1. Astroemagazine
the first italian astronomical e-zine
Settembre 2000 n° 9
Ac qua su Ma r te
Appunti di
OTTIC A
AS T R O NO M IC A
Astroemagazine n° 9 – Settembre 2000 Sul web: http://astroemagazine.a strofili.org
La collimazione
RADIOASTRONOMIA
Antenne verso il
dei Newtoniani
cielo
La Supernova 2000cr
in NGC 5395
BIOASTRONOMIA
immagine di copertina
La comparsa della vita
sulla Terra
m
http://astroemagazine.astrofili.org
2. 2
Astroemagazine
Astroemagazine n° 9
In copertina:
L’oggetto Messier 16, più
comunemente chiamato M16 the first italian astronomical e-zine
in una spettacolare immagine n° 9 – Settembre 2000
ripresa dall’Hubble Space
Telescope (Fonte HST).
Direttore responsabile:
responsabile:
Mirko Sotgiu
miniatura
Coordinatore Generale:
EDITORIALE
Ippolito Forni
Cari lettori, bentornati sulle pagine di Astroemagazine.
Direttore tecnico e WebMaster: Che nella comunità astrofila vi fossero molti elementi validi lo sapevamo, ma
Trisciani Damiano
non osavamo certo sperare che in così tanti decidessero di entrare a far
Grafica PDF e Webmaster: parte della redazione di Astroemag con tanto entusiasmo.
Salvatore Pluchino Ma è anche grazie a voi lettori se Astroemagazine continua a viaggiare a
pieno ritmo, grazie all'incoraggiamento portato dai commenti sui
Promoters: newsgroup, dal numero di visite segnate dal counter e soprattutto, dal tam
Salvatore Pluchino, Marco Galluccio
tam telematico che ci sta facendo conoscere alla sempre più numerosa
Curatore News: comunità di internet.
Luca Zanchetta
Piacevoli sorprese vi aspettano su questo numero. Oltre ai numerosi articoli
Redazione: di astronomia teorica si sono aggiunte alcune sezioni tecniche, che
Damiano Trisciani, Ippolito Forni, Salvatore
renderanno felici gli osservatori della notte. E' anche presente una CCD
Pluchino, Fabio De Sicot, Piter Cardone, Luca
Zanchetta, Gabriele Profita, Tony Scarmato, Gallery, nella quale potrete partecipare anche voi con le vostre immagini ed
Paola Cannata, Marco Galluccio, Saverio infine l'almanacco del mese, di sicuro interesse anche per l'astrofilo alle
Cammarata, Luca Izzo, Mauro Facchini, Andrea prime armi.
Tasselli, Riccardo Renzi, Mirko Sotgiu,
Federica Pirovano, Roberto Benfatti, Antonio
Cosa state aspettando, dunque?
Catapano, Raffaello Lena.
Hanno collaborato a questo numero: Cieli sereni
Luca Izzo, Luca Zanchetta, Mirko Sotgiu,
Marco Migliardi, Alessandro Dimai, Raffaello
Lena, Fabio De Sicot, Salvatore Pluchino, La redazione
Antonio Catapano, Paola Cannata, Tony
Scarmato, Marco Galluccio, Saverio
Cammarata, Riccardo Renzi, Andrea Tasselli,
Piter Cardone, Gabriele Profita.
Su Internet:
http://astroemagazine.astrofili.org
E-Mail: damy2000@libero.it
Grafica e impaginazione:
Salvatore Pluchino
E-Mail: pluchino@tiscalinet.it
Tutto il materiale pubblicato su questo numero può
essere riprodotto solo dietro autorizzazione
formale rilasciata dall’autore dell’articolo, e con
citazione obbligatoria della fonte.
Astroemagazine
3. Sommario
Almanacco Ph emu 97 29
I Pianeti di Settembre 4
Seconda Parte
di Salvatore Pluchino
Sorella Luna 36
di Antonio Catapano
La collimazione dei
Asteroidi di L.Izzo 8 Astrofili 38 T E L E SC OP I N E W T ONIA NI
Deep-Sky di S.Cammarata 9 Campo Osservativo del di Andrea Tasselli 51
Le variabili del mese di L.Izzo 13
GIGA a Capracotta
di Paola Cannata Bioastronomia
Oggetto del Mese 14
E S O 1 8 4 G8 2 Astrofisica
di Luca Zanchetta
Sito del Mese 17
il
di Luca Zanchetta
La comparsa della vita
GETTI STELLARI sulla Terra
Osservazioni 20
di Tony Scarmato 39
I DOMI LU NARI di Piter Cardone 63
di R.Lena e P.Salimbeni Recensione Software
Recensione 44 Radioastronomia
Notiziario 22 Cartes Du Ciel
di Marco Galluccio
Astro-Chat
Astro- 45
di Saverio Cammarata
La sn 2000cr Tecnica
in N GC 5 3 9 5 A N TE N N E P U N TA TE
di Marco Migliardi VERSO I L C I EL O III Part e
e Alessandro Dimai di Salvatore Pluchino 67
News 24 CCD Gallery 70
Sistema Solare di S.Pluchino e M.Facchini
Image Processing
L’elaborazione delle
immagini al computer
Appunti di di Gabriele Profita 74
O tti ca Astr o n o mi ca Recensione Libri 75
48
Acqua su Marte 26
di Riccardo Renzi Foto del Mese
di Mirko Sotgiu
76
di Fabio De Sicot
4. I l cielo d i
4
L’ALMANACCO Set t emb r e
DI ASTROEMAGAZINE a cura della REDAZIONE
C
Settembre data A.R. Decl. D.T. D.A. Magn. Elong. F.I.
ari lettori da questo numero di
Settembre di Astroemagazine iniziano
h m ° ' U.A. " °
una serie di nuove rubriche mensili. Tra
i nuovi appuntamenti c’e’ quello del-
Mercurio 2 11 24 +5 04 1,363 4,9 -0,7 10 E 0,951
l’Almanacco di Astroemagazine che con le
7 11 55 +1 12 1,339 5,0 -0,5 14 E 0,916
sue pagine si impegnerà a tenervi informati
12 12 24 -2 34 1,304 5,1 -0,2 17 E 0,879
sugli eventi astronomici del mese in corso.
17 12 51 -6 08 1,258 5,3 -0,1 20 E 0,838
Troverete interessanti notizie sui pianeti
22 13 17 -9 29 1,204 5,5 0,0 22 E 0,794 visibili e sugli oggetti deep-sky osservabili
28 13 41 -12 31 1,141 5,9 0,1 24 E 0,742 nelle costellazioni che varcano il cielo in
questo periodo. Inoltre una sezione
Venere interamente dedicata alle “variabili” darà
1 12 05 +0 35 1,547 10,8 -3,3 22 E 0,92 modo anche agli astrofili variabilisti di
7 12 32 -2 30 1,521 11,1 -3,3 24 E 0,914 pianificare le loro osservazioni. Non ci resta
17 13 17 -7 35 1,474 11,4 -3,3 26 E 0,895 che augurarvi di poter utilizzare al meglio le
27 14 02 -12 24 1,423 11,8 -3,4 29 E 0,874 informazioni che tale rubrica conterrà a
partire da questo numero. Cieli sereni a tutti
voi.
Marte
La redazione.
1 9 30 +15 57 2,567 3,6 2,0 19 W 0,990
7 9 45 +14 45 2,550 3,7 2,0 21 W 0,984
17 10 10 +12 37 2,517 3,7 2,0 24 W 0,984
27 10 34 +10 21 2,477 3,8 2,0 28 W 0,980
Giove
1 4 33 +21 03 4,928 39,9 37,3 -2,0 89 W
7 4 35 +21 07 4,837 40,7 38,0 -2,0 94 W
17 4 38 +21 11 4,687 42,0 39,2 -2,1 103 W Effemeridi dei pianeti per il
27 +21 12 4,542 43,4 40,5 -2,1 113 W
4 39
mese di Settembre
Dalla tabella qui a sinistra è possibile
Saturno avere le effemeridi dei pianeti per tutto il
1 3 56 +18 11 8,940 18,6 17,0 +0,3 98 W mese di Settembre.
