1. ENERGIA ENERGY
Projects
Sostenibilità e qualità
architettonica
Sustainability and Architectural Quality
Mauro Spagnolo *
F
inalmente, dopo almeno due decenni di ina- volte annunciate, degli attesissimi decreti attuativi. Il problema non può esser risolto cercando semplice- suppone, da un punto di vista progettuale, due ele-
scoltati appelli provenienti da sparute nicchie di L’altro aspetto critico è costituito dalla mancanza di mente di sovrapporre le tecnologie energetiche sulla menti basilari. Da una parte la costruzione edile si
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“esperti” e ricercatori, anche nel Bel Paese si è indicazioni certe sulla necessità di integrare nell’in- costruzione o, ancor peggio, di mascherarlo all’inter- trasforma in un’operazione di vera e propria indu- 29
acquisita la convinzione che l’edificio partecipa atti- volucro edilizio le nuove tecnologie su cui l’efficien- no delle strutture dell’edificio. Occorre piuttosto strializzazione. Dalle prime esperienze della seconda
vamente al nefasto fenomeno del cambiamento cli- tazione energetica si basa. Questo approccio esaltarne le potenzialità formali e tecnologiche, metà dell’Ottocento, infatti, quando la standardizza-
matico. potrebbe generare delle creature edilizie completa- ponendo addirittura la componente energetica alla zione presupponeva la semplice ripetizione dei sin-
Anzi la partecipazione del comparto edilizio, in tutte mente sgraziate e poco sensibili alle esigenze lingui- base del linguaggio progettuale. Da qui l’esigenza di goli componenti edili, si è passati alla realizzazione
le sue fasi di vita, è tutt’altro che secondaria parteci- stiche del contesto in cui si vanno ad inserire. uno strettissimo connubio tra tecnologia ed edificio. di sistemi più complessi con veri e propri componen-
pando per più del 40% alle emissioni globali. Si trat- Si tratta di un problema solitamente poco approfon- Sono convinto che tale componente possa apporta- ti prefabbricati, fino ad arrivare a sistemi industriali
ta di una conquista “sociale” molto recente e dito in quanto spesso – forse in modo comprensibile re interessanti valenze architettoniche da aggiunge- integrati che presuppongono un alto contenuto tec-
comunque in rilevante ritardo rispetto a buona parte – le attenzioni delle politiche ambientali e delle re a quelle energetiche. Il problema consiste proprio nologico. Dall’altra il progetto si basa su una meto-
dei paesi della Ue storica. Ma il nostro è un paese amministrazioni sono quasi totalmente rivolte allo nell’“inventare” un nuovo linguaggio architettonico dologia sistematica che sintetizza tutte le compo-
straordinario e, grazie prima di tutto a direttive sviluppo quantitativo degli impianti e, più raramen- di riferimento per l’integrazione delle tecnologie nenti tecnologiche dell’intervento. In tal modo tutti i
europee che ci hanno “imposto” qualche ravvedi- te, a quello qualitativo. A fronte infatti di un’indub- energetiche negli elementi che appartengono alle problemi legati all’organizzazione dello spazio, le
mento, a leggi nazionali di ancora improbabile bia e tanto auspicata diffusione di queste tecnologie nostre città come gli edifici, le infrastrutture e l’arre- prestazioni strutturali e le esigenze impiantistiche
applicazione per l’assenza dei decreti attuativi, e a nelle applicazioni edilizie e urbane, esiste il notevole do urbano. Entro breve ritengo possibile che, per debbono essere affrontati in modo simultaneo e
una schiera di norme regionali, provinciali e regola- rischio, per ciò che attiene l’involucro, di un’indiscri- esempio, il modulo fotovoltaico possa trasformarsi, nell’ambito di ogni fase progettuale. Ciò sta rivolu-
menti edilizi comunali, oggi abbiamo improvvisa- minata applicazione senza regole certe, regole che opportunamente integrato, in elemento espressivo e zionando radicalmente la logica della progettazione
mente scoperto quanto è delicato il rapporto tra stabiliscano, in termini di qualità urbana, i vincoli sul caratterizzante per l’architettura come, in periodi convenzionale attraverso la ricerca di una nuova
energia ed edificio e che da questo deriva buona linguaggio architettonico. diversi, lo sono stati l’acciaio, il cemento, il vetro e metodologia di progettazione che, basandosi sulla
parte del futuro del nostro pianeta e della qualità Quindi la grande scommessa del risparmio e dell’ef- l’alluminio. La situazione energetica mondiale fa sì conoscenza delle singole discipline settoriali, consen-
della vita dei nostri figli. Grazie, infatti, a questa ficientazione energetica nell’edilizia può esser vinta, che questa “rivoluzione” edilizia sia, in tempi brevi, ta di affrontare, in modo interattivo e approfondito,
accelerazione, fenomeno a noi italiani particolar- ma solo attraverso la capacità di ricorrere, in modo inevitabile. Con essa dovranno confrontarsi, diretta- l’intero iter progettuale. La diffusione dell’informa-
mente congeniale, prendiamo atto che oggi il integrato e spesso interattivo, all’insieme delle tec- mente o indirettamente, tutti i progettisti e l’indu- tizzazione e, più recentemente, dell’automazione,
“risparmio energetico degli edifici” è l’argomento nologie e delle metodiche progettuali che costitui- stria edile, ma anche i politici e le amministrazioni ha fatto sì che le prestazioni richieste a un edificio
Il risparmio energetico degli nodale di piattaforme politiche, impegni di scono la sconfinata sfera del costruire sostenibile. pubbliche. Si tratta di un cambiamento che inciderà siano sempre più specifiche e avanzate. La stessa
edifici è un argomento nodale
che coinvolge tutti i settori del Amministratori, forum su quotidiani e palinsesti tele- Stiamo parlando, ad esempio, della tecnologia che profondamente su tutti i livelli del processo produtti- identità dell’edificio, rispetto ai canoni convenzionali
costruire, soprattutto il mondo visivi. Meglio tardi che mai, si potrebbe commenta- ci consente di sfruttare la differenza di temperatura vo edile. Forse la trasformazione più evidente è quel- che lo associano esclusivamente alla sua destinazio-
del progetto, che s’interroga su
come impostare il rapporto fra re. Ma non è oro tutto quel che luccica. tra l’atmosfera e il sottosuolo – detta geotermia – la generata dall’avvento del solare attivo, fotovoltai- ne d’uso, risulta superata. Rispetto agli altri prodotti
risparmio energetico e qualità A fronte di questa ben augurata corsa all’efficienza consentendo di riscaldare o raffrescare a seconda co e termico. industriali, l’involucro architettonico deve confron-
architettonica.
