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L’ORSO
nell’IMMAGINARIO
belva terrificante
o tenero orsetto?
                                                       b
    rapporto tra uomo e orso è stato sempre controverso.
Il  Amichevole, perché il plantigrado ricorda
per molti versi l’uomo. Ma anche conflittuale,
perché l’orso è una specie che simboleggia
la natura selvaggia e maestosa.
Nei secoli l’orso ha ispirato miti e tradizioni,
influenzato riti e toponimi, suscitando,
al tempo stesso, terrore e attrazione.
L’orso rimane oggi un elemento fondamentale
dell’immaginario umano.
                                                           © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




                                                                                              SAREBBE BELLO, CREDO,
                                                             SE ASSIEME ALLE ULTIME TRACCE
                                                            LASCIATE DALL'UOMO SULLA TERRA
                                                          SI POTESSERO, UN GIORNO, RITROVARE
                                                      LE AMPIE IMPRONTE DEL GRANDE ORSO BRUNO
                                                                       (EARL FLEMING)
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L’ORSO                                          REALE
il signore dei boschi
b
     tambureggiare del picchio echeggia nel bosco.
Il   In lontananza, un muso irrequieto annusa la lettiera.
Il corpo è tozzo e fulvo e gli occhi, piccoli e ravvicinati,
per un attimo si incrociano con i nostri.
Pochi istanti e l’orso sparisce nuovamente
tra gli alberi.
Non è facile incontrare l’orso (Ursus arctos),
animale schivo e timoroso. Oggi la specie si rinviene
in alcune aree delle Alpi centrali e orientali e
dell’Appennino centrale.
Il suo habitat tipico è costituito da boschi e radure.
È un animale solitario tranne nel periodo
degli accoppiamenti, che avvengono in genere
all'inizio dell’estate.
I piccoli, solitamente due, nascono tra gennaio
e febbraio, durante la fase di letargo e rimangono
in compagnia della madre per un anno e mezzo.
                                                                                                                 © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




Le femmine si riproducono in media ogni 2-4 anni.




                                                                  QUANDO UN AGO DI PINO CADE
                                                                         NELLA FORESTA,
                                                               L’AQUILA LO VEDE, IL LUPO LO SENTE
                                                                        E L’ORSO LO FIUTA
                                                               (ANTICO DETTO POPOLARE DEGLI INDIANI D'AMERICA)
                                   © FCIANCHI
© A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
© IRMA_PROVINCIAAUTONOMATRENTO
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                                                                                                 L’ORSO       BRUNO
                                                                                                 sulle Alpi
                                                                                                                 b
F    ino al XIX secolo l’orso bruno era presente
     su tutto l’arco alpino, ma la caccia spietata
e la graduale contrazione dell’habitat ne hanno causato
una drastica riduzione numerica.
Già a partire dal dopo guerra la presenza dell'orso
era limitata al solo Trentino occidentale,
con una popolazione che è andata via via rarefacendosi,
fino ad arrivare ai 3-4 orsi totali censiti negli anni '90.
Per scongiurare la definitiva scomparsa,
nel 1999 il Parco Adamello-Brenta in collaborazione
con la Provincia Autonoma di Trento
e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica,
ha avviato un progetto di reintroduzione
che ha consentito di rilasciare nelle Alpi centrali
10 orsi provenienti dalla vicina Slovenia.
Oggi la popolazione di orso mostra incoraggianti
segni di ripresa che lasciano ben sperare per il futuro
                                                                                                                      © E.Janes/HOMOAMBIENS




                                      NON SO BENE PERCHÉ
                                   MA C’È QUALCOSA NELL’ORSO
                                                                      CHE INDUCE AD AMARLO
                                                                        (JAMES OLIVER CURWOOD)
© A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
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                                         b
                                                           © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