7 3 57 +18 12 8,842 18,8 17,2 +0,3 104 W Nella prima colonna dei dati troviamo il
17 3 57 +18 10 8,686 19,2 17,5 +0,2 113 W giorno di riferimento per il mese in corso,
27 3 56 +18 06 8,540 19,5 17,8 +0,2 123 W
seguono l’ascensione retta (A.R.), la
declinazione (D), la distanza dalla Terra
(D.T.), il diametro apparente (D.A.)
Urano rispettivamente con i valori equatoriali
1 21 22 -16 07 19,001 3,6 6,0 159 E (eq.) e polari (pol.), la mag-nitudine
7 21 22 -16 11 19,043 3,6 6,0 153 E (Magn.), l’elongazione (Elong.) e la
17 21 20 -16 17 19,136 3,6 6,1 143 E frazione illuminata (F.I.).
27 21 19 -16 21 19,252 3,6 6,1 133 E
Nettuno
N.B.: i tempi indicati sono in T.U.
1 20 26 -18 59 29,276 2,5 7,7 145 E (Tempo Universale),per ottenere il tempo
7 20 25 -19 01 29,339 2,5 7,7 140 E locale bisogna aggiungere 1 ora quando
17 20 25 -19 04 29,461 2,5 7,7 130 E vige l'ora solare,2 ore quando vige l'ora
27 20 24 -19 05 29,602 2,5 7,7 120 E legale.Le effemeridi di posizione dei
pianeti si riferiscono a 0h T.U.;per le
congiunzioni planetarie si dà anche
Plutone l'elongazione dal Sole: se è piccola,il
1 16 40 -11 16 30,258 0,1 13,7 91 E fenomeno è inosservabile. Si ringrazia la
7 16 40 -11 19 30,299 0,1 13,7 86 E sezione pianeti di Astrofili.org per la
17 16 41 -11 24 30,303 0,1 13,7 76 E cortese collaborazione e la disponibilità
dei dati sui pianeti pubblicati su queste
27 16 41 -11 30 30,306 0,1 13,7 57 E
pagine.
Astroemagazine
5. I due pianeti giganti, come li può osservare chi ha il coraggio di
Eventi di Settembre
affrontare una levataccia, con un telescopio da 10-15cm, in
condizioni di seeing mediocre.
giorno per giorno
Data Ora(UT) Evento
02 04:30 Giove in quadratura
02 09:00 Plutone in quadratura
04 01:55 Venere in congiunzione con Eta Vir (22' S)
05 01:00 Urano in congiunzione con Iota Cap (40' N)
05 12:09 Plutone in congiunzione con la Luna (7° 24' N)
06 05:00 Mercurio in congiunzione con Beta Vir (2' N)
07 18:00 Giove in congiunzione con Alfa Tau (4° 37' N)
08 08:50 Venere in congiunzione con Gamma Vir (1° 56' S)
09 22:31 Nettuno in congiunzione con la Luna (1° 10' N)
11 01:25 Urano in congiunzione con la Luna (1° 25' N) Saturno in una immagine in tricromia ripresa poco tempo prima
di chiudere il numero (dunque “fresca di chip!!”) da RICCARDO
12 08:00 Mercurio al nodo discendente dell'orbita
RENZI. L’immagine nonostante le poco favorevoli condizioni di
12 19:00 Saturno stazionario in ascensione retta seeing al momento dell’integrazione, riesce in pieno a
valorizzare l’aspetto tipico di Saturno in questo periodo. Infatti
15 00:00 Venere in congiunzione con Theta Vir (1° 08' S) gli anelli hanno una inclinazione molto elevata rispetto al
nostro piano di osservazione, tanto da rendere osservabili più
16 07:00 Marte in congiunzione con Alfa Leo (48' N) facilmente le varie divisioni degli stessi.
18 19:00 Venere in congiunzione con Alfa Vir (2° 41' N)
19 01:22 Saturno in congiunzione con la Luna (1° 47' N)
19 19:05 Giove in congiunzione con la Luna (2° 29' N)
22 16:00 Mercurio all'afelio
23 15:00 Mercurio in congiunzione con alfa Vir (39' N)
25 16:42 Marte in congiunzione con la Luna (2° 21' S)
26 11:00 Marte in congiunzione con Rho Leo (1° 10' N)
28 10:00 Venere al nodo discendente dell'orbita
29 12:51 Mercurio in congiunzione con la Luna (7° 39' S)
29 13:00 Giove stazionario in ascensione retta
Giove in tricromia in una immagine anch’essa recentissima
30 00:08 Venere in congiunzione con la Luna (5° 16' S)
Stesso strumento della foto precedente. Foto RICCARDO RENZI.
Ecco come si mostra il cielo ad Ovest alle 19
(TMEC+1h), ora del tramonto, nel giorno15 Settembre
per le latitudini centrali italiane. Bassi sull’orizzonte
appaiono Venere e Mercurio nella costellazione della
Vergine rispettivamente a 11° e 7° sull’orizzonte
Astroemagazine
6. 6
In alto: Il cielo di metà Settembre così come si mostra ad un
osservatore del centro Italia che guarda ad Est nella mezzanotte
del 15. Sono da poco sorti i due pianeti giganti del sistema
solare: Giove e Saturno rispettivamente a 12° e 17° sull’orizzonte
est. Giove a metà mese, di magnitudine –2,1 , sorge pochi minuti
prima delle 23 (ora locale) finendo per transitare per il
meridiano intorno alle 6 della mattina seguente; Saturno sorge
invece intorno alle 22.20 ora locale transitando per le 5.30 del
mattino seguente. Ha una magnitudine di +0,2 che manterrà
costante per tutta la seconda parte del mese. Entrambi i pianeti si
trovano nella costellazione del Toro e giorno 15 hanno una
distanza reciproca di circa 10°.
A sinistra: Un grafico che mostra le posizioni delle lune
galileiane di Giove. Lungo l’asse verticale iniziando dall’alto
ogni tacca corrisponde ad un giorno del mese di Settembre.
Nel grafico, Giove è sempre compreso tra le due linee parallele
azzurre, mentre le quattro curve di colore diverso rappresentano
la posizione dei quattro satelliti giorno dopo giorno.
In rosso è indicato il satellite IO, in verde EUROPA, in blu
GANIMEDE ed in viola CALLISTO.
Sono tutte posizioni riferite alla mezzanotte (TMEC) in ora
Solare, quindi bisogna tener presente che con l’ora legale in uso
bisogna aggiungere un’ora al TMEC del grafico. In pratica, è
come se le posizioni graficate siano state riferite alle ore 01.00
AM locale.
Astroemagazine
7. 7
La cartina raffigura l’aspetto del cielo alla mezzanotte (ora locale ottenuta aggiungendo 2 ore al tempo universale) del 15
Settembre per un osservatore posto alle latitudini medie italiane. Lungo la circonferenza ai bordi sono segnati i valori
dell’azimut: troverete il NORD corrispondente a 0° posto a destra della cartina, il SUD corrispondente a 180° a sinistra, l’EST
a 270° in basso e l’OVEST a 90° in alto. Lo ZENIT corrisponde al centro della cartina. Sono state raffigurate stelle fino ad una
magnitudine 4-4.5.
AVVISO AI LETTORI DI Astroemagazine
L’ ASTROPOSTA DI ASTROEMAGAZINE
Dal prossimo numero di AstroE-magazine, Riccardo Renzi e Andrea Tasselli rispondono ai vostri quesiti astronomici
in una nuova rubrica: l’ Astroposta dei lettori.
Scriveteci all'indirizzo di posta elettronica: astroposta@astrofili.org !!!
