2. Lo stile romanico si forma tra il IX e la fine del X secolo, poi si diffonde sino al termine del XII secolo in Europa.
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Per la varietà che presenta è considerato una pluralità di stili, un insieme di forme provenienti da tradizioni
arabe, bizantine, persiane, egiziane , riadattate in chiave cristiana.
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Tuttavia il termine ‘romanico’
nasce solo agli inizi del XIX
secolo, con i primi studi
sull’arte medievale.
4. Contesto storico
Lo stile romanico si diffonde in
contemporanea alla rinascita
nelle campagne e nelle città
dopo la crisi dell’anno Mille in
Europa.
La qualità della vita migliora, i
commerci aumentano e si hanno
grandi progressi nell’agricoltura
e nelle tecniche di costruzione.
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Nell’Italia settentrionale e
centrale nascono i primi Comuni
Nascono anche le prime
università : la Schola medica
salernitana, l’università di
Bologna (1088), l’univerità di
Napoli voluta da Federico II di
Svevia, e quella di Padova.
Nel sud dell’Italia sono presenti
comunità arabe che conducono
soprattutto studi di matematica
e astronomia e influenzeranno
con il loro stile esotico l’arte
italiana.
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L’architettura è la
testimonianza più diffusa e
meglio conservata dell’arte
romanica, facilmente
individuabile nonostante sia
stata rimaneggiata in seguito.
La scultura è presente
soprattutto in sinergia con
l’architettura.
La pittura è meno
documentata in quanto molte
opere sono andate perdute nel
corso dei secoli.
Nel complesso, in Italia lo stile
romanico è presente in modo
consistente e con livelli di
qualità molto elevati.
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In molte opere il romanico si
esprime con una fantasia sfrenata,
tendente al grottesco che ha
affascinato e influenzato anche
artisti del Novecento.
Il repertorio figurativo è molto vasto
e abbraccia temi diversi , religiosi e
profani.
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Uno degli architetti più conosciuti e
meritevoli dell’epoca è Lanfranco,
noto per aver progettato il Duomo
di Modena.
Negli antichi documenti a
Lanfranco venne attribuito il
massimo titolo di magister , cioè
venne riconosciuto l’ideatore e
responsabile della costruzione.
In una miniatura è rappresentato in
abiti eleganti e con il bastone di
comando mentre dirige i lavori dei
suoi operai.
9. I MOSAICI
Nei mosaici romanici è molto forte
l’influenza bizantina.
Accanto ai soggetti sacri si trovano nuovi
temi:
• sia più realistici, riferiti alla natura e
alla vita quotidiana come i mesi, le
stagioni, il lavoro, le arti e mestieri,
gli animali, le piante
• Sia più fantastici, come leggende,
mostri e segni zodiacali.
Le tecniche utilizzate sono diverse, come
l’opus alessandrinum, l’opus
tessellatum e l’opus sectile.
Diversi mosaicisti provenivano
dall’Oriente.
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10. LA PITTURA
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MURALE
MINIATURA
SU
TAVOLA
Legata alla tradizione bizantina
Poco autonoma
Riconquista graduale del volume
Tecnica utilizzata: affresco
Stile molto ricco di colori
Si sono tramandati i nomi dei
miniatori
Forma più perfezionata di pittura
Lo stile varia a seconda dello
scriptorium in cui sono realizzate
Il più noto è lo Scriptorium
dell’Abbazia di Montecassino
Più soggetta ad andare perduta
Spesso le tavole venivano ridipinte
Genere dei crocifissi dipinti con
tavole sagomate. Composizioni con
Cristo al centro e storie della
Passione ai lati.
Artisti più noti: Alberto Sotio,
Maestro Guglielmo, Maestro della
croce
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LA SCULTURA
• Ha un ruolo di primo piano
• E’ legata all’architettura: nelle chiese su facciate,
architravi, lunette, portali, capitelli e stipiti.
• Scultori e architetti lavoravano contemporaneamente
• Illustrava ai fedeli illetterati temi spirituali e religiosi
• Sviluppava un itinerario liturgicoitinerario liturgico che i fedeli dovevano
percorrere
• Simboli con valori morali
• Portali a imbuto decorati con cornici e statue
• Stili locali e differenze tra gli artisti singoli
• Osservazione della realtà per i dettagli
• Maestri conosciuti
• Spagna e Francia: HORROR VACUI (necessità di riempire
ogni spazio disponibile)
• Italia: più equilibrio e armonia nello stile
12. ARCHITETTURA ROMANICA IN ITALIA
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In Lombardia, già dal IX secolo vengono
sperimentate nuove tecniche costruttive che
porteranno al Romanico.
In ogni località italiana lo stile romanico
assume caratteristiche diverse determinando
grande ricchezza e varietà di soluzioni.
A differenza di altri paesi come la Spagna e la
Francia il Romanico italiano mantiene nel
complesso i valori di equilibrio ed
essenzialità classici.
Caratteristiche costanti delle chiese
romaniche italiane sono:
- muri spessi,
- forme massicce,
- proporzioni regolari,
- piante a croce latina o basilicali,
- suddivisione in campate
- interni con poca luce.