1. Ecoincentivi sulle auto a ridotte
emissioni
Guida scritta da SuperMoney (www.supermoney.eu),
confronta le migliori offerte di assicurazioni, mutui,
prestiti, conti correnti, energia e telefonia.
2. Lo scorso marzo sono partiti gli ecoincentivi 2013 per
i veicoli a basse emissioni.
A quanto ammontano e chi può usufruirne?
• Per il 2013 stanziati 40 milioni di euro rigidamente ripartiti per tipologia
di acquirenti e di veicoli: saranno assegnati in ordine di prenotazione da
parte delle concessionarie fino a esaurimento
• Incentivi destinati a privati per uso proprio: 4,5 milioni (solo se il veicolo
ha emissioni di CO2 fino a 95 g/km) non è necessaria rottamazione
• Il resto dei finanziamenti è destinato esclusivamente alle imprese o a
veicoli destinati all'uso di terzi a condizione di rottamare un veicolo della
stessa categoria immatricolato da almeno dieci anni. Si prevede una spesa
media annua di 1.231 €
SuperMoney è l'unico sito web in Italia accreditato dall'Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM).
3. Quali veicoli si possono acquistare con gli incentivi?
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L'incentivo è previsto solo per l'acquisto di veicoli nuovi (non devono essere mai stati
immatricolati, nemmeno all'estero, e, quindi, non possono essere "chilometri zero") con
emissioni di anidride carbonica fino a 120 g/km aventi le seguenti alimentazioni:
• Elettrica
• Ibrida
• Gpl (esclusiva o bifuel)
• Metano (esclusiva o bifuel)
NB: sono esclusi dal contributo i veicoli "trasformati" a gas, cioè quelli non omologati dal
Costruttore per la doppia alimentazione.
Tipologie di veicoli acquistabili:
• Automobili
• Veicoli commerciali leggeri
• Ciclomotori e motocicli a due e tre ruote
• Quadricicli
NB: per ogni tipologia di veicolo sono specificate le caratteristiche (cilindrata, velocità
massima, massa, ecc.)
4. Chi concede il contributo e a quanto ammontano gli
Ecoincentivi?
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Il contributo è ripartito in parti uguali tra un contributo statale e uno sconto praticato dal
venditore. Per legge nell'atto di acquisto dovranno essere indicati sia lo sconto praticato sia
il contributo statale. NB: il contributo del venditore all'operazione non esclude la possibilità di
applicare ulteriori sconti o promozioni messe in atto dalla Casa costruttrice.
Il contributo cresce al diminuire delle emissioni ed è pari al 20% del prezzo di listino con un
tetto massimo così stabilito:
• veicoli con emissioni di CO2 fino a 50 g/km massimo di 5 mila euro;
• veicoli con emissioni di CO2 fino a 95 g/km massimo di 4 mila euro;
• veicoli con emissioni di CO2 fino a 120 g/km massimo di 2 mila euro.
5. Come si fa a prenotare gli Ecoincentivi?
• Dato che i fondi sono limitati, è stato necessario istituire un sistema di monitoraggio per
informare gli interessati, in tempo reale, della disponibilità di risorse e per prenotare il
contributo, visto che normalmente i veicoli hanno tempi di consegna piuttosto lunghi.
• I venditori dei veicoli agevolati, per la prenotazione dei contributi, hanno potuto
registrarsi al sistema informatico del ministero dello sviluppo economico fin dal 20
febbraio scorso secondo la procedura resa disponibile sul sito www.mise.gov.it.
• A partire dalle 9 del 14 marzo il contributo può essere prenotato sul sito del ministero
dal venditore precedentemente registrato. Il venditore, secondo la disponibilità di
risorse, otterrà una ricevuta di registrazione della prenotazione che dovrà "esercitare"
entro i successivi 90 giorni comunicando la targa del veicolo nuovo consegnato.
• Attenzione: se il veicolo nuovo è immatricolato fuori tempo massimo (dopo il 90° giorno
dalla prenotazione) il contributo statale non sarà erogato. Per questo motivo è
opportuno far inserire nel contratto d'acquisto una clausola che ne limiti l'efficacia
all'ottenimento effettivo del bonus, cioè all'immatricolazione entro i successivi 90 giorni
e all'effettiva prenotazione dello stesso, da provare mediante ricevuta da allegare al
contratto stesso.
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6. C’è una reale convenienza nell’acquisto di un’auto “verde”?
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SuperMoney ha messo a confronto i costi di mantenimento di due utilitarie quasi del tutto
identiche, a parte la fonte di alimentazione, una a benzina l’altra elettrica: assicurazione
auto, bollo, carburante costano meno complessivamente, sommando tutti i vantaggi
economici dell’auto elettrica, si possono arrivare a risparmiare fino a mille euro all’anno.
1 → Profilo: guidatore milanese di 30 anni in 5° classe di merito
2 → Bollo per un’auto euro 5 di 50 Kw, in Lombardia
3 → il costruttore stima 1,5 € ogni 100 km per l’auto elettrica; con i prezzi attuali della benzina si spenderebbero
8,6 € ogni 100 km
7. C’è una reale convenienza nell’acquisto di un’auto eco?
Gli altri vantaggi
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– I veicoli “green” possono circolare liberamente e gratuitamente nella maggior
parte delle Zone cittadine a traffico limitato (per chi vive a Milano, per
esempio, questo si traduce in un risparmio dai 2 ai 5 euro al giorno per
circolare nell’area C),
– Hanno accesso alle corsie preferenziali
– Non subiscono lo “stop” nelle giornate ecologiche indette dai Comuni.
– In molte città anche i parcheggi sulle strisce blu sono gratuiti per i veicoli ad
energia elettrica, ibridi e, in generale, ecologici.
– Lo svantaggio dei veicoli green è però il prezzo di listino pari a doppio/triplo di
un veicolo di pari livello alimentato a benzina o diesel
anche con incentivi rimangono non convenienti
8. Nuove linee guida della Commissione Europea
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Nuove linee guida sugli ecoincentivi che dovrebbero essere adottate da tutti gli Stati, Italia
compresa. Secondo Bruxelles i "semplici" incentivi dovrebbero essere accompagnati da
sovvenzioni, prestiti, sgravi fiscali e molte altre agevolazioni.
Linee guida Commissione Europea:
– Niente discriminazione per quanto concerne l’origine del veicolo in questione;
– Compatibilità con la legislazione Ue in tema di omologazione;
– Non violazione delle regole Ue in tema di aiuti di Stato;
– Presa in conto delle disposizioni in tema di appalti pubblici (direttiva 2009/33/Ce);
– Riconoscimento reciproco all’atto di notificare gli incentivi (direttiva 98/34/Ce);
– Neutralità tecnologica: incentivi non limitati a certe categorie di veicoli;
– Criteri comuni in tema di prestazioni: gli incentivi dovrebbero essere disponibili per
tutti i nuovi veicoli che raggiungono una determinata prestazione ambientale;
– Proporzionalità: l'incentivo proporzionale al miglioramento delle prestazioni;
– Dimensione adeguata dell’incentivo: l’incentivo non dovrebbe superare il costo
addizionale della tecnologia;
– Riferimento ai limiti dell’Ue in tema di CO2: le soglie per gli incentivi finanziari
dovrebbero tenerne conto.