3. Generali:
naturalizzazione dell’uso della tecnologia come modalità per sperimentare un nuovo
ruolo dell’insegnante: facilitatore dell’apprendimento piuttosto che trasmettitore di
contenuti e conoscenze.
favorire lo sviluppo delle life skills
APPRENDERE TUTTI
autonomia di lavoro;
INSIEME
co-costruzione del sapere;
inclusione delle diversità. LET’S LEARN IT!
Specifici:
dare strumenti agli alunni per:
ricercare, esplorare, discernere nell’universo delle informazioni, utilizzando le
specificità delle fonti;
selezionare le informazioni funzionali agli scopi prefissi;
elaborare conoscenze e produrre artefatti in modo autonomo;
socializzare anche in e attraverso la Rete informazioni, idee, progetti, confrontando e
operando scelte;
condividere scopi e modalità di intervento;
elaborare le produzioni in modo collaborativo;
riflettere sui propri stili di apprendimento nel formale, informale e non formale.
4. • utilizzare le TIC nella loro veste di facilitatrici del processo
insegnamento/apprendimento, venendo incontro alle modalità di
apprendimento dei ragazzi di oggi, prevalentemente di tipo analogico allo
scopo di renderle più riflessive e deduttive;
• introdurre nella prassi didattica-educativa l’uso dei mezzi informatici,
concorrendo a superare la fase attuale di alfabetizzazione scolastica;
• naturalizzare l’uso delle tecnologie nella prassi didattica e nel setting d’aula:
rendere l’informatica non più confinata in uno spazio specifico (laboratorio)
ma permeata nelle normali attività curricolari;
• aggiornarsi e autoaggiornarsi sui nuovi strumenti di comunicazione nel web
e sull’utilizzo della LIM.
5.
6.
7. • potendo integrare il codice alfanumerico con codici sonori ed iconici
• rendendo possibile la fruizione di una pluralità di fonti ed accesso ad
archivi, piattaforme, portali e data base
• permettendo approcci collaborativi al sapere
• potenziando le capacità di operare inferenze attraverso gli approcci
ipertestuali
• aprendo e recuperando spazi di socialità nel formale
• potenziando la capacità di comunicazione
• ampliando gli spazi di discussione
• ampliando spazi e tempi del formale ed informale
8. tecnologia come amplificatore cognitivo;
tecnologia come sistema di rappresentazione;
tecnologia come facilitatore;
tecnologia come spazio di socializzazione;
tecnologia come ambiente di comunicazione;
tecnologia come spazio di scrittura collaborativa.
10. Gli alunni nel corso dei tre anni di sperimentazione
hanno avuto la possibilità di imparare ad utilizzare
sw e ambienti online proposti dagli insegnanti in
modo flessibile, a supporto delle attività educativo-
didattiche programmate.
Ogni alunno è stato dotato di un notebook
personale che poteva portare a casa.
11. Livello di inclusione elevato
sia per l’alunno disabile sia per gli
alunni con difficoltà di apprendimento
12. Il blog ARUBA E’ STATO UTILIZZATO SOPRATTUTTO IL 1^ ANNO DI SPERIMENTAZIONE
Il blog Aruba è stato usato per prendere
confidenza con il web. Sono stati inseriti:
commenti, avvisi, notizie, articoli da
commentare e discussioni inerenti le
lezioni curricolari.
A volte sono state inserite anche
consegne di esercizi e sono state date
risposte «in diretta» a domande e dubbi
esplicitati dagli alunni.
13. Il blog … WORDPRESS
http://icsanvendemiano.wordpress.com/
WordPress è il blog
utilizzato per
documentare il
progetto ed inserire
tutti gli eventi che
hanno coinvolto la
classe.
Gli alunni hanno
partecipato
direttamente con
commenti.
14. L’inno di Mameli e il canto risorgimentale La
bandiera dei tre colori
Natale 2010:
un progetto di arredo urbano
EXPO SCUOLA PADOVA 12 novembre 2010
Alcune riflessioni di fine anno (1^ anno): alunni e docenti
FESTA DELLO SPORT 17 APRILE 2010
CONSEGNA NOTEBOOK 15 maggio2010 SPETTACOLO TEATRALE
15. La WIKI di classe è stata intesa come spazio di:
lavoro interdisciplinare
lavoro collaborativo
approfondimento
documentazione
comunicazione
18. Al temine del secondo anno di sperimentazione
i risultati attesi sono stati in gran parte raggiunti.
Per gli alunni erano inerenti:
la partecipazione e la motivazione;
la collaborazione tra pari e con i docenti;
l’incremento delle competenze digitali (per alcuni anche a livello di ricerca
personale e auto apprendimento);
lo sviluppo di competenze trasversali;
la personalizzazione dell’apprendimento.
Per i docenti erano inerenti:
Il miglioramento delle proprie competenze digitali,
L’utilizzo delle TIC
Lo sviluppo delle sinergie didattiche interdisciplinari con i colleghi
L’esportazione dell’esperienze nelle altre classi loro affidate
19. I punti di forza preminenti del progetto sono stati:
l’innovazione della prassi didattica con l’introduzione delle TIC;
l’approccio interdisciplinare delle programmazioni curricolari;
la forte trasferibilità metodologica nelle altre classi
l’intensificazione dei rapporti con gli stakeholders (genitori, enti
locali, USR, ANSAS, Università)
I punti di debolezza sono stati:
il rallentamento dello svolgimento delle attività didattiche con le nuove
metodiche a fronte di un corrispondente tempo scuola limitato;
la difficoltà di gestione del setting TIC (spazi d’aula preesistenti e numero alunni)
la difficoltà di trovare spazi orari incentivabili da destinare all’aumento
necessario del tempo per le attività di programmazione sperimentale e di auto
aggiornamento tecnico-informatico.
20. INDICATORI PLUSVALORE
VALORE AGGIUNTO TIC
(fine triennio sperimentale)
I docenti, al termine del terzo anno scolastico, operando anche per confronto con altre
classi non coinvolte nella sperimentazione, andranno a verificare l’incidenza delle
nuove strategie sui risultati di apprendimento degli alunni.
Verranno analizzate:
motivazione
autonomia nell'organizzazione e nell'esecuzione del lavoro
collaborazione
competenze disciplinari
competenze tecnologiche
sviluppo competenze trasversali
personalizzazione degli apprendimenti
grado di sviluppo di autovalutazione e consapevolezza di sé