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PERCORSI FORMATIVI AZIENDALI
Ricerche di Mercato e
Orientamento ai Mercati
Secondo incontro
Vicenza, 28 APRILE 2009
a cura di Albini & Partners sas
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Gli argomenti di oggi:
Il ruolo della ricerca nei processi di marketing
L’analisi quantitativa della Domanda
La curva della domanda
Il potenziale di mercato
Previsione della domanda
La quota di Mercato
L’analisi qualitativa della domanda
Analisi del processo d’acquisto
Impostazione di progetti di ricerca autogestiti
Definizione ufficiale della American Marketing
Association:
“La ricerca di marketing è la funzione che lega un’Organizzazione al suo
ambiente attraverso l’acquisizione di informazioni. Queste informazioni sono
utilizzate per identificare e definire problemi e opportunità di mercato; per
generare, perfezionare e valutare le attività di marketing; per mantenere sotto
controllo i risultati di tali attività nonché per migliorare la comprensione del
marketing stesso come processo.
Nell’ambito della R.d.m. viene specificata la tipologia di informazioni necessarie
alla realizzazione di detti fini; si provvede al disegno dei metodi di
acquisizione delle informazioni; si gestisce ed implementa il processo di
raccolta dei dati necessari alla elaborazione di tali informazioni; si
interpretano i risultati; si comunicano gli esiti della ricerca unitamente alle
relative implicazioni”
Le Ricerche di Marketing
Schema di ricerca di mercato
• scheda paese
• analisi della domanda: segmenti di
mercato, dati e trends
• analisi dell'offerta: competitors nazionali e
stranieri
• canali distributivi e prezzi di mercato
• strategie di mercato
• dazi doganali ed eventuali barriere
all’ingresso
• modalità di accesso al mercato
• strategie promozionali e di marketing
L’analisi della Domanda
In economia per domanda s'intende la quantità
richiesta dal mercato e dai consumatori di un certo
bene o servizio. L'insieme delle domande dei singoli
consumatori costituisce la domanda collettiva.
Nel marketing: il concetto si estende, considerando gli
aspetti di carattere qualitativo sui quali l’azienda può
operare al fine di influenzarne gli esiti.
L’analisi della Domanda
L’analisi della domanda è il presupposto per
l’assunzione delle decisioni di marketing.
La conoscenza della domanda è una forte
determinante di vantaggio competitivo
È interpretabile come funzione di risposta: si può
osservare l’evoluzione della domanda in risposta a
mutamenti, per esempio, del reddito, del prezzo del
PDT, del prezzo dei concorrenti, delle attività promo-
pubblicitarie, ecc. (di particolare interesse è l’analisi
dell’elasticità della Domanda al Prezzo)
L’analisi della Domanda
DOMANDA
QUANTITATIVA
(MISURA E DESCRIVE LA
DOMANDA IN TERMINI
PIU’ AGGREGATI)
QUALITATIVA
(HA COME OBIETTIVO LO
STUDIO DEI PROCESSI DI
ACQUISTO – COME,
DOVE E QUANDO IL
CLIENTE SCEGLIE IL
PRODOTTO)
L’analisi Quantitativa della
Domanda
•Concetto di Potenziale di Mercato
•Previsioni di vendita
•Concetto di Quota di Mercato
IL POTENZIALE DI MERCATO
Qual è la richiesta per un certo prodotto,
in un dato momento, in un dato MKT?
POTENZIALE
di MKT
Q2
X2
Q0
DOMANDA
PRIMARIA
DOMANDA
SECONDARIA
Variazione della domanda al variare degli investimenti di MKTG
delle aziende che fanno parte di quello specifico MKT.
Q0 = Livello minimo di domanda anche senza investimenti
Qx = Domanda prevista con investimento X
Pot. di MKT = potenziale di MKT (livello mai raggiungibile)
D
€
Q1
X1
E’ da intendersi come la richiesta potenziale per un
certo prodotto in un dato momento in un dato MKT di
riferimento.
Permette di individuare priorità, valutare la situazione
del MKT, dimensionare la capacità produttiva, allocare
gli investimenti, definire le aree di vendita, ecc…
Esistono diversi criteri utilizzabili per il suo calcolo, in
funzione soprattutto delle differenti tipologie di PDT.
Potenziale di MKT
P. di MKT
D1
E1
Q0
Espandibilità della domanda primaria
D = Espandibilità della DOMANDA PRIMARIA corrispondente ad una determinata
domanda del MKT (E) in un determinato momento.
D
€
E2
D2
• Determinare l’Espandibilità della domanda e di
definire le strategie di MKTG (a1]  attacco della
quota di MKT dei concorrenti oppure ; a2]
espandibilità globale (market share).
