Una raccolta di storie di collaborazione virtuosa tra Enti Locali e Finanza Etica. Dall'asset building al microcredito, dalla produzione di energia da fonti rinnovabili alla cooperazione sociale e ancora, housing sociale, legalità e molto altro ancora.
Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare
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Enti Locali e
Finanza Etica:
insieme verso
un nuovo welfare
L’INTERESSE PIÙ ALTO
È QUELLO DI TUTTI
1
N. 1 | 2012
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EDITORIALE
Enti Locali e Finanza
Etica: un’alleanza
da rafforzare
per costruire un
nuovo welfare
di Ugo Biggeri
Presidente di Banca Popolare Etica
Banca Etica è una banca nata dal
terzo settore e dai suoi volontari,
ma prima ancora di ottenere le
autorizzazioni a operare come
banca ha ricevuto l’appoggio pionieristico di molti enti locali.
Comuni, Province e Regioni che
sono diventati soci perché hanno
compreso il valore potenziale di
una banca che nasce da una
spinta popolare e che è dedicata
a dare credito alle reti sociali, all’economia civile, a tutte quelle
realtà che rafforzano l’idea di cittadinanza e il valore delle relazioni tra le persone.
Una banca che, per mantenere
questo suo impegno, pubblica sul
web tutti i finanziamenti erogati:
l’unica in Italia e una delle pochissime al mondo.
Dopo 13 anni di attività possiamo
dire che Banca Etica ha mantenuto le promesse lavorando soprattutto con il mondo non profit
ma non solo. È una banca cooperativa in attivo dalla nascita e che
reinveste gli utili per migliorare
sempre le proprie attività: +24%
di crediti erogati nel 2011 a favore di cooperative sociali, associa-
zioni, enti non profit e srl attivi in
servizi cruciali per il bene comune: dalla gestione di asili nido e
centri di accoglienza per persone
non autosufficienti, all’erogazione di servizi per l’ambiente, come la raccolta differenziata o la
gestione di parchi cittadini, fino
al finanziamento di impianti ad
energia rinnovabile sugli edifici
pubblici.
Nel corso degli anni con alcuni
Enti Locali si sono potute sviluppare delle innovative collaborazioni nel campo del microcredito,
dell’educazione finanziaria e dell’asset building, dell’housing sociale o dell’autocostruzione, di
nuove forme di welfare partecipato. Alcune di queste iniziative
sono descritte in questo fascicolo;
tutte consentono agli enti pubblici
di “moltiplicare” in qualche modo
le scarse risorse disponibili per i
servizi alla cittadinanza.
Sempre più spesso Banca Etica si
trova a svolgere un altro ruolo
cruciale per il mantenimento dei
servizi esistenti: quello di anticipare ai soggetti che erogano pre-
stazioni sociali per conto dell’ente
pubblico i contributi che purtroppo
vengono erogati con ritardi crescenti.
In un momento come quello che
stiamo vivendo in cui i tagli alle risorse degli enti locali sembrano
inevitabili, strumenti finanziari innovativi come quelli della finanza
etica possono aiutare a creare forme di mutualità locale per un nuovo welfare.
Una sfida che appare ancora più
importante, se si pensa a quegli
Enti Locali rimasti a loro volta vittima della speculazione finanziaria selvaggia che innescato la crisi che stiamo vivendo.
In questo difficile cammino, in cui
il Terzo Settore stesso dovrà reinventarsi, il ruolo degli Enti Locali
è fondamentale sia in termini di
semplificazioni normative sia in
termini di supporto all’innovazione e sia, crediamo, nel consentire, attraverso la partecipazione
al capitale sociale ad esperienze
fondamentali in questo campo
come quelle di Banca Etica, di
poter continuare a crescere e fare innovazione sociale.
3
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ENTI LOCALI SOCI DI DI BANCA ETICA
R E
O C I
R E
E • S
Gorizia
Brescia
Verona
Trieste
Venezia
Pavia
Cremona
Mantova
Parma
O C I
Alessandria
N
Ferrara
O C I
La Spezia
Imperia
Abruzzo
2 Comuni
2 Province
Trentino Alto Adige
9 Comuni
Ravenna
Forlì - Cesena
Massa Carrara
Lucca
E • S
Bologna
Genova
G I O
R E
Modena
Valle D’Aosta
Il Comune di Aosta
La Regione autonoma
N
E • S
Reggio Emilia
Savona
Piemonte
27 Comuni
5 Province
La Regione
Friuli Venezia Giulia
5 Comuni
2 Province
La Regione
Lecco
Vercelli
Torino
Veneto
48 Comuni
4 Province
Prato
Firenze
Lazio
8 Comuni
1 Province
La Regione
Arezzo
•R E
I ON
E • S
G
G I O
E • S
I
OC A
L’Aquila
Liguria
5 Comuni
4 Province
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Macerata
R E
Livorno
O C I
N
E • S
Caserta
O C I
Sassari
G I O
R E
R E
E • S
Foggia
Potenza
Taranto
R E
O C I
R E
E • S
O C I
4
N
G I O
la regione socia
Siracusa
Ragusa
E • S
la provincia socia
N
G I O
Vibo Valentia
Campania
7 Comuni
2 Province
Molise
1 Comune
Sicilia
2 Comuni
2 Province
Salerno
il comune socio
Calabria
4 Comuni
1 Provincia
La Regione
Puglia
14 Comuni
3 Province
La Regione
Toscana
32 Comuni
6 Province
La Regione
N
G I O
Basilicata
1 Provincia
Sardegna
4 Comuni
1 Provincia
Lombardia
70 Comuni
5 Province
Pescara
Umbria
3 Comuni
Marche
5 Comuni
1 Province
La Regione
Roma
O C I
R E
Emilia Romagna
53 Comuni
7 Province
La Regione
Varese
Biella
Novara
G I O
E • S
N
G I O
GLI ENTI SOCI DI BANCA ETICA
N
G I O
Brindisi
O C I
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AREA NORD OVEST
A
La Cooperativa Agriforest gestisce un ampio spazio verde al confine tra la città di Torino e nell’immediatezza della collina della
città. La cooperativa – cliente di Banca Etica dal 2004 – conta oggi
16 soci; 30 lavoratori impiegati nella manutenzione del verde e 10
Il verde pubblico
impiegati nella struttura pubblica che offre bar, ristorante, gelacome risorsa
teria e aule di educazione ambientale.
Agriforest rappresenta un’esperienza molto significativa per l’ima Torino
pegno a favore dell’educazione ambientale rivolta al pubblico generico e in modo speciale ai ragazzi delle scuole elementari e
medie della città di Torino e della cintura metropolitana (I e II cintura).
La cooperativa agricola è stata fondata nel 1979 da Renzo Minetti (attuale vicepresidente), e da altri 5 soci
attivi nel campo del “verde” e della manutenzione dei parchi pubblici torinesi.
Non a caso Torino, è una delle prime città d’Italia per estensione del verde pubblico e per numero di piante
attualmente presente nel tessuto urbano e sub-urbano (circa 29.000 piante presenti).
L’investimento di un milione e mezzo di euro, finanziato da Banca Etica con la fidejussione del Comune di
Torino ha permesso di recuperare dei fabbricati settecenteschi (Villa Anglesio) fatiscenti e abbandonati da
molti anni, e di adibire i locali ad uso privato in un contesto pubblico, in quanto i tre corpi immobiliari (casa
del custode, attuale laboratorio del miele gestito dall’Associazione Propolis; bar ristorante con 80 posti coperti più altrettanti posti all’aperto d’estate; locale gelateria e aule didattiche) sono inseriti all’interno di un
interessante parco pubblico cittadino, Parco del Nobile.
L’avventura parte dall’aprile 2006, data di approvazione della Concessione a favore della cooperativa agricola dei vasti terreni e dei fabbricati (complessivamente circa 1.000 mq coperti adibiti a varie attività descritte). La durata della Concessione è trentennale al canone annuo di € 5.400, in questo modo una vasta
area pubblica di verde con annessi fabbricati adibiti ad uso pubblico/privato è stata riqualificata dal Comune di Torino a “costo zero”. Il Comune successivamente, nel 2009, ha rilasciato a Banca Etica la garanzia fideiussoria collaterale all’operazione di
mutuo chirografario (per 25 anni).
La cooperativa mantiene fede a tutti gli impegni finanziari con precisione e imprenditorialità, nonostante il periodo particolarmente difficile per la cooperazione sociale e
la cooperazione in genere per la crisi finanziaria, i tagli degli Enti pubblici al bilancio
che toccano in particolare le voci “verde”,
scuole e trasporti, oltre ai “servizi per la
persona”. Agriforest assume e ha assunto
persone disabili; ha ospitato persone appartenenti all’etnia rom e dunque, pur non
essendo ufficialmente una cooperativa sociale di tipo B, è un esempio di imprenditorialità sociale applicata al mondo agricolo
ed economico della città.
Banca Etica ha finanziato i lavori a condizioni
di particolare favore e con un’attenzione alla
realtà all’epoca non riscontrabile presso
nessun altro istituto di credito italiano.
