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IIS “Da Vinci - Agherbino”
Liceo Scienze umane opzione economico -sociale
Classe IV C LES
Sceneggiatura teatrale
Titolo
IN-COSCIENTI A-NONIMI
SCENA 1
Le luci sono spente. Sei sedie sono disposte a semicerchio di fronte al
pubblico.
Si accendono le luci.
COORDINATORE DELL’INCONTRO: entra da sinistra, si siede per terra al
centro del palco, di fronte alle sedie, di spalle al pubblico.
COORDINATORE: numero 3-4-6, imprenditore incosciente da tre anni.
NICOLÒ (camminata robotica): entra da sinistra e si siede sulla prima sedia.
COORDINATORE: numero 0-7-5, lavoratore incosciente da tre mesi.
SONIA (camminata robotica): entra da destra e si siede sulla seconda sedia,
vicino a Nicolò.
COORDINATORE: numero 6-6-5, imprenditore incosciente da vent'anni.
CARLO (camminata robotica): entra da sinistra e si siede sulla terza sedia,
vicino a Sonia.
COORDINATORE: numero 0-2-3, lavoratore incosciente da un anno.
Non entra nessuno.
COORDINATORE: lavoratore numero 0-2-3.
COORDINATORE (guarda gli altri): dov’è il lavoratore numero 0-2-3?
TUTTI (voce robotica, guardandosi intorno): non – lo – so.
COORDINATORE: numero 5-5-5, lavoratore incosciente da una settimana.
EDDY (camminata robotica): entra da destra e si siede sulla quinta sedia,
lascia la quarta sedia vuota.
COORDINATORE: numero 8-9-0, imprenditore incosciente da cinque anni.
MARIO (camminata robotica): entra da sinistra e si siede sulla sesta sedia.
SFONDI:
Presentazione sfondo.pptx
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
SUONI: suono scena 1
SCENA 2
(Nicolò si alza in piedi, tutti i partecipanti lo guardano - in modo robotico).
Il COORDINATORE( guardandolo)”Bene, puoi iniziare.”
NICOLÒ ( guardandosi intorno)"Ciao a tutti, sono un imprenditore di una
grande azienda, ho quarantaquattro anni”
TUTTI i partecipantI (in coro): "Ciao lavoratore numero 0-7-5 "
NICOLÒ:Oggi sono qui per raccontarvi la mia storia."
(Nicolò abbassa lo sguardo e sospira.
I partecipanti lo guardano incuriositi -in modo robotico)
NICOLÒ: Gestisco un'azienda di panettoni che è passata a me da mio padre,
e che è stata fondata da mio nonno. Un anno fa è accaduto un incidente.”
MARIO:Cos’è successo?
NICOLÒ:Un mio (con tono robotico) di-pen-den-te, Giuseppe, è morto a
causa del malfunzionamento di una macchina, poiché per risparmiare ho
scelto di non investire soldi in (con tono robotico) mac-chi-na-ri più sicuri.”
(Nicolò si zittisce e si gira verso il coordinatore).
COORDINATORE ( guardandolo):”Spero tu sia riuscito a liberarti da questo
peso”
NICOLÒ: (con tono robotico) “Non sento nessun peso”
COORDINATORE:”Ma perchè non hai prestato maggiore attenzione alla
sicurezza dei tuoi dipendenti?”
NICOLO’: “Non - lo - so”....Non lo so” (in modo umano, cominciando a
muovere un braccio in modo naturale e non più robotico)
SFONDI:
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
SUONI: suono scena ½
suono scena 2/2
SCENA 3
COORDINATORE: “Lavoratore 075, puoi iniziare a raccontare la tua storia”
(utilizzando anche la lingua dei segni).
Sonia si alza in piedi, in modo robotico, per parlare
SONIA:(urlando) “Ciao a tutti…”
Tutti i personaggi le fanno cenno di abbassare il tono della voce, in modo
robotico
SONIA: ”Scusate, colpa del mio udito…
(prende una pausa e inizia a raccontare)
Fino a qualche tempo fa , avevo una vita tranquilla, la mia più grande
passione era ed è la musica e avevo trovato un lavoro che mi faceva stare
bene…..
(canzone di sottofondo).
Lavoro in un'impresa che produce cuffie anti rumore. Amavo la mia vita fino a
quando una mattina, distrattamente, mi sono avvicinata alla mia macchina da
lavoro, indossando le mie earpods, mentre ascoltavo la mia canzone preferita,
dimenticando la necessità di indossare le protezioni di sicurezza.