• Dimensionare degli investimenti.
• Definire le priorità (Es. attrattività dei MKT su base
geografica).
• Determinare le Aree di Vendita (suddivisione dei
venditori per aree con potenziale di MKT
omogenee).
Potenziale di MKT
L’identificazione del Potenziale di MKT
permette di:
Come si calcola il Potenziale di MKT
PdMKT è funzione di (Popolazione, % di utilizzatori,
frequenza d’uso, dose media, ecc)
Potenziale di MKT
Potenziale di MKT
Es. PdMKT rasoi “usa e getta” per il 2008 in Italia
1. Riferimento: popolazione maschile con età > a (?) anni
(1° problema: determinazione della soglia d’età)
2. Frequenza d’uso (quante volte l’anno si radono ?)
3. Percentuale di utilizzo (quanti di questi usa il rasoio “usa
e getta” anziché il rasoio elettrico o la barba lunga?)
4. Percentuale di riutilizzo (quante volte viene utilizzato
mediamente un rasoio “usa e getta” prima di essere
sostituito con uno nuovo?)
1. Soglia d’età = 15 anni  40% della popolazione =
22.4 Milioni di persone.
2. Frequenza d’uso = 365 gg/anno (irrealistico)  120
gg/anno (realistico)
3. Percentuale di utilizzo = 50 % della popolazione
4. Percentuale di riutilizzo = un rasoio di buona
qualità viene utilizzato mediamente 5 volte prima
di essere sostituito
Potenziale di MKT
Determinazione del PdMKT:
PdMKT = [(22.400.000 x 120) / 2 ] / 5 = 268.800.000
Una volta definito il Pot. di MKT, i consumi effettivi
potrebbero discostarsi molto da questo.
Ciò impone una analisi del cosiddetto GAP di
POTENZIALE.
Potenziale di MKT
Il GAP di potenziale può essere ricondotto a tre
tipologie:
1. Gap di non utilizzo: derivante dall’esistenza di un
numero di potenziali utilizzatori che attualmente
non utilizzano in alcun modo il prodotto;
2. Gap di utilizzo: connesso all’impiego del
prodotto limitato ad alcune occasioni d’utilizzo
rispetto a quelle potenziali;
3. Gap di uso leggero: dovuto a una ridotta
quantità di prodotto impiegata nella singola
occasione d’uso, qualora, ovviamente, l’utilizzo
sia frazionabile.
Gap di Potenziale di MKT
Il GAP di potenziale: la parte di domanda
potenziale non soddisfatta dalla singola
impresa.
Ciascuna di queste forme di divario fra utilizzo
potenziale ed effettivo può dipendere dalla presenza
di ulteriori tipologie di gap quali:
•gap di prodotto
•gap distributivo
•gap di prezzo
•gap di comunicazione
Per poter colmare questi GAP è necessario utilizzare le
“leve” del MKTG MIX  4P.
Gap di Potenziale di MKT
Curva della domanda tipica
(legata al prezzo)
Q
P
Q1
P1
Q0
Q2
P2P0
Curva teorica
Curva reale
Curva della domanda tipica
(legata al prezzo)
1. se il prezzo del mio prodotto è P0, diminuendo
minimamente il prezzo a P1 aumenterei molto la
domanda (da Q0 a Q1).
2. Contestualmente, aumentando di molto il prezzo a
P2, non avrei un notevole calo della domanda (da
Q0 a Q2).
3. P1 è quindi il cosiddetto “prezzo PSICOLOGICO” (es.
1,99 € anziché 2 €).
Conoscere la curva della domanda permette alle
imprese di ottimizzare la politica in termini di prezzi.
1. Ricerche di MKT: Basate su dichiarazioni sulle
intenzioni di acquisto. (limite ; la veridicità) (pregio;
posso ottenere un ordine di grandezza)
2. Dati Storici: Comportamenti attuati dai clienti nel
passato (limite; si riferisce al passato pertanto non
è certa l’attendibilità nel presente) (pregio; dato
paragonabile se sono in un MKT stabile ).
3. Test di MKT: Comportamento effettivo dei clienti;
variando il prezzo di un prodotto verifico il
comportamento effettivo dei clienti.
Determinazione della Curva
della domanda
Previsione della Domanda
(PREVISIONE DELLE VENDITE)
Venditori (sempre
sottostimate)
Clienti
Distributori
Associazioni di categoria
1)Criteri qualitativi –
basati sulle opinioni di
Può basarsi su molteplici metodologie.
