SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  16
Télécharger pour lire hors ligne
LA NOSTRA REDAZIONE
GENTILE DANIELA, PALAZZI FRANCESCA, CUTOLO ALESSANDRO, SAWA EMANUEL, NIEMIEC GESSICA, PERO VIN-
CENZO, PIZZA LUIGI, IOVINO ROSAMARIA , FABBROCINO VITTORIA, DURACCIO NINA, DEL GIUDICE LUCIA, CINIGLIO
FIAMMETTA, LUCARELLI ILARIA, IERVOLINO ALESSIA, PAGLIARIELLO CHIARA, PICARIELLO FRANCESCA PIA, DI CHIA-
RA ALFONSO, MIRANDA RAFFAELLA, BOCCIA SARA, ANNUNZIATA ANASTASIA, KAHN GABRIEL, RAGOSTA MICHELE
BENNARDO, ROMANO MAURO.
ANNO I – N.1 GIUGNO 2013
Direzione - Redazione - Amministrazione: Istituto Comprensivo “D’Aosta”, Viale Augusto, 1 Ottaviano (Na) www.daosta.it
Dirigente scolastico : Michele Montella
Il Comitato Scientifico: A. Saviano, A. Menna, A. M. Caldarelli
Fare il giornale a
scuola è un'e-
sperienza davve-
ro entusiasmante
e rappresenta
un'occasione uni-
ca per avvicinare
in modo diverten-
te gli alunni alla
scrittura e alla
multimedialità. La
valenza pedago-
gica dell'espe-
rienza è enorme;
il laboratorio di
giornalismo si
avventura attra-
verso sentieri in-
terdisciplinari e
mira all'acquisi-
zione di capacità
metacognitive e
fantacognitive
costituendo l'hu-
mus adatto per
sviluppare la co-
municazione, la
socializzazione
e l'autonomia.
Animati da cu-
riosità e dall'a-
more per la veri-
tà, i “piccoli gior-
nalisti” si pongo-
no di fronte alla
realtà che li
circonda con
occhi nuovi: la
osservano, la a-
nalizzano, formu-
lano giudizi ed
opinioni. Inoltre
lo stare insieme
a compagni pro-
venienti da varie
realtà classe,
consente ai di-
scenti di cogliere
il significato e le
potenzialità del
lavoro di gruppo
e della condivi-
sione. Nel labo-
ratorio di giornali-
smo essi hanno
la possibilità di
imparare a valu-
tare, interpretare,
scegliere, pren-
dere decisioni.
Inoltre, favorire il
coinvolgimento di
una serie di sog-
getti anche ester-
ni alla scuola e
che operano nel
territorio costitui-
sce un momento
sempre nuovo di
arricchimento e
conoscenza.
Per noi docenti
seguire tale e-
sperienza è un
piacere ed un
onore: è bello far
parte di un grup-
po, scoprire e
scoprirci come
nuove persone
ogni volta.
Alla fine del lavo-
ro c’è l’orgoglio
e la consape-
volezza di
aver prodotto
qualcosa di im-
portante, qualco-
sa che farà pen-
sare e riflettere
tutti coloro che
lo leggeranno.
Ottaviano ha nuovo Sinda-
co e senza alcun ballottag-
gio. Con una netta afferma-
zione sui diretti avversari, è
stato eletto al primo turno
l'avv. penalista Luca Ca-
passo, espressione del
centro-destra con il soste-
gno di ben sette liste. La
scelta degli Ottavianesi è
caduta sull' ”uomo della
gente”, così è stato definito
il neo sindaco e così prefe-
risce definirsi lui stesso
quando afferma che
“continuerà ad essere per
tutti Luca Capasso “. D'al-
tronde c'era da aspettarse-
lo, la cittadinanza era stan-
ca ed era giocoforza che,
dopo un decennio di inerzia
da parte di un'amministra-
zione di centro-sinistra, l'at-
tenzione e i consensi si
spostassero su forze nuo-
ve. L'eredità raccolta dal
nuovo sindaco non è facile.
Ottaviano vive una crisi
profonda: le imprese di un
tempo sono deboli o non
esistono più, pochi i nego-
zi rimasti, assai ridotto il
numero delle strutture per
la ristorazione, inesistente
tere insieme i pezzi
dell’identità civica, non so-
lo aprendo ai cittadini,
concretamente, le porte
del Palazzo della politica,
ma organizzando eventi e
manifestazioni che possa-
no coinvolgere i quartieri,
riaccendere l’entusiasmo
della gente e ridare forza
al senso di appartenenza”.
Infine, ritiene che sia fon-
damentale riconsiderare i
rapporti con il Parco del
Vesuvio e definire tutte le
misure utili a far sì che
l’Ente diventi promotore di
turismo: l'ambiente del
Somma- Vesuvio non de-
ve essere solo difeso nella
sua straordinaria originali-
tà, ma va aperto alla co-
noscenza diretta del pub-
blico. Per finire, sottolinea
l'urgenza di rendere effi-
cace il piano regolatore.
Nel fare gli auguri a Lui e
alla nuova Giunta, noi ci
auguriamo che il paese,
spinto dal vento nuovo e
sotto la guida di persone
competenti e disinteressa-
te, possa davvero ripartire.
il turismo. A ciò si aggiun-
gono vie e piazze deserte,
la cattiva illuminazione del-
le strade e la desolazione
di Via Cesare Augusto,
diventata un cantiere im-
praticabile. Più rosea, al-
meno economicamente, la
situazione della frazione di
San Gennarello che ha
contribuito in maniera deci-
siva all'elezione di Capas-
so. Tuttavia a fronte di sif-
fatte emergenze gravissi-
me, il Primo Cittadino non
si scoraggia e dice che
affronterà le situazioni
concretamente con inter-
venti di urgenza e settoria-
li. Per lui è necessario che
gli imprenditori dimostrino
spirito civico “ adottando “
le sedi degli istituti scola-
stici e gli spazi pubblici
oppure che finanzino i la-
vori di riordino e di siste-
mazione di strutture che
possano offrire servizi al-
la cittadinanza. “E’ neces-
sario, aggiunge, rimet-
UN PATTO PER LA SCUOLA
a pagina 5
LA SCUOLA OSPITA TOGNOLINI
a pagina 7
IL VOLLEY OTTAVIANESE IN B 2
a pagina 13
Il Comitato Scientifico
GIORNALE NUMERO UNO
(B.Tognolini)
Un giornale per bambini
io lo so come si fa:
se ne prende uno per grandi,
se ne butta la metà…
E quel mezzo che rimane
per metà è carta di pane
gocciolato di scritture,
per metà è acqua di mare
dove nuotano figure.
Si fa bene, si fa bello,
come un libro, come un gioiello,
con il trucco degli autori,
dei poeti e illustratori,
dei Rodari e dei Piumini,
applicato ad ogni foglio:
CON LA SCUSA DEI BAMBINI,
FAR LE COSE MEGLIO.
Giugno 20132 Mondo scuola
Il POF del nostro istituto, “Il Seme
delle Parole” ha contemplato
quest'anno delle progettualità stret-
tamente legate ai percorsi currico-
lari in quanto i soggetti coinvolti nel
processo educativo sostengono
che la comunità debba vivere di un
Progetto Scuola e non debba esse-
re la scuola dei progetti. Si sono
scelti cioè degli approfondimenti
che hanno arricchito i contenuti
programmati, tutti incentrati sull'u-
so della Parola nella comunicazio-
ne. Inoltre sono stati posti in cam-
po i Perditra, cioè percorsi didatti-
ci trasversali alle varie discipline
promossi, a volte, dalle associazio-
ni che intessono relazioni culturali
con la scuola ( Agorà, Archeotta-
viano, LEGAMBIENTE , “Leo Club
Paolo di Mauro”). Tali rapporti sono
stati avviati dopo la firma di
un Protocollo di Intesa che ha pro-
mosso la collaborazione e la siner-
gia con il territorio. I Perditra attivati
s o n o s t a t i i s e g u e n t i :
Germogli: percorsi legati all’
ambiente, alla botanica, al giardi-
naggio, all’ ecologia e alla sosteni-
bilità ambientale, all’informatica
e alle scienze.
Tantimondi: percorsi legati alla
mondialità, alla cittadinanza, alla
nonviolenza.
Tuttestorie: percorsi legati alla let-
teratura, alla lettura, al giornalismo,
alla scrittura creativa.
De Arte: percorsi legati alla musi-
ca, al canto, alla creatività artistica.
Degna di menzione tra queste ulti-
me attività il percorso effettuato dal
Coro stabile dell’I.C.D’Aosta.
I percorsi sono stati realizzati attra-
verso tutte le forme disciplinari, di-
partimentali e di settore ritenute
opportune: teatro, cinema, lezione
frontale, laboratori artistici, musica-
li, motori, informatica e didattica
digitale. Un' esperienza molto si-
gnificativa è stata, senza dubbio,
quella del Progetto Ciliegie. Acro-
nimo imperfetto di Circoli di Lettura
Genitori, Ciliege è stata
un’esperienza di lettura condivisa,
che ha inteso restituire alle fami-
glie un ruolo di centralità nell’ e-
ducazione alle competenze lingui-
stiche e, in particolare, alla citta-
dinanza attiva. La scuola, da sola,
non può assolvere a questo
compito, perché leggere è un affare
di cuore, non solo di mente. Di
qui la necessità di una testimonian-
za costante e affettuosa di colo-
ro che, come i genitori, sono quoti-
dianamente vicino ai ragazzi e cer-
cano di risvegliare in loro il gusto di
raccontare, immaginare, esprimersi,
creare ed essere protagonisti della
costruzione del proprio mondo. Un
altro percorso interessante è stato
il progetto “Crescere felix” portato
avanti dalle classi e dagli insegnati
di tutte le classi Terze della scuola
Primaria in rete con altre scuole del
territorio e con il supporto degli ope-
ratori medici dell'ASL . Il progetto si
è articolato in varie fasi: formazione
docenti attraverso la rete Crescere
Felix; formazione genitori con gli
esperti Asl, itinerario presso le clas-
si con il coinvolgimento di tutte le
docenti dei Consigli e dei genitori. Il
programma parte dalla constatazio-
ne che tra i cinque ed i dieci anni un
bambino su tre è già obeso o in so-
vrappeso e che tra i suoi principali
errori alimentari c’è il consumo di
dolciumi e bibite troppo ricche di
zucchero. Il progetto, volto ad
implementare corrette abitudini
alimentari e a migliorare le dinami-
che relazionali, ha costituito
una significativa occasione di cre-
scita e di coinvolgimento di tutto il
contesto socio educativo scuola,
famiglia, comunità locale, Enti Istitu-
zionali) impegnato a promuovere il
benessere del bambino e
dell’adulto. Due sono stati i momen-
ti finali del progetto: una prima de-
nominata “Colazione in Cortile per i
Genitori”ed un'altra chiamata
“Verdura party”. Durante il primo di
tali appuntamenti è stato firmato un
“Patto educativo” con i genitori per
suggellare il loro impegno verso
un'alimentazione più sana e corret-
ta, più ricca di verdura e frutta. La
Scuola secondaria ha beneficiato di
due percorsi di potenziamento
delle lingue straniere, francese ed
inglese. In orario aggiuntivo, gli stu-
denti hanno approfondito la lingua
scelta e conseguito la certificazione
DELF o Cambridge.
La Scuola dell’Infanzia, insieme alla
famiglia, costituisce quel terreno fe-
condo in cui si sviluppano i primi ger-
mogli dell'educazione e in cui è cura-
ta la crescita di ogni bambino. Essa
è fondamentale per lo sviluppo della
personalità di ogni discente poiché
presenta tempi distesi e perché ogni
apprendimento in essa avviene in
maniera ludica. Dal primo giorno di
scuola, qui il bambino prende co-
scienza dell’esistenza degli altri, sen-
te di avere gli stessi diritti, inizia a
capire in valore di ruoli e regole nel
pieno rispetto delle differenze
caratteriali e corporee. La conviven-
za con gli altri, il confronto sono
importanti per superare l'egocentri-
smo. Anche il riferirsi a noi do-
centi, figure diverse da quelle
dei familiari,
consente ai pic-
coli di avere una
visione più ge-
n e r a l e
dell’adulto. La
nostra scuola
d e l l ’ in f a n zi a ,
quest’ anno, è stato il luogo in cui i
bambini hanno potuto svolgere at-
tività finalizzate alla loro crescita.
Sono stati aggiunti percorsi per e-
videnziare giornate, luoghi e incon-
tri. Il giorno della SHOAH ha visto
come protagonisti i nostri bambini
che hanno commemorato questo
triste momento storico attraverso un
racconto, rendendolo
vivo con un’attività che
hanno svolto con alle-
gria e spensieratezza.
Un nuovo percorso
“Operazione scuole
pulite” ha visto i geni-
tori partecipare al mi-
glioramento di alcuni luoghi fonda-
mentali per la scuola, collaborando
alla nascita di una sala polifunzio-
nale per la lettura e l’ informatica.
Un altro percorso fondamentale
è stato: ” LEGGO IN TRAC”,
un'esperienza altamente formativa
che ha visto protagonisti i ragaz-
zi della scuola secondaria impe-
gnati a raccontare storie ai bambini
della nostra scuola e che ha desta-
to interesse e curiosità. Infine, per i
bambini di 5 anni, l'offerta formati-
va è stata arricchita con un corso
di lingua inglese. La scuola
dell’infanzia spera, così di aver
offerto ai propri discenti i
“prerequisiti” che avranno un ruolo
essenziale per gli apprendimenti
del successivo grado d'istruzione.
Il Comitato Scientifico
Giugno 2013 3Mondo scuola
I ragazzi delle classi quarte e quinte della
scuola primaria del nostro istituto, allenati
dall'ins. De Simone Maria Rosaria, lo scor-
so 22 maggio, hanno partecipato, a Pog-
giomarino, alla manifestazione conclusiva
del Progetto Giocosport gareggiando in
quattro discipline: corsa veloce, staffetta,
percorso misto e tiro alla fune.
Il Preside ha ricevuto tutti gli atleti
partecipanti, che gli hanno consegna-
to la targa commemorativa, e si è
complimentato per i risultati ottenuti.
MEDAGLIA D'ORO
percorso misto femminile
Maria Kiziuk (IV C)
MEDAGLIA DI BRONZO
percorso misto maschile
Vincenzo Tufano ( IV C)
MEDAGLIA DI BRONZO
Tiro alla fune
Angelo Perrella (V E)
Alessandro Bifulco (V E)
Giuseppe Carillo (IV B)
Il medagliere
Permettere agli studenti di
connettersi e di lavorare con
partners online in tutta Euro-
pa, su di un progetto comu-
ne, è il modo migliore per in-
ternazionalizzare l’istruzione
e prepararli a vivere nel 21°
secolo. E’ l’esperienza che
alcuni alunni dell’I. C.
“D’Aosta” hanno fatto durante
l’anno scolastico aderendo al
Progetto e-Twinning “Save
Europe, make it a better pla-
ce”. Il progetto, che ha come
tema l’ambiente e i suoi pro-
blemi, non è altro che un pro-
logo al futuro progetto Come-
nius, a cui la scuola si è can-
didata. Gli studenti hanno
preparato una presentazione
della scuola e, dopo aver ap-
profondito la conoscenza
dell’Italia, hanno illustrato e
dato notizie ai loro amici eu-
ropei sulla vetta più alta,
il fiume più lungo, i luoghi
più famosi del nostro Paese.
L’attività didattica più signifi-
cativa è risultata l’incontro via
Skype con la scuola polacca
di Staszow. Gli alunni dell’ins.
Anna Maria Caldarelli, mem-
bro del progetto, hanno spe-
rimentato le loro compe-
tenze in lingua inglese par-
lando con un gruppo di alunni
dell’ins. Justyna Szczepań-
ska che, insieme all’ins. Ro-
sitsa Dimova, di origine bul-
gara, è stata la proponente
del progetto. Le altre na-
zioni che partecipano al
progetto sono: il Portogallo,
la Spagna e la Gran Breta-
gna. Il contatto virtuale po-
trebbe diventare reale il pros-
simo anno se la candida-
tura presentata avrà un
esito positivo. Allora,
incrociamo le dita!
La Redazione
Giugno 20134 Territorio
Le passioni nascono per caso e
si alimentano nel tempo con l'a-
more. Quella dei fratelli Antonel-
lo e Lucio Mazza è una passione
vera nata da una scoperta casu-
ale nel 1992 e che si è alimenta-
ta con quell'amore che solo l'at-
taccamento al paese natio può
generare. In quei tempi, doven-
do catalogare dei documenti di
un loro zio, Michele Mazza, essi
rinvennero delle foto di Ot-
taviano dopo l'eruzione del
1906 e copie di giornali dell'epo-
ca. Da qui è nata la ricerca di
foto e documenti presso rigattieri
prima napoletani e campani e
poi di altre regioni che li ha por-
tati poi ad entrare
nel giro delle aste e dei
convegni filatelici e numi-
smatici. Oggi l'archivio in loro
possesso conta circa 300 foto e
cartoline su Ottaviano, rigo-
rosamente in bianco e nero,
risalenti alla fine dell'Ottocento,
agli anni post eruzione 1906 fino
al 1970. Si tratta soprattutto di
foto riguardanti paesaggi e zone
del paese, ma la collezione con-
ta anche foto di eventi. Si parte
dalla collezione del Maggiore De
Marchi, braccio destro del Gene-
rale Durelli, alle foto relative alla
ricostruzione post eruzione, ai
fantastici vetrini delle foto stereo-
scopiche di vedute di Ottaviano.
A queste si aggiungono copie
di giornali francesi ed inglesi
di inizio Novecento e antichi do-
cumenti riguardanti la storia di
Ottaviano. Tra questi un libretto
contenente l'istituzione del liceo
pareggiato G. Leopardi del 1905,
un annuario dell'epoca in cui era
Podestà di Ottaviano un avo dei
Mazza, Pasquale Mazza, e co-
pie de “ L'Illustrazione Italiana”,
“Le Monde” e “Le Pelerin” degli
inizi del '900, con articoli sul no-
stro paese dopo l'eruzione del
1906.
Il Comitato Scientifico
Giugno 2013 5Territorio
La finalità ultima sottesa al no-
stro POF è la realizzazione di
una scuola intesa come cittadel-
la educante. Per esser tale un'i-
stituzione scolastica non può
operare in modo avulso dal terri-
torio e dagli enti o agenzie edu-
cative preposte a governarlo o
atte a promuoverne le risorse.
Ecco la ragione per cui il nostro
Preside ha organizzato un incon-
tro sia con le associazioni locali
che con i vari candidati a sinda-
co, per verificare la possibilità di
trovare connessioni tra i loro
programmi, la questione dell'e-
ducazione e le istanze sempre
più pressanti che ogni giorno si
presentano a scuola. L'iniziati-
va, oltre ad essere stata inno-
vativa, ha creato i presupposti
per future collaborazioni e si-
nergie di risorse. Per noi opera-
tori scolastici e per i nostri di-
scenti ha costituito un'esperien-
za unica il fatto di aver potuto
incontrare i futuri amministratori
del nostro paese che, con gran-
de disponibilità, hanno ac-
consentito a sottoscrivere
una carta d'intenti per individua-
re strategie e percorsi mirati e
per consentire alla scuola di
avere strutture sicure, arredi e
servizi efficienti. I vari candidati
a sindaco, oltre ad esporre i
punti del loro programma atti-
nenti alle politiche giovanili,
hanno dato molta importanza al
mondo della scuola. Sono ve-
nute fuori iniziative interessanti
tipo la realizzazione di punti wi-
fi per favorire l'aggregazione
sociale, il ripristino di strutture
sportive esistenti e mai conclu-
se (piscina comunale, palazzet-
to dello sport, campi ), la realiz-
zazione di una biblioteca, affi-
dandone la gestione a privati e
ad associazioni locali ed offrire
servizi a costi ridotti.
Quella del preside Montella è
stata una sfida raccolta dal
nuovo sindaco di Ottaviano,
l'avv. Luca Capasso che ,
all'indomani del suo suc-
cesso elettorale, ha visita-
to la nostra scuola e
tutte le istituzioni scolastiche
del territorio per toccare
con mano le difficoltà in cui
esse versano quotidianamente.
La tradizione orale raccolta e soste-
nuta da Padre Luigi Saviano, gran-
de studioso e storico del nostro pa-
ese, vuole che Giacomo Leopardi si
sia fermato per ben due volte ad
Ottaviano durante i suoi viaggi ver-
so Torre del Greco dall'amico Ra-
nieri. La tesi è avvalorata dal ritro-
vamento di documenti del 1905 con
cui si intitolò il Liceo Ginnasio di al-
lora al famoso poeta di Recanati.
Questa è la ragione per cui nel
chiostro del convento, che
ospita la sede centrale della nostra
scuola, è presente una lapide
in memoria dei soggiorni
del Leopardi ad Ottaviano.
A conclusione dell'anno scolastico,
il Preside e gli Organi Collegiali
dell'I.C. D'Aosta hanno voluto da-
re un segnale e avviare simbolica-
mente, con l'affissione di una tar-
ga, l'intitolazione del chiostro al
Poeta de “La Ginestra”. La cerimo-
nia di intitolazione ha rappresenta-
to uno dei momenti più emozio-
nanti del bistrot letterario, tenutosi
nel chiostro, avente per titolo “Se
le parole dicessero i sogni”. E' sta-
ta una serata coinvolgente in cui
si sono alternati varie esibizioni di
danza, musica, canti, letteratura
alla presenza di tanti ospiti. Ragaz-
ze e ragazzi hanno incrociato di-
scorsi in Inglese e in Francese
con grande maestria e tanti do-
centi, pieni di forza e di allegria,
hanno offerto il loro tributo alla
riuscita della serata. Un ele-
gante buffet di esclusivi dol-
ci e raffinati vini ha fatto da
contorno all'evento. Presente
il primo cittadino, Luca Ca-
passo, Don Vittorio Garzo-
ne e tanti nomi noti della
cultura ottavianese.
Il Comitato Scientifico
Giugno 20136
Attualità
la caratteristica principale del
bravo giornalista. Una volta costi-
tuita la redazione, tutti i ragazzi in
essa impegnati sono stati invitati a
disegnare le “Penne” . Sono venuti
fuori dei disegni bellissimi con pen-
ne personificate che ora compaio-
no nel nostro giornale e caratteriz-
zano le varie rubriche. Le penne
presenti nella testata costituiscono
il logo del nostro giornale e sono
particolarmente colorate. Una ha
un abito tricolore perché vuole evi-
denziare e promuovere il senso di
appartenenza e l'attaccamento al
territorio italiano, mentre l'altra ve-
stita con un abito un po' orientale
sta a testimoniare una forte apertu-
ra all'interculturalità e alla coope-
razione.
A seguito del provvedimento di di-
mensionamento che ha ridisegnato
la rete scolastica ottavianese, il Pre-
side e la comunità scolastica
dell'I.C. D'Aosta hanno sentito la
necessità di realizzare un logo che
identificasse la nostra istituzione
sul territorio. Così è nato un simbolo
che è frutto di un lavoro in cui l’arte
e la creatività si sono sposate con
le finalità pedagogiche perseguite
dalla scuola. Esso rappresenta un
albero, fonte della vita e tipico sim-
bolo della paternità educativa, che
presenta la chioma formata da lette-
re e numeri, invece che da foglie.
La rappresentazione di base è stata
rielaborata attraverso l’idea che le
radici della conoscenza fanno sboc-
ciare gli strumenti essenziali, grazie
ai quali l’essere umano si esprime:
le parole e i numeri. Da essi ogni
alunno apprenderà a trarre la nar-
razione della propria vita e a creare
i discorsi che possano costruire li-
bertà e civiltà. Le radici dell’albero
spuntano dalla silhouette della città
di Ottaviano, di cui si riconosce
chiaramente il santuario di San
Michele Arcangelo, patrono della
comunità dei credenti. La città rap-
presenta l’humus nel quale cre-
sciamo e di cui ci alimentiamo; è il
sostrato profondo delle nostre tra-
dizioni, delle consuetudini e dei
valori civili a cui riferirci. E’ anche il
luogo da cui dobbiamo trarre novi-
tà di atteggiamenti e di vita, al fine
di migliorare la vita del territorio ed
estirpare i semi di violenza e di in-
vivibilità che sono ancora presenti
e diffusi. Su uno dei rami è appol-
laiato un bambino, intento a legge-
re un libro, perché dall’albero della
conoscenza tutti traggono linfa per
partecipare alla vita del mondo e
della storia. Ciò ci fa capire anche
quanto per noi sia importante la
lettura e il libro.
Per ultimo la nostra attenzione si
ferma su un aquilone che dalla
chioma dell’albero vola verso l’alto;
chiaro riferimento al desiderio di
libertà e di pura gioia
della vita che caratterizza il
bambino e la profonda inte-
riorità delle donne e degli
uomini che abitano la terra.
All'inizio dell'anno scolastico, pri-
ma che iniziasse il percorso di
giornalismo, si è presentata la ne-
cessità di dare un nome alla no-
stra testata. Allora il Preside
Montella ha pensato che, in modo
democratico, dovessero espri-
mersi tutti gli alunni delle ultime
classi della Sc.Primaria e i ragaz-
zi della secondaria. In un primo
momento sono state avanzate
varie proposte, poi si è passati
alla fase della votazione ed infine
c'è stata la scelta. Questa è cadu-
ta sul nome “D'Aosta News . L'ag-
giunta al titolo di “Penne Curiose”
è stata fatta dalle docenti a cui è
stato affidato il compito di portare
avanti il laboratorio di giornalismo
in base al fatto che la curiosità è
Il Comitato Scientifico
La Redazione
Giugno 2013 7Cultura
Nei giorni 21 e 22 Maggio la
nostra scuola ha avuto la gran-
de opportunità di conoscere u-
no dei più famosi scrittori per
l'infanzia dei nostri tempi: Bruno
Tognolini. Lo scrittore, famoso
per aver scritto le sceneggiatu-
re e aver raccolto i successi di
programmi famosi per bambini
come “L'Albero Azzurro” e la
“Melevisione”, ha scelto di es-
sere poeta rapsode e di girare
in tutte le scuole d'Italia per dif-
fondere la sua produzione poe-
tica. La visita nella nostra scuo-
la ha previsto due momenti: u-
no per gli adulti, insegnanti e
genitori presso l'ISIS De' Medi-
ci ed un altro, il giorno succes-
sivo, per gli alunni del nostro
istituto gemellati per l'occasione
con l'I.C. Summa Villa di Som-
ma Vesuviana.
Lo scrittore ha catturato l'atten-
zione di grandi e piccini ed ha
spiegato cosa significa per lui
fare poesia. La forza della poe-
sia sta nel linguaggio misterico.
Tognolini dice che il poeta non
deve avere una preparazione
accidentale, deve essere colto
per guardare la realtà con gli oc-
chi “spalancachiusi”. Per lui l'uo-
mo che scrive con gli occhi chiu-
si guarda solo a se stesso, non è
attento alla realtà; invece, chi
scrive con gli occhi spalanca-
chiusi sogna e fa sognare chi
legge. Solo in tal modo a lui si
aprono orizzonti sconosciuti e si
trovano le soluzioni ai problemi
della vita.
Nella sua relazione, divertente è
stata la spiegazione delle
“chimere linguistiche”, parole na-
te da approssimazioni linguisti-
che e da assonanze, forme erra-
te che si ricordano facilmente
perché sono “paroline staminali”,
cioè parole destinate ad evolver-
si verso vari significati. Il poeta
sardo dà grande valore alla mu-
sicalità delle parole nonché alla
posizione e alla ripetizione
delle vocali. Questa infatti
è stata la tecnica che
ha seguito per scrivere le
sue filastrocche e i testi del-
le canzoni in italiano de “La
Gabbianella e il Gatto”.
E’ lei Bruno Tognolini?
Lo scrittore per bambini?
Il poeta delle rime
delle tante filastrocche
un po’ matte, un po’ sciocche;
delle mille poesie
tanto tanto divertenti, tanto tanto
interessanti
Cosa rimane di un poeta e della
sua poesia, dopo averne incon-
trato l’estro e la fantasia? Un
senso di nostalgia coglie
l’interiorità e la mente e soprat-
tutto rinasce indomito lo strano
desiderio di ricreare le condizio-
ni che hanno permesso il mira-
colo dell’incontro.
Noi, chi eravamo, chi siamo?
Una scuola con tante attese,
tanti problemi aperti, ma an-
che tanti desideri sepolti, tan-
ta voglia di far emergere dal
sonno la creatività che ci inva-
de, il bene che non sappia-
mo di offrire, la benefica
tentazione di provare a rimet-
tersi in gioco, di sperimen-
tare, di non perdere per
sempre quello che siamo stati
per gli altri e che potremmo an-
cora essere. Infine siamo
una nave di bambini e di
ragazzi che naviga im-
perterrita, malgrado le
tempeste e le insicurezze.
Il poeta chi è stato, chi è?
Una specie di folletto dal-
la criniera grigia e bianca,
uno hobbit, uno spiritello
shakespeariano che vaga
per i boschi d’ombra
e i prati di sole.
di permettere alla nostra interio-
rità di vincere le paure, le incer-
tezze, i pensieri cattivi di non
essere all’altezza, di non poter
fare ciò che invece siamo chia-
mati a fare.
Giocare con i nostri alunni, in-
namorarsi dello scambio intel-
lettuale, riassaporare
l’eccitazione della novità, del
non ancora fatto, del non anco-
ra detto, delle parole che sosta-
no in noi e cercano le strade
per uscire all’aperto, diventa il
richiamo profondo di un dio
dell’educazione che ci abita e
che non abbiamo ancora ascol-
tato abbastanza.
Un poeta ci ha insegnato che è
importante ripartire e non ap-
prodare.
E’ stato il pittore di uno sfondo dove
ci ha chiesto di riprenderci la dignità
del nostro lavoro, condividere
l’affetto dei compagni di viaggio, ar-
ricchirci l’uno con l’altro delle nostre
nostri ideali di cambia-
mento, di rinnovamento.
Da oggi rimettersi a studiare
per trovare il modo di avvici-
nare l’alunno pensieroso, di
sapienze, di tutte le sapienze che
siamo stati in grado di produrre fi-
nora. L’incontro fra questi due sog-
getti, uno collettivo e comunitario,
un altro singolo e aperto al mondo,
ha creato un momento di af-
fettuosa magia; ha fatto bale-
nare il mondo sommerso del-
le nostre attese più pure e
soprattutto ha dato forza ai
colmare il bisogno di essere ama-
ti dei nostri ragazzi, di diventare
esploratori di mondi umani piccoli,
ma più grandi del nostro futuro, ci
sembra meno difficile e più alla
nostra portata.
Resta il compito di non lasciare
riaddormentare lo spirito del navi-
gatore, del timoniere che ogni in-
segnante è o deve diventare,
Il Preside Michele Montella
piene di cento emozioni
dalla rabbia, al rancore,
all’amore?
Scriva ancora, caro amico.
Lei è grande, glielo dico,
ma ha un cuore birichino
che lo rende sempre bambino!
La Redazione
Classe IV B
Giugno 20138 Penne curiose
Parole, parole, parole,
c’è chi parla troppo,
c’è chi parla poco,
come “Il Gigante senza parole”.
“Il seme delle parole”
tra l’erba e le viole
fa crescere un albero
con le foglie – parole: parole dure,
parole belle
parole d’amore e
“Un albero è il mio cuore”.
Parole senza significato
parole vuote, inascoltate
e in un momento
sono “Parole al vento”.
Parole scritte, parole lette,
parole chiare,parole che servono a
raccontare
a presentarci, a comunicare,
parole per “Narrarsi agli altri”.Parole
importanti, parole interessanti,
“Parole tra noi leggere”,
parole tra noi non dette,
parole che cadono nel vuoto,
parole che non si capiscono
e volano nel cielo lontano.
Parole, parole, parole, parole che
ci allontanano
o che ci fanno
prendere per mano.
Classe IV B Classi V D– E
Giugno 2013 9Penne curiose
Caro Mimmo,
ci è stato raccontato che eri un medico molto bravo
e generoso, che sei stato ucciso sotto gli occhi di
tua madre per mano di delinquenti...Dovevi essere
davvero una presenza scomoda per loro che, evi-
dentemente, temevano la tua parola e la forza del-
la giustizia. Tu hai cercato di rassicurare tutte le
persone che avevano paura. Per noi sei stato un
grande uomo, un esempio ricco di tante qualità co-
me l’onestà e la verità, Ti porteremo sempre nei
nostri cuori... Grazie per il tuo sacrificio, per quello
che hai fatto per noi.
Caro Don Peppino,
oggi scriviamo in Tua memoria e ti ricordiamo co-
me una delle tante vittime dell’illegalità. Il nostro
Stato ha dedicato il 17 marzo al ricordo della vitti-
me della mafia. Tu sei e sarai sempre una persona
molto importante, un grande sacerdote che è stato
ucciso dalla camorra. Tu avevi un grande deside-
rio: volevi aiutare la gente, invece la camorra non
voleva che i ragazzi diventassero persone oneste
e perbene. Così fosti ucciso con molti colpi di pi-
stola che ti raggiunsero al volto e al cuore. Tu sa-
pevi che avresti potuto morire e pronunciasti que-
ste parole al tuo assassino: “Ti stavo aspettando” ,
parole di pace, di perdono e moristi con un bel sor-
riso. Ci dispiace molto che sei morto, perché avre-
sti potuto fare tante altre cose importanti special-
mente per i giovani. In televisione hanno detto che
forse ti faranno Beato perché sei stato un uomo da
imitare, un santo.
IL GABBIANO COLORATO
C’era una volta un gabbiano tutto colorato che an-
dava in cerca di un mare pulito, ma andò in tutto il
mondo e non ne trovò uno adatto a sé. Un giorno
una bambina gli chiese perché fosse triste. Il gab-
biano si confidò con lei e allora la bambina , per
incanto, si trasformò in una fata bellissima.
All’improvviso arrivò un vento forte che trasportò il
gabbiano in un mare trasparente e pieno di pesci
che danzavano felici. Là il gabbiano ritrovò la sua
famiglia e visse per il resto della sua vita, felice e
libero.
Testo di Luca Capasso classe IV C
I sentimenti a colori
Di sentimenti ce ne sono tanti:
mille colori e poi tanti canti.
La tristezza è di colore nero,
anche se sei un bambino sincero.
L’allegria è di mille colori
E riempie mille cuori.
L’amicizia è di colore rosa,
perché per giocare non si riposa.
Poi c’è la rabbia che è di colore
Rosso! Vuol dire che sono
Arrabbiato a più non posso.
La gioia è di colore bianco,
come la neve, perché rende
il giorno più lieve.
C’è poi la felicità, che è di colore
Argentato e fa riempire tutto il prato.
Poi c’è l’amore…
Quanti colori sono? Tanti!
E ce ne sono di altri sentimenti!
Io li vorrei cantare ai quattro venti!
Emiliana Intagliatore IV C
Tutti bambini hanno dei diritti:ce l'ha detto la mae-
stra ed esiste una Carta scritta apposta per difen-
derli.
Tutti i capi delle Nazioni hanno fatto delle riunioni :
hanno detto e hanno scritto sui diritti dei bambini.
Quando gioco al girotondo penso che a questo
mondo c'è qualcosa che non va:
ci sono tanti bambini abbandonati senza mamma
né papà.
C'è chi non può andare a scuola , chi giocattoli non
ha,
e c'è pure chi si ammala e il medico non ha,
chi lavora in strada e non ne ha l'età,
chi subisce una tortura
o l'amore è costretto a far.
C'è chi muore appena nato,
chi non è vaccinato.
C'è chi è sfortunato
perché nato handicappato.
Chi è solo e torturato,
ogni giorno maltrattato.
Ma ora sarà sicuro
e con la Carta avrà un futuro.
Classi V sez.B-C
PERCHE' LE ROSE HANNO LE SPINE
Tanto tempo fa c'era un piccolo principe
che viveva in un castello con un giardino
pieno di rose dove lui andava a giocare.
Un giorno, mentre giocava tra le rose, una
decina di porcospini lo volevano mangiare.
Le rose per difenderlo crearono una barrie-
ra contro cui andarono a finire i porcospini
conficcando le spine nelle rose.
Da allora le rose hanno le spine e non pun-
gono se le tocca un bambino.
Anna Arpaia III C
VORREI
Vorrei che il mondo
non fosse più tondo.
Vorrei che le stelle
fossero ancora più belle.
Vorrei che ogni bambino
donasse il suo cuore
e che l'amicizia
si trasformasse in amore.
Alessandra Rosa Sessa III D
Classi V B-C
Cutolo Carla III D
Giugno 201310 Cultura
ha spiegato che i Leo sono un'associazione di servi-
ce che opera sul territorio da 11 anni, nata per vo-
lontà del Dott. Giuseppe Di Mauro, dopo la morte
del figlio Paolo. Il club si autofinanzia con le sotto-
scrizioni dei soci e, per realizzare le opere di benefi-
cenza che si propone, organizza degli eventi : sa-
gre, tombolate, cocktail. Poi i fondi raccolti vengono
impiegati per le varie destinazioni. Pregevole è stato
l'impegno dei giovani che ne fanno parte per abbel-
lire ed arredare la biblioteca della sede D'Aosta.
Uno di loro ha persino donato alla scuola un'enci-
clopedia.
“Il percorso è nato dalla necessità di offrire agli a-
lunni un’occasione di crescita culturale, attraverso
metodologie più operative e mirate alla realizzazio-
ne di attività interattive – è stato spiegato dai pro-
motori dell’iniziativa. Noi abbiamo voluto aiutare so-
prattutto i ragazzi più bisognosi di attenzione”.
Cultura e solidarietà: ecco un binomio importante
per poter promuovere quanto di bello c'è sul terri-
torio e spesso viene dimenticato. E' questo uno
degli obiettivi del Club Leo San Giuseppe Vesu-
viano “Paolo Di Mauro” che quest'anno ha sotto-
scritto un protocollo d'intesa con la nostra scuola
per realizzare una sala – biblioteca nella sede
centrale dell'istituto di via Cesare Augusto e per
diffondere l'amore per la lettura. Il progetto è stato
appoggiato subito dal Preside Montella, sostenito-
re convinto della forza della lettura come strumen-
to valido per innescare a scuola forme di democra-
zia e cooperazione. Così dopo giorni di intenso la-
voro, a metà aprile, è avvenuta l'inaugurazione
della sala.
La redazione ha incontrato la Presidente del club
Leo, la dott.ssa Rita Nappo che, con grande dispo-
nibilità, ha accettato di sottoporsi ad un'intervista.
La giovane professionista, laureata in giurispru-
denza e vincitrice di uno stage per il Sole 24 Ore,
La Redazione
Giugno 2013 11Incontri
Conoscere Vincenzo Russo è dav-
vero un onore, leggerlo è un piace-
re. E' la sensazione che abbiamo
provato avendolo ospite nel nostro
paese, presso il Circolo Principe
d'Ottajano, allorché è venuto a
presentare la sua opera. Poeta ed
umorista sensibilissimo di San
Giorgio a Cremano, impegnato nel
sociale, Vincenzo Russo è autore
di “Che bello lavorare!”, un roman-
zo in cui, con coinvolgimento e do-
vizia di dettagli, si racconta il trava-
gliato percorso di caduta e rinasci-
ta di una giovane donna, Marirò,
inizialmente destinata a una vita
piena di successi e poi condannata
a subire tutte le vessazioni tipiche
del mobbing: retrocessione sul la-
voro, imposizione di regole ingiu-
ste contrarie alle norme contrattua-
li,minacce, isolamento. La tematica
ci ha portato ad approfondire il
termine mobbing, parola che deri-
va dal verbo inglese ‘to mob’:
“aggredire qualcuno in modo col-
lettivo. L’espressione ha poi trova-
to la sua collocazione proprio per
descrivere questo tipo di situazio-
ne nell’ambito della sfera lavorati-
va, allorquando si realizza – senza
che a volte si possa addirittura in-
dividuare un vero momento scate-
nante – una situazione conflittu-
ale caratterizzata da comporta-
menti che siano esplicitamente
o implicitamente oppressivi, umi-
lianti e minacciosi, realizzati in
maniera comunque sistematica e
protratta nel tempo. Il mobbing
nasce spesso da situazioni che
all’inizio normali; l’amico, il com-
plice, il galante, il gentile, il dispo-
nibile che inizialmente appare un
vero punto di riferimento e poi
(pian piano o anche improvvisa-
mente) si trasforma in quanto la
sua vittima non appare mo-
dellabile con la immediata facili-
tà con cui lo sembrava all’inizio.
monte tanto più potrà subire de-
terminate conseguenze, con cor-
relativo nesso tra l’azione mob-
bizzante e danni alla salute.
Questa è la storia di Marirò, una
giovane entusiasta della vita e
del lavoro, che finisce vittima di
pressioni e soprusi da parte dei
superiori finché non trova in se
stessa e nel suo profondo senso
di giustizia le chiavi d'accesso
per una risalita morale e profes-
sionale, che diverrà paradigmati-
ca anche per altri lavoratori.
In uno dei laboratori po-
meridiani la redazione ha
incontrato il dott. France-
sco Gravetti, noto gior-
nalista del Mattino e di
un giornale on line
“www.comunicareilsociale.
com” che conta circa
duemila/tremila contatti al
giorno. Il giornalista ci ha
messo subito a nostro a-
gio e ci ha consentito di
fargli le domande che ave-
vamo preparato. Abbiamo
saputo che è laureato in
Lettere e che ha rinunciato
ad essere insegnante per
diventare un giornalista.
Per lui esserlo, significa
avere una grande passio-
ne per la verità e tanta
curiosità. Ci ha spiegato
come bisogna strutturare
un articolo seguendo la
regola delle cinque W e ci
ha detto che per scrivere
un articolo bisogna attin-
gere le notizie da fonti at-
tendibili e sicure. L'articolo
non deve contenere la no-
stra opinione ma, se scrit-
to in modo esaustivo ed
interessante, può far cam-
biare quella degli altri che
lo leggeranno fino alla fine.
Un altro incontro significati-
vo è stato quello con Gen-
naro Di Gennaro e Fabiana
Pirone de Il Confronto , il
giornale locale che, con ca-
denza mensile, da 5 anni
esce ad Ottaviano. I due gio-
vani giornalisti ci hanno rac-
contato che il giornale è nato
per documentare tutti gli e-
venti che accadono nel pae-
se. La redazione del Con-
fronto conta all'incirca 10
giornalisti che, oltre alla cro-
naca del territorio, si occupa-
no di varie rubriche: musica,
psicologia...Originariamente
il loro giornale contava quat-
tro pagine; oggi, invece, ne
ha otto. Se succede qualco-
sa sul territorio essi cercano
di essere sul posto oppure,
se non è possibile, cercano
di documentarsi sull’evento
accaduto. Non c’è una ge-
rarchia all’interno della loro
redazione ma molta demo-
crazia e condivisione. Per
diffondere il loro giornale, i
giovani del Confronto fanno
opera di volantinaggio: cioè
distribuiscono il loro numero
mensile gratuitamente. Ne
stampano più o meno 3000
copie che vengono distri-
buite nei bar e nei gazebi
fuori le chiese di San Fran-
cesco in piazza Municipio e
a San Gennarello. Il giorna-
le va avanti grazie al contri-
buto dei soci e agli sponsor.
Il “Confronto” nasce con
un’associazione ONLUS di
cui oggi è presidente Fabia-
na Pirone. Non ha scopi poli-
tici. Se quindi un membro
dell'associazione vuole fare
esperienza politica e candi-
darsi, deve dimettersi
dall'associazione. A loro si
deve l'organizzazione del
confronto tra i candidati a
sindaco in cui sono stati se-
guiti i seguenti criteri: do-
manda uguale per tutti i can-
didati, tempo limitato (due
minuti), possibilità di replica
limitata (massimo tre repli-
che a candidato), appello
finale con divieto di nomina-
re gli altri candidati, doman-
de provenienti dai comitati
elettorali incrociate o rivolte
ad un altro candidato sorteg-
giato.
Allora il lavoratore inizia a diven-
tare un bersaglio sempre più al
centro del mirino e gli attacchi ini-
ziano a diventare personali, si tra-
valica nelle offese, negli inutili ri-
chiami, nelle umilianti e prete-
stuose attese dietro le porte
(dove magari gli altri entrano ed
escono senza bussare…), con
punizioni, torti, piccoli e grandi
soprusi….Ogni persona manife-
sta una diversità di reazione in
base alle proprie caratteristiche e
tanto più fragile sarà stato a
La Redazione
Il Comitato Scientifico
Giugno 201312 Musica, arte e spettacolo
L'8 maggio scorso, in
occasione del concer-
to di musica leggera
organizzato per i fe-
steggiamenti in onore
del Santo Patrono,
parte della nostra re-
dazione è stata ospite
del noto cantante Sal
da Vinci per un' inter-
vista. Il tempo trascor-
so con la star è passa-
to velocemente e la
chiacchierata è stata
una bella esperienza.
Muniti di penna ed a-
gendina e in compa-
gnia di una delle no-
stre insegnanti, abbia-
mo sparato a raffica
domande di ogni sorta
al cantante, che, con
molta simpatia, ha ri-
sposto senza aver re-
more a ciò che abbia-
mo chiesto sulla sua
vita e sulla sua carrie-
ra artistica.
Salvatore Michael Sor-
rentino, questo è il ve-
ro nome di Sal Da Vin-
ci, nasce il 7 aprile del
1969 a New York dove
suo padre, Mario Da
Vinci, interprete della
sceneggiata napoleta-
na, era impegnato in
una tournèe. Grazie a
suo padre, che era so-
lito portarlo con sé nei
vari teatri dove si esi-
biva, Sal è riuscito
ad entrare nel
mondo della musica
e a conoscere e a la-
vorare con grandi arti-
sti. Il successo gli arri-
va inatteso con
“C'era una volta...
Scugnizzi” dove rie-
sce ad esprimere il
meglio di se stesso in-
terpretando le meravi-
gliose canzoni scritte
da Claudio Mattone ed
Enrico Vaime. Da quel
momento in poi gli im-
pegni di lavoro si sono
moltiplicati ed è arriva-
to un ottimo piazza-
mento all'edizione di
Sanremo 2009. Il 2012
è stato l’anno del ritor-
no di Sal Da Vinci, con
il nuovo disco “E’ Così
che Gira il Mondo”e
con l'omonimo spetta-
colo teatrale che ha
raccolto molto succes-
so e consensi. Sal ci
ha detto che “la
musica è un impegno
continuo e che se
qualcuno entra in que-
sto mondo non dovreb-
be mai uscirne”. Egli
crede molto nella fami-
glia e nei valori che es-
sa custodisce ed affer-
ma che lui fa di
tutto per riservare ad
essa un po' del
suo tempo.
Alla fine dell'intervista
siamo rimasti in piazza
a vedere il concerto. E'
stato uno spettacolo di
due ore molto ricco ed
avvincente in cui Sal
ha cantato, ballato e
proposto i suoi succes-
si tra il delirio dei tanti
fans accorsi a sentirlo.
La Redazione intervista Sal Da Vinci
Sebbene quest'anno la festa
del Santo Patrono sia stata
organizzata all'insegna dell'e-
conomia, è stata davvero bel-
la e ricca di attrazioni. Il Comi-
tato promotore, infatti, ha a-
vuto l'intuizione felice di far
leva sulle risorse del Paese,
su uomini e donne di grande
talento e cultura che sono già
l'orgoglio di Ottaviano ma che
andrebbero valorizzati e co-
nosciuti meglio. Particolare
è s t a t a la ke r m e s se
“Vesuviando” organizzata nel-
lo storico palazzo baronale Riz-
zi Ulmo, sito in via Municipio,
restaurato e reso accessibile
a tutti per l'occasione. Qui si
sono alternati eventi e mostre
per un'intera settimana. La se-
rata inaugurale ha visto prota-
gonista lo stilista Mimmo Tuccil-
lo che, insieme alla maestra di
danza Giulia Rega, all'attore
Gianni Sallustro e ad altri
cantanti e comici napoletani,
tra cui Nello Russo e Maria
Bolignano, ha messo su uno
spettacolo fantastico di mo-
da, musica, teatro e cabaret.
La sfilata di Tuccillo ha costi-
tuito il momento più suggesti-
vo della serata: abiti da gior-
no, da sera e da sposa han-
no colpito i presenti per clas-
se, raffinatezza e design. La
sorpresa finale è stata la pas-
seggiata di una bellissima
Veronica Maya, in stato inte-
ressante, al braccio dello sti-
lista che ha indossato uno dei
suoi preziosi abiti da sposa
con un fantastico fiocco az-
zurro di seta. La location
del palazzo Rizzi Ulmo, un
stampe popolari e nelle im-
magini devozionali dal XVIII
al XX secolo facenti parte
della collezione privata di
Umberto Maggio.
Il conosciuto restauratore
ottavianese, intervistato
dalla nostra redazione, ha
detto che coltiva questa
passione dalla fanciullezza e
conta una collezione di cir-
ca diecimila immagini sacre,
cartoline e santini reperite
un po' in tutto il mondo o ac-
quistate su internet. Tra que-
ste sono stati scelte trecen-
to immagini riguardanti il
nostro patrono che hanno
affascinato quanti, attirati
dall'evento, sono accorsi
numerosi a visitare la mo-
stra.
La Redazione
La Redazione
tempo meta di personaggi
famosi come Carlo Poerio e
Vincenzo Monti, è stata an-
che la sede di una mostra
particolare sull'iconografia di
San Michele Arcangelo nelle
Giugno 2013 13Sport
Squadra
Schiacciatori: Andrea Cozzolino (capitano), Francesco Falanga, Giu-
seppe Settembre, Felice Sautariello, Nello Florio.
Libero : Alessandro Angelino.
Palleggiatori: Nicola Coppola, Emanuele Prisco.
Centrali: Lucio Sepe, Francesco Bianco, Nicola Contursi, Gianluca A-
scolese
Opposto : Enzo Calabrese
Era da tanto tempo che lo sport ad
Ottaviano non aggregava tanta gen-
te, ma i successi della Gis Pallavolo
Koala di questa stagione hanno ri-
chiamato al palazzetto dello sport,
ribattezzato per le imprese della
squadra PalaGIS, centinaia di per-
sone amanti del volley. La squadra
guidata dal coach Luigi Russo, forte-
mente voluta e supportata da una
società di appassionati del gioco ed
essi stessi ex giocatori ( Ammirati
Mario, Raffaele Boccia, Raffaele
Ugliano, Benenato Arman-
do,Carbone Vincenzo, Di Palma
Saverio, Cozzolino Andrea) ,con u-
miltà e grande spirito di sacrificio è
riuscita ad accedere ai play off e a
guadagnare la promozione in B2.
Sebbene le squadre avversarie fos-
sero esperte e di grande esperien-
za ,(prima il Battipaglia, poi il Mar-
cianise, infine il Folgore – Massa Lu-
brense), i ragazzi della Gis Koala
hanno fatto la differenza con la
loro volontà e determinazione.
La sera del 5 giugno scor-
so è stata memorabile.
encomiabile, ma vana: i padroni
di casa, esaltati dal palleggio di
uno stupefacente Prisco, trasci-
nati dagli attacchi poderosi di Fa-
langa e dai muri della coppia
Bianco – Contursi, hanno dato
poche speranze agli ospiti mas-
sesi. Impressionante soprattutto il
gioco dell'ultimo set, durante il
quale i ragazzi hanno esaltato il
pubblico con alcune azioni di al-
tissima pallavolo. Dopo il mach
ball, il delirio dei tanti tifosi in fe-
sta tra cui c'era anche il neo- sin-
daco Luca Capasso, che, compli-
mentandosi con la squadra , ha
detto che il nostro paese deve
ripartire anche dallo sport.
Il dirigente Ammirati, intervistato
dopo la storica vittoria, tra l'emo-
zione e la gioia del momento, ha
voluto ringraziare ad uno ad uno i
giocatori, l'allenatore, la cittadi-
nanza ottavianese per l'affetto
dimostrato, nonché il dott. Ambro-
sio Raffaele che ha donato
alla squadra un defibrillatore.
Tra il tifo scatenato del Pala-
GIS gremito, in campo i gioca-
tori, come veri leoni, hanno
strappato una fantastica vittoria
per 3 set a 1. Il dominio dei pa-
droni di casa è stato netto, sia
sul piano atletico. I ragazzi del
coach Russo hanno affrontato il
match con la giusta mentalità,
dimostrandosi maturi nonostante
la giovane età. La resistenza de-
gli avversari è stata tenace,
Il movimento di basket Vesuviers
è una delle realtà sportive più se-
guite nel nostro paese. Nel corso
dell'ultimo anno ha fatto registrare
un buon incremento organizzando
corsi che hanno garantito sano
divertimento e momenti di forte
aggregazione a 75 allievi. I
bambini/ ragazzi frequentanti gli alle-
namenti pomeridiani, sotto la sapien-
te guida di tre istruttori federali, sono
stati protagonisti di tre campionati e
sono riusciti ad arrivare fino
alla seconda fase dei campionati
provinciali.
In base all'età, gli allievi sono stati
divisi in tre categorie : gli SCOIAT-
TOLI (6-8 anni), gli AQUILOTTI ( 9-
10 anni) e gli ESORDIENTI (11-12
anni).
Essi concluderanno la stagione nel
corrente mese di giugno con due tor-
nei: uno a Sorrento ed uno ad Otta-
viano.Dal 1 luglio, invece, sulla scia
del successo degli anni passati, la
società organizza la terza edizio-
ne del torneo
VESUVIERS STREET BASKET
2013 che si svolgerà nella pale-
stra dell'I.C D'Aosta. Il direttore
della società, Michele Saggese,
invitando tutti gli amanti di questo
sport ad iscriversi al torneo, dice
che la tradizione del basket non
può tramontare ad Ottaviano. Inol-
tre, garantisce per il prossimo an-
no un impegno sempre più attivo
della società organizzando progetti
nelle scuole con l'impiego di
propri istruttori a costo zero.
Il Comitato Scientifico
Giugno 201314 Salute
La Dislessia è un Disturbo
Specifico dell'Apprendimento
(DSA) che consiste nella diffi-
coltà di leggere e scrivere in
modo corretto e rapido. Essa
non è causata da un deficit di
intelligenza, né da problemi
ambientali, psicologici, da defi-
cit sensoriali o neurologici. Il
bambino dislessico può legge-
re e scrivere, ma riesce a farlo
con grande fatica e, poiché
non può farlo in maniera auto-
matica, si stanca rapidamente
e di conseguenza commette
errori, rimane indietro, non im-
para. Lo studente dislessico
appare lento, salta parole e ri-
ghe, sostituisce lettere con gra-
fia simile. Ha difficoltà nell'e-
spressione verbale del pensie-
ro e fa fatica ad imparare i gior-
ni della settimana e i mesi in
ordine cronologico. Si sforza
nell'espressione verbale ad or-
ganizzare il pensiero, ha un
lessico povero, non memorizza
i termini specifici di uso comu-
ne e tecnici. Ha difficoltà nella
lettura e scrittura della lingua
straniera. Non riesce a prende-
re appunti perché il suo cervel-
lo, che funziona diversamente,
non sa immagazzinare, sinte-
tizzare e rielaborare i dati con-
temporaneamente. E’ possibile
diagnosticare tale disturbo alla
fine della seconda classe della
scuola primaria o anche prima
se c’è un ritardo del linguaggio
e un’anamnesi familiare positi-
va per DSA. Quando si sospet-
ta una dislessia è opportuno
che venga fatta al più presto
una valutazione diagnostica.
La diagnosi viene effettuata da
un equipe multidisciplinare
composta da Neuropsichiatria
Infantile, Psicologo e Logope-
dista, con una serie di test spe-
cifici. I bambini dislessici non
vengono compresi, spesso
passano per pigri o addirittura
per stupidi.
Questo li porta a perdere la
propria autostima, a manife-
stare forme di depressione o
ansia, a rigettare in toto il
mondo della scuola.
Invece, in presenza di diagno-
si di DSA da parte dei servizi,
la scuola è tenuta a garantire
misure educative e didattiche
di supporto quali:
l'utilizzo di provvedimenti
compensativi e dispensativi
inerenti la flessibilità didattica.
una didattica individualiz-
zata e personalizzata: il team
docente, entro il primo trime-
stre scolastico, deve compilare
un documento chiamato Piano
Didattico Personalizzato
(PDP) di cui si può trovare un
esempio nel sito dell' AID
(Associazione Italiana Disles-
sia);
l'introduzione di strumenti
compensativi quali ad esempio
l'utilizzo di tecnologie informa-
tiche (computer con videoscrit-
tura e correttore, libri digitali,
sintesi vocale, ma anche sem-
plici tabelle o formulari e la
calcolatrice).
strategie compensative
(integrazione della comunica-
zione scritta con altri codici:
grafici, mappe; potenziare la
capacità di ascolto; rafforzare
le relazioni sociali).
un monitoraggio continuo
delle misure adottate
adeguate forme di verifi-
ca e valutazione che, oltre
all'uso degli strumenti soprae-
lencati, tengano in considera-
zione modalità anche solo ora-
li o l'uso di mediatori durante
le prove, interrogazioni pro-
grammate e, inoltre, la possibi-
lità di usare un tempo maggio-
re per eseguire il tutto.
I ragazzi dislessici non sono
malati, imparano tutto in ma-
niera diversa dagli altri e pos-
sono diventare uomini e donne
illustri.
La celiachia è una intolleranza
alimentare permanente al glu-
tine diffusa in tutto il mondo.
Data la diffusione del fenome-
no in Italia, è sorta l' Associa-
zione Italiana Celiachia che ha
l’obiettivo di sostenere la ri-
cerca scientifica per questa
intolleranza e per far sì che la
persona che ne è affetta pos-
sa vivere la sua vita in modo
sereno e consapevole. Per
convivere con questa intolle-
ranza, il celiaco deve seguire
un dieta. Per l' intollerante
non è semplice seguire questa
dieta perché il glutine è nella
maggior parte dei cibi prodotti.
Per questo motivo, con
l’obiettivo di informare pazienti
e famiglie e semplificare
l’accesso sicuro ai prodotti,
l’AIC suddivide gli alimenti nel-
le tre categorie degli alimenti:
«permessi», «a rischio» e
«vietati». Nella vita del celiaco
si possono presentare situa-
zioni di contaminazione, cioè è
possibile che il cibo senza glu-
tine, venendo a contatto con
prodotti contenenti il glutine, si
contamini e diventare un ri-
schio, perché anche il più pic-
colo granello di farina può cre-
are problemi. Per dare una
fonte certa di un prodotto, la
FONDAZIONE CELIACHIA ha
creato il prontuario, ovvero un
libretto annuale, che racchiude
tutti i prodotti permessi e non
permessi al celiaco. Uno de-
gli obiettivi prioritari
dell’Associazione Italiana Celia-
chia è operare per rimuovere gli
ostacoli quotidiani che il celiaco
incontra. Il Marchio Spiga Barra-
ta disegnato sui prodotti autoriz-
zati aiuta ad evidenziare al celi-
aco la sicurezza del prodotto
rispetto alle sue esigenze ali-
mentari. Per assicurarsi che il
celiaco abbia le sue comodità
alimentari, l' AIC fa nascere il
progetto Alimentazione Fuori
Casa che consiste nel diffonde-
re organizzazione celiaca nei
ristoranti, bar, pizzerie, pasticce-
rie e in tutti i luoghi di ristorazio-
ne.
A.Christie W.Goldberg W.Disney A. Einstein
La Redazione
Il Comitato Scientifico
Giugno 2013 15Cucina
LE RICETTE VELOCI
I FUSILLI AL POMODORO E MELANZANE
Ingredienti per 4 persone:400 gr. di fusilli; 300 gr. di
pomodori; 1 melanzana piccola; 1 spicchio
d’aglio;Sale;Pepe; Olio extravergine d’oliva
Preparazione:
Mentre attendete che l’acqua per i fusilli bollisca, tagliate
i pomodori in 4 piccole parti e metteteli in una padella
( meglio se antiaderente ) con lo spicchio d’aglio tritato.
Fate soffriggere a temperatura piuttosto alta per una de-
cina di minuti senza però smuovere i pomodori che non
dovranno perdere la loro forma. Pulite la pentola con u-
no straccetto e fate soffriggere con abbondante olio
d’oliva la melanzana tagliata a cubetti per 5 minuti circa.
Aggiungete la melanzana ai pomodorini, regolate di sale
e pepe ed aggiungete a piacere una spolverata di peco-
rino romano oppure fiammiferi sottili di provola affumica-
ta.
INSALATA CROCCANTE
Ingredienti: cespo grande di insalata iceberg; Parmigiano Reg-
giano in un unico pezzo (oppure in petali o scaglie) 40 g; carota
1; fette di pancarré 2;sale; pepe macinato; prezzemolo tritato 2
cucchiai; filetti di acciughe (alici) sottolio 4; aceto (anche balsa-
mico); olio di oliva extravergine per friggere 2 cucchiai; olio di
oliva extravergine.
Preparazione: lava ed asciuga le foglie di insalata iceberg, ta-
gliale finemente e riponile in un'insalatiera capiente. Con l'aiuto
di un pelapatate, sbuccia e taglia le carote a nastri. Sempre
con il pelapatate, ricava dei riccioli da un pezzo intero di parmi-
giano reggiano (o grana padano). Trita finemente il prezzemolo
e i filetti di acciughe e ponili in una ciotola con dell'olio (e se ti
piace dell'aceto), il sale e il pepe macinato; amalgama gli ingre-
dienti con una forchetta e lasciali qualche minuto a riposare.
Prendi le fette di pancarré, elimina i bordi più scuri e taglia a
cubetti di 1 cm di lato. Poni in una padella due cucchiai di olio
extravergine, falli scaldare e poi buttaci dentro i cubetti di pane
a fuoco moderato, rigirandoli su tutti i lati in modo da dorarli
interamente. Una volta dorati, ponili a perdere l'olio in eccesso
su della carta assorbente da cucina. Unisci all'insalata iceberg
le carote, i riccioli di parmigiano e il condimento di olio e prez-
zemolo: mescola delicatamente gli ingredienti, suddividi l'insa-
lata nei piatti di portata e aggiungi i crostini di pane croccanti.
CROSTATA DI FRUTTA FRESCA
Ingredienti per 6 persone:300 g di pasta frolla;10 g di burro;
250 g di crema pasticcera; 1/2 ananas; 3 kiwi; 250 g di frago-
le;1 arancia;1 grappolo di uva rosa; 200 g di gelatina di albi-
cocche.
Preparazione: 40′ Imburra uno stampo di 22-24 cm di
diametro; stendi la pasta frolla dello spessore di circa mezzo
cm e fodera lo stampo. Punzecchia la pasta con una forchet-
ta, coprila con un foglio di alluminio e disponivi sopra due
manciate di fagioli secchi; cuoci in forno caldo a 180° C per
20-25′, finché i bordi della pasta saranno dorati. Togli la cro-
stata dal forno, elimina carta e fagioli, falla raffreddare e metti-
la su un piatto da portata; spalmavi sopra la crema pasticcera.
Sbuccia tutta la frutta e falla a fette (metà arancio spremilo),
disponila a cerchio sopra la crema. Scalda la gelatina con 2
cucchiai di succo d’arancia, stendila sopra la frutta e servi.
CALAMARI IN PADELLA
Ingredienti:800 g di calamari; 500 g di pomodori (se
non si trovano freschi vanno bene anche i pelati); 2
spicchi d'aglio; un bicchiere di vino bianco secco un
mazzetto di prezzemolo; 3 cucchiai di olio evo; sale e
pepe:
Preparazione: pulire i calamari eliminando dalla testa
le interiora, gli occhi, il becco e togliendo la pelle; lava-
re sotto abbondante acqua corrente; tagliare i calamari
della forma desiderata (se sono molto piccoli si posso-
no anche lasciare interi). In una padella mettere un filo
d'olio e l'aglio leggermente schiacciato fino a che non
sarà dorato; togliere l'aglio e mettete i calamari. Fare
rosolare qualche minuto aggiungendo il vino bianco da
far sfumare a fiamma viva. Affettare i pomodori e ag-
giungerli al pesce quindi e, dopo aver aggiustato di sa-
le, cuocere a fuoco basso per 15 minuti, fino a che la
salsa non si sarà addensata. Cospargere di prezzemo-
lo tritato e servire condendo con un filo di olio evo e u-
na spolverata di pepe o peperoncino.
La Redazione
Giugno 201316 Divertimento

Contenu connexe

Similaire à Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...
Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...
Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...Michele Rucco
 
21.09.2014 Il Gazzettino - Imprese di successo in Europa Solwa tra le tre fin...
21.09.2014 Il Gazzettino - Imprese di successo in Europa Solwa tra le tre fin...21.09.2014 Il Gazzettino - Imprese di successo in Europa Solwa tra le tre fin...
21.09.2014 Il Gazzettino - Imprese di successo in Europa Solwa tra le tre fin...VEGA - Science & Technology Park
 
Csi pavia notizie_n_18_del_10.05.16
Csi pavia notizie_n_18_del_10.05.16Csi pavia notizie_n_18_del_10.05.16
Csi pavia notizie_n_18_del_10.05.16CSI PAVIA
 
Informazione comunicazione. report giornalismo 2012 Consiglio Regionale della...
Informazione comunicazione. report giornalismo 2012 Consiglio Regionale della...Informazione comunicazione. report giornalismo 2012 Consiglio Regionale della...
Informazione comunicazione. report giornalismo 2012 Consiglio Regionale della...Giulia Murolo
 
Associazione Il Dante
Associazione Il Dante Associazione Il Dante
Associazione Il Dante Uneba
 
Progetto comune programma amministrativo
Progetto comune   programma amministrativoProgetto comune   programma amministrativo
Progetto comune programma amministrativoSimone Bertoni
 
Idiaco
IdiacoIdiaco
Idiacofacc8
 
Programma ostinati&contrari 2014
Programma ostinati&contrari 2014Programma ostinati&contrari 2014
Programma ostinati&contrari 2014Alessandro Augelli
 
Fare centro settembre ottobre 2014 web
Fare centro settembre ottobre 2014 webFare centro settembre ottobre 2014 web
Fare centro settembre ottobre 2014 webANCeSCAO Lazio
 

Similaire à Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose (20)

Programma Biennale Democrazia 2017
Programma Biennale Democrazia 2017Programma Biennale Democrazia 2017
Programma Biennale Democrazia 2017
 
Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...
Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...
Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...
 
Aula Verde
Aula VerdeAula Verde
Aula Verde
 
21.09.2014 Il Gazzettino - Imprese di successo in Europa Solwa tra le tre fin...
21.09.2014 Il Gazzettino - Imprese di successo in Europa Solwa tra le tre fin...21.09.2014 Il Gazzettino - Imprese di successo in Europa Solwa tra le tre fin...
21.09.2014 Il Gazzettino - Imprese di successo in Europa Solwa tra le tre fin...
 
Csi pavia notizie_n_18_del_10.05.16
Csi pavia notizie_n_18_del_10.05.16Csi pavia notizie_n_18_del_10.05.16
Csi pavia notizie_n_18_del_10.05.16
 
Bollettino Ufficiale Municipale di gennaio 2014
Bollettino Ufficiale Municipale di gennaio 2014Bollettino Ufficiale Municipale di gennaio 2014
Bollettino Ufficiale Municipale di gennaio 2014
 
Il Mondo in Classe
Il Mondo in ClasseIl Mondo in Classe
Il Mondo in Classe
 
Dalla notizia all'informazione. Salone dello Studente ottobre 2012
Dalla notizia all'informazione.  Salone dello Studente ottobre 2012Dalla notizia all'informazione.  Salone dello Studente ottobre 2012
Dalla notizia all'informazione. Salone dello Studente ottobre 2012
 
Informazione comunicazione. report giornalismo 2012 Consiglio Regionale della...
Informazione comunicazione. report giornalismo 2012 Consiglio Regionale della...Informazione comunicazione. report giornalismo 2012 Consiglio Regionale della...
Informazione comunicazione. report giornalismo 2012 Consiglio Regionale della...
 
Programma Festival Democrazia 2019
Programma Festival Democrazia 2019Programma Festival Democrazia 2019
Programma Festival Democrazia 2019
 
Gtv Notizie 2012 Numero 3-4
Gtv Notizie 2012 Numero 3-4Gtv Notizie 2012 Numero 3-4
Gtv Notizie 2012 Numero 3-4
 
Associazione Il Dante
Associazione Il Dante Associazione Il Dante
Associazione Il Dante
 
Bilancio sociale 2016 Emporio della Solidarietà Lecce
Bilancio sociale 2016 Emporio della Solidarietà LecceBilancio sociale 2016 Emporio della Solidarietà Lecce
Bilancio sociale 2016 Emporio della Solidarietà Lecce
 
Brainblog n.1
Brainblog n.1Brainblog n.1
Brainblog n.1
 
Progetto comune programma amministrativo
Progetto comune   programma amministrativoProgetto comune   programma amministrativo
Progetto comune programma amministrativo
 
Newsletter 10
Newsletter 10Newsletter 10
Newsletter 10
 
NewSton 21-01-2013
NewSton 21-01-2013NewSton 21-01-2013
NewSton 21-01-2013
 
Idiaco
IdiacoIdiaco
Idiaco
 
Programma ostinati&contrari 2014
Programma ostinati&contrari 2014Programma ostinati&contrari 2014
Programma ostinati&contrari 2014
 
Fare centro settembre ottobre 2014 web
Fare centro settembre ottobre 2014 webFare centro settembre ottobre 2014 web
Fare centro settembre ottobre 2014 web
 

Plus de Anna Caldarelli

Articolo Erasmus + Coded legends
Articolo Erasmus + Coded legendsArticolo Erasmus + Coded legends
Articolo Erasmus + Coded legendsAnna Caldarelli
 
Italy - joint staff training event- cyberbullying
Italy - joint staff training event- cyberbullyingItaly - joint staff training event- cyberbullying
Italy - joint staff training event- cyberbullyingAnna Caldarelli
 
The crocodile of Maschio Angioino
The crocodile of Maschio AngioinoThe crocodile of Maschio Angioino
The crocodile of Maschio AngioinoAnna Caldarelli
 
The legend of Cola pesce
The legend of Cola pesceThe legend of Cola pesce
The legend of Cola pesceAnna Caldarelli
 
Formazione alunni e docenti sulla costruzione e l'utilizzo delle presentazion...
Formazione alunni e docenti sulla costruzione e l'utilizzo delle presentazion...Formazione alunni e docenti sulla costruzione e l'utilizzo delle presentazion...
Formazione alunni e docenti sulla costruzione e l'utilizzo delle presentazion...Anna Caldarelli
 
Coding, pensiero computazionale e robotica educativa in Tynker
Coding, pensiero computazionale e robotica educativa in Tynker Coding, pensiero computazionale e robotica educativa in Tynker
Coding, pensiero computazionale e robotica educativa in Tynker Anna Caldarelli
 
The crocodile of Maschio Angioino
The crocodile of Maschio AngioinoThe crocodile of Maschio Angioino
The crocodile of Maschio AngioinoAnna Caldarelli
 
The legend of st. michael's ring
The legend of st. michael's ringThe legend of st. michael's ring
The legend of st. michael's ringAnna Caldarelli
 
Etw qualitylabel 69931_it
Etw qualitylabel 69931_itEtw qualitylabel 69931_it
Etw qualitylabel 69931_itAnna Caldarelli
 
The adventures of Ecopals: renewable energies
The adventures of Ecopals: renewable energiesThe adventures of Ecopals: renewable energies
The adventures of Ecopals: renewable energiesAnna Caldarelli
 
Alternative sources of energy (comenius)
Alternative sources of energy (comenius)Alternative sources of energy (comenius)
Alternative sources of energy (comenius)Anna Caldarelli
 

Plus de Anna Caldarelli (20)

Articolo Erasmus + Coded legends
Articolo Erasmus + Coded legendsArticolo Erasmus + Coded legends
Articolo Erasmus + Coded legends
 
Italy - joint staff training event- cyberbullying
Italy - joint staff training event- cyberbullyingItaly - joint staff training event- cyberbullying
Italy - joint staff training event- cyberbullying
 
The witch of Vesuvius
The witch of VesuviusThe witch of Vesuvius
The witch of Vesuvius
 
The crocodile of Maschio Angioino
The crocodile of Maschio AngioinoThe crocodile of Maschio Angioino
The crocodile of Maschio Angioino
 
Romulus and Remus
Romulus and RemusRomulus and Remus
Romulus and Remus
 
The legend of Cola pesce
The legend of Cola pesceThe legend of Cola pesce
The legend of Cola pesce
 
Formazione alunni e docenti sulla costruzione e l'utilizzo delle presentazion...
Formazione alunni e docenti sulla costruzione e l'utilizzo delle presentazion...Formazione alunni e docenti sulla costruzione e l'utilizzo delle presentazion...
Formazione alunni e docenti sulla costruzione e l'utilizzo delle presentazion...
 
Coding, pensiero computazionale e robotica educativa in Tynker
Coding, pensiero computazionale e robotica educativa in Tynker Coding, pensiero computazionale e robotica educativa in Tynker
Coding, pensiero computazionale e robotica educativa in Tynker
 
The crocodile of Maschio Angioino
The crocodile of Maschio AngioinoThe crocodile of Maschio Angioino
The crocodile of Maschio Angioino
 
The witch of Vesuvius
The witch of VesuviusThe witch of Vesuvius
The witch of Vesuvius
 
The legend of st. michael's ring
The legend of st. michael's ringThe legend of st. michael's ring
The legend of st. michael's ring
 
Flipped classroom
Flipped classroomFlipped classroom
Flipped classroom
 
Etw qualitylabel 69931_it
Etw qualitylabel 69931_itEtw qualitylabel 69931_it
Etw qualitylabel 69931_it
 
Dictionary
DictionaryDictionary
Dictionary
 
The adventures of Ecopals: renewable energies
The adventures of Ecopals: renewable energiesThe adventures of Ecopals: renewable energies
The adventures of Ecopals: renewable energies
 
Alternative sources of energy (comenius)
Alternative sources of energy (comenius)Alternative sources of energy (comenius)
Alternative sources of energy (comenius)
 
Recycling
RecyclingRecycling
Recycling
 
Deforestation comic
Deforestation comicDeforestation comic
Deforestation comic
 
Fumetto
FumettoFumetto
Fumetto
 
Renewable energy
Renewable energyRenewable energy
Renewable energy
 

Giornalino scolastico D'AOSTA NEWS - Penne curiose

  • 1. LA NOSTRA REDAZIONE GENTILE DANIELA, PALAZZI FRANCESCA, CUTOLO ALESSANDRO, SAWA EMANUEL, NIEMIEC GESSICA, PERO VIN- CENZO, PIZZA LUIGI, IOVINO ROSAMARIA , FABBROCINO VITTORIA, DURACCIO NINA, DEL GIUDICE LUCIA, CINIGLIO FIAMMETTA, LUCARELLI ILARIA, IERVOLINO ALESSIA, PAGLIARIELLO CHIARA, PICARIELLO FRANCESCA PIA, DI CHIA- RA ALFONSO, MIRANDA RAFFAELLA, BOCCIA SARA, ANNUNZIATA ANASTASIA, KAHN GABRIEL, RAGOSTA MICHELE BENNARDO, ROMANO MAURO. ANNO I – N.1 GIUGNO 2013 Direzione - Redazione - Amministrazione: Istituto Comprensivo “D’Aosta”, Viale Augusto, 1 Ottaviano (Na) www.daosta.it Dirigente scolastico : Michele Montella Il Comitato Scientifico: A. Saviano, A. Menna, A. M. Caldarelli Fare il giornale a scuola è un'e- sperienza davve- ro entusiasmante e rappresenta un'occasione uni- ca per avvicinare in modo diverten- te gli alunni alla scrittura e alla multimedialità. La valenza pedago- gica dell'espe- rienza è enorme; il laboratorio di giornalismo si avventura attra- verso sentieri in- terdisciplinari e mira all'acquisi- zione di capacità metacognitive e fantacognitive costituendo l'hu- mus adatto per sviluppare la co- municazione, la socializzazione e l'autonomia. Animati da cu- riosità e dall'a- more per la veri- tà, i “piccoli gior- nalisti” si pongo- no di fronte alla realtà che li circonda con occhi nuovi: la osservano, la a- nalizzano, formu- lano giudizi ed opinioni. Inoltre lo stare insieme a compagni pro- venienti da varie realtà classe, consente ai di- scenti di cogliere il significato e le potenzialità del lavoro di gruppo e della condivi- sione. Nel labo- ratorio di giornali- smo essi hanno la possibilità di imparare a valu- tare, interpretare, scegliere, pren- dere decisioni. Inoltre, favorire il coinvolgimento di una serie di sog- getti anche ester- ni alla scuola e che operano nel territorio costitui- sce un momento sempre nuovo di arricchimento e conoscenza. Per noi docenti seguire tale e- sperienza è un piacere ed un onore: è bello far parte di un grup- po, scoprire e scoprirci come nuove persone ogni volta. Alla fine del lavo- ro c’è l’orgoglio e la consape- volezza di aver prodotto qualcosa di im- portante, qualco- sa che farà pen- sare e riflettere tutti coloro che lo leggeranno. Ottaviano ha nuovo Sinda- co e senza alcun ballottag- gio. Con una netta afferma- zione sui diretti avversari, è stato eletto al primo turno l'avv. penalista Luca Ca- passo, espressione del centro-destra con il soste- gno di ben sette liste. La scelta degli Ottavianesi è caduta sull' ”uomo della gente”, così è stato definito il neo sindaco e così prefe- risce definirsi lui stesso quando afferma che “continuerà ad essere per tutti Luca Capasso “. D'al- tronde c'era da aspettarse- lo, la cittadinanza era stan- ca ed era giocoforza che, dopo un decennio di inerzia da parte di un'amministra- zione di centro-sinistra, l'at- tenzione e i consensi si spostassero su forze nuo- ve. L'eredità raccolta dal nuovo sindaco non è facile. Ottaviano vive una crisi profonda: le imprese di un tempo sono deboli o non esistono più, pochi i nego- zi rimasti, assai ridotto il numero delle strutture per la ristorazione, inesistente tere insieme i pezzi dell’identità civica, non so- lo aprendo ai cittadini, concretamente, le porte del Palazzo della politica, ma organizzando eventi e manifestazioni che possa- no coinvolgere i quartieri, riaccendere l’entusiasmo della gente e ridare forza al senso di appartenenza”. Infine, ritiene che sia fon- damentale riconsiderare i rapporti con il Parco del Vesuvio e definire tutte le misure utili a far sì che l’Ente diventi promotore di turismo: l'ambiente del Somma- Vesuvio non de- ve essere solo difeso nella sua straordinaria originali- tà, ma va aperto alla co- noscenza diretta del pub- blico. Per finire, sottolinea l'urgenza di rendere effi- cace il piano regolatore. Nel fare gli auguri a Lui e alla nuova Giunta, noi ci auguriamo che il paese, spinto dal vento nuovo e sotto la guida di persone competenti e disinteressa- te, possa davvero ripartire. il turismo. A ciò si aggiun- gono vie e piazze deserte, la cattiva illuminazione del- le strade e la desolazione di Via Cesare Augusto, diventata un cantiere im- praticabile. Più rosea, al- meno economicamente, la situazione della frazione di San Gennarello che ha contribuito in maniera deci- siva all'elezione di Capas- so. Tuttavia a fronte di sif- fatte emergenze gravissi- me, il Primo Cittadino non si scoraggia e dice che affronterà le situazioni concretamente con inter- venti di urgenza e settoria- li. Per lui è necessario che gli imprenditori dimostrino spirito civico “ adottando “ le sedi degli istituti scola- stici e gli spazi pubblici oppure che finanzino i la- vori di riordino e di siste- mazione di strutture che possano offrire servizi al- la cittadinanza. “E’ neces- sario, aggiunge, rimet- UN PATTO PER LA SCUOLA a pagina 5 LA SCUOLA OSPITA TOGNOLINI a pagina 7 IL VOLLEY OTTAVIANESE IN B 2 a pagina 13 Il Comitato Scientifico GIORNALE NUMERO UNO (B.Tognolini) Un giornale per bambini io lo so come si fa: se ne prende uno per grandi, se ne butta la metà… E quel mezzo che rimane per metà è carta di pane gocciolato di scritture, per metà è acqua di mare dove nuotano figure. Si fa bene, si fa bello, come un libro, come un gioiello, con il trucco degli autori, dei poeti e illustratori, dei Rodari e dei Piumini, applicato ad ogni foglio: CON LA SCUSA DEI BAMBINI, FAR LE COSE MEGLIO.
  • 2. Giugno 20132 Mondo scuola Il POF del nostro istituto, “Il Seme delle Parole” ha contemplato quest'anno delle progettualità stret- tamente legate ai percorsi currico- lari in quanto i soggetti coinvolti nel processo educativo sostengono che la comunità debba vivere di un Progetto Scuola e non debba esse- re la scuola dei progetti. Si sono scelti cioè degli approfondimenti che hanno arricchito i contenuti programmati, tutti incentrati sull'u- so della Parola nella comunicazio- ne. Inoltre sono stati posti in cam- po i Perditra, cioè percorsi didatti- ci trasversali alle varie discipline promossi, a volte, dalle associazio- ni che intessono relazioni culturali con la scuola ( Agorà, Archeotta- viano, LEGAMBIENTE , “Leo Club Paolo di Mauro”). Tali rapporti sono stati avviati dopo la firma di un Protocollo di Intesa che ha pro- mosso la collaborazione e la siner- gia con il territorio. I Perditra attivati s o n o s t a t i i s e g u e n t i : Germogli: percorsi legati all’ ambiente, alla botanica, al giardi- naggio, all’ ecologia e alla sosteni- bilità ambientale, all’informatica e alle scienze. Tantimondi: percorsi legati alla mondialità, alla cittadinanza, alla nonviolenza. Tuttestorie: percorsi legati alla let- teratura, alla lettura, al giornalismo, alla scrittura creativa. De Arte: percorsi legati alla musi- ca, al canto, alla creatività artistica. Degna di menzione tra queste ulti- me attività il percorso effettuato dal Coro stabile dell’I.C.D’Aosta. I percorsi sono stati realizzati attra- verso tutte le forme disciplinari, di- partimentali e di settore ritenute opportune: teatro, cinema, lezione frontale, laboratori artistici, musica- li, motori, informatica e didattica digitale. Un' esperienza molto si- gnificativa è stata, senza dubbio, quella del Progetto Ciliegie. Acro- nimo imperfetto di Circoli di Lettura Genitori, Ciliege è stata un’esperienza di lettura condivisa, che ha inteso restituire alle fami- glie un ruolo di centralità nell’ e- ducazione alle competenze lingui- stiche e, in particolare, alla citta- dinanza attiva. La scuola, da sola, non può assolvere a questo compito, perché leggere è un affare di cuore, non solo di mente. Di qui la necessità di una testimonian- za costante e affettuosa di colo- ro che, come i genitori, sono quoti- dianamente vicino ai ragazzi e cer- cano di risvegliare in loro il gusto di raccontare, immaginare, esprimersi, creare ed essere protagonisti della costruzione del proprio mondo. Un altro percorso interessante è stato il progetto “Crescere felix” portato avanti dalle classi e dagli insegnati di tutte le classi Terze della scuola Primaria in rete con altre scuole del territorio e con il supporto degli ope- ratori medici dell'ASL . Il progetto si è articolato in varie fasi: formazione docenti attraverso la rete Crescere Felix; formazione genitori con gli esperti Asl, itinerario presso le clas- si con il coinvolgimento di tutte le docenti dei Consigli e dei genitori. Il programma parte dalla constatazio- ne che tra i cinque ed i dieci anni un bambino su tre è già obeso o in so- vrappeso e che tra i suoi principali errori alimentari c’è il consumo di dolciumi e bibite troppo ricche di zucchero. Il progetto, volto ad implementare corrette abitudini alimentari e a migliorare le dinami- che relazionali, ha costituito una significativa occasione di cre- scita e di coinvolgimento di tutto il contesto socio educativo scuola, famiglia, comunità locale, Enti Istitu- zionali) impegnato a promuovere il benessere del bambino e dell’adulto. Due sono stati i momen- ti finali del progetto: una prima de- nominata “Colazione in Cortile per i Genitori”ed un'altra chiamata “Verdura party”. Durante il primo di tali appuntamenti è stato firmato un “Patto educativo” con i genitori per suggellare il loro impegno verso un'alimentazione più sana e corret- ta, più ricca di verdura e frutta. La Scuola secondaria ha beneficiato di due percorsi di potenziamento delle lingue straniere, francese ed inglese. In orario aggiuntivo, gli stu- denti hanno approfondito la lingua scelta e conseguito la certificazione DELF o Cambridge. La Scuola dell’Infanzia, insieme alla famiglia, costituisce quel terreno fe- condo in cui si sviluppano i primi ger- mogli dell'educazione e in cui è cura- ta la crescita di ogni bambino. Essa è fondamentale per lo sviluppo della personalità di ogni discente poiché presenta tempi distesi e perché ogni apprendimento in essa avviene in maniera ludica. Dal primo giorno di scuola, qui il bambino prende co- scienza dell’esistenza degli altri, sen- te di avere gli stessi diritti, inizia a capire in valore di ruoli e regole nel pieno rispetto delle differenze caratteriali e corporee. La conviven- za con gli altri, il confronto sono importanti per superare l'egocentri- smo. Anche il riferirsi a noi do- centi, figure diverse da quelle dei familiari, consente ai pic- coli di avere una visione più ge- n e r a l e dell’adulto. La nostra scuola d e l l ’ in f a n zi a , quest’ anno, è stato il luogo in cui i bambini hanno potuto svolgere at- tività finalizzate alla loro crescita. Sono stati aggiunti percorsi per e- videnziare giornate, luoghi e incon- tri. Il giorno della SHOAH ha visto come protagonisti i nostri bambini che hanno commemorato questo triste momento storico attraverso un racconto, rendendolo vivo con un’attività che hanno svolto con alle- gria e spensieratezza. Un nuovo percorso “Operazione scuole pulite” ha visto i geni- tori partecipare al mi- glioramento di alcuni luoghi fonda- mentali per la scuola, collaborando alla nascita di una sala polifunzio- nale per la lettura e l’ informatica. Un altro percorso fondamentale è stato: ” LEGGO IN TRAC”, un'esperienza altamente formativa che ha visto protagonisti i ragaz- zi della scuola secondaria impe- gnati a raccontare storie ai bambini della nostra scuola e che ha desta- to interesse e curiosità. Infine, per i bambini di 5 anni, l'offerta formati- va è stata arricchita con un corso di lingua inglese. La scuola dell’infanzia spera, così di aver offerto ai propri discenti i “prerequisiti” che avranno un ruolo essenziale per gli apprendimenti del successivo grado d'istruzione. Il Comitato Scientifico
  • 3. Giugno 2013 3Mondo scuola I ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria del nostro istituto, allenati dall'ins. De Simone Maria Rosaria, lo scor- so 22 maggio, hanno partecipato, a Pog- giomarino, alla manifestazione conclusiva del Progetto Giocosport gareggiando in quattro discipline: corsa veloce, staffetta, percorso misto e tiro alla fune. Il Preside ha ricevuto tutti gli atleti partecipanti, che gli hanno consegna- to la targa commemorativa, e si è complimentato per i risultati ottenuti. MEDAGLIA D'ORO percorso misto femminile Maria Kiziuk (IV C) MEDAGLIA DI BRONZO percorso misto maschile Vincenzo Tufano ( IV C) MEDAGLIA DI BRONZO Tiro alla fune Angelo Perrella (V E) Alessandro Bifulco (V E) Giuseppe Carillo (IV B) Il medagliere Permettere agli studenti di connettersi e di lavorare con partners online in tutta Euro- pa, su di un progetto comu- ne, è il modo migliore per in- ternazionalizzare l’istruzione e prepararli a vivere nel 21° secolo. E’ l’esperienza che alcuni alunni dell’I. C. “D’Aosta” hanno fatto durante l’anno scolastico aderendo al Progetto e-Twinning “Save Europe, make it a better pla- ce”. Il progetto, che ha come tema l’ambiente e i suoi pro- blemi, non è altro che un pro- logo al futuro progetto Come- nius, a cui la scuola si è can- didata. Gli studenti hanno preparato una presentazione della scuola e, dopo aver ap- profondito la conoscenza dell’Italia, hanno illustrato e dato notizie ai loro amici eu- ropei sulla vetta più alta, il fiume più lungo, i luoghi più famosi del nostro Paese. L’attività didattica più signifi- cativa è risultata l’incontro via Skype con la scuola polacca di Staszow. Gli alunni dell’ins. Anna Maria Caldarelli, mem- bro del progetto, hanno spe- rimentato le loro compe- tenze in lingua inglese par- lando con un gruppo di alunni dell’ins. Justyna Szczepań- ska che, insieme all’ins. Ro- sitsa Dimova, di origine bul- gara, è stata la proponente del progetto. Le altre na- zioni che partecipano al progetto sono: il Portogallo, la Spagna e la Gran Breta- gna. Il contatto virtuale po- trebbe diventare reale il pros- simo anno se la candida- tura presentata avrà un esito positivo. Allora, incrociamo le dita! La Redazione
  • 4. Giugno 20134 Territorio Le passioni nascono per caso e si alimentano nel tempo con l'a- more. Quella dei fratelli Antonel- lo e Lucio Mazza è una passione vera nata da una scoperta casu- ale nel 1992 e che si è alimenta- ta con quell'amore che solo l'at- taccamento al paese natio può generare. In quei tempi, doven- do catalogare dei documenti di un loro zio, Michele Mazza, essi rinvennero delle foto di Ot- taviano dopo l'eruzione del 1906 e copie di giornali dell'epo- ca. Da qui è nata la ricerca di foto e documenti presso rigattieri prima napoletani e campani e poi di altre regioni che li ha por- tati poi ad entrare nel giro delle aste e dei convegni filatelici e numi- smatici. Oggi l'archivio in loro possesso conta circa 300 foto e cartoline su Ottaviano, rigo- rosamente in bianco e nero, risalenti alla fine dell'Ottocento, agli anni post eruzione 1906 fino al 1970. Si tratta soprattutto di foto riguardanti paesaggi e zone del paese, ma la collezione con- ta anche foto di eventi. Si parte dalla collezione del Maggiore De Marchi, braccio destro del Gene- rale Durelli, alle foto relative alla ricostruzione post eruzione, ai fantastici vetrini delle foto stereo- scopiche di vedute di Ottaviano. A queste si aggiungono copie di giornali francesi ed inglesi di inizio Novecento e antichi do- cumenti riguardanti la storia di Ottaviano. Tra questi un libretto contenente l'istituzione del liceo pareggiato G. Leopardi del 1905, un annuario dell'epoca in cui era Podestà di Ottaviano un avo dei Mazza, Pasquale Mazza, e co- pie de “ L'Illustrazione Italiana”, “Le Monde” e “Le Pelerin” degli inizi del '900, con articoli sul no- stro paese dopo l'eruzione del 1906. Il Comitato Scientifico
  • 5. Giugno 2013 5Territorio La finalità ultima sottesa al no- stro POF è la realizzazione di una scuola intesa come cittadel- la educante. Per esser tale un'i- stituzione scolastica non può operare in modo avulso dal terri- torio e dagli enti o agenzie edu- cative preposte a governarlo o atte a promuoverne le risorse. Ecco la ragione per cui il nostro Preside ha organizzato un incon- tro sia con le associazioni locali che con i vari candidati a sinda- co, per verificare la possibilità di trovare connessioni tra i loro programmi, la questione dell'e- ducazione e le istanze sempre più pressanti che ogni giorno si presentano a scuola. L'iniziati- va, oltre ad essere stata inno- vativa, ha creato i presupposti per future collaborazioni e si- nergie di risorse. Per noi opera- tori scolastici e per i nostri di- scenti ha costituito un'esperien- za unica il fatto di aver potuto incontrare i futuri amministratori del nostro paese che, con gran- de disponibilità, hanno ac- consentito a sottoscrivere una carta d'intenti per individua- re strategie e percorsi mirati e per consentire alla scuola di avere strutture sicure, arredi e servizi efficienti. I vari candidati a sindaco, oltre ad esporre i punti del loro programma atti- nenti alle politiche giovanili, hanno dato molta importanza al mondo della scuola. Sono ve- nute fuori iniziative interessanti tipo la realizzazione di punti wi- fi per favorire l'aggregazione sociale, il ripristino di strutture sportive esistenti e mai conclu- se (piscina comunale, palazzet- to dello sport, campi ), la realiz- zazione di una biblioteca, affi- dandone la gestione a privati e ad associazioni locali ed offrire servizi a costi ridotti. Quella del preside Montella è stata una sfida raccolta dal nuovo sindaco di Ottaviano, l'avv. Luca Capasso che , all'indomani del suo suc- cesso elettorale, ha visita- to la nostra scuola e tutte le istituzioni scolastiche del territorio per toccare con mano le difficoltà in cui esse versano quotidianamente. La tradizione orale raccolta e soste- nuta da Padre Luigi Saviano, gran- de studioso e storico del nostro pa- ese, vuole che Giacomo Leopardi si sia fermato per ben due volte ad Ottaviano durante i suoi viaggi ver- so Torre del Greco dall'amico Ra- nieri. La tesi è avvalorata dal ritro- vamento di documenti del 1905 con cui si intitolò il Liceo Ginnasio di al- lora al famoso poeta di Recanati. Questa è la ragione per cui nel chiostro del convento, che ospita la sede centrale della nostra scuola, è presente una lapide in memoria dei soggiorni del Leopardi ad Ottaviano. A conclusione dell'anno scolastico, il Preside e gli Organi Collegiali dell'I.C. D'Aosta hanno voluto da- re un segnale e avviare simbolica- mente, con l'affissione di una tar- ga, l'intitolazione del chiostro al Poeta de “La Ginestra”. La cerimo- nia di intitolazione ha rappresenta- to uno dei momenti più emozio- nanti del bistrot letterario, tenutosi nel chiostro, avente per titolo “Se le parole dicessero i sogni”. E' sta- ta una serata coinvolgente in cui si sono alternati varie esibizioni di danza, musica, canti, letteratura alla presenza di tanti ospiti. Ragaz- ze e ragazzi hanno incrociato di- scorsi in Inglese e in Francese con grande maestria e tanti do- centi, pieni di forza e di allegria, hanno offerto il loro tributo alla riuscita della serata. Un ele- gante buffet di esclusivi dol- ci e raffinati vini ha fatto da contorno all'evento. Presente il primo cittadino, Luca Ca- passo, Don Vittorio Garzo- ne e tanti nomi noti della cultura ottavianese. Il Comitato Scientifico
  • 6. Giugno 20136 Attualità la caratteristica principale del bravo giornalista. Una volta costi- tuita la redazione, tutti i ragazzi in essa impegnati sono stati invitati a disegnare le “Penne” . Sono venuti fuori dei disegni bellissimi con pen- ne personificate che ora compaio- no nel nostro giornale e caratteriz- zano le varie rubriche. Le penne presenti nella testata costituiscono il logo del nostro giornale e sono particolarmente colorate. Una ha un abito tricolore perché vuole evi- denziare e promuovere il senso di appartenenza e l'attaccamento al territorio italiano, mentre l'altra ve- stita con un abito un po' orientale sta a testimoniare una forte apertu- ra all'interculturalità e alla coope- razione. A seguito del provvedimento di di- mensionamento che ha ridisegnato la rete scolastica ottavianese, il Pre- side e la comunità scolastica dell'I.C. D'Aosta hanno sentito la necessità di realizzare un logo che identificasse la nostra istituzione sul territorio. Così è nato un simbolo che è frutto di un lavoro in cui l’arte e la creatività si sono sposate con le finalità pedagogiche perseguite dalla scuola. Esso rappresenta un albero, fonte della vita e tipico sim- bolo della paternità educativa, che presenta la chioma formata da lette- re e numeri, invece che da foglie. La rappresentazione di base è stata rielaborata attraverso l’idea che le radici della conoscenza fanno sboc- ciare gli strumenti essenziali, grazie ai quali l’essere umano si esprime: le parole e i numeri. Da essi ogni alunno apprenderà a trarre la nar- razione della propria vita e a creare i discorsi che possano costruire li- bertà e civiltà. Le radici dell’albero spuntano dalla silhouette della città di Ottaviano, di cui si riconosce chiaramente il santuario di San Michele Arcangelo, patrono della comunità dei credenti. La città rap- presenta l’humus nel quale cre- sciamo e di cui ci alimentiamo; è il sostrato profondo delle nostre tra- dizioni, delle consuetudini e dei valori civili a cui riferirci. E’ anche il luogo da cui dobbiamo trarre novi- tà di atteggiamenti e di vita, al fine di migliorare la vita del territorio ed estirpare i semi di violenza e di in- vivibilità che sono ancora presenti e diffusi. Su uno dei rami è appol- laiato un bambino, intento a legge- re un libro, perché dall’albero della conoscenza tutti traggono linfa per partecipare alla vita del mondo e della storia. Ciò ci fa capire anche quanto per noi sia importante la lettura e il libro. Per ultimo la nostra attenzione si ferma su un aquilone che dalla chioma dell’albero vola verso l’alto; chiaro riferimento al desiderio di libertà e di pura gioia della vita che caratterizza il bambino e la profonda inte- riorità delle donne e degli uomini che abitano la terra. All'inizio dell'anno scolastico, pri- ma che iniziasse il percorso di giornalismo, si è presentata la ne- cessità di dare un nome alla no- stra testata. Allora il Preside Montella ha pensato che, in modo democratico, dovessero espri- mersi tutti gli alunni delle ultime classi della Sc.Primaria e i ragaz- zi della secondaria. In un primo momento sono state avanzate varie proposte, poi si è passati alla fase della votazione ed infine c'è stata la scelta. Questa è cadu- ta sul nome “D'Aosta News . L'ag- giunta al titolo di “Penne Curiose” è stata fatta dalle docenti a cui è stato affidato il compito di portare avanti il laboratorio di giornalismo in base al fatto che la curiosità è Il Comitato Scientifico La Redazione
  • 7. Giugno 2013 7Cultura Nei giorni 21 e 22 Maggio la nostra scuola ha avuto la gran- de opportunità di conoscere u- no dei più famosi scrittori per l'infanzia dei nostri tempi: Bruno Tognolini. Lo scrittore, famoso per aver scritto le sceneggiatu- re e aver raccolto i successi di programmi famosi per bambini come “L'Albero Azzurro” e la “Melevisione”, ha scelto di es- sere poeta rapsode e di girare in tutte le scuole d'Italia per dif- fondere la sua produzione poe- tica. La visita nella nostra scuo- la ha previsto due momenti: u- no per gli adulti, insegnanti e genitori presso l'ISIS De' Medi- ci ed un altro, il giorno succes- sivo, per gli alunni del nostro istituto gemellati per l'occasione con l'I.C. Summa Villa di Som- ma Vesuviana. Lo scrittore ha catturato l'atten- zione di grandi e piccini ed ha spiegato cosa significa per lui fare poesia. La forza della poe- sia sta nel linguaggio misterico. Tognolini dice che il poeta non deve avere una preparazione accidentale, deve essere colto per guardare la realtà con gli oc- chi “spalancachiusi”. Per lui l'uo- mo che scrive con gli occhi chiu- si guarda solo a se stesso, non è attento alla realtà; invece, chi scrive con gli occhi spalanca- chiusi sogna e fa sognare chi legge. Solo in tal modo a lui si aprono orizzonti sconosciuti e si trovano le soluzioni ai problemi della vita. Nella sua relazione, divertente è stata la spiegazione delle “chimere linguistiche”, parole na- te da approssimazioni linguisti- che e da assonanze, forme erra- te che si ricordano facilmente perché sono “paroline staminali”, cioè parole destinate ad evolver- si verso vari significati. Il poeta sardo dà grande valore alla mu- sicalità delle parole nonché alla posizione e alla ripetizione delle vocali. Questa infatti è stata la tecnica che ha seguito per scrivere le sue filastrocche e i testi del- le canzoni in italiano de “La Gabbianella e il Gatto”. E’ lei Bruno Tognolini? Lo scrittore per bambini? Il poeta delle rime delle tante filastrocche un po’ matte, un po’ sciocche; delle mille poesie tanto tanto divertenti, tanto tanto interessanti Cosa rimane di un poeta e della sua poesia, dopo averne incon- trato l’estro e la fantasia? Un senso di nostalgia coglie l’interiorità e la mente e soprat- tutto rinasce indomito lo strano desiderio di ricreare le condizio- ni che hanno permesso il mira- colo dell’incontro. Noi, chi eravamo, chi siamo? Una scuola con tante attese, tanti problemi aperti, ma an- che tanti desideri sepolti, tan- ta voglia di far emergere dal sonno la creatività che ci inva- de, il bene che non sappia- mo di offrire, la benefica tentazione di provare a rimet- tersi in gioco, di sperimen- tare, di non perdere per sempre quello che siamo stati per gli altri e che potremmo an- cora essere. Infine siamo una nave di bambini e di ragazzi che naviga im- perterrita, malgrado le tempeste e le insicurezze. Il poeta chi è stato, chi è? Una specie di folletto dal- la criniera grigia e bianca, uno hobbit, uno spiritello shakespeariano che vaga per i boschi d’ombra e i prati di sole. di permettere alla nostra interio- rità di vincere le paure, le incer- tezze, i pensieri cattivi di non essere all’altezza, di non poter fare ciò che invece siamo chia- mati a fare. Giocare con i nostri alunni, in- namorarsi dello scambio intel- lettuale, riassaporare l’eccitazione della novità, del non ancora fatto, del non anco- ra detto, delle parole che sosta- no in noi e cercano le strade per uscire all’aperto, diventa il richiamo profondo di un dio dell’educazione che ci abita e che non abbiamo ancora ascol- tato abbastanza. Un poeta ci ha insegnato che è importante ripartire e non ap- prodare. E’ stato il pittore di uno sfondo dove ci ha chiesto di riprenderci la dignità del nostro lavoro, condividere l’affetto dei compagni di viaggio, ar- ricchirci l’uno con l’altro delle nostre nostri ideali di cambia- mento, di rinnovamento. Da oggi rimettersi a studiare per trovare il modo di avvici- nare l’alunno pensieroso, di sapienze, di tutte le sapienze che siamo stati in grado di produrre fi- nora. L’incontro fra questi due sog- getti, uno collettivo e comunitario, un altro singolo e aperto al mondo, ha creato un momento di af- fettuosa magia; ha fatto bale- nare il mondo sommerso del- le nostre attese più pure e soprattutto ha dato forza ai colmare il bisogno di essere ama- ti dei nostri ragazzi, di diventare esploratori di mondi umani piccoli, ma più grandi del nostro futuro, ci sembra meno difficile e più alla nostra portata. Resta il compito di non lasciare riaddormentare lo spirito del navi- gatore, del timoniere che ogni in- segnante è o deve diventare, Il Preside Michele Montella piene di cento emozioni dalla rabbia, al rancore, all’amore? Scriva ancora, caro amico. Lei è grande, glielo dico, ma ha un cuore birichino che lo rende sempre bambino! La Redazione Classe IV B
  • 8. Giugno 20138 Penne curiose Parole, parole, parole, c’è chi parla troppo, c’è chi parla poco, come “Il Gigante senza parole”. “Il seme delle parole” tra l’erba e le viole fa crescere un albero con le foglie – parole: parole dure, parole belle parole d’amore e “Un albero è il mio cuore”. Parole senza significato parole vuote, inascoltate e in un momento sono “Parole al vento”. Parole scritte, parole lette, parole chiare,parole che servono a raccontare a presentarci, a comunicare, parole per “Narrarsi agli altri”.Parole importanti, parole interessanti, “Parole tra noi leggere”, parole tra noi non dette, parole che cadono nel vuoto, parole che non si capiscono e volano nel cielo lontano. Parole, parole, parole, parole che ci allontanano o che ci fanno prendere per mano. Classe IV B Classi V D– E
  • 9. Giugno 2013 9Penne curiose Caro Mimmo, ci è stato raccontato che eri un medico molto bravo e generoso, che sei stato ucciso sotto gli occhi di tua madre per mano di delinquenti...Dovevi essere davvero una presenza scomoda per loro che, evi- dentemente, temevano la tua parola e la forza del- la giustizia. Tu hai cercato di rassicurare tutte le persone che avevano paura. Per noi sei stato un grande uomo, un esempio ricco di tante qualità co- me l’onestà e la verità, Ti porteremo sempre nei nostri cuori... Grazie per il tuo sacrificio, per quello che hai fatto per noi. Caro Don Peppino, oggi scriviamo in Tua memoria e ti ricordiamo co- me una delle tante vittime dell’illegalità. Il nostro Stato ha dedicato il 17 marzo al ricordo della vitti- me della mafia. Tu sei e sarai sempre una persona molto importante, un grande sacerdote che è stato ucciso dalla camorra. Tu avevi un grande deside- rio: volevi aiutare la gente, invece la camorra non voleva che i ragazzi diventassero persone oneste e perbene. Così fosti ucciso con molti colpi di pi- stola che ti raggiunsero al volto e al cuore. Tu sa- pevi che avresti potuto morire e pronunciasti que- ste parole al tuo assassino: “Ti stavo aspettando” , parole di pace, di perdono e moristi con un bel sor- riso. Ci dispiace molto che sei morto, perché avre- sti potuto fare tante altre cose importanti special- mente per i giovani. In televisione hanno detto che forse ti faranno Beato perché sei stato un uomo da imitare, un santo. IL GABBIANO COLORATO C’era una volta un gabbiano tutto colorato che an- dava in cerca di un mare pulito, ma andò in tutto il mondo e non ne trovò uno adatto a sé. Un giorno una bambina gli chiese perché fosse triste. Il gab- biano si confidò con lei e allora la bambina , per incanto, si trasformò in una fata bellissima. All’improvviso arrivò un vento forte che trasportò il gabbiano in un mare trasparente e pieno di pesci che danzavano felici. Là il gabbiano ritrovò la sua famiglia e visse per il resto della sua vita, felice e libero. Testo di Luca Capasso classe IV C I sentimenti a colori Di sentimenti ce ne sono tanti: mille colori e poi tanti canti. La tristezza è di colore nero, anche se sei un bambino sincero. L’allegria è di mille colori E riempie mille cuori. L’amicizia è di colore rosa, perché per giocare non si riposa. Poi c’è la rabbia che è di colore Rosso! Vuol dire che sono Arrabbiato a più non posso. La gioia è di colore bianco, come la neve, perché rende il giorno più lieve. C’è poi la felicità, che è di colore Argentato e fa riempire tutto il prato. Poi c’è l’amore… Quanti colori sono? Tanti! E ce ne sono di altri sentimenti! Io li vorrei cantare ai quattro venti! Emiliana Intagliatore IV C Tutti bambini hanno dei diritti:ce l'ha detto la mae- stra ed esiste una Carta scritta apposta per difen- derli. Tutti i capi delle Nazioni hanno fatto delle riunioni : hanno detto e hanno scritto sui diritti dei bambini. Quando gioco al girotondo penso che a questo mondo c'è qualcosa che non va: ci sono tanti bambini abbandonati senza mamma né papà. C'è chi non può andare a scuola , chi giocattoli non ha, e c'è pure chi si ammala e il medico non ha, chi lavora in strada e non ne ha l'età, chi subisce una tortura o l'amore è costretto a far. C'è chi muore appena nato, chi non è vaccinato. C'è chi è sfortunato perché nato handicappato. Chi è solo e torturato, ogni giorno maltrattato. Ma ora sarà sicuro e con la Carta avrà un futuro. Classi V sez.B-C PERCHE' LE ROSE HANNO LE SPINE Tanto tempo fa c'era un piccolo principe che viveva in un castello con un giardino pieno di rose dove lui andava a giocare. Un giorno, mentre giocava tra le rose, una decina di porcospini lo volevano mangiare. Le rose per difenderlo crearono una barrie- ra contro cui andarono a finire i porcospini conficcando le spine nelle rose. Da allora le rose hanno le spine e non pun- gono se le tocca un bambino. Anna Arpaia III C VORREI Vorrei che il mondo non fosse più tondo. Vorrei che le stelle fossero ancora più belle. Vorrei che ogni bambino donasse il suo cuore e che l'amicizia si trasformasse in amore. Alessandra Rosa Sessa III D Classi V B-C Cutolo Carla III D
  • 10. Giugno 201310 Cultura ha spiegato che i Leo sono un'associazione di servi- ce che opera sul territorio da 11 anni, nata per vo- lontà del Dott. Giuseppe Di Mauro, dopo la morte del figlio Paolo. Il club si autofinanzia con le sotto- scrizioni dei soci e, per realizzare le opere di benefi- cenza che si propone, organizza degli eventi : sa- gre, tombolate, cocktail. Poi i fondi raccolti vengono impiegati per le varie destinazioni. Pregevole è stato l'impegno dei giovani che ne fanno parte per abbel- lire ed arredare la biblioteca della sede D'Aosta. Uno di loro ha persino donato alla scuola un'enci- clopedia. “Il percorso è nato dalla necessità di offrire agli a- lunni un’occasione di crescita culturale, attraverso metodologie più operative e mirate alla realizzazio- ne di attività interattive – è stato spiegato dai pro- motori dell’iniziativa. Noi abbiamo voluto aiutare so- prattutto i ragazzi più bisognosi di attenzione”. Cultura e solidarietà: ecco un binomio importante per poter promuovere quanto di bello c'è sul terri- torio e spesso viene dimenticato. E' questo uno degli obiettivi del Club Leo San Giuseppe Vesu- viano “Paolo Di Mauro” che quest'anno ha sotto- scritto un protocollo d'intesa con la nostra scuola per realizzare una sala – biblioteca nella sede centrale dell'istituto di via Cesare Augusto e per diffondere l'amore per la lettura. Il progetto è stato appoggiato subito dal Preside Montella, sostenito- re convinto della forza della lettura come strumen- to valido per innescare a scuola forme di democra- zia e cooperazione. Così dopo giorni di intenso la- voro, a metà aprile, è avvenuta l'inaugurazione della sala. La redazione ha incontrato la Presidente del club Leo, la dott.ssa Rita Nappo che, con grande dispo- nibilità, ha accettato di sottoporsi ad un'intervista. La giovane professionista, laureata in giurispru- denza e vincitrice di uno stage per il Sole 24 Ore, La Redazione
  • 11. Giugno 2013 11Incontri Conoscere Vincenzo Russo è dav- vero un onore, leggerlo è un piace- re. E' la sensazione che abbiamo provato avendolo ospite nel nostro paese, presso il Circolo Principe d'Ottajano, allorché è venuto a presentare la sua opera. Poeta ed umorista sensibilissimo di San Giorgio a Cremano, impegnato nel sociale, Vincenzo Russo è autore di “Che bello lavorare!”, un roman- zo in cui, con coinvolgimento e do- vizia di dettagli, si racconta il trava- gliato percorso di caduta e rinasci- ta di una giovane donna, Marirò, inizialmente destinata a una vita piena di successi e poi condannata a subire tutte le vessazioni tipiche del mobbing: retrocessione sul la- voro, imposizione di regole ingiu- ste contrarie alle norme contrattua- li,minacce, isolamento. La tematica ci ha portato ad approfondire il termine mobbing, parola che deri- va dal verbo inglese ‘to mob’: “aggredire qualcuno in modo col- lettivo. L’espressione ha poi trova- to la sua collocazione proprio per descrivere questo tipo di situazio- ne nell’ambito della sfera lavorati- va, allorquando si realizza – senza che a volte si possa addirittura in- dividuare un vero momento scate- nante – una situazione conflittu- ale caratterizzata da comporta- menti che siano esplicitamente o implicitamente oppressivi, umi- lianti e minacciosi, realizzati in maniera comunque sistematica e protratta nel tempo. Il mobbing nasce spesso da situazioni che all’inizio normali; l’amico, il com- plice, il galante, il gentile, il dispo- nibile che inizialmente appare un vero punto di riferimento e poi (pian piano o anche improvvisa- mente) si trasforma in quanto la sua vittima non appare mo- dellabile con la immediata facili- tà con cui lo sembrava all’inizio. monte tanto più potrà subire de- terminate conseguenze, con cor- relativo nesso tra l’azione mob- bizzante e danni alla salute. Questa è la storia di Marirò, una giovane entusiasta della vita e del lavoro, che finisce vittima di pressioni e soprusi da parte dei superiori finché non trova in se stessa e nel suo profondo senso di giustizia le chiavi d'accesso per una risalita morale e profes- sionale, che diverrà paradigmati- ca anche per altri lavoratori. In uno dei laboratori po- meridiani la redazione ha incontrato il dott. France- sco Gravetti, noto gior- nalista del Mattino e di un giornale on line “www.comunicareilsociale. com” che conta circa duemila/tremila contatti al giorno. Il giornalista ci ha messo subito a nostro a- gio e ci ha consentito di fargli le domande che ave- vamo preparato. Abbiamo saputo che è laureato in Lettere e che ha rinunciato ad essere insegnante per diventare un giornalista. Per lui esserlo, significa avere una grande passio- ne per la verità e tanta curiosità. Ci ha spiegato come bisogna strutturare un articolo seguendo la regola delle cinque W e ci ha detto che per scrivere un articolo bisogna attin- gere le notizie da fonti at- tendibili e sicure. L'articolo non deve contenere la no- stra opinione ma, se scrit- to in modo esaustivo ed interessante, può far cam- biare quella degli altri che lo leggeranno fino alla fine. Un altro incontro significati- vo è stato quello con Gen- naro Di Gennaro e Fabiana Pirone de Il Confronto , il giornale locale che, con ca- denza mensile, da 5 anni esce ad Ottaviano. I due gio- vani giornalisti ci hanno rac- contato che il giornale è nato per documentare tutti gli e- venti che accadono nel pae- se. La redazione del Con- fronto conta all'incirca 10 giornalisti che, oltre alla cro- naca del territorio, si occupa- no di varie rubriche: musica, psicologia...Originariamente il loro giornale contava quat- tro pagine; oggi, invece, ne ha otto. Se succede qualco- sa sul territorio essi cercano di essere sul posto oppure, se non è possibile, cercano di documentarsi sull’evento accaduto. Non c’è una ge- rarchia all’interno della loro redazione ma molta demo- crazia e condivisione. Per diffondere il loro giornale, i giovani del Confronto fanno opera di volantinaggio: cioè distribuiscono il loro numero mensile gratuitamente. Ne stampano più o meno 3000 copie che vengono distri- buite nei bar e nei gazebi fuori le chiese di San Fran- cesco in piazza Municipio e a San Gennarello. Il giorna- le va avanti grazie al contri- buto dei soci e agli sponsor. Il “Confronto” nasce con un’associazione ONLUS di cui oggi è presidente Fabia- na Pirone. Non ha scopi poli- tici. Se quindi un membro dell'associazione vuole fare esperienza politica e candi- darsi, deve dimettersi dall'associazione. A loro si deve l'organizzazione del confronto tra i candidati a sindaco in cui sono stati se- guiti i seguenti criteri: do- manda uguale per tutti i can- didati, tempo limitato (due minuti), possibilità di replica limitata (massimo tre repli- che a candidato), appello finale con divieto di nomina- re gli altri candidati, doman- de provenienti dai comitati elettorali incrociate o rivolte ad un altro candidato sorteg- giato. Allora il lavoratore inizia a diven- tare un bersaglio sempre più al centro del mirino e gli attacchi ini- ziano a diventare personali, si tra- valica nelle offese, negli inutili ri- chiami, nelle umilianti e prete- stuose attese dietro le porte (dove magari gli altri entrano ed escono senza bussare…), con punizioni, torti, piccoli e grandi soprusi….Ogni persona manife- sta una diversità di reazione in base alle proprie caratteristiche e tanto più fragile sarà stato a La Redazione Il Comitato Scientifico
  • 12. Giugno 201312 Musica, arte e spettacolo L'8 maggio scorso, in occasione del concer- to di musica leggera organizzato per i fe- steggiamenti in onore del Santo Patrono, parte della nostra re- dazione è stata ospite del noto cantante Sal da Vinci per un' inter- vista. Il tempo trascor- so con la star è passa- to velocemente e la chiacchierata è stata una bella esperienza. Muniti di penna ed a- gendina e in compa- gnia di una delle no- stre insegnanti, abbia- mo sparato a raffica domande di ogni sorta al cantante, che, con molta simpatia, ha ri- sposto senza aver re- more a ciò che abbia- mo chiesto sulla sua vita e sulla sua carrie- ra artistica. Salvatore Michael Sor- rentino, questo è il ve- ro nome di Sal Da Vin- ci, nasce il 7 aprile del 1969 a New York dove suo padre, Mario Da Vinci, interprete della sceneggiata napoleta- na, era impegnato in una tournèe. Grazie a suo padre, che era so- lito portarlo con sé nei vari teatri dove si esi- biva, Sal è riuscito ad entrare nel mondo della musica e a conoscere e a la- vorare con grandi arti- sti. Il successo gli arri- va inatteso con “C'era una volta... Scugnizzi” dove rie- sce ad esprimere il meglio di se stesso in- terpretando le meravi- gliose canzoni scritte da Claudio Mattone ed Enrico Vaime. Da quel momento in poi gli im- pegni di lavoro si sono moltiplicati ed è arriva- to un ottimo piazza- mento all'edizione di Sanremo 2009. Il 2012 è stato l’anno del ritor- no di Sal Da Vinci, con il nuovo disco “E’ Così che Gira il Mondo”e con l'omonimo spetta- colo teatrale che ha raccolto molto succes- so e consensi. Sal ci ha detto che “la musica è un impegno continuo e che se qualcuno entra in que- sto mondo non dovreb- be mai uscirne”. Egli crede molto nella fami- glia e nei valori che es- sa custodisce ed affer- ma che lui fa di tutto per riservare ad essa un po' del suo tempo. Alla fine dell'intervista siamo rimasti in piazza a vedere il concerto. E' stato uno spettacolo di due ore molto ricco ed avvincente in cui Sal ha cantato, ballato e proposto i suoi succes- si tra il delirio dei tanti fans accorsi a sentirlo. La Redazione intervista Sal Da Vinci Sebbene quest'anno la festa del Santo Patrono sia stata organizzata all'insegna dell'e- conomia, è stata davvero bel- la e ricca di attrazioni. Il Comi- tato promotore, infatti, ha a- vuto l'intuizione felice di far leva sulle risorse del Paese, su uomini e donne di grande talento e cultura che sono già l'orgoglio di Ottaviano ma che andrebbero valorizzati e co- nosciuti meglio. Particolare è s t a t a la ke r m e s se “Vesuviando” organizzata nel- lo storico palazzo baronale Riz- zi Ulmo, sito in via Municipio, restaurato e reso accessibile a tutti per l'occasione. Qui si sono alternati eventi e mostre per un'intera settimana. La se- rata inaugurale ha visto prota- gonista lo stilista Mimmo Tuccil- lo che, insieme alla maestra di danza Giulia Rega, all'attore Gianni Sallustro e ad altri cantanti e comici napoletani, tra cui Nello Russo e Maria Bolignano, ha messo su uno spettacolo fantastico di mo- da, musica, teatro e cabaret. La sfilata di Tuccillo ha costi- tuito il momento più suggesti- vo della serata: abiti da gior- no, da sera e da sposa han- no colpito i presenti per clas- se, raffinatezza e design. La sorpresa finale è stata la pas- seggiata di una bellissima Veronica Maya, in stato inte- ressante, al braccio dello sti- lista che ha indossato uno dei suoi preziosi abiti da sposa con un fantastico fiocco az- zurro di seta. La location del palazzo Rizzi Ulmo, un stampe popolari e nelle im- magini devozionali dal XVIII al XX secolo facenti parte della collezione privata di Umberto Maggio. Il conosciuto restauratore ottavianese, intervistato dalla nostra redazione, ha detto che coltiva questa passione dalla fanciullezza e conta una collezione di cir- ca diecimila immagini sacre, cartoline e santini reperite un po' in tutto il mondo o ac- quistate su internet. Tra que- ste sono stati scelte trecen- to immagini riguardanti il nostro patrono che hanno affascinato quanti, attirati dall'evento, sono accorsi numerosi a visitare la mo- stra. La Redazione La Redazione tempo meta di personaggi famosi come Carlo Poerio e Vincenzo Monti, è stata an- che la sede di una mostra particolare sull'iconografia di San Michele Arcangelo nelle
  • 13. Giugno 2013 13Sport Squadra Schiacciatori: Andrea Cozzolino (capitano), Francesco Falanga, Giu- seppe Settembre, Felice Sautariello, Nello Florio. Libero : Alessandro Angelino. Palleggiatori: Nicola Coppola, Emanuele Prisco. Centrali: Lucio Sepe, Francesco Bianco, Nicola Contursi, Gianluca A- scolese Opposto : Enzo Calabrese Era da tanto tempo che lo sport ad Ottaviano non aggregava tanta gen- te, ma i successi della Gis Pallavolo Koala di questa stagione hanno ri- chiamato al palazzetto dello sport, ribattezzato per le imprese della squadra PalaGIS, centinaia di per- sone amanti del volley. La squadra guidata dal coach Luigi Russo, forte- mente voluta e supportata da una società di appassionati del gioco ed essi stessi ex giocatori ( Ammirati Mario, Raffaele Boccia, Raffaele Ugliano, Benenato Arman- do,Carbone Vincenzo, Di Palma Saverio, Cozzolino Andrea) ,con u- miltà e grande spirito di sacrificio è riuscita ad accedere ai play off e a guadagnare la promozione in B2. Sebbene le squadre avversarie fos- sero esperte e di grande esperien- za ,(prima il Battipaglia, poi il Mar- cianise, infine il Folgore – Massa Lu- brense), i ragazzi della Gis Koala hanno fatto la differenza con la loro volontà e determinazione. La sera del 5 giugno scor- so è stata memorabile. encomiabile, ma vana: i padroni di casa, esaltati dal palleggio di uno stupefacente Prisco, trasci- nati dagli attacchi poderosi di Fa- langa e dai muri della coppia Bianco – Contursi, hanno dato poche speranze agli ospiti mas- sesi. Impressionante soprattutto il gioco dell'ultimo set, durante il quale i ragazzi hanno esaltato il pubblico con alcune azioni di al- tissima pallavolo. Dopo il mach ball, il delirio dei tanti tifosi in fe- sta tra cui c'era anche il neo- sin- daco Luca Capasso, che, compli- mentandosi con la squadra , ha detto che il nostro paese deve ripartire anche dallo sport. Il dirigente Ammirati, intervistato dopo la storica vittoria, tra l'emo- zione e la gioia del momento, ha voluto ringraziare ad uno ad uno i giocatori, l'allenatore, la cittadi- nanza ottavianese per l'affetto dimostrato, nonché il dott. Ambro- sio Raffaele che ha donato alla squadra un defibrillatore. Tra il tifo scatenato del Pala- GIS gremito, in campo i gioca- tori, come veri leoni, hanno strappato una fantastica vittoria per 3 set a 1. Il dominio dei pa- droni di casa è stato netto, sia sul piano atletico. I ragazzi del coach Russo hanno affrontato il match con la giusta mentalità, dimostrandosi maturi nonostante la giovane età. La resistenza de- gli avversari è stata tenace, Il movimento di basket Vesuviers è una delle realtà sportive più se- guite nel nostro paese. Nel corso dell'ultimo anno ha fatto registrare un buon incremento organizzando corsi che hanno garantito sano divertimento e momenti di forte aggregazione a 75 allievi. I bambini/ ragazzi frequentanti gli alle- namenti pomeridiani, sotto la sapien- te guida di tre istruttori federali, sono stati protagonisti di tre campionati e sono riusciti ad arrivare fino alla seconda fase dei campionati provinciali. In base all'età, gli allievi sono stati divisi in tre categorie : gli SCOIAT- TOLI (6-8 anni), gli AQUILOTTI ( 9- 10 anni) e gli ESORDIENTI (11-12 anni). Essi concluderanno la stagione nel corrente mese di giugno con due tor- nei: uno a Sorrento ed uno ad Otta- viano.Dal 1 luglio, invece, sulla scia del successo degli anni passati, la società organizza la terza edizio- ne del torneo VESUVIERS STREET BASKET 2013 che si svolgerà nella pale- stra dell'I.C D'Aosta. Il direttore della società, Michele Saggese, invitando tutti gli amanti di questo sport ad iscriversi al torneo, dice che la tradizione del basket non può tramontare ad Ottaviano. Inol- tre, garantisce per il prossimo an- no un impegno sempre più attivo della società organizzando progetti nelle scuole con l'impiego di propri istruttori a costo zero. Il Comitato Scientifico
  • 14. Giugno 201314 Salute La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) che consiste nella diffi- coltà di leggere e scrivere in modo corretto e rapido. Essa non è causata da un deficit di intelligenza, né da problemi ambientali, psicologici, da defi- cit sensoriali o neurologici. Il bambino dislessico può legge- re e scrivere, ma riesce a farlo con grande fatica e, poiché non può farlo in maniera auto- matica, si stanca rapidamente e di conseguenza commette errori, rimane indietro, non im- para. Lo studente dislessico appare lento, salta parole e ri- ghe, sostituisce lettere con gra- fia simile. Ha difficoltà nell'e- spressione verbale del pensie- ro e fa fatica ad imparare i gior- ni della settimana e i mesi in ordine cronologico. Si sforza nell'espressione verbale ad or- ganizzare il pensiero, ha un lessico povero, non memorizza i termini specifici di uso comu- ne e tecnici. Ha difficoltà nella lettura e scrittura della lingua straniera. Non riesce a prende- re appunti perché il suo cervel- lo, che funziona diversamente, non sa immagazzinare, sinte- tizzare e rielaborare i dati con- temporaneamente. E’ possibile diagnosticare tale disturbo alla fine della seconda classe della scuola primaria o anche prima se c’è un ritardo del linguaggio e un’anamnesi familiare positi- va per DSA. Quando si sospet- ta una dislessia è opportuno che venga fatta al più presto una valutazione diagnostica. La diagnosi viene effettuata da un equipe multidisciplinare composta da Neuropsichiatria Infantile, Psicologo e Logope- dista, con una serie di test spe- cifici. I bambini dislessici non vengono compresi, spesso passano per pigri o addirittura per stupidi. Questo li porta a perdere la propria autostima, a manife- stare forme di depressione o ansia, a rigettare in toto il mondo della scuola. Invece, in presenza di diagno- si di DSA da parte dei servizi, la scuola è tenuta a garantire misure educative e didattiche di supporto quali: l'utilizzo di provvedimenti compensativi e dispensativi inerenti la flessibilità didattica. una didattica individualiz- zata e personalizzata: il team docente, entro il primo trime- stre scolastico, deve compilare un documento chiamato Piano Didattico Personalizzato (PDP) di cui si può trovare un esempio nel sito dell' AID (Associazione Italiana Disles- sia); l'introduzione di strumenti compensativi quali ad esempio l'utilizzo di tecnologie informa- tiche (computer con videoscrit- tura e correttore, libri digitali, sintesi vocale, ma anche sem- plici tabelle o formulari e la calcolatrice). strategie compensative (integrazione della comunica- zione scritta con altri codici: grafici, mappe; potenziare la capacità di ascolto; rafforzare le relazioni sociali). un monitoraggio continuo delle misure adottate adeguate forme di verifi- ca e valutazione che, oltre all'uso degli strumenti soprae- lencati, tengano in considera- zione modalità anche solo ora- li o l'uso di mediatori durante le prove, interrogazioni pro- grammate e, inoltre, la possibi- lità di usare un tempo maggio- re per eseguire il tutto. I ragazzi dislessici non sono malati, imparano tutto in ma- niera diversa dagli altri e pos- sono diventare uomini e donne illustri. La celiachia è una intolleranza alimentare permanente al glu- tine diffusa in tutto il mondo. Data la diffusione del fenome- no in Italia, è sorta l' Associa- zione Italiana Celiachia che ha l’obiettivo di sostenere la ri- cerca scientifica per questa intolleranza e per far sì che la persona che ne è affetta pos- sa vivere la sua vita in modo sereno e consapevole. Per convivere con questa intolle- ranza, il celiaco deve seguire un dieta. Per l' intollerante non è semplice seguire questa dieta perché il glutine è nella maggior parte dei cibi prodotti. Per questo motivo, con l’obiettivo di informare pazienti e famiglie e semplificare l’accesso sicuro ai prodotti, l’AIC suddivide gli alimenti nel- le tre categorie degli alimenti: «permessi», «a rischio» e «vietati». Nella vita del celiaco si possono presentare situa- zioni di contaminazione, cioè è possibile che il cibo senza glu- tine, venendo a contatto con prodotti contenenti il glutine, si contamini e diventare un ri- schio, perché anche il più pic- colo granello di farina può cre- are problemi. Per dare una fonte certa di un prodotto, la FONDAZIONE CELIACHIA ha creato il prontuario, ovvero un libretto annuale, che racchiude tutti i prodotti permessi e non permessi al celiaco. Uno de- gli obiettivi prioritari dell’Associazione Italiana Celia- chia è operare per rimuovere gli ostacoli quotidiani che il celiaco incontra. Il Marchio Spiga Barra- ta disegnato sui prodotti autoriz- zati aiuta ad evidenziare al celi- aco la sicurezza del prodotto rispetto alle sue esigenze ali- mentari. Per assicurarsi che il celiaco abbia le sue comodità alimentari, l' AIC fa nascere il progetto Alimentazione Fuori Casa che consiste nel diffonde- re organizzazione celiaca nei ristoranti, bar, pizzerie, pasticce- rie e in tutti i luoghi di ristorazio- ne. A.Christie W.Goldberg W.Disney A. Einstein La Redazione Il Comitato Scientifico
  • 15. Giugno 2013 15Cucina LE RICETTE VELOCI I FUSILLI AL POMODORO E MELANZANE Ingredienti per 4 persone:400 gr. di fusilli; 300 gr. di pomodori; 1 melanzana piccola; 1 spicchio d’aglio;Sale;Pepe; Olio extravergine d’oliva Preparazione: Mentre attendete che l’acqua per i fusilli bollisca, tagliate i pomodori in 4 piccole parti e metteteli in una padella ( meglio se antiaderente ) con lo spicchio d’aglio tritato. Fate soffriggere a temperatura piuttosto alta per una de- cina di minuti senza però smuovere i pomodori che non dovranno perdere la loro forma. Pulite la pentola con u- no straccetto e fate soffriggere con abbondante olio d’oliva la melanzana tagliata a cubetti per 5 minuti circa. Aggiungete la melanzana ai pomodorini, regolate di sale e pepe ed aggiungete a piacere una spolverata di peco- rino romano oppure fiammiferi sottili di provola affumica- ta. INSALATA CROCCANTE Ingredienti: cespo grande di insalata iceberg; Parmigiano Reg- giano in un unico pezzo (oppure in petali o scaglie) 40 g; carota 1; fette di pancarré 2;sale; pepe macinato; prezzemolo tritato 2 cucchiai; filetti di acciughe (alici) sottolio 4; aceto (anche balsa- mico); olio di oliva extravergine per friggere 2 cucchiai; olio di oliva extravergine. Preparazione: lava ed asciuga le foglie di insalata iceberg, ta- gliale finemente e riponile in un'insalatiera capiente. Con l'aiuto di un pelapatate, sbuccia e taglia le carote a nastri. Sempre con il pelapatate, ricava dei riccioli da un pezzo intero di parmi- giano reggiano (o grana padano). Trita finemente il prezzemolo e i filetti di acciughe e ponili in una ciotola con dell'olio (e se ti piace dell'aceto), il sale e il pepe macinato; amalgama gli ingre- dienti con una forchetta e lasciali qualche minuto a riposare. Prendi le fette di pancarré, elimina i bordi più scuri e taglia a cubetti di 1 cm di lato. Poni in una padella due cucchiai di olio extravergine, falli scaldare e poi buttaci dentro i cubetti di pane a fuoco moderato, rigirandoli su tutti i lati in modo da dorarli interamente. Una volta dorati, ponili a perdere l'olio in eccesso su della carta assorbente da cucina. Unisci all'insalata iceberg le carote, i riccioli di parmigiano e il condimento di olio e prez- zemolo: mescola delicatamente gli ingredienti, suddividi l'insa- lata nei piatti di portata e aggiungi i crostini di pane croccanti. CROSTATA DI FRUTTA FRESCA Ingredienti per 6 persone:300 g di pasta frolla;10 g di burro; 250 g di crema pasticcera; 1/2 ananas; 3 kiwi; 250 g di frago- le;1 arancia;1 grappolo di uva rosa; 200 g di gelatina di albi- cocche. Preparazione: 40′ Imburra uno stampo di 22-24 cm di diametro; stendi la pasta frolla dello spessore di circa mezzo cm e fodera lo stampo. Punzecchia la pasta con una forchet- ta, coprila con un foglio di alluminio e disponivi sopra due manciate di fagioli secchi; cuoci in forno caldo a 180° C per 20-25′, finché i bordi della pasta saranno dorati. Togli la cro- stata dal forno, elimina carta e fagioli, falla raffreddare e metti- la su un piatto da portata; spalmavi sopra la crema pasticcera. Sbuccia tutta la frutta e falla a fette (metà arancio spremilo), disponila a cerchio sopra la crema. Scalda la gelatina con 2 cucchiai di succo d’arancia, stendila sopra la frutta e servi. CALAMARI IN PADELLA Ingredienti:800 g di calamari; 500 g di pomodori (se non si trovano freschi vanno bene anche i pelati); 2 spicchi d'aglio; un bicchiere di vino bianco secco un mazzetto di prezzemolo; 3 cucchiai di olio evo; sale e pepe: Preparazione: pulire i calamari eliminando dalla testa le interiora, gli occhi, il becco e togliendo la pelle; lava- re sotto abbondante acqua corrente; tagliare i calamari della forma desiderata (se sono molto piccoli si posso- no anche lasciare interi). In una padella mettere un filo d'olio e l'aglio leggermente schiacciato fino a che non sarà dorato; togliere l'aglio e mettete i calamari. Fare rosolare qualche minuto aggiungendo il vino bianco da far sfumare a fiamma viva. Affettare i pomodori e ag- giungerli al pesce quindi e, dopo aver aggiustato di sa- le, cuocere a fuoco basso per 15 minuti, fino a che la salsa non si sarà addensata. Cospargere di prezzemo- lo tritato e servire condendo con un filo di olio evo e u- na spolverata di pepe o peperoncino. La Redazione