La stessa identità dell’edificio, energetica dobbiamo rilevare due aspetti critici, for- delle esigenze e delle stagioni; della straordinaria Dal punto di vista più strettamente progettuale, tarsi inoltre con problematiche più ampie come *Mauro Spagnolo, architetto e giornali-
rispetto ai canoni convenzionali se meno conosciuti perché raramente trattati dalla tecnologia della co- e tri-generazione che, recupe- infatti, l’integrazione del fotovoltaico presuppone, quelle energetiche e ambientali. Tutto ciò attual- sta pubblicista, è nato a Roma nel 1957.
che lo associano alla sua Progettista di architetture legate al rispar-
destinazione d’uso, risulta kermesse mediatica, ma sui quali riteniamo indi- rando semplicemente l’energia termica diversamen- rispetto alla semplice sovrapposizione dei moduli mente ha portato, almeno nei casi di edifici con mio energetico e all’utilizzo di energia da
superata. Sempre più l’involucro spensabile un’attenta riflessione. te dissipata da una caldaia, produce caldo o freddo; sugli edifici, uno studio più approfondito dei dettagli importanti valenze architettoniche, a un lavoro mol- fonte rinnovabile, dal 1983 collabora con
architettonico deve confrontarsi periodici e riviste di architettura, pubbli-
con problematiche che Il primo è la mancanza di una politica unitaria e oppure dei numerosi dispositivi bioclimatici inseriti costruttivi e una maggiore attenzione esecutiva e di to specialistico di gruppi interdisciplinari che realizza-
cando numerosi articoli scientifici. Suoi i
richiedono un lavoro nazionale di riferimento. In questa fase di grande nell’involucro, come le schermature solari, le pareti o montaggio dei singoli componenti. In questi ultimi, no fasi progettuali con livelli di complessità organiz- libri: L’integrazione dei sistemi fotovoltai-
specialistico svolto da gruppi
interdisciplinari. In tale contesto, confusione, in cui, per esempio, l’obbligo della certi- i tetti ventilati, i sistemi di coibentazione di serra- infatti, coesistono requisiti strutturali ed elettrici che zativa e di efficienza tali da consentire il confronto ci nell’edilizia e nelle infrastrutture urba-
l’architetto diviene, oltre che ficazione energetica è “tamponato” da un fumoso menti e vetri ad altissima resistenza termica; della non devono reciprocamente ostacolarsi. Una volta tra l’edificio e i prodotti di pura tecnologia avanzata. ne edito nel 1999 da ENEA-Ministero
progettista, anche organizzatore dell’Ambiente e Ministero dell’Industria, il
di una polifonia certamente “obbligo” di attestato energetico, in cui l’assenza domotica e degli utilizzatori ad alta efficienza ener- garantiti i requisiti tecnici, l’integrazione fotovoltaica Un elemento significativo per la comprensione della Sole nella città edito nel 2002 da Franco
suggestiva, ma ancora tutta da dei decreti attuativi (Dlgs 192 e 311) offre spazio a getica, fino ad arrivare alle avveniristiche applicazioni consente all’architetto la massima libertà di espres- nuova filosofia progettuale è confermato dalla piani- Muzzio Editore, ed Efficienza energetica
codificare nella prassi nella progettazione edito da Dei nell’ot-
metodologica.
comprensibili iniziative autonome delle Regioni che edili della cella a combustibile. sione progettuale: la componente fotovoltaica potrà ficazione della sua vita “economica”: essendo l’edi- tobre 2007. Nel 2001 ha vinto il concor-
Energy saving in buildings is a key hanno facoltà di “recepire” direttamente la direttiva In realtà il concetto di integrazione architettonica, in essere esaltata o nascosta aprendo, come abbiamo ficio divenuto un prodotto industriale, paragonabile so per “l’alta valenza architettonica per
issue involving every sector of the europea con il risultato, però, che presto avremo 20 particolar modo per il fotovoltaico, è contemplato già accennato, nuove opportunità di linguaggio a un’automobile o a un frigorifero, anche per esso edifici fotovoltaici” indetto dal Ministero
construction industry, particularly dell’Ambiente con la copertura solare
the world of design, which is normative diverse sul territorio nazionale. È un pote- ormai in quasi tutte le norme nazionali, regionali e architettonico e tecnologico. sarà pianificata la demolizione e il riciclo, laddove delle tribune dello stadio di Trevignano
busy pondering over how re che le Regioni hanno e sembra che, una dopo nei regolamenti edilizi comunali con relativi incentivi La ricerca sistematica sull’applicazione di nuove tec- possibile, dei suoi materiali. Romano. È coordinatore scientifico di vari
to relate energy saving corsi di formazione nell’ambito di ISES
to architectural quality. l’altra, lo vogliano esercitare. E lo possono fare. Una economici e premi in cubature. Ma in nessuna di nologie, materiali e processi operativi sta trasfor- La strada che abbiamo iniziato a percorrere è indub- Italia, è stato docente di “Impianti e com-
Conventional guidelines associating sorta di federalismo energetico che potrebbe portar- queste norme esistono “indicazioni certe” e indiscu- mando la costruzione edile in un procedimento tipi- biamente quella giusta, ma in ripida salita. Appare patibilità ambientale” presso la facoltà di
a building’s identity exclusively with Architettura Valle Giulia dell’Università
its practical purpose are now ci a un ulteriore caos e rallentamento nello sviluppo tibili su ciò che si intende per “impianto qualitativa- co della produzione industriale. Gli edifici che sono sempre più urgente, quindi, la definizione di stru-
“La Sapienza” di Roma ed è docente in
outdated and superseded. di un settore che, per altro, già è caratterizzato da mente integrato”, una linea di confine precisa a stati maggiormente oggetto di questa ricerca sono menti, unici e a scala nazionale, che definiscano,
The architectural shell must master di 2° livello presso numerose
increasingly come to terms with innumerevoli problemi. E questo l’Ance, prova di polemiche e “furbetti”. quelli legati al terziario, ai sistemi di trasporto, alle attraverso una metodica comparativa, i numerosi facoltà di Architettura e di Ingegneria. È il
issues requiring specialist coordinatore scientifico del Corso di Alta
l’Associazione nazionale dei costruttori edili, lo sa In questo senso il rischio è costituito, a fronte di una nuove funzioni urbane. Si pensi agli edifici multipia- parametri che concorrono a determinare il livello di Formazione in Efficienza Energetica negli
intervention by interdisciplinary
teams. This means that in addition bene e lo sta denunciando da mesi ai massimi livelli salutare limitazione della quota dei gas climalteranti, no, alle stazioni ferroviarie e agli aeroporti, alle sostenibilità dell’edificio e della sua integrazione nel Edifici presso il Dipartimento di
to being designers, architects must politici. Ma il Ministero per le Attività Produttive, che dalla possibilità di fare il pieno di ulteriori brutture ampie strutture destinate alle esposizioni o a quelle contesto urbano. Un percorso indispensabile per Meccanica e Aeronautica della facoltà di
also be capable of coordinating a Ingegneria a La Sapienza. Attualmente è
highly striking but as of yet still un- ha competenza a riguardo, appare un muro di gom- per le nostre città, rischiando di potenziare, ancora per la grande distribuzione commerciale. regalare alle future generazioni, oltre a un’aria più il direttore responsabile del quotidiano
coded array of methodological skills. ma e continua a sciorinare rinvii alle scadenze, più una volta, elementi di “discontinuità urbana”. Questa nuova identità di edificio tecnologico pre- pulita, città più vivibili. E noi questo ci auguriamo. telematico rinnovabili.it.
2. A
t last, after two decades of unheard appeals approach might result in the creation of ugly building al language to provide a benchmark for incorporating process. This is radically revolutionizing the very logic of
from scanty niches of “experts” and researchers, creations quite insensitive to the linguistic requirements energy-related technology in the various features of conventional design through research into new design
even Italy now believes that buildings play a of the context in which they are to be located. our cities, such as buildings, infrastructures and urban methods, which, based on the know-how involved in
part in the woeful phenomenon of climate change. This issue is not usually examined in any great depth furbishing. For example, I believe that photovoltaic the various individual disciplines in this sector, enables
Indeed the building industry, during all the various because—perhaps understandably—environmental technology could soon be transformed, if suitably inte- the entire design process to be tackled on an interactive
phases in its lifecycle, has anything but a negligible role policies and the policies of public authorities are almost grated, into a stylistic feature capable of enhancing and in-depth basis.