L’integrazione di più metodi migliora la capacità
previsionale
2) Ricerche di MKT – (piuttosto costose)
3) Dati storici – basati sulle serie storiche di vendita –
(non applicabile in caso di MKT dinamico)
4) Modelli causali
La formula che esprime i Modelli Causali è la seguente:
Vx = f (y, k, n…)  le Vendite sono funzione di vari
fattori. Tali fattori possono essere di carattere
Macroeconomico (inflazione, tasso di crescita del PIL,
congiuntura economica, ecc.) oppure
Microeconomici (legati al singolo prodotto).
Previsione della Domanda
(PREVISIONE DELLE VENDITE)
Per definire la quota di MKT assoluta è importante
specificare che il MKT a cui si riferisce è quello
specifico in cui sto operando (ad esempio auto di
lusso oppure utilitarie, non l’intero MKT delle
automobili).
La formula è la seguente:
La Quota di Mercato
(ASSOLUTA)
=
Vendite totali
Vendite della mia Azienda
QMKT =
Vtot
Va
MKT DI RIFERIMENTO
LEADER DI MKT
E’ possibile distinguere due tipi di quote di MKT assoluta:
Quantità totali vendute
Quantità vendute dalla mia Azienda
QMKT sui Volumi =
Fatturato totale
Fatturato della mia Azienda
QMKT sul Valore =
Se QMkt (Valore) > QMkt (Volumi)
il prezzo a cui vendo il prodotto è elevato (sono + caro
dei miei concorrenti) posso pertanto dire di avere un
PREMIUM PRICE.
In questo caso Nonostante la QMKT ASSOLUTA sia un
importante indicatore di PERFORMANCE per le Aziende,
può tuttavia essere deviante.
La Quota di Mercato
(RELATIVA)
QMkt (assoluta) della mia Azienda
QMKT Relativa =
Dovrò pertanto considerare una QMKT RELATIVA che si
ricava con la seguente formula:
QMkt (assoluta) del mio
concorrente di riferimento
QMKT RELATIVA > 1  sono “più forte” dei miei
concorrenti
QMKT RELATIVA < 1  sono “più debole” dei miei
concorrenti
Esempio:
1° Caso:
QMKT ASSOLUTA per la mia Az = 20%
QMKT ASSOLUTA per il mio concorrente = 10%
QMKT RELATIVA per la mia Az = 2
2° Caso:
QMKT ASSOLUTA per la mia Az = 20%
QMKT ASSOLUTA per il mio concorrente = 40%
QMKT RELATIVA per la mia Az = 0,5
Nel primo caso sono “più forte” dei miei concorrenti,
nel secondo caso si verifica il contrario.
La Quota di Mercato
(RELATIVA)
L’analisi Qualitativa della
Domanda
ANALISI QUALITATIVA DELLA DOMANDA
Fare l’analisi qualitativa della domanda significa
essenzialmente rispondere ad una serie di domande
quali:
Chi
Dove
Come
Quando
Perchè
acquista (o potrebbe acquistare)
utilizza (o potrebbe utilizzare)
I NOSTRI
PRODOTTI
L’analisi Qualitativa della
Domanda
Il punto di partenza dell’analisi qualitativa della
domanda è l’analisi del processo di acquisto:
Insieme di fasi che porta al soddisfacimento di un
bisogno percepito, attraverso l’acquisto di un
bene/servizio
1) Percezione del bisogno da
parte del cliente
2) Ricerca di informazioni sul
prodotto
3) Definizione e valutazione di
alternative
4) Scelta
5) Acquisto
6) Utilizzo
7) Valutazione post acquisto
INSODDISFAZIONESODDISFAZIONE
Non tutti i prodotti di largo consumo seguono questo
iter, infatti per i cosiddetti acquisti d’impulso, le fasi 2,
3, 4 vengono saltate passando direttamente
all’acquisto (es. le caramelle sul bancone del bar).
Il processo d’acquisto
1. le motivazioni dei bisogni del cliente
2. come avviene la ricerca di informazioni ovvero
si devono considerare le percezioni che
possono essere valutate in maniera diversa da
diversi clienti.
3. Come avviene il processo valutativo
4. Quali sono i comportamenti di acquisto del
prodotto
5. Quali sono i comportamenti di utilizzo del
prodotto
6. Come avviene la valutazione post-acquisto
cioè la valutazione cosiddetta di performance
del prodotto. Per un’Az. orientata al MKTG ciò è
più importante di qualsiasi altra cosa (il cliente
deve essere soddisfatto).
1. Iniziatore  colui che facendo percepire il
bisogno, innesca il processo d’acquisto
2. Influenzatore  opera nella fase di ricerca di
informazioni e di definizione e valutazione delle
alternative, influenzando la successiva fase di
scelta
3. Decisore  ovviamente nella fase di scelta
4. Acquirente
5. Controllore
La suddivisione di cui sopra permette di indirizzare
la scelta della strategia di MKTG più opportuna
e mirata.