Riccardo Renzi e Andrea Tasselli
Astroemagazine
8. ASTEROIDI del cielo di SETTEMBRE
8
Gli
Data AR declinazione r delta mag Elong
22 Kalliope
a cura di Luca Izzo 28 Ago 2000 0:30:16 22h53m11.40s -29 47' 51.7" 2.878 1.912 10.6 159.0
l.izzo@libero.it 1 Set 2000 0:30:16 22h49m40.34s -30 06' 20.8" 2.874 1.913 10.7 158.1
5 Set 2000 0:30:16 22h46m07.59s -30 21' 26.2" 2.870 1.918 10.7 156.3
10 Set 2000 0:30:16 22h41m45.51s -30 35' 08.6" 2.864 1.930 10.7 153.2
15 Set 2000 0:30:16 22h37m34.75s -30 42' 51.1" 2.859 1.948 10.8 149.4
20 Set 2000 0:30:16 22h33m42.19s -30 44' 27.7" 2.854 1.971 10.9 145.2
N el mese di Settembre
sono 6 gli asteroidi
che giungono all'op-
posizione superando la 11°
25
30
5
Set
Set
Ott
2000
2000
2000
0:30:16
0:30:16
0:30:16
22h30m14.00s
22h27m15.67s
22h24m51.49s
-30
-30
-30
40'
29'
13'
02.2"
46.1"
59.7"
2.849
2.844
2.839
2.001
2.035
2.074
10.9
11.0
11.1
140.8
136.2
131.6
magnitudine e due di questi, 27 Euterpe
27 Euterpe e 21 Lutetia, 28 Ago 2000 0:30:16 22h56m28.46s -09 23' 38.0" 2.438 1.432 10.0 172.8
raggiungono rispettivamente 1 Set 2000 0:30:16 22h52m43.90s -09 48' 28.6" 2.430 1.422 9.9 176.9
la 9.9 e la 9.5. Per di più 22 5 Set 2000 0:30:16 22h48m54.39s -10 13' 08.8" 2.423 1.416 9.9 176.1
Kalliope è molto vicino a 471 10 Set 2000 0:30:16 22h44m07.81s -10 42' 57.7" 2.414 1.415 10.0 170.5
15 Set 2000 0:30:16 22h39m30.10s -11 10' 46.5" 2.405 1.420 10.2 164.5
Papagena e insieme si 20 Set 2000 0:30:16 22h35m09.86s -11 35' 47.1" 2.395 1.432 10.3 158.6
dirigono verso Sud-Ovest; 25 Set 2000 0:30:16 22h31m15.05s -11 57' 19.5" 2.386 1.450 10.4 152.7
inoltre nei pressi di questi 30 Set 2000 0:30:16 22h27m52.89s -12 14' 51.1" 2.376 1.473 10.5 146.9
due corpi oltre ad esserci 5 Ott 2000 0:30:16 22h25m09.21s -12 27' 59.6" 2.367 1.502 10.6 141.3
Fomalhaut, la stella alfa del
Pesce Australe troviamo un 41 Daphne
asteroide Near-Earth cros- 28 Ago 2000 0:30:16 00h43m40.29s +03 43' 42.4" 3.185 2.316 12.2 143.5
sing, 4486 Mythra, di cui 1 Set 2000 0:30:16 00h41m42.24s +03 15' 10.9" 3.194 2.292 12.1 148.0
5 Set 2000 0:30:16 00h39m28.60s +02 44' 47.3" 3.202 2.273 12.0 152.6
sono richieste osservazioni 10 Set 2000 0:30:16 00h36m22.46s +02 04' 35.9" 3.211 2.254 12.0 158.4
poichè si conosce la sua 15 Set 2000 0:30:16 00h32m58.96s +01 22' 33.4" 3.221 2.242 11.9 164.2
orbita con una accuratezza 20 Set 2000 0:30:16 00h29m22.66s +00 39' 21.7" 3.231 2.237 11.7 170.1
non elevata. 25 Set 2000 0:30:16 00h25m38.57s -00 04' 13.9" 3.240 2.239 11.6 175.5
A proposito di Near-Earth, la 30 Set 2000 0:30:16 00h21m52.29s -00 47' 24.8" 3.249 2.250 11.6 176.2
NEAT/MSSS survey ha 5 Ott 2000 0:30:16 00h18m09.66s -01 29' 21.2" 3.259 2.267 11.8 170.9
scoperto un asteroide, 2000
4486 Mithra
QW7, che nei primi giorni di
28 Ago 2000 0:30:16 22h47m08.03s -32 46' 06.5" 1.147 0.148 12.8 156.5
settembre passerà a soli 0.032 1 Set 2000 0:30:16 22h41m19.81s -28 40' 55.6" 1.188 0.189 13.3 159.6
UA dalla Terra, circa 12 volte 5 Set 2000 0:30:16 22h37m53.71s -25 54' 46.0" 1.229 0.232 13.7 160.4
la distanza Terra-Luna. 10 Set 2000 0:30:16 22h35m27.19s -23 26' 40.9" 1.280 0.288 14.3 159.2
Questo asteroide intor-no ai 15 Set 2000 0:30:16 22h34m20.33s -21 36' 08.2" 1.331 0.347 14.8 156.6
primi giorni di settembre 20 Set 2000 0:30:16 22h34m11.05s -20 07' 38.8" 1.382 0.409 15.3 153.4
raggiungerà la mag. 12.7 ma 25 Set 2000 0:30:16 22h34m48.46s -18 52' 53.0" 1.433 0.474 15.8 149.7
subito calerà di luminosità . 30 Set 2000 0:30:16 22h36m07.08s -17 46' 56.9" 1.483 0.543 16.2 145.9
5 Ott 2000 0:30:16 22h38m02.86s -16 46' 51.9" 1.532 0.614 16.6 142.1
Sono richieste osservazioni di
questo asteroide, poichè esso 471 Papagena
fa parte della categoria degli 28 Ago 2000 0:30:16 22h52m11.20s -32 25' 29.4" 2.490 1.531 10.1 156.5
Amor, una classe dei Near- 1 Set 2000 0:30:16 22h48m45.25s -32 52' 54.1" 2.482 1.529 10.1 155.3
Earth. 5 Set 2000 0:30:16 22h45m15.95s -33 15' 53.4" 2.473 1.530 10.1 153.4
10 Set 2000 0:30:16 22h40m57.34s -33 37' 50.3" 2.462 1.537 10.1 150.2
15 Set 2000 0:30:16 22h36m50.88s -33 51' 50.0" 2.452 1.549 10.2 146.5
20 Set 2000 0:30:16 22h33m05.26s -33 57' 42.6" 2.441 1.567 10.2 142.5
25 Set 2000 0:30:16 22h29m48.29s -33 55' 32.0" 2.431 1.589 10.3 138.2
30 Set 2000 0:30:16 22h27m06.87s -33 45' 33.9" 2.421 1.616 10.4 133.9
5 Ott 2000 0:30:16 22h25m06.29s -33 28' 16.5" 2.411 1.647 10.4 129.5
55 Pandora
28 Ago 2000 0:30:16 23h34m22.68s -08 42' 41.9" 2.410 1.425 11.0 163.4
1 Set 2000 0:30:16 23h31m07.78s -08 52' 25.4" 2.407 1.411 10.9 167.8
5 Set 2000 0:30:16 23h27m40.59s -09 02' 06.2" 2.404 1.402 10.8 171.9
10 Set 2000 0:30:16 23h23m10.92s -09 13' 31.8" 2.401 1.396 10.7 175.2
15 Set 2000 0:30:16 23h18m37.59s -09 23' 31.0" 2.397 1.397 10.7 172.7
20 Set 2000 0:30:16 23h14m09.38s -09 31' 24.0" 2.394 1.404 10.9 167.6
25 Set 2000 0:30:16 23h09m55.00s -09 36' 36.5" 2.391 1.417 11.0 162.1
30 Set 2000 0:30:16 23h06m02.90s -09 38' 39.1" 2.388 1.436 11.1 156.4
5 Ott 2000 0:30:16 23h02m40.50s -09 37' 09.7" 2.385 1.462 11.2 150.9
88 Thisbe
28 Ago 2000 0:30:16 00h19m01.53s +10 58' 28.4" 2.412 1.512 10.6 145.4
1 Set 2000 0:30:16 00h16m46.96s +10 54' 17.9" 2.417 1.492 10.6 149.6
5 Set 2000 0:30:16 00h14m12.96s +10 46' 48.4" 2.422 1.476 10.5 153.9
10 Set 2000 0:30:16 00h10m37.83s +10 32' 59.5" 2.428 1.460 10.4 159.2
15 Set 2000 0:30:16 00h06m43.90s +10 14' 37.5" 2.434 1.451 10.3 164.2
20 Set 2000 0:30:16 00h02m38.65s +09 52' 16.4" 2.441 1.448 10.2 168.7
25 Set 2000 0:30:16 23h58m30.17s +09 26' 39.4" 2.447 1.451 10.1 171.1
30 Set 2000 0:30:16 23h54m27.19s +08 58' 40.0" 2.454 1.461 10.2 170.0
5 Ott 2000 0:30:16 23h50m38.33s +08 29' 20.4" 2.460 1.478 10.3 166.1
9. 9 9
O gget t i D eep- S ky
NEL CIELO DI SETTEMBRE
I
l cielo di fine estate che ci mostrano
le notti di Settembre, porta con se
molti oggetti “deep-sky” che hanno
da sempre affascinato astronomi, astrofili
o semplici curiosi del cielo grazie alla
loro notevole spettacolarità . Alcuni infatti
nelle notti con un buon seeing sono ben
visibili anche ad occhio nudo, altri sono
tra gli oggetti più “fotografati” dagli
astrofotografi di tutto il mondo proprio
grazie alla loro bellezza.