Agriforest
5
Veduta
di Torino
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AREA NORD OVEST
Fragili Orizzonti è il nome dato al programma di contrasto alla vulnerabilità sociale avviato nel 20051 dalla Provincia di Torino. L’obiettivo primario del Programma è quello di confrontarsi con il fenomeno
della “vulnerabilità sociale”, proponendo azioni specifiche di sosteBanca Etica
gno al credito e al risparmio dei cittadini. Tali azioni si sono concree la Provincia
tizzate rispettivamente nella sperimentazione del microcredito individuale e dell’Asset Building: due misure innovative pensate come
di Torino
integrative rispetto alle tradizionali politiche di sostegno al reddito. La
sperimentano
sperimentazione è stata avviata operativamente nel 2007-2008. Atnuove forme
tualmente è prorogata fino alla fine di del 2012, e coinvolge 9 territori consortili della Provincia di Torino.
di welfare civile
L’espressione Asset Building all’interno della sperimentazione di “Fragili Orizzonti” indica la realizzazione di un percorso di risparmio integrato e finalizzato alla costruzione di un patrimonio individuale o familiare. Per ogni euro messo da parte
dalle famiglie la Provincia ne aggiunge un altro fino a un massimo di € 1500 per nucleo familiare. Banca
Etica, in quanto partner progettuale si è occupata dell’elaborazione di un possibile modello operativo da
sperimentare nella provincia di Torino, attraverso una ricerca sul campo, valutando in particolar modo le
sperimentazioni più consolidate negli Stati Uniti e in Canada2.
Come partner finanziario Banca Etica si occupa, invece, dell’apertura e della gestione dei c/c, dell’erogazione a fine percorso, dell’accompagnamento individuale e del corso di formazione che si compone di 5 incontri collettivi in cui si affrontano l’analisi del concetto di consumo e di risparmio, l’analisi dei comportamenti e delle abitudini quotidiane e domestiche, e infine, i concetti base della finanza in generale e della
finanza etica in particolare. Accanto allo sviluppo dei moduli formativi è previsto, inoltre, un sistema di accompagnamento personale che
mira all’analisi puntuale delle
abitudini di spesa di ciascun beneficiario grazie alla compilazione mensile di schede di bilancio
familiare.
Le tipologie di target inizialmente
individuate sono state quattro:
giovani studenti, famiglie con figli
piccoli, donne iscritte al CPI e persone con problemi ai denti in cura
presso l’Asl. Il 2010, a causa del
perdurare della crisi e delle sue
conseguenze, ha visto l’ingresso
di una nuova tipologia di beneficiari: nuclei conosciuti o in carico
ai servizi sociali.
Asset Building
1
Cfr. Estratto del verbale dell’adunanza LXIX, del 25 ottobre del 2005, avente per oggetto l’approvazione del programma triennale delle politiche
pubbliche di contrasto alla vulnerabilità sociale e alla povertà, Prot. N. 399755/2005, p. 3. Per maggiori informazioni su tutto il Programma
cfr. il sito http://www.provincia.torino.it/sportellosociale/vulpov.
2
Per un approfondimento sul tema vedi il report Assets building: costruzione di risorse per una progettualità personale e collettiva, (a cura
di Banca Popolare Etica), Provincia di Torino, Assessorato solidarietà sociale- Politiche giovanili - programmazione sanitaria, Torino, Novembre
2007.
6
7. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 7
SPECIALE COLLABORAZIONI CON ENTI LOCALI
Un investimento progettuale su ambiti della quot
inv
vestimento p
progettuale
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quotidianità come la casa, la fam
tidianità
famiglia,
miglia,
l’istruzione, la sal
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alute potrebbe apportare un buon aiuto nel miglioramento
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dell benessere delle famiglie o dei singoli.
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l
Il progetto di Asset Building vuole agire in tal se
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SOSTEGNO AL RISPARMIO FINALIZ
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C.I.S.S. 38 d Cuorg
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CONTRIBUTO
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AL TUO RISPARMIO.
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SPARMIO.
PROGRAMMA FRAGILI ORIZZONTI
ASSET BUILDING - RISPARMIA E RADDOPPIA
Da febbraio 2010 fino a Novembre 2010
c
i cittadini residenti nei comuni
cittadini
dell’am
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dell’ambito territoriale d CISS 38
posson
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possono presentare la domanda
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presso lo sportello socia del Ciss 38.
sociale
Modalità di contatto:
SPORTE
SPORTELLO DI INFORMAZ
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INFORMAZIONE SOCIALE C.I.S 38
ZIONE
C.I.S.S.
S.S.
Via Ivrea, 100
Ivrea
a,
10082 Cuorgnè
C
tel.: 800.030.717
800.030.717
numero verde gratuito dai telefoni fissi del territorio
territorio
tel.: 0124 - 65.79.04
0124
dal LUNEDÌ al VENERDÌ
LUNEDÌ
dalle ore 9:00 alle ore 12:00
e
0
e dalle o 14:00 alle ore 16
16:00
ore
6:00
www.cis
www.ciss38.it
ss38.it
http://www.provincia.torino.it/sportello_sociale/site
http://www.provincia.torino.it/sportello_sociale/site
n
l
Il manifesto del Programma Fragili
Orizzonti (grafica Riccardo Gagliarducci)
AREA NORD OVEST
Per quanto riguarda la finalizzazione del risparmio è interessante fare
una diversificazione per target, dal momento che la tipologia di persone coinvolte determinava l’ambito delle finalizzazioni. Le famiglie con figli hanno quasi tutte orientato il proprio risparmio per fare un intervento in casa (arredo, acquisto cameretta figli, o abbattimento mutuo) e per
destinarlo ai figli attraverso un deposito a loro intestato. Gli studenti, dal
canto loro, hanno dedicato la maggior parte dei propri risparmi a proseguire il loro percorso formativo all’università, e in parte per acquistare strumentazione di supporto, quale pc o macchine fotografiche. In alcuni casi è stato dedicato anche per la patente e/o acquisto auto. I nuclei
in cura presso l’Asl hanno tutti risparmiato per potersi permettere l’acquisto della protesi. Infine il nuovo gruppo di beneficiari legati ai servizi
sociali, per quanto non abbiano ancora terminato la sperimentazione,
sembrano orientati a risparmiare per spese legate alla casa.
La sperimentazione dell’Asset Building, in quanto misura di sostegno al
risparmio, si configura a tutti gli effetti come politica di contrasto alla
vulnerabilità sociale e di promozione della famiglia. Ha permesso di ragionare sul nucleo familiare in termini di asset, cioè come un vero e proprio bene. Questo significa dedicare alla famiglia risorse e investimenti. Il progetto ha fatto emergere chiaramente l’importanza della tutela
del risparmio familiare da parte dei pubblici poteri, in aggiunta alla tutela del risparmio individuale. Infine, anche se con più difficoltà, si è affermata anche la dimensione collettiva del risparmio che vada oltre la
sfera individuale e personale. Percorsi di risparmio collettivo finalizzati ad esempio all’autocostruzione, o all’acquisto di impianti fotovoltaici
o semplicemente di mezzi di trasporto in condivisione, contribuiscono
ulteriormente alla valorizzazione dei legami privati in un’ottica di interesse pubblico. La sperimentazione della Provincia di Torino, la prima
su territorio italiano, ha portato frutti fuori confini arrivando fino al Comune di Venezia, il quale, sulla scia del territorio torinese, ha avviato
nell’anno 2009 una sperimentazione analoga.
CONDIZIONI
• Risparmiare fino a € 1500 in un tempo
massimo di un anno
• Finalizzare il risparmio
• Rapporto di integrazione 1:1
• Apertura di un c/c tecnico presso Banca Etica
a costo 0 sul quale versare il risparmio
e ricevere integrazione
• Compilazione di schede di bilancio mensili;
• Partecipazione a incontri collettivi
di formazione
• Certificare l’“investimento” effettuato
ALCUNI DATI
• 182 beneficiari, così suddivisi:
> 28 ragazzi (tra i 18 e i 25)
> 128 famiglie con bimbi piccoli
> 3 donne iscritte al centro per l’impiego
> 11 nuclei in cura odontoiatrica presso ASL
> 12 nuclei seguiti dai servizi sociali
• Dei 182 beneficiari
> 144 hanno già concluso il percorso
> 9 hanno abbandonato
> 29 sono in fase di completamento
• Totale integrazione: € 173.061
7
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AREA NORD OVEST
Malegno è un piccolo Comune delle Provincia di Brescia (Valle Camonica) con circa 2.200 abitanti. È socio di Banca Etica con 30 azioni e
Banca Etica ha recentemente erogato un finanziamento di€ 52.900
per permettere l’installazione di un impianto fotovoltaico di kW 19,80
sul tetto della scuola elementare: un impianto che permetterà alla
scuola di abbattere i costi della bolletta consumando energia pulita.
Energia (pulita)
Il Comune di Malegno – che ha ottenuto certificazione ISO 14001 e cera scuola
tificazione ambientale EMAS – è un ottimo esempio del tipo di progetti
locali che Banca Etica intende sostenere.
Melegno, infatti, storicamente esprime un forte interesse alle tematiche ambientali. In collaborazione con
altri 4 Comuni limitrofi ha sviluppato il progetto Sviluppo Sostenibile dell’Altopiano del Sole: un’iniziativa che
impegna le amministrazioni locali a orientare le forniture di beni dei Comuni verso prodotti realizzati con
materiale riciclato, diminuendo così le risorse necessarie per la loro produzione e riducendo quindi anche
i costi a carico dell’ente.