I ruoli d’acquisto
Le motivazioni di acquisto
“Le Imprese non vendono prodotti ma
soddisfano bisogni”
Per considerare le motivazioni è necessario definire delle
classi di Variabili
Fattori situazionali  occasionali (Es.: non trovando
parcheggio di fronte al mio bar di fiducia mi reco in un
altro)
1) economiche  capacità di spesa del cliente
2) psicologiche  parte irrazionale del cliente
3) sociologiche  il cliente fa parte di un contesto sociale
ASPETTATIVE
VALUTAZIONI
POST-ACQUISTO
MOTIVAZIONI CRITERI DI SCELTA
VALUTAZIONI
PRE-ACQUISTO
ATTEGGIAMENTO
INTENZIONI
D’ACQUISTO
COMPORTAMENTO DI
ACQUISTO / UTILIZZO
Determinano i
INSIEME DI MARCHE:
•EVOCATO (migliori)
•NEGATIVO
(peggiori)
•INERTE (non
conosco)
In Sintesi:
PERCEZIONI CONVINZIONI DEL CL.Determinano le
Seconda parte
Definizione ufficiale della American Marketing
Association:
“La ricerca di marketing è la funzione che lega un’Organizzazione al suo
ambiente attraverso l’acquisizione di informazioni. Queste informazioni sono
utilizzate per identificare e definire problemi e opportunità di mercato; per
generare, perfezionare e valutare le attività di marketing; per mantenere sotto
controllo i risultati di tali attività nonché per migliorare la comprensione del
marketing stesso come processo.
Nell’ambito della R.d.m. viene specificata la tipologia di informazioni necessarie
alla realizzazione di detti fini; si provvede al disegno dei metodi di
acquisizione delle informazioni; si gestisce ed implementa il processo di
raccolta dei dati necessari alla elaborazione di tali informazioni; si
interpretano i risultati; si comunicano gli esiti della ricerca unitamente alle
relative implicazioni”
Le Ricerche di Marketing
Il ruolo della ricerca nel business
plan per l’internazionalizzazione
La struttura di BPI:
1. Sintesi del progetto
2. Mercato di riferimento
3. Ambiente politico-normativo
4. Analisi dei clienti
5. Analisi della concorrenza
6. Offerta
7. Strategia aziendale
8. Struttura
9. Alleanze strategiche
10. Sinergie con altri business
11. Fattibilità economico finanziaria
12. Fabbisogni e loro copertura
13. Contributi e prospettive
RICERCA
DI
MARKETING
RICERCA
DI
MARKETING
INFORMAZIONI
(DALL’ESTERNO)
DOMANDA
CONCORRENZA
FORZA
DISTRIBUTIVA
DECISIONI
SEGMENTAZIONE
POSIZIONAMENT
O
PRODOTTO
COMUNICAZIONE
DISTRIBUZIONE
PREZZO
Il giudizio di bontà circa le informazioni raccolte è
funzione di due fattori:
• le informazioni raccolte devono essere RILEVANTI
rispetto al problema
• le informazione raccolte devono essere CORRETTE
Bontà e utilità delle informazioni
1) la bontà delle informazioni raccolte è funzione della
congruità delle stesse nei confronti del processo
decisionale che sta a valle.
2) l’informazione raccolta è utile solo se viene utilizzata
per orientare le decisioni.
Bontà e utilità delle informazioni
Le Ricerche di Marketing
Formulazione del problema
Disegno di ricerca
Analisi dei dati
e
Interpretazione dei risultati
Analisi del
fabbisogno
informativo
Raccolta informazioni
All’origine di ogni ricerca di marketing c’è sempre un
problema su cui non si hanno informazioni sufficienti
per prendere decisioni corrette.
Le ricerche di marketing sono quindi delle attività atte
a produrre informazioni rilevanti che consentono di
ridurre l’incertezza che accompagna le decisioni di
marketing.
Il problema di marketing
La formulazione del problema :
È fondamentale esporre correttamente il problema in
quanto ciò è alla base dell’intera ricerca.
Dal problema di marketing discendono infatti gli
obiettivi della ricerca ed il conseguente fabbisogno
informativo.
(Es. Nescafè)
Il problema di marketing
Il problema di marketing
Corretta
definizione
del
problema
Migliore
formulazione del problema
(cercando di mantenere
il problema il più ampio possibile
Domanda iniziale
(vaga e influenzata da possibili
Pregiudizi e opinioni fuorvianti)
Grazie per l’attenzione
Albini & Partners
info@albiniconsulting.eu – Tel. 3478989806
Via Groane, 4 – 20020 Lazzate (MI)
www.albiniconsulting.eu
PERCORSI FORMATIVI AZIENDALI
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“FAI DA TE”

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Ricerca di mercato e orientamento ai mercati di Silvio Albini

  • 1. PERCORSI FORMATIVI AZIENDALI Ricerche di Mercato e Orientamento ai Mercati Secondo incontro Vicenza, 28 APRILE 2009 a cura di Albini & Partners sas Questo documento è di supporto a una presentazione verbale. I contenuti potrebbero non essere correttamente interpretati in assenza dei commenti di chi ne ha curato la stesura. This work is licensed under the Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs License. To view a copy of this license, visit http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0
  • 2. Gli argomenti di oggi: Il ruolo della ricerca nei processi di marketing L’analisi quantitativa della Domanda La curva della domanda Il potenziale di mercato Previsione della domanda La quota di Mercato L’analisi qualitativa della domanda Analisi del processo d’acquisto Impostazione di progetti di ricerca autogestiti
  • 3. Definizione ufficiale della American Marketing Association: “La ricerca di marketing è la funzione che lega un’Organizzazione al suo ambiente attraverso l’acquisizione di informazioni. Queste informazioni sono utilizzate per identificare e definire problemi e opportunità di mercato; per generare, perfezionare e valutare le attività di marketing; per mantenere sotto controllo i risultati di tali attività nonché per migliorare la comprensione del marketing stesso come processo. Nell’ambito della R.d.m. viene specificata la tipologia di informazioni necessarie alla realizzazione di detti fini; si provvede al disegno dei metodi di acquisizione delle informazioni; si gestisce ed implementa il processo di raccolta dei dati necessari alla elaborazione di tali informazioni; si interpretano i risultati; si comunicano gli esiti della ricerca unitamente alle relative implicazioni” Le Ricerche di Marketing
  • 4. Schema di ricerca di mercato • scheda paese • analisi della domanda: segmenti di mercato, dati e trends • analisi dell'offerta: competitors nazionali e stranieri • canali distributivi e prezzi di mercato • strategie di mercato • dazi doganali ed eventuali barriere all’ingresso • modalità di accesso al mercato • strategie promozionali e di marketing
  • 5. L’analisi della Domanda In economia per domanda s'intende la quantità richiesta dal mercato e dai consumatori di un certo bene o servizio. L'insieme delle domande dei singoli consumatori costituisce la domanda collettiva. Nel marketing: il concetto si estende, considerando gli aspetti di carattere qualitativo sui quali l’azienda può operare al fine di influenzarne gli esiti.
  • 6. L’analisi della Domanda L’analisi della domanda è il presupposto per l’assunzione delle decisioni di marketing. La conoscenza della domanda è una forte determinante di vantaggio competitivo È interpretabile come funzione di risposta: si può osservare l’evoluzione della domanda in risposta a mutamenti, per esempio, del reddito, del prezzo del PDT, del prezzo dei concorrenti, delle attività promo- pubblicitarie, ecc. (di particolare interesse è l’analisi dell’elasticità della Domanda al Prezzo)
  • 7. L’analisi della Domanda DOMANDA QUANTITATIVA (MISURA E DESCRIVE LA DOMANDA IN TERMINI PIU’ AGGREGATI) QUALITATIVA (HA COME OBIETTIVO LO STUDIO DEI PROCESSI DI ACQUISTO – COME, DOVE E QUANDO IL CLIENTE SCEGLIE IL PRODOTTO)
  • 8. L’analisi Quantitativa della Domanda •Concetto di Potenziale di Mercato •Previsioni di vendita •Concetto di Quota di Mercato
  • 9. IL POTENZIALE DI MERCATO Qual è la richiesta per un certo prodotto, in un dato momento, in un dato MKT?
  • 10. POTENZIALE di MKT Q2 X2 Q0 DOMANDA PRIMARIA DOMANDA SECONDARIA Variazione della domanda al variare degli investimenti di MKTG delle aziende che fanno parte di quello specifico MKT. Q0 = Livello minimo di domanda anche senza investimenti Qx = Domanda prevista con investimento X Pot. di MKT = potenziale di MKT (livello mai raggiungibile) D € Q1 X1
  • 11. E’ da intendersi come la richiesta potenziale per un certo prodotto in un dato momento in un dato MKT di riferimento. Permette di individuare priorità, valutare la situazione del MKT, dimensionare la capacità produttiva, allocare gli investimenti, definire le aree di vendita, ecc… Esistono diversi criteri utilizzabili per il suo calcolo, in funzione soprattutto delle differenti tipologie di PDT. Potenziale di MKT
  • 12. P. di MKT D1 E1 Q0 Espandibilità della domanda primaria D = Espandibilità della DOMANDA PRIMARIA corrispondente ad una determinata domanda del MKT (E) in un determinato momento. D € E2 D2
  • 13. • Determinare l’Espandibilità della domanda e di definire le strategie di MKTG (a1]  attacco della quota di MKT dei concorrenti oppure ; a2] espandibilità globale (market share). • Dimensionare degli investimenti. • Definire le priorità (Es. attrattività dei MKT su base geografica). • Determinare le Aree di Vendita (suddivisione dei venditori per aree con potenziale di MKT omogenee). Potenziale di MKT L’identificazione del Potenziale di MKT permette di:
  • 14. Come si calcola il Potenziale di MKT PdMKT è funzione di (Popolazione, % di utilizzatori, frequenza d’uso, dose media, ecc) Potenziale di MKT
  • 15. Potenziale di MKT Es. PdMKT rasoi “usa e getta” per il 2008 in Italia 1. Riferimento: popolazione maschile con età > a (?) anni (1° problema: determinazione della soglia d’età) 2. Frequenza d’uso (quante volte l’anno si radono ?) 3. Percentuale di utilizzo (quanti di questi usa il rasoio “usa e getta” anziché il rasoio elettrico o la barba lunga?) 4. Percentuale di riutilizzo (quante volte viene utilizzato mediamente un rasoio “usa e getta” prima di essere sostituito con uno nuovo?)
  • 16. 1. Soglia d’età = 15 anni  40% della popolazione = 22.4 Milioni di persone. 2. Frequenza d’uso = 365 gg/anno (irrealistico)  120 gg/anno (realistico) 3. Percentuale di utilizzo = 50 % della popolazione 4. Percentuale di riutilizzo = un rasoio di buona qualità viene utilizzato mediamente 5 volte prima di essere sostituito Potenziale di MKT
  • 17. Determinazione del PdMKT: PdMKT = [(22.400.000 x 120) / 2 ] / 5 = 268.800.000 Una volta definito il Pot. di MKT, i consumi effettivi potrebbero discostarsi molto da questo. Ciò impone una analisi del cosiddetto GAP di POTENZIALE. Potenziale di MKT
  • 18. Il GAP di potenziale può essere ricondotto a tre tipologie: 1. Gap di non utilizzo: derivante dall’esistenza di un numero di potenziali utilizzatori che attualmente non utilizzano in alcun modo il prodotto; 2. Gap di utilizzo: connesso all’impiego del prodotto limitato ad alcune occasioni d’utilizzo rispetto a quelle potenziali; 3. Gap di uso leggero: dovuto a una ridotta quantità di prodotto impiegata nella singola occasione d’uso, qualora, ovviamente, l’utilizzo sia frazionabile. Gap di Potenziale di MKT Il GAP di potenziale: la parte di domanda potenziale non soddisfatta dalla singola impresa.
  • 19. Ciascuna di queste forme di divario fra utilizzo potenziale ed effettivo può dipendere dalla presenza di ulteriori tipologie di gap quali: •gap di prodotto •gap distributivo •gap di prezzo •gap di comunicazione Per poter colmare questi GAP è necessario utilizzare le “leve” del MKTG MIX  4P. Gap di Potenziale di MKT
  • 20. Curva della domanda tipica (legata al prezzo) Q P Q1 P1 Q0 Q2 P2P0 Curva teorica Curva reale
  • 21. Curva della domanda tipica (legata al prezzo) 1. se il prezzo del mio prodotto è P0, diminuendo minimamente il prezzo a P1 aumenterei molto la domanda (da Q0 a Q1). 2. Contestualmente, aumentando di molto il prezzo a P2, non avrei un notevole calo della domanda (da Q0 a Q2). 3. P1 è quindi il cosiddetto “prezzo PSICOLOGICO” (es. 1,99 € anziché 2 €). Conoscere la curva della domanda permette alle imprese di ottimizzare la politica in termini di prezzi.
