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GIUSEPPE DE MICHELE
Università Federico II
Napoli
Nuovi target ed approcci terapeutici
Malattia di Huntington
• La malattia di Huntington è una malattia neurodegenerativa a
trasmissione autosomica dominante.
• La malattia è rara, ma non molto rara. I dati più recenti di
prevalenza in Europa ed USA sono di 12-14/100.000.
• L’insorgenza è per lo più in età adulta.
• Clinicamente è caratterizzata da un disturbo del movimento
(corea, distonia, parkinsonismo), declino
cognitivo e disturbi psichiatrici.
• La sopravvivenza dalla diagnosi è di 15-20
anni.
• Al momento non è nota una cura efficace
in grado di rallentarne od arrestarne il
decorso progressivo.
George Huntington
(1850-1916)
Malattia di Huntington • 1983: linkage al cromosoma
4p16.3
• 1993: identificazione di una
sequenza CAG espansa
patologicamente nel primo
esone di un nuovo geneEspansione CAG nel gene HD
>35 CAG
6-26 CAG
• HD
• SCA1
• SCA2
• SCA3
• SCA6
• SCA7
• SCA17
• DRPLA
• SBMA
Malattie da poliglutammine
Neurotoxicity Gain of Function
Formazione di oligomeri ed inclusioni
 L’espansione polyQ causa l’acquisizione da parte dell’Htt di una
conformazione anomala e conseguente neurotossicità
 Frammenti derivati dalla proteolisi dell’Htt mutata costituiscono
oligomeri solubili che alterano numerose funzioni cellulari
Disfunzione nucleare e citoplasmatica
Target terapeutici preclinici
Wild & Tabrizi, Mov Dis 2014
 Disfunzione del metabolismo
energetico mitocondriale
 Immunomodulazione
 Inibitori dell’Istone
Deacetilasi
 Inibitori della Fosfodiesterasi
 Disfunzione sinaptica
 Riduzione dell’huntingtina
Metabolismo energetico
 Molti studi hanno dimostrato disfunzione mitocondriale
nella m. di Huntington.
 In particolare è stata dimostrata ridotta attività dei
complessi mitocondriali II, III e IV nello striato dei
pazienti ed alterata omeostasi del calcio mitocondriale
STUDI CLINICI METABOLISMO ENERGETICO
 2CARE: studio di fase 3, controllato con placebo; 600
pazienti in USA, Canada , Australia; coenzima Q10 1200
mg x 2; arruolamento 2008-12; termine studio 2014.
Non sono state evidenziate differenze statisticamente
significative tra farmaco e placebo.
 CREST-E: studio di fase 3, controllato con placebo;
550 pazienti in 46 centri in tutto il mondo; creatina 40
g die; inizio studio 2009, termine 2014. Non sono state
evidenziate differenze statisticamente significative tra
farmaco e placebo.
STUDI CLINICI METABOLISMO ENERGETICO
 Studio di fase 1/2 su sicurezza ed efficacia di una
molecola potenzialmente in grado di restaurare la
funzione mitocondriale (SBT-20 della Stealth Bio-
Therapeutics)
 Lo studio verrà condotto su 24 pazienti con malattia di
Huntington in fase iniziale in un solo centro in Olanda
 Studio controllato vs placebo. 3 dosi di farmaco (5, 15,
25 mg) per una settimana, poi una dose scelta tra
queste per 28 giorni
STUDIO CHALLENGE-H
Immunomodulazione
Attivazione microgliale in HD
LAQUINIMOD
 Laquinimod è un immunomodulatore sviluppato da
Active Biotech e Teva.
