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     L A G R A N D E V E N E Z I A D E L 2020

     Programma elettorale di Renato B runetta Sindaco
  

  




                                                        1
INDI C E


 1.       Premessa                                                                4
 2.       Governare la Grande Venezia                                             7
 3.       Obiettivi del programma                                                 8
 4.       I grandi settori: più sviluppo, più occupazione, più ricchezza          9
 5.       Le infrastrutture, basta opere incomplete                              11
      a   Completamento del MOSE e salvaguardia                                  11
      b   Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale                            12
      c   Translagunare                                                          12
      d   Porto commerciale e nuovi insediamenti                                 12
      e   Quadrante Tessera                                                      13
      f   Corridoi comunitari                                                    14
 6.       Bonifica e rilancio di Porto Marghera                                  14
 7.       Più investimenti nella città: la Grande Venezia è accogliente,         15
          moderna e vivibile
      a                                                                          16
      b                                                                          17
      c   Il Progetto Fondaci                                                    17
      d              le                                                          18
      e   Il rilancio del Lido                                                   19
      f   Il comparto fieristico                                                 19
 8.       La nuova legge speciale e la collaborazione tra istituzioni            21
 9.       Promuovere e sostenere le attività commerciali                         23
10.       Turismi a Venezia: una nuova vocazione di qualità e passione           24
11.       Produrre cultura ed eventi culturali                                   26
12.       La Grande Venezia degli eventi mondiali                                28
13.       Lo sport                                                               29
14.       Un master plan per Venezia 2019, capitale europea della cultura        30
15.       Università e ricerca                                                   32
16.                                          e                                   33
17.       Le politiche sociali                                                   34
18.       Le donne: accrescerne la presenza nella società e la sicurezza nella   35
          città
19.       La sanità                                                              35
20.       La sicurezza e la legalità                                             36
21.       I nuovi veneziani e la crescita della Grande Venezia                   37
22.       I primi progetti operativi                                             39
23.       Tanti sì e i necessari no per la Grande Venezia                        41




                                                                                      2
3
1. Premessa


declino demografico, economico, sociale e ambientale in corso da troppi anni a
Venezia, Mestre, Marghera, Lido, Isole e gli altri Centri della Terraferma.
La Città, con meno di 300 mila abitanti è un arcipelago di isole urbane oggi


nuovamente connesse. La mancanza di strategia, una lunga fase politica vissuta
sulle spalle della Città, si assommano con maggiore risalto ai problemi della vita
urbana e collettiva:


       a un prezzo commisurato alla propria capacità di spesa;




       la scarsezza di prospettive occupazionali per i giovani;
       una adeguata mobilità;
       la conservazione delle risorse naturali necessarie alla vita delle generazioni
       attuali e future e delle testimonianze storiche, che costituiscono la base
       identitaria di un popolo.
La dimensione dei problemi e le loro continue interrelazioni sono tali da


                                               -est.


realizzazione di un sistema di investimenti infrastrutturali e di interventi di




                                                                  economica e il
contemporaneo incremento della popolazione residente.
La ricostruzione della base economica sarà attuata attraverso:



                                                                                   4
A. un investimento infrastrutturale complessivo di 15 miliardi nel corso del
   decennio per realizzare:
       lo sviluppo dei servizi di trasporto e logistici legati al porto e


       il completamento delle opere di salvaguardia e del MOSE;
       la translagunare;
       le bonifiche dei siti contaminati di Porto Marghera, necessarie al suo
       rilancio economico e occupazionale;
       i nuovi collegame
       interna.


B. un articolato insieme di interventi di rivitalizzazione e recupero urbani per
   complessivi 10 miliardi nel corso del decennio per:
       valorizzare aree abbandonate, siti demaniali non strategici e aree
       industriali dismesse;
       rendere proprietari gli inquilini della case pubbliche, Ater e comunali,
       attraverso il riscatto a prezzo equo della casa di abitazione;
       lanciare una politica della casa per i giovani;
                                        .


C. una profonda innovazione dei criteri e delle regole di governo



   compiti; il riordino del sistema delle società partecipate dal Comune; una
   nuova legge speciale per Venezia.


Il programma di infrastrutture e gli interventi sulla Grande Venezia appena citati
produrranno un graduale incremento di ventimila addetti diretti ai quali se ne
aggiungeranno altri 25/35 mila attratti dalle nuove opportunità che la Grande


ricchezza senza danneggiare la città.


                                                                                   5
Il rilancio della Grande Venezia richiede la fine della chimica inquinante e
                            o delle petroliere dalla Laguna e la loro gestione in un
terminal off-shore.
Lo sviluppo della residenzialità farà sì che questi nuovi addetti diventino cittadini
e possano insediarsi con le loro famiglie nel territorio comunale con un
incremento di circa 40 mila abitanti a Venezia, Lido e Isole e circa 60 mila
abitanti a Mestre, Marghera e negli altri centri della Terraferma.
Si sarà così realizzato il necessario aumento demografico essenziale per sostenere
ed autoalimentare lo sviluppo della Grande Venezia.
Per questo è necessario che la politica sia messa fuori dalla gestione delle
partecipate comunali, per dare più servizi ai cittadini valorizzando il merito e la
professionalità dei dipendenti pubblici.
Avremo nuovamente una Città in grado di produrre ed esportare cultura, di
ospitare grandi eventi, di essere sede di organizzazioni internazionali, di offrire
dialogo interculturale e interreligioso, di ospitare con qualità, di rappresentare il
riferimento del Veneto e del Nord-est.
Una Grande Venezia forte, accogliente e gentile, capace di prendersi cura dei suoi
anziani, senza lasciare indietro nessuno.




                                                      +  Qualità  della  vita
 +  Infrastrutture            +  Residenti            +  Coesione
 +  Residenze                 +  Occupazione          +  Crescita  culturale
 +  Insediamenti              +  Servizi
 produttivi                                           +  Sostenibilità  
                              +  Sviluppo             ambientale
 +  Innovazione




                                                                                   6
Il programma


2. Governare la Grande Venezia.


cambiato negli ultimi decenni, si è anzi progressivamente esteso coinvolgendo
anche Mestre e i Centri della Terraferma.
La città nel frattempo è cambiata, ha proseguito nel suo lento scivolamento
economico, demografico e sociale. E così sono cambiati il contesto nazionale ed
internazi
essere e di ricostruire le proprie basi produttive.
Siamo, infatti, entrati in una fase in cui la strategia dello sviluppo dipende certo
dalla graduale ripresa della domanda interna e di quella internazionale, ma va
tradotta in pratica attraverso gli investimenti connessi ad una coraggiosa economia
delle trasformazioni e delle innovazioni territoriali, strutturali, organizzative,
tecnologiche che consentano di arrivare all'appuntamento con la ripresa mondiale
con un profilo competitivo rafforzato.
Un programma capace di invertire i molti processi di declino e di riposizionare
Venezia nel panorama internazionale deve quindi contenere tanto una visione
strategica per il futuro della città quanto gli elementi concreti di avvio di una


Governare Venezia significa dunque immaginare, progettare ed accompagnare un
programma di grande respiro e di grande ambizione: Venezia, le Isole, Mestre,
Marghera e gli altri Centri della Terraferma in una prospettiva almeno decennale.
Una prospettiva sostanzialmente già presente al lancio dei grandi progetti del
Passante, del MOSE, della messa in sicurezza della laguna rispetto agli scoli
industriali di Marghera, dell'alta velocità, del rigassificatore, della Pedemontana
veneta, fino all'idea della translagunare, alla Romea commerciale e alle




                                                                                  7
base
fresche nella nostra comunità.
La Grande Venezia! Questa è la dimensione, sia fisica sia immateriale, coerente
con i problemi e soprattutto con le attese della nostra comunità. Investire nella
nostra area significa partire da un elevato livello di economie insediative e di
infrastrutture già esistenti, da completare, adeguandole alle nuove necessità in un
sistema di investimenti di potenziale unico nel Nord-est e oltre.




3. Obiettivi del programma

Realizzare in un orizzonte temporale decennale (2010 - 2020) una crescita della
base economica ed un aumento degli occupati residenti di circa 45/55 mila unità
per invertire la tendenza al declino economico, sociale e ambientale di Venezia.
Il complesso degli investimenti previsti nel decennio 2010      2020 è pari a circa 25
miliardi di Euro, dei quali 15 miliardi di investimenti in infrastrutture, finanziabili
attraverso risorse pubbliche (europee, statali, regionali e locali) e private (finanza
di progetto) e 10 miliardi di investimenti per riqualificazione e manutenzione
urbana, insediamenti per i settori produttivi ed edilizia residenziale e sociale,
finanziabili con risorse pubbliche locali, vendita di immobili e risorse private.
La nuova base economica di Venezia costituirà un moltiplicatore della crescita
generando:
       un effetto immediato su occupazione e reddito nei settori coinvolti dal




       un effetto permanente di medio-
       economia locale,


       investimenti addizionali e sviluppa un effetto moltiplicativo con aumento
       di produzione, occupazione, reddito e quindi consumi;


                                                                                     8
un effetto sulle entrate della PA locale, risultante dei precedenti due punti:


          capitale
          locale e rafforzando la competitività della Grande Venezia.
Il risanamento urbanistico, il miglioramento dei servizi del Comune e delle public
utilities locali, la nuova residenza, lo sviluppo e la riqualificazione produttiva,
commerciale, culturale e turistica
economica della città e la renderanno attraente e competitiva. Tornerà ad essere la
Grande Venezia, la città che cresce e che attrae capitali e persone, la città del
Mondo, il baricentro del Nord-est e crocevia degli scambi, la città coesa e del
dialogo, la città sicura e sostenibile, la capitale della cultura, la città dei grandi
eventi.
La ritrovata ricchezza della grande area veneziana, non più marginale rispetto alle
più dinamiche aree di Padova e Treviso, e nella quale si registra un significativo
incremento della qualità dei servizi erogati dal Comune e dalle public utilities
locali, sarà sostenuta da 45/55 mila nuovi occupati residenti e relative famiglie.




4. I grandi settori: più sviluppo, più occupazione, più
   ricchezza

A dare impulso e vigore alla ricostruzione della base economica nei prossimi anni
vi sarà un forte sviluppo che riguarderà i servizi di trasporto e logistici legati al
porto e a


MOSE e miglioramento dei collegamenti ferroviari per il porto; seconda pista e
collegamento con
espansione porterà con sé nuova occupazione, con una base di 3.500 addetti per il
porto e di 1.000-




                                                                                      9
Stesso sviluppo sarà offerto ai servizi direzionali e terziari localizzati nei pressi
del Centro Storico, Mestre e Tessera dove si possono garantire le migliori
accessibilità: Venezia porta del Nord-                                -
centro orientale. Per questi servizi è prevista una nuova occupazione di almeno
3.000 addetti.
Lo sviluppo dei prodotti e dei servizi di ricerca e innovazione forniti dal cluster
Università-CNR                  e dal Parco Scientifico Tecnologico VEGA, assieme
all                                                                       , sul modello di
Venice International University, porterà a una nuova occupazione di ameno 2.000
addetti di base, con altri 500 addetti per le università straniere.
Saranno promosse le attività professionali per giovani disposti ad avviare
iniziative imprenditoriali, anche grazie a programmi di assistenza al lancio di
nuove imprese artigiane e del terziario
addetti.


energetico, trattamento dei rifiuti
nelle aree di Marghera non dedicate allo sviluppo urbano, tecnologico e logistico


Le attività culturali ed espositive, il potenziamento de La Biennale, la Fenice, le
                                        Musei, diversi da quelli in area marciana,
prevedono almeno 1.000 addetti, e le attività del turismo, relative in particolare al
rilancio del Lido e allo sviluppo delle strutture turistiche in terraferma
permetteranno una nuova occupazione per circa 2.500 addetti, di cui 1.000 per il
rilancio del Lido.
I Fondaci internazionali, da realizzare sul modello de La Biennale, e almeno la
sede stabile di      Organizzazione internazionale,
2.500 addetti.
        
        




                                                                                       10
5. Le Infrastrutture, basta opere incomplete


oltre 15 miliardi di euro tra il 2010 e il 2020.
Questi investimenti si finanziano attraverso risorse pubbliche - europee, statali,
regionali, locali   e risorse private come la finanza di progetto e le partnership
pubblico-privato.
Le grandi opere possono sembrare un tema distante dalla quotidianità dei bisogni
di una comunità, in realtà sono invece tra le più solide fondamenta del futuro
comune. Un buon livello di mobilità, ad esempio, significa passare meno tempo
nel traffico, meno tempo alla fermata di un vaporetto o di un autobus, significa
cioè poter dedicare maggior tempo della propria vita agli affetti e agli interessi
personali.


qualità della loro vita dipende anche dallo sviluppo del Porto commerciale e
turistico in quella zona, dalle bonifiche che vi verranno preventivamente attuate,
dai mezzi che i flussi dei turisti useranno per raggiungere il Centro Storico e il
Lido.

  
5.a     Completamento del Mose e salvaguardia

I cantieri del MOSE hanno finora sviluppato il 63% di avanzamento fisico, il
completamento è previsto per il 2014. Le risorse ancora da investire di qui al 2014
ammontano a circa 2,3 miliardi di euro, totalmente finanziabili con risorse


morfologica della Laguna va sostenuto nel quadro della governance ambientale


sempre stato assoggettato. Le attività di manutenzione cominceranno dopo il
primo anno di entrata in esercizio delle opere di difesa e comporteranno un
impegno di circa 20 milioni annui.