  • 22. 1. Ricerche di MKT: Basate su dichiarazioni sulle intenzioni di acquisto. (limite ; la veridicità) (pregio; posso ottenere un ordine di grandezza) 2. Dati Storici: Comportamenti attuati dai clienti nel passato (limite; si riferisce al passato pertanto non è certa l’attendibilità nel presente) (pregio; dato paragonabile se sono in un MKT stabile ). 3. Test di MKT: Comportamento effettivo dei clienti; variando il prezzo di un prodotto verifico il comportamento effettivo dei clienti. Determinazione della Curva della domanda
  • 23. Previsione della Domanda (PREVISIONE DELLE VENDITE) Venditori (sempre sottostimate) Clienti Distributori Associazioni di categoria 1)Criteri qualitativi – basati sulle opinioni di Può basarsi su molteplici metodologie. L’integrazione di più metodi migliora la capacità previsionale
  • 24. 2) Ricerche di MKT – (piuttosto costose) 3) Dati storici – basati sulle serie storiche di vendita – (non applicabile in caso di MKT dinamico) 4) Modelli causali La formula che esprime i Modelli Causali è la seguente: Vx = f (y, k, n…)  le Vendite sono funzione di vari fattori. Tali fattori possono essere di carattere Macroeconomico (inflazione, tasso di crescita del PIL, congiuntura economica, ecc.) oppure Microeconomici (legati al singolo prodotto). Previsione della Domanda (PREVISIONE DELLE VENDITE)
  • 25. Per definire la quota di MKT assoluta è importante specificare che il MKT a cui si riferisce è quello specifico in cui sto operando (ad esempio auto di lusso oppure utilitarie, non l’intero MKT delle automobili). La formula è la seguente: La Quota di Mercato (ASSOLUTA) = Vendite totali Vendite della mia Azienda QMKT = Vtot Va
  • 27. E’ possibile distinguere due tipi di quote di MKT assoluta: Quantità totali vendute Quantità vendute dalla mia Azienda QMKT sui Volumi = Fatturato totale Fatturato della mia Azienda QMKT sul Valore =
  • 28. Se QMkt (Valore) > QMkt (Volumi) il prezzo a cui vendo il prodotto è elevato (sono + caro dei miei concorrenti) posso pertanto dire di avere un PREMIUM PRICE. In questo caso Nonostante la QMKT ASSOLUTA sia un importante indicatore di PERFORMANCE per le Aziende, può tuttavia essere deviante.
  • 29. La Quota di Mercato (RELATIVA) QMkt (assoluta) della mia Azienda QMKT Relativa = Dovrò pertanto considerare una QMKT RELATIVA che si ricava con la seguente formula: QMkt (assoluta) del mio concorrente di riferimento QMKT RELATIVA > 1  sono “più forte” dei miei concorrenti QMKT RELATIVA < 1  sono “più debole” dei miei concorrenti
  • 30. Esempio: 1° Caso: QMKT ASSOLUTA per la mia Az = 20% QMKT ASSOLUTA per il mio concorrente = 10% QMKT RELATIVA per la mia Az = 2 2° Caso: QMKT ASSOLUTA per la mia Az = 20% QMKT ASSOLUTA per il mio concorrente = 40% QMKT RELATIVA per la mia Az = 0,5 Nel primo caso sono “più forte” dei miei concorrenti, nel secondo caso si verifica il contrario. La Quota di Mercato (RELATIVA)
  • 31. L’analisi Qualitativa della Domanda ANALISI QUALITATIVA DELLA DOMANDA Fare l’analisi qualitativa della domanda significa essenzialmente rispondere ad una serie di domande quali: Chi Dove Come Quando Perchè acquista (o potrebbe acquistare) utilizza (o potrebbe utilizzare) I NOSTRI PRODOTTI
  • 32. L’analisi Qualitativa della Domanda Il punto di partenza dell’analisi qualitativa della domanda è l’analisi del processo di acquisto: Insieme di fasi che porta al soddisfacimento di un bisogno percepito, attraverso l’acquisto di un bene/servizio
  • 33. 1) Percezione del bisogno da parte del cliente 2) Ricerca di informazioni sul prodotto 3) Definizione e valutazione di alternative 4) Scelta 5) Acquisto 6) Utilizzo 7) Valutazione post acquisto INSODDISFAZIONESODDISFAZIONE
  • 34. Non tutti i prodotti di largo consumo seguono questo iter, infatti per i cosiddetti acquisti d’impulso, le fasi 2, 3, 4 vengono saltate passando direttamente all’acquisto (es. le caramelle sul bancone del bar). Il processo d’acquisto
  • 35. 1. le motivazioni dei bisogni del cliente 2. come avviene la ricerca di informazioni ovvero si devono considerare le percezioni che possono essere valutate in maniera diversa da diversi clienti. 3. Come avviene il processo valutativo 4. Quali sono i comportamenti di acquisto del prodotto 5. Quali sono i comportamenti di utilizzo del prodotto 6. Come avviene la valutazione post-acquisto cioè la valutazione cosiddetta di performance del prodotto. Per un’Az. orientata al MKTG ciò è più importante di qualsiasi altra cosa (il cliente deve essere soddisfatto).