30 31
to play accounting for at least 40% of global emissions. entirely directed at the quantitative (and not qualitative) architecture, just as steel, concrete, glass and aluminum The spread of computer technology and, more recently,
This new found “social” awareness has come about development of new plants and systems. Faced with did at various times in the past. The world energy situa- of automation means that buildings are now expected
quite some time after most other historical EU coun- the inevitable and much desired diffusion of this kind of tion means that this building “revolution” will, very to serve increasingly specific, cutting edge purposes.
tries. But Italy is an extraordinary country and, thanks technology in the building industry, there is a genuine shortly, be inevitable. All architectural designers and the Conventional guidelines associating a building’s identity
above all to European Directives which have “imposed” risk that it might be applied indiscriminately without entire building industry will have to either directly or exclusively with its practical purpose are now outdated
some changes, National Laws (although unlikely to be any definite rules or regulations determining, in terms indirectly face up to this state of affairs, as will our and superseded. Compared to other industrial prod-
enforced in the short term due to a lack of of urban quality, any constraints on architectural lan- politicians and public administrations. This is a change ucts, an architectural shell must also come to terms
Implementary Decrees), and a hoard of Regional and guage. This means that the great gamble on energy which will deeply affect every level of the building with much broader issues, such as energy and the envi-
Provincial Regulations and Municipal Building Rules, we saving and efficiency in building will only be a success if process. Perhaps the most obvious transformation will ronment. At least in the case of buildings of notable
have suddenly discovered there is a very delicate bal- there is an integrated and often interactive resorting to come from the advent of active, photovoltaic and ther- architectural worth, this is currently resulting in much
ance between energy and building and that much of the range of technology and design methods forming mal solar power. more specialist work carried out by interdisciplinary
our planet’s future and the quality of life of our chil- the boundless realm of sustainable building. We are From a more strictly design viewpoint, incorporating teams working on various design processes which are
dren depends on it. Thanks to this sudden acceleration talking, for example, about the kind of technology, photovoltaic technology requires, compared to merely so organizationally complex and efficient that buildings
in the whole issue, something very congenial to us which allows us to exploit the temperature difference placing modules on buildings, a more in-depth study may now even be compared to the products of pure
Italians, we now realize that “energy saving in build- between the atmosphere and subsoil—so called geot- into construction details and greater attention to con- cutting-edge technology. An important factor in under-
ings” is key topic for political platforms, pledges by hermal power—allowing heating or cooling depending structing and assembling the individual components. In standing this new philosophy of design is the way its
Public Authorities, newspaper forums and TV programs. on requirements and the time of year; about extraordi- actual fact, the latter entail a combination of structural economic life is planned for: since a building is now an
Better late than never, it might be said. But not all that nary co- and tri-generation technology, which by simply and electrical requirements which must not be allowed industrial product comparable to a car or fridge, its
glitters is gold. recovering the heat energy given off in various ways by to get in each other’s way. Once the technical require- demolition and the recycling of its materials must also
In light of this eagerly awaited speeding up in the race a boiler can generate heat or cold; about all those ments have been guaranteed, photovoltaic integration be provided for where possible.
for energy efficiency, two critical issues need to be numerous bio-climatic devices incorporated in building will allow architects maximum stylistic freedom in their We are unquestionably on the right path, but it is a
pointed out, perhaps less familiar because they are shells, such as sun-screening, ventilated walls or roofs, design work: the photovoltaic components may be very steep climb. There is seemingly an increasingly
rarely mentioned in the media, but which in our opin- insulation systems, high performance heat resistant either made to stand out or concealed, providing, as urgent demand for the development of unique, nation-
ion must be given very careful consideration. glass or fixtures; about domotics and high energy effi- we have already said, new opportunities in terms of al scale tools for drawing up (based on a comparative
The first is the lack of any unitary national policy to ciency utilizers or even futuristic combustible cell build- architectural and technological languages. method) all the various parameters combining to deter-
refer to. During this period of great confusion, during ing applications. Systematic research into the application of new tech- mine the level of sustainability of a building and how it
which, for instance, the need for Energy Certification is In actual fact the idea of architectural integration, par- nology, materials and operating processes is turning is integrated in its urban context. This is the only way
“buffered” by an extremely vague certification “require- ticularly as regards photovoltaic technology, is now tak- building construction into a standardized industrial we will be able to provide future generations with not
ment”, whose absence from implementary decrees en into account in almost all national, regional and manufacturing process. The buildings most frequently just cleaner air but also more livable cities. And this is
(Legislative Decree nos. 192 and 311) provides room for municipal building regulations, incorporating both involved in this kind of research are those connected what we are certainly hoping for.
understandable autonomous initiatives on the part of financial incentives and bonuses in terms of cubage. with the services sector, transport systems and new
Regional Councils, which have the option of directly But none of these regulations contain “definite” and urban functions. Examples include multi-story buildings,
implementing the European Directive, with the result, indisputable guidelines about what is meant by a “high railway stations and airports, as well as big structures
however, that we will soon have twenty different sets quality integrated system”, a very definite boundary designed for hosting exhibitions or those catering for
of regulations around Italy. Regional Councils have this which cannot be called into question or sidestepped by major retail distribution. * Mauro Spagnolo, an architect and publicist-journalist, was born in
power and it would appear that, one after the other, “little rogues”. This new identity for building technology assumes two Rome in 1957. He has designed works of architecture connected
with energy-saving and the use of renewable energy sources and has
they intend to exercise it. And they are entitled to do In the face of healthy constraints on the amount of basic considerations from a design viewpoint. On one been working with architecture magazines and journals, publishing
so. A kind of energy federalism which might lead to emissions of climate-altering gases, the risk here lies in hand, building construction turns into a genuine plenty of scientific articles, since 1983. He has also written the fol-
even more chaos and slow down the development of the possibility of a mass of ugly new constructions process of industrialization. From the initial experiments lowing books: L’integrazione dei sistemi fotovoltaici nell’edilizia e
nelle infrastrutture urbane published in 1999 by ENEA-Italian
an industry, which, moreover, is already hampered by appearing in our cities, which once again are likely to in the latter half of the 19th century, when standardiza- Ministry of the Environment and Ministry of Industry, and Sole nella
numerous problems. And the ANCE, National foster even more “urban discontinuity”. tion assumed the simple repetition of individual build- città published in 2002 by Franco Muzzio Publishing House, and
The problem cannot be solved by simply attempting to Efficienza energetica nella progettazione published by Dei in October
Association of Building Constructors, is well aware of ing components, we have moved on to the construc- 2007. In 2001 he won the competition “for high architectural values
this and has been pointing it out to the highest political superimpose energy-related technology on buildings or, tion of more complex systems involving authentic pre- in photovoltaic buildings” organized by the Italian Ministry of the
authorities for months now. But despite its authority in worse still, concealing it away inside building structures. fabricated components and now have even developed Environment with his solar roof for covering the stands of
Trevignano Romano stadium. He is the scientific coordinator of vari-
this field, the Ministry for Economic Development keeps What we actually need to do is bring out all their inher- integrated industrial systems calling for a high degree ous training courses run by ISES Italia; he used to teach “Systems and
on putting up a rubber wall and postponing the dead- ent stylistic and technological potential, even by basing of technology. On the other hand, design is based on a Environmental Compatibility” in the Valle Giulia Faculty of
design languages around energy. Hence the need for Architecture at “La Sapienza” University in Rome and is currently a
lines frequently being set by the eagerly awaited imple- systematic method incorporating all the various techno- Professor at various advanced Postgraduate Schools of Architecture
mentary decrees. The other critical issue concerns the very close bonds between technology and building. logical components of a project. In this way all the and Engineering. He is the Scientific Coordinator of the Postgraduate
lack of firm guidelines concerning the need to intro- I am convinced that this could result in some interest- problems connected with spatial organization, structur- Vocational Training Course in Energy Efficient Buildings at the
Department of Mechanics and Aeronautics at “La Sapienza” Faculty
duce new technology into the building industry, which ing architectural features to supplement energy fac- al efficiency and plant-engineering demands must be of Engineering. He is also the chief editor of the on-line daily paper
lies at the very foundations of energy efficiency. This tors. The problem lies in “inventing” a new architectur- tackled simultaneously at every stage in the design called rinnovabili.it.
