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"Mappa della sostenibilità"
Massimo Marino – marino@studiolce.it
2. 22
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Chi siamo
Il contesto1
La metodologia LCA3
Alcuni esempi4
Il carbon footprint2
In conclusione
CONTENUTI
3. 33
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LIFE CYCLE ENGINEERING
CHI SIAMO
4. 44
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Chi siamo
Il contesto1
La metodologia LCA3
Alcuni esempi4
Il carbon footprint2
In conclusione
CONTENUTI
5. 55
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LA SOSTENIBILITÀ
La sostenibilità è il complesso equilibrio tra aspetti
economici, ambientali e sociali.
COMUNICAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ per promuovere prodotti
o politiche aziendali.
MIGLIORAMENTO DELLA SOSTENIBILITÀ cioè ricerca di soluzioni
gestionali e/o tecnologiche per migliorare l’efficienza dei processi e
quindi avvicinarsi il più possibile all’equilibrio
1 – IL CONTESTO
6. 66
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Tesco nel 2009 ha lanciato l’idea del carbon label sui prodotti venduti presso i propri supermercati.
1 – IL CONTESTO
IL SASSO NELLO STAGNO
7. 77
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CARBON REDUCTION LABEL
CERTIFIED
CARBONFREE
GREEN INDEX
RATING
CARBONLABELS.OR
G
CARBON CONNECT
CARBONZERO
VERIFIED SUSTAINABLE
ETHANOL INITIATIVE
APPROVED BY
CLIMATOP STOP CLIMATE CHANGE
L’INDICE CARBONE
CASINO
1 – IL CONTESTO
8. 88
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Standard per la contabilizzazione dei GHG e schemi di etichettatura per la comunicazione (soprattutto B2C).
Performance
Assessment
Methodology 2006/07
(CTC724)
2007
GHG ProtocolPAS 2050
Legge Grenelle -
Francia
ISO 14067
Bilan Carbone (France)
STANDARD INTERNAZIONALI
STANDRAD A LIVELLO NAZIONALE
1 – IL CONTESTO
LA SOSTENIBILITÀ
9. 99
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1. Nascondere una parte della filiera: auto elettrica a emissioni zero
2. L’informazione non provata: uso di informazioni non verificate
3. La vaghezza: enfatizzazione di prodotti naturali (l’amianto è naturale)
4. L’informazione inutile: prodotti CFC free (è bandito dalla legge…)
5. Il minore dei due mali: l’auto da 450 CV, ibrida..
6. La truffa: l’utilizzo di marchi non autorizzati
7. Utilizzo di claim fuorvianti: ecologico, verde, a impatto nullo, ecc.
I 7 PECCATI DEL GREENWASHING
www.sinsofgreenwashing.com
L’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato, meglio nota come Antitrust, è stata
istituita in Italia nel 1990 e vigila sul rispetto
delle regole.
1 – IL CONTESTO
10. 1010
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Marchi Ambientali di prodotto
Report ambientali e di sostenibilità
Certificazioni
NON SISTEMATIZZATA SISTEMATIZZATA
ISO 14001
1 – IL CONTESTO
11. 1111
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L’evolversi dei contenuti delle comunicazioni aziendali verso i temi della sostenibilità ha
determinato il nascere di forme di comunicazione ambientale istituzionalizzate:
Report ambientali
e di sostenibilità
Certificazioni
ISO 14001 ed
Emas
Marchi
ambientali
Il contenuto di queste
comunicazioni è definito
da norme specifiche.
La discrezionalità
dell’impresa è limitata
alla scelta della norma
che intende seguire
1 – IL CONTESTO
12. 1212
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Marchi di tipo 1: identificano l’eccellenza e sono
basati su limiti prestazionali
Marchi di tipo 2: basati su autodichiarazioni dei
produttori
Marchi di tipo 3: marchi di tipo dichiarativo; non
identificano l’eccellenza
Norma ISO 14024
Norma ISO 14021
Norma ISO 14025
Le norme ISO classificano i diversi tipi di marchi ambientali:
• indica che la dichiarazione ambientale che accompagna il prodotto,
contiene informazioni verificate
• accessibile a tutti
• contenute informativo
• tipicamente indirizzato al consumatore professionale (B2B)
1 – IL CONTESTO
13. 1313
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Chi siamo
Il contesto1
La metodologia LCA3
Alcuni esempi4
Il carbon footprint2
In conclusione
CONTENUTI
14. 1414
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IL CARBON FOOTPRINT
Il carbon footprint rappresenta il totale
delle emissioni di gas serra (CO2
equivalente) associate al ciclo di vita di
un prodotto o di un servizio.
Il calcolo del carbon footprint deve
passare da un approccio di tipo life cycle
assessment nel quale tutte le fasi di un
sistema produttivo vengono analizzate
in modo da valutare gli impatti
complessivi.
Per la estrema facilità di comprensione è diventato oggetto di molte azioni di comunicazione
ambientale a livello internazionale.
2 – IL CARBON FOOTPRINT
15. 1515
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www.ghgprotocol.org
IL GHG PROTOCOL
2 – IL CARBON FOOTPRINT
16. 1616
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www.carbontrust.co.uk
Carbon Trust è una
organizzazione fondata su
iniziativa del governo inglese
nel 2001.
Offre prodotti e servizi per
spingere il mondo business a
muovere verso una “low
carbon economy”
Una delle iniziative più
interessanti riguarda la
creazione di una etichetta da
apporre sui prodotti per
dimostrare l’impegno nella
riduzione delle emissioni di
gas serra.