L’ORSO
MARSICANO
parte del paesaggio
e della cultura appenninica

     a faggeta, il gregge, il pastore, la sagoma dell’orso
L    in lontananza... Ecco gli elementi
del paesaggio montano conservati fino ai giorni d’oggi
e parte integrante della cultura delle comunità
che vivono sull’Appennino.
L’orso bruno che abita in questi posti è speciale.
Si tratta dell’orso bruno marsicano
(Ursus arctos marsicanus), sottospecie esclusiva
di questo pezzetto di mondo.
Una volta lo si incontrava lungo gran parte
della dorsale appenninica, oggi l’orso marsicano
ha la propria roccaforte nel Parco Nazionale d’Abruzzo,
Lazio e Molise, ma attraversa regolarmente i confini
dell'area protetta alla ricerca di altri territori selvaggi.
L’orso, infatti, ha bisogno di ampie superfici di territorio
                                                                                                © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




che solo una rete di aree protette gli può garantire.




                                                                                              COLORO CHE HANNO AVUTO LA POSSIBILITÀ
                                                                DI STARE IN UN TERRITORIO CON GLI ORSI SANNO
                                                                 CHE LA LORO PRESENZA ELEVA LE MONTAGNE,
                                                                       RENDE I CANYONS PIÙ PROFONDI,
                                                                         ACUISCE IL SOFFIO DEI VENTI,
                                                                   ILLUMINA LE STELLE, OSCURA LE FORESTE,
                                                                       ACCELERA IL BATTITO DELLE COSE
                                                                                 (JOHN MURRAY)
© A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
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UNA                                                                   DIETA
molto
diversificata                                                                 b
    orso ha una dieta onnivora che include
L’  in gran parte vegetali e in minima parte invertebrati.
Occasionalmente si nutre di piccoli uccelli e mammiferi,
che spesso rinviene morti grazie al suo olfatto sensibile.
In determinate circostanze l’orso
può predare il bestiame domestico.
È soprattutto in primavera, al risveglio dal letargo,
che si registrano con maggiore frequenza
le predazioni a danno di ovicaprini.
L’orso è anche ghiotto di miele e per procurarselo
non esita a distruggere gli apiari,
che si sbriciolano sotto la sua possente forza.
A causa di questi danni l’orso non è ben visto da tutti.
Anzi, le persecuzioni di cui è stato oggetto
                                                                                   © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




lo hanno di fatto sradicato
da gran parte del suo areale originale.
                                                              BIENS
                                                .Isotti/HOMOAM




                                                                                                                      GLI ORSI TRASMETTONO APPAGAMENTO.
                                   © A.Cambone–R




                                                                                                                            MI AIUTANO A MANTENERE
                                                                                           LA PERCEZIONE DEL MONDO
                                                                                  E MI FANNO CAPIRE LO SPETTRO DELLA VITA.
                                                                                       ABBIAMO BISOGNO DI PRESERVARE
                                                                                   LA NATURA SELVAGGIA E I SUOI MONARCHI,
                                                                                   PER NOI STESSI E PER I SOGNI DEI BAMBINI
                                                                                                    (WAYNE LYNCH
                                                                                     DA BEAR: MONARCH OF THE NORTHERN WILDERNESS)
© A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
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                                                                                                            © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
UOMINI                                    b
E                                  ORSI
una convivenza
possibile
     vero: l’orso può arrecare danni al bestiame
È    e agli apiari. È altrettanto vero però che i danni
si possono prevenire.
Una gestione più attenta del bestiame che preveda,
ad esempio, la stabulazione dei capi nei momenti
di maggiore vulnerabilità (di notte, nel periodo
dei parti...), l’utilizzo del cane da guardiania,
la messa in opera di recinzioni elettrificate
sono alcune misure in grado di ridurre fortemente
l’incidenza dei danni da orso.
Nel caso infausto in cui, nonostante la messa in opera
di misure di prevenzione, si subisca comunque
un danno, è possibile rivolgersi alle istituzioni
e fare richiesta di indennizzo.
La convivenza tra uomini e orsi è certamente possibile,
a patto che le istituzioni da una parte,
e gli allevatori dall’altro,
                                                                                                                                               © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




svolgano correttamente il proprio ruolo.
                                                                       BIENS
                                                         .Isotti/HOMOAM
                                            © A.Cambone–R