  • 36. 1. Iniziatore  colui che facendo percepire il bisogno, innesca il processo d’acquisto 2. Influenzatore  opera nella fase di ricerca di informazioni e di definizione e valutazione delle alternative, influenzando la successiva fase di scelta 3. Decisore  ovviamente nella fase di scelta 4. Acquirente 5. Controllore La suddivisione di cui sopra permette di indirizzare la scelta della strategia di MKTG più opportuna e mirata. I ruoli d’acquisto
  • 37. Le motivazioni di acquisto “Le Imprese non vendono prodotti ma soddisfano bisogni” Per considerare le motivazioni è necessario definire delle classi di Variabili Fattori situazionali  occasionali (Es.: non trovando parcheggio di fronte al mio bar di fiducia mi reco in un altro) 1) economiche  capacità di spesa del cliente 2) psicologiche  parte irrazionale del cliente 3) sociologiche  il cliente fa parte di un contesto sociale
  • 38. ASPETTATIVE VALUTAZIONI POST-ACQUISTO MOTIVAZIONI CRITERI DI SCELTA VALUTAZIONI PRE-ACQUISTO ATTEGGIAMENTO INTENZIONI D’ACQUISTO COMPORTAMENTO DI ACQUISTO / UTILIZZO Determinano i INSIEME DI MARCHE: •EVOCATO (migliori) •NEGATIVO (peggiori) •INERTE (non conosco) In Sintesi: PERCEZIONI CONVINZIONI DEL CL.Determinano le
  • 40. Definizione ufficiale della American Marketing Association: “La ricerca di marketing è la funzione che lega un’Organizzazione al suo ambiente attraverso l’acquisizione di informazioni. Queste informazioni sono utilizzate per identificare e definire problemi e opportunità di mercato; per generare, perfezionare e valutare le attività di marketing; per mantenere sotto controllo i risultati di tali attività nonché per migliorare la comprensione del marketing stesso come processo. Nell’ambito della R.d.m. viene specificata la tipologia di informazioni necessarie alla realizzazione di detti fini; si provvede al disegno dei metodi di acquisizione delle informazioni; si gestisce ed implementa il processo di raccolta dei dati necessari alla elaborazione di tali informazioni; si interpretano i risultati; si comunicano gli esiti della ricerca unitamente alle relative implicazioni” Le Ricerche di Marketing
  • 41. Il ruolo della ricerca nel business plan per l’internazionalizzazione La struttura di BPI: 1. Sintesi del progetto 2. Mercato di riferimento 3. Ambiente politico-normativo 4. Analisi dei clienti 5. Analisi della concorrenza 6. Offerta 7. Strategia aziendale 8. Struttura 9. Alleanze strategiche 10. Sinergie con altri business 11. Fattibilità economico finanziaria 12. Fabbisogni e loro copertura 13. Contributi e prospettive RICERCA DI MARKETING
  • 43. Il giudizio di bontà circa le informazioni raccolte è funzione di due fattori: • le informazioni raccolte devono essere RILEVANTI rispetto al problema • le informazione raccolte devono essere CORRETTE Bontà e utilità delle informazioni
  • 44. 1) la bontà delle informazioni raccolte è funzione della congruità delle stesse nei confronti del processo decisionale che sta a valle. 2) l’informazione raccolta è utile solo se viene utilizzata per orientare le decisioni. Bontà e utilità delle informazioni
  • 45. Le Ricerche di Marketing Formulazione del problema Disegno di ricerca Analisi dei dati e Interpretazione dei risultati Analisi del fabbisogno informativo Raccolta informazioni
  • 46. All’origine di ogni ricerca di marketing c’è sempre un problema su cui non si hanno informazioni sufficienti per prendere decisioni corrette. Le ricerche di marketing sono quindi delle attività atte a produrre informazioni rilevanti che consentono di ridurre l’incertezza che accompagna le decisioni di marketing. Il problema di marketing
  • 47. La formulazione del problema : È fondamentale esporre correttamente il problema in quanto ciò è alla base dell’intera ricerca. Dal problema di marketing discendono infatti gli obiettivi della ricerca ed il conseguente fabbisogno informativo. (Es. Nescafè) Il problema di marketing
  • 48. Il problema di marketing Corretta definizione del problema Migliore formulazione del problema (cercando di mantenere il problema il più ampio possibile Domanda iniziale (vaga e influenzata da possibili Pregiudizi e opinioni fuorvianti)
  • 49. Grazie per l’attenzione Albini & Partners info@albiniconsulting.eu – Tel. 3478989806 Via Groane, 4 – 20020 Lazzate (MI) www.albiniconsulting.eu PERCORSI FORMATIVI AZIENDALI LE RICERCHE DI MERCATO “FAI DA TE”