Il costo sopportato da un Comune, infatti, non è solo quello derivante dal prezzo di un bene, ma anche le
spese di manutenzione e per lo smaltimento al termine dell’utilizzo. Per questo è importante modificare i
propri approvvigionamenti di beni e servizi attraverso l’impiego di prodotti che, per le modalità di costruzione, siano meno dannosi per l’ambiente durante l’intero ciclo di vita.
Con questa iniziativa i cinque Comuni intendono innescare processi di sviluppo economico dell’Altopiano del
Sole, sia nella direzione della realizzazione di filiere produttive innovative, sia verso forme di turismo di carattere sostenibile, al fine di inserire il territorio in circuiti turistici diversi, orientati a una maggiore attenzione
all’ambiente.
L’Altopiano del Sole ha intrapreso questo percorso attraverso attività di formazione dei propri dipendenti e
con campagne di sensibilizzazione rivolte ai fornitori del territorio e della collettività in generale. Il tutto è
stato reso possibile grazie a un finanziamento ottenuto dalla Regione Lombardia (Ob. 2 Misura 3.5, Sottomisura A), la quale ha premiato l’iniziativa dell’Altopiano.
Comune
di Malegno
Veduta di
Melegno (BS)
8
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AREA NORD OVEST
Il Comune di Settimo Rottaro si trova a circa 60 km da Torino, nelle vicinanze di Ivrea. È un piccolo paese di circa 600 abitanti che fa dell’armonia del paesaggio e della campagna in cui è immerso un punto
di forza.
Il rispetto per
In quest’ottica nel 2007 l’amministrazione comunale decise di install’ambiente inizia
lare un impianto fotovoltaico della potenza di 27 kWp su tettoie e pensiline presenti all’interno di un parco cittadino, con annesso parco
al parco giochi
giochi e area mercatale. Con l’impianto, che Banca Etica ha finanziato
a inizio 2008 per un importo di € 290.000 (su € 322.000 di spesa complessiva), viene alimentata l’illuminazione pubblica del parco stesso e la casetta del custode. L’energia eccedente è venduta alla rete.
Il finanziamento è stato chiesto a Banca Etica dall’allora sindaco Francesco Comotto, che nel presentare
l’iniziativa ai suoi concittadini ha scelto Banca Etica per dare maggiore coerenza e valenza sociale all’investimento.
Certamente un’iniziativa di questo genere portata avanti da un Ente pubblico, soprattutto in una piccola
comunità, ha carattere di esempio e di stimolo per le persone coinvolte.
Settimo Rottaro
Alcune immagini del parco cittadino di Settimo Rottaro (TO) e dell'impianto fotovoltaico finanziato da Banca Etica
9
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AREA NORD OVEST
Il Progetto “Si può fare” promosso dalla Provincia di La Spezia è dedicato all’inserimento nel mercato del lavoro di persone fragili a causa
di disabilità, tossicodipendenza, detenzione nel circuito penale extracarcerario. È l’attuazione della Delibera della Regione Liguria n. 1932
del 2009 che ha introdotto una sperimentazione in questo settore,
chiedendo che gli interventi fossero supportati da partenariato locali
Provincia
fra i servizi sociali e socio-sanitari di ASL, Comuni e Ministero Giustidi La Spezia,
zia, le Associazioni di Categoria e Sindacali e il Terzo Settore.
Legacoop,
A La Spezia si è candidata un’Associazione temporanea d’impresa fra
Confcooperative
LegaCoop e Confcooperative che sul territorio vantavano già esperienze di collaborazione di notevole successo in vari progetti dedicati
e Banca Etica
alla formazione e all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate
insieme ai servizi
nel mercato del lavoro.
sociali e sanitari
Attorno ai due soggetti gestori si è costituito un partenariato che comprende – oltre alle Centrali Cooperative e all’Ente di Formazione Isforper favorire
coop in qualità di partner tecnico – i diversi servizi territoriali presenti
l’inserimento
nel Tavolo Inclusione Sociale, istituito dalla Provincia nel 2008 per
lavorativo delle
creare uno strumento di collaborazione fra i diversi attori del sistema
socio-sanitario e l’ambito delle imprese (sociali e non) e i settori della
persone fragili
Formazione Professionale e dei Servizi all’Impiego Provinciali. Al partenariato partecipa anche Banca Etica.
L’Assessore alla Formazione Professionale della Provincia, Paola Sisti, è stata la promotrice di questa forma
innovativa di lavoro di rete, che al momento ha consentito di incrementare fortemente il livello di integrazione fra i soggetti e i margini di efficienza ed efficacia delle azioni: «È sicuramente una delle esperienze me-
Progetto
“Si può fare”
10
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AREA NORD OVEST
glio riuscite in questi anni. Grazie alla forte cooperazione fra i Soggetti del
Tavolo, abbiamo dato risposte di qualità a tutti i settori dello svantaggio
sociale, evitando frammentazioni, sprechi di risorse e approcci assistenzialistici. Il Progetto “Si può fare” è stata la prima occasione in cui il
Tavolo si è sperimentato non solo come soggetto di programmazione, ma
come soggetto attuatore e i risultati stanno andando ben oltre le aspettative. Abbiamo fortemente creduto in questo modello, ma anche i diversi
soggetti chiamati a collaborare hanno mostrato di crederci altrettanto».
Sergio Pinazzi, referente per il Progetto per conto del capofila LegaCoop, ritiene che uno dei punti di forza del Progetto – oltre alla forte
rete fra i soggetti – sia la sua versatilità di risposte: «Abbiamo messo
in campo un mix di strumenti, che fossero progressivamente adatti alle
diverse tipologie di svantaggio e ai diversi livelli di autonomia raggiunti dai
soggetti: dai laboratori ai tirocini, dalle attestazioni di competenza agli
incentivi alle stabilizzazioni a tempo indeterminato, includendo anche la
creazione d’impresa assistita da consulenze sul business plan, incentivi
allo start-up e microcredito agevolato».
Il percorso di Creazione d’Impresa prevede un ruolo specifico per
Banca Etica. Riccardo Tavelli, referente progettuale per conto di Confcooperative, ci spiega come sia avvenuto il coinvolgimento di Banca
Etica: «Abbiamo ritenuto che fosse importante coinvolgere Banca Etica
sia per le sue competenze tecniche in merito alla validazione dei Business
Plan che sarebbero scaturiti dall’azione di creazione d’impresa, sia per
valorizzare ancor di più – attraverso l’erogazione dei microcrediti all’impresa – la sua presenza sul territorio spezzino, nel quale sono già attive
importantissime iniziative di microcredito alle famiglie, finanziamento di
progetti sociali etc.».
Banca Etica, infatti, in esito ai percorsi di creazione d’impresa, può
supportare le neo-nate Cooperative Sociali – dove andranno a inserirsi alcuni destinatari del Progetto – con un Microcredito sino a €
25.000.
Il Progetto – che si concluderà a maggio 2012 ed è partito a luglio 2011 –
ha visto coinvolti soggetti provenienti dalle tre aree di svantaggio previste dalla Delibera Regionale e ha realizzato sino ad oggi i seguenti
risultati, coinvolgendo circa 70 persone:
• 35 tirocini attivati di cui 9 con attestazione di competenza
• 7 stabilizzazioni a tempo indeterminato già avvenute e 3 da effettuarsi a breve
• 2 laboratori per un totale di 10 utenti
• 2 percorsi di creazione d’impresa (9 utenti in tutto).
Vedute di La Spezia
11
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AREA NORD EST
I pannelli fotovoltaici sui tetti di una ventina di scuole comunali e sulla
discarica di Monte Crocetta sono uno dei risultati più significativi della
collaborazione tra Banca Etica e l’AIM (Aziende Industriali Municipali
Vicenza spa) di Vicenza.
L’azienda municipalizzata è oggi una holding cui fanno capo una ventina di aziende che gestiscono l’erogazione di gas, elettricità; illumiPannelli fotovoltaici
nazione pubblica; calore; telecomunicazioni; igiene urbana; trasporto
su scuole e
pubblico e parcheggi in tutta la città di Vicenza e in molti Comuni lidiscariche
mitrofi. La holding è interamente di proprietà del Comune di Vicenza
che a sua volta è socio storico di Banca Etica.
AIM si è avvicinata a Banca Etica nel 2009 per ottenere il finanziamento necessario per installare impianti
fotovoltaici su diversi immobili di proprietà del Comune di Vicenza. In particolare sono stati installati un impianto fotovoltaico sopra l’immobile della discarica di Monte Crocetta, e ulteriori impianti fotovoltaici sopra una
ventina di scuole comunali. Di recente Banca Etica ha finanziato anche esigenze di liquidità operative.
Gli impianti fotovoltaici permettono a tutta la cittadinanza di respirare un’aria più pulita, mentre le strutture scolastiche del comune si vedono alleggerire la bolletta elettrica di circa € 1.000 l’anno per ciascun istituto.