                                                                               C'È QUALCOSA DI NOBILE IN QUESTA GROSSA BESTIA,
                                                                                  QUALCOSA CHE FA PENSARE AD UN BARLUME
                                                                                          DI SENTIMENTO UMANO...
                                                                                    SPARARE AD UN ORSO È COME SPARARE
                                                                                              AD UN FRATELLO
                                                                                               (ERNEST HEMINGWAY)
                                                                                                                                               © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
© A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




                                                                              © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




                  LE OMBRE
                  che incombono

                                                                          b
                  sul futuro




                                                                                                                                         © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
                  DELL’ORSO
     incessante erosione dell'ambiente naturale,
L’   operata in virtù del miraggio utopico di una perenne
crescita economica costituisce, senza dubbio,
una delle minacce più serie alla conservazione dell’orso.
Infrastrutture viarie, piste da sci, impianti eolici,
edilizia selvaggia nei territori dove vive l’orso
o nelle aree di connessione che potrebbero permettere
alla specie di espandere il proprio areale,
costituiscono veri e propri attacchi al futuro della specie.
Il bracconaggio, perpetrato vigliaccamente
anche con l’utilizzo dei bocconi avvelenati,
rischia di falcidiare la popolazione di orso anche dove
il territorio è sottoposto a tutela.
Inoltre, i bocconi avvelenati causano la morte
di altra fauna selvatica protetta, dei cani padronali
e mettono a repentaglio l’incolumità pubblica.
Infine, serpeggia ancora in alcuni settori della società
un atteggiamento ostile nei confronti dell’orso,
frutto di anacronistici retaggi culturali o,
più semplicemente, di interessi economici.




                                                                                                                   LE MONTAGNE QUI
                                                                                                                 VI SONO SEMPRE STATE
                                                                                                                  ED IN ESSE GLI ORSI.
                                                                                                                        (RICK BASS)
                                                                  BIENS
                                                    .Isotti/HOMOAM
                                       © A.Cambone–R
© Andreas Weissen_WWFAlpineProgramme
© John Mackinnon/WWF-Canon
                                                                                                                                              © Kevin Schafer/WWF-Canon
GLI ORSI
NEL MONDO
una famiglia,
8 specie                                               b
La famiglia degli Ursidi comprende otto specie di orsi, distribuite in Europa, in Asia e nelle Americhe. Si tratta di animali dalla corporatura
robusta, non particolarmente veloci nei movimenti ma capaci, grazie agli arti posteriori plantigradi, di assumere una posizione eretta.
1 ORSO
•        BRUNO (Ursus arctos)                                              5 ORSO
                                                                            •         MALESE (Helarctos malayanus)
  vive in diversi ambienti, dalle steppe asiatiche                             vive nelle foreste dell'India nord occidentale,
  alle tundre artiche e le foreste pluviali temperate.                         Bangladesh, Cina meridionale, sud-est Asia,
  È distribuito in Europa, in Asia e in nord America.                          Sumatra e Borneo. La deforestazione e il
  Sebbene la specie nel complesso goda di buona                                bracconaggio costituiscono le principali minacce
  salute, molte popolazioni isolate risultano minacciate                       alla conservazione di questa specie.
  a causa dei frequenti conflitti con l’uomo.
                                                                           6 ORSO LABIATO (Melursus ursinus)
                                                                            •
2 ORSO POLARE (Ursus maritimus)
•                                                                              vive nelle aree forestali ed aperte di India, Nepal,
  vive sui mari ghiacciati e nei territori a cavallo del                       Sri Lanka e Bhutan. Come tutti gli orsi asiatici
  circolo polare artico. È oggi fortemente minacciato                          anche l'orso labiato è minacciato dalla perdita di
  dai cambiamenti climatici.                                                   habitat e la caccia illegale.
3 ORSO
•        NERO AMERICANO (Ursus americanus)                                 7 ORSO DAGLI
                                                                            •                OCCHIALI (Tremarctos ornatus)
  vive nelle foreste temperate e boreali di Canada,                            vive nella porzione tropicale delle Ande di Bolivia,
  Stati Uniti e Messico settentrionale. I conflitti con                        Colombia, Ecuador, Peru, Venezuela. Perdita e
  l'uomo rimangono un problema in alcune aree ma                               frammentazione degli habitat assieme al
  la popolazione, nel complesso, non risulta                                   bracconaggio sono le principali minacce.
  minacciata.
                                                                           8 PANDA
                                                                            •          GIGANTE (Ailuropoda melanoleuca)
4 ORSO
•        NERO ASIATICO (Ursus thibetanus)                                      vive nelle foreste temperate montane della Cina
  vive nelle aree forestali di un’ampia fascia                                 centro meridionale. La perdita dell'habitat
  territoriale che dall'Iran orientale arriva nel sud-                         rappresenta tuttora una seria minaccia alla
  est asiatico, Cina meridionale, Korea a Giappone                             conservazione di questa specie.
  meridionale. Questa specie è minacciata da
  bracconaggio e distruzione degli habitat.