                                                                                11
a. Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (S F MR)

Il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale è un progetto in corso di
realizzazione per il quale è previsto un investimento di 570 milioni di euro,
completamente finanziabili con risorse pubbliche, riguarda da vicino il territorio


metropolitana formata con Padova e Treviso. Il rispetto dei tempi della sua


Veneziana.

b. Translagunare

La Translagunare aumenta la mobilità riduce distanze, tempi e costi riduce


turistica sui mezzi acquei e in pa
previsto è di 2,3 miliardi di euro    di cui 800 milioni per la prima tratta - e sarà
finanziato per metà con risorse pubbliche e per metà con la finanza di progetto.
                                                  no, Fondamente Nuove, Arsenale,
Lido, Giudecca e Fusina per connettersi poi al Sistema Ferroviario Metropolitano


diminuendo il carico sulle strade. La realizzazione dovrà tener conto della


subsidenza del territorio. Intendiamo inoltre
attraverso il ricorso alle soluzioni tecnologicamente più avanzate.




c. Porto commerciale e nuovi insediamenti

Il porto commerciale di Venezia può trovare nelle aree dismesse di Marghera uno
sviluppo del traffico container, della logistica e dei servizi connessi. Dopo la
bonifica si potranno accogliere il polo fieristico e la logistica, la cantieristica, il




                                                                                    12
conoscenza                     ,                         la residenzialità.
Porto Marghera diventerà il nuovo waterfront di Venezia. Per ridurre i costi di
dispersione e frammentazione del territorio si prevederà un Master Plan per il
coordinamento    della   riconversione,   riqualificazione   riordino   delle   zone
produttive.




sviluppati. Gli investimenti programmati e già in esecuzione ammontano a 870
milioni di euro, di cui il 70% da risorse pubbliche e il 15% da risorse proprie:
Infatti, il Porto dal 2007 è in regime di parziale autonomia finanziaria e può
contare su un flusso di risorse proprie derivanti da tasse portuali e canoni


finanziamento degli investimenti sarà al 50% pubblico e al 50% risorse proprie.




d. Quadrante Tessera

Il Quadrante è fondamentale per lo sviluppo ma va visto in maniera coerente con
il nostro disegno generale di città. Ciò che emerge dallo stato attuale delle
proposte progettuali evidenzia un nodo intermodale con elevata accessibilità
stradale e ferroviaria che comprende il nuovo stadio, la nuova sede di terraferma
del casinò, un business park
terminal acqueo Venice Gateway con albergo e centro congressi. Nel Quadrante
                                                                                   l


Le soluzioni previste per lo stadio prevedono anche strutture temporanee che
rendono realistica la scelta di Venezia come sede delle prossime Olimpiadi e
comunque la sua partecipazione a eventi mondiali.



                                                                                  13
La nuova sede del Casinò sarà attrezzata per affrontare con successo la crescente
competizione mantenendo il prezioso supporto alle finanze comunali e andrà
rivista secondo i più aggiornati criteri di blind trust.
Per il Quadrante Tessera i primi investimenti programmati sono di 165 milioni di
euro, di cui il 55% da risorse private derivanti dalla cessione di aree, il 30% da
rimborsi derivanti da urbanizzazioni primarie e secondarie e il 15% dalla cessione
di aree SAVE.



e. Corridoi comunitari

Lo sviluppo delle economie orientali sta restituendo centralità al Mediterraneo,


mondiali con la realizzazione delle strutture di competenza di due Corridoi
europei, per i quali verranno investiti 4 miliardi di euro provenienti da risorse


è necessario anche per dare respiro alla nuova funzione logistica e alla portualità
di Venezia e Marghera.



6. Bonifica e rilancio di Porto Marghera

Le bonifiche dei siti produttivi contaminati che, in assenza di interventi,
continuano a minacciare la salute dei cittadini anche molti anni dopo la cessazione
delle produzioni, riguardano una superficie di 5.800 ettari, costituiti da terra per
3.000, laguna per 2.800 e canali per 500. La bonifica è urgente anche per ampliare
la base economica, e quindi demografica e occupazionale della Grande Venezia.
La nomina di un commissario consentirà di integrare al meglio tempi, qualità e


proveniente da risorse private ottenute dalla vendita dei terreni bonificati e il 20%
da risorse pubbliche, in relazione al tipo di destinazioni dei suoli bonificati. Vanno
rivis


                                                                                   14
piano di bonifica, un intervento per la messa in sicurezza dal rischio idraulico di
alcune aree urbane di Marghera e di Mestre, coinvolte negli ultimi anni da ripetuti
episodi di allagamento.


reimpiego e la riqualificazione della manodopera; queste iniziative saranno
concordate tra tutti i soggetti interessati e potranno diventare un metodo condiviso
per altre operazioni di rilancio. Il nuovo Comune intende attivarsi accogliendo
tutti i soggetti rilevanti del dialogo sociale per ridurre al massimo i disagi e
rendere la transizione occasione di sviluppo professionale e di migliore
impiegabilità per il personale coinvolto.

     


7. Più investimenti nella città: la Grande Venezia è
   accogliente, moderna e vivibile

Gli interventi nella città comprendono sia la riqualificazione e la manutenzione
urbana, sia la residenzialità, sia lo sviluppo di settori produttivi, in particolare il


2010-2020 ammonterà a circa 10 miliardi di euro.
La riqualificazione e la manutenzione urbana comprendono progetti per le
funzioni produttive e innovative e la residenza.
Una città sorge e si sviluppa in un certo ambito se quel luogo offre condizioni


e gli altri Centri non ritrovano una funzione vitale, che offra delle opportunità ai
propri abitanti, saranno destinate alla progressiva emarginazione e irrilevanza, a


temat




                                                                                    15
a.



domanda di nuovi insediamenti produttivi commerciali e culturali, in particolare




che aiutino la sostenibilità della residenza, sia le nuove unità abitative, coerenti
con lo sviluppo demografico atteso, anche mediante la riqualificazione del
patrimonio esistente.
Vanno attivate forme di sostegno ai giovani con credito fiduciario, anche
attingendo alle risorse liberate dalla vendita del patrimonio immobiliare pubblico
non strategico, e con agevolazioni fiscali per il lancio di nuove attività.


si finanziano rispettivamente con risorse pubbliche locali, vendita di immobili e
risorse private.
In particolare la nuova residenza sociale, circa 8000 appartamenti, sarà finanziata
dalla vendita del patrimonio pubblico non strategico, destinando i ricavi a
finanziare mutui a tasso agevolato e a integrare affitti per i giovani, i nuovi
veneziani e gli anziani, per un totale di 5.000 famiglie.
Ater e Comune di Venezia possiedono sul territorio comunale un patrimonio di
circa 8.000 unità immobiliari, la cui vendita fornirà risorse aggiuntive per circa
400/500 milioni di euro.
La cessione delle case pubbliche agli inquilini, a prezzo equo, non si limita a far
raggiungere un traguardo personale e familiare a un gruppo di persone che
diversamente non si sarebbero potute avvicinare alla proprietà, ma è soprattutto
                                                                                  di
ulteriori alloggi sociali. La vendita delle case pubbliche è uno strumento per




passate fasi politiche della nostra Città.




                                                                                 16
b.

La vitalità del sistema delle imprese artigiane è una priorità della nuova


coesione sociale, non solo un fatto produttivo. Si intende intervenire per rendere
più facilmente accessibile l


competenze implicite                                          istico e nel design,
investendo
non è solo tradizione: in settori non marginali una componente significativa
                  di prodotto e di applicazioni è sviluppata dalle imprese artigiane.




vetro e del marmo che erano una ricchezza della città e che ora sono a rischio di
estinzione. Bisogna creare le condizioni perché le botteghe artigiane e le vetrerie
possano adeguare, da un lato, la struttura produttiva alle norme di sicurezza e di
impatto ambientale,


Venezia una scuola di arti e mestieri aperta alla realtà internazionale, in grado di


professionale, tecnolo
sono stati il passato e debbono essere il futuro.




c. Il progetto Fondaci

Il Fondaco è un luogo dedicato alle interrelazioni culturali, agli scambi di merci e
di idee, alla residenza, alle pr
Fondaci saranno realizzati a Mestre e a Marghera, nelle Isole e nel Centro Storico,
in siti produttivi dismessi, in vecchie strutture militari, in complessi immobiliari



                                                                                  17
-immesso


ricognizione individua almeno 20 grandi aree adeguate alla realizzazione di un
Fondaco. La realizzazione del progetto Fondaci, e di alcuni interventi per la
residenza e il social housing, prevede investimenti privati per 1,2 miliardi,
investimenti pubblici per 1 miliardo e misti per 1,1 miliardi per un totale di 3,3
miliardi.
Per finanziare la realizzazione dei Fondaci si può procedere con diversi strumenti:
in parte si mobiliterà il patrimonio abitativo pubblico cedendolo in proprietà agli
inquilini e ricorrendo alla cartolarizzazione; si cederanno a operatori esteri, anche
istituzionali (secondo lo schema attuato da La Biennale) spazi di rappresentanza e
di business; si potrà ricorrere al mercato coinvolgendo i privati nel recupero di
proprietà pubbliche non utilizzate; si agevoleranno                                e
la finanza di progetto; si favorirà la partecipazione del capitale delle fondazioni
ex-bancarie. In relazione alla struttura del singolo fondaco varierà anche la
composizione delle fonti di finanziamento: ricorso al mercato per gli spazi
commerciali, la residenzialità e le aree di rappresentanza, ricorso al pubblico per
aree verdi, arredo urbano, spazi espositivi pubblici, social housing.



d.




                                      e della progettualità nella grande area


raggiungere il valore di 800 milioni di euro nel decennio. Le fonti di
finanziamento che comprendono il ricorso al mercato e alla finanza di progetto
per le destinazioni produttive, commerciali e residenziali (circa 75%) e al
pubblico per le aree destinate a funzioni educative ed espositive (circa 25%).




                                                                                  18
Si crea così un polo di attrazione formidabile nella parte nord orientale del centro
storico, quella meno attraversata dai flussi turistici e dove maggiore è stata la
perdita di attività economiche e di residenza.
                       lo spazio aperto per connettere produzioni culturali, attività
terziarie, presenze espositive, attività di ricerca tecnologica, attività produttive e di
engineering relative alle opere di salvaguardia, il raddoppio degli spazi espositivi
de La Biennale.



e. Il rilancio del Lido

Il piano privato di oltre 800 milioni è rivolto sia ai residenti sia al turismo e
prevede la riqualificazione di 160 mila mq di strutture residenziali, alberghiere e


significativi della ricettività.
La realizzazione del nuovo Palazzo del Cinema, con un investimento previsto di
ci
                                                                          di far entrare
il Palazzo del Cinema nel circuito d                                              .
Sarà favorita                                                             al potenziale
                                   con   una   forte   accelerazione   degli   interventi
privati/pubblici rispondenti alle necessità della comunità del Lido. Viene così
attivato un investimento di oltre un miliardo di euro.




f. Il comparto fieristico

Si stima che le fiere abbiano sul territorio una ricaduta pari a 20 volte il giro


luogo di scambi, ha una forte vocazione fieristica che va rilanciata nel


relazione già in precedenza avviata in rete.


                                                                                      19
capacità attrattiva naturalmente insita nella localizzazione nella Grande Venezia.


strutture esistenti, come la Marittima,                                 e VEGA.


Marghera per proiettare Venezia nel segmento Fiera Evento a livello
internazionale.
Possiamo ancora cogliere i benefici dell'Expo 2015, che prevedono più di 700
eventi al di fuori del polo espositivo Milanese, selezionando la partecipazione dei
distretti produttivi veneti legati al Parco Scientifico Tecnologico attraverso il
metadistretto digital-mediale, le iniziative di web tourism e le tecnologie per gli
interventi di bonifica.




     
     
     


8. La nuova legge speciale e la collaborazione tra istituzioni



                                                                                 20
Molte sono le amministrazioni a livello locale, regionale e statale investite della
tutela di Venezia e/o del suo sviluppo economico e infrastrutturale. Non è infatti
un caso se il comitato di esperti per lo studio dei problemi della città, istituito nel
1962, nato proprio come organo coordinatore delle molte responsabilità
amministrative è a tutti noto come Comitatone. Vuoi per la pluralità delle funzioni
attribuitegli, vuoi per la straordinaria numerosità delle istituzioni e degli enti
chiamati a farne parte.
I veti incrociati, i timori di invadere il campo altrui, la difesa di presunti interessi
di esclusività istituzionale di fatto hanno reso e rendono estremamente complessa
e frequentemente sterile la collaborazione tra le molte responsabilità coinvolte.


raggiungere impongono di progettare e costruire nuovi ed innovativi strumenti di
collaborazione tra istituzioni. Si tratta di un percorso che può essere affrontato con
successo solo se il consenso dei cittadini legittima una leadership determinata, con
regole chiare, fatte per risolvere i problemi non per mediare tra gli immobili
equilibri delle rendite politiche.
Questo sarà fatto costruendo progressivamente una consuetudine al dialogo tra le


                                                    -
                                                             e di un nuovo modello di
governo orientato a favorire lo sviluppo delle attività commerciali ed
imprenditoriali. Particolare attenzione e sostanza operativa saranno rivolte alle
iniziative a più alto contenuto innovativo e quelle orientate alla tutela
dell            Per fare una città non basta un sistema amministrativo e, per fare
una metropoli, è necessario avere una vitale città di riferimento. Questa nostra
Grande Venezia sarà la città futura attorno la quale si potrà recuperare il sistema
metropolitano delle relazioni.
La saldatura del nuovo modello di promozione e sostegno allo sviluppo
economico, attraverso un governo della città basato sul dialogo tra le istituzioni,
con gli impegni alla conservazione del patrimonio storico-monumentale ed alla
salvaguardia fisica ed ambientale della laguna, troverà ulteriore sostegno e spinta


                                                                                     21
nella emanazione di una nuova legge speciale per Venezia. Legge speciale che il
nuovo sindaco promuoverà, facendosi poi garante della sua concreta attuazione.
Se la cooperazione tra amministrazioni rappresenterà il metodo di lavoro e la
nuova legge speciale per Venezia la sua base giuridica, il Comune garantirà il
coordinamento e la spinta propulsiva dei progetti per Venezia anche attraverso
                                         ne amministrativa.
Azione basata su quattro cardini essenziali: valutazione da parte dei cittadini e dei
visitatori; consultazioni con le parti sociali; rilancio della rappresentanza nelle
sedi internazionali; impiego delle tecnologie più evolute della comunicazione
digitale.
La valutazione da parte dei veneziani e dei cittadini sui servizi amministrativi e
delle public utilities impiegherà forme semplici di espressione del giudizio (gli
emoticons                                                                   ca sia a
premiare il merito e la trasparenza nella macchina burocratica.
La consultazione si baserà sulla costituzione e sulla animazione di tavoli tematici
di confronto e per la raccolta di idee e di proposte con gli attori della
rappresentanza sociale ed economica, tavoli che potranno avere anche la funzione
                                i attuazione delle diverse parti della legge speciale
di Venezia.
In terzo luogo il Sindaco promuoverà azioni di rilancio della presenza della città
presso i grandi organismi internazionali sia su scala europea sia su scala mondiale.
                                                    hi e sulle funzioni di tutela del
patrimonio artistico e culturale (Unesco), della cooperazione economica (Ocse),
della promozione del lavoro (Bit), della politica industriale e del sostegno allo
sviluppo economico (Unione Europea).


attenzione sarà rivolta alla valorizzazione del rapporto antico tra Venezia e le
tecnologie
Venezia come luogo unico e straordinario di comunicazione.
Si utilizzeranno a questo fine sia piattaforme innovative di comunicazione digitale
nella città (dalle webcam alle paline intelligenti) messe a punto attraverso la


                                                                                  22
collaborazione tra le più prestigiose Università internazionali sia gli strumenti di


partirà contemporaneamente alla nuova amministrazione comunale.
    


9. Promuovere e sostenere le attività commerciali

Le attività commerciali sono da sempre associate alla natura stessa di Venezia, un
legame da alcuni anni minacciato dal declino demografico del Centro Storico e
dalla eccessiva espansione della grande distribuzione in Terraferma.
Il commercio è parte integrante dei processi di riqualificazione urbana e sociale
della Grande Venezia, il Comune saprà attivarsi per:
                                                                        blico grazie
       alla riorganizzazione dei flussi di traffico e alla citata realizzazione di
       parcheggi;
       razionalizzare la logistica degli approvvigionamenti;
       qualificare i percorsi commerciali con interventi di pedonalizzazione,
       arredo e manutenzione urbani;
                          mento in area urbana di realtà particolarmente attrattive,
       anche della media e grande distribuzione.
Inoltre nel corso dei primi mesi di governo sarà definita una coerente strategia di
marketing urbano che si estenda al coordinamento delle competenze sugli
interventi al fine di favorire maggiore integrazione tra commercio, artigianato e
turismo in una città che sa accogliere, ma anche assicurare una buona qualità della
vita agli abitanti. Vanno sostenute le attività di vicinato per mantenere la varietà
merceologica e di       formula distributiva, combattendo il           fenomeno di
desertificazione commerciale nelle aree marginali.



10. Turismi a Venezia, una nuova vocazione di qualità e
    passione


                                                                                 23
Il Veneto è la prima regione turistica in Italia e la seconda in Europa. Il Comune


non la propria principale vocazione.
Affinché tale vocazione si riveli attività produttiva in grado di apportare
                                                     torio è necessario favorire una
politica turistica sempre più consapevole della grande evoluzione che il settore ha
avuto nel corso degli anni al punto di veder affermarsi diversi, specifici turismi :
ciascuno con le proprie necessità, richieste e aspettative. Oggi si registra un gap
tra
Agriturismo, ecoturismo, turismo verde, turismo enogastronomico, il turismo
delle seconde case, rappresentano nuovi segmenti e stanno subendo una crescita
notevole e destinata ad aumentare.
Una maggiore consapevolezza di tali distinzioni permetterà di:
       avviare una concreta gestione dei flussi, spesso concentrati in pochi
       itinerari oramai prossimi al collasso
                                                     ificata e competente


       creare una nuova classe di imprenditori piccoli e medi in grado di fornire
       servizi di qualità
Il comparto turistico ormai non può più reggersi soltanto sul patrimonio storico e
artistico da promuovere e gestire in funzione di un turista che si sta rivelando
sempre più escursionista giornaliero e quindi meno propenso alla permanenza sul
territorio sia come presenza che come ricaduta economica. Il riconoscimento dei
vari turismi potenzialmente interessati a Venezia (fieristico, convegnistico,
culturale, della memoria, ambientale e altri ancora tra cui rilevante in futuro la
visita alla best practices del MOSE) e la conseguente diversificazione dell'offerta
attraverso la realizzazione di specifiche iniziative, itinerari e strutture permetterà


(e in costante aumento) del turismo andando a coinvolgere altri settori




                                                                                   24
applicata alla salvaguardia, lo studio e la formazione ed infine una rinata stagione
di produzione artistica.


creazione di un hub in terraferma in cui poterlo accogliere, informare ed
indirizzare, secondo le sue esigenze, alle diverse offerte presenti su tutto il




                                                     -
componente offerto per la percezione della Città.


Il turista consapevole è un turista amico della comunità che lo accoglie
rendendolo partecipe della propria identità, fatta di bellezze artistiche, cultura,
divertimento, tradizione.
Perciò diviene fondamentale una collaborazione tra pubblica amministrazione


proseguendo sulla fornitura di servizi on line standardizzati ed interoperabili),
operatori del turismo, università, imprese di informatica e di telecomunicazioni:
uniti in una sinergia che permetta di conoscere le motivazioni e anticipare i
desideri, di stupire e coinvolgere il visitatore per puntare alla pianificazione dei
flussi ed a stimolare una domanda di consumo invece di subirne le modalità.


potenziali clienti: le competenze di chi raccorda i profili dei turisti con la


business (e di creazione di nuove imprese) finora poco esplorate per tutta la filiera
                                                                       evolezza della
necessità di avviare dei criteri oggettivi per misurar e premiare la qualità offerta ai
visitatori. Un percorso virtuoso basato sulla qualità che è frutto della passione
Il turismo deve diventare per Venezia ciò che non è mai stato una risorsa
fondamentale per una città che cresce, non una monocultura imperante subita da
una città in declino.




                                                                                    25
La mission della nuova amministrazione sarà quindi quella di avviare una piccola
rivoluzione culturale cittadina, per cui il turismo non sia più un fenomeno subìto
perché male arginato, bensì si riveli prospettiva concreta di benessere condiviso
perché ben analizzata, organizzata e gestita.
Venezia deve diventare la capitale mondiale del turismo sostenibile e le best
practices utili a questa inversione di tendenza diventare nuova produttività da
esportare anche fuori dai confini regionali.



11. Produrre cultura ed eventi culturali

Il turismo è un fenomeno culturale, ma non tutta la cultura è turismo. Venezia e il
                                                   i pubbliche e private attive nei
diversi campi della produzione artistica dalle grandi fondazioni sino alle diverse
realtà associative. Si tratta senza dubbio di un grande valore per tutti, di una
ricchezza che va ulteriormente diffusa tra la nostra comunità e sempre più aperta




                                                                               dea di
Giuseppe Volpi del                                            e Cinematografica nel
1932, intuizione che nei decenni successivi ci sembra essere stata del tutto


fare nel cinema ha fatto invece la fortuna di Cannes.
Ci chiediamo se si possa ancora pensare che una grande mostra cinematografica
internazionale, come quella del Lido, non sia in grado di distinguere tra le opere di
ricerca, da lasciare alle istituzioni accademiche e agli istituti di alta cultura, dove
non fa scandalo se viene visionata da poche decine di cultori, e le opere in grado
di coinvolgere ed emozionare il pubblico vero, non sparuti gruppi di cinefili.


enormi differenze sociali, culturali e




                                                                                    26
attenzione. A cominciare da una attenta ridistribuzione di sale e spazi di fruizione
nella città storica.
Allo stesso modo dovrebbe essere ripensata la funzione di produzione teatrale che
a Venezia ha completamente perso quei valori, sia in termini di scuola che di
spazi di produzione e programmazione, che solo 30 anni fa ne fecero, con le
prime edizioni del Carnevale, una delle culle internazionali.
                                                                                  ue
meritevole del supporto finanziario pubblico.
La produzione culturale, quali che siano gli aspetti contingenti che localmente ne
evidenziano luci e ombre, va inserita nel contesto di sistematica ibridazione con
                                        anche economica. La creatività che sta alla


dello sviluppo di un dato territorio quando diventa un modo di fare, un sentimento
comune, una funzione del comportamento. Le istituzioni culturali, le attività
artistiche, le risorse ambientali e monumentali, quando realizzano un ricco tessuto
di relazioni, agiscono su molti registri comunicativi, raggiungono numerosi
individui con caratteristiche personali molto diverse e creano migliori premesse al
dispiegarsi degli effetti della creatività anche in ambito sociale e imprenditoriale.
La dotazione del Veneto, da questo punto di vista, si pone tra le più varie e
                                                                               o del
territorio è tra le priorità del governo del Veneto e va finalmente trasformata in
uno strumento competitivo anche a Venezia perché la produzione culturale
                                                     .




12. La Grande Venezia e gli eventi mondiali



                                                                                  27
Venezia con un sistema di governo sinergico (Comune, Provincia, Regione, Stato,
Unione Europea) e in virtù della sua tradizione e ruolo di città internazionale della
cultura può promuovere od                                            xpo del 2015, la
Capitale europea della cultura del 2019 e i XXXII Giochi Olimpici e Paraolimpici
del 2020. Venezia diventa, in questo modo, anche strumento di promozione


asiatico in rapido sviluppo.


eventi. Essere presenti nelle manifestazioni internazionali, rappresenta un ulteriore
opportunità di sviluppo per la nostra economia e il nostro territorio.
                      rsale del 2015 si terrà nel capoluogo lombardo dal 1° maggio
al 31 ottobre 2015 ed avrà come tema
(Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita), promuovendo tradizione, creatività e
                                     ,   approfondendo    temi   trattati        in    edizioni
precedenti. La nuova amministrazione promuoverà progetti di valorizzazione
turistica e culturale, il coordinamento del sistema ricettivo alberghiero, i piani di
mobilità territoriale, gli interventi di assetto ambientale, lo sviluppo e la
riqualificazione    territoriale,   nonché   interventi   straordinari      di        marketing
territoriale.
                                                                     zia, la più famosa
                                                                                        ussi di
visitatori purché siano realizzate le opere stradali, ferroviarie e aeroportuali che
faciliteranno gli spostamenti dei turisti, si riuscirà così ad accelerare                quello
sviluppo infrastrutturale che Venezia e il Veneto si attendono da tempo.
Grande rilievo avrà la designazione della Città Europea della Cultura 2019 che
                   . La qualità dei legami del Comune con la Regione sarà
determinante per promuovere                                                                  di
                             offerta a tutta la regione di presentarsi in una articolata
serie di eventi internazionali.
Ancora più impegnativo il progetto per la candidatura di Venezia per le Olimpiadi
del 2020, attraverso la collaborazione con il Comitato promotore. Un progetto che


                                                                                            28
dovrà rivolgersi a quella metropoli diffusa che è la nostra regione: il policentrismo
del passato, le sue contraddizioni, possono trovare nel percorso per la candidatura
olimpica il superamento dei suoi limiti, dando vita ad un vastissimo aggregato
segnato dall                                                                       sui
giovani, sulla qualità elevata e crescente.



13. Lo sport

Gli sport, nei diversi livelli di                                                sono
strumenti di coesione sociale e di integrazione a tutte le età. La pratica sportiva è


competitiva non si traduca in continua pressione sui giovanissimi, innescando
frustrazioni che allontanano dallo sport o che comunque impediscono alla
maggior parte dei ragazzi di godere appieno della dimensione giocosa e
socializzante di ogni disciplina sportiva.


Centri di prima e seconda cintura, numerose associazioni di appassionati e


identitario sia per la qualità e il rispetto della presenza in laguna.
La pratica sportiva dei diversamente abili sta conoscendo una forte espansione del
numero degli atleti e delle discipline sportive coinvolte. Queste realtà, spesso nate
                                        , talvolta delle municipalità, meritano il più
ampio sostegno della nuova amministrazione.
La crescente diffusione dello sp
dirigenti scolastici, pone sul breve termine frequenti problemi di affollamento


informativo che, raccolte le caratteristiche degli impianti sportivi che sorgono nel
territorio comunale, dia informazioni che permettano alle società sportive, in
relazione alle proprie specifiche esigenze, di ottimizzare
esistenti.



                                                                                   29
A questo sistema si potrebbe dare anche il compito di connettere società sportive,
scuole e famiglie agevolando lo sviluppo di un ricco ambiente di relazioni
collaborative e di reciproco interesse.
La diffusione dello sport è anche un obiettivo comunitario sostenuto con azioni di
sistema. Presso il Comune si attiverà uno sportello informativo per assistere i


Il legame tra società sportiva e impianto sportivo è rilevante pressoché in tutte le
discipline e le buone prat


gestione diretta da parte di una società rende più agevole la ricerca di
sponsorizzazioni e del fund raising in generale.
L


sportivi in città.
Alle strutture di maggiori dimensioni, che andranno realizzate tenendo conto delle
migliori esperienze internazionali, e che necessariamente andranno dislocate nelle
aree esterne alla città, spetta anche il compito di fungere da attrattori per eventi
sportivi i                                                                         i


intelligenza al lavoro nella nostra comunità.




14. Un Master Plan per Venezia 2019, capitale europea della
   cultura

Venezia deve riprendere la funzione di centro internazionale di produzione della
cultura non solo di sito espositivo e di sede di eventi culturali, ma anche centro
direzionale delle produzioni di cultura e di contenuti mediatici.


tecnologie ICT ne moltiplicano a dismisura le potenzialità di sviluppo su reti
internazionali.



                                                                                 30
Il nuovo Comune renderà esplicita la cornice strategica sulla quale le istituzioni
culturali potranno fare affidamento presentando nel primo anno di mandato un
Master Plan che definisca le modalità del percorso al 2019 con Venezia capitale
europea della cultura che la veda non più isolata culturalmente dal proprio
territorio di vocazione ma strettamente legata al Veneto, anche con la
realizzazione di nuovi spazi culturali e dello spettacolo pensati su scala regionale,
come sarebbe il caso della Città della Musica al VEGA.
Questo Master Plan sarà anche la base per il riassetto delle istituzioni culturali
cittadine che si occupano di produzione ed esposizione dei beni culturali e


separare da un lato le funzioni di produzione culturale da quella della
                                                 quello della conservazione dalla
gestione/fruizione. Andranno coinvolte anche le istituzioni non connesse con il
Comune di Venezia per trovare sinergie sia di comunicazione sia di promozione a
cominciare da formule congiunte di accesso e dalla sinergia nella ricerca di fondi
e contributi europei a fronte di bandi di sviluppo e di ricerca. Sarà inoltre
fondamentale creare una intensa collaborazione con le università per contaminare


professionale della popolazione universitaria.
In primo luogo si dovrà intervenire sulla Fondazione dei Musei Civici e la
Venezia Marketing Eventi che appaiono oggi come delle incompiute che non
hanno portato i benefici promessi dalla privatizzazione dei due comparti di
riferimento. In tal senso ipotizziamo una evoluzione della Fondazione dei Musei
Civici di Venezia verso una vera e propria fondazione di partecipazione, come
doveva essere nella sua origine, coinvolgendo altre istituzioni museali che,
sollevate dagli oneri della gestione, potrebbero maggiormente dedicarsi alla
produzione culturale. Allo stesso modo alcune funzioni museali potrebbero essere
ripensate in una ottica di razionalizzazione che tenga conto anche del
decentramento dei flussi turistici, ad esempio realizzando il polo espositivo
temporaneo alla Fondazione Querini e a palazzo Grimani in campo Santa Maria




                                                                                  31
Formosa, piuttosto che un mus                                                rsenale
coinvolgendo anche il Museo Navale della Marina Militare.
Nella gestione degli eventi anche la VME dovrebbe essere sviluppata
ulteriormente prevedendo una maggior partecipazione privata a fronte di una
decisa assegnazione delle funzioni di marketing e comunicazione della città (dal
licensing del marchio di Venezia alla gestione degli spazi pubblicitari e degli
sponsor cittadini trasversali) e la gestione non solo di produzione degli eventi
folcloristici (Carnevale, ecc) ma di coordinamento degli eventi cittadini in genere.
Sulla stessa linea chiederemo alla Regione Veneto di insediare a Venezia una
eventuale agenzia regionale che si occupi di eventi e del convention bureau.
La cultura a Venezia deve tornare ad essere una vissuta da parte della popolazione
                                                                      -peraltro non
sempre di qualità per altro- bensì come funzione efficace al servizio dello
sviluppo e della formazione professionale.