Con l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili il Comune di Vicenza e l’AIM hanno dato una testimonianza
di attenzione all’ambiente, al risparmio energetico e all’utilizzo responsabile dell’energia. Con le linee autoliquidanti e di scoperto di c/c, l’AIM fa fronte alle temporanee esigenze di liquidità per pagamenti correnti,
in attesa di ricevere i flussi d’incasso delle bollette e
delle utenze. La scelta di installare pannelli fotovoltaici
sui tetti delle scuole fatta a Vicenza qualche anno fa era
una vera innovazione per l’epoca. Ora sta diventando un
elemento di attenzione massima per molti enti pubblici
e locali. Si susseguono in tutta Italia iniziative, nuovi progetti e soluzioni alternative per poter installare impianti
a utilizzo di fonti rinnovabili, con l’intento di coinvolgere
e far partecipare all’investimento anche privati e realtà
giuridiche e sociali del territorio.
AIM di Vicenza
e Banca Etica
Veduta
di Vicenza
I FINANZIAMENTI EROGATI DA BANCA ETICA AD AIM
ANNO 2009
ANNO 2011
• Mutuo chirografario di € 250.000 a 7 anni, per
l’installazione di un impianto fotovoltaico sull’immobile della discarica di Monte Crocetta di
proprietà del Comune di Vicenza; finanziato il
100% del costo
• Mutuo chirografario di € 2.000.000 a 7 anni, per
la “solarizzazione” di circa 20 scuole comunali
con l’installazione di impianti fotovoltaici di 20
kWp cadauno; finanziato il 100% del costo
• Scoperto di c/c di € 750.000 a revoca, per elasticità di cassa
• Scoperto di c/c di € 2.000.000 a revoca, per anticipo flussi bollettazione
12
13. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 13
AREA NORD EST
Dammi tre parole: sole, scuola e sinergia. Ovvero “Sole per tutti”, la
prima cooperativa ad azionariato popolare per la costruzione del tetto
fotovoltaico sulla Scuola elementare “Saliceto Panaro” di Modena.
Scopo della cooperativa, costituitasi il 20 luglio 2011, è la riqualificaA Modena la prima
zione dell’edificio scolastico e l’installazione di un impianto solare focooperativa ad
tovoltaico di 1.960 metri quadrati che provvederà completamente al
fabbisogno energetico della scuola. Il nuovo impianto prevede anche
azionariato
l’installazione di uno strato di coibentazione termica di 12 centimetri.
popolare per il
Questa soluzione tecnica contribuirà al benessere dei piccoli studenti,
fotovoltaico sul
permetterà un risparmio annuo di circa il 30% sul consumo di energia per il riscaldamento e il condizionamento della struttura aumentetto della scuola
tando la classe energetica dell’edificio stesso.
L’investimento pluriennale del progetto è pari a circa € 450.000. Di
questi € 184.500 sono stati raccolti, nel giro di un mese, tramite la sottoscrizione di 738 quote per un totale di 49 cittadini. Il massimo delle quote, dal valore di 250 euro cadauna, che ciascun soggetto maggiorenne può avere, è 40. Il vantaggio economico per i soci cooperatori è pari al 3,2% annuo netto (come
minimo) corrisposto dal 2° anno fino al 20° anno, anno di conclusione del progetto. La rendita finanziaria
e il funzionamento dell’impianto possono essere monitorati o grazie all’assemblea annuale di bilancio, oppure, in maniera più puntuale, tramite il sito internet di cui ogni socio ha login e password.
La differenza rispetto alle quote sarà coperta da un mutuo a tasso fisso di Banca Etica. Ma Banca Etica
non partecipa al progetto solo con capitale economico ma addirittura con capitale umano. Infatti, diversi soci
di Banca Etica sono diventati soci della cooperativa.
Simona Arletti, Assessore all‘Ambiente del Comune di Modena, afferma che «la cooperativa solare è un
progetto sperimentale, unico in Italia, che ha suscitato l’immediato interesse di genitori, insegnanti e cittadini».
La soddisfazione aumenta nel constatare che è stato un vero e proprio lavoro di squadra tra Amministrazione, cittadini e i numerosi soggetti coinvolti. L’intento è estendere la sperimentazione ad altri edifici scolastici, non solo per una questione di etica ambientale, ma anche per migliorare il benessere delle scuole,
grazie al miglioramento dell’efficienza energetica.
In definitiva i benefici sono molteplici: i soci aderenti si vedono remunerata la quota di adesione, il comune
ne riceve un grande beneficio in termini di abbattimento della bolletta energetica e riqualificazione degli
immobili, la scuola riceve qualche contributo in più da finalizzare all’ampliamento dell’offerta formativa,
qualche artigiano e installatore locale riceve commesse e lavoro.
Insomma, in piccola scala si tratta di un vero progetto di sviluppo locale, cittadinanza attiva, socialità per
il bene comune. Il funzionamento e la produzione dell’impianto sono garantiti alla cooperativa da apposite
polizze assicurative per tutti i 20 anni successivi all’installazione. Diversi sono i promotori dell’iniziativa:
accanto all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Modena c’è anche la Direzione didattica
X Circolo, con la collaborazione di LegaCoop,
Banca Etica, Centro del Risparmio Energetico
Domotecnica e Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena.
Questo progetto rientra nel più ampio filone
degli acquisti collettivi di energia alternativa,
che in altre parole possono essere visti e sviluppati come veri e propri progetti di asset
building collettivi!
Sole per tutti
13
La scuola
elementare
“Saliceto
Panaro”
di Modena
14. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 14
AREA NORD EST
A settembre 2004 Banca Etica, assieme ai partner Pharmacoop Srl,
Coop Adriatica e Coopersviluppo Spa, si è aggiudicata il bando di
gara per l’acquisizione del 75% del capitale sociale della Società Farmacie Comunali di Padova SpA. Un intervento che è nato dalla volontà di partecipare attivamente ai processi di privatizzazione dei
servizi pubblici proprio per salvaguardare e incentivare la “socialità”
delle farmacie comunali.
La banca è sempre stata convinta che i processi di privatizzazione non
sono di natura meramente economica, bensì toccano nel profondo sia
Progetto di
la relazione tra pubblico e privato, sia la questione del valore dei serMarketing Sociale
vizi e del controllo dei cittadini. Per questo, alla luce di un processo già
deciso e avviato di privatizzazione, è nato un progetto che si proponeva l’obiettivo di garantire il controllo delle farmacie da parte della
società civile, evitando così una gestione puramente “privatistica” di un servizio che noi continuiamo a ritenere “pubblico”.
Ancor oggi la funzione di Banca Etica in questo contesto è prevalentemente di garante rispetto al perseguimento degli obiettivi fissati nella “Carta Etica”, che esplicita quei valori e criteri per una gestione sociale
delle farmacie, il cui rispetto è stato considerato condizione necessaria per qualsiasi ipotesi gestionale/imprenditoriale. Tale codice non si limita a indicare i valori di riferimento, ma cerca di declinarli operativamente (assistenza e prevenzione alle fasce deboli della popolazione, collaborazione con le organizzazioni
della società civile, ecc…).
Banca Etica
e le Farmacie
Comunali
di Padova
È un progetto innovativo a livello nazionale che si propone di sviluppare un’attività in cui coesistono in sinergia gestione economica e sostenibilità sociosanitaria, con particolare attenzione all’ambiente e alla professionalità dei 28 operatori impiegati nelle 6 farmacie nel Comune di Padova (www.padovafarmacie.it).
“ESPAÇO ESPERANÇA”
Progetto di sostegno alla
Comunità Brasiliana
Grazie ad un progetto di
cooperazione internazion
ale, con il tuo acquisto n
di Padova, stai contribue
elle farmacie comunali
ndo ad aiutare la popola
zione di Contagem, una
de Belo Horizonte, capita
cittá satellite della granle dello stato di Minas G
erais in Brasile. Il proge
(Luogo della Speranza) p
tto “Espaço Esperança”
rivilegia l’area della salu
te. Il motto é: ”Semplici
centrale dell’azione sarà
tà e continuità”. Il tema
: “Fraternità e salute pub
blica, perché la salute si
progetto investe quindi n
diffonda sulla Terra”. Il
ella formazione di person
e, gruppi, associazioni, p
provocazione nella politi
er essere una voce e una
ca e nella societá.
Continua il sostegno alla
formazione di operatori s
ocio-sanitari popolari. Il
parare le persone all’uso
corso consiste nel predella medicina popolare
e delle conoscenze tradiz
diagnosi delle malattie
ionali della salute, nella
e nell’uso di medicine n
aturali preparate con fog
corteccie.
lie, radici, fiori, frutti e
Le erbe e le piante brasil
iane sono una medicina e
un dono della natura e di
Von Matius, botanico ted
Dio per curare la gente.
esco, scrive: “Le piante b
rasiliane non solo curano
Infine il progetto permett
, ma fanno miracoli”.
e di sostenere iniziative o
rientate alla sanità, nutri
loro famiglie (allattamen
zione dei bambini e delle
to materno, educazione
igienico-sanitaria, sensi
ni, al controllo del peso
bilizzare alle vaccinaziodei bambini e alle visite
pediatriche.), permetton
bambini da morte prema
o di salvare molte vite d
tura.
i
Le Farmacie Comunali d
i Padova contribuiscono
e partecipano anche al p
Agenda”.
rogetto “World Social
Nel settembre del 2000, i
n occasione del Vertice d
el Millennio convocato da
der mondiali si sono imp
lle Nazioni Unite, i leaegnati a liberare ogni ess
ere umano dalla “condizi
della povertà estrema” e
one abietta e disumana
d a “rendere il diritto allo
sviluppo una realtà per o
ampia gamma di impegn
gni individuo”. Questa
i, nota come gli Obiettiv
i di Sviluppo del Millenn
Development Goals), inc
io (MDGs – Millenium
lude non solo interventi c
ontro il degrado ambienta
genere e l’HIV/AIDS, ma
/
le, le diseguaglianze di
prevede anche una serie
di iniziative per garantire
primaria, all’assistenza m
l’accesso all’ istruzione
edica ed all’acqua potab
ile.