   C’È UN’EMOZIONE                                                                    2


       PIÙ GRANDE
    CHE UCCIDERE...
                                                                                                                           1
                                           1


     LASCIAR VIVERE
                                                               3
(SIR JAMES OLIVER CURWOOD                                                                    1                         8           4
    DA THE GRIZZLY BEAR)
                                                                                                                 6

                                                                                                                               5




                                                                    7
                                                                                                                                                                          © Kevin Schafer/WWF-Canon
© A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
                                                                                © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




                                                                                                                                                                                      © Valentino Mastrella/archivio-Parco Nazionale d'Abruzzo/Lazio/Molise
Perché conservare
L’ORSO                                                        b
b Perché è bello
b Perché affascina e richiama il turismo
b Perché conservare l’orso significa tutelare
                                   la foresta, i corsi d’acqua, la montagna
b                                  Perché l’orso è parte della nostra cultura
b                                  Perché vedere l’orso è un’emozione unica
b                                  Perché, in definitiva, conservare l’orso
                                   significa conservare l’uomo
b                                  Perché...

Ci sono mille motivi per i quali conservare
l’orso. Nemmeno uno per lasciarlo estinguere.




                                                                                                                                                             GLI ORSI SONO FATTI
                                                                                                                                                        DELLA STESSA POLVERE NOSTRA,
                                                                                                                                                            RESPIRANO LA STESSA ARIA
                                                                                                                                                          E BEVONO LA STESSA ACQUA.
                                                                                                                                                              LE GIORNATE DEGLI ORSI
                                                                                                                                                      SONO SCALDATE DALLO STESSO SOLE,
                                                                                                                                                                LA LORO ESISTENZA
                                                                                                                                                       È VISSUTA SOTTO LO STESSO CIELO,
                                                                                                                                              BIENS




                                                                                                                                                             LA LORO VITA È REGOLATA
                                                                                                                                .Isotti/HOMOAM




                                                                                                                                                         DALLO STESSO BATTITO DI VITA,
                                                                                                                                                                    ALIMENTATO
                                                                                                                   © A.Cambone–R




                                                                                                                                                       DALLA STESSA MAGICA FONTE VITALE
                                                                                                                                                                     (JOHN MUIR)
© A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
© A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
I PIANI D’AZIONE
DELL’ORSO b
per la conservazione
                                                        © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




     Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
Il
                                                                                              © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




     e del Mare nel triennio 2008 – 2010,
nell’intento di coordinare ed armonizzare le attività
per la conservazione dell’orso, ha promosso lo sviluppo
del Piano d’Azione per la Conservazione dell’Orso Bruno
nelle Alpi Centro Orientali (PACOBACE) e del Piano d’Azione
Interregionale per la Tutela dell’Orso Marsicano (PATOM),
coinvolgendo il mondo ambientalista,
le istituzioni territoriali e il mondo della ricerca.
I piani d’azione costituiscono oggi il riferimento su temi
critici quali il monitoraggio e lo studio genetico
delle popolazioni di orso, i criteri e le procedure
di indennizzo e prevenzione dei danni, le procedure
di intervento in situazioni critiche e di emergenza,
la formazione degli operatori, la comunicazione.
Ora spetta a Regioni. Provincie, Enti Parco e Comunità
montane metterli in atto, affinché la specie continui
anche in futuro a frequentare i nostri boschi.



