Le slide dell'intervento di Giancarlo Subbrero durante l'incontro dei Giovedì Culturali di Cultura e Sviluppo del 21 novembre 2013, ospite anche il Prof. Tito Boeri (Università Bocconi)
2. PROVINCIA DI ALESSANDRIA: ALTRI DATI ?
• Analisi e proposte avanzate DA FONDAZIONE CRAL-FORUM
AMBROSETTI (3 volumi)
• “Giornata dell’Economia”, della CAMERA DI COMMERCIO
(Unioncamere)
• Analisi congiunturali trimestrali di Confindustria Alessandria
• “Rassegna Economica della Provincia di Alessandria”
• “Unindustria” – “Nord Ovest”
• Graduatorie di Carlo Beltrame; serie storiche sulla “qualità della
vita” di Danilo Morselli
• Stampa specializzata e stampa locale
• Sitografia (ISTAT, Unioncamere, Regione Piemonte, IRES…)
3. ASIMMETRIE
• INTERNET: sommersi di una quantità enorme di indagini e di
dati, spesso, però di breve e brevissimo periodo
• Dati che però hanno valore e importanza soprattutto a LIVELLO
NAZIONALE, quando si scende a livello territoriale più
disaggregato si perdono preziosi DATI STRUTTURALI
• L’analisi economica a LIVELLO PROVINCIALE può essere
condotta per tutta una serie di variabili CONGIUNTURALI,
peraltro disperse in molte fonti (spesso contrastanti)
• MOMENTO DI FORTI CAMBIAMENTI ECONOMICI: difficoltà a
fare fotografie “stabili” (Uscita delle fonti: foglie d’autunno)
• Importanza della STRUTTURA: senso e direzione del
cambiamento
4. CITAZIONI
• March BLOCH: “Il buon storico è come l’orco della fiaba: va
dove sente odore di carne umana” (Gli uomini – “fatto
storico)
• Fernand BRAUDEL: “La storia la fanno gli uomini, che però
sono immersi in strutture, che da un lato subiscono, dall’altro
contribuiscono a cambiare” (“Le strutture”)
• Carlo M. CIPOLLA: “Lo storico vorrebbe fare la storia dei
prezzi nel Medioevo, ma trova l’elenco dei miracoli di S.
Baudolino” (Il problema dei documenti”)
PROPONIAMO DEI DATI, ASSOLUTAMENTE NON
ESAUSTIVI, FACENDO ANCHE RICORSO A IPOTESI DI
ANALISI SWOT
5. LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA:
LA CARTA DI IDENTITA’
• Superficie: 3.560 Kmq
• Popolazione: 440.943 abitanti alla fine del 2011 (9,87% del
Piemonte, 0,72 dell’Italia)
• Valore aggiunto: 10.749 milioni di euro nel 2011 (9,56% del
Piemonte, 0,76 dell’Italia)
• Collocazione geografica: Nord Ovest, al confine tra diverse
regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia)
• Corridoio 24 Genova-Rotterdam
• Buona accessibilità autostradale (A 7, A 21, A 26)
• Limiti nei collegamenti ferroviari a breve e medio raggio
6. COLLOCAZIONE GEOGRAFICA
• “La nostra Provincia ha tutte le condizioni favorevoli per
dimostrarsi la vera e sola e reale zona di espansione del Porto di
Genova nella pianura Alessandrina e di avere nella pianura che
da Acqui si dirige ad Alessandria la pianura più prossima al Porto
di Savona” (Consiglio Provinciale 1918, citato da L. Bassi)
• Una costante nella storia economica della provincia:
- le vie di comunicazione (“strade reali”, ferrovie, autostrade)
- localizzazioni industriali di lungo periodo
- “area di riequilibrio infraregionale” alla fine degli anni Sessanta
- localizzazioni logistiche e commerciali (Outlet)
13. LA DEMOGRAFIA:
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Punti di forza:
- Recupero demografico, dovuto al movimento migratorio
dall’estero e, dal 2008, al movimento migratorio interno: è
inversione di tendenza ?