Nonostante avessi notato che la musica non copriva il frastuono dei
macchinari,ho continuato a lavorare, senza indossare le cuffie antirumore…
Ad un certo punto, i macchinari si sono fermati: era ora di pranzo. Mi sono
girata verso i miei colleghi e mi sono accorta che mi stavano parlando, ma io
non riuscivo più a sentirli.”
 (sottofondo di persone che parlano)
COORDINATORE:”Una passione coltivata sul luogo di lavoro può essere
fatale?”
SONIA: “No -n lo s-o, ….non lo so” (voce normale,mentre comincia ad usare
in modo naturale anche l’altro braccio)
-Sonia si siede e si spengono le luci (3 secondi di buio)
-Occhio di bue su una ballerina che balla scalza e con una cassa in mano al
centro del semicerchio
alla fine buio e si riaccendono le luci su tutti
SFONDI:
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
SUONI: suono scena ⅓
suono scena ⅔
suono scena 3/3
SCENA 4
PRESIDE: (Si alza in piedi e racconta con voce robotica) “Sono il preside di un Liceo
Classico di Verona , e nel paese si vocifera che sia molto severo e autoritario, solo
perché esigo obbedienza e rispetto nei miei confronti, come chiunque farebbe al mio
posto.
(cammina lentamente)Dico tutto quello che penso (fermo mentre guarda il pubblico)
e dico tutto ciò che penso, perché solo così riesco a tenere tutti in riga.
Lunedì scorso ho ricevuto una chiamata da un professore della mia scuola (alza
leggermente la voce e porta la mano verso l’orecchio simulando un telefono con le
dita) <<Preside venga subito >> (sgrana gli occhi)
Mi sono precipitato a scuola e ho visto le facce sconvolte di professori e alunni
(pausa con sospiro) e uno di quei ragazzi mi ha consegnato un foglio…
(tira fuori dalla tasca un foglio e lo legge- musica triste e voce femminile fuori
campo):
‘Cari ragazzi, probabilmente vi starete chiedendo il motivo di questo mio gesto.
Purtroppo, per mesi ho tenuto dentro di me ciò che stava accadendo nella mia vita; ho sofferto
talmente tanto , che il dolore è diventato insostenibile e ho pensato che non ci fosse altra via di
fuga.
Alcuni colleghi, per mesi, mi hanno ignorata, screditata e mi hanno fatta sentire come se non
valessi nulla: tutto ciò mi ha riportato al mio percorso scolastico, quando ero una ragazza e i miei
compagni mi bullizzavano.
Mi sono sentita, quindi, messa da parte ancora una volta e non ho avuto nessuno che potesse
aiutarmi, darmi un sostegno… solo voi , alunni miei, siete riusciti a dare un po’ di colore alla mia
vita grigia e, per questo, ho resistito fino ad ora.
A differenza vostra, anche il preside mi ha ritenuta sempre incapace, mi ha sovraccaricato di
lavoro spesso non retribuito, mentre gli altri docenti non hanno mai considerato la mia
opinione, parlando male di me alle mie spalle,  compiendo anche gesti crudeli come sputare nel mio
caffè. 
Ragazzi miei, voi non avete alcuna responsabilità e spero che, anche senza di me, non perdiate
mai  la voglia di imparare.
Vi ho voluto bene. Addio ragazzi.’
Ho capito che Le idee si possono discutere ,le persone si devono rispettare”
(suono aggiunto sotto)
COORDINATORE: Come hai fatto a non accorgerti prima del malessere che stavi
provocando?”
PRESIDE: “Non-lo-so”.....non lo so ( con voce umana, mettendo in movimento
naturale una delle gambe)
SFONDI:
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
SUONI: ​
​
suono scena 4
SCENA 5
EDDY: (con atteggiamento robotico): “Ciao,sono un lavoratore.”
GRUPPO:(con voce robotica) “Ciao la-vo-ra-to-re!”
EDDY: (con voce robotica) “Ho 32 anni e la-vo-ra-vo in un off-shore.
Finalmente, dopo tre anni, avevo trovato la-vo-ro. Per questo devo ringraziare
mia moglie, Johanna, per aver creduto in me fin dal principio.
(applausi degli altri partecipanti)
L’azienda dove lavoravo mi piaceva molto e, la prima volta che l’ho vista,
quasi non ci credevo: ero veramente contento di poter lavorare lì. La paga era
anche piuttosto dignitosa: (alzando la voce in modo robotico) 2.400 euro al
mese più 25 euro di straordinario, (con tono contento non robotico) una vera
fortuna! (pausa di qualche istante)
(con tono robotico) Con il passare del tempo, però, (tono umano e spento) il
mio entusiasmo calava sempre più. (tono robotico) Mi ero stancato della
monotonia del mio lavoro, tant'è che cominciai a non usare le precauzioni: a
partire dalla tuta fino all’elmetto protettivo.”