                                                                                                                                 GLI ORSI MI FANNO SENTIRE UMILE,
                                                                                           MI AIUTANO A VEDERE IL MONDO DALLA GIUSTA
                                                                                           PROSPETTIVA. DOBBIAMO TUTELARE LA NATURA
                                                                                                 E I SUOI MONARCHI PER NOI STESSI
                                                                                                     E PER I SOGNI DEI BAMBINI.
                                                                                            DOVREMMO COMBATTERE PER QUESTE COSE
                                                                                           COME SE LA NOSTRA VITA DIPENDESSE DA CIÒ,
                                                                                                           PERCHÉ È COSÌ.
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                                BIENS
                  .Isotti/HOMOAM
     © A.Cambone–R




                                                                                                                                                                    © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS




      MOSTRA REALIZZATA
 NELL’AMBITO DI UN PROGRAMMA
          FINANZIATO
 DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE
        E DELLA TUTELA
  DEL TERRITORIO E DEL MARE

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WWF Italia: L' orso (Biodiversamente-Premio Panda d'Oro 2012)

  • 1. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS L’ORSO nell’IMMAGINARIO belva terrificante o tenero orsetto? b rapporto tra uomo e orso è stato sempre controverso. Il Amichevole, perché il plantigrado ricorda per molti versi l’uomo. Ma anche conflittuale, perché l’orso è una specie che simboleggia la natura selvaggia e maestosa. Nei secoli l’orso ha ispirato miti e tradizioni, influenzato riti e toponimi, suscitando, al tempo stesso, terrore e attrazione. L’orso rimane oggi un elemento fondamentale dell’immaginario umano. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS SAREBBE BELLO, CREDO, SE ASSIEME ALLE ULTIME TRACCE LASCIATE DALL'UOMO SULLA TERRA SI POTESSERO, UN GIORNO, RITROVARE LE AMPIE IMPRONTE DEL GRANDE ORSO BRUNO (EARL FLEMING) © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
  • 2. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS L’ORSO REALE il signore dei boschi b tambureggiare del picchio echeggia nel bosco. Il In lontananza, un muso irrequieto annusa la lettiera. Il corpo è tozzo e fulvo e gli occhi, piccoli e ravvicinati, per un attimo si incrociano con i nostri. Pochi istanti e l’orso sparisce nuovamente tra gli alberi. Non è facile incontrare l’orso (Ursus arctos), animale schivo e timoroso. Oggi la specie si rinviene in alcune aree delle Alpi centrali e orientali e dell’Appennino centrale. Il suo habitat tipico è costituito da boschi e radure. È un animale solitario tranne nel periodo degli accoppiamenti, che avvengono in genere all'inizio dell’estate. I piccoli, solitamente due, nascono tra gennaio e febbraio, durante la fase di letargo e rimangono in compagnia della madre per un anno e mezzo. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS Le femmine si riproducono in media ogni 2-4 anni. QUANDO UN AGO DI PINO CADE NELLA FORESTA, L’AQUILA LO VEDE, IL LUPO LO SENTE E L’ORSO LO FIUTA (ANTICO DETTO POPOLARE DEGLI INDIANI D'AMERICA) © FCIANCHI © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
