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Un'esperienza di
   free-software nelle scuole

  L'esperienza dell'IRRE Molise, una
 iniziativa da parte di una istituzione
scolastica, che ha avuto (per fortuna!)
         una ricaduta positiva.




     Fabio Riccio
 Linux Day - Teramo, 28 Ottobre 2006
Come prima cosa...




Che Cosa sono
  gli “IRRE”?
Gli    Istituti Regionali di Ricerca
 Educativa      (IRRE),     sono enti
 strumentali      (presenti   in ogni
 capoluogo di regione) nati dalla
 trasformazione, avvenuta nel 1999,
 degli Istituti Regionali di Ricerca,
 Sperimentazione e aggiornamento
 Educativi
Gli IRRE sono organismi del
ministero          dell’istruzione
operanti sul territorio a livello
regionale, istituiti con il Dpr n°
419 del 31 Maggio 1974.
Di cosa si occupano gli IRRE
●
  Di studio e sperimentazione di nuovi e
innovativi modelli didattici
● Del supporto ai processi di autovalutazione

di sistema
● Di dare supporto alle reti di scuole sul

territorio
● Di progetti di ricerca nel campo educativo


● Di seminari, convegni e percorsi formativi
su problematiche pedagogiche e didattiche
● Di fornire consulenza per la progettazione e

realizzazione di progetti europei
Nel 2005 l'IrreMolise, applicando
 direttive   ministeriali,   decide di
 “lanciare” il progetto “Free for
                              “Free
 Learnig” per introdurre software e
 Learnig”
 sistemi operativi Open Source, nelle
                           Source,
 scuole della regione Molise.



L'obiettivo di questo progetto è quello di
avvicinare    a  queste    tematiche    gli
insegnanti interessati e in prospettiva, di
formare alcuni di essi all'uso e alla
ulteriore diffusione delle piattaforme
Open     Source,   tutto    questo    nelle
rispettive scuole di appartenenza.
Come si è sviluppata l'esperienza e le
      varie problematiche incontrate
●   L'IRRE Molise ha dato”l'input” per questa iniziativa
    recependo alcune (talvolta discordanti) direttive ministeriali,
    direttive che stanziavano fondi per specifici progetti mirati alla
    diffusione dei software Open Source
●   L'insegnamento era rivolto a persone (nello specifico
    insegnanti) “adulte, con tutte le problematiche prevedibili di
    disponibilità mentale all'innovazione.
●   Buona parte degli “alunni” aveva poca o nulla conoscenza
    delle tematiche che sarebbero state affrontate.
●   L'abitudine consolidata all'uso “acritico” di sistemi operativi
    e/o programmi proprietari (closed source), si è rivelata un
    ostacolo difficile da superare.
●   Non ultimo è emerso una sorta di “timore reverenziale” e
    ingiustificato panico mentale rispetto al mondo Open Source
- Come è stata affrontata la “sfida” -
     ovvero storia di un approccio molto soft...
      Le strutture informatiche offerte dall'IrreMolise

●   Due aule per riunioni e conferenze attrezzate di computer e postazioni
multimediali con video proiezione.
●
  Nella prima aula, computer di ultima generazione (Pentium 4 con più
di 256 mb di ram) collegati in rete con accesso intranet e internet.
●
  Nella seconda aula, computer più “datati” (Pentium 3 con soli 64 Mb
di Ram) sempre collegati in rete con accesso intranet e internet.
●
  Svariati computer per uso di ufficio, elaborazione testi, elaborazioni
grafiche, montaggio video etc etc..
●
  Un server (linux) per la gestione del parco informatico e per l'hosting
del sito Internet dell'istituto
Il “materiale UMANO”...
●   Insegnanti delle scuole elementari, medie,
    medie superiori. (non solo di materie tecniche)
●   Alcuni responsabili dei laboratori informatici
    delle rispettive scuole.
●   Insegnanti “distaccati” dello stesso IRRE
●   Altro personale scolastico interessato.
“ Vector versus
                   Mandriva”
La prima scelta da fare è stata quella del tipo di approccio verso una
tematica nuova, e di cosa si sarebbe fatto conoscere. Dopo un esame delle
varie opzioni possibili, si è deciso con i dirigenti dell'istituto di “centrare”
l'esperienza” su livelli ben distinti e separati:

➔ Una prima fase di conoscenza “teorica” del mondo Open Source.
➔ Una esperienza pratica di recupero e il ri-uso di macchine obsolete o

sulla via della obsolescenza, mediante sistemi operativi Open Source
➔ L'utilizzo di un sistema operativo open source abbastanza “amichevole”

da non “impaurire i neofiti dell'Open Source...

In questa ottica la scelta delle distribuzioni su cui lavorare è caduta su
  due “ distribuzioni” linux molto diverse: Mandriva e VectorLinux
VectorLinux
VectorLinux
                  Fattori positivi di
                     VectorLinux

●
    Poca “fame” di risorse Hardware (gira bene anche su vecchi Pentium)
●
    Modestissima richiesta di Ram (già con 64 Mb funziona con interfaccia grafica!)
●
    Ottime performance anche con hardware decisamente obsoleto
●
    Buona facilità d'uso acquisibile in poco tempo
●
    Interfaccie grafiche gradevoli e non troppo “spaesanti”
●
    Grande stabilità e affidabilità
●
    Compatibilità della pacchettizazione dei programmi con la più nota Slackware
    (almeno fino alla versione 5.1)
●   Buona dotazione di programmi applicativi per uso desktop
●
    Compatibilta' dei formati che permette un facile interscambio di dati con il mondo
    “Closed source”
VectorLinux
                    Fattori negativi di
                        VectorLinux

●
    Procedura di installazione relativamente macchinosa (almeno per i nofiti)

●
    Programma di installazione solo in lingua Inglese
●
    Carenza di automatismi per configurare le periferiche
●
    Interfacce grafiche “essenziali” e con pochi effetti speciali
●
    Interfacce grafiche solo in parte “Italianizzabili”
●
    Carenza di documentazione scritta in Lingua Italiana
●
    Quasi assoluta dipendenza da una connessione Internet “veloce” per quanto riguarda gli
    aggiornamenti.
Mandriva
               Fattori positivi di Mandriva Linux
●       Estrema facilità d'uso complessiva
●       Installazione molto semplice e intuitiva anche per i
        neofiti dell'Open Source
●       Automatisi di configurazione delle periferiche semplici
●       Ottima compatibilità con tutti i tipi di hardware e
        periferiche in commercio
●       Buona velocità d'uso
●       Interfacce grafiche “accattivanti” e semplici da usare
        con abbondanza di “effetti speciali”
●       Abbondante documentazione e manualistica in lingua
        Italiana, sia in rete che cartacea
    ●
        Compatibilta' dei formati che permette un facile interscambio di dati con il mondo
        “Closed source”
Mandriva
        Fattori negativi di Mandriva Linux

●
    Richiesta non modestissima di risorse hardware, questo se si utilizzano
    le interfacce grafiche più “accativanti” (KDE, GNOME)
●
    Una certà difformità di dotazione software e di configurazioni tra le varie
    versioni disponibili.
●
    Impossibilità pratica di poter utilizzare hardware molto obsoleto con
    performance accettabili
Come si è lavorato per la teoria...
A) Prima degli incontri è stato distribuito un questionario per
   individuare il grado di competenza dei partecipanti. Le
   competenze generali dei partecipanti si sono rivelate molto
   diverse.

B) Sono stati distribuiti a tutti partecipanti del corso articoli
   cartacei, tutorial e spiegazioni schematiche a quello che
   successivamente si sarebbe approfondito.

C) Durante il primo incontro si è parlato in generale solo delle
   implicazioni teoriche e/o morali dell'Open Source, e delle
   differenze “legali” e morali rispetto ai sistemi proprietari

D) Successivamente si è iniziato un lavoro di spiegazione
   generale dei sistemi Linux e unix. E' stato molto approfondito
   lo studio delle differenze tra il filesystem di Linux e quello del
   più noto e diffuso sistema “proprietario”

