate efficacemente senza tenere conto delle prospettive a livello globale. Italia, Europa, Mondo… SQUILIBRI ECONOMICI REGOLAMENTAZIONE FINANZIARIA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PAESI EMERGENTI CRISI CLIMATICA POLITICHE ENERGETICHE GESTIONE DELLE MATERIE PRIME FLUSSI MIGRATORI
12. L’orizzonte europeo è la certezza dei riformisti italiani. Il nostro europeismo nasce dalla necessità di contribuire al governo democratico mondiale e, insieme, di promuovere la modernizzazione dell’Italia. Il PD e l’Europa
13. L’Europa può oggi aiutarci a valorizzare merito e responsabilità, accelerare il ricambio generazionale, modernizzare le reti tecnologiche, promuovere la parità fra i sessi, migliorare le politiche ambientali e ampliare la sfera dei diritti. Il PD e l’Europa
14. Lavoro e Cittadinanza Un Paese che merita di più Se il lavoro perde dignità, anche la democrazia si indebolisce. E per dare forza al lavoro è decisivo il rinnovamento delle forze sindacali, insostituibili fattori di arricchimento della democrazia.
15. Natura, storia, conoscenza Per passare dalla green economy alla green society è necessario un salto di qualità della politica. Un Paese che merita di più edilizia a basso consumo abbattimento delle emissioni ricerca scientifica reti per le città digitali prevenzione dei rischi idrogeologici agricoltura di qualità promozione del consumo responsabile sicurezza degli alimenti energie rinnovabili
16. Futuro e Riforme E’ urgente passare ad una stagione di riforme vere, che siano in grado di delineare un orizzonte per il cambiamento. Un Paese che merita di più
17. Futuro e Riforme Il PD è nato al servizio della nuova generazione. Un Paese che merita di più Ai giovani è chiesto di raccogliere il testimone delle radici del movimento democratico: prendere le parti ed il punto di vista di chi lavora e produce, di chi è più debole e subordinato per costruire una società migliore per tutti.
18. Ridurre le diseguaglianze, liberare il merito Da dove ripartire moderna rete di sicurezza sociale lavoro , reddito e pari opportunità Welfare nuovo patto di fedeltà fiscale liberalizzazioni reale mobilità sociale scuola, ricerca e università merito e responsabilità
19. Da dove ripartire Riformare lo Stato per mantenere unita l’Italia Le sfide per l'immediato futuro si chiamano attuazione del federalismo fiscale, razionalizzazione e riforma delle autonomie locali, trasformazione del Senato in Camera delle Regioni e delle Autonomie.
20. Da dove ripartire Riformare lo Stato per mantenere unita l’Italia Ma lo Stato va anche riorganizzato secondo il principio della sussidiarietà orizzontale, valorizzando le energie di civismo democratico, del terzo settore e del volontariato.
21. Legalità è Democrazia La legalità deve garantire la sicurezza, la prevenzione e il contrasto di fenomeni criminali che ostacolano la convivenza civile e alimentano le paure. Da dove ripartire
22. Da dove ripartire Legalità è Democrazia Su questi temi possiamo e dobbiamo passare all’attacco. Il centrodestra, infatti, agita il problema della sicurezza, ma aggrava ogni giorno la crisi di legalità con i condoni. Per proteggere il suo leader non esita a indebolire gli strumenti di controllo dei corpi dello Stato .
23. Laicità e valori condivisi Il principio di laicità è la nostra bussola, la via maestra di una convivenza plurale. Da dove ripartire
24. Da dove ripartire Laicità e valori condivisi La laicità si nutre di rispetto reciproco e di neutralità – che non significa indifferenza – della Repubblica di fronte alle diverse culture, convinzioni ideali, filosofiche, morali e religiose. È anche impegno per la loro salvaguardia, promozione del dialogo interculturale e interreligioso, mutuo apprendimento.
25. La vocazione maggioritaria Non significa rifiutare le alleanze, ma, al contrario, renderle possibili, perché costruite nella chiarezza, sulla base di vincoli programmatici. Da soli si può fare poco...
