Dall'era delle "Comunita' Virtuali" a quella delle "Reti Sociali", l'evoluzione della comunicazione elettronica tra rischi di massificazione e opportunita' di cambiamento.
3. 4 ottobre 1957: Sputnik, il primo satellite
artificiale in orbita intorno alla terra.
Per la prima volta nella
storia, la Luna non è più
sola a tenere compagnia
alla Terra. Il nuovo satellite
che orbita intorno al nostro
pianeta si chiama Sputnik,
ed è l’Unione Sovietica a
lanciarlo. Colpiti nell’
orgoglio, gli Stati Uniti
dedidono di ristabilire la
loro supremazia scientifica
e tecnologica.
4. 1 ottobre 1969 - Nasce Arpanet
I primi quattro
nodi allo
Stanford
Research
Institute,
University of
California Santa
Barbara (UCSB),
Utah University
e University of
California Los
Angeles (UCLA).
6. Arpanet: rete militare o universitaria?
Arpanet non nacque per assicurare le comunicazioni militari
in caso di guerra nucleare - questa è un’impressione
sbagliata abbastanza comune - ma piuttosto per collegare
computer e ricercatori delle Università, assistendoli nel
condurre ricerche sui calcolatori e sulle reti di
comunicazione, e per usare questi computer nelle ricerche di
base. Certamente eravamo consapevoli delle applicazioni
potenziali di Arpanet per la sicurezza nazionale, ma gli
sforzi per usare tale tecnologia a questo fine vennero solo
molto dopo.
Charles Herzfeld, direttore dell'ARPA dal 1965 al 1967, in un articolo
pubblicato su "Scientific American" nel settembre ’95:
7. Nasce il primo gruppo di discussione:
“Amanti della Fantascienza” (1979)
"Over a year and a half have gone by since the first SF-Lovers
message went out (...). They've been a good one and a half
years; they've shown me clearly that electronic
communication will change the shape of our world, and that
we'll see its effects in our lifetimes."
Richard Brodie, il creatore di “SF-Lovers” la prima mailing list (gruppo di
discussione online) attiva su Internet, in un messsaggio del 1981 in cui si
congedava dagli utenti del gruppo per cedere il passo al nuovo moderatore
del gruppo.
9. Anni ‘90 - Le comunita’ virtuali:
vivere, parlare incontrarsi nel “ciberspazio”
“The Virtual Community” (Comunita’
Virtuale) e’ il titolo di un fortunato saggio
di Howard Rheingold in cui si analizza il
ruolo della comunicazione elettronica nel
costruire reti di solidarieta’ tra persone.
Per Rheingold “le comunità virtuali sono
aggregazioni sociali che emergono dalla
rete quando un certo numero di persone
porta avanti delle discussioni pubbliche
sufficientemente a lungo, con un certo
livello di emozioni umane, tanto da
formare dei reticoli di relazioni sociali
personali nel ciberspazio”
(Il libro e’ disponibile online su www.
rheingold.com)
10. Un gruppo di persone accomunate da ideali,
interessi, hobby, obiettivi o passioni comuni,
che raccoglie e sedimenta conoscenza
realizzando incontri, attivita', iniziative e
progetti, utilizzando le tecnologie di
comunicazione elettronica per superare i
vincoli della compresenza nello spazio e della
simultaneita' nel tempo.
Cos’e’ una “comunita’ virtuale”?
11. Comunita’ virtuali VS Reti Sociali:
Principi e Valori
COMUNITA’ VIRTUALI
gruppo
condivisione
cooperazione
autoaiuto
confronto
apprendimento
qualita'
conoscenza
profondita'
autorevolezza
RETI SOCIALI
individuo
connessione
competizione
autoaffermazione
conflitto
notorieta'
quantita'
informazione
velocita'
seguito
19. Alcune tra le piu’ note
“comunita’ virtuali” degli anni
10
WIKILEAKS ANONYMOUS
20.
21. Only 5 huge corporations -- Time Warner, Disney, Murdoch's News
Corporation, Bertelsmann of Germany, and Viacom (formerly CBS) -- now
control most of the media industry in the U.S.
23. Un terzo dei sette miliardi di cittadini del
mondo è online.
Alcuni dati sul mondo digitale
Fonte: rapporto "ICT Facts and Figures"
International Telecommunications Union (www.itu.int)
24. il 45% degli utenti internet
ha meno di 25 anni
Alcuni dati sul mondo digitale
Fonte: rapporto "ICT Facts and Figures"
International Telecommunications Union (www.itu.int)
25. 1 miliardo e 900 milioni di ragazzi di età
inferiore ai 25 anni non hanno accesso alla
rete, pur essendo il 70% dei ragazzi in
quella fascia d'età.
Alcuni dati sul mondo digitale
Fonte: rapporto "ICT Facts and Figures"
International Telecommunications Union (www.itu.int)
26. in 31 paesi - tutti del mondo ricco - una
connessione a banda larga costa appena l'uno
per cento o meno del reddito medio mensile
pro capite, mentre in 19 paesi - di cui la gran
parte sono paesi poveri - una connessione a
banda larga costa in media più del 100% del
reddito nazionale medio mensile pro capite.
Alcuni dati sul mondo digitale
Fonte: rapporto "ICT Facts and Figures"
International Telecommunications Union (www.itu.int)
27. In Italia se si sommano gli analfabeti (1,5%),
gli alfabetizzati senza titolo di studio (9,7%) e
quelli che hanno solo la licenza elementare
(25,4%) abbiamo che il 36,6% della
popolazione al di sopra dei sei anni non ha
completato la scuola dell'obbligo
Alcuni dati sul mondo digitale
Fonte: ISTAT
http://www.istat.it/it/istruzione-e-formazione
28. Nel 2012 solo il 46% delle persone di 6 anni e
più ha letto almeno un libro nei 12 mesi
precedenti per motivi non strettamente
scolastici o professionali.
Alcuni dati sul mondo digitale
Fonte: ISTAT
http://www.istat.it/it/archivio/lettura
29. Nel nostro Paese esiste un 11% di famiglie al di
sotto della soglia di povertà relativa, con
picchi che raggiungono il 23% nel meridione.
Alcuni dati sul mondo digitale
Fonte: ISTAT
http://www.istat.it/it/archivio/povertà
30. nel nostro paese il "diritto a internet" diventa una vuota
dichiarazione di principio per tutti gli anziani, i poveri, i
migranti o i disabili, che soffrono il "social divide" più del
"digital divide". E le tecnologie sono solo scatole vuote se
non rivestono nessuna utilità per tutti coloro che si
vedono negato il diritto ad un "tenore di vita sufficiente a
garantire la salute e il benessere proprio e della sua
famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al
vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi
sociali necessari", un diritto stabilito a chiare lettere
nell'articolo 25 della dichiarazione universale dei diritti
dell'Uomo.
Social Divide VS Digital Divide
31. Dal trasmettere al comunicare:
esperienze paleo-tecnologiche
da riscoprire nell’era delle reti
32.
33. L’esperienza di Danilo Dolci
Danilo Dolci (1924-1997) e’
stato un sociologo, poeta,
educatore e attivista della
nonviolenza friulano che
dall’inizio degli anni ‘50 si
e’ stabilito in Sicilia per
capire le condizioni della
societa’ locale e cercare
dei possibili elementi di
cambiamento.
34. L’esperienza di Danilo Dolci
Attraverso il "Metodo maieutico",
che genera cambiamento
attraverso il potere della parola,
Dolci ha organizzato la
popolazione, anche la piu' umile e
la meno istruita, in gruppi di
azione diretta nonviolenta per
contrastare l'indifferenza del
governo verso le tragiche
condizioni di vita dei piu' poveri.
35. Il Metodo Maieutico
Una riunione è buona
se alla fine
uno non è più lui
ed è più lui di prima.
(Danilo Dolci)
36. Il Metodo Maieutico
Deriva dal greco antico
"µαιευτικός",
letteralmente l'arte della
levatrice: ogni atto
educativo è come dare
alla luce tutte le
potenzialità interiori di
colui che vuole imparare,
come una madre vuole
che la propria creatura
nasca dal suo grembo.