E) In ultimo, e prima di iniziare il “lavoro pratico” di spiegazione
   sulle distribuzioni prescelte, si è approfondita la tematica
   della superiore sicurezza (specialmente legata alla diffusione
   di Internet) dei sistemi linux
Come si è introdotto e illustrato
          VectorLinux
   Prima di tutto si è spiegato cosa si può fare e dove si può
    utilizzare Vector...
   Succesivamente e sfruttando molto l'ausilio della
    videoproiezione, si è praticamente utilizzato VectorLinux
    per salvare, creare e spostare file e directory all'interno
    del filesystem
   In una seconda fase sono stati illustrati (e utilizzati)
    “praticamente” alcuni dei programmi presenti nella
    distribuzione (AbiWord, Gimp, Firefox, Dillo etc etc)
   Dopo questa fase di “studio”, si è dedicato un intero
    “modulo” (tre ore) solo per la installazione e alle più
    necessarie configurazioni di VectorLinux.
    Successivamente sono stati utilizzati “praticamente”
    alcuni applicativi per piccoli esercizi pratici (scrittura
    testi, elaborazione grafica, navigazione internet)
   Tutto questo lavoro è stato fatto sui computer di una
    delle aule conferenze dell'IRREmolise, dove, tutt'ora sono
    utilizzati (da chi vuole) in “dualboot”.
Come si è introdotto e
          illustrato Mandriva Linux
   Prima di tutto si è spiegato cosa si può fare e dove si può
    utilizzare Mandriva...
   Succesivamente e sfruttando ancora l'ausilio della
    videoproiezione, si è illustrato l'uso del desktop KDE e
    l'utilizzo di konqueror sia come browser per navigare in
    Internet, che come “file manager” per creare, salvare e
    spostare file e directory all'interno del filesystem linux.
   In una seconda fase sono stati illustrati (e utilizzati)
    “praticamente” alcuni dei programmi presenti nella
    distribuzione (OpenOffice, Kword, Gaim, Gimp, Firefox,
    etc etc)
   Dopo questa fase di “studio teorico”, si è dedicato un
    intero “modulo” (tre ore) solo per l'installazione e
    configurazione di Mandriva.
   In un altro incontro ancora, sono stati utilizzati
    “praticamente” alcuni applicativi per piccoli esercizi
    pratici (scrittura testi, elaborazione grafica, navigazione
    internet)
   Tutto questo è stato fatto sui computer della principale aula
    conferenze dell'IRREmolise, dove le macchine, tutt'ora sono
    utilizate (da chi lo desidera) in “dualboot” Windows®/Linux
- Conclusioni -
 Questa esperienza è stata una piacevole novità, questo sia per gli “alunni” che per il “formatore”.
 Anche altri IRRE in Italia hanno affrontato l'argomento Open Source, ma la maggioranza dei
 progetti sono stati ”mirati” sui singoli software e non sui sistemi operativi.

 In ogni caso la ricaduta “pratica” (in termini di diffusione del software Open Source nelle singole
 scuole) è stata limitata da molteplici fattori.
 Qui di seguito sono elencati i principali:


  Disponibilità non sempre “entusiastica” da parte dei componenti
del parco insegnanti per le innovazioni
  Resistenze da parte di alcuni dirigenti a cambiamenti e/o
novità
  Vincoli legali o di contratto di manutenzione e servizio, per
contratti che in alcuni casi sarebbero stati dichiarati decaduti
se le macchine non avessero utilizzato esclusivamente il software
specificato nel contratto.
  Resistenze e/o interferenze da parte di rappresentanti e
venditori di società che commerciano software “proprietario”.
  Necessità di una ulteriore e più completa formazione del parco
insegnanti, questo anche da parte di chi ha partecipato al
progetto Free For Learning.
  Elevato turnover di supplenti(specialmente in alcune scuole) e
grossa presenza di insegnanti “precari”, categorie queste escluse
da progetti di ulteriore formazione.
Risultati “pratici”
●   In alcune scuole dopo questa esperienza sono stati
    installati sistemi linux, questo sia nei computer degli
    uffici e sale professori, che nelle aule destinate ad
    esercitazioni da parte degli studenti.

●   In altre scuole queste installazioni sono state limitate a
    qualche macchina, questo per dar modo al personale tutto di
    prendere pratica e conoscere la "novità" che per alcuni è il
    software Open source.

●   In qualche scuola si è iniziato ad introdurre singoli
    programmi Open Suorce (Gimp, OpenOffice, Firefox etc etc),
    questo nell'ottica di un approccio "soft" alla tematica.

●   In due scuole, l'Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore
    Statale di Casacalenda (CB) e L'Istituto Profesionale L.
    Montini di Campobasso, grazie all'opera di alcuni
    insegnanti, è iniziato un discorso organico di installazioni
    e uso “pratico” nelle attività di tutti i giorni di sistemi
    operativi e software Open Source.
Nell'anno scolastico 2006/2007 il progetto
“Free for learning” sarà ripetuto e ampliato.
Il monte ore a disposizione del progetto è
stato aumentato.

L'Irre Molise ha dimostrato grande interesse
per le tematiche dell'Open Source, e per la
sua introduzione “pratica” nelle scuole di
vario ordine e grado della regione Molise.

E' positivo che da parte di un ente
“Istituzionale” si sia mostrato interesse non
solo pratico, ma anche “morale” a queste
tematiche con una iniziativa che si spera
sarà imitata.
Un'esperienza di
   free-software nelle scuole

  L'esperienza dell'IRRE Molise, una
 iniziativa da parte di una istituzione
scolastica, che ha avuto (per fortuna!)
         una ricaduta positiva.




     Fabio Riccio
 Linux Day - Teramo, 28 Ottobre 2006

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Fabio Riccio - Un'esperienza di free-software nelle scuole

  • 1. Un'esperienza di free-software nelle scuole L'esperienza dell'IRRE Molise, una iniziativa da parte di una istituzione scolastica, che ha avuto (per fortuna!) una ricaduta positiva. Fabio Riccio Linux Day - Teramo, 28 Ottobre 2006
  • 2. Come prima cosa... Che Cosa sono gli “IRRE”?
  • 3. Gli Istituti Regionali di Ricerca Educativa (IRRE), sono enti strumentali (presenti in ogni capoluogo di regione) nati dalla trasformazione, avvenuta nel 1999, degli Istituti Regionali di Ricerca, Sperimentazione e aggiornamento Educativi Gli IRRE sono organismi del ministero dell’istruzione operanti sul territorio a livello regionale, istituiti con il Dpr n° 419 del 31 Maggio 1974.
  • 4. Di cosa si occupano gli IRRE ● Di studio e sperimentazione di nuovi e innovativi modelli didattici ● Del supporto ai processi di autovalutazione di sistema ● Di dare supporto alle reti di scuole sul territorio ● Di progetti di ricerca nel campo educativo ● Di seminari, convegni e percorsi formativi su problematiche pedagogiche e didattiche ● Di fornire consulenza per la progettazione e realizzazione di progetti europei
  • 5. Nel 2005 l'IrreMolise, applicando direttive ministeriali, decide di “lanciare” il progetto “Free for “Free Learnig” per introdurre software e Learnig” sistemi operativi Open Source, nelle Source, scuole della regione Molise. L'obiettivo di questo progetto è quello di avvicinare a queste tematiche gli insegnanti interessati e in prospettiva, di formare alcuni di essi all'uso e alla ulteriore diffusione delle piattaforme Open Source, tutto questo nelle rispettive scuole di appartenenza.
  • 6. Come si è sviluppata l'esperienza e le varie problematiche incontrate ● L'IRRE Molise ha dato”l'input” per questa iniziativa recependo alcune (talvolta discordanti) direttive ministeriali, direttive che stanziavano fondi per specifici progetti mirati alla diffusione dei software Open Source ● L'insegnamento era rivolto a persone (nello specifico insegnanti) “adulte, con tutte le problematiche prevedibili di disponibilità mentale all'innovazione. ● Buona parte degli “alunni” aveva poca o nulla conoscenza delle tematiche che sarebbero state affrontate. ● L'abitudine consolidata all'uso “acritico” di sistemi operativi e/o programmi proprietari (closed source), si è rivelata un ostacolo difficile da superare. ● Non ultimo è emerso una sorta di “timore reverenziale” e ingiustificato panico mentale rispetto al mondo Open Source
  • 7. - Come è stata affrontata la “sfida” - ovvero storia di un approccio molto soft... Le strutture informatiche offerte dall'IrreMolise ● Due aule per riunioni e conferenze attrezzate di computer e postazioni multimediali con video proiezione. ● Nella prima aula, computer di ultima generazione (Pentium 4 con più di 256 mb di ram) collegati in rete con accesso intranet e internet. ● Nella seconda aula, computer più “datati” (Pentium 3 con soli 64 Mb di Ram) sempre collegati in rete con accesso intranet e internet. ● Svariati computer per uso di ufficio, elaborazione testi, elaborazioni grafiche, montaggio video etc etc.. ● Un server (linux) per la gestione del parco informatico e per l'hosting del sito Internet dell'istituto
  • 8. Il “materiale UMANO”... ● Insegnanti delle scuole elementari, medie, medie superiori. (non solo di materie tecniche) ● Alcuni responsabili dei laboratori informatici delle rispettive scuole. ● Insegnanti “distaccati” dello stesso IRRE ● Altro personale scolastico interessato.