- Crescita demografica in diverse zone della provincia
- Un sistema dell’istruzione superiore relativamente completo
(Università)
• Punti di debolezza:
- Popolazione anziana: tipologia della spesa; impatto sulle
strutture sociali, assistenziali e sanitarie
- Perdita di peso demografico nel contesto regionale; indici
peggiori di quelli regionali e nazionali
- Spopolamento della montagna
- Livelli di istruzione ancora inferiori alla media regionale
14. LA DEMOGRAFIA:
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Minacce:
- Mancato consolidamento della ripresa demografia
- Prosecuzione dello spopolamento della montagna e di parte
della collina
- Accentuazione della perdita di peso demografico nel contesto
regionale
- Invecchiamento “totale” della popolazione: il futuro delle
istituzioni sociali, assistenziali e sanitarie
• Opportunità:
19. L’AGRICOLTURA:
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Punti di forza:
- Le “diverse agricolture” della provincia, con una notevole
ricchezza di prodotti di pregio
- “Distretto del vino”, “distretto orticolo”, “distretto del riso”
- Parziale rafforzamento delle strutture agrarie (2010: 15,2 ha)
• Punti di debolezza:
- Abbandono di molte aree della montagna e della collina, con
conseguente riduzione della SAT e della SAU
- Invecchiamento della forza lavoro (lavoro salariato)
- Sistema agro-alimentare ancora parzialmente da costruire
- Visibilità dei prodotti di pregio
20. L’AGRICOLTURA:
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Minacce:
- Ulteriore abbandono della montagna
- Ulteriore invecchiamento della forza lavoro
- Interruzione della crescita della “catena del valore” nella collina
vitata
- Riconversioni della pianura (barbabietola da zucchero)
• Opportunità:
22. INDUSTRIA: TRASFORMAZIONE O…
Principali settori industriali della provincia di Alessandria dal 1888 al 2011
(Addetti, dati % )
100%
80%
Costruzioni
Altre
60%
Dati %
Chimica-gomma-plastica
Metalmeccanica
Legno-carta
Tessili-abbigl.
40%
Alimentari
Estrattive-lavorazione
20%
0%
1888
1911
1927
1937
1951
1961
Anni
1971
1981
1991
2001
25. INDUSTRIA: STRUTTURA DIMENSIONALE 2011
Unità locali e addetti in provincia in provincia di Alessandria
per classi di ampiezza nel 2011 (Dati percentuali)
100,0
90,2
90,0
80,0
70,0
Dati %
60,0
U. L.
50,0
Addetti
40,0
35,9
30,3
30,0
20,9
20,0
12,9
8,4
10,0
1,2
0,2
0,0
1- 9
10 - 49
50 - 249
Anni e classi di ampiezza
oltre 249
26. DALLA STRUTTURA ALLA CONGIUNTURA:
LA PRODUZIONE INDUSTRIALE
Andamento della produzione industriale in provincia di Alessandria,
in Piemonte e in Italia dal 2000 al 2013 (II trimestre)
(Variazione % sullo stesso trimestre dell'anno precedente)
15,0
10,0
5,0
01
3
III
I2
01
2
III
I2
01
1
III
I2
01
0
III
I2
00
9
III
I2
00
8
III
I2
00
7
III
III
00
6
I2
I2
III
00
5
I2
II
I2 I
00
4
II
I2 I
00
3
II
I2 I
00
2
-5,0
II
I2 I
00
1
I2
00
0
%
0,0
Alessandria
Piemonte
Italia
-10,0
-15,0
-20,0
-25,0
Trimestri e anni
27. …PERO ‘ …ECONOMIA
“APERTA” E INTERNAZIONALE
L’apertura dell’economia – e dell’industria - della
provincia è di lunghissimo periodo:
- Filande: integrazione con il Lionese
- Cotonifici: capitali genovesi e lombardi
- Zuccherificio di Spinetta Marengo: capitale belga
- Borsalino: azienda export lead
Due momenti:
- Crisi 1929 (Italcementi, Unicem, ILVA, Montecatini)
capitale italiano
- Anni Settanta-Ottanta: si avvia un processo di
internazionalizzazione dell’industria, che non è solo
passivo, ma anche attivo (“L’industria provinciale in una
rete mondiale”, Carlo Beltrame)
31. INDUSTRIA: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Punti di forza:
- Articolazione della struttura industriale sul territorio
- Aumento delle società di capitale
- Presenza di uno strato di imprese di medie dimensioni, in
diversi settori, presenti sui mercati esteri, ai vertici
nazionali e internazionali del proprio comparto (“quarto
capitalismo”)
- Notevole apertura del sistema industriale della provincia,
sia in entrata che in uscita
• Punti di debolezza:
- Erosione della base occupazionale
- Presenza di crisi di settore e aziendali
- Passaggi di proprietà di diverse aziende, anche rette da
imprenditoria locale
32. INDUSTRIA: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Minacce:
- Pesanti riflessi della crisi economica mondiale, anche in
considerazione dell’apertura internazionale
- Ulteriore erosione della base occupazionale:
deindustrializzazione di alcune aree
- Internazionalizzazione passiva: spostamento dei centri di
decisione
• Opportunità:
33. IL TERZIARIO IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA
• Il “terziario” è un macrosettore composito:
- il commercio, nelle sue varie forme;
- gli alberghi e i ristoranti;
- i trasporti;
- i servizi, alle aziende e alla persona;
- il credito e i servizi finanziari;
- il pubblico impiego (enti locali, scuola, sanità).
• 2011: 69,4% del valore aggiunto
• 2012: 65,4% degli occupati
34. IL TERZIARIO IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Commercio
Trasporto e magazzinaggio
Servizi di alloggio e ristorazione
Servizi di informazione e comunicazione
Attività finanziarie e assicurative
Attività immobiliari
Attività professionali e scientifiche
Noleggio, servizi alle imprese
Amministrazione pubblica
Istruzione
Sanità e assistenza sociale
Attività artistiche e sportive
Altre attività di servizi
TOTALE TERZIARIO
2001
26.128
10.028
4.919
1.924
3.970
1.970
6.344
4.844
5.831
8.525
11.863
1.217
3.893
91.456
2011
27.267
10.422
8.792
1.821
3.869
2.117
7.569
4.719
5.411
7.643
15.642
1.459
3.729
100.460
35. IL COMMERCIO:
L’EVOLUZIONE DI LUNGO PERIODO
Esercizi di vicinato e moderna distribuzione in provincia di Alessandria dal 1983 al 2012
(Esercizi di vicinato: numero; distribuzione moderna: metri quadrati)
500.000
445.638
8.783
8.492
400.000
Metri quadrati
9.000
402.285
8.226
350.000
8.000
6.893
316.215
6.785
6.771
6.733
291.038
300.000
10.000
7.000
6.000
257.199
250.000
200.000
5.000
191.491
4.000
150.000
3.000
100.000
2.000
50.000
1.000
0
0
1983
1990
1995
2000
Anni
2005
2010
2012
Numero
450.000
462.609
D. moderna
E. vicinato
37. IL TURISMO 2000-2012:
VERSO UN MODELLO “LANGHE” ?
Presenze turistiche e straniere in provincia di Alessandria dal 2000 al 2012
(Dati assoluti e % )
35,0
600.000
30,0
500.000
25,0
400.000
20,0
300.000
15,0
200.000
10,0
100.000
5,0
0
0,0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Anni
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Dati %
40,0
700.000
Ettari
800.000
Presenze
% Stranieri
38. IL TURISMO 2000-2012:
IL TERRITORIO “TIENE”
Presenze turistiche totale e extalberghiere in provincia di Alessandria dal 2000 al 2012
(Dati assoluti e % )
800.000
30,0
700.000
25,0
600.000
20,0
400.000
15,0
300.000
10,0
200.000
5,0
100.000
0
0,0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Anni
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Dati %
Ettari
500.000
Presenze
% Extra
39. TERZIARIO: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Punti di forza:
- Ammodernamento delle strutture distributive, con una
“notevole” presenza di GDO (Distretto del Novese)
Territorio ricco di storia, presenza di emergenze
paesaggistiche ed architettoniche
- Crescita delle presenze turistiche italiane e straniere
- Crescita dei servizi alle imprese e alla persona
- Sistema formativo completo (Università, centri di ricerca)
• Punti di debolezza:
- Il presidio del territorio: 14 Comuni senza negozi di
vicinato, 31 con un solo esercizio
- Outlet: quali ricadute sul territorio ?
- Un turismo ancora di “giornata”
40. TERZIARIO: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Minacce:
- Presenza abnorme della grande distribuzione
- La “desertificazione commerciale” dei paesi della
montagna e della collina
- Un turismo soprattutto di “passaggio”
- Necessità di ulteriore qualificazione nei servizi alle
imprese
• Opportunità:
41. UN MERCATO DEL LAVORO COMPLESSO
• Il mercato del lavoro della provincia di Alessandria
è da sempre complesso e articolato
• “Specchio” della struttura produttiva e demografica
• Compresenza di diversi mercati del lavoro territoriali ?
I Sistemi Locali del Lavoro
• Caratteristiche di medio periodo:
- Tasso di occupazione inferiore a quello di altre aree del
Piemonte
- Più in particolare, tasso di occupazione femminile
inferiore alla media regionale e nazionale
Difficoltà a costruire serie omogenee di medio
periodo
42. IL TASSO DI OCCUPAZIONE
NEI SLL DEL PIEMONTE NEL 2012
Tasso di occupazione nei SIstemi Locali del Lavoro del Piemonte nel 2012 (Dati % )
54,0
52,0
50,0
46,0
44,0
42,0
40,0
AL
E
CA
S
SLL
IT
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BA
NE
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38,0
CU
Dati %
48,0
43. IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE
NEI SLL DEL PIEMONTE NEL 2012
Tasso di disoccupazione nei Sistemi Locali del Lavoro del Piemonte nel 2012 (Dati % )
14,0
12,0
8,0
6,0
4,0
2,0
SLL
AL
BA
I
G
LI
AN
DO
M
IL
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AT
CR
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C
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N
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TO
RT
O
NA
0,0
VE
R
Dati %
10,0
44. STAZIONARIETA’ DEI LIVELLI
OCCUPAZIONALI ?
Occupazione in provincia di Alessandria per sesso dal 2008 al 2012
(Dati assoluti, stime ISTAT)
200.000
180.400
176.600
174.100
180.000
180.100
179.700
160.000
140.000
Unità
120.000
103.700
101.100
102.700
100.200
100.000
80.000
73.000
72.900
2008
2009
Uomini
99.700
Donne
77.700
79.500
80.400
2010
2011
2012
60.000
40.000
20.000
0
Anni
TOTALE
45. UN TERZIARIO IN CRESCITA ?
Occupazione in provincia di Alessandria per settori produttivi dal 2008 al 2012
(Dati assoluti, stime ISTAT)
140.000
120.000
105.300
117.800
115.800
111.100
110.600
100.000
80.000
Unità
Agricoltura
62.500
60.000
Industria
61.900
58.100
59.200
56.500
40.000
20.000
7.900
6.300
7.400
5.700
4.800
0
2008
2009
2010
Anni
2011
2012
Terziario
46. PERO’ LA DISOCCUPAZIONE CRESCE…
A LIVELLO ASSOLUTO…
Persone in cerca di occupazione in provincia di Alessandria per sesso dal 2008 al 2012
(Dati assoluti, stime ISTAT)
25.000
20.500
20.000
15.000
Uomini
Unità
12.800
10.900
10.000
10.500
10.000
9.700
8.700
6.900
5.000
3.900
4.800
5.200
5.700
4.500
5.200
5.900
0
2008
2009
2010
Anni
2011
2012
Donne
TOTALE
47. PERO’ LA DISOCCUPAZIONE CRESCE…
…E PERCENTUALE…
Tasso di disoccupazione in provincia di Alessandria per sesso dal 2008 al 2012
(Dati % , stime ISTAT)
12,0
11,1
10,2
10,0
9,5
Unità
8,0
7,2
6,2
7,0
5,8
6,0
4,8
6,4
6,3
6,7
Uomini
Donne
5,1
4,8
TOTALE
4,2
4,0
3,7
2,0
0,0
2008
2009
2010
Anni
2011
2012
49. E AUMENTA LA PRECARIETA’
Procedure di assunzione per tipologie (compresi i giornalieri)
in provincia di Alessandria dal 2009 al 2012 (Dati % )
70,0
65,3
64,2
63,3
60,6
60,0
50,0
T. indeterminato
Dati %
40,0
T. determinato
30,0
28,9
Part time
29,5
27,5
24,7
24,6
Giornalieri
27,2
26,5
24,8
20,0
10,6
11,9
11,1
10,1
10,0
0,0
2009
2010
2011
Anni
2012
50. CALANO I LIVELLI PROFESSIONALI
Procedure di assunzione per livelli professionali (- giornalieri)
in provincia di Alessandria dal 2009 al 2012 (Dati % )
50,0
47,0
45,0
44,6
45,0
44,3
40,0
37,5
35,5
35,2
33,4
35,0
Dati %
30,0
L. superiore
25,0
20,0
L. intermedio
20,1
19,6
L. inferiore
19,5
18,2
15,0
10,0
5,0
0,0
2009
2010
2011
Anni
2012
54. MERCATO DEL LAVORO:
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Punti di forza
- Il rapporto con l’istruzione e la riqualificazione
provinciale (istituzioni-scuola-formazione-universitàimprese = domanda/offerta)
• Punti di debolezza:
- Tassi di occupazione più bassi che in altre aree
provinciali e regionali
- Mercati locali del lavoro
Complessivamente, 33.000 persone ai margini dei processi
produttivi
55. MERCATO DEL LAVORO:
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
• Minacce:
- Aumento della disoccupazione e della precarietà
- Crescita della povertà
- Tensioni sul tessuto sociale, in particolare in certe aree
• Opportunità:
56. QUALI LIVELLI ISTITUZIONALI ?
• Punti di forza
- 190 Comuni: notevole presidio del territorio
• Punti di debolezza:
- 190 Comuni: notevole frammentazione comunale
- Difficoltà di associazionismo intercomunale
- Frammentazione della politica urbanistica sul territorio
- Il Patto di Stabilità come limite per gli investimenti
- Totale incertezza sulla struttura delle autonomie locali
57. QUALI LIVELLI ISTITUZIONALI ?
• Minacce:
- Una spesa solo orientata al mantenimento delle strutture
- Progressivo deterioramento delle strutture comunali e
infracomunali
- Incertezze su alcuni servizi fondamentali: sanità, assistenza,
SII, igiene ambientale
• Opportunità:
58.
59.
60.
61. QUALE GOVERNANCE LOCALE ?
• Territorio: politiche urbanistiche integrate
- Provincia: Piano Territoriale di Coordinamento
• Agricoltura: Attività di studio, programmazione e
sostegno - Provincia
• Imprese: Servizio Sviluppo Locale - Provincia
• Lavoro: Sportelli Territoriali per l’Impiego – Provincia
• Formazione: Servizio Formazione – Provincia
• Istruzione: Istruzione superiore – Provincia
• Viabilità: Provincia - Comuni
• Ciclo Igiene Ambientale: Regione – Provincia ?
• Servizio Idrico Integrato: Regione – Provincia ?