2. IL RUOLO DEL BRAND
In un mercato saturo (come quello digitale) gli utenti scelgono il
prodotto/servizio (tra i tanti di qualità sul mercato) che
rispecchia i propri valori.
Questi valori vengono trasmessi all’utente attraverso la
creazione del marchio (brand).
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3. ELEMENTI DEL BRAND
a) naming
b) payoff
c) logo: element visivo che consente di trovare, condividere e
ricordare un brand
• lettering
• palette colori
• simbolo
d) tono di voce
e) odori, sapori, suoni, …
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9. TIPI DI LOGO
«Dal naming all’immagine coordinata. Come costruire il brand di una startup» https://www.slideshare.net/treatabit/naming-
immaginecoordinata
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marchio parola logotipo figurato
marchio figurato marchio astratto marchio illustrato
monogramma
10. PAYOFF
Da 2 a 8 parole che sintetizzano la missione del
brand
Se il nome è descrittivo il payoff può essere evocativo
e viceversa
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11. SI FA PRESTO A DIRE «SLOGAN»
BRAND
a) Payoff: breve frase che si affianca a nome e logo per caratterizzare il brand
(es: La Coop sei tu).
b) Tagline: breve frase che indica all’utente del sito cosa aspettarsi (es: La
spesa che non pesa).
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
a) Headline: frase ad effetto che accompagna l’immagine.
b) Claim: testo centrale che rappresenta la promessa ai consumatori.
c) Body copy: testo.
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12. CREAZIONE DI UN LOGO
In base alle risorse, diverse soluzioni:
1. piattaforme di generazione automatica (es: tailorbrands.com, da
35 a 99 $)
2. piattaforme di crowdsourcing (es: starbytes.it, da 250 a 1.000 €);
3. studio grafico (da 2.000 a 50.000 €).
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17. SCELTA DEL FONT
Serif o sans serif
References: http://fontsinuse.com/
Identificare font:
http://www.myfonts.com/WhatTheFont/
Librerie:
• Google font
• fontsquirrel
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19. MARCHIO: ASPETTI LEGALI
«Marchio di fatto» (non registrato): può essere tutelato a condizione
che sia stato utilizzato e che sia noto, anche localmente.
«Marchio registrato»: segno rappresentabile graficamente e
distintivo.
1. classificazione di Nizza: classi di prodotti per cui può essere registrato un marchio
(anche più di una);
2. denominativo (letterale) o complesso (letterale e grafico).
3. validità: nazionale (UIBM), EU (OHIM), internazionale (WIPO).
Luca Egitto: «Branding, vita e conflitti del marchio: il punto di vista legale» https://www.slideshare.net/treatabit/branding-vita-e-conflitti-del-
marchio-il-punto-di-vista-legale
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20. RICERCA
Deve essere elemento di fantasia (non presente
nell’immaginario, es: Dei greci)
Diluition: ampio uso nel settore
Ricerca di anteriorità
1. Tool: http://www.trademarkia.com/
2. Affidata a studi legali
3. Registrazione del marchio: da segno a segno distintivo
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21. TONO DI VOCE
Stile di scrittura che consente di dare coerenza e
rafforzare l’identità soprattutto nella comunicazione
online.
Consente di:
1. differenziarsi dai competitor
2. definire una propria personalità
3. Dare coerenza al brand in diversi contesti
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22. TONO DI VOCE
a. Quanto si può essere informali
b. È possibile usare lo slang?
c. È possibile usare humor?
d. È utile integrare termini inglesi?
e. Come vengono utilizzati la punteggiatura, le emoticon, le
emoji, …
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25. SCRITTURA DELLE BRAND GUIDELINE
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1. Company
a. Who are we
b. Vision/ Mission
2. Logo
a. Logo negativo
b. Web logo
c. Social logo
d. Come usarlo
e. Come non usarlo
3. Colors
a. Palette primaria
b. Palette secondaria
4. Font
a. Naming
b. Payoff
6. Copywriting
a. Tone of voce (ToV)
b. Parole da usare / da non usare
c. Regole editoriali
d. Esempi di ToV
27. MONITORAGGIO
Attivare Alert:
a) Google Alert
b) Talkwalker
Cosa monitorare:
a) Marca e nomi di prodotto/servizio
b) Marca concorrenti
c) Nomi persone dell’azienda
d) Parole che definiscono il mercato di riferimento
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