3. Quanto dura il copyright o diritto d’autore
Per la legislazione italiana il diritto d’autore decade dopo i 70 anni dalla
morte dell’autore.
Negli USA invece deve essere soddisfatta anche una seconda clausola:
devono essere passati 95 anni dalla data di prima pubblicazione
dell’opera.
Scaduto questo tempo un’opera diventa di pubblico dominio.
Pubblico dominio
Quando un’opera è di pubblico dominio significa
generalmente che chiunque ne può sfruttare, anche
economicamente, il contenuto.
Alcuni autori decidono di offrire da subito la loro opera
in pubblico dominio rilasciando una esplicita
dichiarazione in proposito.
Cosa si può fare con le opere protette da copyright standard cioè
quello con “tutti i diritti riservati”?
Quasi nulla :)
Il diritto d’autore è un diritto quindi che si acquisisce automaticamente:
esso si può formalmente proteggere, con la registrazione dell’opera ad
esempio, ma comunque rimane un diritto inalienabile.
Per utilizzare, anche per scopi didattici, del materiale prodotto da
altri è sempre necessario chiedere all’autore l’autorizzazione.
Poche sono le operazioni consentite senza essere autorizzati: le
citazioni molto brevi indicando il riferimento bibliografico completo, la
riproduzione senza alterazioni del testo originale in quota pari al 15% e
solo per uso personale... per film, video, canzoni, la questione è
addirittura più complicata!!
2013 - Anna Mancuso CC -BY-NC-SA
5. Tipi di licenze
copyleft
Il termine copyleft è nato in ambito informatico e si riferiva soprattutto
a prodotti quali i software, ma si è poi allargato fino a comprendere
qualsiasi opera d’ingegno.
Rimane comunque, all’interno delle licenze copyleft, una distinzione
tra :
• licenze per software (che qui non approfondiamo)
• licenze per altri tipi di materiali (Creative Commons, GNU Free
Documentation License le principali)
Il movimento Creative Commons
Creative Commons è un’organizzazione che ha
disegnato un sistema di licenze per pubblicare in
modo diverso un lavoro protetto da copyright.
L’obiettivo è quello di permettere ad autori e fruitori
di condividere i lavori creativi in modo più aperto e
funzionale alle esigenze del mondo digitale.
Quando un autore utilizza le licenze Creative
commons (CC), nello spirito delle licenze copyleft,
egli trasferisce ai fruitori alcuni dei suoi diritti.
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6. Le Creative Commons
Creative Commons ha pensato a 6 licenze
possibili. Vediamole nel dettaglio:
CC - BY
Creative Commons
- Attribuzione
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7. CC - BY - ND
Creative Commons
- Attribuzione - No
n
opere derivate
Questa licenza non
consente a terzi di m
odificare la tua
opera. Essa può essere
usata anche per
scopi
commerciali, ma de
ve essere utlizzata
così com’è e,
ovviamente, deve es
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NC
CC - BY -
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8. Le ultime due licenze sono le più restrittive
CC - BY - NC
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Questa licen
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9. In tutte e sei le licenze CC, il diritto di paternità dell’opera o diritto
di attribuzione (BY) viene conservato, mentre gli altri diritti
vengono o meno concessi a seconda delle volontà dell’autore.
Da questa prima panoramica discendono due regole:
Quando vogliamo utilizzare una foto, un video, uno scritto o una
musica dobbiamo:
• verificarne con cura la licenza, se non vi è scritto nulla essa è
comunque soggetta a copyright
• anche se è licenziata con licenze copyleft , come le Creative
Commons, dobbiamo in ogni caso citare l’autore della
creazione originale
Per mettere all prova ciò che hai letto sin qui potresti andare su
wikipedia e iniziare a vedere come sono pubblicati i materiali che
contiene. Ad esempio, cliccando su una foto vieni indirizzato alla pagina
che contiene, tra le altre cose, anche la licenza per la foto stessa.
Sarebbe utile che anche tu iniziassi a pubblicare i materiali che crei
utilizzando in modo esplicito le licenze. Questo non soalmente per
tutelare il tuo lavoro, ma anche per consentire agli eventuali fruitori di
capire l’utilizzo corretto che possono fare del tuo materiale.
Molte università prestigiose rilasciano i propri contenuti sotto licenze
Creative Commons. Una per tutte: il MIT.
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10. Come ricercare materiali
con licenze copyleft
Nel sito di Creative Commons è
presente una pagina di ricerca che
facilita parecchio le cose.
Attraverso questa pagina si è in
grado di arrivare in modo
semplice alle maggiori
piattaforme che condividono
anche materiali in copyleft.
Ma essa non è l’unica possibilità, infatti esistono banche dati o altri siti
di archiviazione che raccolgono quasi esclusivamente opere aventi
licenze CC. Per il momento la maggioranza è in lingua inglese, ma...
Eccone alcuni:
• archive.org - è un archivio che raccoglie musica, testi, video, siti e
altri artefatti in formato digitale
• Dia - banca dati dell’INDIRE
• liberliber - la mediateca gratuita
• openclipart - per trovare appunto clipart ;)
• merlot - repository per l’educazione
• public domain 4U - per musiche in pubblico dominio
• dafont - alcuni font sono copyleft
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11. • wikisource - la biblioteca libera
• wikiversità - l’università aperta di wikimedia
• slideshare - è una piattaforma per condividere presentazioni,
molte di esse sono rilasciate in copyleft
• vimeo - piattaforma di condivisione video; se si fa una ricerca
scrivendo Creative Commons si avranno diversi video con tali
licenze
• freesound - per effetti sonori
L’elenco potrebbe continuare a lungo e comunque non sarebbe esaustivo
perché sempre più sono le realtà che nascono sulla base della volontà di
condividere le conoscenze in modo diverso.
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12. Sitografia
copyright http://it.wikipedia.org/wiki/Copyright
copyleft http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft
copyleft Italia http://www.copyleft-italia.it/intro.html
creative commons - italia http://www.creativecommons.it/
creative commons international http://creativecommons.org/
Motore di ricerca Creative Commons in italiano
http://search.creativecommons.org/?lang=it
Morore di ricerca Creative Commons in inglese
http://search.creativecommons.org/
Articolo dell’INDIRE dove si possono trovare altre banche dati:
http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1511
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