Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Cedocs made in montagna - eurac - unesco - streifenedero
1.
2. Settimana di Educazione allo sviluppo sostenibile 2012
Madre Terra: alimentazione, agricoltura ed ecosistema
L’etichettatura dei prodotti di montagna:
esperienze, iniziative italiane ed internazionali
Thomas Streifeneder, EURAC
Institute for Regional Development and Location Management
3. Obiettivi
• Vista generale della situazione attuale dell‘etichettatura di
prodotti italiani della montagna
• Riassunto della situazione in altri paesi nonché del livello
europeo
5. Introduzione
• L’etichettatura (labelling) rappresenta il risultato finale di
una collaborazione orizzontale i.e. di una collaborazione di
aziende che si sono organizzate in consorzi oppure
cooperative con l’obiettivo di valorizzare le risorse rurali
• Per la riuscita ci vuole però anche la cooperazione verticale
i.e. la collaborazione tra le aziende e gli altri settori regionali
come la gastronomia e il turismo per creare mercati e una
catena di valore aggiunto regionale (fattori di successo)
6. Introduzione
• Prodotti tipici ed innovativi possono aumentare il valore
aggiunto regionale e creare/mantenere posti di lavoro in
aree rurali (produzione ed elaborazione nella stessa
regione!)
• Conditio sine qua non: approccio sostenibile per lo
sfruttamento delle risorse ambientali e sociali, prodotti di
altissima qualità
8. Italia –
Legge Nazionale N. 289/2002
Art. 85 (Tutela dei prodotti tipici delle zone di montagna)
Prodotti IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOP (Denominazione
d'Origine Protetta) (EC N. 2081/92) provenienti dalla montagna
possono utlizzare il termine “Prodotto della Montagna (PDM)”, solo se
produzione (incl. materiali crudi) e tutti le fasi di elaborazione
avengono in montagna.
⇒ Utilizzo del PDM ancora molto limitato (formaggio Montasio)
⇒ Formaggi italiani con DOP: 34
⇒ Regioni alpine 23 (8 solo di montagna p.e. Asiago, Bra, Stelvio ma
senza etichettatura PDM)
Products with European certification of quality or origin
9. Italia – Situazione globale
• L’utilizzo dei termini specifici per l’etichettatura come
“montagna” e “prodotto di montagna” e simili per i relativi
prodotti non è supportato da enti privati o pubblici di
controllo e certificazione nazionali.
12. Alto Adige - Marchio “Qualità Alto Adige”
Requisiti:
a) specificità del prodotto finale garantendo:
i. caratteristiche specifiche, compresi i processi di
produzione, oppure
ii. una qualità del prodotto finale significativamente
superiore un prodotto convenzionale;
b) Un organismo di controllo indipendente; rispettando che:
i. i sistemi sono aperti a tutti i produttori;
ii. i sistemi sono trasparenti e assicurano una tracciabilità;
iii. i sistemi rispondono agli sbocchi di mercato attuali o
prevedibili.
13. Alto Adige - Marchio “Qualità Alto Adige”
9 gruppi merceologici:
• latte e prodotti caseari
• grappa
• mela Alto Adige IGP
• miele
• pane, strudel di mele e zelten
• Erbe aromatiche dell'Alto Adige
• piccoli frutti
• speck dell'Alto Adige IGP
• succo di mela naturale torbido
• verdure
• vini Alto Adige DOC
15. Alto Adige – Il Gallo Rosso
Il gallo roso esiste dal 1999. È un marchio dell'Unione Agricoltori e
Coltivatori diretti Sudtirolesi.
Dal 2003 è un label per prodotti di alta qualità dalle aziende.
Condizioni:
Ø Origine die prodotti crudi: minimum 75% dall‘azienda propria
Ø Il resto di 25% deve pervenire da altre aziende agricole regionali
Ø Una commissione tecnica controlla la qualità
18. So schmecken die Berge
Il gusto delle montagne
Storia
• Azione del CAI AA/AVS a sostegno dell'agricoltura nazionale, che è
stato avviato dal DAV (CAI tedesco) ed è supportato anche dal
OeAV (CAI austriaco).