 E’ stato già investigato come trattamento orale per la
sclerosi multipla e per la malattia di Crohn
 Iperattività del sistema immunitario è stata dimostrata
nella patogenesi della HD
 Il laquinimod potrebbe ridurre l’attivazione di astrociti
e microglia ed aumentare i livelli di BDNF
LEGATO HD
 Studio di fase 2, 12 mesi di trattamento
 Fase precoce di malattia (TFC > 8/13)
 Sicurezza ed efficacia
 Neuroimaging
 1 mg OD (N=100)
 0.5 mg OD (N=100)
 Placebo OD (N=100)
 OBIETTIVO PRIMARIO: miglioramento del punteggio
ottenuto all’Unified Huntington's Disease Rating Scale-
Total Motor Score (UHDRS-TMS)
LEGATO HD
 67 centri coinvolti (Nord-America ed Europa)
 Al l’11/05/2017, 345 pazienti randomizzati e 456 pazienti
screenati
 Target: 330 pazienti randomizzati (446 pazienti screenati)
 Fine arruolamento: 16 maggio 2017
 I risultati dello studio sono attesi per il 2018
AGONISTI RECETTORE CANNABINOIDE
 L’attivazione dei recettori cannabinoidi
può avere effetto anti-infiammatorio
 In modelli murini gli agonisti di CB2
prolungano la sopravvivenza
 Uno studio controllato di fase 2 con
Sativex, fino ad un massimo di 12
spruzzi/die, è stato completato nel 2012
 Sativex è risultato ben tollerato ma non ha mostrato nessun
effetto sintomatico sulle scale motorie nè di modifica dei
biomarcatori (BDNF)
Inibitori dell’Istone Deacetilasi
Wild & Tabrizi, Mov Dis 2014
EPIGENETICA: ACETILTRANSFERASI E DEACETILASI
 L’acetilazione, ossia l’aggiunta di un gruppo acetile a
livello degli istoni, operata da enzimi chiamati
acetiltransferasi istoniche, facilita l’accesso dei fattori
di trascrizione e quindi la trascrizione dei geni
 La reazione inversa è
catalizzata dalle
deacetilasi istoniche
(HDAC) che rimuovono
i gruppi acetile, così
riducendo i livelli di
trascrizione del gene
INIBIZIONE ISTONE DEACETILASI
 Gli inibitori dell'istone deacetilasi (HDAC) sono
regolatori della trascrizione e rappresentano una nuova
classe di farmaci per la terapia di patologie tumorali
 Knockdown di HDAC4 ha migliorato il fenotipo in
modelli murini di HD
 Gli inibitori dell'istone deacetilasi hanno modificato il
pattern di metilazione del DNA in fibroblasti umani ed in
cellule germinali di modelli murini con miglioramento
del fenotipo nella seconda generazione
 Potenziali importanti effetti collaterali
Inibitori della Fosfodiesterasi
Wild & Tabrizi, Mov Dis 2014
INIBIZIONE FOSFODIESTERASI
 La fosfodiesterasi 10A è espressa pressoché
esclusivamente a livello striatale dove regola cAMP,
cGMP e plasticità sinaptica
 In un modello murino l’inibizione di PDE10A ha
migliorato il fenotipo motorio e ridotto l’atrofia striatale
 L’inibizione di PDE10A aumenta i
livelli di CREBS e BDNF
STUDIO AMARYLLIS
Studio di fase 2 vs placebo; PF-02545920 5 mg x2 e 20
mg x 2; durata 26 settimane; 271 pazienti in USA ed
Europa; OBIETTIVO PRIMARIO: miglioramento del punteggio
UHDRS-TMS
PRIDOPIDINA
 Pridopidina, ACR16, Huntexil®
 Stabilizzante dopaminergico
 D2 ,NA, (5HT)
 Glu
 Sigma 1 receptor
 Studio di “dose finding”, fase 2, 52 sett. di trattamento
 45 mg x 2
 67.5 mg x 2
 90 mg x 2
 112.5 mg x 2
 Placebo
 OBIETTIVO PRIMARIO: miglioramento del punteggio
ottenuto all’Unified Huntington's Disease Rating Scale-Total
Motor Score (UHDRS-TMS)
 Prolungamento del QTc (lunga lista di farmaci da escludere)
 400 pazienti arruolati e trattati in 52 siti tra Febbraio 2014
ed Agosto 2016
PRIDE-HD TEVA
 Non è stato riscontrato un miglioramento significativo del
punteggio dell’UHDRS-TMS (forte effetto placebo nel gruppo
dei non trattati)
 Miglioramento punteggi dell’UHDRS-TMS,
soprattutto degli item relativi agli aspetti
distonici, nel sottogruppo di pazienti con
malattia iniziale
 Miglioramento significativo del punteggio dell’UHDRS-TFC
(Total Functional Capacity)
 Profilo di sicurezza e tollerabilità accettabile (non sono stati
riportati effetti avversi diversi da quelli già noti)
PRIDE-HD TEVA
 E’ stato condotto uno studio di estensione «open label» sui
pazienti che hanno già terminato lo studio PRIDE-HD
 Studio di efficacia e tollerabilità in 53 centri
 La prima settimana 45 mg di pridopidina, poi 90 mg.
 Lo studio si è completato nel dicembre 2017
OPEN PRIDE
Nuovi Trattamenti per la Malattia di Huntington
Prospettive ed Incognite
Ambulatorio Corea di Huntington
Università di Napoli Federico II
Elena Salvatore
Luigi Di Maio
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Dr. Giuseppe De Michele

  • 1. GIUSEPPE DE MICHELE Università Federico II Napoli Nuovi target ed approcci terapeutici
  • 2. Malattia di Huntington • La malattia di Huntington è una malattia neurodegenerativa a trasmissione autosomica dominante. • La malattia è rara, ma non molto rara. I dati più recenti di prevalenza in Europa ed USA sono di 12-14/100.000. • L’insorgenza è per lo più in età adulta. • Clinicamente è caratterizzata da un disturbo del movimento (corea, distonia, parkinsonismo), declino cognitivo e disturbi psichiatrici. • La sopravvivenza dalla diagnosi è di 15-20 anni. • Al momento non è nota una cura efficace in grado di rallentarne od arrestarne il decorso progressivo. George Huntington (1850-1916)
  • 3. Malattia di Huntington • 1983: linkage al cromosoma 4p16.3 • 1993: identificazione di una sequenza CAG espansa patologicamente nel primo esone di un nuovo geneEspansione CAG nel gene HD >35 CAG 6-26 CAG
  • 4. • HD • SCA1 • SCA2 • SCA3 • SCA6 • SCA7 • SCA17 • DRPLA • SBMA Malattie da poliglutammine Neurotoxicity Gain of Function
  • 5. Formazione di oligomeri ed inclusioni  L’espansione polyQ causa l’acquisizione da parte dell’Htt di una conformazione anomala e conseguente neurotossicità  Frammenti derivati dalla proteolisi dell’Htt mutata costituiscono oligomeri solubili che alterano numerose funzioni cellulari
  • 6. Disfunzione nucleare e citoplasmatica
  • 7. Target terapeutici preclinici Wild & Tabrizi, Mov Dis 2014  Disfunzione del metabolismo energetico mitocondriale  Immunomodulazione  Inibitori dell’Istone Deacetilasi  Inibitori della Fosfodiesterasi  Disfunzione sinaptica  Riduzione dell’huntingtina
  • 9.  Molti studi hanno dimostrato disfunzione mitocondriale nella m. di Huntington.  In particolare è stata dimostrata ridotta attività dei complessi mitocondriali II, III e IV nello striato dei pazienti ed alterata omeostasi del calcio mitocondriale STUDI CLINICI METABOLISMO ENERGETICO
  • 10.  2CARE: studio di fase 3, controllato con placebo; 600 pazienti in USA, Canada , Australia; coenzima Q10 1200 mg x 2; arruolamento 2008-12; termine studio 2014. Non sono state evidenziate differenze statisticamente significative tra farmaco e placebo.  CREST-E: studio di fase 3, controllato con placebo; 550 pazienti in 46 centri in tutto il mondo; creatina 40 g die; inizio studio 2009, termine 2014. Non sono state evidenziate differenze statisticamente significative tra farmaco e placebo. STUDI CLINICI METABOLISMO ENERGETICO
  • 11.  Studio di fase 1/2 su sicurezza ed efficacia di una molecola potenzialmente in grado di restaurare la funzione mitocondriale (SBT-20 della Stealth Bio- Therapeutics)  Lo studio verrà condotto su 24 pazienti con malattia di Huntington in fase iniziale in un solo centro in Olanda  Studio controllato vs placebo. 3 dosi di farmaco (5, 15, 25 mg) per una settimana, poi una dose scelta tra queste per 28 giorni STUDIO CHALLENGE-H
  • 14. LAQUINIMOD  Laquinimod è un immunomodulatore sviluppato da Active Biotech e Teva.  E’ stato già investigato come trattamento orale per la sclerosi multipla e per la malattia di Crohn  Iperattività del sistema immunitario è stata dimostrata nella patogenesi della HD  Il laquinimod potrebbe ridurre l’attivazione di astrociti e microglia ed aumentare i livelli di BDNF
  • 15. LEGATO HD  Studio di fase 2, 12 mesi di trattamento  Fase precoce di malattia (TFC > 8/13)  Sicurezza ed efficacia  Neuroimaging  1 mg OD (N=100)  0.5 mg OD (N=100)  Placebo OD (N=100)  OBIETTIVO PRIMARIO: miglioramento del punteggio ottenuto all’Unified Huntington's Disease Rating Scale- Total Motor Score (UHDRS-TMS)