3. Una crescita verticale
A Vertical Growth
Kuala Lumpur, Business & Advanced Technology Center –
Singapore, Editt Tower – Londra, Bishopsgate Towers – Francoforte, MAX Tower
Kuala Lumpur, Business & Advanced Technology Center –
Singapore, Editt Tower – London, Bishopsgate Towers – Frankfurt, MAX Tower
Progetti di T.R. Hamzah & Yeang International
Projects by T.R. Hamzah & Yeang International
I
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l grattacielo, una sorta di città nella città, rappresenta la pedonali e a strade destinate al traffico motorizzato e nel
tipologia architettonica più interessata alle problemati- sottosuolo c’è anche una metropolitana. Nell’area fuori-
che legate alla gestione responsabile dell’energia. Lo svi- terra sono inoltre previsti giardini, terrazze riccamente
luppo in altezza, pone in primo piano il rapporto con il cli- piantumate e corti aperte. La qualità degli spazi interni è
ma: la diversificazione delle quote presuppone diverse assicurata da un sofisticato sistema computerizzato.
gestioni della temperatura in ogni ambiente. In tal senso, Infine, il progetto delle Bishopsgate Towers che punta
la progettazione deve necessariamente partire da un’at- sulla completa autonomia del nuovo insediamento. Si
tenta analisi degli aspetti bioclimatici. Strutture estrema- tratta di una vera e propria città verticale attuata attra-
mente complesse come le grandi torri urbane sono quindi verso una serie di funzionali collegamenti fra gli elementi
macchine che dovrebbero interagire con l’ambiente attra- costituenti il complesso urbano. La nuova unità è compo-
verso bassi consumi per non gravare sulla quantità ener- sta da tre torri a uso polifunzionale di cui due alte ses-
getica disponibile. santacinque piani e una alta cinquanta piani. Le torri
La ricerca progettuale sviluppata dallo studio T.R. Hamzah dispongono di sistemi attivi e passivi per il controllo del-
& Yeang vede tra le sperimentazioni più eclatanti l’Editt l’energia. Il tutto è inserito in spazi caratterizzati da giar-
Tower, esempio di una città verticale in grado di prevede- dini pensili e corti interne. Le Bishopsgate Towers sono
re tutti gli aspetti della salvaguardia dell’ambiente e della un riuscito esempio di architettura sostenibile, poiché
gestione eco-sostenibile delle risorse energetiche. composta da materiali potenzialmente riutilizzabili o rici-
Destinata ad accogliere attività terziarie, l’Editt Tower è un clabili.
tipo di progettazione integrata non solo per la presenza di L’insufficiente presenza di verde urbano che caratterizza
dispositivi di riduzione dei consumi, ma anche per l’indivi- la zona destinata alla MAX Tower ha indotto i progettisti
duazione delle qualità ambientali preposte a riequilibrare a prevedere la presenza di alcuni giardini pensili. Alta cin-
il rapporto fra ambiente naturale e spazi urbani fortemen- quanta piani, la torre occupa una superficie di circa
te caratterizzati da un’altissima densità abitativa. novantamila metri quadrati e comprende una sorta di
Altro progetto ideato dallo studio il BATC – Business & spirale vegetale che inizia dal piano strada e arriva fino
Advanced Technology Center – un complesso che inte- alla sommità del complesso, creando così una sorta di
gra più funzioni, costituito da una torre alta sessanta piani eco-sistema permanente che, coadiuvato da griglie fran-
con accanto cinque torri composte di trenta piani ciascu- gisole e vetrate speciali, permette la gestione ottimale
na. Il complesso edilizio è connesso a piazze, percorsi delle condizioni climatiche degli spazi interni.
Business & Advanced
Technology Center,
Kuala Lumpur.
Complesso formato da
una torre principale alta
60 piani e da cinque torri
di 30 piani ciascuna.
Pagina a fianco,
particolare di una torre.
Business & Advanced
Technology Center,
Kuala Lumpur. Complex
composed of a main
60-story tower and five
30-story towers.
Opposite page, detail
of a tower.
4. In queste pagine, la Editt
Tower di Singapore,
progettata per l’area tra
Waterloo Road e Victoria
Street.
These pages, Editt
Tower, Singapore,
designed for the area
between Waterloo Road
and Victoria Street.
T
he skyscraper, a sort of city within the city, is
the kind of architectural design most carefully
geared to issues related to the responsible man-
agement of energy. Vertical elevation focuses on rela-
34
tions with the climate: different heights call for differ-
ent means of handling temperature at the various lev-
els. In this sense, design must necessarily begin with a
careful study of bio-climatic factors. Extremely intri-
cate structures like big urban towers are machines
which ought to interact with the environment
through low consumption levels, so as not to deplete
the available energy resources. Of the various projects
designed by T.R. Hamzah & Yeang, Editt Tower is per-
haps the most striking example of a vertical city capa-
ble of handling every single aspect of safeguarding
the environment and managing energy resources in
an eco-sustainable way.
This makes Editt Tower an example of design which is
integrated not just through the presence of devices to
reduce consumption, but also by incorporating environ-
mental features designed to balance out relations
between the natural environment and urban spaces
with extremely high population densities.
Another project designed by the firm is the BATC—
Business & Advanced Technology Center—a complex
incorporating various functions, composed of a 60-story
tower with five 30-story towers along side it. The build-
ing complex is connected to squares, pedestrian paths
and roads for much of vehicles, and there is even an
underground line running through the basement. The
aboveground area is also planned to be furbished with
gardens, richly landscaped terraces and open court-
yards. The quality of the interiors is guaranteed by a
sophisticated computerized system.
Finally, the Bishopsgate Towers project focuses on
being totally autonomous and self-contained. This is an
authentic vertical city composed of a set of functional
links between the urban complex’s constituent ele-
ments. The new unit is composed of three multipur-
pose towers, two of which are 65 stories tall and the
other 50 stories high. The towers are fitted with active
and passive energy-control systems. Everything is incor-
porated in spaces featuring hanging gardens and inter-
nal courtyards. Bishopsgate Towers are a successful
example of sustainable architecture, since they are built
out of potentially reusable or recyclable materials.
The lack of inner-city landscaping in the area where
MAX Tower is planned to be built encouraged the
architects to introduce some terraced gardens. Fifty sto-
ries high, the tower covers an area of approximately
90.000 m2 and encompasses a sort of vegetable spiral,
which starts at street level and rises up to the very top
of the complex, thereby creating a sort of permanent
ecosystem, which, with the aid of sunscreens and spe-
cial glass panels, allows optimum management of the
climatic conditions inside the interior spaces.
7. ENERGIA ENERGY
Viaggio al centro della Terra
Journey to the Center of the Earth
Saint-Ours-les Roches, Vulcania, parco europeo del vulcanismo
Saint-Ours-les Roches, Vulcania, European Volcano Park
Progetto di Hans Hollein
Project by Hans Hollein
E
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merso con forza e autonomia poetica sulla scena livello del suolo il Museo Guggenheim di Salisburgo. 41
dell’architettura internazionale durante la stagione L’intervento è frutto di un progetto multidisciplinare:
posmodernista, Hans Hollein con questo importan- oltre a Hans Hollein, vi hanno lavorato l’architetto pae-
te lavoro conferma la sua visione “magico-classicista” saggista Gilles Clément, Atelier 4 e lo scenografo
dell’architettura. Rainer Verbizh.
Nella sua accezione simbolica, Vulcania è il simulacro di Il linguaggio di Hollein punta sull’emozione, sulla teatra-
una straordinaria fabbrica del fuoco, evocatrice di ener- lità dell’evento architettonico, sull’enfatizzazione forma-
gia geotermica, dunque energia pulita (a costo contenu- le. In questo caso, il vulcano diviene il suo proprio arche-
to) e soprattutto rinnovabile. Vulcania più assimilabile al tipo geometrico attraverso un grande e affusolato cono
mito latino di Vulcano piuttosto che a quello greco di di oltre venti metri, rivestito di pietra basaltica. Al suo
Efesto, divinità metallurgica dell’Olimpo: gli antichi interno un rivestimento di metallo dorato trasmette verso
Romani solevano, infatti, riunirsi nel tempio dedicato a il basso la luce diurna mentre nelle ore notturne un sug-
Vulcano per prendere importanti decisioni relative ai gestivo fascio di luce prodotta artificialmente penetra
destini della Repubblica. Un atteggiamento “politico” in nella profondità dello scavo.
cui il mito sconfina nel sociale. Insomma, fra la Natura e l’architettura lo scambio è più
Non lontano da Clermond-Ferrand, Vulcania sorge sulla che evidente. Hollein ha inoltre realizzato alcune struttu-
catena dei Puys, territorio collinare dell’Alvernia di origi- re, per esempio la lunga rampa che conduce in quota,
ne vulcanica. Felice sintesi fra attrazione turistica e luogo impiegando il materiale di scavo. Il viaggio al centro della
Dettaglio prospettico di conoscenza delle scienze della Terra, il complesso Terra che il visitatore è invitato a intraprendere ha il suo
del complesso e, pagina
a fianco, atrio centrale nasce da un’idea dell’ex presidente francese Valéry punto di maggiore emozione allorquando attraversa la
dove la luce diurna Giscard d’Estaing. L’iniziativa trovò sostegno politico e zona dove intravede la massa magmatica incandescente,
penetra dal cratere
fuori terra.
finanziamenti da parte di varie istituzioni come il ovviamente simulata per ragioni di sicurezza. Un effetto
Consiglio regionale dell’Alvernia, il Governo francese e speciale che evidenzia la matrice “barocca” di un archi-
Perspective detail l’Unione europea. tetto contemporaneo che, in un qualche modo, si ispira
of the complex and,
opposite page, the Cullato da oltre dieci anni il desiderio di confrontarsi ai grandi maestri del passato per rinverdire antiche sug-
central lobby where con un progetto ipogeo, Vulcania è stato per Hollein gestioni e raccontare all’uomo del presente l’affascinante
daytime light flows
in through the crater
la realizzazione di un sogno, rimasto in sospeso quan- mistero dei fenomeni legati all’esistenza e ai processi di
above ground level. do non andò in porto la sua proposta di creare sotto il formazione della Terra.
8. H
ans Hollein, who emerged with great force
and stylistic autonomy on the international
architectural scene during the postmodernist
period, confirms his “magical-classicist” vision with
this significant work of architecture.
42
Viewed symbolically, Vulcania is a simulacrum of an 43
incredible factory of fire, evoking geothermal energy
and hence clean and, above all, renewable energy (at
a reasonable price). Vulcania calls to mind the Latin
myth of Vulcan or the Greek metallurgical god
Hephaestus. Indeed, the ancient Romans used to
congregate in the temple devoted to Vulcan to make
important decisions concerning the fate of the
Republic. A “political” approach in which myth bor-
ders on social issues.
Not far from Clermond-Ferrand, Vulcania stands
along the Chaîne des Puys in the hilly region of
Auvergne of volcanic origin. A successful combina-
tion of tourist attraction and geoscientific investiga-
tions, the complex was the pet project of the former
French President, Valéry Giscard d’Estaing. The pro-
ject found political support and financial backing
from various institutions, such as the Auvergne
Regional Council, the French Government and the
European Union.
After toying for over 10 years with the idea of taking
on an underground project, Vulcania is Hollein’s
dream come true, a dream that remained unfulfilled
when his idea to create the Salzburg Guggenheim
Museum underground was never carried out.
The design is the result of a multidisciplinary project:
Hans Hollein worked with the landscape architect
Gilles Clément, Atelier 4 and the scenographer
Rainer Verbizh.
Hollein’s design idiom focuses on emotion, the the-
atrical nature of an architectural event, and stylistic
emphasis. In this case, the volcano turns into its own
geometric archetype through a large tapering cone
over twenty meters in size, covered with basalt
stone. A gilt metal coating on the inside conveys
daytime light downwards, while at night-time a strik-
ing beam of artificial light penetrates down into the
depths of the excavation.
Nature and architecture interact in a most evident
way. Hollein has also designed some structures, for
example the long upward ramp, using excavation
material. The journey to the center of the Earth
which visitors are invited to undertake has its most
emotional point when you cross the section provid-
ing glimpses of an incandescent mass of magma
(simulated for obvious safety reasons). A special effect
highlighting the “baroque” matrix of a modern-day
architect, who, in some way, is inspired by the great
Veduta dal basso masters of the past, so as to bring ancient ideas back
dell’interno del cratere. to life and tell modern-day people about the fascinat-
A view from below of
ing mystery of phenomena linked with the existence
the inside of the crater. of the Earth and its formation process.
9. Dall’alto, spaccato Pianta e dettaglio della
prospettico, vista parete del cratere.
dell’ingresso, pianta
del piano terra e alcuni Plan and detail of the
particolari degli spazi crater wall.
interni.
From top, perspective
cutaway, view of the
entrance, plan of the
ground floor, and details
of the interiors.
44 45
10. Dettagli degli spazi ipogei
e viste della grande serra.
Details of the
underground spaces
and views of the large
glasshouse.
46 47
Alcuni particolari che
rivelano la complessa
configurazione
altimetrica dell’insieme.
Features revealing the
intricate altimetric layout
of the entire structure.
11. ENERGIA ENERGY
La giustizia ha il vento in poppa
Justice Has the Wind in Its Sails
Anversa, Palazzo di Giustizia
Antwerp, Law Courts
Progetto di Richard Rogers Partnership – VK Studio
Project by Richard Rogers Partnership – VK Studio
S
48
in dalla scoperta del vetro, l’architettura ha pun- Nel periodo estivo, le prestazioni di controllo solare 49
tato sulla trasparenza quale elemento di moder- delle vetrate (prodotte in uno speciale vetro stratifica-
nità. L’evoluzione tecnologica nata con le istanze to), contribuiscono in modo efficace all’azione di con-
del Razionalismo ha permesso, sin dagli anni Venti, la dizionamento degli spazi interni, mentre d’inverno il
realizzazione di grandi superfici vetrate. Ora gli edifici vetro “basso-emissivo” garantisce un soddisfacente
potrebbero essere quasi interamente costruiti in vetro. isolamento termico.
Il progetto per il nuovo Palazzo di Giustizia di Anversa La copertura è stata costruita con tecnologia navale,
punta su due obiettivi: grandi superfici trasparenti all’interno di un cantiere posto nelle vicinanze dello
come significato simbolico di una giustizia che si vor- Schelda. Una volta ultimati, tutti gli elementi sono
rebbe cristallina verso i cittadini e una straordinaria stati trasportati in loco per mezzo di una grande
forma quale valore aggiunto in uno spazio urbano nave. Le “vele” non sono tutte grandi uguali, quelle
come scenario di importanti eventi architettonici. più alte, di ventiquattro metri, corrispondono alle sei
Situata sulla riva destra del fiume Schelda, a circa ampie aule di udienza; quelle minori, alte undici
Schizzo di progetto novanta chilometri dal mare, Anversa, città belga ubi- metri, sono invece in corrispondenza di ventisei pic-
e schema dell’angolo cata nella regione delle Fiandre, grazie al suo impor- cole aule destinate alle procedure veloci. Il comples-
d’incidenza tante porto fluviale è città di antiche tradizioni mari- so, composto di un piano interrato più cinque piani
dei raggi solari.
Pagina a fianco, dettaglio nare. Le grandi vele della copertura non sono però fuori terra, ha una superficie totale di circa 78 metri
delle “vele” della solo facile trasfigurazione simbolica dedicata alla nau- quadrati. Di particolare pregio compositivo, la struttu-
copertura.
tica bensì soluzione destinata a favorire risparmio ra d’acciaio e legno crea all’interno degli ambienti
Project sketches energetico e sostenibilità ambientale. L’accentuata una trama reticolare che ritaglia il cielo, dividendolo
and diagram of solar verticalità e l’inclinazione delle vele permette maggio- in tanti spicchi dando al tutto un ordine geometrico,
incidence angles.
Opposite page, detail re sfruttamento dei raggi solari, sia per l’illuminazione simbolo di una giustizia cristallina a garanzia di
of the roof “sails”. diurna sia per climatizzare naturalmente gli ambienti. equità e giustizia. Il Palazzo di Giustizia come luogo
oltre la sua funzione istituzionale: ampio come una
piazza coperta, offre spazi d’aggregazione e ristoro
attraverso percorsi pubblici, una caffetteria e un luo-
go di particolare suggestione come la “Salle des Pas
Perdus”, grande hall rivestita di vetro da cui s’irradia
l’intradosso della copertura.
12. E
Piante del livello della ver since the discovery of glass, architecture has provides an invaluable contribution to air-conditioning
hall “Salles des Pas focused on transparency as a vehicle of moder- the interiors, while in winter the “low-emission” glass
Perdus” e del livello
delle aule di udienza. nity. Ever since the 1920s, technological devel- guarantees satisfactory heat insulation.
Pagina a fianco, schizzo opments deriving from the demands of Rationalism The roof was constructed using shipbuilding technolo-
di progetto e veduta have allowed the construction of wide glass surfaces. gy at a yard nearby the River Scheldt. Once completed,
complessiva del Palazzo
di Giustizia. Nowadays buildings could be made almost entirely all the various elements were transported to the site on
out of glass. The project for new Law Courts in a large ship. The “sails” are not all the same size, the
Plans of the “Salles des
Pas Perdus” hall level
Antwerp has two main targets: wide glass surfaces to taller ones measuring twenty-four meters correspond
and court rooms level. symbolize the kind of clear-cut justice people deserve, to the six spacious court rooms; the smaller ones,
Opposite page, project and a striking form as that something extra in an eleven meters high, correspond to the twenty-six small
sketch and overall view
of the Law Courts. urban space hosting major architectural events. chambers used for fast procedures. The complex, com-
Situated along the right bank of the River Scheldt, posed of an underground level plus five levels above
about 90 km from the sea, Antwerp, a Belgian city in ground, covers a total surface area of approximately
the Flanders region, has a long maritime tradition due 78 m2. The steel and wood structure of the interiors
to its important river port. The large sails forming the features a striking design characterized by a reticular
roof are not just a rather facile symbolic transfigura- pattern framing the sky in fragmented segments to
50
tion of the sailing world, but a design solution to help instill an overall sense of geometric order, thus symbol- 51
save energy and guarantee environmental sustainabili- izing clear-cut justice as a guarantee of fair treatment
ty. The accentuated verticality and sloping angle of for all. The Law Courts as more than just a piece of
the sails allows sunlight to be exploited more effec- institutional machinery: as spacious as a covered plaza,
tively, both for daytime lighting and for a natural they provide social and recreational spaces along the
climatization of all premises. public pathways, including a cafeteria and a striking
During summer the effectiveness of the glass windows place like the “Salle des Pas Perdus”, a large glass-coated
(made of a special stratified glass) in controlling sunlight hall from which the roof’s intrados spreads out.
13. In queste pagine, studio
strutturale della
complessa membrana
della copertura e
rapporto fra contesto
urbano e nuovo
insediamento.
These pages, structural
study of the intricate roof
membrane and the new
settlement in its urban
setting.
52 53
14. 54 55
Intradosso della
copertura a “vele”
e prospetto principale.
Pagina a fianco, dettagli
della configurazione della
copertura e dello spazio
interno caratterizzato
dalle strutture in acciaio
con diverse colorazioni
destinate a delimitare
le varie aree funzionali
del Palazzo di Giustizia.
Intrados of the “sails”
roof and main elevation.
Opposite page, details of
the large roof layout and
interiors featuring
different-colored steel
structures designed
to mark the various
functional areas
of the Law Courts.
15. ENERGIA ENERGY
M’illumino di bianca luce
Lit with Whiteness
Bergamo, ITC Lab Italcementi
Bergamo, ITC Lab Italcementi
Progetto di Richard Meier & Partners Architects
Project by Richard Meier & Partners Architects
I
56
TC Lab, un “cuore di cristallo” che batte nel corpo Centro Tecnico di Gruppo. Il complesso progettato da 57
del Kilometro Rosso, Parco Scientifico Tecnologico Meier è – pur mantenendo una sua cristallina autono-
sull’autostrada Venezia-Milano. ITC Lab è realizzato mia formale rispetto al Kilometro Rosso progettato da
in cemento bianco TX Aria® a base di TX Active®, prin- Jean Nouvel – in sintonia con la filosofia on the road
cipio fotocatalitico brevettato da Italcementi. È una voluta dall’architetto francese. Si tratta di un’opera
sostanza per prodotti cementizi in grado di abbattere piuttosto inedita rispetto all’immaginario meieriano,
gli inquinanti organici e inorganici presenti nell’aria. architetto americano eccellente continuatore della
TX Active ® è un prodotto già utilizzato da Richard poetica lecorbusieriana di “quando le cattedrali erano
Meier in occasione della realizzazione della chiesa bianche”.
Dives in Misericordia, costruita a Roma nel 2003. Planimetricamente configurata a “V”, la pianta dell’e-
ITC Lab vuole essere la coerente risposta di Italcementi dificio scandisce con forza la sua vettorialità, in sinto-
Group alle problematiche della tutela dell’ambiente. Il nia con la barriera del Kilometro Rosso concepita come
nuovo edificio accoglie laboratori di ricerca, uffici, una formalizzazione di un’ideale scia rossa, un effetto
biblioteca scientifica. Nell’ala est sono presenti inoltre “retinico” di indubbia suggestione. Sul piano eco-
una caffetteria e spazi di aggregazione. sostenibile, ITC Lab (acronimo di: Innovation and
La struttura, su una superficie di undicimila metri Technology Central Laboratory) è una “macchina” che
quadrati, di cui settemilacinquecento dedicati ai labo- produce buona parte dell’energia che consuma grazie
ratori di ricerca, accoglie circa tremila persone distri- a una serie di collaudati sistemi come i pannelli foto-
buite secondo gruppi multidisciplinari di società priva- voltaici, fissati sulla copertura che, convertendo l’irrag-
te ed enti pubblici. Una sorta di network attraverso il giamento solare, producono energia elettrica. Vi sono
quale Italcementi Group avrà l’opportunità di con- inoltre alcuni pannelli solari per alimentare l’impianto
frontarsi con realtà internazionali rappresentate da di riscaldamento. Un ulteriore contributo al risparmio
importanti centri di ricerca e istituti universitari fran- energetico è assicurato dalla presenza di un dispositivo
cesi, americani e anche, prossimamente, indiani, con geotermico che sfrutta l’energia solare accumulata nel
cui ha già intrecciato rapporti attraverso il CTG suolo e negli strati profondi del terreno.
Rendering dell’ITC Lab,
una struttura che occupa
circa 11.000 mq.
Il complesso è in grado
di accogliere circa 3.000
persone in gruppi di
studio multidisciplinari.
Pagina a fianco,
il plastico.
Rendering of the ITC Lab,
a structure covering
approximately 11,000 m2.
The complex can
accommodate
approximately 3,000
people forming
multidisciplinary
study groups.
Opposite page,
project model.
16. Studi di fattibilità
e dettagli del plastico.
Planimetricamente
configurata a “V”,
la pianta dell’edificio
scandisce con forza
la sua vettorialità.
Feasibility studies and
details of the project
model. The V-shaped
building base sets
out its vector force
with great power.
I
58
TC Lab, a “heart of glass” in the body of the 59
Kilometro Rosso, a Science & Technology Park
along the Venice-Milan freeway. ITC Lab is built in
TX Aria ® white cement, based on Italcementi’s
patented TX Active ® photocatalytic principle. This
material, applied to cement-based products, can
reduce organic and inorganic pollutants that are pre-
sent in the air. TX Active® has already been used by
Richard Meier to build the Dives in Misericordia
church in Rome in 2003.
ITC Lab wants to be the Italcementi Group’s consis-
tent response to environmental issues. The new
building houses research laboratories, offices and a
science library. The east wing also contains a cafete-
ria and congregation spaces. The facility, covering a
surface of around 11,000 m2 (7,500 of which used
for research laboratories), accommodates approxi-
mately 3,000 people divided into multidisciplinary
teams from private companies and public bodies.
The ITC Lab will provide the Italcementi Group an
excellent opportunity to develop contacts and net-
work with international enterprises, such as French,
American and, in the near future, also Indian
research centers and university institutes, with which
it has already set up close working relationships
through the CTG Group Technical Center. The com-
plex designed by Meier is—despite being stylistically
completely separate from the Kilometro Rosso
designed by Jean Nouvel—in perfect synch with the
on-the-road philosophy which inspired the French
architect.
In many ways this design is quite different from the
rest of the work by this American architect, who has
been a wonderful continuer of Le Corbusier’s poetics
of “when cathedrals were white”.
Shaped like a “V”, the building plan powerfully pro-
jects its vectorial lines in tune with the barrier of the
Kilometro Rosso which is designed to be a stylistic
representation of an ideal red track, a “retinal” effect
of striking force.
On an eco-sustainability level, ITC Lab (an acronym
for: Innovation and Technology Central Laboratory) is
a “machine” generating most of the energy it uses
from a set of well-tested systems, such as the photo-
voltaic panels, fitted on the roof, which produce
electricity from solar radiation. It is also equipped
with a number of solar panels to supply the heating
demands of the building.
A further contribution to energy-saving comes from
the use of a geothermal device exploiting the solar
energy accumulating in the ground and in the deep-
est layers of the soil.
17. ENERGIA ENERGY
L’atomo nella sua forma
The Atom in Its Form
Saclay, Commissione per l’energia atomica (CEA)
Saclay, Atomic Energy Commission (CEA)
Progetto di Claude Vasconi
Project by Claude Vasconi
L
60
a nuova sede CEA sorge a Saclay, comune di circa ottenere un alto livello di trasparenza grazie all’uso limi- 61
tremila abitanti, situato nel dipartimento tato di strutture portanti reggenti il considerevole peso
dell’Essonne, nella regione dell’Île-de-France. La delle vetrate. Grazie alle ampie superfici trasparenti, il
CEA, attiva nei settori dell’energia, delle tecnologie CEA risulta di minimo impatto sull’ambiente circostante.
informatiche e mediche, e della sicurezza e difesa Il paesaggio entra negli ambienti e gli spazi interni inte-
nazionale, è presente su tutto il territorio francese con ragiscono con l’intorno. Un intorno formato da zone
nove grandi centri di ricerca. Il complesso di Saclay è un verdi elegantemente piantumate con alberi ad alto
polo scientifico e tecnologico di eccellenza tra i più fusto. La presenza del verde si percepisce ovunque attra-
importanti di Francia. Ospita numerosi laboratori di verso una sapiente regia che ha il suo punto di forza nel
ricerca tra cui il centro di ricerche in neurodiagnostica patio alberato che caratterizza gli spazi al primo e al
NeuroSpin (Direzione delle Scienze del Vivente della secondo piano dell’edificio che accoglie gli uffici. Si trat-
CEA) progettato dallo stesso Claude Vasconi e inaugu- ta dunque di un contesto fortemente orientato a resti-
rato di recente. Linee semplici, volumetria elementare tuire un’immagine di felice connubio fra natura ed ener-
ma non priva di quell’eleganza formale presente in tut- gia nucleare. Energia considerata “amica” per alcuni e
te le opere di Claude Vasconi. Sul piano compositivo, il “nemica” per chi invece sostiene la potenziale pericolo-
complesso è suddiviso in due blocchi formanti un insie- sità di possibili fuoriuscite di sostanze radioattive. In tal
me modulato su un impianto planimetrico semicurvili- senso, ovvero per restringere al massimo la possibilità di
neo. Probabilmente, nelle sue intenzioni progettuali, disastri nucleari, si muove la ricerca all’interno della
Vasconi intendeva comporre un puzzle formato di CEA. Vi sono, infatti, circa cinquecento ricercatori riuniti
frammenti di grandi figure geometriche, idealmente in una grande equipe pluridisciplinare per studiare stra-
sezionate e ricomposte secondo uno schema diverso tegie di ottimizzazione e interventi per rendere sicuro il
dall’originario. Una sorta di microcittà della scienza, funzionamento delle centrali nucleari. Ma a Saclay non
generata da un gioco di segmenti tangenti. ci si preoccupa solo di sicurezza ma anche di strategie
Punto forte dell’intera composizione, la grande facciata per rendere sempre più competitiva la produzione di
vetrata, risolta con un’adeguata tecnologia in grado di energia ricavata dalla fusione dell’atomo.
Facciata nord e, pagina a
fianco, particolare
dell’intradosso di
attraversamento che
taglia longitudinalmente
il complesso lasciando
filtrare la luce naturale.
North facade and,
opposite page, detail
of the intrados cutting
through the complex,
letting natural light
flow inside.
18. T
he new CEA headquarters are located in Saclay, a to the limited use of bearing structures to support the
town with a population of about three thousand considerable weight of the glass windows. Thanks to
in the Essonne department in the Ile-de-France the wide transparent glass surfaces, the CEA has very
region. The CEA is active in three main fields—energy, little visual impact on the outside area. The landscape
information and health technologies, defense and actually enters inside the premises, and the interiors
national security—and is based in nine research cen- interact with their surroundings which are elegantly
ters in France. The complex in Saclay is one of the designed with carefully planted tall-trunked trees. The
most important cutting-edge science and technology presence of greenery clearly emerges through the
centers in France. It hosts a number of research facili- clever design, whose most distinctive feature is the
62
ties, among which the NeuroSpin neuro-imaging tree-lined patio characterizing the spaces on the first 63
research center (CEA’s Life Science Division) again and second floors of the office block. The setting is
designed by Claude Vasconi and inaugurated recent- very skillfully geared to create an image of a happy
ly. All Claude Vasconi’s works have simple lines and a combination of nature and nuclear energy. Energy,
very basic structural form with its own distinctive styl- which is a “friend” to some and an “enemy” to those
istic elegance. Stylistically speaking, the center is worried about the potential dangers of radioactive
divided into two blocks forming a whole, built on a substances escaping. The research work being carried
semi-curved base plan. Vasconi’s underlying design out inside the CEA is partly focused on attempting to
idea was probably to create a puzzle composed of limit the possibility of nuclear disasters to a minimum.
fragments of large geometric figures, ideally sec- There are actually approximately five-hundred
tioned and put back together based on a different researchers working in one single multidisciplinary
scheme than the original plan. A sort of micro-city of team studying strategies to optimize industrial pro-
science generated from an interplay of tangential duction and make nuclear power centers as safe as
segments. possible. But security is not the only concern at
The strong part of the entire composition is the large Saclay, where attention is also being focused on
glass facade designed using the kind of technology developing strategies to make energy generated from
required to create a high level of transparency, thanks atomic fusion increasingly competitive.
In queste pagine, piante
e veduta zenitale del
modello di progetto.
These pages, plans and
aerial view of the model.
19. Il complesso in rapporto
con un intorno
non urbano.
The complex in
its non-urban settings.
64 65
Atrio d’ingresso che
porta ai vari uffici.
Entrance lobby leading
to the various offices.
20. ENERGIA ENERGY
“Non finito” eco-efficiente
Eco-Efficient “Unfinished” Work
Pechino, SIEEB – Centro di ricerca italo-cinese per la tutela dell’ambiente
e la conservazione dell’energia
Beijing, SIEEB – Sino-Italian Ecological and Energy efficient Building
Progetto di Mario Cucinella Architects
Project by Mario Cucinella Architects
S
66
ostenibilità, consumi sotto controllo ed energie rin- gramma attuato con la cooperazione tra Ministero ita- 67
novabili sono parte integrante delle problematiche liano dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e il
dell’architettura contemporanea. Non bisogna Ministero cinese della Scienza e della Tecnologia nel-
però sottostimare il pericolo dell’omologazione. In altre l’ambito degli accordi di Kyoto per la riduzione delle
parole: se da una parte il basso consumo energetico sta- emissioni di CO2 e di un articolato programma sui pro-
bilisce prassi progettuali comuni, dall’altra è necessario blemi dell’ambiente.
salvaguardare l’elemento creativo che distingue l’opera Un’opera, il SIEEB, che potremmo definire “collettiva”
architettonica dalla banalizzazione del manufatto edili- poiché se il progetto architettonico è pienamente attri-
zio. Il SIEEB dimostra che bisogna osare, puntare non sul buibile a Mario Cucinella Architects, gli aspetti scientifici
compromesso, ma sull’innovazione tecnologica e su sono stati curati dal Politecnico di Milano. Il complesso,
nuovi percorsi di linguaggio. una vera e propria macchina pensata per offrire il massi-
Il “non finito” è una modalità frequente nell’arte, ma mo di prestazioni con il minimo costo energetico, vive,
poco praticata nell’architettura. Il suo misterioso fasci- anzi, vegeta grazie a un metabolismo assimilabile a un
no sta nella forma “aperta”, ovvero nel prevedere più vegetale: si comporta, infatti, come una foglia che utiliz-
opzioni e soprattutto fare interagire chi osserva l’opera za e trasforma la luce solare in energia elettrica. Ciò gra-
affinché possa immaginare possibili soluzioni secondo zie soprattutto alla presenza di grandi giardini pensili
la propria sensibilità e cultura. Il SIEEB è un “non fini- esposti a sud e agli oltre 1.000 metri quadrati di pannelli
to” che attinge all’immaginario del cantiere attraverso fotovoltaici, in grado di produrre la maggiore quantità di
un’inedita lettura delle possibilità espressive del pon- energia richiesta. Il SIEEB è uno dei primi edifici cosid-
teggio. È interessante osservare come Mario Cucinella detti “eco-efficienti” finora realizzati in Cina e rappre-
sia arrivato a ricreare l’effetto ponteggio integrando senta un’inversione di tendenza in un paese i cui consu-
perfettamente forma e funzione. Ovvero lavorando mi di energia sono destinati ad aumentare significativa-
sull’uso appropriato della tecnologia fotovoltaica. Le mente, considerato che la Cina ha una previsione di cre-
griglie orizzontali che ricreano l’atmosfera del cantiere scita pari al doppio di quella attuale entro il 2015.
sono anche supporto per i pannelli fotovoltaici. Dunque un’operazione che apre la strada verso una
L’edificio sorge all’interno del campus universitario del- architettura più consapevole del suo ruolo di punto sen-
la Tsinghua University di Pechino ed è frutto di un pro- sibile nell’economia energetica del pianeta.
Particolare della facciata
che esibisce
l’accoppiamento
fra diversi materiali.
Pagina a fianco,
particolare dei pannelli
fotovoltaici integrati
nel sistema frangisole.
Detail of the facade
showing the combination
of different materials.
Opposite page, detail
of the photovoltaic
panels incorporated in
the sunscreen system.
21. S
ustainability, controlled consumption and
renewable energy are an integral part of the
main issues in modern-day architecture.
Nevertheless, the danger of standardization should not
be underestimated. In other words: while, on one
hand, low energy consumption results in shared design
procedures, on the other we need to hold on to cre-
ativity, which distinguishes a work of architecture from
a bland building. SIEEB shows that you need to be
bold, focusing on technological innovation and new
languages rather than just settling for compromise.
“Unfinished” work is common in art, but little used in
architecture. Its mysterious charm lies in its “open”
form or, in other words, in the way it caters for a num-
ber of options and, above all, makes onlookers interact
with the work, so that they can imagine different solu-
68
tions according to their own sensibility and culture. 69
SIEEB is an “unfinished” construction, which draws on
building-site connotations through an unusual
approach to the stylistic possibilities of scaffolding. It is
interesting to note how Mario Cucinella has managed
to re-create the scaffolding effect by perfectly integrat-
ing form and function. This has been achieved by
focusing on the proper use of photovoltaic technology.
The horizontal grids re-creating a building site atmos-
phere also help support the photovoltaic panels. The
building stands on the campus of Tsinghua University
in Beijing and is the result of a project carried out in
conjunction with the Italian Ministry for the
Environment and Territory and the Chinese Ministry of
Science and Technology, as part of the Kyoto agree-
ments to reduce CO2 emissions and an elaborate pro-
gram drawn up to tackle environmental issues. The
SIEEB project is what we might call a “joint-venture”,
since, although the architectural design is entirely the
work of Mario Cucinella Architects, the scientific
aspects have been handled by Milan Polytechnic. The
complex, an authentic machine designed to offer maxi-
mum performance at a minimum cost in terms of ener-
gy consumption, lives (or rather vegetates) thanks to its
plant-like metabolism: it actually behaves like a leaf,
using and turning sunlight into electricity. This is mainly
thanks to the presence of large hanging gardens
exposed to the south and to over 1,000 m2 of photo-
voltaic panels, capable of generating as much energy
as is required. SIEEB is one of the first so-called “eco-
efficient” buildings to be constructed in China and rep-
resents a reversal of trend in a country whose energy
consumption is expected to grow significantly, since
China plans to grow at twice its current rate by the
year 2015. This means that this project opens up the
Pianta del complesso e, way toward a type of architecture which is more aware
pagina a fianco, veduta of its cutting-edge role in the world’s energy economy.
di scorcio dell’edificio.
La particolare
configurazione delle parti
accessorie rende l’edificio
in perenne stato
di cantiere, creando così
un’architettura inusuale
e linguisticamente
innovativa.
Site plan and, opposite
page, partial view of the
building. The peculiar
arrangement of the
accessory elements
makes the building look
like a permanent
construction site, thus
creating an unusual and
linguistically innovative
work of architecture.
23. Sezione generale e,
in basso, schema degli
impianti usati per
ottenere particolari
prestazioni di risparmio
energetico.
Pagina a fianco, alcuni
schemi per il miglior
controllo dei raggi solari
e dettaglio costruttivo
della facciata vetrata.
Main section and,
bottom, a scheme of the
energy-saving devices.
Opposite page, screens
for a better sunlight
control and construction
detail of the glass facade.
72 73
24. In queste pagine,
il complesso relazionato
con il contesto urbano.
These pages,
the complex
in its urban context.
74 75