  • 9. “ Vector versus Mandriva” La prima scelta da fare è stata quella del tipo di approccio verso una tematica nuova, e di cosa si sarebbe fatto conoscere. Dopo un esame delle varie opzioni possibili, si è deciso con i dirigenti dell'istituto di “centrare” l'esperienza” su livelli ben distinti e separati: ➔ Una prima fase di conoscenza “teorica” del mondo Open Source. ➔ Una esperienza pratica di recupero e il ri-uso di macchine obsolete o sulla via della obsolescenza, mediante sistemi operativi Open Source ➔ L'utilizzo di un sistema operativo open source abbastanza “amichevole” da non “impaurire i neofiti dell'Open Source... In questa ottica la scelta delle distribuzioni su cui lavorare è caduta su due “ distribuzioni” linux molto diverse: Mandriva e VectorLinux
  • 11. VectorLinux Fattori positivi di VectorLinux ● Poca “fame” di risorse Hardware (gira bene anche su vecchi Pentium) ● Modestissima richiesta di Ram (già con 64 Mb funziona con interfaccia grafica!) ● Ottime performance anche con hardware decisamente obsoleto ● Buona facilità d'uso acquisibile in poco tempo ● Interfaccie grafiche gradevoli e non troppo “spaesanti” ● Grande stabilità e affidabilità ● Compatibilità della pacchettizazione dei programmi con la più nota Slackware (almeno fino alla versione 5.1) ● Buona dotazione di programmi applicativi per uso desktop ● Compatibilta' dei formati che permette un facile interscambio di dati con il mondo “Closed source”
  • 12. VectorLinux Fattori negativi di VectorLinux ● Procedura di installazione relativamente macchinosa (almeno per i nofiti) ● Programma di installazione solo in lingua Inglese ● Carenza di automatismi per configurare le periferiche ● Interfacce grafiche “essenziali” e con pochi effetti speciali ● Interfacce grafiche solo in parte “Italianizzabili” ● Carenza di documentazione scritta in Lingua Italiana ● Quasi assoluta dipendenza da una connessione Internet “veloce” per quanto riguarda gli aggiornamenti.
  • 13. Mandriva Fattori positivi di Mandriva Linux ● Estrema facilità d'uso complessiva ● Installazione molto semplice e intuitiva anche per i neofiti dell'Open Source ● Automatisi di configurazione delle periferiche semplici ● Ottima compatibilità con tutti i tipi di hardware e periferiche in commercio ● Buona velocità d'uso ● Interfacce grafiche “accattivanti” e semplici da usare con abbondanza di “effetti speciali” ● Abbondante documentazione e manualistica in lingua Italiana, sia in rete che cartacea ● Compatibilta' dei formati che permette un facile interscambio di dati con il mondo “Closed source”
  • 14. Mandriva Fattori negativi di Mandriva Linux ● Richiesta non modestissima di risorse hardware, questo se si utilizzano le interfacce grafiche più “accativanti” (KDE, GNOME) ● Una certà difformità di dotazione software e di configurazioni tra le varie versioni disponibili. ● Impossibilità pratica di poter utilizzare hardware molto obsoleto con performance accettabili
  • 15. Come si è lavorato per la teoria... A) Prima degli incontri è stato distribuito un questionario per individuare il grado di competenza dei partecipanti. Le competenze generali dei partecipanti si sono rivelate molto diverse. B) Sono stati distribuiti a tutti partecipanti del corso articoli cartacei, tutorial e spiegazioni schematiche a quello che successivamente si sarebbe approfondito. C) Durante il primo incontro si è parlato in generale solo delle implicazioni teoriche e/o morali dell'Open Source, e delle differenze “legali” e morali rispetto ai sistemi proprietari D) Successivamente si è iniziato un lavoro di spiegazione generale dei sistemi Linux e unix. E' stato molto approfondito lo studio delle differenze tra il filesystem di Linux e quello del più noto e diffuso sistema “proprietario” E) In ultimo, e prima di iniziare il “lavoro pratico” di spiegazione sulle distribuzioni prescelte, si è approfondita la tematica della superiore sicurezza (specialmente legata alla diffusione di Internet) dei sistemi linux
  • 16. Come si è introdotto e illustrato VectorLinux  Prima di tutto si è spiegato cosa si può fare e dove si può utilizzare Vector...  Succesivamente e sfruttando molto l'ausilio della videoproiezione, si è praticamente utilizzato VectorLinux per salvare, creare e spostare file e directory all'interno del filesystem  In una seconda fase sono stati illustrati (e utilizzati) “praticamente” alcuni dei programmi presenti nella distribuzione (AbiWord, Gimp, Firefox, Dillo etc etc)  Dopo questa fase di “studio”, si è dedicato un intero “modulo” (tre ore) solo per la installazione e alle più necessarie configurazioni di VectorLinux. Successivamente sono stati utilizzati “praticamente” alcuni applicativi per piccoli esercizi pratici (scrittura testi, elaborazione grafica, navigazione internet)  Tutto questo lavoro è stato fatto sui computer di una delle aule conferenze dell'IRREmolise, dove, tutt'ora sono utilizzati (da chi vuole) in “dualboot”.