  • 3. © IRMA_PROVINCIAAUTONOMATRENTO © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS L’ORSO BRUNO sulle Alpi b F ino al XIX secolo l’orso bruno era presente su tutto l’arco alpino, ma la caccia spietata e la graduale contrazione dell’habitat ne hanno causato una drastica riduzione numerica. Già a partire dal dopo guerra la presenza dell'orso era limitata al solo Trentino occidentale, con una popolazione che è andata via via rarefacendosi, fino ad arrivare ai 3-4 orsi totali censiti negli anni '90. Per scongiurare la definitiva scomparsa, nel 1999 il Parco Adamello-Brenta in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, ha avviato un progetto di reintroduzione che ha consentito di rilasciare nelle Alpi centrali 10 orsi provenienti dalla vicina Slovenia. Oggi la popolazione di orso mostra incoraggianti segni di ripresa che lasciano ben sperare per il futuro © E.Janes/HOMOAMBIENS NON SO BENE PERCHÉ MA C’È QUALCOSA NELL’ORSO CHE INDUCE AD AMARLO (JAMES OLIVER CURWOOD) © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
  • 4. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS b © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS L’ORSO MARSICANO parte del paesaggio e della cultura appenninica a faggeta, il gregge, il pastore, la sagoma dell’orso L in lontananza... Ecco gli elementi del paesaggio montano conservati fino ai giorni d’oggi e parte integrante della cultura delle comunità che vivono sull’Appennino. L’orso bruno che abita in questi posti è speciale. Si tratta dell’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), sottospecie esclusiva di questo pezzetto di mondo. Una volta lo si incontrava lungo gran parte della dorsale appenninica, oggi l’orso marsicano ha la propria roccaforte nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ma attraversa regolarmente i confini dell'area protetta alla ricerca di altri territori selvaggi. L’orso, infatti, ha bisogno di ampie superfici di territorio © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS che solo una rete di aree protette gli può garantire. COLORO CHE HANNO AVUTO LA POSSIBILITÀ DI STARE IN UN TERRITORIO CON GLI ORSI SANNO CHE LA LORO PRESENZA ELEVA LE MONTAGNE, RENDE I CANYONS PIÙ PROFONDI, ACUISCE IL SOFFIO DEI VENTI, ILLUMINA LE STELLE, OSCURA LE FORESTE, ACCELERA IL BATTITO DELLE COSE (JOHN MURRAY) © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
  • 5. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS UNA DIETA molto diversificata b orso ha una dieta onnivora che include L’ in gran parte vegetali e in minima parte invertebrati. Occasionalmente si nutre di piccoli uccelli e mammiferi, che spesso rinviene morti grazie al suo olfatto sensibile. In determinate circostanze l’orso può predare il bestiame domestico. È soprattutto in primavera, al risveglio dal letargo, che si registrano con maggiore frequenza le predazioni a danno di ovicaprini. L’orso è anche ghiotto di miele e per procurarselo non esita a distruggere gli apiari, che si sbriciolano sotto la sua possente forza. A causa di questi danni l’orso non è ben visto da tutti. Anzi, le persecuzioni di cui è stato oggetto © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS lo hanno di fatto sradicato da gran parte del suo areale originale. BIENS .Isotti/HOMOAM GLI ORSI TRASMETTONO APPAGAMENTO. © A.Cambone–R MI AIUTANO A MANTENERE LA PERCEZIONE DEL MONDO E MI FANNO CAPIRE LO SPETTRO DELLA VITA. ABBIAMO BISOGNO DI PRESERVARE LA NATURA SELVAGGIA E I SUOI MONARCHI, PER NOI STESSI E PER I SOGNI DEI BAMBINI (WAYNE LYNCH DA BEAR: MONARCH OF THE NORTHERN WILDERNESS) © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