• Oltre 80 baite portano il badge con il logo «Il gusto delle
montagne».
• Con l'inizio della stagione estiva 2012, numerosi rifugi AVS
partecipano al progetto.
Obiettivo
• L’ospite riceve un’offerta di specialità regionali e può conoscere le
origini dei cibi da fattorie vicine ad apprezzarli.
• Contadini di montagna ne approfittano per un ulteriore opportunità
di vendita e promozione dei loro prodotti.
19. So schmecken die Berge
Il gusto delle montagne
Requisiti
• I padroni di casa dei rifugi partecipanti devono per almeno un
periodo di 3 anni offrire dei prodotti provenienti da agricoltura della
regione e preparare i piatti tipici regionali.
• Poiché non il fabbisogno totale dei alimenti e delle bevande può
essere soddisfatto attraverso prodotti regionali il padrone si impegna
tutti i giorni di offrire almeno un piatto di carne e un pasto
vegetariano nonché una bevanda alcolica e non alcolica con prodotti
della regione.
21. Alto Adige – Label ambientale
(Umweltsiegel)
Per alimentari
Criteri:
Ø ECOLOGIA: Attività di protezione ambientale nell‘azienda, prodotti
venduti senza imballagio
Ø REGIONALITÀ: Vendita di un‘alta quantità di prodotti locali
Ø BIO: Vendità di un‘alta quantità di prodotti biologici
Ø FAIR: Offerta di tanti prodotti fair trade
22. Alto Adige – Label ambientale
(Umweltsiegel)
Esempio di un parametro dal catalogo dei criteri
24. Trentino
Qualità Trentino:
• Proprietà: Provincia Autonoma di Trento
• Management: Trentino Marketing S.p.A.
• Approvato maggio 2011
Obiettivi:
Ø Comunicazione ed identificazione della qualità di prodotti agricoli
regionali secondo criteri specifici e la definizione dell’origine del
prodotto
Ø Ente tecnico di controllo indipendente
Sapori Trentini senza riferimento a
prodotti di montagna
25. Veneto
Promozione di una strada
Label regionale di qualità di formaggi di montagna
dal 2001,
non limitato a prodotti di
montagna
27. Friuli Venezia-Giulia
Label Qualità „Agricoltura Ambiente
Qualità (AQUA) dal 2002, nessun
riferimento al prodotti di montagna
Label Via dei Sapori
28. Friuli Venezia-Giulia
• Formaggio DOP e PDM
• Col latte esclusivamente da aree montane
• Elaborazione anche in aree montane
• Ca. 6,5 % della produzione totale del Montasio è PDM
formaggio montasio DOP PDM Prodotto della montagna
31. Progetti Europei
EUROMONTANA:
EuroMARC - European Mountain Agrofood products, Retailing and
Consumers: Designation and promotion of mountain quality food
products in Europe Policy recommendations
=> CARTA EUROPEA DEI PRODOTTI AGRICOLI DI QUALITÀ
NELLE AREE MONTANE
http://www.euromontana.org/en/projets/euromarc.html
Progetto del Joint Research Centre della Commissione UE:
MOUNTAIN - Labelling of agricultural and food products of mountain
farming => Final report fine 2012
http://agrilife.jrc.ec.europa.eu/mountain.htm
32. CARTA EUROPEA DEI PRODOTTI AGRICOLI
DI QUALITÀ NELLE AREE MONTANE (Euromontana)
1. Materie prime prodotte esclusivamente in un’area montana.
Le produzioni animali di montagna devono dimostrare un legame con il
territorio montano.
2. Tutte le fasi di lavorazione dei prodotti sono circoscritte in una zona di
montagna riconosciuta
3. Le imprese e le aziende che trasformano le materie prime per
produrre prodotti di montagna, devono adattarsi al relativo ambiente
geografico e devono tenere in considerazione gli aspetti legati allo
sviluppo sostenibile.