37. Il Metodo Maieutico
La maieutica socratica paragona il
filosofo alla "levatrice della
conoscenza" che non riempie la mente
dello studente con informazioni
impartite a priori, ma lo aiuta a
portare gradualmente alla luce la
propria conoscenza, usando il dialogo
come strumento dialettico per
raggiungere la verità.
Ciò che differenzia i due concetti è il fatto che la maieutica
socratica è unidirezionale, mentre per Danilo Dolci la
conoscenza viene fuori dall'esperienza e dalla sua
condivisione, e presuppone quindi la reciprocità della
comunicazione.
38. L’esperienza di Danilo Dolci
Il metodo fu applicato con
successo in molte lotte di
resistenza civile che hanno
prodotto scuole, strade,
una diga per l'irrigazione
agricola e un
miglioramento delle
condizioni di vita della
popolazione di Trappeto,
Partinico e della zona del
Belice.
39. Principi del metodo Maieutico
Ogni persona ha una conoscenza interiore
che deriva dalla propria esperienza.
Il dialogo è uno strumento per la ricerca
reciproca e la partecipazione attiva.
La conoscenza è dinamica e in costante
evoluzione e viene costruita all'interno di
un gruppo.
Ciascuno in relazione all'interno di un
gruppo può divenire un elemento di
cambiamento.
Fonte:
www.reciprocalmaieutic.danilodolci.it
40. Caratteristiche del metodo Maieutico
Enfasi sull'individuo e sull'esperienza di gruppo.
La discussione dei problemi dal basso per
comprendere i nostri reali bisogni e trovare una
soluzione democratica.
Connessione con la realtà e problemi concreti.
Ricostruire la complessità della realtà attraverso la
pluralità di punti di vista e il contributo di tutti.
L'orizzontalità del processo: condivisione del potere,
invece di una situazione in cui l'altro assume il ruolo
di dominatore o dominato, in una concezione violenta
dei rapporti.
Partecipazione attiva. Comunicazione. Ascolto attivo.
Confronto. Cooperazione. Nonviolenza. Creatività.
Auto-riflessione. Apertura.
Fonte:
www.reciprocalmaieutic.danilodolci.it
41. Percorsi di cambiamento realizzati col “Metodo Maieutico”
per la costruzione di fiducia e di tra le comunita’ rurali e
disagiate della Sicilia.
● Lo “Sciopero al contrario”
● Diga sul fiume Iato
● La “Radio dei Poveri Cristi”, prima “radio libera” italiana
● Supporto alle indagini della commissione parlamentare
antimafia.
● Costruzione di scuole e strutture educative basate sul
metodo maieutico.
42. L’esperienza di Danilo Dolci
“A chi obietta che finora nella
storia non sono stati possibili
cambiamenti strutturali con
metodi nonviolenti, che non sono
esistite rivoluzioni nonviolente,
occorre rispondere con nuove
sperimentazioni per cui sia
evidente che quanto ancora non è
esistito in modo compiuto, può
esistere. Occorre promuovere una
nuova storia”.
(Danilo Dolci)
43. Le caratteristiche della comunicazione secondo Dolci
(Presupposti per creare comunita’, comunione, comunanza)
RECIPROCO
ADATTAMENTO
CREATIVO
Tutto il resto e’ solo TRASMISSIONE
44. RIPARTIRE DA UN DIRITTO
“Tutti hanno il diritto di cercare,
ricevere e diffondere informazioni e
idee attraverso ogni mezzo e senza
riguardo alle frontiere”
(Art. 19 Dichiarazione Universale dei
diritti dell’Uomo)
45. Where is the Life we have lost in living?
Where is the wisdom we have lost in knowledge?
Where is the knowledge we have lost in information?
[Thomas Stearns Eliot (1888 - 1965)
poeta, drammaturgo e critico letterario statunitense.
Choruses from «The Rock», 1936]
In conclusione: