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LINEE GUIDA REGIONALI PER LA DETERMINAZIONE
    DELLE TARIFFE DI CONFERIMENTO AGLI IMPIANTI:
           LA SITUAZIONE IN REGIONE VENETO

   ing. Anna Moretto
   Ente di Bacino Padova 2



CTS -API
Bologna, 15 novembre 2012
TARIFFE REGOLATE E PREDETERMINATE
                                    D.L. n. 1/2012
Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.
    art. 25 Promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali


=>In REGIONE VENETO già applicato l’art. 25, co. 4, D.L. n. 1/2012
  Mercato regolato per lo smaltimento RU: impianti autorizzati da
  Provincia o Regione, comprese le tariffe al cancello.

    La norma regionale L.R. n.3/2000 impone a tutti gli impianti di
    smaltimento e a quelli pubblici di recupero l’approvazione della
    tariffa come parte integrante del provvedimento di
    approvazione del progetto dell’impianto, anticipando quanto sarà
    previsto a livello nazionale solo per le discariche con il D.Lgs n.
    36/2003.
LA REGOLAZIONE DEGLI IMPIANTI IN VENETO
                       Legge regionale n.3/2000

I costi industriali degli impianti o “tariffe al cancello”, sono delle
tariffe autorizzate dall’ente pubblico competente:
•la Provincia per le discariche, impianti produzione CDR;
•la Regione per gli inceneritori e gli altri impianti di rilevanza regionale
  (impianti tattici).

Per quanto concerne invece le tariffe di smaltimento finali applicate
ai RU prodotti dai Comuni, comprendenti anche altri elementi (stazioni di
trasferenza, trasporti, contributi vari), queste sono delle tariffe
autorizzate dagli Enti di Bacino o dall’Autorità d’ambito (ATO), quando
presente e operativa.
LA REGOLAZIONE DEGLI IMPIANTI IN VENETO
                       Legge regionale n.3/2000

Per le tariffe degli impianti di trattamento, compostaggio e
digestione anaerobica, delle frazioni organiche dei rifiuti urbani (Forsu e
verde), in Veneto vige il criterio di “mercato”, per il quale si può
ricercare l’impianto più conveniente in termini di tariffe, distanze e
modalità di conferimento.

Nel caso degli impianti di trattamento, selezione e recupero, il ruolo
dell’ente pubblico in Veneto si limita agli aspetti autorizzativi e di
controllo ambientale degli impianti, non prevedendo alcuna regolazione
tariffaria, salvo alcuni casi di impianti integrati allo smaltimento del
rifiuto secco (es. impianti di produzione CDR e trattamento delle frazioni
organiche).
LA REGOLAZIONE DEGLI IMPIANTI IN VENETO
                        Legge regionale n.3/2000

Per quanto riguarda tariffe, contributi e tributi la L.R. n.3/2000, tra le
norme finanziarie, disciplina:


•   le tariffe per il conferimento di rifiuti urbani, art. 36;
•   il contributo ambientale da corrispondere ai Comuni dove sono
    ubicati gli impianti di recupero e di smaltimento di rifiuti, art. 37;
•   il contributo dovuto alla Regione per lo smaltimento di rifiuti urbani
    al di fuori dagli ambiti territoriali ottimali dove sono prodotti, art. 38.
Tariffe per il conferimento di rifiuti urbani
                        Legge regionale n.3/2000 art. 36

La tariffa per il conferimento di rifiuti urbani agli impianti di smaltimento
e recupero, già disciplinata dalla previgente L.R. n.33/1985, è calcolata
sulla base di un piano economico finanziario formulato dal titolare,
composto da due fattori:
 *il costo industriale, in relazione a:
     1. costi relativi alle spese di investimento per la costruzione dell’impianto, ivi
        compresi gli oneri finanziari ed i costi relativi alla realizzazione di opere di
        mitigazione ambientale;
     2. spese per la gestione operativa, ivi comprese quelle relative al personale e ai
        mezzi d’opera utilizzati;
     3. spese generali e tecniche ed utile d’impresa;
     4. spese per l’eventuale dismissione degli impianti e, per le discariche, spese previste
        per la ricomposizione ambientale e per la gestione del periodo successivo alla
        chiusura;
 *gli oneri fiscali nella misura determinata dalle vigenti leggi.
Tariffe per il conferimento di rifiuti urbani
                             Legge regionale n.3/2000

Qualora il sistema di aggiornamento della tariffa non sia stato previsto in
sede di individuazione del soggetto gestore dell’impianto, al fine di
consentire all’ente competente l’approvazione della tariffa per l’anno
successivo, entro il 30 giugno di ogni anno deve essere presentata
all’ente stesso la proposta di adeguamento della tariffa di
conferimento, formulata dal titolare a seguito di:

• variazioni riscontrate a consuntivo o previste nei costi di gestione o di costruzione delle
  opere previste in progetto;
• nuove prescrizioni imposte da normative o disposizioni entrate in vigore;
• nuove perizie di variante.


La L.R. n.3/2000 prevede inoltre che una parte delle tariffe sia
determinata per la copertura dei costi relativi al funzionamento ed alle
iniziative dell’autorità d’ambito AATO, art. 17.
Tariffe per il conferimento di rifiuti urbani
               Legge regionale n.3/2000, d.g.r. n.2966/2006
Per le discariche, entro tre mesi dall’avvenuto esaurimento, deve
essere presentata una perizia di assestamento finale che riporti un conto
consuntivo di tutti i costi di realizzazione; tale perizia é approvata
dall’ente competente per l’approvazione del progetto anche al fine di
individuare l’utilizzo delle maggiori somme eventualmente accantonate
durante la gestione.
La d.g.r. n.2966/2006 “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti.
Individuazione degli elaborati tecnici da allegare alla domanda di
approvazione del progetto. L.R. n.3/2000”, prevede tra gli elaborati
tecnici il Piano finanziario, allegato A.

In particolare per le discariche la d.g.r. n.2966/2006, allegato B “Elenco elaborati tecnici
da allegare alla domanda di approvazione del progetto e di realizzazione degli impianti di
discarica”, relativamente al piano finanziario richiama quanto previsto dal d.lgs.36/2003
nel rispetto delle d.g.r. n.2454/2003 e dalla d.g.r. n.14/2005.
Contributo ambientale ai Comuni sede di impianti di
         recupero e di smaltimento rifiuti
                        Legge regionale n.3/2000, art.37
I soggetti che effettuano la gestione di impianti di smaltimento o di
recupero di rifiuti devono corrispondere un contributo ambientale ai
Comuni dove gli impianti sono ubicati.
La Regione provvede:

• ad individuare le tipologie di impianti per la gestione dei quali è dovuto il contributo;
• a determinare i contributi in funzione della quantità e della qualità dei rifiuti movimentati
  e ad aggiornarli annualmente;
• a determinare i criteri per la suddivisione del contributo fra i Comuni confinanti
  effettivamente interessati al disagio provocato dalla presenza degli impianti.

Con d.g.r. n.2608/2009 la Regione conferma il contributo ambientale per
"discariche per rifiuti non pericolosi", pari a 10,33 €/t.
Contributo ambientale ai Comuni sede di impianti di
         recupero e di smaltimento rifiuti
                         Legge regionale n.3/2000, art.37
Con d.g.r. n.1739/2004 la Regione ha stabilito i criteri per la ripartizione
del contributo fra il Comune sede di impianto ed i Comuni confinanti.
Criteri esemplificativi:

• quantità e tipologia dei rifiuti conferiti agli impianti;
• realizzazione dell’impianto ad una distanza inferiore a 500 m dal confine con Comuni
  diversi da quello dove ha sede l’impianto, tale distanza si calcola, per le discariche, dal
  perimetro dell’area destinata ad essere occupata dai rifiuti, e per gli altri impianti dal
  perimetro dell’area effettivamente interessata dall’attività di smaltimento rifiuti;
• direttrici prevalenti del traffico di accesso all’impianto;
• immediate ricadute ambientali (emissioni, odori, etc.) derivanti dall’esercizio dell’attività
   correlate con specifiche situazioni ambientali (es. direzione dei venti; etc.).
Esempio: Provincia di Verona, d.g.p. n.88/2005.

La regione Veneto, con d.g.r. n.721/2008, ha peraltro definito dei contributi aggiuntivi a
favore dei Comuni confinanti con la discarica tattica regionale di Sant’Urbano (PD),
mantenendo invariato il contributo al Comune sede d’impianto.
Contributo per lo smaltimento di rifiuti urbani
                     fuori ambito
                    Legge regionale n.3/2000, art.38

La norma istituisce un contributo ambientale che deve essere versato
alla Regione in relazione allo smaltimento dei rifiuti urbani in impianti
utilizzati per sopperire ad emergenze e richieste di smaltimento di rifiuti
provenienti da ambiti territoriali ottimali diversi da quello in cui è ubicato
l’impianto.

L’ammontare di tale contributo è determinato annualmente dalla
Regione.
Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi
                         Legge regionale n.3/2000, art.39

   L’ecotassa sulle discariche istituita dalla legge n.549/1995, è
   disciplinata all’art. 39 della L.R. n.3/2000, integralmente riformulato con
   la L.R. n.24/2002 e poi ulteriormente modificato con la L.R. n.3/2003.

   Il tributo, per ogni tonnellata di rifiuti urbani conferiti in discarica, è pari
   a 25,82 euro, anche se conferiti in discariche per rifiuti speciali, nonché
   per le altre tipologie di rifiuti speciali conferite in discariche per rifiuti
   urbani.

   I rifiuti urbani sono soggetti al pagamento del tributo in misura ridotta
   rispetto all'ammontare fissato per le percentuali indicate:
   •    pagamento nella misura del 30% del tributo, qualora nell'anno precedente il
        Comune produttore abbia assicurato il raggiungimento dell’obiettivo del 50% di
        raccolta differenziata;
   •    pagamento nella misura del 65% del tributo, qualora nell'anno precedente il
        Comune produttore abbia assicurato il raggiungimento dell'obiettivo del 35% di RD.
Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi
                       Legge regionale n.3/2000, art.39

   Le riduzioni dell’ecotassa sono applicate anche ai Comuni che
   raggiungono rispettivamente il 50% e il 35%, aggiungendo alle
   percentuali di raccolta differenziata quelle ottenute attraverso la
   riduzione dei rifiuti avviati in discarica mediante l'utilizzo di appositi
   impianti.
   In pratica la quota di rifiuti avviati a produzione CDR (combustibile da
   rifiuti), a produzione di biostabilizzato e a recupero energetico viene
   riconosciuta nella percentuale di raccolta differenziata ai fini del calcolo
   dell’ecotassa (d.g.r. n.1845/2005).

   Il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata è certificato
   annualmente dall'Osservatorio regionale sui rifiuti.
REGIONE VENETO
      PIANO REGIONALE GESTIONE RU 2004

• In ottemperanza a quanto previsto dalla L.R. n.3/2000, la
  Regione Veneto ha approvato il Piano regionale per la
  gestione dei rifiuti urbani (DCR 59/2004) e i Piani
  provinciali.
• La pianificazione prevedeva generalmente un unico Ambito
  Territoriale Ottimale provinciale (ATO) e in alcuni casi delle
  strutture di subambito.
• Con l’operatività dell’Autorità d’ambito gli Enti di Bacino
  avrebbero dovuto essere soppressi.
• 9 Autorità d’ambito sono state previste, ma solo tre sono
  parzialmente operative (Venezia, Vicenza e Rovigo).
REGIONE VENETO
Attuazione art. 2, co. 186bis, L. n. 191/2009 ed art. 3bis D.L. n. 138/2011
“Nuove disposizioni per l’organizzazione del servizio di gestione integrata
dei rifiuti urbani”
Progetto di legge licenziato dalla VII Commissione consiliare regionale il 27/09/2012.
•Ambito territoriale unico regionale e Comitato di bacino regionale.
•Bacini territoriali di gestione per l’esercizio in forma associata delle funzioni
di organizzazione e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a
livello provinciale (oppure infraprovinciale o interprovinciale, se autorizzati dalla
Regione).
•Il Comitato di bacino regionale vigila sulla corretta determinazione dei livelli
tariffari, in relazione al metodo e alle direttive disposte dalla normativa nazionale
di settore.
•I bacini di gestione saranno governati dai Consigli di bacino, che subentrano
alle AATO, nella forma della convenzione tra Comuni.
•I Consigli di bacino determinano i livelli di imposizione tariffaria del servizio.
BACINI PER LA GESTIONE RU DEL VENETO
Suddivisione del territorio regionale PRGRU 2004




            VI

                      VE



                 RO
BACINI PER LO SMALTIMENTO RU DEL VENETO
Suddivisione del territorio regionale PRGRU 1988
GESTORI RACCOLTA
RIFIUTI URBANI
IN REGIONE VENETO




Fonte:
ARPAV
Osservatorio Regionale Rifiuti
anno 2010-2011
IMPIANTI DI DESTINAZIONE dei
                                    rifiuti urbani prodotti in VENETO
                         dati indicativi della produzione, in tonnellate, anno 2011
                  Compostaggio                                          Incenerimento
                                     Recupero       Trattamento –                       Smaltimento     Totale
                   e digestione                                          con recupero
                                      materia         CDR e BD                           discarica
                   anaerobica                                              energia
anno 2011          623.340 770.728 535. 403 * 187.850                                   188.080       2.305.401
* di cui 124.490 sono rifiuti ingombranti e da spazzamento a recupero



                                              Smaltimento
                       Incenerimento con       discarica
                        recupero energia          8%                               Compostaggio
                              8%                                                      27%




                 Trattamento -
                  CDR e BD
                      23%                                                        Recupero
                                                                                  materia
                                                                                   34%
Principali impianti per il trattamento dei rifiuti urbani
        in VENETO e in PROVINCIA di PADOVA




                                                        PADOVA




Legenda

   Inceneritore
   Discarica
   Impianto di digestione anaerobica
   Impianto di compostaggio aerobico
TARIFFE IMPIANTI DI SMALTIMENTO
                         PROVINCIA DI PADOVA anno 2012
         Bacino       Impianti di tariffa    varie      ecotassa contributo contributo Tariffa di differenza
                     smaltimento impianto maggiorazioni           Comune     Bacino     Bacino 2012-2011
                                            €/t             €/t             €/t           €/t           €/t            €/t         €/t    %
                       discarica di
                    Campodarsego 89,61                                                  10,33          4,73
           PD1                                             7,58            7,75                                     120,00        0,00 0%
                    (inceneritore di 109,94                                              8,06          2,00
                        Padova)
                     inceneritore di
           PD2           Padova
                                     112,94                                              8,06          3,00         124,00       -7,00 -6%

                       discarica di
           PD3            Este
                                     90,51                30,25            7,75         10,33          2,90*        141,74        1,51 1%

                     inceneritore di
           PD4                       109,94                                              8,06          3,81*        121,81        6,58 5%
                         Padova
Note:

1) le tariffe di impianto sono quelle industriali, espresse in €/t, approvate dalla Provincia, mentre per l’impianto di S. Urbano dalla Regione Veneto;

2) non è stata considerata l’ulteriore maggiorazione applicata dal Bacino Padova 1 pari 0,52 €/abitante;

3) la tariffa di incenerimento per il 2012 include una perequazione rispetto a 111,94 €/t :
    +1 €/t per il Bacino Padova 2 e –2 €/t per il Bacino Padova 1 e Padova 4;
4) la tariffa aggiuntiva per l’impianto di pretrattamento a bocca della discarica di Este, operativo dal 01.11.2009, Protocollo d'intesa tra Bacino PD3
    e impianto Sesa, è pari a 30,25 €/t per il rifiuto secco, dato 2011;
5) la maggiorazione dei Bacini Padova 3 e 4 è stata ricalcolata sulle tonnellate di rifiuto secco smaltite in quanto i Bacini si finanziano con un
    contributo dei Comuni soci pari 0,45 €/abitante, fatturato direttamente ai Comuni, oltre a un contributo incluso nel Piano Finanziario TIA;
6) l’ecotassa considerata è quella minima, per Comuni con RD >50%.
TARIFFE IMPIANTI DI SMALTIMENTO
                                   BACINI DEL VENETO

                                        Confronto Tariffe MINIME di smaltimento rifiuti urbani
€/t                                                        anni 2004-2012                                                                 anno 2012
220
200
180
160
140
120
100
 80
 60
 40
 20
      0
                                  VI1

                                         VI2

                                               VI3

                                                     VI4

                                                           VI5




                                                                                               TV1

                                                                                                     TV2

                                                                                                           TV3
          PD1

                PD2

                      PD3

                            PD4




                                                                 VE1

                                                                       VE2

                                                                             VE3

                                                                                   VE4

                                                                                         VE5




                                                                                                                 VR1

                                                                                                                       VR2

                                                                                                                             VR3

                                                                                                                                   VR4

                                                                                                                                         VR5

                                                                                                                                               RO1

                                                                                                                                                     BL1
TARIFFE INCENERITORI DEL VENETO
  €/t
                       Costi unitari termovalorizzatori del VENETO
150,00
                                                        COSTO AL NETTO dell'UTILE DI IMPRESA,
140,00                                                    stabilito dalla Regione Veneto pari al
130,00                                                       10% del COSTO DI GESTIONE
120,00
           35,50              75,00          3,53             5,76
110,00                                                                   CANONI VARI
100,00                                                                   AMMORTAMENTO
 90,00
                                            25,09                        SPESE GENERALI
 80,00                                                       23,04
                                                                         CONTROLLI AMBIENTALI
 70,00     18,55                            14,95             5,48
 60,00                                                                   SMALTIMENTO RESIDUI
           9,71                                              25,03
 50,00                        21,12                                      CONSUMI
                                            22,05
 40,00     20,24                                                         MANUTENZIONE
 30,00                        12,03
                                                                         PERSONALE
 20,00                        11,02         36,07            39,25
           29,61
 10,00                        15,16
     -
         Impianto da        Impianto da   Impianto da      Impianto da
          80.000 t/a        186.000 t/a    48.500 t/a       47.576 t/a
          anno 2008          anno 2012     anno 2007        anno 2012
         PADOVA              PADOVA        VENEZIA          VENEZIA
TARIFFE INCENERITORI DEL VENETO

   €/t                 Ricavi unitari termovalorizzatori del VENETO
170,00
160,00
150,00
140,00
                             49,37
130,00
           33,98                                          14,03       VENDITA ENERGIA
120,00
                                           18,83                      ELETTRICA
110,00
                                                                      ALTRI RICAVI
100,00
 90,00                                                                TARIFFA SMALTIMENTO RU
 80,00
 70,00
 60,00                                                   116,75
          107,42            111,94         105,62
 50,00
 40,00
 30,00
 20,00
 10,00
     -
         Impianto da       Impianto da   Impianto da    Impianto da
          80.000 t/a       186.000 t/a    48.500 t/a     47.576 t/a
          anno 2008         anno 2012     anno 2007      anno 2012

          PADOVA            PADOVA        VENEZIA        VENEZIA
TARIFFE INCENERITORI DEL VENETO
Fonte: bur.regione.veneto.it
Fonte: bur.regione.veneto.it
Fonte: bur.regione.veneto.it
Fonte: bur.regione.veneto.it
Fonte: bur.regione.veneto.it
Fonte: bur.regione.veneto.it
TARIFFA DISCARICA TATTICA DEL VENETO
Fonte: bur.regione.veneto.it


                    109           31 GEN.
                               2012
Fonte: bur.regione.veneto.it
Fonte: bur.regione.veneto.it
Fonte: bur.regione.veneto.it
Fonte:
bur.regione.veneto.it
Fonte: bur.regione.veneto.it
TARIFFA TRATTAMENTO SECCO PROV VICENZA
Fonte: d.g.p. n.504/2009
TARIFFA
TRATTAMENTO
SECCO
PROV VICENZA




Fonte:
d.g.p. n.504/2009
TARIFFA
TRATTAMENTO
SECCO
PROV VICENZA




Fonte:
d.g.p. n.504/2009
TARIFFA TRATTAMENTO SECCO PROV TREVISO
Fonte: d.g.p. n.89/2011
TARIFFA
TRATTAMENTO
SECCO
PROV TREVISO




Fonte:
d.g.p. n.89/2011
TARIFFA
TRATTAMENTO
SECCO
PROV TREVISO




Fonte:
d.g.p. n.89/2011
TARIFFA
TRATTAMENTO
SECCO
PROV TREVISO




Fonte:
d.g.p. n.89/2011
TARIFFA INCENERITORE PROV PADOVA
Fonte: C.T.P.A. del 05/12/2011
TARIFFA
INCENERITORE
PROV PADOVA




Fonte:
C.T.P.A. del 05/12/2011
TARIFFA INCENERITORE PROV PADOVA




Fonte:
C.T.P.A. del 05/12/2011
TARIFFA
INCENERITORE
PROV PADOVA




Fonte:
C.T.P.A. del 05/12/2011
TARIFFA
INCENERITORE
PROV PADOVA




Fonte:
C.T.P.A. del 05/12/2011
TARIFFA INCENERITORE PROV PADOVA




Fonte:
C.T.P.A. del 05/12/2011
TARIFFA
INCENERITORE
PROV PADOVA




Fonte:
C.T.P.A. del 05/12/2011
TARIFFA
INCENERITORE
PROV PADOVA




Fonte:
C.T.P.A. del 05/12/2011
IL PROGETTO BENCHMARK IMPIANTI
Benchmark delle tariffe degli impianti di trattamento rifiuti
Focus sulla visibilità e trasparenza delle tariffe di accesso agli impianti
(o tariffe “al cancello”) per:

• Ricercare i dati economici relativi agli impianti di gestione dei rifiuti,
• Comunicare le risultanze dell’indagine in modo chiaro e trasparente
  all’interno del sito
• Favorire il livello di analisi e confronto sul tema dei costi dell’impiantistica
  dei rifiuti.

  Iniziativa realizzata da:
  Rifiutilab ed Ente di Bacino Padova 2




        www.rifiutilab.it/benchmarkimpianti
Quadro impiantistico nazionale
                          Rapporto ISPRA 2012, anno 2010

                  Discarica   Inceneritore   Trattamento    Produzione   Compostaggio    Digestione   totale
                                                  MB           CDR                       anaerobica
Impianti attivi
in ITALIA
                    211           50            128            43            255            21         708

Benchmark
tariffe 2012
                    102           29                   53                           50                 234

                                                                                                      33%

Il numero delle discariche in esercizio nel 2010 diminuisce di 13 unità rispetto al 2009 e mentre nel 2002
in Italia le discariche erano 552, nel 2010 diventano 211.
Gli impianti di incenerimento operativi nel 2010 sono 50, stabili rispetto all’anno precedente.

In aumento gli impianti per il TMB operativi analogamente agli impianti per il trattamento della frazione
organica, sia di compostaggio sia di digestione anaerobica.



                  IL PROGETTO BENCHMARK IMPIANTI
sviluppato da Rifiutilab in collaborazione con il Bacino Padova 2, considera le tariffe
di oltre il 30% degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti operativi in Italia
Quadro impiantistico nazionale
                Numero impianti inseriti nel database

  REGIONE       COMPOSTAGGIO       DISCARICA            TMB        TERMO          TOTALE
                                                               VALORIZZATORE
                2008   2010 2012 2008 2010 2012 2008 2010 2012 2008 2010 2012 2008 2010 2012
Abruzzo           2      2   2    10   10   10    4    4    4    0    0    0   16   16   16
Calabria          3      3   4     4    4    3    6    6    6    0    0    0   13   13   13
Campania          0      0   0     0    1    1    7    7    7    0    0    0    7    8    8
Emilia            0      0   1    15   17   18    2    2    2    1    1    3   18   20   24
Romagna
Lazio            0      0     0    2    2     2     0    0     0    0    0    0    2     2     2
Lombardia        6      7    7     5    6     6     9   10    10   10   10   10   30    33    33
Marche           1      1    1     1    2     2     1    1     1    1    1    1    4     5     5
Molise           0      0    0     1    2     2     0    0     0    0    0    0    1     2     2
Piemonte         3      6     6   11   12    12     1    2     2    1    1    2   16    21    22
Puglia           0      0    0     0    0     0     0    2     2    0    0    0    0     2     2
Sardegna         0      0    9     5    5     5     3    3     5    2    2    2   10    10    21
Sicilia          0      0    0    16   16    18     0    0     0    0    0    0   16    16    18
Toscana          9      9    7     5    6     5     7    7     7    6    6    6   27    28    25
Trentino         0      0    0     3    4     3     0    0     0    1    1    1    4     5     4
Umbria           0      0    0     0    0     0     0    0     0    0    1    1    0     1     1
Valle D'Aosta    0      0    0     1    1     0     0    0     0    0    0    0    1     1     0
Veneto          13     13    13   15   15    15     8    8     7    3    3    3   39    39    38
Totale          37     41    50   94   103   102   48   52    53   25   26   29   204   222   234
Termovalorizzazione ‐ Tariffa media di conferimento rifiuti urbani 
            €/t                                          (dati attualizzati al 2012)
          180,00


          160,00
                                                                                                                Dato max € 163,41

          140,00


          120,00

                                                                                                                Dato medio € 113,02
          100,00


           80,00

                                                                                                                Dato min € 74,57
           60,00


           40,00


           20,00


             ‐
                        Emilia 
                                  Lombardia   Marche         Piemonte      Sardegna    Toscana    Trentino   Umbria        Veneto
                       Romagna
Termovalorizzazione     107,17      100,18     130,80          103,18        153,14     131,16     82,00      95,08        115,63 
Discarica ‐ Tariffa media di conferimento rifiuti urbani 
    €/t                                                                       (dati attualizzati al 2012)
180,00

                                                                                                                                                          Dato max € 169,60
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                                                                                                                                                         Dato medio € 91,40
 80,00


 60,00
                                                                                                                                                         Dato min € 59,23
 40,00


 20,00


     ‐
                                                       Emil i a ‐             Lomba rdi
                Abruzzo   Ca la bri a   Ca mpa ni a                 La zi o               Marche    Mol i s e   Pi emonte Sa rdegna   Si ci li a   Tos ca na   Trentino   Veneto
                                                      Roma gna                   a
Di s ca ri ca    79,78      85,03          82,82        97,84        77,05      77,49      86,30     73,74        104,14     82,93     86,33         90,97      124,35     99,91 
TMB ‐ Tariffa media di conferimento rifiuti urbani 
 €/t                                                      (dati attualizzati al 2012)
180,00


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                                                                                                                        Dato max € 160,39

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                                                                                                                          Dato min € 55,20
 40,00


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   ‐
                                                Emilia‐
             Abruzzo   Calabria     Campania               Lombardia     Marche     Piemonte       Puglia    Sardegna      Toscana     Veneto
                                               Romagna
       TMB    80,85      79,10        97,15      98,71       118,37       109,13         124,50     82,46     110,55        110,72      130,91 
Compostaggio ‐ Tariffa media di conferimento FORSU e Verde 
                                                    (dati attualizzati al 2012)
  €/t
110,00
100,00
 90,00
 80,00
 70,00
 60,00                                                                                                  FORSU dato medio € 74,93

 50,00
 40,00
 30,00
                                                                                                        VERDE dato medio € 35,30
 20,00
 10,00
   ‐
          Abruzzo     Calabria   Emilia Romagna   Lombardia       Marche          Piemonte   Sardegna    Toscana        Veneto

  FORSU    80,85        34,78         88,83         82,46          47,00            98,28      69,99       70,02         80,05 
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ing. Anna Moretto bacino.padova2@libero.it
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Linee guida Veneto per la determinazione delle tariffe di conferimento agli impianti di trattamento dei Rifiuti Urbani

  • 1. LINEE GUIDA REGIONALI PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE DI CONFERIMENTO AGLI IMPIANTI: LA SITUAZIONE IN REGIONE VENETO ing. Anna Moretto Ente di Bacino Padova 2 CTS -API Bologna, 15 novembre 2012
  • 2. TARIFFE REGOLATE E PREDETERMINATE D.L. n. 1/2012 Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. art. 25 Promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali =>In REGIONE VENETO già applicato l’art. 25, co. 4, D.L. n. 1/2012 Mercato regolato per lo smaltimento RU: impianti autorizzati da Provincia o Regione, comprese le tariffe al cancello. La norma regionale L.R. n.3/2000 impone a tutti gli impianti di smaltimento e a quelli pubblici di recupero l’approvazione della tariffa come parte integrante del provvedimento di approvazione del progetto dell’impianto, anticipando quanto sarà previsto a livello nazionale solo per le discariche con il D.Lgs n. 36/2003.
  • 3. LA REGOLAZIONE DEGLI IMPIANTI IN VENETO Legge regionale n.3/2000 I costi industriali degli impianti o “tariffe al cancello”, sono delle tariffe autorizzate dall’ente pubblico competente: •la Provincia per le discariche, impianti produzione CDR; •la Regione per gli inceneritori e gli altri impianti di rilevanza regionale (impianti tattici). Per quanto concerne invece le tariffe di smaltimento finali applicate ai RU prodotti dai Comuni, comprendenti anche altri elementi (stazioni di trasferenza, trasporti, contributi vari), queste sono delle tariffe autorizzate dagli Enti di Bacino o dall’Autorità d’ambito (ATO), quando presente e operativa.
  • 4. LA REGOLAZIONE DEGLI IMPIANTI IN VENETO Legge regionale n.3/2000 Per le tariffe degli impianti di trattamento, compostaggio e digestione anaerobica, delle frazioni organiche dei rifiuti urbani (Forsu e verde), in Veneto vige il criterio di “mercato”, per il quale si può ricercare l’impianto più conveniente in termini di tariffe, distanze e modalità di conferimento. Nel caso degli impianti di trattamento, selezione e recupero, il ruolo dell’ente pubblico in Veneto si limita agli aspetti autorizzativi e di controllo ambientale degli impianti, non prevedendo alcuna regolazione tariffaria, salvo alcuni casi di impianti integrati allo smaltimento del rifiuto secco (es. impianti di produzione CDR e trattamento delle frazioni organiche).
  • 5. LA REGOLAZIONE DEGLI IMPIANTI IN VENETO Legge regionale n.3/2000 Per quanto riguarda tariffe, contributi e tributi la L.R. n.3/2000, tra le norme finanziarie, disciplina: • le tariffe per il conferimento di rifiuti urbani, art. 36; • il contributo ambientale da corrispondere ai Comuni dove sono ubicati gli impianti di recupero e di smaltimento di rifiuti, art. 37; • il contributo dovuto alla Regione per lo smaltimento di rifiuti urbani al di fuori dagli ambiti territoriali ottimali dove sono prodotti, art. 38.
  • 6. Tariffe per il conferimento di rifiuti urbani Legge regionale n.3/2000 art. 36 La tariffa per il conferimento di rifiuti urbani agli impianti di smaltimento e recupero, già disciplinata dalla previgente L.R. n.33/1985, è calcolata sulla base di un piano economico finanziario formulato dal titolare, composto da due fattori: *il costo industriale, in relazione a: 1. costi relativi alle spese di investimento per la costruzione dell’impianto, ivi compresi gli oneri finanziari ed i costi relativi alla realizzazione di opere di mitigazione ambientale; 2. spese per la gestione operativa, ivi comprese quelle relative al personale e ai mezzi d’opera utilizzati; 3. spese generali e tecniche ed utile d’impresa; 4. spese per l’eventuale dismissione degli impianti e, per le discariche, spese previste per la ricomposizione ambientale e per la gestione del periodo successivo alla chiusura; *gli oneri fiscali nella misura determinata dalle vigenti leggi.
  • 7. Tariffe per il conferimento di rifiuti urbani Legge regionale n.3/2000 Qualora il sistema di aggiornamento della tariffa non sia stato previsto in sede di individuazione del soggetto gestore dell’impianto, al fine di consentire all’ente competente l’approvazione della tariffa per l’anno successivo, entro il 30 giugno di ogni anno deve essere presentata all’ente stesso la proposta di adeguamento della tariffa di conferimento, formulata dal titolare a seguito di: • variazioni riscontrate a consuntivo o previste nei costi di gestione o di costruzione delle opere previste in progetto; • nuove prescrizioni imposte da normative o disposizioni entrate in vigore; • nuove perizie di variante. La L.R. n.3/2000 prevede inoltre che una parte delle tariffe sia determinata per la copertura dei costi relativi al funzionamento ed alle iniziative dell’autorità d’ambito AATO, art. 17.
  • 8. Tariffe per il conferimento di rifiuti urbani Legge regionale n.3/2000, d.g.r. n.2966/2006 Per le discariche, entro tre mesi dall’avvenuto esaurimento, deve essere presentata una perizia di assestamento finale che riporti un conto consuntivo di tutti i costi di realizzazione; tale perizia é approvata dall’ente competente per l’approvazione del progetto anche al fine di individuare l’utilizzo delle maggiori somme eventualmente accantonate durante la gestione. La d.g.r. n.2966/2006 “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti. Individuazione degli elaborati tecnici da allegare alla domanda di approvazione del progetto. L.R. n.3/2000”, prevede tra gli elaborati tecnici il Piano finanziario, allegato A. In particolare per le discariche la d.g.r. n.2966/2006, allegato B “Elenco elaborati tecnici da allegare alla domanda di approvazione del progetto e di realizzazione degli impianti di discarica”, relativamente al piano finanziario richiama quanto previsto dal d.lgs.36/2003 nel rispetto delle d.g.r. n.2454/2003 e dalla d.g.r. n.14/2005.
  • 9. Contributo ambientale ai Comuni sede di impianti di recupero e di smaltimento rifiuti Legge regionale n.3/2000, art.37 I soggetti che effettuano la gestione di impianti di smaltimento o di recupero di rifiuti devono corrispondere un contributo ambientale ai Comuni dove gli impianti sono ubicati. La Regione provvede: • ad individuare le tipologie di impianti per la gestione dei quali è dovuto il contributo; • a determinare i contributi in funzione della quantità e della qualità dei rifiuti movimentati e ad aggiornarli annualmente; • a determinare i criteri per la suddivisione del contributo fra i Comuni confinanti effettivamente interessati al disagio provocato dalla presenza degli impianti. Con d.g.r. n.2608/2009 la Regione conferma il contributo ambientale per "discariche per rifiuti non pericolosi", pari a 10,33 €/t.
  • 10. Contributo ambientale ai Comuni sede di impianti di recupero e di smaltimento rifiuti Legge regionale n.3/2000, art.37 Con d.g.r. n.1739/2004 la Regione ha stabilito i criteri per la ripartizione del contributo fra il Comune sede di impianto ed i Comuni confinanti. Criteri esemplificativi: • quantità e tipologia dei rifiuti conferiti agli impianti; • realizzazione dell’impianto ad una distanza inferiore a 500 m dal confine con Comuni diversi da quello dove ha sede l’impianto, tale distanza si calcola, per le discariche, dal perimetro dell’area destinata ad essere occupata dai rifiuti, e per gli altri impianti dal perimetro dell’area effettivamente interessata dall’attività di smaltimento rifiuti; • direttrici prevalenti del traffico di accesso all’impianto; • immediate ricadute ambientali (emissioni, odori, etc.) derivanti dall’esercizio dell’attività correlate con specifiche situazioni ambientali (es. direzione dei venti; etc.). Esempio: Provincia di Verona, d.g.p. n.88/2005. La regione Veneto, con d.g.r. n.721/2008, ha peraltro definito dei contributi aggiuntivi a favore dei Comuni confinanti con la discarica tattica regionale di Sant’Urbano (PD), mantenendo invariato il contributo al Comune sede d’impianto.
  • 11. Contributo per lo smaltimento di rifiuti urbani fuori ambito Legge regionale n.3/2000, art.38 La norma istituisce un contributo ambientale che deve essere versato alla Regione in relazione allo smaltimento dei rifiuti urbani in impianti utilizzati per sopperire ad emergenze e richieste di smaltimento di rifiuti provenienti da ambiti territoriali ottimali diversi da quello in cui è ubicato l’impianto. L’ammontare di tale contributo è determinato annualmente dalla Regione.
  • 12. Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi Legge regionale n.3/2000, art.39 L’ecotassa sulle discariche istituita dalla legge n.549/1995, è disciplinata all’art. 39 della L.R. n.3/2000, integralmente riformulato con la L.R. n.24/2002 e poi ulteriormente modificato con la L.R. n.3/2003. Il tributo, per ogni tonnellata di rifiuti urbani conferiti in discarica, è pari a 25,82 euro, anche se conferiti in discariche per rifiuti speciali, nonché per le altre tipologie di rifiuti speciali conferite in discariche per rifiuti urbani. I rifiuti urbani sono soggetti al pagamento del tributo in misura ridotta rispetto all'ammontare fissato per le percentuali indicate: • pagamento nella misura del 30% del tributo, qualora nell'anno precedente il Comune produttore abbia assicurato il raggiungimento dell’obiettivo del 50% di raccolta differenziata; • pagamento nella misura del 65% del tributo, qualora nell'anno precedente il Comune produttore abbia assicurato il raggiungimento dell'obiettivo del 35% di RD.
  • 13. Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi Legge regionale n.3/2000, art.39 Le riduzioni dell’ecotassa sono applicate anche ai Comuni che raggiungono rispettivamente il 50% e il 35%, aggiungendo alle percentuali di raccolta differenziata quelle ottenute attraverso la riduzione dei rifiuti avviati in discarica mediante l'utilizzo di appositi impianti. In pratica la quota di rifiuti avviati a produzione CDR (combustibile da rifiuti), a produzione di biostabilizzato e a recupero energetico viene riconosciuta nella percentuale di raccolta differenziata ai fini del calcolo dell’ecotassa (d.g.r. n.1845/2005). Il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata è certificato annualmente dall'Osservatorio regionale sui rifiuti.
  • 14. REGIONE VENETO PIANO REGIONALE GESTIONE RU 2004 • In ottemperanza a quanto previsto dalla L.R. n.3/2000, la Regione Veneto ha approvato il Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani (DCR 59/2004) e i Piani provinciali. • La pianificazione prevedeva generalmente un unico Ambito Territoriale Ottimale provinciale (ATO) e in alcuni casi delle strutture di subambito. • Con l’operatività dell’Autorità d’ambito gli Enti di Bacino avrebbero dovuto essere soppressi. • 9 Autorità d’ambito sono state previste, ma solo tre sono parzialmente operative (Venezia, Vicenza e Rovigo).
  • 15. REGIONE VENETO Attuazione art. 2, co. 186bis, L. n. 191/2009 ed art. 3bis D.L. n. 138/2011 “Nuove disposizioni per l’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani” Progetto di legge licenziato dalla VII Commissione consiliare regionale il 27/09/2012. •Ambito territoriale unico regionale e Comitato di bacino regionale. •Bacini territoriali di gestione per l’esercizio in forma associata delle funzioni di organizzazione e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a livello provinciale (oppure infraprovinciale o interprovinciale, se autorizzati dalla Regione). •Il Comitato di bacino regionale vigila sulla corretta determinazione dei livelli tariffari, in relazione al metodo e alle direttive disposte dalla normativa nazionale di settore. •I bacini di gestione saranno governati dai Consigli di bacino, che subentrano alle AATO, nella forma della convenzione tra Comuni. •I Consigli di bacino determinano i livelli di imposizione tariffaria del servizio.
  • 16. BACINI PER LA GESTIONE RU DEL VENETO Suddivisione del territorio regionale PRGRU 2004 VI VE RO
  • 17. BACINI PER LO SMALTIMENTO RU DEL VENETO Suddivisione del territorio regionale PRGRU 1988
  • 18. GESTORI RACCOLTA RIFIUTI URBANI IN REGIONE VENETO Fonte: ARPAV Osservatorio Regionale Rifiuti anno 2010-2011
  • 19. IMPIANTI DI DESTINAZIONE dei rifiuti urbani prodotti in VENETO dati indicativi della produzione, in tonnellate, anno 2011 Compostaggio Incenerimento Recupero Trattamento – Smaltimento Totale e digestione con recupero materia CDR e BD discarica anaerobica energia anno 2011 623.340 770.728 535. 403 * 187.850 188.080 2.305.401 * di cui 124.490 sono rifiuti ingombranti e da spazzamento a recupero Smaltimento Incenerimento con discarica recupero energia 8% Compostaggio 8% 27% Trattamento - CDR e BD 23% Recupero materia 34%
  • 20. Principali impianti per il trattamento dei rifiuti urbani in VENETO e in PROVINCIA di PADOVA PADOVA Legenda Inceneritore Discarica Impianto di digestione anaerobica Impianto di compostaggio aerobico
  • 21. TARIFFE IMPIANTI DI SMALTIMENTO PROVINCIA DI PADOVA anno 2012 Bacino Impianti di tariffa varie ecotassa contributo contributo Tariffa di differenza smaltimento impianto maggiorazioni Comune Bacino Bacino 2012-2011 €/t €/t €/t €/t €/t €/t €/t % discarica di Campodarsego 89,61 10,33 4,73 PD1 7,58 7,75 120,00 0,00 0% (inceneritore di 109,94 8,06 2,00 Padova) inceneritore di PD2 Padova 112,94 8,06 3,00 124,00 -7,00 -6% discarica di PD3 Este 90,51 30,25 7,75 10,33 2,90* 141,74 1,51 1% inceneritore di PD4 109,94 8,06 3,81* 121,81 6,58 5% Padova Note: 1) le tariffe di impianto sono quelle industriali, espresse in €/t, approvate dalla Provincia, mentre per l’impianto di S. Urbano dalla Regione Veneto; 2) non è stata considerata l’ulteriore maggiorazione applicata dal Bacino Padova 1 pari 0,52 €/abitante; 3) la tariffa di incenerimento per il 2012 include una perequazione rispetto a 111,94 €/t : +1 €/t per il Bacino Padova 2 e –2 €/t per il Bacino Padova 1 e Padova 4; 4) la tariffa aggiuntiva per l’impianto di pretrattamento a bocca della discarica di Este, operativo dal 01.11.2009, Protocollo d'intesa tra Bacino PD3 e impianto Sesa, è pari a 30,25 €/t per il rifiuto secco, dato 2011; 5) la maggiorazione dei Bacini Padova 3 e 4 è stata ricalcolata sulle tonnellate di rifiuto secco smaltite in quanto i Bacini si finanziano con un contributo dei Comuni soci pari 0,45 €/abitante, fatturato direttamente ai Comuni, oltre a un contributo incluso nel Piano Finanziario TIA; 6) l’ecotassa considerata è quella minima, per Comuni con RD >50%.