I metodi di produzione usati devono rispettare l’ambiente in particolare
la qualità dell’acqua presente nel territorio in questione e tenere in
considerazione i rischi di erosione.
33. CARTA EUROPEA DEI PRODOTTI AGRICOLI
DI QUALITÀNELLE AREE MONTANE (Euromontana)
4. Produzione e trasformazione devono incoraggiare la
conservazione del patrimonio biologico, genetico e culturale delle
aree di montagna, lo sviluppo delle conoscenze tradizionali locali
delle aree di montagna, la gestione delle aree rurali e dei
paesaggi.
5. Le imprese e le aziende agricole devono assicurare la tracciabilità
al fine di fornire, in modo trasparente, informazioni esaurienti.
34. Proposal for a Regulation of the European Parliament
and of the Council on Agricultural Product Quality Schemes
• La nuova normativa intende di introdurre un'etichetta per
consentire ai produttori di montagna di promuovere il valore
aggiunto dei loro prodotti.
• Label per produttori per rimborsarli per gli sforzi interpresi per la
produzione di prodotti di qualità i quali portano un vantaggio per
l’economia delle aree rurali ed aree dove l’agricoltura è
importante per una parte significativa dell’economia e i costi di
produzione sono alti.
• Schemi di qualità possono contribuire e complementare la politica
per le aree rurali e le politiche per il mercato e supporto per
guadagno della CAP.
• Concerne le aree di montagna come definite secondo Council
Regulation (EC) No 1257/1999 of 17 May 1999 on support for rural
development from the European Agricultural Guidance and
Guarantee Fund (EAGGF).
35. Proposal for a Regulation of the European Parliament
and of the Council on Agricultural Product Quality Schemes
Articolo 28a: 1. Il termine “prodotto di montagna” si riferisce a
prodotti con queste caratteristiche:
• I materiali crudi ma anche il foraggio per gli animali deve pervenire
da aree montane.
• Nel caso di prodotti elaborati l’elaborazione deve avvenire anche in
aree montane.
• Solo in casi particolari la Commissione può permettere che i
materiali crudi e il foraggio perviene da fuori delle aree montane
nonché l’elaborazione dei prodotti.
• La Commissione fisserà ulteriori criteri per la definizione dei metodi
di produzione.
37. Situazione nelle Alpi –
Convenzione delle Alpi
Articolo 11 Protocollo Agricoltura di montagna
"(1) Le Parti contraenti perseguono la creazione di condizioni di
commercializzazione a favore dei prodotti dell'agricoltura di
montagna, atte ad aumentare sia la loro vendita in loco, sia la loro
competitività sui mercati nazionali e internazionali.
(2) La promozione avviene tra l'altro, mediante marchi di
denominazione controllata dell'origine e di garanzia della qualità,
a tutela sia dei produttori sia dei consumatori."
38. Situazione nelle Alpi –
Convenzione delle Alpi
Dichiarazione "Agricoltura di montagna„
"… si impegnano ... a tutelare e a valorizzare prodotti agricoli
che si distinguono per i metodi di produzione tipici della
regione, originali e rispettosi dell'ambiente;
si impegnano a creare condizioni favorevoli di
commercializzazione dei prodotti dell'agricoltura di montagna,
a promuovere la realizzazione di nuovi e innovativi prodotti e
sostengono l'opportunità di introdurre a livello di UE un
marchio di protezione per i prodotti dell'agricoltura di
montagna, evidenziando il diritto dell'uomo d'impostare i
propri sistemi agricoli e alimentari; ..."
39. Prodotti di montagna
Utilizzo del termine "montagna" se:
• i prodotti sono stati ottenuti / la lavorazione avviene / le materie
prime provengono nella /della regione di montagna,
• le materie prime utilizzate, che non determinano il prodotto,
laddove disponibili, provengono dalla regione di montagna,
• i ruminanti vengono foraggiati prevalentemente con foraggio
grezzo che, se disponibile, proviene dalla regione di montagna,
• i prodotti sono ottenuti secondo procedure rispettose delle risorse,
dell'ambiente e degli animali e
• gli animali da macello per la produzione di carne e preparati a
base di carne hanno trascorso almeno gli ultimi due terzi della loro
esistenza nella regione di montagna.
40. Prodotti dell’alpe
L’utilizzo del termine "alpe soltanto se:
• i prodotti ottenuti sugli alpeggi, la lavorazione, con l’esclusione del
formaggio, avviene sull’alpeggio, nella regione di montagna,
• le materie prime impiegate, che (non) determinano il prodotto,
provengono dall'alpe,
• nel caso del formaggio, la produzione ha luogo sull'alpe; la
stagionatura può avvenire anche all’esterno dell’alpeggio
• i ruminanti vengono foraggiati con foraggio fresco o secco dalla
regione alpestre; un’integrazione al foraggio naturale è ammissibile in casi eccezionali
in seguito a condizioni meteorologiche o a particolari esigenze nutrizionali degli animali
• Produzione in linea con l’economia alpestre nonché rispettosa
delle risorse, dell'ambiente e degli animali,
• gli animali da macello hanno trascorso sull'alpe un periodo di durata
conforme agli usi locali e comunque l’ultimo periodo disponibile
prima della macellazione
42. Svizzera – Berg- und Alpverordnung
Utilizzo dei termini „montagna/alpe“ (termine „Alpi/Alpen“ non è
protteto) se:
• I prodotti crudi provengono dalle zone montane oppure die pascoli
alpini (Sömmerungsgebiet).
• Lavorazione può avvenire in parte anche fuori delle zone montane
(non riguarda il formaggio) solo se la base del prodotto di
montagna/condizione fondamentale per il prodotto non può fornita
in montagna
43. Svizzera – Berg- und Alpverordnung
• Foraggio (Futtermittel): almeno 70% dalle zone montane
• Ingredienti (Zutaten): percentuale massima 10% riferito al peso
al tempo della lavorazione
• Allevamento: almeno due terzi della vita passata in zone
montane; animali alpe: passato il tempo usuale di pascolo
• Macellazione degli animali: al massimo dopo due mesi dopo
l‘abandono delle zone montane; animali alpe: anche fuori
45. Sfide - Italia
• Mancanza di una direttiva quadro di etichettatura per prodotti
italiani di montagna come in Svizzera con criteri precisi
• Perché limitare l’etichettatura „Prodotto di montagna (PDM)“ solo
a prodotti PDO/PGI?
• Cosa fare coi prodotti non PDO/PGI ma prodotti in montagna i
quali non possono utilizzare il PDM
• I produttori PDO/PGI non vedono un valore aggiunto dal label
PDM
• Integrazione degli approcci individuali esistenti sul livello
regionale p.e. Alto Adige (Gallo Rosso)
• Tante nuove etichettature limitate a prodotti di qualità senza
riferimento specifico a prodotti di montagna
46. Sfide - dettagli
• Realizzazione in montagna dell‘elaborazione di certi prodotti
crudi di montagna (dimensione delle fabbricati)
• Allevamento e macellazione degli animali: completamente nelle
zone montane?
• Foraggio (Futtermittel): interamente dalle zone montane, se non
quale limite percentuale?
• Ingredienti (Zutaten): percentuale massima se non provengono
da zone montane?
• Visione: Protezione dell‘utilizzo del termine „Alpi/
Alpen“ (neanche protetto in CH)
47. Grazie per l‘attenzione!
Dr. Thomas Streifeneder
Institute for Regional Development and
Location Management
EURAC research
Viale Druso 1, I-39100 Bolzano
t +39 0471 055 315
f +39 0471 055 429
thomas.streifeneder@eurac.edu