  • 17. Come si è introdotto e illustrato Mandriva Linux  Prima di tutto si è spiegato cosa si può fare e dove si può utilizzare Mandriva...  Succesivamente e sfruttando ancora l'ausilio della videoproiezione, si è illustrato l'uso del desktop KDE e l'utilizzo di konqueror sia come browser per navigare in Internet, che come “file manager” per creare, salvare e spostare file e directory all'interno del filesystem linux.  In una seconda fase sono stati illustrati (e utilizzati) “praticamente” alcuni dei programmi presenti nella distribuzione (OpenOffice, Kword, Gaim, Gimp, Firefox, etc etc)  Dopo questa fase di “studio teorico”, si è dedicato un intero “modulo” (tre ore) solo per l'installazione e configurazione di Mandriva.  In un altro incontro ancora, sono stati utilizzati “praticamente” alcuni applicativi per piccoli esercizi pratici (scrittura testi, elaborazione grafica, navigazione internet)  Tutto questo è stato fatto sui computer della principale aula conferenze dell'IRREmolise, dove le macchine, tutt'ora sono utilizate (da chi lo desidera) in “dualboot” Windows®/Linux
  • 18. - Conclusioni - Questa esperienza è stata una piacevole novità, questo sia per gli “alunni” che per il “formatore”. Anche altri IRRE in Italia hanno affrontato l'argomento Open Source, ma la maggioranza dei progetti sono stati ”mirati” sui singoli software e non sui sistemi operativi. In ogni caso la ricaduta “pratica” (in termini di diffusione del software Open Source nelle singole scuole) è stata limitata da molteplici fattori. Qui di seguito sono elencati i principali: Disponibilità non sempre “entusiastica” da parte dei componenti del parco insegnanti per le innovazioni Resistenze da parte di alcuni dirigenti a cambiamenti e/o novità Vincoli legali o di contratto di manutenzione e servizio, per contratti che in alcuni casi sarebbero stati dichiarati decaduti se le macchine non avessero utilizzato esclusivamente il software specificato nel contratto. Resistenze e/o interferenze da parte di rappresentanti e venditori di società che commerciano software “proprietario”. Necessità di una ulteriore e più completa formazione del parco insegnanti, questo anche da parte di chi ha partecipato al progetto Free For Learning. Elevato turnover di supplenti(specialmente in alcune scuole) e grossa presenza di insegnanti “precari”, categorie queste escluse da progetti di ulteriore formazione.
  • 19. Risultati “pratici” ● In alcune scuole dopo questa esperienza sono stati installati sistemi linux, questo sia nei computer degli uffici e sale professori, che nelle aule destinate ad esercitazioni da parte degli studenti. ● In altre scuole queste installazioni sono state limitate a qualche macchina, questo per dar modo al personale tutto di prendere pratica e conoscere la "novità" che per alcuni è il software Open source. ● In qualche scuola si è iniziato ad introdurre singoli programmi Open Suorce (Gimp, OpenOffice, Firefox etc etc), questo nell'ottica di un approccio "soft" alla tematica. ● In due scuole, l'Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore Statale di Casacalenda (CB) e L'Istituto Profesionale L. Montini di Campobasso, grazie all'opera di alcuni insegnanti, è iniziato un discorso organico di installazioni e uso “pratico” nelle attività di tutti i giorni di sistemi operativi e software Open Source.
  • 20. Nell'anno scolastico 2006/2007 il progetto “Free for learning” sarà ripetuto e ampliato. Il monte ore a disposizione del progetto è stato aumentato. L'Irre Molise ha dimostrato grande interesse per le tematiche dell'Open Source, e per la sua introduzione “pratica” nelle scuole di vario ordine e grado della regione Molise. E' positivo che da parte di un ente “Istituzionale” si sia mostrato interesse non solo pratico, ma anche “morale” a queste tematiche con una iniziativa che si spera sarà imitata.
  • 21. Un'esperienza di free-software nelle scuole L'esperienza dell'IRRE Molise, una iniziativa da parte di una istituzione scolastica, che ha avuto (per fortuna!) una ricaduta positiva. Fabio Riccio Linux Day - Teramo, 28 Ottobre 2006