Il percorso, promosso da
lla Fondazione Fontana o
nlus, si ripropone di svilu
getti e azioni, attiva per i
ppare una rete di sogl raggiungimento degli O
tto Obiettivi e si ispira all
nio che collabora con pae
a Campagna del Millensi di tutto il mondo per aiu
tare individui e società ci
propri governanti degli im
vili a chiedere conto ai
pegni presi verso gli Obie
ttivi di Sviluppo del Mille
entro il 2015!
nnio: stop alla povertà
t
L’anno scolastico 2010/2
011 del World Social Age
nda ha avuto come ogget
TE, GENERE, DIVERSITA’
to l’Obiettivo 5, “SALU– Migliorare la salute ma
terna”.
Le Farmacie Comunali di
Padova hanno partecipat
o attivamente al progetto
rivolte agli insegnanti de
sia in attività formative
lle scuole superiori di Pa
dova, sia ospitando in alc
itinerante delle opere pro
une farmacie la mostra
dotte dagli studenti delle
scuole superiori artistich
nel progetto, intitolata l’a
e di Padova coinvolte
ttesa fragile.
14
- Coop. Soc. Onlus - gipsi
@gipsi.net
FONDAZIONE FONTANA O
NLUS
PADOVA - Via F.S. Orolog
io, 3 - 35129 Padova - Te
l e fax: (+39) 049-807.93
TRENTO - Via Herrsching
.91
, 24 int.3 - 38040 Ravina Tel e fax: (+39) 0461 - 39.
www.worldsocialagenda
00.92
.org www.fondazionefo
ntana.org
per info sulla tua Farmac
ia Comunale visita il sito
www.padovafarmacie.it
Grafica - impaginazione: G
IPSI
Alcune immagini
tratte dal
calendario 2012
delle Farmacie
Comunali
di Padova.
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AREA NORD EST
Punti fondamentali che individuano la mission del progetto farmaetica,
e sui quali si fondano le finalità operative della “Carta Etica” sono:
1. La farmacia quale centro cittadino di educazione sanitaria e promotrice di salute e benessere.
2. La logica strategica che privilegia il servizio alla comunità rispetto
al business.
3. Il servizio gestito nella logica della professionalità seguendo criteri di
sana gestione ed efficienza operativa.
4. La farmacia quale anello della catena sanitaria in collaborazione,
sul territorio, con le categorie e le associazioni di farmacisti.
Il progetto di Marketing Sociale, affidato a Banca Etica, valorizza la
“socialità” di Farmacie Comunali, coinvolgendo la società civile padovana in una serie di iniziative rivolte alle fasce di popolazione a più alto
rischio di emarginazione. In particolare le Farmacie Comunali di Padova sostengono e partecipano:
• Il progetto “ESPAÇO ESPERANÇA”: un progetto di cooperazione internazionale nei confronti della popolazione di Contagem, una città
satellite della grande Belo Horizonte, capitale dello stato di Minas
Gerais in Brasile. Con un contributo di € 8.000 annui, vengono formati operatori socio-sanitari popolari che utilizzano la medicina popolare e naturale nella cura delle persone povere. Il progetto inoltre permette di sostenere iniziative orientate alla sanità, nutrizione
dei bambini e delle loro famiglie (allattamento materno, educazione igienico-sanitaria, sensibilizzare alle vaccinazioni, al controllo del
peso dei bambini e alle visite pediatriche), permettono di salvare
molte vite di bambini da morte prematura. Alcuni farmacisti padovani hanno anche visitato i luoghi del progetto sperimentando e lavorando con alcuni operatori socio-sanitari del luogo.
• Il progetto World Social Agenda: dal 2009 gli operatori delle Farmacie partecipano in attività formative rivolte agli insegnanti e agli
studenti sui temi degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Per
esempio il 2011 ha visto il coinvolgimento di 2 farmaciste nel progetto SALUTE, GENERE, DIVERSITÀ - Migliorare la salute materna (www.worldsocialagenda.org).
Infine, dalla collaborazione tra Banca Etica, la società civile e Farmacie Comunali SpA, sta prendendo piede il progetto di gestione, tramite
una cooperativa sociale, di un servizio sanitario in ambiti non sufficientemente serviti dal SSN (odontoiatria, ginecologia, fisioterapia) a prezzi calmierati, su un immobile di proprietà di Farmacie Comunali di Padova.
Obiettivo del progetto è quello di rispondere ai bisogni del territorio
(in particolar modo delle fasce più deboli della popolazione, in situazione di povertà o di marginalità) e ai bisogni del Terzo Settore, alla ricerca di ambiti innovativi di intervento (vedi cooperative sociali che
operano nell’ambito sanitario).
15
16. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 16
AREA NORD EST
La Regione del Veneto, unitamente al partenariato pubblico-privato costituito all’interno del progetto Su.Pa., Successful Paths, co-finanziato dall’Unione Europea e in collaborazione con Banca Popolare Etica, ha
promosso l’attuazione di uno strumento finanziario a favore della creazione d’impresa dei migranti nei loro Paesi di origine. L’intervento si identifica come un’avanguardia a livello europeo nella promozione delle
Insieme per aiutare i
politiche di co-sviluppo e ha richiesto un forte impegno sia in termini di armigranti a diventare
chitettura finanziaria, sia di cooperazione istituzionale, per poter superare
imprenditori nei
le numerose criticità prodotte dal carattere innovativo. Il progetto Su.Pa.
Paesi d’origine
(Successful paths, supporting human and economic capital of migrants) è un
progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del “Programma
tematico di cooperazione con i Paesi terzi nelle aree della migrazione e
dell’asilo”. Banca Etica è tra i partner dell’iniziativa. Il progetto si propone di sostenere i percorsi di “ritorno produttivo” dei migranti senegalesi nel proprio Paese di origine, in particolare nella Regione di Kaolack.
A tal fine Su.Pa. intende:
• rafforzare la cooperazione istituzionale nel campo dell’immigrazione tra le Regioni di origine e di destinazione coinvolte nel progetto;
• sradicare le difficoltà che presenta l’accesso al credito per i migranti;
• promuovere percorsi innovativi per sostenere il ritorno del capitale umano ed economico in Senegal.
Il progetto mira a risolvere alcuni problemi specifici:
• mancanza di politiche dirette al supporto del ritorno di capitale umano ed economico nel Senegal attraverso strumenti adeguati;
• cooperazione istituzionale insoddisfacente fra Regioni di partenza e di arrivo dei migranti coinvolte nel progetto;
• barriere all’autoimprenditorialità e alla cultura d’impresa, mancanza di riconoscimento delle qualifiche
professionali acquisite e, in alcuni casi, discriminazione da parte degli operatori economici;
• mancanza di un adeguato partenariato pubblico-privato che raccolga i principali operatori, capace di generare condizioni ideali di supporto alle iniziative economiche dei migranti nei Paesi di partenza;
• difficoltà nell’accesso al credito, mancanza di fiducia nelle relazioni con il sistema bancario, mancanza
delle garanzie creditizie necessarie alla partenza di nuove imprese;
• spreco di risorse economiche nei Paesi di origine e di destinazione dovuto all’alto costo del servizio di
trasferimento delle rimesse.
Regione Veneto
e Banca Etica
I PARTNER
Leader: Regione del Veneto
Altri Partner: Regione di Kaolack (Senegal), Regione Marche (Italia), Regione del Veneto - Sede di Bruxelles,
ANAEM - Agence Nationale de l’Accueil des Etrangers et des Migrations (Francia), Veneto Lavoro, CONFESEN, Banca Popolare Etica.
I BENEFICIARI Il principale gruppo di beneficiari è costituito dagli aspiranti imprenditori che fanno parte
delle comunità di migranti e dalle associazioni di migranti in Veneto, Marche e Francia, e dalle comunità in
Senegal destinatarie delle rimesse. Il progetto però porterà benefici all’intera comunità di migranti che vivono nei territori di arrivo delle rimesse, in particolar modo sotto l’aspetto della creazione di strumenti finanziari nuovi che mirano a diminuire i costi che gravano sul flusso delle rimesse dall’Italia al Senegal. Il
progetto è indirizzato anche alla comunità degli operatori finanziari che operano in Italia, Francia e nell’area
dell’intervento in Senegal. Per tutte le informazioni e approfondimenti si rimanda al blog del progetto.
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17. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 17
AREA CENTRO
Ha preso l’avvio di recente il programma di microcredito voluto dalla
Provincia di Carbonia Iglesias e realizzato in collaborazione con Banca
Popolare Etica per favorire l’occupazione e l’avvio di piccole imprese
nel territorio. La provincia conta 130 mila abitanti e 30 mila disoccupati ed è una di quelle che maggiormente ha subito la crisi finanziaria, diventando la provincia italiana con il più basso PIL pro capite.