In queste pagine, oltre che a trovare una
tabella riassuntiva dei dati per
individuare ed osservare questi splendidi
oggetti, troverete alcune notizie
interessanti che corredano una loro
galleria di foto.
M34 è un ammasso aperto non troppo esteso che può essere osservato in
un telescopio amatoriale con buoni risultati. Comunque anche
l'osservazione effettuata con un buon binocolo non è deludente.
Catalogo Nome Cost. A.R. Dec. Mag.
M34 Perseo 2h38m +42°34' 5.05
M52 Cassiopea 23h22m +61°19' 7.03
M103 Cassiopea 1h30m +60°27' 7.04
M31 Galassia di Andromeda Andromeda 0h40m +41°0' 3.08
M2 Acquario 21h31m -1°3' 6.03
M45 Pleiadi Toro 3h41m +23°58' 1.06
M1 Nebulosa del Granchio Toro 5h31m +21°59' 8.04
M27 Nebulosa Manubrio Volpe 19h57m -22°35' 7.06
M57 Nebulosa Anello Lira 18h52m +32°58' 9.03
M29 Cigno 20h22m +38°22' 7.01
M39 Cigno 21h30m 48°13' 5.02
NGC7000 Nebulosa Nord America Cigno 20h58m +44°20' 6.00
M13 Ercole 16h40m +36°33' 5.07
M92 Ercole 17h16m +43°12' 6.01
La tabella riporta l’elenco degli oggetti visibili nelle notti di settembre. Insieme al numero di Catalogo, vi sono
altri dati utili come il nome “comune” dell’oggetto, o la costellazione di appartenenza. Infine non mancano le
coordinate equatoriali (Ascensione Retta e Declinazione) e la magnitudine visuale dell’oggetto.
Astroemagazine
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10
M52 è un ammasso aperto poco esteso che può già M103 è un altro ammasso aperto che per via delle sue
essere scorto in un binocolo ma conviene osservare dimensioni dovrebbe essere osservato con un
con un telescopio anche se amatoriale. telescopio di almeno 10 cm di diametro.
La galassia di Andromeda è la galassia più facilmente M2 è un bel ammasso globulare che può essere
visibile in cielo vista la sua luminosità. Si trova a 2.2 osservato molto facilmente anche con un binocolo.
milioni da noi e già nelle foto a lunga posa con un
obbiettivo da 70-80mm si mostra in tutta la sua
bellezza.
L'ammasso aperto delle pleiadi è
uno dei più famosi sia per la sua
luminosità sia per le sue
caratteristiche peculiari. Esso
infatti già ad occhio nudo si
mostra in un gruppo di 6/7
stelline blu. Con un binocolo è
già possibile intravedere la nube
blu che circonda queste stelle
molto giovani.
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11
M27 La nebulosa manubrio è una delle nebulose
planetarie più facilmente individuabili nel cielo. Per
scorgerla è già sufficiente un buon binocolo ma per
vedere qualche particolare bisogna attrezzarsi di un
telescopio con un diametro di 9/10cm.
M1 La nebulosa del granchio è una delle più famose
e facilmente individuabili resti di supernova, non ché
uno dei più "nuovi" essendo scoppiata nel 1054.
M29 (in alto) ed M39 (in basso) sono due ammassi
aperti già visibili in un binocolo che non hanno
bisogno di alcuna nota particolare.
M57 La nebulosa ad anello è una delle più famose
nebulose planetarie di tutto il cielo ma essendo di
nona magnitudine è difficilmente individuabile da un
osservatore poco esperto.
12. 12 12
NGC7000 La nebulosa Nord America è una
nebulosa diffusa che prende il suo nome dalla sua
particolare forma. Comunque anche se è di sesta
magnitudine non è facile scorgerla essendo molto
estesa. I migliori strumenti per osservarla sono i
binocoli anche se rende meglio in riprese fotografiche
con pose abbastanza lunghe.
M92 è un ammasso globulare che anche se meno
famoso di M13 merita ugualmente un'occhiata anche
se con un semplice binocolo.
M13 è uno degli ammassi globulari più famosi del
cielo non ché uno dei più luminosi. Si scorge già ad
occhio nudo ma è solo con un binocolo che si
comincia ad appezzare. Con un telescopio amatoriale
è già possibile separare qualche stella dell'ammasso.
Astroemagazine
13. 13
VARIABILI a cura di Luca Izzo l.izzo@libero.it
Nella costellazione del Perseo vi è una stella che varia Ecco una lista di variabili ad eclisse da osservare.
periodicamente la propria luminosità: tale stella è Algol, la Le date indicano i minimi osservabili, in assenza di Luna o in modo
Beta del Perseo ed è una variabile ad eclisse. tale che la Luna non disturbi molto l'osservazione.
Cosa è una variabile ad eclisse?
E' una stella doppia stretta, la cui variabilità dipende Stella Min Ora TU dd mm yy
essenzialmenteda un effetto geometrico di mutua occultazione. Beta Lyr 54,28 23 28 8 2000
Non è una variabile fisica, dunque. 0,43 21 23 9 2000
La variazione luminosa avviene in queste stelle per il fatto che 33,51 19 6 10 2000
il loro piano orbitale contiene la visuale, o è molto prossimo ad
Beta Per 11,76 3 10 9 2000
essa. Ne consegue che ad ogni semirivoluzione una delle due
stelle passa, in tutto o in parte, davanti all'altra e la occulta, di (Algol) 49,60 20 15 9 2000
modo che la luce, che prima proveniva da entrambe le stelle, 43,14 1 3 10 2000
ora proviene da una sola di esse, quella che sta di fronte 32,06 22 5 10 2000
all'altra rispetto a noi, o tutt'al più dalla stella occultante e da 20,98 19 8 10 2000
parte di quella occultata. TW Dra 14,19 2 3 9 2000
Quando avviene l'occultazione, il flusso luminoso proveniente 36,06 21 5 9 2000
dalla stella binaria, che però all'occhio e anche al telescopio 25,42 22 19 9 2000
appare singola, diminuisce e la curva di luce presenta un 14,79 23 3 10 2000
minimo, tanto più profondo quanto più è brillante è la stella
36,66 18 6 10 2000
occultata rispetto a quella che le sta passando davanti. A
seconda delle circostanze delle circostanze dell'occultazione U Cep 0,41 0 30 8 2000
(chiamata impropriamente eclisse) si hanno 3 diversi tipi di 40,50 23 3 9 2000
variabile ad eclisse: 20,84 22 23 9 2000
1) le variabili tipo Algol (EA) 0,93 22 28 9 2000
2) le variabili tipo Beta Lyrae (EB) 41,02 21 3 10 2000
3)le variabili tipo W UMa (EW) 21,10 21 8 10 2000
Descriveremo in un altra occasione le caratteristiche di tali RZ Cas 15,82 21 1 9 2000
classi, adesso parliamo del loro studio, fotometrico (della curva 41,68 20 7 9 2000
di luce) e spettroscopico (del loro spettro).