  • 22. TARIFFE IMPIANTI DI SMALTIMENTO BACINI DEL VENETO Confronto Tariffe MINIME di smaltimento rifiuti urbani €/t anni 2004-2012 anno 2012 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 VI1 VI2 VI3 VI4 VI5 TV1 TV2 TV3 PD1 PD2 PD3 PD4 VE1 VE2 VE3 VE4 VE5 VR1 VR2 VR3 VR4 VR5 RO1 BL1
  • 23. TARIFFE INCENERITORI DEL VENETO €/t Costi unitari termovalorizzatori del VENETO 150,00 COSTO AL NETTO dell'UTILE DI IMPRESA, 140,00 stabilito dalla Regione Veneto pari al 130,00 10% del COSTO DI GESTIONE 120,00 35,50 75,00 3,53 5,76 110,00 CANONI VARI 100,00 AMMORTAMENTO 90,00 25,09 SPESE GENERALI 80,00 23,04 CONTROLLI AMBIENTALI 70,00 18,55 14,95 5,48 60,00 SMALTIMENTO RESIDUI 9,71 25,03 50,00 21,12 CONSUMI 22,05 40,00 20,24 MANUTENZIONE 30,00 12,03 PERSONALE 20,00 11,02 36,07 39,25 29,61 10,00 15,16 - Impianto da Impianto da Impianto da Impianto da 80.000 t/a 186.000 t/a 48.500 t/a 47.576 t/a anno 2008 anno 2012 anno 2007 anno 2012 PADOVA PADOVA VENEZIA VENEZIA
  • 24. TARIFFE INCENERITORI DEL VENETO €/t Ricavi unitari termovalorizzatori del VENETO 170,00 160,00 150,00 140,00 49,37 130,00 33,98 14,03 VENDITA ENERGIA 120,00 18,83 ELETTRICA 110,00 ALTRI RICAVI 100,00 90,00 TARIFFA SMALTIMENTO RU 80,00 70,00 60,00 116,75 107,42 111,94 105,62 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 - Impianto da Impianto da Impianto da Impianto da 80.000 t/a 186.000 t/a 48.500 t/a 47.576 t/a anno 2008 anno 2012 anno 2007 anno 2012 PADOVA PADOVA VENEZIA VENEZIA
  • 25. TARIFFE INCENERITORI DEL VENETO Fonte: bur.regione.veneto.it
  • 31. TARIFFA DISCARICA TATTICA DEL VENETO Fonte: bur.regione.veneto.it 109 31 GEN. 2012
  • 37. TARIFFA TRATTAMENTO SECCO PROV VICENZA Fonte: d.g.p. n.504/2009
  • 40. TARIFFA TRATTAMENTO SECCO PROV TREVISO Fonte: d.g.p. n.89/2011
  • 44. TARIFFA INCENERITORE PROV PADOVA Fonte: C.T.P.A. del 05/12/2011
  • 46. TARIFFA INCENERITORE PROV PADOVA Fonte: C.T.P.A. del 05/12/2011
  • 49. TARIFFA INCENERITORE PROV PADOVA Fonte: C.T.P.A. del 05/12/2011
  • 52. IL PROGETTO BENCHMARK IMPIANTI Benchmark delle tariffe degli impianti di trattamento rifiuti Focus sulla visibilità e trasparenza delle tariffe di accesso agli impianti (o tariffe “al cancello”) per: • Ricercare i dati economici relativi agli impianti di gestione dei rifiuti, • Comunicare le risultanze dell’indagine in modo chiaro e trasparente all’interno del sito • Favorire il livello di analisi e confronto sul tema dei costi dell’impiantistica dei rifiuti. Iniziativa realizzata da: Rifiutilab ed Ente di Bacino Padova 2 www.rifiutilab.it/benchmarkimpianti
  • 53. Quadro impiantistico nazionale Rapporto ISPRA 2012, anno 2010 Discarica Inceneritore Trattamento Produzione Compostaggio Digestione totale MB CDR anaerobica Impianti attivi in ITALIA 211 50 128 43 255 21 708 Benchmark tariffe 2012 102 29 53 50 234 33% Il numero delle discariche in esercizio nel 2010 diminuisce di 13 unità rispetto al 2009 e mentre nel 2002 in Italia le discariche erano 552, nel 2010 diventano 211. Gli impianti di incenerimento operativi nel 2010 sono 50, stabili rispetto all’anno precedente. In aumento gli impianti per il TMB operativi analogamente agli impianti per il trattamento della frazione organica, sia di compostaggio sia di digestione anaerobica. IL PROGETTO BENCHMARK IMPIANTI sviluppato da Rifiutilab in collaborazione con il Bacino Padova 2, considera le tariffe di oltre il 30% degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti operativi in Italia
  • 54. Quadro impiantistico nazionale Numero impianti inseriti nel database REGIONE COMPOSTAGGIO DISCARICA TMB TERMO TOTALE VALORIZZATORE 2008 2010 2012 2008 2010 2012 2008 2010 2012 2008 2010 2012 2008 2010 2012 Abruzzo 2 2 2 10 10 10 4 4 4 0 0 0 16 16 16 Calabria 3 3 4 4 4 3 6 6 6 0 0 0 13 13 13 Campania 0 0 0 0 1 1 7 7 7 0 0 0 7 8 8 Emilia 0 0 1 15 17 18 2 2 2 1 1 3 18 20 24 Romagna Lazio 0 0 0 2 2 2 0 0 0 0 0 0 2 2 2 Lombardia 6 7 7 5 6 6 9 10 10 10 10 10 30 33 33 Marche 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 4 5 5 Molise 0 0 0 1 2 2 0 0 0 0 0 0 1 2 2 Piemonte 3 6 6 11 12 12 1 2 2 1 1 2 16 21 22 Puglia 0 0 0 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 2 2 Sardegna 0 0 9 5 5 5 3 3 5 2 2 2 10 10 21 Sicilia 0 0 0 16 16 18 0 0 0 0 0 0 16 16 18 Toscana 9 9 7 5 6 5 7 7 7 6 6 6 27 28 25 Trentino 0 0 0 3 4 3 0 0 0 1 1 1 4 5 4 Umbria 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 1 Valle D'Aosta 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 Veneto 13 13 13 15 15 15 8 8 7 3 3 3 39 39 38 Totale 37 41 50 94 103 102 48 52 53 25 26 29 204 222 234
  • 55. Termovalorizzazione ‐ Tariffa media di conferimento rifiuti urbani  €/t (dati attualizzati al 2012) 180,00 160,00 Dato max € 163,41 140,00 120,00 Dato medio € 113,02 100,00 80,00 Dato min € 74,57 60,00 40,00 20,00 ‐ Emilia  Lombardia Marche Piemonte Sardegna Toscana Trentino Umbria Veneto Romagna Termovalorizzazione  107,17   100,18   130,80   103,18   153,14   131,16   82,00   95,08   115,63 
  • 56. Discarica ‐ Tariffa media di conferimento rifiuti urbani  €/t (dati attualizzati al 2012) 180,00 Dato max € 169,60 160,00 140,00 120,00 100,00 Dato medio € 91,40 80,00 60,00 Dato min € 59,23 40,00 20,00 ‐ Emil i a ‐ Lomba rdi Abruzzo Ca la bri a Ca mpa ni a La zi o Marche Mol i s e Pi emonte Sa rdegna Si ci li a Tos ca na Trentino Veneto Roma gna a Di s ca ri ca  79,78   85,03   82,82   97,84   77,05   77,49   86,30   73,74   104,14   82,93   86,33   90,97   124,35   99,91 
  • 57. TMB ‐ Tariffa media di conferimento rifiuti urbani  €/t (dati attualizzati al 2012) 180,00 160,00 Dato max € 160,39 140,00 120,00 100,00 Dato medio € 105,68 80,00 60,00 Dato min € 55,20 40,00 20,00 ‐ Emilia‐ Abruzzo Calabria Campania Lombardia Marche Piemonte Puglia Sardegna Toscana Veneto Romagna TMB  80,85   79,10   97,15   98,71   118,37   109,13   124,50   82,46   110,55   110,72   130,91 
  • 58. Compostaggio ‐ Tariffa media di conferimento FORSU e Verde  (dati attualizzati al 2012) €/t 110,00 100,00 90,00 80,00 70,00 60,00 FORSU dato medio € 74,93 50,00 40,00 30,00 VERDE dato medio € 35,30 20,00 10,00 ‐ Abruzzo Calabria Emilia Romagna Lombardia Marche Piemonte Sardegna Toscana Veneto FORSU  80,85   34,78   88,83   82,46   47,00   98,28   69,99   70,02   80,05  VERDE  28,88   51,84   29,96   30,00   47,92   32,21   39,08 
  • 59. grazie ing. Anna Moretto bacino.padova2@libero.it www.padovambiente.it www.novambiente.it