Microcredito
Per contribuire a fronteggiare questa difficile situazione la Provincia
in Sardegna con
ha deciso di ricorrere al microcredito e di disporre un fondo di garanla Provincia di
zia di € 145.000. Banca Etica erogherà prestiti per un valore complesCarbonia Iglesias
sivo pari al doppio del fondo di garanzia stanziato dalla provincia nel
primo anno di applicazione del protocollo di intesa (il moltiplicatore è
dunque inizialmente di 1 a 2 per un totale di € 290.000 erogabili), per
poi arrivare a un moltiplicatore di 1 a 3 nel secondo anno e di 1 a 4 nel terzo anno.
I prestiti avranno un importo compreso tra i 5.000 e i 15.000 € da rimborsare in un massimo di 7 anni a condizioni agevolate. Potranno accedervi giovani tra i 18 e i 36 anni, donne e persone svantaggiate che abbiano
un’idea imprenditoriale, le competenze per realizzarla, ma siano prive di quelle garanzie patrimoniali necessarie per accedere a prestiti bancari tradizionali.
Il carattere innovativo del microcredito sta nel fatto che non si interviene con una forma di assistenzialismo,
ma dando alle persone un’opportunità per rimettersi in gioco e per mettere a frutto le proprie capacità e
competenze. Per questo uno degli elementi chiave del progetto sta nell’accompagnamento che viene offerto
ai beneficiari che potranno contare su un servizio di assistenza sia nella fase preliminare di presentazione
della domanda e predisposizione del progetto di impresa, sia nella fase successiva di start-up e consolidamento dell’attività.
Nello spirito della mission di Banca Etica particolare attenzione sarà dedicata al finanziamento dei progetti
micro-imprenditoriali che abbiano una chiara vocazione sociale: servizi di assistenza all’infanzia, agli anziani o alle persone svantaggiate. L’esperienza di Banca Etica sul territorio nazionale dimostra infatti come
gli investimenti in questi settori siano in grado di avviare un circolo virtuoso a beneficio di tutto il territorio
coinvolto.
Carbonia
Iglesias
Firma della
convenzione
tra Banca Etica
e Provincia
di Carbonia
Iglesias
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18. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 18
AREA CENTRO
Sole, mare, turisti, vacanza. Per molti la Sardegna è questo. Ma il sole della Sardegna è anche molto altro: nel bel mezzo dell’estate 2008
è nato uno dei più importanti progetti di produzione di energia rinnovabile della Sardegna grazie a un piccolo comune, Loceri, di 1.300 abitanti, una banca giovane, nata nel 1999 e un’idea di sviluppo responsabile ed economicamente sostenibile.
In anni in cui il fotovoltaico ancora non aveva conquistato lo spazio che
ha oggi, il comune di Loceri ha investito € 706.541 per l’installazione
di impianti fotovoltaici nel suo territorio e ha posto le basi per la nascita di un gruppo d’acquisto di impianti fotovoltaici denominato “Sarinsieme per
degna al Sole”.
Il progetto ha visto l’erogazione da parte di Banca Etica di un finanla sostenibilità
ziamento a favore del Comune di Loceri per oltre € 700,000 finalizzaenergetica
to all’installazione di 5 impianti fotovoltaici su strutture pubbliche
delle strutture
(scuola media, scuola elementare, piscina comunale, il campo sportivo, Palazzo del Comune di Loceri).
pubbliche
Grazie al progetto che Banca Etica ha portato avanti insieme al Comune sono stati concessi altri 20 finanziamenti per impianti fotovoltaici installati da cittadini ed aziende. Questi ultimi hanno goduto di un tasso più vantaggioso rispetto a
quello di mercato ma soprattutto è stato messo a loro disposizione uno sportello di orientamento presso
gli uffici del Comune per offrire al cittadino informazioni su aspetti tecnici, normativi e finanziari. Un ser-
Sardegna
al Sole Comune
di Loceri
e Banca Etica
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19. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 19
AREA CENTRO
Veduta di
Loceri (OG)
vizio innovativo che ha garantito l’orientamento tecnico, finanziario e assicurativo e un servizio d’intermediazione per la presentazione delle domande di partecipazione al bando della regione Sardegna per il finanziamento a fondo perduto del 20% dell’impianto fotovoltaico.
«Per Banca Etica quello di Loceri è stato un importante investimento sia dal punto di vista ambientale che
finanziario nel settore delle energie rinnovabili. Un investimento realizzato proprio nell’anno in cui abbiamo aperto il nostro primo ufficio sull’Isola, con la presenza di un banchiere ambulante. Siamo nati per sostenere uno sviluppo della persona e dell’ambiente armonioso e responsabile e siamo lieti che il nostro arrivo in Sardegna sia stato accompagnato dallo nascita di un progetto così importante» racconta il direttore
generale di Banca Etica, Mario Crosta. «Siamo contenti anche dell’innovazione che questo progetto ha
rappresentato. Ci sono altre esperienze di gruppi d’acquisto ma la novità a Loceri è stata rappresentata dal
fatto che l’ente locale è diventato protagonista del proprio territorio e ha segnato il passo, diventando capofila di altri Comuni per la realizzazione di impianti. È anche centrale, e culturalmente vincente, l’incentivo ai cittadini a partecipare. Banca Etica è intervenuta mettendo a disposizione le risorse finanziarie che
sono diventate complementari all’utilizzo dei contributi statali e regionali e che sono necessarie per permettere al cittadino di realizzare l’impianto».
19
20. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 20
AREA CENTRO
Le mani per
vivere insieme
Edilizia sostenibile
e housing sociale :
autocostruzione
a Senigallia
Il Comune di Senigallia ha aderito al progetto “Le mani per vivere insieme” promosso dalla Provincia di Ancona nell’ambito del Piano regionale di edilizia residenziale per il triennio 2006/2008. Il progetto
prevede la realizzazione di 20 alloggi ad alta efficienza energetica in località Cesano di Senigallia, attraverso il metodo dell’autocostruzione,
di cui il 50% riservato a cittadini extracomunitari.
Il Consorzio Abn a&b Network Sociale Perugia e il Consorzio Solidarietà, Cooperativa Sociale ONLUS di Senigallia, sono i soggetti che
coordinano il programma di autocostruzione, assumendo il ruolo tecnico e organizzativo nell’individuazione degli autocostruttori, nella progettazione e nella direzione dei lavori necessari alla realizzazione delle
unità immobiliari in autocostruzione.
CHE COS’È L’AUTOCOSTRUZIONE
Per autocostruzione si intende quel processo edilizio attraverso il quale le persone si costruiscono parte
della casa con le proprie mani risparmiando su gran parte dei costi di manodopera e sul profitto dell’imprenditore, riducendo pertanto il costo complessivo di costruzione degli alloggi. Ogni autocostruttore si
impegna a dedicare, nell’arco della durata del progetto, parte del proprio tempo libero o di quello dei propri familiari a lavorare in cantiere, secondo le vigenti norme edili di sicurezza e sotto la guida di professionisti ed esperti del settore.
COSA VERRÀ REALIZZATO
Veduta di
Senigallia (AN)
La superficie fondiaria è di mq 2.990 e la superficie utile lorda edificabile è di mq 2.247. La tipologia edilizia è costituita da case abbinate a schiera. Gli alloggi realizzabili sono 20, con caratteristiche di bioedilizia
e risparmio energetico. Gli alloggi sono finalizzati alla residenza primaria e non possono essere né locati
né alienati fino al 26 giugno 2020.
Il mutuo per l’acquisto e la costruzione delle case è concesso da Banca Etica. I beneficiari inizieranno a pagare le rate a lavori terminati, così da non dover pagare contemporaneamente la rata del mutuo e il canone
di fitto nell’abitazione in cui attualmente alloggiano.
Il Consorzio ha scelto Banca Etica per la sua
esperienza e la sua finalità sociale. Entrambi i
Consorzi tutor del progetto sono soci di Banca
Etica.
La Cooperativa Edilizia “Le mani per vivere insieme” è stata costituita nel luglio del 2010 ed è
composta da 13 uomini e 7 donne di varie nazionalità ed etnie di cui: 4 Operai, 2 Artigiani,
2 Impiegati, 2 Infermieri, 2 Poliziotti, 1 Cameriera, 1 Carabiniere, 1 Casalinga, 1 Commerciante, 1 Elettricista, 1 Operatrice Sanitaria,
1 Parrucchiera, 1 Pizzaiolo. Il Consiglio di Amministrazione ha avuto solo l’incombenza del
raggiungimento dei 20 soci necessari all’avvio
del progetto, poi, lo scorso mese di marzo, conclusasi la procedura, si è data la possibilità agli
20
21. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 21
AREA CENTRO
autocostruttori di autogestirsi.
Nella prima assemblea, infatti, i
nuovi soci hanno eletto le persone che faranno parte del nuovo
Consiglio di Amministrazione.
Tutti i soci, per “autocostruirsi” la
casa, dovranno lavorare nel cantiere sotto la guida di personale
specializzato che metterà a loro
disposizione materiale studiato
appositamente per persone non
competenti.