  • 16. LEGATO HD  67 centri coinvolti (Nord-America ed Europa)  Al l’11/05/2017, 345 pazienti randomizzati e 456 pazienti screenati  Target: 330 pazienti randomizzati (446 pazienti screenati)  Fine arruolamento: 16 maggio 2017  I risultati dello studio sono attesi per il 2018
  • 17. AGONISTI RECETTORE CANNABINOIDE  L’attivazione dei recettori cannabinoidi può avere effetto anti-infiammatorio  In modelli murini gli agonisti di CB2 prolungano la sopravvivenza  Uno studio controllato di fase 2 con Sativex, fino ad un massimo di 12 spruzzi/die, è stato completato nel 2012  Sativex è risultato ben tollerato ma non ha mostrato nessun effetto sintomatico sulle scale motorie nè di modifica dei biomarcatori (BDNF)
  • 18. Inibitori dell’Istone Deacetilasi Wild & Tabrizi, Mov Dis 2014
  • 19. EPIGENETICA: ACETILTRANSFERASI E DEACETILASI  L’acetilazione, ossia l’aggiunta di un gruppo acetile a livello degli istoni, operata da enzimi chiamati acetiltransferasi istoniche, facilita l’accesso dei fattori di trascrizione e quindi la trascrizione dei geni  La reazione inversa è catalizzata dalle deacetilasi istoniche (HDAC) che rimuovono i gruppi acetile, così riducendo i livelli di trascrizione del gene
  • 20. INIBIZIONE ISTONE DEACETILASI  Gli inibitori dell'istone deacetilasi (HDAC) sono regolatori della trascrizione e rappresentano una nuova classe di farmaci per la terapia di patologie tumorali  Knockdown di HDAC4 ha migliorato il fenotipo in modelli murini di HD  Gli inibitori dell'istone deacetilasi hanno modificato il pattern di metilazione del DNA in fibroblasti umani ed in cellule germinali di modelli murini con miglioramento del fenotipo nella seconda generazione  Potenziali importanti effetti collaterali
  • 21. Inibitori della Fosfodiesterasi Wild & Tabrizi, Mov Dis 2014
  • 22. INIBIZIONE FOSFODIESTERASI  La fosfodiesterasi 10A è espressa pressoché esclusivamente a livello striatale dove regola cAMP, cGMP e plasticità sinaptica  In un modello murino l’inibizione di PDE10A ha migliorato il fenotipo motorio e ridotto l’atrofia striatale  L’inibizione di PDE10A aumenta i livelli di CREBS e BDNF
  • 23. STUDIO AMARYLLIS Studio di fase 2 vs placebo; PF-02545920 5 mg x2 e 20 mg x 2; durata 26 settimane; 271 pazienti in USA ed Europa; OBIETTIVO PRIMARIO: miglioramento del punteggio UHDRS-TMS
  • 24. PRIDOPIDINA  Pridopidina, ACR16, Huntexil®  Stabilizzante dopaminergico  D2 ,NA, (5HT)  Glu  Sigma 1 receptor
  • 25.  Studio di “dose finding”, fase 2, 52 sett. di trattamento  45 mg x 2  67.5 mg x 2  90 mg x 2  112.5 mg x 2  Placebo  OBIETTIVO PRIMARIO: miglioramento del punteggio ottenuto all’Unified Huntington's Disease Rating Scale-Total Motor Score (UHDRS-TMS)  Prolungamento del QTc (lunga lista di farmaci da escludere)  400 pazienti arruolati e trattati in 52 siti tra Febbraio 2014 ed Agosto 2016 PRIDE-HD TEVA
  • 26.  Non è stato riscontrato un miglioramento significativo del punteggio dell’UHDRS-TMS (forte effetto placebo nel gruppo dei non trattati)  Miglioramento punteggi dell’UHDRS-TMS, soprattutto degli item relativi agli aspetti distonici, nel sottogruppo di pazienti con malattia iniziale  Miglioramento significativo del punteggio dell’UHDRS-TFC (Total Functional Capacity)  Profilo di sicurezza e tollerabilità accettabile (non sono stati riportati effetti avversi diversi da quelli già noti) PRIDE-HD TEVA
  • 27.  E’ stato condotto uno studio di estensione «open label» sui pazienti che hanno già terminato lo studio PRIDE-HD  Studio di efficacia e tollerabilità in 53 centri  La prima settimana 45 mg di pridopidina, poi 90 mg.  Lo studio si è completato nel dicembre 2017 OPEN PRIDE
  • 28. Nuovi Trattamenti per la Malattia di Huntington Prospettive ed Incognite
  • 29. Ambulatorio Corea di Huntington Università di Napoli Federico II Elena Salvatore Luigi Di Maio Felice Iasevoli Cinzia Valeria Russo Silvio Peluso Marco Massarelli Alessandro Roca Natascia De Lucia