33,38 19 19 9 2000
Analizzando questi dati si può risalire alla massa e ai raggi di
queste stelle. 59,23 18 25 9 2000
Il tempo di rivoluzione è uguale al periodo che si deduce dalla 40,40 23 26 9 2000
curva di luce, e la misura relativa dei raggi delle due stelle si 25,08 18 1 10 2000
può ricavare dalla durata delle eclissi. Inoltre, dalladalla 50,94 17 7 10 2000
diversa profondità dei minimi di luce si può risalire alla 32,11 22 8 10 2000
temperatura delle singole componenti del sistema. RS CVn 42,31 22 2 9 2000
La velocità con cui ogni stella percorre la sua orbita e le 26,55 22 26 9 2000
dimensioni di questa si possono poi ottenere dalla misura 35,40 17 1 10 2000
dell'effetto Doppler nello spettro. Con questi dati si può infine
U Crb 3,66 20 3 9 2000
ricavare la massa del sistema, applicando la terza legge di
Keplero : questa legge dice che, nel caso di due corpi in orbita U Oph 51,15 19 31 8 2000
l'uno attorno all'altro, il periodo di rivoluzione è determinato WW Cyg 17,55 20 6 9 2000
dalle dimensioni dell'orbita e dalla somma delle loro masse. 10,35 19 16 9 2000
Sappiamo così che Algol è composto da due stelle separate 3,15 18 26 9 2000
l'una dall'altra da una distanza di poco superiore alla somma 40,75 1 30 9 2000
dei loro raggi : un sole azzurro ad altissima temperatura 33,56 0 10 10 2000
superficiale che gira a soli 10 milioni di km da un sole giallo-
rossastro, molto meno brillante ma alquanto brillante e freddo,
di raggio 3.5 volte quello del Sole.
L’illustrazione mostra alcune confi-
gurazioni di occultazioni che avvengono in
un sistema binario.
La nana gialla orbitando attorno ad una
gigante rossa determina prospetticamente
per noi osservatori della Terra una
variazione di luminosità che può essere
osservata e misurata con opportuni
metodi.
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1
OGGETTO DEL MESE
ESO 184-G82
G R B E D IP E R N O V A E A D U E P A S S I D A C A S A !
a cura di Luca Zanchetta z.luca81@libero.it
Fig.1 Foto HST Immagine in alta risoluzione ripresa il 12 giugno dallo Space Telescope Imaging Spectrograph (STIS) del telescopio
spaziale Hubble; evidente l'altissima definizione ottenuta, specie nei riquadri contenenti i dettagli.
CARATTERISTICHE FISICHE: POSIZIONE:
Tipologia oggetto : galassia a spirale barrata Costellazione : Telescopio
Catalogazione : ESO 184-G82; EOP 184-82 Coordinate equatoriali :
Dimensioni angolari: 0,7' x 0,5' RA = 19h 35m 03.2s
Distanza : 125 milioni di anni luce Dec= -52° 50' 46"
Redshift (velocità di recessione equivalente) : 2528 Km/s (elioc.) Caratteristiche di osservabilità : non visibile dalle nostre latitudini
L’ellisse bianca mostra la posizione geocentrica della piccola galassia ESO 184-G82. Le dimensioni non sono in scala.
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ESO 184-G82
DETTAGLIO INTERESSANTE:
Tipologia oggetto: gamma ray burst; supernova Ic
Catalogazione: GRB 980425; SN 1998bw
Emissioni elettromagnetiche: radio, ottica, gamma
Coordinate equatoriali sorgente radio: RA= 19h 35m 03.31s ; Dec= -52° 50' 44.70"
Coordinate equatoriali sorgente ottica: RA= 19h 35m 03.31s ; Dec= -52° 50' 46.10"
Coordinate equatoriali sorgente gamma: RA= 19h 34m 54s ; Dec: -52° 49' 09"
Magnitudine visuale max apparente: 13.5
Magnitudine assoluta (per costante di Hubble=100): -18.5
Note speciali: primo GRB a poter essere studiato ed osservato in dettaglio
Le due coppie di immagini mostrano la galassia ESO 184-G82 prima e durante l'esplosione di GRB 980425/SN 1998bw.
DESCRIZIONE ugualmente non trascurabile), tanto da indurre la maggioranza
All'inizio del cretaceo, quando sulla terra erano ancora i dinosauri della comunità scientifica internazionale ad accettare per vera
a dominare il pianeta ed i progenitori della specie umana avevano l'ipotesi, già da tempo avanzata, di una stretta correlazione tra le
le sembianze di roditori, una delle galassie che si affacciano sul esplosioni di stelle supermassicce ed i gamma burst. A suggerire
nostro "cortile di casa" cosmico, ESO 184-G82, fu teatro di questa conclusione, inoltre, contribuì il rapporto fra le luminosità
un'esplosione tra le più violente che si manifestino nell'intero intrinseche rilevate per le due osservazioni. Se è vero, infatti, che
universo. 125 milioni di anni più tardi e più precisamente il 25 SN 1998 bw era una stella dotata di una massa pari a ben 40
aprile 1998, dopo un viaggio di ben 38Mpc (Megaparsec), un volte quella del nostro Sole, rendendo il suo finale, spettacolare
fiotto di radiazioni elettromagnetiche emesse in quei remoti istanti, collasso più propriamente un'esplosione di ipernova (supernova
investirono la terra, per concludere il loro glorioso viaggio, Ic), è anche vero che le caratteristiche di GRB 980425 apparvero
catturate dai sensori CCD di bordo dell'osservatorio orbitale per le subito peculiari; data la ridotta distanza (appena 125 milioni di
radiazioni ad alta energia Beppo-Sax. anni luce) ci si sarebbe infatti aspettati una luminosità da 1000 ad
Ciò che vide il satellite in quegli istanti, fu il lampo gamma (in 1000000 di volte maggiore di quella osservata, compatibilmente
inglese Gamma Ray Burst, GRB) oggi catalogato come GRB con l'intensità energetica media di un GRB. Ai due eventi
980425. Per quanto esotici ed ancora in parte misteriosi, eventi di apparivano quindi attribuibili emissioni energetiche analoghe, o
questo tipo sono relativamente comuni nel cosmo, tanto che nel comunque comparabili.
corso di 33 anni di studi in materia, ben 3000 sono state le Le fasi finali attraversate dalla stella al momento del collasso non
osservazioni condotte su GRB. sono ancora state delineate con esattezza, ma recentemente un
Ciò che rese questo fenomeno un evento speciale, furono le nuovo elemento si è aggiunto al bagaglio di conoscenze acquisite
osservazioni condotte in seguito. in merito: la precisa identificazione della regione in cui il terribile
Nella medesima porzione di cielo infatti, appena poche ore più scoppio ebbe luogo. Si tratta di una zona ad elevato tasso di
tardi, anche gli osservatori astronomici al suolo notarono un formazione stellare, posta su uno dei bracci della galassia; qui,
fenomeno piuttosto insolito. Agli occhi di T. J. Galama, P. M. una nube di idrogeno avvolge alcune stelle giganti rosse, ed in
Vreeswijk, E. Pian, F. Frontera, V. Doublier e J.-F. Gonzalez, al essa trova posto anche una compatta sorgente di radiazioni, con
lavoro presso l'osservatorio ESO NTT, si rese visibile una ogni probabilità il residuo dell'astro esploso.
supernova di 16ma magnitudine, dotata di elevatissima luminosità Frutto di queste ulteriori scoperte sono state, il 12 giugno scorso,
intrinseca: SN 1998bw. le riprese ad altissima risoluzione di ESO 184-G82, ultimo
La possibilità che effettivamente vi fosse un legame fisico tra i due episodio di questa lunga storia; ottenute con lo Space Telescope
eventi registrati, apparve subito molto elevata (ad una casuale Imaging Spectrograph (STIS) del telescopio spaziale NASA/ESA
vicinanza prospettica fu in seguito attribuita una probabilità pari a Hubble, queste immagini sono le prime a consentire un così
una parte su 10000, valore decisamente molto basso, anche se elevato dettaglio per lo studio di fenomeni GRB, solitamente
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16. 16
collocabili a distanze cosmologiche, e quindi fuori portata anche http://astro.caltech.edu/~jsb/iauc.html
per i maggiori telescopi al mondo. Considerazioni più generali, ESA Hubble Information Centre:
basate sulla bassa luminosità intrinseca (per quei fenomeni) di http://hubble.esa.int/hubble/news/index.cfm?oid=21205
GRB 980425, inducono a ritenere di aver addirittura scoperto una Johns Hopkins University/Cristina Oliveira personal web page:
nuova classe di lampi gamma, che seppur inosservabili a causa http://www.pha.jhu.edu/~oliveira/GRB-SN.html
della loro scrasa potenza, potrebbero manifestarsi ESO Homepage in Santiago/Olivier R. Hainaut personal web page:
frequentemente in ogni angolo del cosmo. http://sc6.sc.eso.org/~ohainaut/SN/
Il team di ricercatori europei che hanno condotto queste ricerche, Anglo-Australian Observatory (AAO) Science:
è composto da Stephen Holland (Danish Centre for Astrophysics), http://www.aao.gov.au/local/www/sne/98bw/environment.html
Jens Hjorth e Johan Fynbo (Università di Copenhagen), Bjarne
Thomsen (Università di Aarhus), Michael Andersen (Università di Luca Zanchetta è nato nel 1981 a Treviso, dove vive e
Oulu), Gunnlaugur Björnsson (Università d'Islanda), Andreas studia. Da anni si interessa di fisica ed astronomia, con
Jaunsen (Università di Oslo), Priya Natarajan (Università di particolare attenzione verso le dinamiche del collasso
Cambridge & Yale) e Nial Tanvir (Università di Hertfordshire). stellare; partecipa all'attività
dell'A.A.T. (Associazione Astrofili
Trevigiani), ed è contattabile al
BIBLIOGRAFIA seguente indirizzo internet:
Circolari IAU #6903 e #6899: z.luca81@libero.it
AVVISO AI LETTORI
Serate in
Chat su #astronomia
Ecco le date dei primi tre appuntamenti di queste interessanti serate tra
astrofili:
6 Settembre Il sole
13 Settembre Le eclissi solari
20 Settembre Gli spettri delle stelle
Vi ricordo che il calendario potrebbe essere modificato nel tempo per questo vi ricordo di visitare in
maniera periodica il sito http://astrofili.org/~chat/ invece per avere informazioni più precise sulle
serate mandate una mail direttamente a Cammarata Saverio all'indirizzo saverio@astrofili.org .
Saverio Cammarata
Astroemagazine
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SITO DEL MESE
a cura di Luca Zanchetta z.luca81@libero.it
STUDENTS FOR THE EXPLORATION AND DEVELOPMENT OF SPACE
Il sito che questo mese vi proponiamo, si presenta davvero Ad attirare l'attenzione prima di ogni altro oggetto, è una
denso di contenuti. Armatevi dunque di carta e penna (o casella a scorrimento, all'interno della quale sono presenti
anche solo limitatevi ad impugnare un mouse ed inserire il una serie di nominativi, corrispondenti alle sezioni di SEDS
collegamento fra i preferiti); in esso potreste trovare molto sparse per il globo. Muovendosi poi con il mouse ed
più di quanto cerchiate!!! esplorando rapidamente il menù principale, appare subito
"SEDS, Students for the Exploration and Development of evidente la mole di informazioni proposte: la struttura
Space", questo il suo nome, è un'interessantissima iniziativa ipertestuale è organizzata per settori, dei quali il più ricco,
relativa alla divulgazione scientifica, gestita e creata da un "Astronomy", contenente ben 13 sottounità ciascuna
gruppo di studenti statunitensi e sorta nel 1980 con il concepita per essere una pagina web sostanzialmente
patrocinio di MIT ed Università di Princeton. L'associazione autonoma.
è costituita da un insieme di pagine presenti in istituti di tutto
il mondo, organizzate secondo una struttura gerarchica cui fa
capo www.seds.org, sito gestito ed ospitato dall'Università ASTRONOMY
ASTRONOMY
dell'Arizona. Tra queste, dedi-
Andiamo ad esplorarne i contenuti. cate ad esempio al-
la fisica dei pia-
neti, ad oggetti
LA HOME PAGE deep-sky, all'eso-
Avuto accesso all'home page, il primo impatto può non essere biologia ecc...,
entusiasmante, a causa di una struttura grafica essenziale, alcune spiccano
scarna, fin troppo povera per le potenzialità del sito. per essere parti-
colarmente ricche
e complete; "Nine
Planets Solar Sy-
stem Tour", per
iniziare, cui si può
Fig.2 La locandina del SEDS accedere con un
"click" alla prima
voce del menù,
espone un ricco insieme di dati, riguardanti non solo la fisica
dei pianeti, come suggerisce il titolo, ma del nostro sistema
solare in genere (satelliti, pianetini, comete...), per giungere
sino al mezzo interplanetario, allo spazio esterno (fascia di
Kuiper, nube di Oort), addirittura ad altri sistemi planetari. In
sostanza un vero e proprio tour, per l'appunto, attraverso le
conoscenze scientifiche, storiche e mitologiche relative agli
oggetti astronomici a noi più prossimi. La pagina, gestita da
Bill Arnett, è anche dotata di "mirror sites", siti alternativi,
tramite i quali è possibile accedere a copie della medesima
produzione, dislocate in zone del pianeta lontanissime le une
dalle altre; un elenco di tali URL è disponibile in appendice
al sito, assieme a molte altre utilità.
Ben tre sono inoltre i database di oggetti celesti inseriti
nell'home page: Ngc 2000 Browser, Messier Deep-Sky
Catalog e The Web Nebulae. La prima di queste tre sezioni si
occupa di fornire al navigante un completo atlante
astronomico interattivo, relativo agli oggetti del profondo
cielo presenti nel catalogo di Messier (M), di Dreyer (NGC) e
nei suoi supplementi "Index Catalogue" (IC ed IC II).
Inserendo semplicemente il codice di catalogazione
dell'oggetto desiderato, è possibile ottenere una sintetica
tabella che descrive i caratteri fondamentali dell'oggetto ed
un collegamento ipertestuale ad un sito presso cui è
disponibile l'immagine relativa, tratta dalla "Digitalized Sky
Survey" (DSS). Da non trascurare, infine, la breve sezione
tematica degli onnipresenti links, contente riferimenti ad
alcune tra le migliori produzioni analoghe realizzate nella
Fig.1 La schermata principale del sito SEDS.org. Evidente la grande rete.
vastità del suo menù.
Astroemagazine
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Fig.3 Un esempio delle pagine prodotta da "Nine Planets Solar System Tour"; in questo caso il soggetto è Giove.
Da segnalare è anche la pagina dedicata al celeberrimo i dati fisici e geocentrici salienti, le principali strutturazioni
catalogo Messier, contente affascinanti fotografie e morfologiche ed una sintetica descrizione degli oggetti
descrizioni dei 110 oggetti, nonché una breve storia della loro presentati. Scorrendo la pagina, appaiono infine delle
catalogazione. Splendida l'immagine di apertura, la quale, pur miniature, inserite in vece delle rispettive gigantografie per
priva di utilità pratica, raccoglie in un unico "poster" tutto il non appesantire il collegamento; cliccando in corrispondenza
catalogo, con un immenso valore estetico; di essa una di ciascuna di esse, è infatti possibile ottenere le immagini
versione più ampia è disponibile cliccando sul rispettivo complete, che pur raggiungendo dimensioni medie non
collegamento presente in "Other Options"; una vera chicca! eccessivamente consistenti, si rivelano di assoluto splendore.
Chiude la serie dedicata al profondo cielo "The Web Ancora una volta il tocco estetico di Bill Arnett.
Nebulae". Sotto questa dicitura si cela la catalogazione Particolarmente affascinante anche il settore relativo
digitale delle più famose, interessanti e spettacolari all'esobiologia, contenente un'efficace descrizione di storia,
formazioni celesti nebulari, eseguita con attenzione speciale metodo e stato attuale del celeberrimo progetto SETI, pur se
alla raccolta fotografica e CCD; in apertura, si possono notare presenti anche solo come link. Un'utilità, questa, comunque
Fig.4 Alcune immagini di M16 tratte da differenti unità di SEDS.org.
Astroemagazine
19. 19
di riferimento per i non Se in questa marea di
addetti ai lavori, data la informazioni non
semplicità delle trattazioni sapete più come
e la completezza della orientarvi, non c'è che
panoramica gettata sulle da inserire la parola
principali fonti informative chiave nella relativa
in materia. Molto interes- casella a fondo
santi e sicuramente da pagina; il motore di
citare anche le sezioni ricerca esplorerà per
dedicate all'impatto della voi.
cometa Shoemaker-Levy 9 Per maggiori infor-
su Giove, la finestra mazioni sul progetto,
sullo Hubble Space sono dispo-nibili nel
Telescope, l'impressionante sito tutti i
pagina dei links "Hot Topics", collegamenti relativi a
suddivisa per categorie e per fianco del menù
singoli argomenti. principale.
Agli autori di
SPACE www.seds.org vanno i
ringraziamenti della
Pur più ristretta della redazione.
precedente area tematica
quanto ad estensione (fatto
palesemente riscontrabile
anche solo osservando il
menù), la sezione dedicata
all'esplorazione spaziale ed
all'astronautica si rivela densa
di argomenti, a cominciare da "Space Images Archive".
In questo settore sono ancora una volta le immagini a farla da BIBLIOGRAFIA WEB
padrone, in una raccolta accuratamente organizzata e SEDS home page: http://www.seds.org
classificata, i cui argomenti spaziano dalle immagini del Sole More about SEDS: http://www.seds.org/seds
alla cosiddetta "Space Art", dalle navicelle spaziali ai What is SEDS?: http://www.seds.org/seds/aboutseds.html
"Supercomputer"; è anche attivo un servizio di ricerca per SEDS FTP site: ftp://ftp.seds.org/
parole chiave, davvero utile per districarsi. National SEDS newsgroup: news:///bit.listserv.seds-l
Continuando il nostro percorso, possiamo poi imbatterci nella Local UA SEDS newsgroup:
pagina di Jeffrey A. Blanchard intitolata "Space Research and news://news.arizona.edu/uofa.group.seds
Tecnology Transfer", ampia ed articolata, dedicata alla Space Images Archive: http://www.seds.org/images/
presentazione (rivolta tendenzialmente al grande pubblico) Space Technology Transfer:
delle ricadute civili conseguenti ai programmi spaziali. http://www.seds.org/technology/
Strutturate in maniera reciprocamente opposta, sono da Mars Exploration Page:
ricordare anche le pagine dedicate rispettivamente alla Luna e http://www.seds.org/~spider/mars/mars.html
a Marte: la prima contiene brevi paragrafi in grado di Lunar Resources: http://www.seds.org/~rme/lunar.html
riassumere, con trattazioni a volte non elementari, buona Shuttle Schedule: http://www.seds.org/~spider/shuttle/
parte degli aspetti inerenti la sua esplorazione, le risorse shusche.html
ottenibili ed i possibili impieghi del nostro satellite naturale a Nine Planets Solar System Tour:
fini scientifici. Per contro, "Mars Exploration Page" contiene http://www.seds.org/nineplanets/nineplanets/nineplanets.html
una quantità vastissima di links, il cui scopo è consentire Messier Deep-Sky Catalog: http://www.seds.org/messier/
l'approfondimento delle singole tematiche. Best of the Space Telescope: http://www.seds.org/hst/
Interessante infine anche la pagina "Shuttle Schedule", nella The Web Nebulae: http://www.seds.org/billa/twn/
quale vengono esposti i piani di lancio delle missioni Shuttle NGC 2000 Browser:
non ancora effettuate, da qui al 2001. http://www.seds.org/~spider/ngc/ngc.html
SETI: The Search for Extra-Terrestrial Intelligence:
INOLTRE... http://www.seds.org/~rme/seti.html
Comet SL9 Archive: http://www.seds.org/sl9/sl9.html
Le risorse del sito non si esauriscono tuttavia qui; SEDS Hot Topics: http://www.seds.org/galaxy/hottopics.html
possiede infatti, oltre a ben due newsgroup, anche un sito Ascending Node Newsletter: http://www.seds.org/node/
FTP ed un interessantissima rubrica, "Ascending Node", Astronomy Software:
presso cui vengono pubblicate notizie aggiornate di scienza e http://www.seds.org/billa/astrosoftware.html
tecnologia. E' possibile anche sottoscrivere la mailing list Orbiting Astronomical Telescopes:
relativa, semplicemente inviando un messaggio contenente http://www.seds.org/~spider/oaos/oaos.html
come corpo "subscribe anode" al seguente indirizzo internet: The World's Largest Telescopes:
Majordomo@seds.org. Periodicamente verrà inviata anche la http://www.seds.org/billa/bigeyes.html
versione e-mail delle news presentate nel web.
Concludiamo il nostro itinerario con le utilità di "Resource Luca Zanchetta è nato nel 1981 a Treviso, dove vive e studia. Da
Guides", delle quali mi limito a consigliare "Astronomy anni si interessa di fisica ed astronomia, con particolare
Software", “Orbiting Astronomical Telescopes” e "The attenzione verso le dinamiche del collasso stellare; partecipa
World's Largest Telescopes", ricche di curiosità ed elementi all'attività dell' A.A.T. (Associazione Astrofili Trevigiani), ed è
utili. contattabile al seguente indirizzo internet: z.luca81@libero.it
Astroemagazine
20. 20
OSSERVAZIONI
Osservare I domi lunari possono essere spiegati come
rigonfiamenti del suolo, causati
dall'intrusione a bassa profondità del
IL DOMO DI magma che non è riuscito ad effluire
in superficie.
Le caratteristiche geologiche dei
domi e le tecniche di osservazione
KEPLER sono state esposte in alcuni nostri
lavori recenti, che sono riportati in
bibliografia.
Ricordiamo che l' osservazione dei
di Raffaello Lena gibbidomine@libero.it domi necessita di luce radente; in
e Piergiovanni Salimbeni Thedreamland@libero.it tale condizione sarà visibile la loro
ombra curvilinea.
Kepler è un interessante cratere di impatto visibile al
C
omincia da questo numero della rivista una rubrica
dedicata ai domi lunari, principale campo di studio decimo giorno di lunazione. Appena a nord-ovest di
del nostro gruppo il Geologic Lunar Researches Kepler è facilmente osservabile un domo di 14 km.
group, che vi invitiamo a visitare alla pagina web Esso è localizzato ad una longitudine di 39.04 ° W e ad
una latitudine di 8.04° N.
http://digilander.iol.it/gibbidomine Se le condizioni di illuminazione sono favorevoli è
possibile osservare una depressione centrale sulla
Siamo convinti che numerosi astrofili potranno trovare sommità. Segnalazioni di questo tipo sono giunte da chi
elementi utili per l'approfondimento di queste strutture scrive e da una immagine registrata da Badalotti (vedi fig
lunari ed apprendere una metodologia di indagine che il 1,2,3).
GLR ha sviluppato nel corso della collaborazione con Segnalazioni analoghe sono giunte dall'ALPO. Per
l'ALPO. esempio, Craig MacDougal in una sua nota sul domo
L'aver scelto questo mezzo di comunicazione On Line ha riporta (april, 6,
il preciso significato di rivolgersi, in maniera capillare, a giugno, 1990 5.16
futuri ( e speriamo convinti) astrofili che intendono UT) testualmente :
avvalersi di un programmo osservativo specifico. the depression is
In questa nota, pertanto, intendiamo fornire una guida more of a small flat
sistematica all'osservazione di un domo, in modo da spot.
agevolare il lettore ad individuare la struttura e studiare le Questo dettaglio è
sue caratteristiche fisiche, sia con metodi visuali che ben visibile dall'im-
CCD. Saremo lieti di ricevere le vostre osservazioni che magine processata
saranno inserite e commentate nei prossimi numeri di (Fig 3,4).
astroemagazine e , in caso di particolare interesse, Recentemente sono
utilizzate anche nei nostri reports. apparse su alcune
Ricordiamo che i domi lunari si presentano come riviste delle note
bassorilievi cupoliformi e, quindi, differenti dagli ordinari riguardanti un parti-
rilievi collinari, la cui forma è generalmente più colare rilievo com-
irregolare. I domi lunari vengono in genere associati a Fig. 4 Immagine in negativo del plesso localizzato a
piccoli vulcani a scudo e, a volte, è osservabile la –la Fig. 3 nord-est di Kepler,
presenza di un craterino sommitale. In alcuni casi, i domi cioè a longitudine di
Fig.1 Piergiovanni Salimbeni -30 novembre 1998 alle 19.20 UT SCT 200 mm f/10 at 400 x seeing II Antoniadi;
Fig.2 Raffaello Lena- 26 aprile 1999 alle 21 UT. SCT 250 mm f/10 at 278x seeing II Antoniadi april 26 1999 (21 UT)
Fig.3 Francesco Badalotti elaborazione del domo di kepler ripresa con SCT 250 mm f/10
Astroemagazine
21. 21
Fig 5 Francesco Badalotti- 14 agosto 1997 alle 23,10
UT- SCT 250 mm f/10 e videocamera videosys.
38.16°W e latitudine di 9.15° N.
Essa è una struttura particolarmente appariscente come
evidenziabile da alcuni frames di Badalotti (Fig. 5).
Evidenti alcune differenze di albedo. Questo rilievo non è
un domo perchè, grazie ad una serie di osservazioni
condotte dal GLR group:
1) In luce radentissima compare un'ombra a punta molto
estesa, tipica cioè di un apparato collinare più alto (fig 6)
avente quindi una pendenza piu' pronunciata;
2)Esso è ovale con un rapporto
assemaggiore/asseminore> 2.
Precisiamo, infatti, che l'ALPO non considera un domo
una struttura il cui rapporto tra gli assi è >2 e la pendenza
media (slope), ricavabile dall'estensione delle ombre, sia Fig. 6 Piergiovanni Salimbeni - 15 febbraio 2000 alle
maggiore di 5°. 20.30 UT (SCT 200 mm f/10 a 200x seeing II
Tale rilievo è un punto alto, probabilmente parte del Antoniadi
bordo di un cratere ricoperto dalla lave, così come il
Mons Piton è il punto alto di uno degli anelli interni del Raffaello Lena , insieme a Piergiovanni Salimbeni, ha
bacino Imbrium. fondato il Geological Lunar Researches Group un gruppo di
L'apparenza non è pronunciata anche a causa della studio lunare che si avvale della partecipazione di astrofili
probabile copertura dovuta alle ejecta originate italiani ed esteri.
dall'impatto che portò alla formazione di Kepler. Il campo di azione del GLR group è lo studio dei domi
lunari, caratteristiche geologiche e interpretazioni di
Bibliografia presunte anomalie (TLP).
Ha pubblicato articoli per
Coelum, Nuovo Orione,
- I domi lunari, Nuovo Orione,Numero 093 di FEB 2000- Astronomia UAI e, recentemente,
Pagine040-043 collabora con l'ALPO con la
- I misteriosi rilievi di Tolomeo, Nuovo Orione, Numero quale ha in corso di pubblicazio-
097 di GIU 2000- Pagine 054-057 ne una serie di articoli.
- Disegnare il paesaggio Lunare, Nuovo Orione , Numero Chiunque può partecipare alle
089 di OTT 99 - Pagine 052-057 attività GLR.
-Reports sul GLR group
http://digilander.iol.it/gibbidomine Email gibbidomine@libero.it
sito web GLR http://digilander.iol.it/gibbidomine
Astroemagazine
22. 22
NOTIZIARIO
La Supernova 2000cr
in NGC 5395 di Marco Migliardi
e Alessandro Dimai
L
’andava ripetendo da mesi, anche in ci siamo detti alle 22,30, appena iniziato immagini di confronto non erano il
quelle lunghe settimane di maggio a fotografare le prime galassie e aver massimo; solo la nostra foto del 3 giugno
piene di pioggia e di nuvole, durante constatato che il seeing era ottimo. Ma in ci confortava perché non vi scorgevamo
le quali l’osservazione del cielo era realtà non abbiamo neppure dovuto nessun oggetto puntiforme. Stacchiamo
diventato un pallido ricordo. Ormai gli aspettare troppo. Una ventina di allora il collegamento con il Col Drusciè
credevano in pochi, ma lui, Alessandro immagini ed era già il turno delle e cominciamo la ricerca su Internet.
(Dimai, n.d.r.) rimaneva sicuro di sé: bellissime galassie interagenti Dapprima, come d’abitudine, cerchiamo
“Prima di luglio ne scopriamo un’altra, ngc5394/5395. Erano 22 notti che non le un po’ di immagini nel mega archivio
vedrete”. Il nostro tesoriere, nonché controllavamo e il nostro programma astronomico di astrofili.org, ma neanche
anima dell’Associazione astronomica osservativo ce le metteva oramai in cima il Palomar ci dà immagini convincenti e
Cortina, ha molte virtù, ma una prevale alla lista: in fin dei conti ce l’eravamo allora continuiamo la ricerca finché non
su tutte: è un uomo di parola. E ci piace detto altre volte che in quelle galassie era arriviamo nel sito di un’Università
pensare che l’abbia appositamente fissato facile veder scoppiare una supernova e coreana dove troviamo una magnifica
lui quell’appuntamento del 25 giugno con quindi la nostra survey era immagine a tutto schermo di ngc5395
la supernova 2000cr che, scoppiata 150 particolarmente frequente e attenta. (vedi Fig.1 in basso) e i nostri cuori si
milioni di anni prima, è giunta a Come abbiamo visto apparire le due aprono: nessun oggetto puntiforme e
mostrarsi per la prima volta agli occhi un galassie sul monitor del PC c’è stato stellare è presente in quella zona HII.
po’ assonnati del buon Dimai e del subito un sussulto perché il Vickers non Partono allora i messaggi al CBAT per la
sottoscritto. I quali, dopo mesi, stavano ce lo mostrava quel puntino di sedicesima segnalazione, all’ISN-Alert per sol-
facendo insieme le loro osservazioni da magnitudine un po’ più a nord del nucleo. lecitare indagini spettrografiche, agli
casa, approfittando delle famiglie in L’ancora presunta supernova si trovava amici per chiedere conferme. E poi, che
vacanza. “Stanotte facciamo tutto un tiro” però in una zona HII piuttosto densa e le fare? Bisogna solo aspettare, ma non è
Fig.1 L’immagine disponibile presso il sito internet dell’Osservatorio del Col Drusciè. Nei due riquadri la galassia ospite è
mostrata prima e dopo dell’ esplosione della SN 2000cr.
Astroemagazine
23. 23
neanche l’una e l’emozione non ci Filippenko A. Coil e D. Leonard, sorbimento centrata a 487 nm dovuta al
farebbe certo più dormire. E allora tanto dell’Università della California a ferro ionizzato (FeII), con due distinti
vale continuare le nostre osservazioni e Berkeley, non indica delle chiare righe in minimi a 480 e 493 nm.
cercare, nel nostro piccolo, di imitare emissione dell’Hα, ma delle righe in Lo spettro è stato quindi interpretato di
Puckett che un paio di mesi fa riuscì a assorbimento a 637 nm, caratteristiche tipo Ic nei primissimi istanti seguenti
scoprire due supernovae nella all’esplosione, simile a
stessa notte; l’alba però arriva quello della SN1987M in
troppo presto e ci impedisce NGC2715. La pro-
di emulare il bravo Tim. genitrice della SN2000cr
Controlliamo la posta prima era quindi un astro
di andare a letto e troviamo massiccio che ha perso, a
già dei messaggi incorag- causa dell’intenso vento
gianti, soprattutto uno di stellare o per la presenza
Bishop che, non sapendo che di una compagna vicina,
l’avevamo già fatto, ci gli strati esterni di
consigliava caldamente di idrogeno ed elio.
inviare la segnalazione al La scoperta di una super-
CBAT. Poi tre ore di sonno e nova come la SN2000cr,
ancora un controllo alla nelle primissime fasi del
posta. Tre messaggi: Dan fenomeno esplosivo, pare
Green, Hitoshi Yamaoka e sia di importanza rile-
Weidong Li del LOSS. Apro vante per lo studio della
subito quest’ultima mail e le dinamica della forma-
prime parole fanno partire zione stellare nelle galas-
immediatamente un urlo sie interagenti. In questi
liberatorio: “Here is a report oggetti, infatti, sembra
of the confirmation of the SN che la formazione di
in NGC 5395.” aggiungendo stelle giovani di grande
che, nella loro ultima massa sia stimolata
osservazione del 21 giugno, Fig.2 Un’altra bella immagine di NGC 5395, la galassia ospite dall’intera-zione mareale
l’astro non era presente. La della sn2000cr delle due galassie; si
supernova era quindi stata dell’Hα ad una velocità di espansione di formano cioè delle
colta negli attimi immediatamente 9.000 km/sec. Sono poi presenti delle regioni in cui migliaia di nuove giganti
seguenti all’esplosione; la sua immagine, ampie righe in assorbimento ad una azzurre evolvono rapidamente allo stato
di diciassettesima magnitudine, aumentò lunghezza d’onda di 613 nm, imputabili di supernovae, innescando un
nei giorni seguenti di circa una al Silicio ionizzato (SiII) ad una velocita meccanismo a catena di formazione di
grandezza. Una prima analisi spettrale la d’espansione di 11.000 km/s. Infine è nuove stelle dalla compressione del gas
classificò di tipo II, ma un secondo stata registrata una ampia zona d’as- interstellare.
spettro eseguito da T. Chornock, A.
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