Dopo tanto lavoro preparatorio finalmente il 21 agosto 2011 è stato inaugurato il cantiere. Pur tra
mille difficoltà legate alla sperimentalità del progetto i lavori procedono alacremente con grande
soddisfazione anzitutto dei soci
della cooperativa, del Consorzio Solidarietà e del Consorzio ABN (che in qualità di soggetti tutor accompagnano il percorso) e degli amministratori pubblici che hanno creduto e investito su questo progetto.
UN PROGETTO INNOVATIVO E REPLICABILE!
“Le mani per vivere insieme” è un progetto di autocostruzione cooperante finalizzato a rispondere alle esigenze di costruzione e gestione del proprio habitat (non esclusivamente di realizzazione della casa) attraverso l’erogazione di lavoro manuale e organizzativo, riducendo molto la sequenza di deleghe e mediazioni
che caratterizzano il ciclo della costruzione abituale (committenza, utenza, progettista, impresa) ed il costo
complessivo dell’intervento. Ma non solo. Il progetto è anche co-finanziato con il fondo ministeriale per
l’inclusione sociale degli immigrati e gli alloggi sono destinati sia a cittadini italiani, sia a cittadini stranieri
regolarmente residenti. Poiché l’integrazione dei cittadini immigrati è un processo complesso, difficile e non
scontato, il cantiere di autocostruzione non si limiterà alla mera edificazione delle case, ma lavorerà anche
alla costruzione delle relazioni fiduciarie tra le persone appartenenti a culture diverse in modo da rendere
possibile una convivenza interetnica basata su una forte coesione sociale.
Il progetto rappresenta anche una risposta al caro abitazione che frena o addirittura impedisce l’acquisto
di una casa.
Una delegazione del Comune di Arezzo, interessata a replicare l’esperienza in terra toscana, ha visitato il
cantiere.
«L’attenzione verso l’autocostruzione di altre amministrazioni e ora anche dei media nazionali – afferma la
presidente Casagrande – ci fa piacere ma, allo stesso tempo, non ci sorprende. “Le mani per vivere insieme” è un progetto originale che, coniugando coesione sociale e integrazione multiculturale, vuole dare
una risposta innovativa, solidale e di qualità ai temi dell’abitazione e del diritto alla casa, evitando la marginalizzazione delle fasce più deboli della popolazione e costruendo una vera e propria comunità» (la citazione è tratta da www.anconatoday.it).
21
Il progetto
dell’autocostruzione
“Le mani per vivere
insieme”
22. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 22
AREA SUD
L’operatività di Banca Etica al Sud si è sin dalle origini contraddistinta
per un forte approccio progettuale. Gli Enti Locali sono stati tra gli interlocutori privilegiati, anche, in virtù del forte coinvolgimento e radicamento che i soci della Banca Etica organizzati sul territorio hanno
garantito.
L’idea che la Finanza Etica debba essere in grado di produrre una risposta forte alle specifiche esigenze territoriali ha portato a riflettere
alleati per la lotta
sul ruolo che un istituto come Banca Etica può svolgere per promuoall’impoverimento,
vere occasioni di sviluppo locale e di sostegno alle politiche di welfare.
Alla base di ogni intervento c’è stata la convinzione che un possibile riil diritto alla casa,
scatto del Sud può avvenire a partire dalla rivisitazione di politiche
la legalità e l’avvio
pubbliche incentrate esclusivamente su forme di assistenzialismo.
di microimprese
Le aree in cui Banca Etica è intervenuta in collaborazione con diversi
Enti Locali del Mezzogiorno sono state: il contrasto all’impoverimento,
il disagio abitativo, l’emersione dal lavoro nero, il supporto all’imprenditoria femminile e lo start-up di impresa.
Lo strumento maggiormente utilizzato è stato quello del microcredito sia per rispondere ad esigenze socioassistenziali, sia per supportare la nascita e il consolidamento di nuove imprese.
L’elemento che accomuna tutte queste esperienze è il modello operativo che prevede la presenza dell’Ente
pubblico che costituisce un fondo di garanzia, di un altro soggetto radicato territorialmente che svolge un’attività di selezione e di accompagnamento e di Banca Etica che eroga il finanziamento e ne segue il rientro.
A partire dal 1999 sono stati avviati progetti di microcredito socio-assistenziale con la Regione Puglia, la
Regione Calabria, la Provincia di Potenza, il Comune di Lamezia Terme e il Comune di Putignano.
Banca Etica
e gli enti locali
del Sud
Progetto “Puglia Aperta e Solidale” - l'esperienza delle A.S.I.A (Agenzie Sociali di Intermediazione Abitativa)
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23. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 23
AREA SUD
Progetto A.S.I.A. per il diritto alla casa degli immigrati Regione Puglia 2011
Destinatari
Azioni
Cittadini stranieri,
immigrati, residenti
Sostegno alla
locazione e alla
manutenzione
straordinaria di
alloggi
300.000 € di cui 30.000 €
a valere sul Fondo di
garanzia per progetti
di microcredito in Italia
di Etica Sgr
Soggetto
territoriale
Importo
erogabile
n. Finanz.
al 2/2012
Credito
erogato
Agenzie Sociali
per
l’Intermediazione
Abitativa
min 1.000 €
max 2.500 €
12
25.000 €
Fondo di garanzia
Progetto “Credito Etico” Provincia di Potenza 2005
Fondo di
garanzia
Destinatari
Azioni
Lavoratori precari, anche immigrati:
atipici, cassaintegrati, in mobilità o
lavoratori autonomi, residenti nella
provincia di Potenza
Spese derivanti da
situazioni
d’emergenza che
condizionano la
qualità della vita
Soggetto
territoriale
Importo
erogabile
n. Finanz.
al 2/2012
Credito
erogato
500.000€
Fondazione
Antiusura
Interesse
Uomo di
Potenza
max 5.000 €
max 10.000 €
per i
lavoratori
autonomi
15
100.000 €
Progetto AMICA (Azione Microcredito Calabria) Fondazione Calabria Etica 2007
Destinatari
Azioni
Lavoratori a basso reddito,
neoassunti, giovani, anche
stranieri, famiglie, pensionati
Spese derivanti
da situazioni
d’emergenza che
condizionano la
qualità della vita
Fondo
di garanzia
Soggetto
territoriale
Importo
erogabile
n. Finanz.
al 2/2012
Credito
erogato
30.000 €
Caritas
diocesane
min 1.000 €
max 5.000 €
10
75.000 €
Programma di microcredito “Solidarietà” Comune di Lamezia Terme 2009
Destinatari
Azioni
Famiglie, giovani, donne,
lavoratori atipici
Spese derivanti da
situazioni
d’emergenza che
condizionano la
qualità della vita
Fondo
di garanzia
Soggetto
territoriale
Importo
erogabile
n. Finanz.
al 2/2012
Credito
erogato
150.000 €
Caritas
diocesane e
cooperative
sociali
convenzionate
con il Comune
min 1.000 €
max 20.000 €
10
200.000 €
Progetto di microcredito Comune di Putignano 2011
Destinatari
Azioni
Residenti in temporanea
difficoltà economica
Spese derivanti da
situazioni
d’emergenza che
condizionano la
qualità della vita
Fondo
di garanzia
Soggetto
territoriale
Importo
erogabile
n. Finanz.
al 2/2012
Credito
erogato
30.000 €
Caritas
diocesane,
organizzazioni
di volontariato
territoriali
min 1.000 €
max 5.000€
3 in
istruttoria
10.000 €
23
24. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 24
AREA SUD
I progetti di microcredito imprenditoriale avviati al Sud:
Progetto “Comunità che guardano al futuro” del Gruppo di Azione Locale Molise
verso il 2000-2005 convenzione esaurita
Destinatari
Azioni
Imprese singole e associate
nei settori: servizi alla
comunità locale, servizi per
l’accoglienza e l’animazione
turistica, commercio e
pubblici esercizi di prossimità,
artigianato di prossimità
Microprogetti
aziendali
selezionati
nell’ambito di
un bando
Fondo
di garanzia
Soggetto
territoriale
Importo
erogabile
n. Finanz.
al 2/2012
Credito
erogato
200.000 €
60.000 €
fondo
interesse
Gal Molise
per
accompagn.,
selezione,
formazione
pre avvio
attività
max 30.000 €
10
250.000 €
Progetto AMICA (Azione Microcredito Calabria) Fondazione Calabria Etica 2007
Destinatari
Azioni
Giovani imprenditori (ditte
individuali); cooperative
ed enti non profit
Creazione e
consolidamento di
microimprese
Fondo
di garanzia
Soggetto
territoriale
Importo
erogabile
n. Finanz.
al 2/2012
Credito
erogato
70.000 €
Caritas
diocesane
min 5.000 €
max 15.000 €
10
150.000 €
Programma di microimpresa Comune di Lamezia Terme 2009
Destinatari
Azioni
Imprese anche a titolo
individuale
Start-up e
consolidamento
aziendale
Fondo
di garanzia
Soggetto
territoriale
Importo
erogabile
n. Finanz.
al 2/2012
Credito
erogato
200.000 €
Organizzazioni
e liberi
professionisti
convenzionati
min 5.000 €
max 25.000 €
11
150.000 €
Progetto “Diamo Credito alle Donne” Provincia di Foggia 2005
Destinatari
Imprese femminili come
definite dalla L. 215/1992
con sede legale e attività
prevalente in provincia
di Foggia
24
Azioni
Start-up e
consolidamento
aziendale
Fondo
di garanzia
Soggetto
territoriale
Importo
erogabile
n. Finanz.
al 2/2012
Credito
erogato
200.000 €
Comitato misto
locale
max 15.000 €
20
300.000 €
25. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 25
AREA SUD
Supporto agli
Enti Locali
Un altro ambito nel quale si è orientata l’azione della banca al Sud è stato
il supporto agli Enti Locali per lo sviluppo territoriale e l’infrastrutturazione sociale. Tali attività sono state realizzate, prevalentemente, attraverso L’APE, nello spirito della costruzione di un sistema integrato.
per lo sviluppo
territoriale e
l’infrastrutturazione
sociale
L’APE - Agenzia per la Promozione della Cooperazione Sociale, è
stata costituita l’8 marzo 2001, dai soci Drom, Coopfond e Banca Etica,
a cui successivamente si è unita Sefea. L’agenzia è nata per fornire
servizi riguardanti lo sviluppo e la qualificazione dell’ imprenditorialità
sociale al fine di favorire l’occupazione, l’inclusione sociale, l’organizzazione del nuovo welfare, lo sviluppo di economie e sistemi locali con
particolare riguardo alle aree a più forte rischio di marginalità sociale
e per favorire il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Anche in ragione di ciò, l’oggetto sociale
del consorzio prevede la gestione di iniziative di sviluppo, nonché lo svolgimento di attività di sostegno e finanziamento e di prestazioni di servizi a favore di cooperative e/o consorzi di cooperative sociali, costituite
ai sensi della Legge 8 novembre 1991 n. 381 e imprese sociali, con lo scopo di realizzare e promuovere la
loro crescita e diffusione. I soci che costituiscono L’APE possono vantare, a loro volta, una notevole esperienza nel settore dell’Impresa sociale.
Il compito dell’Agenzia per lo Sviluppo della Cooperazione Sociale si può racchiudere in due filoni/compiti
principali:
• servizi allo sviluppo della imprenditorialità sociale;
• finanza per lo sviluppo di cooperative sociali o piccole e medie imprese sociali (PMIS) e consorzi di cooperative sociali.
La missione operativa dell’agenzia può pertanto essere sintetizzata in azioni di:
• pre-formazione e formazione per nuovi soggetti della cooperazione sociale;
• autoformazione per i soggetti e i quadri delle cooperative sociali già operanti e con particolare riguardo
al Mezzogiorno;
• informazione e orientamento alla imprenditorialità sociale, alla ricerca di leggi di sostegno e finanziamento, reperimento di risorse finanziarie per imprese sociali nuove o già operanti;
• consulenza personalizzata alle imprese sociali vecchie e nuove;
• fornitura di servizi di promozione, di sviluppo e di consolidamento delle PMIS.
Rispetto ad analoghe iniziative, e per la stessa natura dei soci, l’agenzia svolge un ruolo di aiuto al reperimento e dotazione dei fabbisogni finanziari nelle forme più propriamente identificabili in:
• microcredito;
• linee di credito a breve e medio periodo;
• prestiti partecipativi;
• sottoscrizione di capitale sociale a riscatto;
che si possano aggiungere e affiancare a risorse e contributi altrimenti e altrove reperiti.
L’APE ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di imprese sociali, in particolare servendosi dagli strumenti
messi a disposizione dal Fondo Sociale Europeo attraverso numerosi progetti. L’attività del consorzio si è
svolta principalmente nelle regioni del Sud Italia con particolare riferimento alla Campania e alla Puglia.
In queste due regioni, oltre a partecipare a numerosi progetti Equal, ha gestito la Sovvenzione Globale in
partenariato con altri soggetti operanti nel terzo settore. Tuttavia, il consorzio, grazie alla rete di rapporti
che ha creato nel corso della sua attività, ha preso parte a interventi messi in atto anche in altre regioni del
Centro e nel Nord del Paese.
25
26. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 26
AREA SUD
Piccoli Sussidi Campania
4 azioni specifiche:
• Azione 1 - “Qualità e consolidamento dei servizi offerti da soggetti operanti nel settore sociale“
• Azione 2 - “Aiuti alla creazione di impresa e all’autoimpiego“
• Azione 3 - “Percorsi per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati“
• Azione 4 - “Partecipazione al capitale di rischio”
• 6,3 mln euro importo complessivo
• 5,2 mln euro disponibili per i beneficiari
Piccoli Sussidi Puglia
4 azioni specifiche:
• Azione 1 - “Consolidamento delle organizzazioni operanti nell’ambito dell’inclusione sociale e lavorativa, attraverso il rafforzamento della qualità dei servizi offerti dalle stesse”
• Azione 2 - “Creazione di nuove imprese operanti nel campo dell’inclusione sociale e dei servizi di
cura alla persona, anche attraverso processi di spin-off, finalizzati a sostenere l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati”
• Azione 3 - “Misure di accompagnamento finalizzate a consentire l’accesso e la permanenza nel
mercato del lavoro e nelle attività di formazione di soggetti non completamente autonomi”
• Azione 4 - “Partecipazione al capitale di rischio”
• 9,8 mln euro importo complessivo
• 8,2 mln euro disponibili per i beneficiari
Nel corso del 2012 saranno attivate tre nuove iniziative progettuali: Sovvenzione Globale Puglia, Jeremie
Campania e Jeremie Sicilia.
26
29. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 29
BANCA ETICA
BANCA ETICA IN CIFRE
13 anni di crescita per l’economia sociale
Banca Popolare Etica è una realtà unica nel panorama bancario
italiano e internazionale.
È infatti la sola banca che – accanto alla trasparenza in tutti i
processi – garantisce una destinazione dei finanziamenti mirata
esclusivamente ad ambiti di interesse collettivo: dalla cooperazione sociale (in particolare quella
legata ai servizi socio-assistenziali) alla cooperazione internazionale, dalla tutela dell’ambiente
alla promozione della cultura,
dalle energie rinnovabili all’agricoltura biologica.
Nata nel 1999, Banca Etica opera oggi su tutto il territorio nazionale con 16 filiali e una rete di
“banchieri ambulanti” e offre ai
propri clienti un’ampia gamma di
prodotti e servizi che permettono una completa operatività bancaria (libretti di risparmio, conti
correnti, bancomat, carte di credito, obbligazioni, mutui prima
casa, prestiti personali, fondi
d’investimento etici).
Informazioni dettagliate sull’attività
e sui servizi offerti sono consultabili
sul sito www.bancaetica.it
Sopra:
sui terreni
confiscati
alla mafia Cooperativa
sociale Lavoro
e Non Solo,
Corleone (PA)
I soci persone fisiche di Banca Etica
Società cooperative
7%
Enti Pubblici
8%
Aziende di credito
1%
Onlus
Parrocchie
27%
4%
Sindacati
2%
Scuole
1%
Società Profit e Ditte individuali
8%
Società sportive
1%
Associazioni
40%
Consorzi e Comitati
1%
I soci persone giuridiche di Banca Etica rappresentano il 15% del capitale sociale (il restante 85% sono persone fisiche).
La torta mostra la distribuzione percentuale delle diverse categorie di persone giuridiche socie. Dati 2010.
29
30. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 30
BANCA ETICA
I finanziamenti all’economia sociale - 2001/2011 (milioni di euro)
impieghi
800,00
761,0
totale importo (mln euro)
700,00
641,0
600,00
539,0
500,00
400,00
422,0
370,0
300,00
322,4
270,0
200,00
209,0
150,0
100,00
0,00
69,0
2001
87,4
2002
2003
2004
2005
2006
anno
2007
2008
2009
2010
2011
I finanziamenti erogati da Banca Etica a favore dell’economia sociale in Italia sono cresciuti costantemente fino a
sestuplicarsi. I fidi sono andati a sostegno di migliaia progetti nei quattro principali ambiti di intervento: cooperazione
sociale, cooperazione internazionale, ambiente, cultura e società civile. Oggi Banca Etica sta finanziando oltre 5 mila
progetti in queste aree.
I settori finanziati in % su totale
finanziamenti erogati nel 2011
Tutela ambientale e
salvaguardia dei beni culturali
3%
Cooperazione allo sviluppo,
commercio equo e solidale,
volontariato internazionale
7%
Servizi socio-sanitari,
educativi, lotta all’esclusione
e inserimento lavorativo
34%
Qualità della vita, sport,
iniziative culturali
24%
Altro
15%
Persone fisiche
16%
30
Distribuzione % dei finanziamenti
accordati da Banca Etica per settore di intervento. Il 31% dei finanziamenti circa va a iniziative socioassistenziali, educative e di inserimento al lavoro. Il 28% a progetti
per il miglioramento della qualità
della vita, l’accesso allo sport e alla cultura, il 7% a iniziative di volontariato internazionale, cooperazione allo sviluppo e commercio
equo e solidale.
Il dato relativo all’ambiente – in cui
Banca Etica è molto impegnata –
risulta sottodimensionato in quanto moltissimi finanziamenti concessi a persone fisiche o giuridiche
per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica ricadono nelle voci Persone Fisiche o
Servizi Socio Sanitari (erogati appunto dalle cooperative).
31. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 31
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(Emilia Romagna - esclusa la provincia di Piacenza Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto)
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(Valle D'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria
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32. BE_opuREALTA_n1_12_ok 20/04/12 15.13 Pagina 32
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