COORDINATORE: “E tua moglie cosa ne pensava?”
EDDY: “Johanna (con tono umano e pensoso) voleva che io facessi più
attenzione e che stessi di più a casa, anche per i nostri bambini. Le ore di
lavoro erano troppe e tornavo a casa sempre più raramente; (con tono
robotico) nonostante tutto, dovevo continuare per guadagnare, guadagnare,
guadagnare (con tono umano e spento) e poter mantenere la mia famiglia.”
COORDINATORE: (con tono apprensivo) “Bravo lavoratore, non è facile
raccontare una storia del genere, continua pure!”
(applauso euforico del gruppo)
EDDY: (con tono robotico) “Riuscii a resistere fino al 9 maggio. Ero ormai
esausto, dopo tutti quegli straordinari mi sembra ovvio! ah-ah-ah-ah-ah-ah
(risata). Ma subito dopo un'altra richiesta dal mio capo (con voce più cupa)
<<Vai subito a controllare le bombole di gas, non vorrei ci fossero perdite.>>
Lì per lì, non lo ascoltai, non avevo mai avuto problemi del genere (ridendo
con tono umano)e, quindi, non feci ciò che mi aveva chiesto .(sguardo perso e
voce affranta) Infatti, nello stesso giorno, qualche ora dopo, sentimmo un
forte boato (alzandosi con voce spaventata gridando).... BOOOM!!!! (parlando
velocemente) Poi le urla e dopo alcuni secondi ancora…. BOOOM, urla,....
BOOM!! (abbassando il tono di voce) così ancora per molto tempo. (con voce
robotica)Tutti scappammo e, per fortuna, tutti illesi.”
(applausi da parte del gruppo)
COORDINATORE: “La monotonia nell’usare le precauzioni può essere un
valido motivo per non essere prudenti?”
EDDY: (con voce robotica) “Non-lo-so, (pausa, sospiro e con voce umana e
con il capo chino) “non lo so…”( si muove naturalmente anche l’altra gamba)
SFONDI:
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
SUONI: suono scena 5
SCENA 6
PRESIDENTE: (fa un respiro profondo e inizia a parlare)
“Sono il presidente della squadra di calcio del Bari e quest'anno, a differenza
degli altri anni, volevo vincere a tutti i costi per arrivare in serie B. Quando ho
incontrato la squadra, alla prima convocazione, erano presenti calciatori,
mister e collaboratori ed ho riferito loro il mio progetto. (alzando il tono della
voce)
Eravamo tutti entusiasti, perché avevamo voglia di vincere e superare le
difficoltà.
Siccome ci credevo molto, durante gli allenamenti pretendevo molto dall'
allenatore, affinché i ragazzi migliorassero giorno dopo giorno le loro (con
voce robotica) pre-sta-zio-ni. (abbassando il capo)
Per soddisfare le mie richieste, l'allenatore intensificò gli allenamenti,
rendendoli molto pesanti ed intensi, sottovalutando gli sforzi fisici a cui erano
sottoposti i ragazzi. Finalmente, il giorno della tanto attesa partita contro la
squadra del Latina era arrivato, i calciatori entrarono in campo e si
mostrarono subito convinti e pronti per raggiungere il successo. Eravamo
fermi sul pareggio, ma verso gli ultimi minuti, avemmo l’occasione di vincere:
un rigore! Sul disco andò il più giovane della squadra, Mirko, che segnò.
Tutti corremmo in campo per esultare, (tono triste) ma ad un tratto Mirko si
accasciò a terra a causa di un attacco cardiaco. Nonostante i continui tentativi
dei soccorritori, Mirko non ce la fece e morì.”
COORDINATORE: “La voglia di successo può portarti a dimenticare che
anche i giocatori sono esseri umani?”
PRESIDENTE: (voce robotica) Non lo-so (i personaggi si tolgono la maglia
bianca e con voce umana) non lo so!!”
SFONDI:
SUONI: suono scena 6
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
SCENA 7
COORDINATORE: “Tocca al lavoratore 0-2-3, non è ancora arrivato?”
(Entra una bambina dalla platea con in mano un orsacchiotto e sale sul palco,
fermandosi,poi, davanti alla sedia vuota)
BAMBINA:Papà! papà! dove sei?”
(si ferma davanti alla sedia e guarda i partecipanti dell’incontro)
“Avete visto il mio papà?”
COORDINATORE:Come si chiama il tuo papà, piccolina?
Bambina : Si chiama Guido e io lo sto aspettando, ma lui non ritorna … E’
venuto qui? Il mio papà è bravissimo:costruisce le giostre e io devo andare
con lui sulla carrozza di Cenerentola e, poi, sul missile con le luci…
Posso aspettarlo qui con Carolina? La mia bambola è stanca …ecco si siede
qui, con me!( occupa la sedia vuota)
( Si spengono le luci e si accende l’occhio di bue sulla sedia di Guido su cui
c’è sua figlia con la bambola)
VOCE FUORI CAMPO (di Guido): “Mi chiamo Guido e quella che vedete è la
mia bellissima bambina….Ho sempre avuto il desiderio di provare forti
emozioni e stamattina stavo lavorando proprio alla nuova attrazione “black
death”, bellissima! (sospiro, pausa)... Una torre a caduta libera, alta cinquanta
metri! Sono un mastro giostraio, come mio padre,e tutto quello che so me l’ha
insegnato lui. È sempre stato un esempio e una guida per me, nel lavoro
come nella vita. Abbiamo lavorato sempre insieme, fianco a fianco, tranne
oggi… (pausa) maledetto giorno… (con enfasi). Mio padre si è accorto di
aver dimenticato degli attrezzi a casa, così mi ha detto che sarebbe andato a
prenderli e avrebbe fatto prima possibile. Sono rimasto lì, davanti a quella
giostra così pericolosa e io sapevo che provare una giostra non ancora
collaudata sarebbe stato pericoloso, ma, preso dall’euforia e dalla voglia di
provarla, sono salito e l’ho azionata. Poco dopo, il sedile su cui ero seduto, ha
iniziato a traballare. Preoccupato, ho guardato giù, (pausa).. nel vuoto
(pausa)... e proprio in quel momento alcune viti e bulloni hanno ceduto,
rendendo il sedile ancora più instabile, fino a quando… (pausa) BOOM!”
(rumore di uno schianto)....
COORDINATORE: “Come possono l’adrenalina e l’euforia averti fatto
dimenticare la tua famiglia, tua figlia , tuo padre?”
(Si riaccendono le luci )
Bambina: Il mio papà sta costruendo una torre molto alta, ma ha detto che
non è una giostra per i bambini…si può cadere e fare …boom!( la bambina fa
finta di cadere per terra)...Ma dov’è il mio papà? Perché non torna?
(Tutti i lavoratori e i datori di lavoro abbassano la testa . Il coordinatore si alza
e si inginocchia davanti alla bambina, di spalle al pubblico.)
COORDINATORE: “Il tuo papà è andato a costruire una nuova giostra, la più
bella del mondo, è sulle nuvole, sai?! E’ una giostra molto grande e difficile da
costruire, per questo non lo vedrai per un po’(pausa); sappi, però, che ti ama
moltissimo.”
SFONDI:
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
SUONI: suono scena 7
SCENA 8
Luci soffuse, occhio di bue
COORDINATORE: ( torna a sedersi, restando di spalle al pubblico) “L’essere
umano è naturalmente predisposto a provare emozioni, empatizzare e soffrire.
Nonostante egli nasca con la consapevolezza della morte, questo evento ha
da sempre rappresentato una grande barriera emotiva. La cosa peggiore che
potrebbe succedere ad un uomo è irrigidirsi davanti al dolore e allo sconforto.
Siamo uomini proprio quando nasce il dubbio in noi, ci mettiamo in
discussione, riconosciamo i nostri errori e cerchiamo di migliorarci. Ora
finalmente, vedo nei vostri occhi che il vostro dolore e i vostri rimorsi sono
simbolo di questa umanità: non siete più degli automi, ma degli esseri umani
che non hanno paura di scoprirsi imperfetti, di sapere di aver sbagliato
e,magari, di voler cambiare…. con dignità.”
Si alzano tutti in piedi.
NICOLÒ: Sono Nicolò Mirizzi e sono un imprenditore cosciente, da adesso.
SONIA: Mi chiamo Sonia Quarato e sono una lavoratrice cosciente, da
adesso
CARLO: Sono Carlo Bianco e sono un datore di lavoro cosciente, da adesso
EDDY: Sono Eddy Thompson e sono un lavoratore cosciente, da adesso
PRESIDE: Mi chiamo Marco Sottile e sono un preside cosciente, da adesso
FIGLIA DI GUIDO: Papà si chiamava Guido Netti e adesso è un angelo
mastro giostraio cosciente.
SUONI: suono scena 8

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  • 1. IIS “Da Vinci - Agherbino” Liceo Scienze umane opzione economico -sociale Classe IV C LES Sceneggiatura teatrale Titolo IN-COSCIENTI A-NONIMI SCENA 1 Le luci sono spente. Sei sedie sono disposte a semicerchio di fronte al pubblico. Si accendono le luci. COORDINATORE DELL’INCONTRO: entra da sinistra, si siede per terra al centro del palco, di fronte alle sedie, di spalle al pubblico. COORDINATORE: numero 3-4-6, imprenditore incosciente da tre anni. NICOLÒ (camminata robotica): entra da sinistra e si siede sulla prima sedia. COORDINATORE: numero 0-7-5, lavoratore incosciente da tre mesi. SONIA (camminata robotica): entra da destra e si siede sulla seconda sedia, vicino a Nicolò. COORDINATORE: numero 6-6-5, imprenditore incosciente da vent'anni. CARLO (camminata robotica): entra da sinistra e si siede sulla terza sedia, vicino a Sonia. COORDINATORE: numero 0-2-3, lavoratore incosciente da un anno. Non entra nessuno. COORDINATORE: lavoratore numero 0-2-3. COORDINATORE (guarda gli altri): dov’è il lavoratore numero 0-2-3? TUTTI (voce robotica, guardandosi intorno): non – lo – so. COORDINATORE: numero 5-5-5, lavoratore incosciente da una settimana. EDDY (camminata robotica): entra da destra e si siede sulla quinta sedia, lascia la quarta sedia vuota. COORDINATORE: numero 8-9-0, imprenditore incosciente da cinque anni. MARIO (camminata robotica): entra da sinistra e si siede sulla sesta sedia. SFONDI: Presentazione sfondo.pptx Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
  • 2. Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura SUONI: suono scena 1 SCENA 2 (Nicolò si alza in piedi, tutti i partecipanti lo guardano - in modo robotico). Il COORDINATORE( guardandolo)”Bene, puoi iniziare.” NICOLÒ ( guardandosi intorno)"Ciao a tutti, sono un imprenditore di una grande azienda, ho quarantaquattro anni” TUTTI i partecipantI (in coro): "Ciao lavoratore numero 0-7-5 " NICOLÒ:Oggi sono qui per raccontarvi la mia storia." (Nicolò abbassa lo sguardo e sospira. I partecipanti lo guardano incuriositi -in modo robotico) NICOLÒ: Gestisco un'azienda di panettoni che è passata a me da mio padre, e che è stata fondata da mio nonno. Un anno fa è accaduto un incidente.” MARIO:Cos’è successo? NICOLÒ:Un mio (con tono robotico) di-pen-den-te, Giuseppe, è morto a causa del malfunzionamento di una macchina, poiché per risparmiare ho scelto di non investire soldi in (con tono robotico) mac-chi-na-ri più sicuri.” (Nicolò si zittisce e si gira verso il coordinatore). COORDINATORE ( guardandolo):”Spero tu sia riuscito a liberarti da questo peso” NICOLÒ: (con tono robotico) “Non sento nessun peso” COORDINATORE:”Ma perchè non hai prestato maggiore attenzione alla sicurezza dei tuoi dipendenti?” NICOLO’: “Non - lo - so”....Non lo so” (in modo umano, cominciando a muovere un braccio in modo naturale e non più robotico) SFONDI: Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
  • 3. Tipologie foto per sfondo sceneggiatura SUONI: suono scena ½ suono scena 2/2 SCENA 3 COORDINATORE: “Lavoratore 075, puoi iniziare a raccontare la tua storia” (utilizzando anche la lingua dei segni). Sonia si alza in piedi, in modo robotico, per parlare SONIA:(urlando) “Ciao a tutti…” Tutti i personaggi le fanno cenno di abbassare il tono della voce, in modo robotico SONIA: ”Scusate, colpa del mio udito… (prende una pausa e inizia a raccontare) Fino a qualche tempo fa , avevo una vita tranquilla, la mia più grande passione era ed è la musica e avevo trovato un lavoro che mi faceva stare bene….. (canzone di sottofondo). Lavoro in un'impresa che produce cuffie anti rumore. Amavo la mia vita fino a quando una mattina, distrattamente, mi sono avvicinata alla mia macchina da lavoro, indossando le mie earpods, mentre ascoltavo la mia canzone preferita, dimenticando la necessità di indossare le protezioni di sicurezza. Nonostante avessi notato che la musica non copriva il frastuono dei macchinari,ho continuato a lavorare, senza indossare le cuffie antirumore… Ad un certo punto, i macchinari si sono fermati: era ora di pranzo. Mi sono girata verso i miei colleghi e mi sono accorta che mi stavano parlando, ma io non riuscivo più a sentirli.”  (sottofondo di persone che parlano) COORDINATORE:”Una passione coltivata sul luogo di lavoro può essere fatale?” SONIA: “No -n lo s-o, ….non lo so” (voce normale,mentre comincia ad usare in modo naturale anche l’altro braccio) -Sonia si siede e si spengono le luci (3 secondi di buio) -Occhio di bue su una ballerina che balla scalza e con una cassa in mano al centro del semicerchio alla fine buio e si riaccendono le luci su tutti SFONDI: Tipologie foto per sfondo sceneggiatura
  • 4. Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura SUONI: suono scena ⅓ suono scena ⅔ suono scena 3/3 SCENA 4 PRESIDE: (Si alza in piedi e racconta con voce robotica) “Sono il preside di un Liceo Classico di Verona , e nel paese si vocifera che sia molto severo e autoritario, solo perché esigo obbedienza e rispetto nei miei confronti, come chiunque farebbe al mio posto. (cammina lentamente)Dico tutto quello che penso (fermo mentre guarda il pubblico) e dico tutto ciò che penso, perché solo così riesco a tenere tutti in riga. Lunedì scorso ho ricevuto una chiamata da un professore della mia scuola (alza leggermente la voce e porta la mano verso l’orecchio simulando un telefono con le dita) <<Preside venga subito >> (sgrana gli occhi) Mi sono precipitato a scuola e ho visto le facce sconvolte di professori e alunni (pausa con sospiro) e uno di quei ragazzi mi ha consegnato un foglio… (tira fuori dalla tasca un foglio e lo legge- musica triste e voce femminile fuori campo): ‘Cari ragazzi, probabilmente vi starete chiedendo il motivo di questo mio gesto. Purtroppo, per mesi ho tenuto dentro di me ciò che stava accadendo nella mia vita; ho sofferto talmente tanto , che il dolore è diventato insostenibile e ho pensato che non ci fosse altra via di fuga. Alcuni colleghi, per mesi, mi hanno ignorata, screditata e mi hanno fatta sentire come se non valessi nulla: tutto ciò mi ha riportato al mio percorso scolastico, quando ero una ragazza e i miei compagni mi bullizzavano. Mi sono sentita, quindi, messa da parte ancora una volta e non ho avuto nessuno che potesse aiutarmi, darmi un sostegno… solo voi , alunni miei, siete riusciti a dare un po’ di colore alla mia vita grigia e, per questo, ho resistito fino ad ora. A differenza vostra, anche il preside mi ha ritenuta sempre incapace, mi ha sovraccaricato di lavoro spesso non retribuito, mentre gli altri docenti non hanno mai considerato la mia opinione, parlando male di me alle mie spalle,  compiendo anche gesti crudeli come sputare nel mio caffè. 
  • 5. Ragazzi miei, voi non avete alcuna responsabilità e spero che, anche senza di me, non perdiate mai  la voglia di imparare. Vi ho voluto bene. Addio ragazzi.’ Ho capito che Le idee si possono discutere ,le persone si devono rispettare” (suono aggiunto sotto) COORDINATORE: Come hai fatto a non accorgerti prima del malessere che stavi provocando?” PRESIDE: “Non-lo-so”.....non lo so ( con voce umana, mettendo in movimento naturale una delle gambe) SFONDI: Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura SUONI: ​ ​ suono scena 4 SCENA 5 EDDY: (con atteggiamento robotico): “Ciao,sono un lavoratore.” GRUPPO:(con voce robotica) “Ciao la-vo-ra-to-re!” EDDY: (con voce robotica) “Ho 32 anni e la-vo-ra-vo in un off-shore. Finalmente, dopo tre anni, avevo trovato la-vo-ro. Per questo devo ringraziare mia moglie, Johanna, per aver creduto in me fin dal principio. (applausi degli altri partecipanti) L’azienda dove lavoravo mi piaceva molto e, la prima volta che l’ho vista, quasi non ci credevo: ero veramente contento di poter lavorare lì. La paga era anche piuttosto dignitosa: (alzando la voce in modo robotico) 2.400 euro al mese più 25 euro di straordinario, (con tono contento non robotico) una vera fortuna! (pausa di qualche istante) (con tono robotico) Con il passare del tempo, però, (tono umano e spento) il mio entusiasmo calava sempre più. (tono robotico) Mi ero stancato della monotonia del mio lavoro, tant'è che cominciai a non usare le precauzioni: a partire dalla tuta fino all’elmetto protettivo.” COORDINATORE: “E tua moglie cosa ne pensava?” EDDY: “Johanna (con tono umano e pensoso) voleva che io facessi più attenzione e che stessi di più a casa, anche per i nostri bambini. Le ore di
  • 6. lavoro erano troppe e tornavo a casa sempre più raramente; (con tono robotico) nonostante tutto, dovevo continuare per guadagnare, guadagnare, guadagnare (con tono umano e spento) e poter mantenere la mia famiglia.” COORDINATORE: (con tono apprensivo) “Bravo lavoratore, non è facile raccontare una storia del genere, continua pure!” (applauso euforico del gruppo) EDDY: (con tono robotico) “Riuscii a resistere fino al 9 maggio. Ero ormai esausto, dopo tutti quegli straordinari mi sembra ovvio! ah-ah-ah-ah-ah-ah (risata). Ma subito dopo un'altra richiesta dal mio capo (con voce più cupa) <<Vai subito a controllare le bombole di gas, non vorrei ci fossero perdite.>> Lì per lì, non lo ascoltai, non avevo mai avuto problemi del genere (ridendo con tono umano)e, quindi, non feci ciò che mi aveva chiesto .(sguardo perso e voce affranta) Infatti, nello stesso giorno, qualche ora dopo, sentimmo un forte boato (alzandosi con voce spaventata gridando).... BOOOM!!!! (parlando velocemente) Poi le urla e dopo alcuni secondi ancora…. BOOOM, urla,.... BOOM!! (abbassando il tono di voce) così ancora per molto tempo. (con voce robotica)Tutti scappammo e, per fortuna, tutti illesi.” (applausi da parte del gruppo) COORDINATORE: “La monotonia nell’usare le precauzioni può essere un valido motivo per non essere prudenti?” EDDY: (con voce robotica) “Non-lo-so, (pausa, sospiro e con voce umana e con il capo chino) “non lo so…”( si muove naturalmente anche l’altra gamba) SFONDI: Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura SUONI: suono scena 5 SCENA 6 PRESIDENTE: (fa un respiro profondo e inizia a parlare) “Sono il presidente della squadra di calcio del Bari e quest'anno, a differenza degli altri anni, volevo vincere a tutti i costi per arrivare in serie B. Quando ho incontrato la squadra, alla prima convocazione, erano presenti calciatori, mister e collaboratori ed ho riferito loro il mio progetto. (alzando il tono della voce)
  • 7. Eravamo tutti entusiasti, perché avevamo voglia di vincere e superare le difficoltà. Siccome ci credevo molto, durante gli allenamenti pretendevo molto dall' allenatore, affinché i ragazzi migliorassero giorno dopo giorno le loro (con voce robotica) pre-sta-zio-ni. (abbassando il capo) Per soddisfare le mie richieste, l'allenatore intensificò gli allenamenti, rendendoli molto pesanti ed intensi, sottovalutando gli sforzi fisici a cui erano sottoposti i ragazzi. Finalmente, il giorno della tanto attesa partita contro la squadra del Latina era arrivato, i calciatori entrarono in campo e si mostrarono subito convinti e pronti per raggiungere il successo. Eravamo fermi sul pareggio, ma verso gli ultimi minuti, avemmo l’occasione di vincere: un rigore! Sul disco andò il più giovane della squadra, Mirko, che segnò. Tutti corremmo in campo per esultare, (tono triste) ma ad un tratto Mirko si accasciò a terra a causa di un attacco cardiaco. Nonostante i continui tentativi dei soccorritori, Mirko non ce la fece e morì.” COORDINATORE: “La voglia di successo può portarti a dimenticare che anche i giocatori sono esseri umani?” PRESIDENTE: (voce robotica) Non lo-so (i personaggi si tolgono la maglia bianca e con voce umana) non lo so!!” SFONDI: SUONI: suono scena 6 Tipologie foto per sfondo sceneggiatura SCENA 7 COORDINATORE: “Tocca al lavoratore 0-2-3, non è ancora arrivato?” (Entra una bambina dalla platea con in mano un orsacchiotto e sale sul palco, fermandosi,poi, davanti alla sedia vuota) BAMBINA:Papà! papà! dove sei?” (si ferma davanti alla sedia e guarda i partecipanti dell’incontro) “Avete visto il mio papà?” COORDINATORE:Come si chiama il tuo papà, piccolina? Bambina : Si chiama Guido e io lo sto aspettando, ma lui non ritorna … E’ venuto qui? Il mio papà è bravissimo:costruisce le giostre e io devo andare con lui sulla carrozza di Cenerentola e, poi, sul missile con le luci… Posso aspettarlo qui con Carolina? La mia bambola è stanca …ecco si siede qui, con me!