15. Università e ricerca


Venice International University, promuovendo la mobilità internazionale degli
studenti e dei docenti, favorendo la collaborazione sistematica delle università con
il sistema delle imprese e della pubblica amministrazione, sostenendo il reciproco
scambio di competenze e di personale tra università e impresa.
Nel d
intelligenze, di dare loro buone ragioni per scegliere la Città come ambiente nel
quale costruire il proprio futuro, è una condizione, tra le tante, che agevola
                                na fascia decisiva di residenti: giovani, con alto
livello di istruzione, con grande potenziale di innovazione da esprimere. La nuova
amministrazione è molto interessata alla realizzazione delle residenze
universitarie per gli studenti e di sistemazioni adeguate per studiosi stranieri che




                                                                                  32
decida
contatti scientifici e personali di reciproco interesse.
La nuova amministrazione incoraggerà gli atenei veneziani a promuovere un più
stretto coordinamento con le altre università della regione, per sperimentare la
possibilità di una Università del Veneto con sedi a Verona, Vicenza, Padova,
Treviso e Venezia. Ne avrebbero un grande giovamento la complessa gestione
                                 rvizi agli studenti, la presenza internazionale e la
                                        La creazione delle competenze funzionali e
relazionali necessarie ai nuovi ambienti di business e alle nuove professioni è di
particolare interesse per la nuova amministrazione cittadina.
Ne risulterà un maggiore contributo della cultura alla società e si svilupperà un
articolato processo di individuazione e selezione delle competenze.
     
     


16.

Venezia si è sempre                   esplorazione commerciale e culturale e, per
questo, resta per vocazione storica aperta al dialogo e
compromettere la propria identità e i propri valori fondanti.
Venezia, con il nuovo comune, tornerà ad essere crocevia tra la vecchia Europa, la
                              editerraneo, tornerà a guardare lontano e ad estendere
                                          e lo farà concentrando attenzione e sforzi
sulle famiglie, sui giovani e sulla vita quotidiana. Venezia riporterà al centro del
dibattito la persona e farà della sussidiarietà lo strumento delle politiche per


persona, le sue potenzialità, le sue aspirazioni, le sue difficoltà a meritare il centro
della scena.
Le relazioni di fiducia e credibilità interpersonale alimentano lo sviluppo del
benessere economico ma anche del capitale sociale che va messo a valore nella
sua interezza. Giovani, anziani, lavoratori a rischio occupazionale, famiglie a



                                                                                     33
basso reddito vedranno il nuovo comune agire ogni giorno per combattere


di una città generosa ed accogliente.
     


17. Le politiche sociali

Le iniziative dirette al sostegno delle famiglie e delle persone a rischio di
esclusione sociale rientrano nel quadro strategico di costruzione e di
consolidamento di una nuova base economica sulla quale fondare un nuovo ciclo
di crescita della città. Esse guardano principalmente alle famiglie di nuova
costituzione, alla tutela dei lavoratori a rischio occupazionale, agli anziani ed ai
diversamente abili. Per le nuove famiglie sarà avviato un programma di aiuto che,
integrando le misure nazionali, favorisca la compatibilità tra impegni professionali
e impegni familiari, in particolare attraverso il telelavoro, la flessibilità di orario
negli asili nido, la parità tra uomo e donna.
Per i lavoratori si adotteranno politiche mirate per il reimpiego, specie per i
lavoratori di porto Marghera, tese principalmente a salvaguardare la continuità del
lavoro. Per anziani e per portatori di handicap si agirà da un lato a migliorare il
coordinamento tra azione amministrativa e organizzazione non-profit impegnate
                                                       elle attività economiche e/o di
pubblica utilità.
Il riconoscimento (economico ma anche sociale) del lavoro di assistenza
                                                                   anche attraverso la
valorizzazione dei servizi di socializzazione e assistenza domiciliare già presenti
in città.




                                                                                    34
18. Le donne: accrescerne la presenza nella società e la
   sicurezza nella città.

Una maggiore presenza femminile nel lavoro migliora la condizione dell'intera
famiglia e dà uno slancio alla ricchezza della società.
Non è vero che l'occupazione femminile riduce il tasso di natalità, è vero il
contrario, come insegnano i paesi del Nord Europa.
Il Comune deve sviluppare l'offerta di nidi, in collaborazione con sindacati e
datori di lavoro, anche ricorrendo alle forme più flessibili e meno onerose dei
voucher e dei contributi per i nidi-famiglia.
Occorre sviluppare nelle scuole la consapevolezza del ruolo centrale della
maternità, e accrescere il rispetto della femminilità tra i giovani.
Occorre sviluppare la cultura della sicurezza tra i giovani, sostenendo la libertà di
scelta delle giovani nello studio, nel lavoro, nella residenza.
Ma questo deve avvenire in un contesto di sicurezza e di tutela della condizione
femminile, di rispetto della maternità nella scuola, nel lavoro, nei quartieri.
      


19. Sanità

L                                                                                   è


eccellenza, a partire dalle realtà più deboli.
Il criterio al quale ispirare gli interventi è quello della coerenza tra strutture
impiegate e cure necessarie, tra i diversi bisogni da soddisfare e gli strumenti con i
quali si risponde, rendendo più selettiva e socialmente responsabile la spesa
sanitaria.
         ettivo consiste quindi nella realizzazione della continuità assistenziale nel
territorio per 24 ore al giorno e 7 giorni la settimana. Lo strumento è lo sviluppo
delle Unità Territoriali di Assistenza Primaria-UTAP.




                                                                                   35
Riteniamo sia necessario procedere al graduale riequilibrio tra ruolo della
medicina di base, organizzata attraverso le UTAP, e la medicina ospedaliera: in
questo modo si ridarà alla comunità e al territorio un livello di servizio più
articolato, più sensibile alle esigenze del singolo, di maggiore qualità anche grazie
al reinvestimento delle consistenti riduzioni di costo ottenute stabilendo congruità
tra cura e struttura. Concentrandosi ciascuna nel fare bene solo quello per cui è
stata costituita, la medicina di base e la medicina ospedaliera potranno dare un
contributo congiunto di grande livello alla qualità della vita della nostra
popolazione.


della pubblica amministrazione e segnano la direzione di sviluppo anche per il
comparto sanitario. L                            e il riequilibrio tra compiti affidati
alle UTAP e quelli svolti dalle strutture ospedaliere libereranno gradualmente
risorse da destinare al          miglioramento della qualità del servizio sanitario.
Le tecnologie informatiche consentono di ridurre inefficienze, sprechi, spese non
dovute, pagamenti mancati alle ASL. I recuperi di risorse con la logistica sanitaria
informatizzata, attraverso le anagrafi on line e l'informatizzazione dei medici e
delle ASL consentono il recupero di qualità del servizio e la riduzione dei tempi di
attesa.
  


20. La sicurezza e la legalità

La sicurezza risponde a un bisogno primario di una città aperta come Venezia. È
                                                                sere, distinguendosi
però da chi ha, per troppo tempo, tollerato comportamenti al confine della legalità.
La sicurezza tuttavia non si raggiunge una volta per tutte: va continuamente
mantenuto un equilibrio dinamico tra i soggetti responsabili, le forze de
la polizia municipale, la magistratura, la protezione civile e le organizzazioni
sindacali e religiose.




                                                                                    36
Organizzazione, tecnologie, informazioni, competenze, addestramento sono
certamente condizioni indispensabili, e saranno oggetto di impegno costante


Chi vive, anche suo malgrado, in una condizione di irregolarità o di clandestinità è
più facilmente indotto in comportamenti o atti illegali. La nuova Amministrazione
porrà particolare attenzione al tema della prevenzione, più sicura base di ogni
politica della sicurezza.
Venezia, città accogliente ed ospitale, darà spazio alla voglia di fare ed
intraprendere dei lavoratori stranieri regolari ma taglierà ogni possibilità di alibi ai
non regolari attraverso il contrasto a: le locazioni non regolari di abitazioni e


lavoro e dell'impresa.
Per la tutela dei diritti fondamentali, il Comune promuoverà: i contratti di
solidarietà per nuovi veneziani che rischiano di tornare irregolari; il
riconoscimento delle condizioni di asilo a chi ne ha diritto; il ricongiungimento
familiare protetto per chi lo merita.
Ci dovrà essere un maggiore controllo del territorio, con la riqualificazione di
importanti aree, come quella ad esempio di via Piave. Si deve intervenire per
eliminare il degrado prodotto da venditori di merce contraffatta cominciando dai
                                                                             iù diversi
angoli del mondo. I quartieri devono ritrovare nelle loro piazze e nelle loro strade
i luoghi di incontro che sono quelli delle città storiche.


     


21. I nuovi veneziani e la crescita della Grande Venezia

A metà degli Anni Ottanta nei Paesi sviluppati il rapporto tra nuovi cittadini e
popolazione nativa era di 1 a 25. Oggi questo rapporto è di 1 a 10 e circa il 3%
della popolazione mondiale risiede fuori dai confini del Paese di nascita.




                                                                                     37
A Venezia, come in tutte le grandi città europee, la popolazione immigrata è
cresciuta negli ultimi anni sensibilmente arrivando oggi a sfiorare il 10% dei
residenti: una nuova azienda su tre ha titolare immigrato; il 20% delle nuove
locazioni di negozi ed il 12% delle compravendite a Venezia è stipulato da nuovi
cittadini. Le migrazioni sono una delle principali caratteristiche della società e
della economia globale e sono fondamentali per la crescita economica.
Ciascun nuovo veneziano è portatore di ricchezza e di cultura, si muove seguendo
una logica economica e cerca i luoghi dove trovare possibilità di sviluppo
personale, della propria famiglia e della comunità di provenienza. Venezia sarà
luogo di accoglienza e di opportunità economica anche per la popolazione
immigrata, valorizzandone la diversità e salvaguardando i valori, le tradizioni, la
cultura della città.
Saranno promosse e sostenute politiche per favorire: l'insediamento e lo sviluppo
della nuova imprenditorialità qualificata; la mobilità territoriale e professionale
dei lavoratori nuovi veneziani.

     




                                                                                38
22. I primi progetti operativi.

La pluralità degli obiettivi da                                 ne degli strumenti di
governo della Grande Venezia (ricondotti ad un disegno unitario con la nuova
legge speciale) per tradursi in fatti concreti, richiedono che vengano identificati
alcuni progetti prioritari da presentare alla città e agli organismi internazionali.
                                                      degli immobili demaniali non
strategici che saranno trasferiti o concessi a titolo gratuito al Comune che
provvederà a cederli o a valorizzarli come luoghi di nuova residenza o a destinarli
ad attività culturali o produttive.
Si avvia in questo modo il programma sulla residenzialità e sugli alloggi sociali
che rappresenta, come si è detto, una condizione indispensabile per invertire il
declino.
Nella stessa linea di azione sarà incentivata la residenza in Centro Storico
attraverso contributi per il restauro del patrimonio abitativo privato e contributi
per                                   mutui di acquisto della prima casa ai giovani e
alle famiglie meno abbienti.
Il contenimento delle emissioni e il risparmio energetico sono tra i primi punti
della nuova legge speciale che favorisce la riconversione degli impianti


Lo strumento fiscale sarà impiegato per incentivare le attività economiche a basso
impatto ambientale e la riconversione ecosostenibile delle attività esistenti. La
produzione vetraria muranese, ad esempio, verrà sostenuta riducendo il prezzo
base del metano per le sue industrie ivi residenti di almeno il 40% rispetto a
quello fissato sulla base nazionale.
Il nuovo Comune, inoltre, costituirà un Centro di eccellenza di livello
universitario per la ricerca e lo sviluppo su tecnologie di salvaguardia e difesa
delle zone costiere e dei bacini interni                                -laboratorio di




                                                                                       39
di un progetto di riqualificazione urbana e socio economica delle zone vicine alle
barriere mobili.


quadro coerente del complesso delle attività commerciali, attraverso: la
semplificazione dei passaggi e degli adempimenti burocratici; la lotta
                   in tutti i comparti del turismo ed alla commercializzazione dei
prodotti contraffatti; la riqualificazione dei percorsi commerciali ed il
                                     anche realizzando grandi parcheggi scambiatori
in Terraferma.
Mestre per consentire il facile accesso ai servizi e alle attività commerciali del
centro con azioni volte a favorire la realizzazione di parcheggi multipiano
riservati ai residenti, anche con ricorso alla finanza di progetto.
Sarà anche razionalizzata la piattaforma logistica cittadina per agevolare la media
e grande distribuzione nelle aree a questo dedicate.
La realizzazione del programma                                  richiede una elevata


difficoltà tipiche di ogni organizzazione si aggiungono i percorsi previsti da
norme e procedure che, pur presenti per fondate motivazioni di garanzia nei
confronti dei cittadini, a volte si sovrappongono e ostacolano a vicenda.
             che fa da filo conduttore alla realizzazione del programma è quella
del    dialogo      interistituzionale,   della   semplificazione     amministrativa,
                   ne del passaggio a processi informativi evoluti e innovativi nei
rapporti tra pubbliche amministrazioni e tra queste, i cittadini e le imprese.