  • 6. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS UOMINI b E ORSI una convivenza possibile vero: l’orso può arrecare danni al bestiame È e agli apiari. È altrettanto vero però che i danni si possono prevenire. Una gestione più attenta del bestiame che preveda, ad esempio, la stabulazione dei capi nei momenti di maggiore vulnerabilità (di notte, nel periodo dei parti...), l’utilizzo del cane da guardiania, la messa in opera di recinzioni elettrificate sono alcune misure in grado di ridurre fortemente l’incidenza dei danni da orso. Nel caso infausto in cui, nonostante la messa in opera di misure di prevenzione, si subisca comunque un danno, è possibile rivolgersi alle istituzioni e fare richiesta di indennizzo. La convivenza tra uomini e orsi è certamente possibile, a patto che le istituzioni da una parte, e gli allevatori dall’altro, © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS svolgano correttamente il proprio ruolo. BIENS .Isotti/HOMOAM © A.Cambone–R C'È QUALCOSA DI NOBILE IN QUESTA GROSSA BESTIA, QUALCOSA CHE FA PENSARE AD UN BARLUME DI SENTIMENTO UMANO... SPARARE AD UN ORSO È COME SPARARE AD UN FRATELLO (ERNEST HEMINGWAY) © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
  • 7. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS LE OMBRE che incombono b sul futuro © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS DELL’ORSO incessante erosione dell'ambiente naturale, L’ operata in virtù del miraggio utopico di una perenne crescita economica costituisce, senza dubbio, una delle minacce più serie alla conservazione dell’orso. Infrastrutture viarie, piste da sci, impianti eolici, edilizia selvaggia nei territori dove vive l’orso o nelle aree di connessione che potrebbero permettere alla specie di espandere il proprio areale, costituiscono veri e propri attacchi al futuro della specie. Il bracconaggio, perpetrato vigliaccamente anche con l’utilizzo dei bocconi avvelenati, rischia di falcidiare la popolazione di orso anche dove il territorio è sottoposto a tutela. Inoltre, i bocconi avvelenati causano la morte di altra fauna selvatica protetta, dei cani padronali e mettono a repentaglio l’incolumità pubblica. Infine, serpeggia ancora in alcuni settori della società un atteggiamento ostile nei confronti dell’orso, frutto di anacronistici retaggi culturali o, più semplicemente, di interessi economici. LE MONTAGNE QUI VI SONO SEMPRE STATE ED IN ESSE GLI ORSI. (RICK BASS) BIENS .Isotti/HOMOAM © A.Cambone–R © Andreas Weissen_WWFAlpineProgramme
  • 8. © John Mackinnon/WWF-Canon © Kevin Schafer/WWF-Canon GLI ORSI NEL MONDO una famiglia, 8 specie b La famiglia degli Ursidi comprende otto specie di orsi, distribuite in Europa, in Asia e nelle Americhe. Si tratta di animali dalla corporatura robusta, non particolarmente veloci nei movimenti ma capaci, grazie agli arti posteriori plantigradi, di assumere una posizione eretta. 1 ORSO • BRUNO (Ursus arctos) 5 ORSO • MALESE (Helarctos malayanus) vive in diversi ambienti, dalle steppe asiatiche vive nelle foreste dell'India nord occidentale, alle tundre artiche e le foreste pluviali temperate. Bangladesh, Cina meridionale, sud-est Asia, È distribuito in Europa, in Asia e in nord America. Sumatra e Borneo. La deforestazione e il Sebbene la specie nel complesso goda di buona bracconaggio costituiscono le principali minacce salute, molte popolazioni isolate risultano minacciate alla conservazione di questa specie. a causa dei frequenti conflitti con l’uomo. 6 ORSO LABIATO (Melursus ursinus) • 2 ORSO POLARE (Ursus maritimus) • vive nelle aree forestali ed aperte di India, Nepal, vive sui mari ghiacciati e nei territori a cavallo del Sri Lanka e Bhutan. Come tutti gli orsi asiatici circolo polare artico. È oggi fortemente minacciato anche l'orso labiato è minacciato dalla perdita di dai cambiamenti climatici. habitat e la caccia illegale. 3 ORSO • NERO AMERICANO (Ursus americanus) 7 ORSO DAGLI • OCCHIALI (Tremarctos ornatus) vive nelle foreste temperate e boreali di Canada, vive nella porzione tropicale delle Ande di Bolivia, Stati Uniti e Messico settentrionale. I conflitti con Colombia, Ecuador, Peru, Venezuela. Perdita e l'uomo rimangono un problema in alcune aree ma frammentazione degli habitat assieme al la popolazione, nel complesso, non risulta bracconaggio sono le principali minacce. minacciata. 8 PANDA • GIGANTE (Ailuropoda melanoleuca) 4 ORSO • NERO ASIATICO (Ursus thibetanus) vive nelle foreste temperate montane della Cina vive nelle aree forestali di un’ampia fascia centro meridionale. La perdita dell'habitat territoriale che dall'Iran orientale arriva nel sud- rappresenta tuttora una seria minaccia alla est asiatico, Cina meridionale, Korea a Giappone conservazione di questa specie. meridionale. Questa specie è minacciata da bracconaggio e distruzione degli habitat. C’È UN’EMOZIONE 2 PIÙ GRANDE CHE UCCIDERE... 1 1 LASCIAR VIVERE 3 (SIR JAMES OLIVER CURWOOD 1 8 4 DA THE GRIZZLY BEAR) 6 5 7 © Kevin Schafer/WWF-Canon
  • 9. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS © Valentino Mastrella/archivio-Parco Nazionale d'Abruzzo/Lazio/Molise Perché conservare L’ORSO b b Perché è bello b Perché affascina e richiama il turismo b Perché conservare l’orso significa tutelare la foresta, i corsi d’acqua, la montagna b Perché l’orso è parte della nostra cultura b Perché vedere l’orso è un’emozione unica b Perché, in definitiva, conservare l’orso significa conservare l’uomo b Perché... Ci sono mille motivi per i quali conservare l’orso. Nemmeno uno per lasciarlo estinguere. GLI ORSI SONO FATTI DELLA STESSA POLVERE NOSTRA, RESPIRANO LA STESSA ARIA E BEVONO LA STESSA ACQUA. LE GIORNATE DEGLI ORSI SONO SCALDATE DALLO STESSO SOLE, LA LORO ESISTENZA È VISSUTA SOTTO LO STESSO CIELO, BIENS LA LORO VITA È REGOLATA .Isotti/HOMOAM DALLO STESSO BATTITO DI VITA, ALIMENTATO © A.Cambone–R DALLA STESSA MAGICA FONTE VITALE (JOHN MUIR) © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS
  • 10. © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS I PIANI D’AZIONE DELL’ORSO b per la conservazione © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Il © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS e del Mare nel triennio 2008 – 2010, nell’intento di coordinare ed armonizzare le attività per la conservazione dell’orso, ha promosso lo sviluppo del Piano d’Azione per la Conservazione dell’Orso Bruno nelle Alpi Centro Orientali (PACOBACE) e del Piano d’Azione Interregionale per la Tutela dell’Orso Marsicano (PATOM), coinvolgendo il mondo ambientalista, le istituzioni territoriali e il mondo della ricerca. I piani d’azione costituiscono oggi il riferimento su temi critici quali il monitoraggio e lo studio genetico delle popolazioni di orso, i criteri e le procedure di indennizzo e prevenzione dei danni, le procedure di intervento in situazioni critiche e di emergenza, la formazione degli operatori, la comunicazione. Ora spetta a Regioni. Provincie, Enti Parco e Comunità montane metterli in atto, affinché la specie continui anche in futuro a frequentare i nostri boschi. GLI ORSI MI FANNO SENTIRE UMILE, MI AIUTANO A VEDERE IL MONDO DALLA GIUSTA PROSPETTIVA. DOBBIAMO TUTELARE LA NATURA E I SUOI MONARCHI PER NOI STESSI E PER I SOGNI DEI BAMBINI. DOVREMMO COMBATTERE PER QUESTE COSE COME SE LA NOSTRA VITA DIPENDESSE DA CIÒ, PERCHÉ È COSÌ. (WAYNE LYNCH) BIENS .Isotti/HOMOAM © A.Cambone–R © A.Cambone–R.Isotti/HOMOAMBIENS MOSTRA REALIZZATA NELL’AMBITO DI UN PROGRAMMA FINANZIATO DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE