1. Interventi della PA
e sinergie con gli investimenti privati
per la mobilità elettrica
20 Marzo, 2014 / Gianluca Donato, Marketing Specialist
2. La mobilità elettrica
Incidenza sull’efficienza energetica
• Secondo una recente analisi RSE, al 2030 circoleranno in Italia
10 milioni di auto elettriche, per il 50% concentrate nelle
grandi città.
• Il contributo all’efficienza sarà pari ad 1,8 miliardi di euro/anno,
grazie a minori importazioni di energia primaria ed un migliore
sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile non programmabili.
4. La mobilità elettrica
Fattori che incidono sulla penetrazione dei VE
1) Azioni di contrasto al costo del veicolo
elettrico con incentivi di natura economico
o fiscale (sfera di competenza pubblica)
2) Disponibilità di una rete di ricarica diffusa
ed in grado di soddisfare le esigenze di
«range extension» (sfera di competenza
pubblica e privata)
3) Sviluppo di disposizioni a livello
regionale/comunale a vantaggio della
circolazione dei veicoli elettrici all’interno
dei centri abitati (sfera di competenza
pubblica)
5. La mobilità elettrica
Importanza di equilibrare la spinta sui fattori
In Norvergia esenzione IVA su acquisto ed altri vantaggi (no
pagamento autostrade, no bollo ecc.) – valore vantaggio
economico elettrico vs. tradizionale circa 6.000 €/anno
6. La mobilità elettrica
Azioni di contrasto al costo del veicolo
In Italia il Decreto 11 gennaio 2013 “Incentivi per
l'acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2 di
cui all'articolo 17-bis del decreto-legge 22 giugno
2012, n 83 convertito n. 83, convertito, con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.
134”.
1) Per gli acquisti effettuati negli anni 2013 e
2014: 20% del prezzo di acquisto, fino ad un
massimo di 5.000 euro, per veicoli che
producono emissioni di CO2 <50 g/km;
2) Nel 2013 erano previsti 4,5 milioni di euro
per l’acquisto, da parte di tutte le categorie
di acquirenti (e senza necessità di
rottamazione), di veicoli con emissioni di
CO2 non superiori a 95 g/km, con una quota
pari a 1,5 milioni di euro riservata
all’acquisto di veicoli con emissioni non
superiori a 50 g/km.
7. La mobilità elettrica
Disponibilità rete di ricarica
Azioni da parte della PA Azioni da parte dei privati
• Investire in progetti finanziati da PNIRE o
EU per lo sviluppo di reti di ricarica (es:
piano Firenzelettrica 147 nuove stazioni
pubbliche e 50 dedicate al trasporto
merci);
• Governare lo sviluppo della rete pubblica
in modo che siano valorizzati
opportunamente dall’infrastruttura di
ricarica gli spazi per la sosta breve (es:
regolamento Greenline);
• Contribuire allo sviluppo di una rete
distribuzione carburante che abbia le
caratteristiche opportune ad
accompagnare gli utenti dei veicoli elettrici
nei loro spostamenti quotidiani senza ansia
da ricarica (es: Deliberazione della G.P. di
Bolzano dell’8 aprile 2002, n. 1162).
• Contribuire economicamente allo sviluppo
dei progetti finanziati (es: Enel);
• Individuare nuovi modelli di business per lo
sviluppo di un servizio di ricarica (es: Tesla
Motors);
• Differenziare l’offerta all’interno della rete
di distribuzione carburanti (es: EkoPoint);
• Sviluppare tecnologie per la ricarica idonee
a rendere la mobilità elettrica
funzionalmente equivalente a quella
tradizionale (es: ABB).
8. La mobilità elettrica
Disponibilità rete di ricarica
• Norme che prevedano
l’installazione di sistemi di
ricarica rapida e ne
identificano le
caratteristiche
• Proprietari / aziende che
investono nel business
della ricarica
• Aziende che sviluppino
tecnologie che permettano
la ricarica in 15 minuti di
tutti gli autoveicoli elettrici
9. Sono molto importanti anche gli incentivi di natura
«sociale» per cui in molte città, i veicoli elettrici sono ad
oggi:
• autorizzati a circolare nelle zone a traffico limitato
• autorizzati a utilizzare le corsie preferenziali
• autorizzati a parcheggiare gratuitamente
• esentati dal “road pricing” o dalla “congestion
charge”
La mobilità elettrica
Disposizioni a vantaggio della circolazione
Vi possono essere poi iniziative volte a limitare la
circolazione ai soli mezzi elettrici come nel caso del
piano Firenzelettrica che prevede nel centro storico:
• merci solo su mezzi elettrici entro 3 anni;
• tutti i tassisti con auto elettriche, ibride o a metano
entro 4 anni;
• un servizio di car-sharing elettrico entro un anno.
10. Scenari per il trasporto pubblico
La mobilità elettrica
Lo sviluppo tecnologico permette oggi
incrementare anche l’efficienza nel
trasporto pubblico grazie ai bus elettrici a
batteria.
In particolare lo sviluppo si muove verso
soluzioni:
• Full electric e ibride svincolate da
percorsi (non alimentate lungo il
percorso)
• Full electric vincolate a percorsi
predefiniti in analogia a tram con sede
stradale dedicata
• Full electric vincolate a percorsi senza
sede stradale dedicata (es: TOSA -
Transport avec Optimisation du
Système d’Alimentation)