                                                                                  40
23. Tanti sì e i necessari no per la Grande Venezia

   I.   VOGLIO CHE TUTTI GLI INQUILINI DELLE CASE PUBBLICHE,
        ATER E COMUNALI, DIVENTINO PROPRIETARI RISCATTANDO

        RICAVATO AVVIARE UNA NUOVA POLITICA DELLA CASA PER
        I GIOVANI

  II.   BASTA PETROLIERE IN LAGUNA, VIA LA CHIMICA
        INQUINANTE DA PORTO MARGHERA

 III.   SÌ ALLE BONIFICHE, ALLA ESPANSIONE DEL PORTO, ALLE
        NUOVE ATTIVITÀ DI PRODUZIONE E DI SERVIZI A PORTO
        MARGHERA, SÌ AL LAVORO

 IV.    FUORI LA POLITICA DALLA GESTIONE DELLE SOCIETÀ DEL
        COMUNE, PIÙ SERVIZI AI CITTADINI, VALORIZZAZIONE DEL
        MERITO E DELLA PROFESSIONALITÀ DEL PERSONALE

  V.    VOGLIO UN TURISMO CHE PORTI RICCHEZZA, SENZA
        DANNEGGIARE LA CITTÀ

 VI.    SÌ ALLA SALVAGUARDIA E AL MOSE, ALLA SUBLAGUNARE E
        AI NUOVI COLLEGAMENTI PER UNA MIGLIORE MOBILITÀ E
        ACCESSIBILITÀ DELLA GRANDE VENEZIA

VII.    SÌ AL RECUPERO E ALLA VALORIZZAZIONE DELLE AREE
        ABBANDONATE, DELLE AREE INDUSTRIALI DISMESSE, DEI SITI
        DEMANIALI A MESTRE, MARGHERA, VENEZIA E ISOLE

VIII.


 IX.    VOGLIO CHE VENEZIA TORNI A PRODURRE E A ESPORTARE
        CULTURA

  X.    VOGLIO UNA CITTÀ FORTE, ACCOGLIENTE E GENTILE CHE SI
        PRENDA CURA DEI SUOI ANZIANI E CHE NON LASCI INDIETRO
        NESSUNO




                                                               41

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Renato Brunetta Programma Depositato

  • 1.     L A G R A N D E V E N E Z I A D E L 2020 Programma elettorale di Renato B runetta Sindaco     1
  • 2. INDI C E 1. Premessa 4 2. Governare la Grande Venezia 7 3. Obiettivi del programma 8 4. I grandi settori: più sviluppo, più occupazione, più ricchezza 9 5. Le infrastrutture, basta opere incomplete 11 a Completamento del MOSE e salvaguardia 11 b Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale 12 c Translagunare 12 d Porto commerciale e nuovi insediamenti 12 e Quadrante Tessera 13 f Corridoi comunitari 14 6. Bonifica e rilancio di Porto Marghera 14 7. Più investimenti nella città: la Grande Venezia è accogliente, 15 moderna e vivibile a 16 b 17 c Il Progetto Fondaci 17 d le 18 e Il rilancio del Lido 19 f Il comparto fieristico 19 8. La nuova legge speciale e la collaborazione tra istituzioni 21 9. Promuovere e sostenere le attività commerciali 23 10. Turismi a Venezia: una nuova vocazione di qualità e passione 24 11. Produrre cultura ed eventi culturali 26 12. La Grande Venezia degli eventi mondiali 28 13. Lo sport 29 14. Un master plan per Venezia 2019, capitale europea della cultura 30 15. Università e ricerca 32 16. e 33 17. Le politiche sociali 34 18. Le donne: accrescerne la presenza nella società e la sicurezza nella 35 città 19. La sanità 35 20. La sicurezza e la legalità 36 21. I nuovi veneziani e la crescita della Grande Venezia 37 22. I primi progetti operativi 39 23. Tanti sì e i necessari no per la Grande Venezia 41 2
  • 3. 3
  • 4. 1. Premessa declino demografico, economico, sociale e ambientale in corso da troppi anni a Venezia, Mestre, Marghera, Lido, Isole e gli altri Centri della Terraferma. La Città, con meno di 300 mila abitanti è un arcipelago di isole urbane oggi nuovamente connesse. La mancanza di strategia, una lunga fase politica vissuta sulle spalle della Città, si assommano con maggiore risalto ai problemi della vita urbana e collettiva: a un prezzo commisurato alla propria capacità di spesa; la scarsezza di prospettive occupazionali per i giovani; una adeguata mobilità; la conservazione delle risorse naturali necessarie alla vita delle generazioni attuali e future e delle testimonianze storiche, che costituiscono la base identitaria di un popolo. La dimensione dei problemi e le loro continue interrelazioni sono tali da -est. realizzazione di un sistema di investimenti infrastrutturali e di interventi di economica e il contemporaneo incremento della popolazione residente. La ricostruzione della base economica sarà attuata attraverso: 4
  • 5. A. un investimento infrastrutturale complessivo di 15 miliardi nel corso del decennio per realizzare: lo sviluppo dei servizi di trasporto e logistici legati al porto e il completamento delle opere di salvaguardia e del MOSE; la translagunare; le bonifiche dei siti contaminati di Porto Marghera, necessarie al suo rilancio economico e occupazionale; i nuovi collegame interna. B. un articolato insieme di interventi di rivitalizzazione e recupero urbani per complessivi 10 miliardi nel corso del decennio per: valorizzare aree abbandonate, siti demaniali non strategici e aree industriali dismesse; rendere proprietari gli inquilini della case pubbliche, Ater e comunali, attraverso il riscatto a prezzo equo della casa di abitazione; lanciare una politica della casa per i giovani; . C. una profonda innovazione dei criteri e delle regole di governo compiti; il riordino del sistema delle società partecipate dal Comune; una nuova legge speciale per Venezia. Il programma di infrastrutture e gli interventi sulla Grande Venezia appena citati produrranno un graduale incremento di ventimila addetti diretti ai quali se ne aggiungeranno altri 25/35 mila attratti dalle nuove opportunità che la Grande ricchezza senza danneggiare la città. 5
  • 6. Il rilancio della Grande Venezia richiede la fine della chimica inquinante e o delle petroliere dalla Laguna e la loro gestione in un terminal off-shore. Lo sviluppo della residenzialità farà sì che questi nuovi addetti diventino cittadini e possano insediarsi con le loro famiglie nel territorio comunale con un incremento di circa 40 mila abitanti a Venezia, Lido e Isole e circa 60 mila abitanti a Mestre, Marghera e negli altri centri della Terraferma. Si sarà così realizzato il necessario aumento demografico essenziale per sostenere ed autoalimentare lo sviluppo della Grande Venezia. Per questo è necessario che la politica sia messa fuori dalla gestione delle partecipate comunali, per dare più servizi ai cittadini valorizzando il merito e la professionalità dei dipendenti pubblici. Avremo nuovamente una Città in grado di produrre ed esportare cultura, di ospitare grandi eventi, di essere sede di organizzazioni internazionali, di offrire dialogo interculturale e interreligioso, di ospitare con qualità, di rappresentare il riferimento del Veneto e del Nord-est. Una Grande Venezia forte, accogliente e gentile, capace di prendersi cura dei suoi anziani, senza lasciare indietro nessuno. +  Qualità  della  vita +  Infrastrutture +  Residenti +  Coesione +  Residenze +  Occupazione +  Crescita  culturale +  Insediamenti   +  Servizi produttivi +  Sostenibilità   +  Sviluppo ambientale +  Innovazione 6
  • 7. Il programma 2. Governare la Grande Venezia. cambiato negli ultimi decenni, si è anzi progressivamente esteso coinvolgendo anche Mestre e i Centri della Terraferma. La città nel frattempo è cambiata, ha proseguito nel suo lento scivolamento economico, demografico e sociale. E così sono cambiati il contesto nazionale ed internazi essere e di ricostruire le proprie basi produttive. Siamo, infatti, entrati in una fase in cui la strategia dello sviluppo dipende certo dalla graduale ripresa della domanda interna e di quella internazionale, ma va tradotta in pratica attraverso gli investimenti connessi ad una coraggiosa economia delle trasformazioni e delle innovazioni territoriali, strutturali, organizzative, tecnologiche che consentano di arrivare all'appuntamento con la ripresa mondiale con un profilo competitivo rafforzato. Un programma capace di invertire i molti processi di declino e di riposizionare Venezia nel panorama internazionale deve quindi contenere tanto una visione strategica per il futuro della città quanto gli elementi concreti di avvio di una Governare Venezia significa dunque immaginare, progettare ed accompagnare un programma di grande respiro e di grande ambizione: Venezia, le Isole, Mestre, Marghera e gli altri Centri della Terraferma in una prospettiva almeno decennale. Una prospettiva sostanzialmente già presente al lancio dei grandi progetti del Passante, del MOSE, della messa in sicurezza della laguna rispetto agli scoli industriali di Marghera, dell'alta velocità, del rigassificatore, della Pedemontana veneta, fino all'idea della translagunare, alla Romea commerciale e alle 7
  • 8. base fresche nella nostra comunità. La Grande Venezia! Questa è la dimensione, sia fisica sia immateriale, coerente con i problemi e soprattutto con le attese della nostra comunità. Investire nella nostra area significa partire da un elevato livello di economie insediative e di infrastrutture già esistenti, da completare, adeguandole alle nuove necessità in un sistema di investimenti di potenziale unico nel Nord-est e oltre. 3. Obiettivi del programma Realizzare in un orizzonte temporale decennale (2010 - 2020) una crescita della base economica ed un aumento degli occupati residenti di circa 45/55 mila unità per invertire la tendenza al declino economico, sociale e ambientale di Venezia. Il complesso degli investimenti previsti nel decennio 2010 2020 è pari a circa 25 miliardi di Euro, dei quali 15 miliardi di investimenti in infrastrutture, finanziabili attraverso risorse pubbliche (europee, statali, regionali e locali) e private (finanza di progetto) e 10 miliardi di investimenti per riqualificazione e manutenzione urbana, insediamenti per i settori produttivi ed edilizia residenziale e sociale, finanziabili con risorse pubbliche locali, vendita di immobili e risorse private. La nuova base economica di Venezia costituirà un moltiplicatore della crescita generando: un effetto immediato su occupazione e reddito nei settori coinvolti dal un effetto permanente di medio- economia locale, investimenti addizionali e sviluppa un effetto moltiplicativo con aumento di produzione, occupazione, reddito e quindi consumi; 8
  • 9. un effetto sulle entrate della PA locale, risultante dei precedenti due punti: capitale locale e rafforzando la competitività della Grande Venezia. Il risanamento urbanistico, il miglioramento dei servizi del Comune e delle public utilities locali, la nuova residenza, lo sviluppo e la riqualificazione produttiva, commerciale, culturale e turistica economica della città e la renderanno attraente e competitiva. Tornerà ad essere la Grande Venezia, la città che cresce e che attrae capitali e persone, la città del Mondo, il baricentro del Nord-est e crocevia degli scambi, la città coesa e del dialogo, la città sicura e sostenibile, la capitale della cultura, la città dei grandi eventi. La ritrovata ricchezza della grande area veneziana, non più marginale rispetto alle più dinamiche aree di Padova e Treviso, e nella quale si registra un significativo incremento della qualità dei servizi erogati dal Comune e dalle public utilities locali, sarà sostenuta da 45/55 mila nuovi occupati residenti e relative famiglie. 4. I grandi settori: più sviluppo, più occupazione, più ricchezza A dare impulso e vigore alla ricostruzione della base economica nei prossimi anni vi sarà un forte sviluppo che riguarderà i servizi di trasporto e logistici legati al porto e a MOSE e miglioramento dei collegamenti ferroviari per il porto; seconda pista e collegamento con espansione porterà con sé nuova occupazione, con una base di 3.500 addetti per il porto e di 1.000- 9
  • 10. Stesso sviluppo sarà offerto ai servizi direzionali e terziari localizzati nei pressi del Centro Storico, Mestre e Tessera dove si possono garantire le migliori accessibilità: Venezia porta del Nord- - centro orientale. Per questi servizi è prevista una nuova occupazione di almeno 3.000 addetti. Lo sviluppo dei prodotti e dei servizi di ricerca e innovazione forniti dal cluster Università-CNR e dal Parco Scientifico Tecnologico VEGA, assieme all , sul modello di Venice International University, porterà a una nuova occupazione di ameno 2.000 addetti di base, con altri 500 addetti per le università straniere. Saranno promosse le attività professionali per giovani disposti ad avviare iniziative imprenditoriali, anche grazie a programmi di assistenza al lancio di nuove imprese artigiane e del terziario addetti. energetico, trattamento dei rifiuti nelle aree di Marghera non dedicate allo sviluppo urbano, tecnologico e logistico Le attività culturali ed espositive, il potenziamento de La Biennale, la Fenice, le Musei, diversi da quelli in area marciana, prevedono almeno 1.000 addetti, e le attività del turismo, relative in particolare al rilancio del Lido e allo sviluppo delle strutture turistiche in terraferma permetteranno una nuova occupazione per circa 2.500 addetti, di cui 1.000 per il rilancio del Lido. I Fondaci internazionali, da realizzare sul modello de La Biennale, e almeno la sede stabile di Organizzazione internazionale, 2.500 addetti.     10
  • 11. 5. Le Infrastrutture, basta opere incomplete oltre 15 miliardi di euro tra il 2010 e il 2020. Questi investimenti si finanziano attraverso risorse pubbliche - europee, statali, regionali, locali e risorse private come la finanza di progetto e le partnership pubblico-privato. Le grandi opere possono sembrare un tema distante dalla quotidianità dei bisogni di una comunità, in realtà sono invece tra le più solide fondamenta del futuro comune. Un buon livello di mobilità, ad esempio, significa passare meno tempo nel traffico, meno tempo alla fermata di un vaporetto o di un autobus, significa cioè poter dedicare maggior tempo della propria vita agli affetti e agli interessi personali. qualità della loro vita dipende anche dallo sviluppo del Porto commerciale e turistico in quella zona, dalle bonifiche che vi verranno preventivamente attuate, dai mezzi che i flussi dei turisti useranno per raggiungere il Centro Storico e il Lido.   5.a Completamento del Mose e salvaguardia I cantieri del MOSE hanno finora sviluppato il 63% di avanzamento fisico, il completamento è previsto per il 2014. Le risorse ancora da investire di qui al 2014 ammontano a circa 2,3 miliardi di euro, totalmente finanziabili con risorse morfologica della Laguna va sostenuto nel quadro della governance ambientale sempre stato assoggettato. Le attività di manutenzione cominceranno dopo il primo anno di entrata in esercizio delle opere di difesa e comporteranno un impegno di circa 20 milioni annui. 11
  • 12. a. Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (S F MR) Il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale è un progetto in corso di realizzazione per il quale è previsto un investimento di 570 milioni di euro, completamente finanziabili con risorse pubbliche, riguarda da vicino il territorio metropolitana formata con Padova e Treviso. Il rispetto dei tempi della sua Veneziana. b. Translagunare La Translagunare aumenta la mobilità riduce distanze, tempi e costi riduce turistica sui mezzi acquei e in pa previsto è di 2,3 miliardi di euro di cui 800 milioni per la prima tratta - e sarà finanziato per metà con risorse pubbliche e per metà con la finanza di progetto. no, Fondamente Nuove, Arsenale, Lido, Giudecca e Fusina per connettersi poi al Sistema Ferroviario Metropolitano diminuendo il carico sulle strade. La realizzazione dovrà tener conto della subsidenza del territorio. Intendiamo inoltre attraverso il ricorso alle soluzioni tecnologicamente più avanzate. c. Porto commerciale e nuovi insediamenti Il porto commerciale di Venezia può trovare nelle aree dismesse di Marghera uno sviluppo del traffico container, della logistica e dei servizi connessi. Dopo la bonifica si potranno accogliere il polo fieristico e la logistica, la cantieristica, il 12
  • 13. conoscenza , la residenzialità. Porto Marghera diventerà il nuovo waterfront di Venezia. Per ridurre i costi di dispersione e frammentazione del territorio si prevederà un Master Plan per il coordinamento della riconversione, riqualificazione riordino delle zone produttive. sviluppati. Gli investimenti programmati e già in esecuzione ammontano a 870 milioni di euro, di cui il 70% da risorse pubbliche e il 15% da risorse proprie: Infatti, il Porto dal 2007 è in regime di parziale autonomia finanziaria e può contare su un flusso di risorse proprie derivanti da tasse portuali e canoni finanziamento degli investimenti sarà al 50% pubblico e al 50% risorse proprie. d. Quadrante Tessera Il Quadrante è fondamentale per lo sviluppo ma va visto in maniera coerente con il nostro disegno generale di città. Ciò che emerge dallo stato attuale delle proposte progettuali evidenzia un nodo intermodale con elevata accessibilità stradale e ferroviaria che comprende il nuovo stadio, la nuova sede di terraferma del casinò, un business park terminal acqueo Venice Gateway con albergo e centro congressi. Nel Quadrante l Le soluzioni previste per lo stadio prevedono anche strutture temporanee che rendono realistica la scelta di Venezia come sede delle prossime Olimpiadi e comunque la sua partecipazione a eventi mondiali. 13
  • 14. La nuova sede del Casinò sarà attrezzata per affrontare con successo la crescente competizione mantenendo il prezioso supporto alle finanze comunali e andrà rivista secondo i più aggiornati criteri di blind trust. Per il Quadrante Tessera i primi investimenti programmati sono di 165 milioni di euro, di cui il 55% da risorse private derivanti dalla cessione di aree, il 30% da rimborsi derivanti da urbanizzazioni primarie e secondarie e il 15% dalla cessione di aree SAVE. e. Corridoi comunitari Lo sviluppo delle economie orientali sta restituendo centralità al Mediterraneo, mondiali con la realizzazione delle strutture di competenza di due Corridoi europei, per i quali verranno investiti 4 miliardi di euro provenienti da risorse è necessario anche per dare respiro alla nuova funzione logistica e alla portualità di Venezia e Marghera. 6. Bonifica e rilancio di Porto Marghera Le bonifiche dei siti produttivi contaminati che, in assenza di interventi, continuano a minacciare la salute dei cittadini anche molti anni dopo la cessazione delle produzioni, riguardano una superficie di 5.800 ettari, costituiti da terra per 3.000, laguna per 2.800 e canali per 500. La bonifica è urgente anche per ampliare la base economica, e quindi demografica e occupazionale della Grande Venezia. La nomina di un commissario consentirà di integrare al meglio tempi, qualità e proveniente da risorse private ottenute dalla vendita dei terreni bonificati e il 20% da risorse pubbliche, in relazione al tipo di destinazioni dei suoli bonificati. Vanno rivis 14
  • 15. piano di bonifica, un intervento per la messa in sicurezza dal rischio idraulico di alcune aree urbane di Marghera e di Mestre, coinvolte negli ultimi anni da ripetuti episodi di allagamento. reimpiego e la riqualificazione della manodopera; queste iniziative saranno concordate tra tutti i soggetti interessati e potranno diventare un metodo condiviso per altre operazioni di rilancio. Il nuovo Comune intende attivarsi accogliendo tutti i soggetti rilevanti del dialogo sociale per ridurre al massimo i disagi e rendere la transizione occasione di sviluppo professionale e di migliore impiegabilità per il personale coinvolto.   7. Più investimenti nella città: la Grande Venezia è accogliente, moderna e vivibile Gli interventi nella città comprendono sia la riqualificazione e la manutenzione urbana, sia la residenzialità, sia lo sviluppo di settori produttivi, in particolare il 2010-2020 ammonterà a circa 10 miliardi di euro. La riqualificazione e la manutenzione urbana comprendono progetti per le funzioni produttive e innovative e la residenza. Una città sorge e si sviluppa in un certo ambito se quel luogo offre condizioni e gli altri Centri non ritrovano una funzione vitale, che offra delle opportunità ai propri abitanti, saranno destinate alla progressiva emarginazione e irrilevanza, a temat 15
  • 16. a. domanda di nuovi insediamenti produttivi commerciali e culturali, in particolare che aiutino la sostenibilità della residenza, sia le nuove unità abitative, coerenti con lo sviluppo demografico atteso, anche mediante la riqualificazione del patrimonio esistente. Vanno attivate forme di sostegno ai giovani con credito fiduciario, anche attingendo alle risorse liberate dalla vendita del patrimonio immobiliare pubblico non strategico, e con agevolazioni fiscali per il lancio di nuove attività. si finanziano rispettivamente con risorse pubbliche locali, vendita di immobili e risorse private. In particolare la nuova residenza sociale, circa 8000 appartamenti, sarà finanziata dalla vendita del patrimonio pubblico non strategico, destinando i ricavi a finanziare mutui a tasso agevolato e a integrare affitti per i giovani, i nuovi veneziani e gli anziani, per un totale di 5.000 famiglie. Ater e Comune di Venezia possiedono sul territorio comunale un patrimonio di circa 8.000 unità immobiliari, la cui vendita fornirà risorse aggiuntive per circa 400/500 milioni di euro. La cessione delle case pubbliche agli inquilini, a prezzo equo, non si limita a far raggiungere un traguardo personale e familiare a un gruppo di persone che diversamente non si sarebbero potute avvicinare alla proprietà, ma è soprattutto di ulteriori alloggi sociali. La vendita delle case pubbliche è uno strumento per passate fasi politiche della nostra Città. 16
  • 17. b. La vitalità del sistema delle imprese artigiane è una priorità della nuova coesione sociale, non solo un fatto produttivo. Si intende intervenire per rendere più facilmente accessibile l competenze implicite istico e nel design, investendo non è solo tradizione: in settori non marginali una componente significativa di prodotto e di applicazioni è sviluppata dalle imprese artigiane. vetro e del marmo che erano una ricchezza della città e che ora sono a rischio di estinzione. Bisogna creare le condizioni perché le botteghe artigiane e le vetrerie possano adeguare, da un lato, la struttura produttiva alle norme di sicurezza e di impatto ambientale, Venezia una scuola di arti e mestieri aperta alla realtà internazionale, in grado di professionale, tecnolo sono stati il passato e debbono essere il futuro. c. Il progetto Fondaci Il Fondaco è un luogo dedicato alle interrelazioni culturali, agli scambi di merci e di idee, alla residenza, alle pr Fondaci saranno realizzati a Mestre e a Marghera, nelle Isole e nel Centro Storico, in siti produttivi dismessi, in vecchie strutture militari, in complessi immobiliari 17
  • 18. -immesso ricognizione individua almeno 20 grandi aree adeguate alla realizzazione di un Fondaco. La realizzazione del progetto Fondaci, e di alcuni interventi per la residenza e il social housing, prevede investimenti privati per 1,2 miliardi, investimenti pubblici per 1 miliardo e misti per 1,1 miliardi per un totale di 3,3 miliardi. Per finanziare la realizzazione dei Fondaci si può procedere con diversi strumenti: in parte si mobiliterà il patrimonio abitativo pubblico cedendolo in proprietà agli inquilini e ricorrendo alla cartolarizzazione; si cederanno a operatori esteri, anche istituzionali (secondo lo schema attuato da La Biennale) spazi di rappresentanza e di business; si potrà ricorrere al mercato coinvolgendo i privati nel recupero di proprietà pubbliche non utilizzate; si agevoleranno e la finanza di progetto; si favorirà la partecipazione del capitale delle fondazioni ex-bancarie. In relazione alla struttura del singolo fondaco varierà anche la composizione delle fonti di finanziamento: ricorso al mercato per gli spazi commerciali, la residenzialità e le aree di rappresentanza, ricorso al pubblico per aree verdi, arredo urbano, spazi espositivi pubblici, social housing. d. e della progettualità nella grande area raggiungere il valore di 800 milioni di euro nel decennio. Le fonti di finanziamento che comprendono il ricorso al mercato e alla finanza di progetto per le destinazioni produttive, commerciali e residenziali (circa 75%) e al pubblico per le aree destinate a funzioni educative ed espositive (circa 25%). 18
  • 19. Si crea così un polo di attrazione formidabile nella parte nord orientale del centro storico, quella meno attraversata dai flussi turistici e dove maggiore è stata la perdita di attività economiche e di residenza. lo spazio aperto per connettere produzioni culturali, attività terziarie, presenze espositive, attività di ricerca tecnologica, attività produttive e di engineering relative alle opere di salvaguardia, il raddoppio degli spazi espositivi de La Biennale. e. Il rilancio del Lido Il piano privato di oltre 800 milioni è rivolto sia ai residenti sia al turismo e prevede la riqualificazione di 160 mila mq di strutture residenziali, alberghiere e significativi della ricettività. La realizzazione del nuovo Palazzo del Cinema, con un investimento previsto di ci di far entrare il Palazzo del Cinema nel circuito d . Sarà favorita al potenziale con una forte accelerazione degli interventi privati/pubblici rispondenti alle necessità della comunità del Lido. Viene così attivato un investimento di oltre un miliardo di euro. f. Il comparto fieristico Si stima che le fiere abbiano sul territorio una ricaduta pari a 20 volte il giro luogo di scambi, ha una forte vocazione fieristica che va rilanciata nel relazione già in precedenza avviata in rete. 19
  • 20. capacità attrattiva naturalmente insita nella localizzazione nella Grande Venezia. strutture esistenti, come la Marittima, e VEGA. Marghera per proiettare Venezia nel segmento Fiera Evento a livello internazionale. Possiamo ancora cogliere i benefici dell'Expo 2015, che prevedono più di 700 eventi al di fuori del polo espositivo Milanese, selezionando la partecipazione dei distretti produttivi veneti legati al Parco Scientifico Tecnologico attraverso il metadistretto digital-mediale, le iniziative di web tourism e le tecnologie per gli interventi di bonifica.       8. La nuova legge speciale e la collaborazione tra istituzioni 20
  • 21. Molte sono le amministrazioni a livello locale, regionale e statale investite della tutela di Venezia e/o del suo sviluppo economico e infrastrutturale. Non è infatti un caso se il comitato di esperti per lo studio dei problemi della città, istituito nel 1962, nato proprio come organo coordinatore delle molte responsabilità amministrative è a tutti noto come Comitatone. Vuoi per la pluralità delle funzioni attribuitegli, vuoi per la straordinaria numerosità delle istituzioni e degli enti chiamati a farne parte. I veti incrociati, i timori di invadere il campo altrui, la difesa di presunti interessi di esclusività istituzionale di fatto hanno reso e rendono estremamente complessa e frequentemente sterile la collaborazione tra le molte responsabilità coinvolte. raggiungere impongono di progettare e costruire nuovi ed innovativi strumenti di collaborazione tra istituzioni. Si tratta di un percorso che può essere affrontato con successo solo se il consenso dei cittadini legittima una leadership determinata, con regole chiare, fatte per risolvere i problemi non per mediare tra gli immobili equilibri delle rendite politiche. Questo sarà fatto costruendo progressivamente una consuetudine al dialogo tra le - e di un nuovo modello di governo orientato a favorire lo sviluppo delle attività commerciali ed imprenditoriali. Particolare attenzione e sostanza operativa saranno rivolte alle iniziative a più alto contenuto innovativo e quelle orientate alla tutela dell Per fare una città non basta un sistema amministrativo e, per fare una metropoli, è necessario avere una vitale città di riferimento. Questa nostra Grande Venezia sarà la città futura attorno la quale si potrà recuperare il sistema metropolitano delle relazioni. La saldatura del nuovo modello di promozione e sostegno allo sviluppo economico, attraverso un governo della città basato sul dialogo tra le istituzioni, con gli impegni alla conservazione del patrimonio storico-monumentale ed alla salvaguardia fisica ed ambientale della laguna, troverà ulteriore sostegno e spinta 21
  • 22. nella emanazione di una nuova legge speciale per Venezia. Legge speciale che il nuovo sindaco promuoverà, facendosi poi garante della sua concreta attuazione. Se la cooperazione tra amministrazioni rappresenterà il metodo di lavoro e la nuova legge speciale per Venezia la sua base giuridica, il Comune garantirà il coordinamento e la spinta propulsiva dei progetti per Venezia anche attraverso ne amministrativa. Azione basata su quattro cardini essenziali: valutazione da parte dei cittadini e dei visitatori; consultazioni con le parti sociali; rilancio della rappresentanza nelle sedi internazionali; impiego delle tecnologie più evolute della comunicazione digitale. La valutazione da parte dei veneziani e dei cittadini sui servizi amministrativi e delle public utilities impiegherà forme semplici di espressione del giudizio (gli emoticons ca sia a premiare il merito e la trasparenza nella macchina burocratica. La consultazione si baserà sulla costituzione e sulla animazione di tavoli tematici di confronto e per la raccolta di idee e di proposte con gli attori della rappresentanza sociale ed economica, tavoli che potranno avere anche la funzione i attuazione delle diverse parti della legge speciale di Venezia. In terzo luogo il Sindaco promuoverà azioni di rilancio della presenza della città presso i grandi organismi internazionali sia su scala europea sia su scala mondiale. hi e sulle funzioni di tutela del patrimonio artistico e culturale (Unesco), della cooperazione economica (Ocse), della promozione del lavoro (Bit), della politica industriale e del sostegno allo sviluppo economico (Unione Europea). attenzione sarà rivolta alla valorizzazione del rapporto antico tra Venezia e le tecnologie Venezia come luogo unico e straordinario di comunicazione. Si utilizzeranno a questo fine sia piattaforme innovative di comunicazione digitale nella città (dalle webcam alle paline intelligenti) messe a punto attraverso la 22
  • 23. collaborazione tra le più prestigiose Università internazionali sia gli strumenti di partirà contemporaneamente alla nuova amministrazione comunale.   9. Promuovere e sostenere le attività commerciali Le attività commerciali sono da sempre associate alla natura stessa di Venezia, un legame da alcuni anni minacciato dal declino demografico del Centro Storico e dalla eccessiva espansione della grande distribuzione in Terraferma. Il commercio è parte integrante dei processi di riqualificazione urbana e sociale della Grande Venezia, il Comune saprà attivarsi per: blico grazie alla riorganizzazione dei flussi di traffico e alla citata realizzazione di parcheggi; razionalizzare la logistica degli approvvigionamenti; qualificare i percorsi commerciali con interventi di pedonalizzazione, arredo e manutenzione urbani; mento in area urbana di realtà particolarmente attrattive, anche della media e grande distribuzione. Inoltre nel corso dei primi mesi di governo sarà definita una coerente strategia di marketing urbano che si estenda al coordinamento delle competenze sugli interventi al fine di favorire maggiore integrazione tra commercio, artigianato e turismo in una città che sa accogliere, ma anche assicurare una buona qualità della vita agli abitanti. Vanno sostenute le attività di vicinato per mantenere la varietà merceologica e di formula distributiva, combattendo il fenomeno di desertificazione commerciale nelle aree marginali. 10. Turismi a Venezia, una nuova vocazione di qualità e passione 23
  • 24. Il Veneto è la prima regione turistica in Italia e la seconda in Europa. Il Comune non la propria principale vocazione. Affinché tale vocazione si riveli attività produttiva in grado di apportare torio è necessario favorire una politica turistica sempre più consapevole della grande evoluzione che il settore ha avuto nel corso degli anni al punto di veder affermarsi diversi, specifici turismi : ciascuno con le proprie necessità, richieste e aspettative. Oggi si registra un gap tra Agriturismo, ecoturismo, turismo verde, turismo enogastronomico, il turismo delle seconde case, rappresentano nuovi segmenti e stanno subendo una crescita notevole e destinata ad aumentare. Una maggiore consapevolezza di tali distinzioni permetterà di: avviare una concreta gestione dei flussi, spesso concentrati in pochi itinerari oramai prossimi al collasso ificata e competente creare una nuova classe di imprenditori piccoli e medi in grado di fornire servizi di qualità Il comparto turistico ormai non può più reggersi soltanto sul patrimonio storico e artistico da promuovere e gestire in funzione di un turista che si sta rivelando sempre più escursionista giornaliero e quindi meno propenso alla permanenza sul territorio sia come presenza che come ricaduta economica. Il riconoscimento dei vari turismi potenzialmente interessati a Venezia (fieristico, convegnistico, culturale, della memoria, ambientale e altri ancora tra cui rilevante in futuro la visita alla best practices del MOSE) e la conseguente diversificazione dell'offerta attraverso la realizzazione di specifiche iniziative, itinerari e strutture permetterà (e in costante aumento) del turismo andando a coinvolgere altri settori 24
  • 25. applicata alla salvaguardia, lo studio e la formazione ed infine una rinata stagione di produzione artistica. creazione di un hub in terraferma in cui poterlo accogliere, informare ed indirizzare, secondo le sue esigenze, alle diverse offerte presenti su tutto il - componente offerto per la percezione della Città. Il turista consapevole è un turista amico della comunità che lo accoglie rendendolo partecipe della propria identità, fatta di bellezze artistiche, cultura, divertimento, tradizione. Perciò diviene fondamentale una collaborazione tra pubblica amministrazione proseguendo sulla fornitura di servizi on line standardizzati ed interoperabili), operatori del turismo, università, imprese di informatica e di telecomunicazioni: uniti in una sinergia che permetta di conoscere le motivazioni e anticipare i desideri, di stupire e coinvolgere il visitatore per puntare alla pianificazione dei flussi ed a stimolare una domanda di consumo invece di subirne le modalità. potenziali clienti: le competenze di chi raccorda i profili dei turisti con la business (e di creazione di nuove imprese) finora poco esplorate per tutta la filiera evolezza della necessità di avviare dei criteri oggettivi per misurar e premiare la qualità offerta ai visitatori. Un percorso virtuoso basato sulla qualità che è frutto della passione Il turismo deve diventare per Venezia ciò che non è mai stato una risorsa fondamentale per una città che cresce, non una monocultura imperante subita da una città in declino. 25
  • 26. La mission della nuova amministrazione sarà quindi quella di avviare una piccola rivoluzione culturale cittadina, per cui il turismo non sia più un fenomeno subìto perché male arginato, bensì si riveli prospettiva concreta di benessere condiviso perché ben analizzata, organizzata e gestita. Venezia deve diventare la capitale mondiale del turismo sostenibile e le best practices utili a questa inversione di tendenza diventare nuova produttività da esportare anche fuori dai confini regionali. 11. Produrre cultura ed eventi culturali Il turismo è un fenomeno culturale, ma non tutta la cultura è turismo. Venezia e il i pubbliche e private attive nei diversi campi della produzione artistica dalle grandi fondazioni sino alle diverse realtà associative. Si tratta senza dubbio di un grande valore per tutti, di una ricchezza che va ulteriormente diffusa tra la nostra comunità e sempre più aperta dea di Giuseppe Volpi del e Cinematografica nel 1932, intuizione che nei decenni successivi ci sembra essere stata del tutto fare nel cinema ha fatto invece la fortuna di Cannes. Ci chiediamo se si possa ancora pensare che una grande mostra cinematografica internazionale, come quella del Lido, non sia in grado di distinguere tra le opere di ricerca, da lasciare alle istituzioni accademiche e agli istituti di alta cultura, dove non fa scandalo se viene visionata da poche decine di cultori, e le opere in grado di coinvolgere ed emozionare il pubblico vero, non sparuti gruppi di cinefili. enormi differenze sociali, culturali e 26
  • 27. attenzione. A cominciare da una attenta ridistribuzione di sale e spazi di fruizione nella città storica. Allo stesso modo dovrebbe essere ripensata la funzione di produzione teatrale che a Venezia ha completamente perso quei valori, sia in termini di scuola che di spazi di produzione e programmazione, che solo 30 anni fa ne fecero, con le prime edizioni del Carnevale, una delle culle internazionali. ue meritevole del supporto finanziario pubblico. La produzione culturale, quali che siano gli aspetti contingenti che localmente ne evidenziano luci e ombre, va inserita nel contesto di sistematica ibridazione con anche economica. La creatività che sta alla dello sviluppo di un dato territorio quando diventa un modo di fare, un sentimento comune, una funzione del comportamento. Le istituzioni culturali, le attività artistiche, le risorse ambientali e monumentali, quando realizzano un ricco tessuto di relazioni, agiscono su molti registri comunicativi, raggiungono numerosi individui con caratteristiche personali molto diverse e creano migliori premesse al dispiegarsi degli effetti della creatività anche in ambito sociale e imprenditoriale. La dotazione del Veneto, da questo punto di vista, si pone tra le più varie e o del territorio è tra le priorità del governo del Veneto e va finalmente trasformata in uno strumento competitivo anche a Venezia perché la produzione culturale . 12. La Grande Venezia e gli eventi mondiali 27
  • 28. Venezia con un sistema di governo sinergico (Comune, Provincia, Regione, Stato, Unione Europea) e in virtù della sua tradizione e ruolo di città internazionale della cultura può promuovere od xpo del 2015, la Capitale europea della cultura del 2019 e i XXXII Giochi Olimpici e Paraolimpici del 2020. Venezia diventa, in questo modo, anche strumento di promozione asiatico in rapido sviluppo. eventi. Essere presenti nelle manifestazioni internazionali, rappresenta un ulteriore opportunità di sviluppo per la nostra economia e il nostro territorio. rsale del 2015 si terrà nel capoluogo lombardo dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 ed avrà come tema (Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita), promuovendo tradizione, creatività e , approfondendo temi trattati in edizioni precedenti. La nuova amministrazione promuoverà progetti di valorizzazione turistica e culturale, il coordinamento del sistema ricettivo alberghiero, i piani di mobilità territoriale, gli interventi di assetto ambientale, lo sviluppo e la riqualificazione territoriale, nonché interventi straordinari di marketing territoriale. zia, la più famosa ussi di visitatori purché siano realizzate le opere stradali, ferroviarie e aeroportuali che faciliteranno gli spostamenti dei turisti, si riuscirà così ad accelerare quello sviluppo infrastrutturale che Venezia e il Veneto si attendono da tempo. Grande rilievo avrà la designazione della Città Europea della Cultura 2019 che . La qualità dei legami del Comune con la Regione sarà determinante per promuovere di offerta a tutta la regione di presentarsi in una articolata serie di eventi internazionali. Ancora più impegnativo il progetto per la candidatura di Venezia per le Olimpiadi del 2020, attraverso la collaborazione con il Comitato promotore. Un progetto che 28
  • 29. dovrà rivolgersi a quella metropoli diffusa che è la nostra regione: il policentrismo del passato, le sue contraddizioni, possono trovare nel percorso per la candidatura olimpica il superamento dei suoi limiti, dando vita ad un vastissimo aggregato segnato dall sui giovani, sulla qualità elevata e crescente. 13. Lo sport Gli sport, nei diversi livelli di sono strumenti di coesione sociale e di integrazione a tutte le età. La pratica sportiva è competitiva non si traduca in continua pressione sui giovanissimi, innescando frustrazioni che allontanano dallo sport o che comunque impediscono alla maggior parte dei ragazzi di godere appieno della dimensione giocosa e socializzante di ogni disciplina sportiva. Centri di prima e seconda cintura, numerose associazioni di appassionati e identitario sia per la qualità e il rispetto della presenza in laguna. La pratica sportiva dei diversamente abili sta conoscendo una forte espansione del numero degli atleti e delle discipline sportive coinvolte. Queste realtà, spesso nate , talvolta delle municipalità, meritano il più ampio sostegno della nuova amministrazione. La crescente diffusione dello sp dirigenti scolastici, pone sul breve termine frequenti problemi di affollamento informativo che, raccolte le caratteristiche degli impianti sportivi che sorgono nel territorio comunale, dia informazioni che permettano alle società sportive, in relazione alle proprie specifiche esigenze, di ottimizzare esistenti. 29
  • 30. A questo sistema si potrebbe dare anche il compito di connettere società sportive, scuole e famiglie agevolando lo sviluppo di un ricco ambiente di relazioni collaborative e di reciproco interesse. La diffusione dello sport è anche un obiettivo comunitario sostenuto con azioni di sistema. Presso il Comune si attiverà uno sportello informativo per assistere i Il legame tra società sportiva e impianto sportivo è rilevante pressoché in tutte le discipline e le buone prat gestione diretta da parte di una società rende più agevole la ricerca di sponsorizzazioni e del fund raising in generale. L sportivi in città. Alle strutture di maggiori dimensioni, che andranno realizzate tenendo conto delle migliori esperienze internazionali, e che necessariamente andranno dislocate nelle aree esterne alla città, spetta anche il compito di fungere da attrattori per eventi sportivi i i intelligenza al lavoro nella nostra comunità. 14. Un Master Plan per Venezia 2019, capitale europea della cultura Venezia deve riprendere la funzione di centro internazionale di produzione della cultura non solo di sito espositivo e di sede di eventi culturali, ma anche centro direzionale delle produzioni di cultura e di contenuti mediatici. tecnologie ICT ne moltiplicano a dismisura le potenzialità di sviluppo su reti internazionali. 30
  • 31. Il nuovo Comune renderà esplicita la cornice strategica sulla quale le istituzioni culturali potranno fare affidamento presentando nel primo anno di mandato un Master Plan che definisca le modalità del percorso al 2019 con Venezia capitale europea della cultura che la veda non più isolata culturalmente dal proprio territorio di vocazione ma strettamente legata al Veneto, anche con la realizzazione di nuovi spazi culturali e dello spettacolo pensati su scala regionale, come sarebbe il caso della Città della Musica al VEGA. Questo Master Plan sarà anche la base per il riassetto delle istituzioni culturali cittadine che si occupano di produzione ed esposizione dei beni culturali e separare da un lato le funzioni di produzione culturale da quella della quello della conservazione dalla gestione/fruizione. Andranno coinvolte anche le istituzioni non connesse con il Comune di Venezia per trovare sinergie sia di comunicazione sia di promozione a cominciare da formule congiunte di accesso e dalla sinergia nella ricerca di fondi e contributi europei a fronte di bandi di sviluppo e di ricerca. Sarà inoltre fondamentale creare una intensa collaborazione con le università per contaminare professionale della popolazione universitaria. In primo luogo si dovrà intervenire sulla Fondazione dei Musei Civici e la Venezia Marketing Eventi che appaiono oggi come delle incompiute che non hanno portato i benefici promessi dalla privatizzazione dei due comparti di riferimento. In tal senso ipotizziamo una evoluzione della Fondazione dei Musei Civici di Venezia verso una vera e propria fondazione di partecipazione, come doveva essere nella sua origine, coinvolgendo altre istituzioni museali che, sollevate dagli oneri della gestione, potrebbero maggiormente dedicarsi alla produzione culturale. Allo stesso modo alcune funzioni museali potrebbero essere ripensate in una ottica di razionalizzazione che tenga conto anche del decentramento dei flussi turistici, ad esempio realizzando il polo espositivo temporaneo alla Fondazione Querini e a palazzo Grimani in campo Santa Maria 31
  • 32. Formosa, piuttosto che un mus rsenale coinvolgendo anche il Museo Navale della Marina Militare. Nella gestione degli eventi anche la VME dovrebbe essere sviluppata ulteriormente prevedendo una maggior partecipazione privata a fronte di una decisa assegnazione delle funzioni di marketing e comunicazione della città (dal licensing del marchio di Venezia alla gestione degli spazi pubblicitari e degli sponsor cittadini trasversali) e la gestione non solo di produzione degli eventi folcloristici (Carnevale, ecc) ma di coordinamento degli eventi cittadini in genere. Sulla stessa linea chiederemo alla Regione Veneto di insediare a Venezia una eventuale agenzia regionale che si occupi di eventi e del convention bureau. La cultura a Venezia deve tornare ad essere una vissuta da parte della popolazione -peraltro non sempre di qualità per altro- bensì come funzione efficace al servizio dello sviluppo e della formazione professionale. 15. Università e ricerca Venice International University, promuovendo la mobilità internazionale degli studenti e dei docenti, favorendo la collaborazione sistematica delle università con il sistema delle imprese e della pubblica amministrazione, sostenendo il reciproco scambio di competenze e di personale tra università e impresa. Nel d intelligenze, di dare loro buone ragioni per scegliere la Città come ambiente nel quale costruire il proprio futuro, è una condizione, tra le tante, che agevola na fascia decisiva di residenti: giovani, con alto livello di istruzione, con grande potenziale di innovazione da esprimere. La nuova amministrazione è molto interessata alla realizzazione delle residenze universitarie per gli studenti e di sistemazioni adeguate per studiosi stranieri che 32
  • 33. decida contatti scientifici e personali di reciproco interesse. La nuova amministrazione incoraggerà gli atenei veneziani a promuovere un più stretto coordinamento con le altre università della regione, per sperimentare la possibilità di una Università del Veneto con sedi a Verona, Vicenza, Padova, Treviso e Venezia. Ne avrebbero un grande giovamento la complessa gestione rvizi agli studenti, la presenza internazionale e la La creazione delle competenze funzionali e relazionali necessarie ai nuovi ambienti di business e alle nuove professioni è di particolare interesse per la nuova amministrazione cittadina. Ne risulterà un maggiore contributo della cultura alla società e si svilupperà un articolato processo di individuazione e selezione delle competenze.     16. Venezia si è sempre esplorazione commerciale e culturale e, per questo, resta per vocazione storica aperta al dialogo e compromettere la propria identità e i propri valori fondanti. Venezia, con il nuovo comune, tornerà ad essere crocevia tra la vecchia Europa, la editerraneo, tornerà a guardare lontano e ad estendere e lo farà concentrando attenzione e sforzi sulle famiglie, sui giovani e sulla vita quotidiana. Venezia riporterà al centro del dibattito la persona e farà della sussidiarietà lo strumento delle politiche per persona, le sue potenzialità, le sue aspirazioni, le sue difficoltà a meritare il centro della scena. Le relazioni di fiducia e credibilità interpersonale alimentano lo sviluppo del benessere economico ma anche del capitale sociale che va messo a valore nella sua interezza. Giovani, anziani, lavoratori a rischio occupazionale, famiglie a 33
  • 34. basso reddito vedranno il nuovo comune agire ogni giorno per combattere di una città generosa ed accogliente.   17. Le politiche sociali Le iniziative dirette al sostegno delle famiglie e delle persone a rischio di esclusione sociale rientrano nel quadro strategico di costruzione e di consolidamento di una nuova base economica sulla quale fondare un nuovo ciclo di crescita della città. Esse guardano principalmente alle famiglie di nuova costituzione, alla tutela dei lavoratori a rischio occupazionale, agli anziani ed ai diversamente abili. Per le nuove famiglie sarà avviato un programma di aiuto che, integrando le misure nazionali, favorisca la compatibilità tra impegni professionali e impegni familiari, in particolare attraverso il telelavoro, la flessibilità di orario negli asili nido, la parità tra uomo e donna. Per i lavoratori si adotteranno politiche mirate per il reimpiego, specie per i lavoratori di porto Marghera, tese principalmente a salvaguardare la continuità del lavoro. Per anziani e per portatori di handicap si agirà da un lato a migliorare il coordinamento tra azione amministrativa e organizzazione non-profit impegnate elle attività economiche e/o di pubblica utilità. Il riconoscimento (economico ma anche sociale) del lavoro di assistenza anche attraverso la valorizzazione dei servizi di socializzazione e assistenza domiciliare già presenti in città. 34
  • 35. 18. Le donne: accrescerne la presenza nella società e la sicurezza nella città. Una maggiore presenza femminile nel lavoro migliora la condizione dell'intera famiglia e dà uno slancio alla ricchezza della società. Non è vero che l'occupazione femminile riduce il tasso di natalità, è vero il contrario, come insegnano i paesi del Nord Europa. Il Comune deve sviluppare l'offerta di nidi, in collaborazione con sindacati e datori di lavoro, anche ricorrendo alle forme più flessibili e meno onerose dei voucher e dei contributi per i nidi-famiglia. Occorre sviluppare nelle scuole la consapevolezza del ruolo centrale della maternità, e accrescere il rispetto della femminilità tra i giovani. Occorre sviluppare la cultura della sicurezza tra i giovani, sostenendo la libertà di scelta delle giovani nello studio, nel lavoro, nella residenza. Ma questo deve avvenire in un contesto di sicurezza e di tutela della condizione femminile, di rispetto della maternità nella scuola, nel lavoro, nei quartieri.   19. Sanità L è eccellenza, a partire dalle realtà più deboli. Il criterio al quale ispirare gli interventi è quello della coerenza tra strutture impiegate e cure necessarie, tra i diversi bisogni da soddisfare e gli strumenti con i quali si risponde, rendendo più selettiva e socialmente responsabile la spesa sanitaria. ettivo consiste quindi nella realizzazione della continuità assistenziale nel territorio per 24 ore al giorno e 7 giorni la settimana. Lo strumento è lo sviluppo delle Unità Territoriali di Assistenza Primaria-UTAP. 35
  • 36. Riteniamo sia necessario procedere al graduale riequilibrio tra ruolo della medicina di base, organizzata attraverso le UTAP, e la medicina ospedaliera: in questo modo si ridarà alla comunità e al territorio un livello di servizio più articolato, più sensibile alle esigenze del singolo, di maggiore qualità anche grazie al reinvestimento delle consistenti riduzioni di costo ottenute stabilendo congruità tra cura e struttura. Concentrandosi ciascuna nel fare bene solo quello per cui è stata costituita, la medicina di base e la medicina ospedaliera potranno dare un contributo congiunto di grande livello alla qualità della vita della nostra popolazione. della pubblica amministrazione e segnano la direzione di sviluppo anche per il comparto sanitario. L e il riequilibrio tra compiti affidati alle UTAP e quelli svolti dalle strutture ospedaliere libereranno gradualmente risorse da destinare al miglioramento della qualità del servizio sanitario. Le tecnologie informatiche consentono di ridurre inefficienze, sprechi, spese non dovute, pagamenti mancati alle ASL. I recuperi di risorse con la logistica sanitaria informatizzata, attraverso le anagrafi on line e l'informatizzazione dei medici e delle ASL consentono il recupero di qualità del servizio e la riduzione dei tempi di attesa.   20. La sicurezza e la legalità La sicurezza risponde a un bisogno primario di una città aperta come Venezia. È sere, distinguendosi però da chi ha, per troppo tempo, tollerato comportamenti al confine della legalità. La sicurezza tuttavia non si raggiunge una volta per tutte: va continuamente mantenuto un equilibrio dinamico tra i soggetti responsabili, le forze de la polizia municipale, la magistratura, la protezione civile e le organizzazioni sindacali e religiose. 36
  • 37. Organizzazione, tecnologie, informazioni, competenze, addestramento sono certamente condizioni indispensabili, e saranno oggetto di impegno costante Chi vive, anche suo malgrado, in una condizione di irregolarità o di clandestinità è più facilmente indotto in comportamenti o atti illegali. La nuova Amministrazione porrà particolare attenzione al tema della prevenzione, più sicura base di ogni politica della sicurezza. Venezia, città accogliente ed ospitale, darà spazio alla voglia di fare ed intraprendere dei lavoratori stranieri regolari ma taglierà ogni possibilità di alibi ai non regolari attraverso il contrasto a: le locazioni non regolari di abitazioni e lavoro e dell'impresa. Per la tutela dei diritti fondamentali, il Comune promuoverà: i contratti di solidarietà per nuovi veneziani che rischiano di tornare irregolari; il riconoscimento delle condizioni di asilo a chi ne ha diritto; il ricongiungimento familiare protetto per chi lo merita. Ci dovrà essere un maggiore controllo del territorio, con la riqualificazione di importanti aree, come quella ad esempio di via Piave. Si deve intervenire per eliminare il degrado prodotto da venditori di merce contraffatta cominciando dai iù diversi angoli del mondo. I quartieri devono ritrovare nelle loro piazze e nelle loro strade i luoghi di incontro che sono quelli delle città storiche.   21. I nuovi veneziani e la crescita della Grande Venezia A metà degli Anni Ottanta nei Paesi sviluppati il rapporto tra nuovi cittadini e popolazione nativa era di 1 a 25. Oggi questo rapporto è di 1 a 10 e circa il 3% della popolazione mondiale risiede fuori dai confini del Paese di nascita. 37
  • 38. A Venezia, come in tutte le grandi città europee, la popolazione immigrata è cresciuta negli ultimi anni sensibilmente arrivando oggi a sfiorare il 10% dei residenti: una nuova azienda su tre ha titolare immigrato; il 20% delle nuove locazioni di negozi ed il 12% delle compravendite a Venezia è stipulato da nuovi cittadini. Le migrazioni sono una delle principali caratteristiche della società e della economia globale e sono fondamentali per la crescita economica. Ciascun nuovo veneziano è portatore di ricchezza e di cultura, si muove seguendo una logica economica e cerca i luoghi dove trovare possibilità di sviluppo personale, della propria famiglia e della comunità di provenienza. Venezia sarà luogo di accoglienza e di opportunità economica anche per la popolazione immigrata, valorizzandone la diversità e salvaguardando i valori, le tradizioni, la cultura della città. Saranno promosse e sostenute politiche per favorire: l'insediamento e lo sviluppo della nuova imprenditorialità qualificata; la mobilità territoriale e professionale dei lavoratori nuovi veneziani.   38
  • 39. 22. I primi progetti operativi. La pluralità degli obiettivi da ne degli strumenti di governo della Grande Venezia (ricondotti ad un disegno unitario con la nuova legge speciale) per tradursi in fatti concreti, richiedono che vengano identificati alcuni progetti prioritari da presentare alla città e agli organismi internazionali. degli immobili demaniali non strategici che saranno trasferiti o concessi a titolo gratuito al Comune che provvederà a cederli o a valorizzarli come luoghi di nuova residenza o a destinarli ad attività culturali o produttive. Si avvia in questo modo il programma sulla residenzialità e sugli alloggi sociali che rappresenta, come si è detto, una condizione indispensabile per invertire il declino. Nella stessa linea di azione sarà incentivata la residenza in Centro Storico attraverso contributi per il restauro del patrimonio abitativo privato e contributi per mutui di acquisto della prima casa ai giovani e alle famiglie meno abbienti. Il contenimento delle emissioni e il risparmio energetico sono tra i primi punti della nuova legge speciale che favorisce la riconversione degli impianti Lo strumento fiscale sarà impiegato per incentivare le attività economiche a basso impatto ambientale e la riconversione ecosostenibile delle attività esistenti. La produzione vetraria muranese, ad esempio, verrà sostenuta riducendo il prezzo base del metano per le sue industrie ivi residenti di almeno il 40% rispetto a quello fissato sulla base nazionale. Il nuovo Comune, inoltre, costituirà un Centro di eccellenza di livello universitario per la ricerca e lo sviluppo su tecnologie di salvaguardia e difesa delle zone costiere e dei bacini interni -laboratorio di 39
  • 40. di un progetto di riqualificazione urbana e socio economica delle zone vicine alle barriere mobili. quadro coerente del complesso delle attività commerciali, attraverso: la semplificazione dei passaggi e degli adempimenti burocratici; la lotta in tutti i comparti del turismo ed alla commercializzazione dei prodotti contraffatti; la riqualificazione dei percorsi commerciali ed il anche realizzando grandi parcheggi scambiatori in Terraferma. Mestre per consentire il facile accesso ai servizi e alle attività commerciali del centro con azioni volte a favorire la realizzazione di parcheggi multipiano riservati ai residenti, anche con ricorso alla finanza di progetto. Sarà anche razionalizzata la piattaforma logistica cittadina per agevolare la media e grande distribuzione nelle aree a questo dedicate. La realizzazione del programma richiede una elevata difficoltà tipiche di ogni organizzazione si aggiungono i percorsi previsti da norme e procedure che, pur presenti per fondate motivazioni di garanzia nei confronti dei cittadini, a volte si sovrappongono e ostacolano a vicenda. che fa da filo conduttore alla realizzazione del programma è quella del dialogo interistituzionale, della semplificazione amministrativa, ne del passaggio a processi informativi evoluti e innovativi nei rapporti tra pubbliche amministrazioni e tra queste, i cittadini e le imprese. 40
  • 41. 23. Tanti sì e i necessari no per la Grande Venezia I. VOGLIO CHE TUTTI GLI INQUILINI DELLE CASE PUBBLICHE, ATER E COMUNALI, DIVENTINO PROPRIETARI RISCATTANDO RICAVATO AVVIARE UNA NUOVA POLITICA DELLA CASA PER I GIOVANI II. BASTA PETROLIERE IN LAGUNA, VIA LA CHIMICA INQUINANTE DA PORTO MARGHERA III. SÌ ALLE BONIFICHE, ALLA ESPANSIONE DEL PORTO, ALLE NUOVE ATTIVITÀ DI PRODUZIONE E DI SERVIZI A PORTO MARGHERA, SÌ AL LAVORO IV. FUORI LA POLITICA DALLA GESTIONE DELLE SOCIETÀ DEL COMUNE, PIÙ SERVIZI AI CITTADINI, VALORIZZAZIONE DEL MERITO E DELLA PROFESSIONALITÀ DEL PERSONALE V. VOGLIO UN TURISMO CHE PORTI RICCHEZZA, SENZA DANNEGGIARE LA CITTÀ VI. SÌ ALLA SALVAGUARDIA E AL MOSE, ALLA SUBLAGUNARE E AI NUOVI COLLEGAMENTI PER UNA MIGLIORE MOBILITÀ E ACCESSIBILITÀ DELLA GRANDE VENEZIA VII. SÌ AL RECUPERO E ALLA VALORIZZAZIONE DELLE AREE ABBANDONATE, DELLE AREE INDUSTRIALI DISMESSE, DEI SITI DEMANIALI A MESTRE, MARGHERA, VENEZIA E ISOLE VIII. IX. VOGLIO CHE VENEZIA TORNI A PRODURRE E A ESPORTARE CULTURA X. VOGLIO UNA CITTÀ FORTE, ACCOGLIENTE E GENTILE CHE SI PRENDA CURA DEI SUOI ANZIANI E CHE NON LASCI INDIETRO NESSUNO 41