26. Da soli si può fare poco... La vocazione maggioritaria Non consiste nell’autosufficienza, ma nella capacità di ritrovare una funzione di rappresentanza popolare, e nell’impegno ad elaborare un progetto di governo che convinca il Paese.
27. Non possiamo più confondere il bipolarismo, che è una conquista della nostra democrazia, con il bipartitismo, che non ha fondamento nella realtà storica, sociale e politica del Paese. Da soli si può fare poco...
28. E’ assolutamente vitale che il PD stabilisca chiaramente quali sono i tratti che ne definiscono i valori e l’identità. La nostra identità
29. E’ indispensabile che il partito espliciti in maniera inequivocabile la propria posizione rispetto a tutta una serie di questioni non più rinviabili, che delinei il proprio modo di essere una forza di centrosinistra, progressista e riformista. La nostra identità
30. Dobbiamo dunque riaffermare con forza le parole chiave che sono alla base della nascita del Partito Democratico. La nostra identità
31. Un partito popolare, riformista, ambientalista e laico, che promuove l’uguaglianza, il lavoro e il civismo. Un partito che si apre ai giovani e al tessuto produttivo e che persegue le pari opportunità tra i generi e tra i ceti sociali. La nostra identità
32. Il primo requisito per essere riconosciuti e riconoscibili come una forza autorevole consiste nel possedere un reale radicamento nel tessuto sociale. Il radicamento: un requisito essenziale
33. Per questo, nel rispetto della reciproca autonomia, vanno coltivati rapporti con tutte le organizzazioni sociali, del lavoro, dell’impresa, dei consumatori e del volontariato. Il radicamento: un requisito essenziale
34. La forma di “ partito federale ” deve trovare compiuta realizzazione in una ripartizione razionale delle risorse economiche, che tenga in debito conto le esigenze di finanziamento di ogni livello territoriale. Un partito VERAMENTE federale
35. E’ necessario inoltre che tutti gli organi di direzione del partito siano almeno per la metà diretta espressione del livello territoriale immediatamente inferiore, al fine di mantenere un rapporto diretto tra gli iscritti (la “base”) e la direzione nazionale lungo tutta la catena degli organismi rappresentativi. Un partito VERAMENTE federale
36. E’ poi necessario che gli organi dirigenti abbiano una dimensione minore di quella attuale: assemblee troppo grandi non consentono di discutere in maniera efficace e di assumere decisioni collegiali. Un partito VERAMENTE democratico
37. Quella che potrebbe apparire come una democrazia “allargata” rischia infatti di tramutarsi in un meccanismo plebiscitario , dove centinaia (a volte addirittura migliaia) di persone si trovano a ratificare per acclamazione una serie di decisioni assunte in altra sede. Un partito VERAMENTE democratico
38. La sovranità nel partito appartiene agli iscritti, che la condividono con gli elettori nelle occasioni regolate dallo statuto. Agli iscritti sono riconosciuti diritti fondamentali come la partecipazione alle decisioni ai vari livelli e l’elezione degli organismi dirigenti. Organizzazione e PRIMARIE
39. Il Pd coinvolge gli elettori, attraverso le primarie, per selezionare le candidature alle cariche elettive, con particolare riferimento alle elezioni in cui non sia presente il voto di preferenza. Organizzazione e PRIMARIE
40. Le primarie per l’elezione del segretario nazionale richiedono nuove regole ispirate a due criteri fondamentali: non devono trasformarsi in un plebiscito e non possono essere distorte da altre forze politiche. Primarie organizzate in maniera migliore
41. Le primarie vanno rese più efficaci, rendendo più chiaro il meccanismo di partecipazione. L'albo degli elettori deve essere effettivamente pubblico e certificato. Primarie organizzate in maniera migliore
42. Per tutte queste ragioni, con tutti questi impegni vogliamo costruire insieme un Paese da amare, un’Italia dove sia bello vivere, lavorare, crescere i propri figli. Con il Partito democratico. 1° congresso del Partito Democratico