( occupa la sedia vuota) ( Si spengono le luci e si accende l’occhio di bue sulla sedia di Guido su cui c’è sua figlia con la bambola) VOCE FUORI CAMPO (di Guido): “Mi chiamo Guido e quella che vedete è la mia bellissima bambina….Ho sempre avuto il desiderio di provare forti
  • 8. emozioni e stamattina stavo lavorando proprio alla nuova attrazione “black death”, bellissima! (sospiro, pausa)... Una torre a caduta libera, alta cinquanta metri! Sono un mastro giostraio, come mio padre,e tutto quello che so me l’ha insegnato lui. È sempre stato un esempio e una guida per me, nel lavoro come nella vita. Abbiamo lavorato sempre insieme, fianco a fianco, tranne oggi… (pausa) maledetto giorno… (con enfasi). Mio padre si è accorto di aver dimenticato degli attrezzi a casa, così mi ha detto che sarebbe andato a prenderli e avrebbe fatto prima possibile. Sono rimasto lì, davanti a quella giostra così pericolosa e io sapevo che provare una giostra non ancora collaudata sarebbe stato pericoloso, ma, preso dall’euforia e dalla voglia di provarla, sono salito e l’ho azionata. Poco dopo, il sedile su cui ero seduto, ha iniziato a traballare. Preoccupato, ho guardato giù, (pausa).. nel vuoto (pausa)... e proprio in quel momento alcune viti e bulloni hanno ceduto, rendendo il sedile ancora più instabile, fino a quando… (pausa) BOOM!” (rumore di uno schianto).... COORDINATORE: “Come possono l’adrenalina e l’euforia averti fatto dimenticare la tua famiglia, tua figlia , tuo padre?” (Si riaccendono le luci ) Bambina: Il mio papà sta costruendo una torre molto alta, ma ha detto che non è una giostra per i bambini…si può cadere e fare …boom!( la bambina fa finta di cadere per terra)...Ma dov’è il mio papà? Perché non torna? (Tutti i lavoratori e i datori di lavoro abbassano la testa . Il coordinatore si alza e si inginocchia davanti alla bambina, di spalle al pubblico.) COORDINATORE: “Il tuo papà è andato a costruire una nuova giostra, la più bella del mondo, è sulle nuvole, sai?! E’ una giostra molto grande e difficile da costruire, per questo non lo vedrai per un po’(pausa); sappi, però, che ti ama moltissimo.” SFONDI: Tipologie foto per sfondo sceneggiatura Tipologie foto per sfondo sceneggiatura SUONI: suono scena 7 SCENA 8 Luci soffuse, occhio di bue
  • 9. COORDINATORE: ( torna a sedersi, restando di spalle al pubblico) “L’essere umano è naturalmente predisposto a provare emozioni, empatizzare e soffrire. Nonostante egli nasca con la consapevolezza della morte, questo evento ha da sempre rappresentato una grande barriera emotiva. La cosa peggiore che potrebbe succedere ad un uomo è irrigidirsi davanti al dolore e allo sconforto. Siamo uomini proprio quando nasce il dubbio in noi, ci mettiamo in discussione, riconosciamo i nostri errori e cerchiamo di migliorarci. Ora finalmente, vedo nei vostri occhi che il vostro dolore e i vostri rimorsi sono simbolo di questa umanità: non siete più degli automi, ma degli esseri umani che non hanno paura di scoprirsi imperfetti, di sapere di aver sbagliato e,magari, di voler cambiare…. con dignità.” Si alzano tutti in piedi. NICOLÒ: Sono Nicolò Mirizzi e sono un imprenditore cosciente, da adesso. SONIA: Mi chiamo Sonia Quarato e sono una lavoratrice cosciente, da adesso CARLO: Sono Carlo Bianco e sono un datore di lavoro cosciente, da adesso EDDY: Sono Eddy Thompson e sono un lavoratore cosciente, da adesso PRESIDE: Mi chiamo Marco Sottile e sono un preside cosciente, da adesso FIGLIA DI GUIDO: Papà si chiamava Guido Netti e adesso è un angelo mastro giostraio cosciente. SUONI: suono scena 8