UN CASO INTERNAZIONALE: IL CARBON TRUST
2 – IL CARBON FOOTPRINT
17. 1717
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UN CASO ITALIANO: IL MARCHIO IMPATTO ZERO
Il progetto Impatto Zero® è stato
pensato per andare a dimostrare
quando le emissioni di gas serra
associate ad un prodotto, ovvero
il suo carbon footprint, vengono
compensate da azioni di valore in
termini ambientali (riforestazioni,
energia rinnovabile, ecc.).
Il progetto nasce da Lifegate, una
società che si occupa di
comunicazione, ed è uno dei casi
più interessanti nel panorama
nazionale.
www.lifegate.it
2 – IL CARBON FOOTPRINT
18. 1818
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UN ESEMPIO: COCA COLA
In collaborazione con il Carbon Trust,
Coca Cola ha calcolato le emissioni di
gas serra relative ad alcuni importanti
brand tra cui 'Coca-Cola', 'diet Coke' e
'Coke Zero'.
Il progetto pilota si è svolto in Gran
Bretagna
2 – IL CARBON FOOTPRINT
19. 1919
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IL LIMITI DEL CARBON FOOTPRINT
Uno dei limiti fondamentali del carbon footprint è relativo al fatto che, per avere una visione
corretta dei fenomeni, lo studio degli aspetti ambientali non può essere limitato ad un unico
indicatore ambientale.
Il confronto tra l’acqua
minerale in PET e quella
in vetro a rendere porta
a risultati opposti a
seconda dell’indicatore
ambientale
L’energia nucleare ha un
bassissimo carbon
footprint
vs
2 – IL CARBON FOOTPRINT
20. 2020
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ALCUNI PARADOSSI DEL CARBON FOOTPRINT
LOWER CARBON HIGHER CARBON FOOTPRINT
Hydro and nuclear power plant Natural gas power plant
Caged hens Organic eggs
2 – IL CARBON FOOTPRINT
21. 2121
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Chi siamo
Il contesto1
La metodologia LCA3
Alcuni esempi4
Il carbon footprint2
In conclusione
CONTENUTI
22. 2222
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3 – LA METODOLOGIA LCA
23. 2323
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IL METODO LCA
3 – LA METODOLOGIA LCA
L’analisi del ciclo di vita (LCA) è una
metodologia di valutazione dei carichi
energetici e ambientali associati ad un
prodotto o ad un processo, lungo l’intero
ciclo di vita.
Innovativo rispetto ai criteri tradizionali
di analisi, l’approccio LCA consiste nel
valutare tutte le fasi di un processo
produttivo, considerando la correlazione
che esiste tra le une e le altre.
24. 2424
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PRECISIONE DEL MODELLO
3 – LA METODOLOGIA LCA
25. 2525
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ATTENZIONE A COMPARARE
DIVERSI SISTEMI SULLA
BASE DELLA MEDESIMA
FUNZIONE !
(ES: km percorso e non litro
di carburante)
3 – LA METODOLOGIA LCA
ANALISI PER I CONFRONTI
26. 2626
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JOINT RESEARCH CENTRE: was originally established
under the Euratom treaty (1957), it is a reference centre
of science and technology for the Union.
It is organized in seven institutes located in Belgium,
Germany, Italy, the Netherlands and Spain.
ECOINVENT: The ecoinvent Centre is the world's leading supplier of
consistent and transparent life cycle inventory (LCI) and offers
science-based, industrial, international life cycle assessment (LCA)
and life cycle management (LCM) data and services.
3 – LA METODOLOGIA LCA
DATABASE
27. 2727
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sistema lineare
Ampi segmenti dei sistemi di processo dei materiali includono sequenze lineari di operazioni come quelle
illustrate nella Figura. Tutte le componenti del sottosistema (A) possono essere considerate come un sistema a sé
stante. La prestazione dell’intero sistema (B) può essere calcolata stabilendo il bilancio di massa tra tutti i
sottosistemi: la domanda totale di materie prime e combustibili e il totale dei reflui dal sistema nel suo insieme
sono semplicemente la somma delle materie in entrata e in uscita di tutte le componenti del sottosistema
Cava
di
sabbia
Diesel
20 MJ
Diesel
5 MJ
Acqua
60 litri
Sabbia
Sabbia umida
30 kg
Sabbia asciutta
20 kg
Gas
45 MJ
Sabbia (50 kg)
Acqua (60 L)
Diesel (25 MJ)
Gas (45 MJ)
Produzione
di sabbia
Sabbia umida (30 kg)
Sabbia asciutta (20 kg)
(A)
(B)
Lavaggio
della
sabbia
Drenaggio
della
sabbia
Asciugatura
della
sabbia
sistema
aggregato
3 – LA METODOLOGIA LCA
ALLOCAZIONE
28. 2828
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0 5 10 15 20 25
CARICO UTILE MAX (t)
MJ/km
Diesel articulated
Diesel rigid
Petrol
0 5 10 15 20 25
CARICO UTILEMAX (t)
MJ/t*km
Diesel articulatedDiesel rigid
Petrol
3 – LA METODOLOGIA LCA
TRASPORTI
29. 2929
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LA NECESSITÀ DI INDICATORI "VELOCI"
I risultati di una LCA sono in genere complessi e richiedono indicatori che ne
permettano una sintesi. È opportuno però sceglierli con attenzione.
Qual è il parametro
importante per un
aereo in atterraggio?
3 – LA METODOLOGIA LCA
30. 3030
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Carbon footprint, rappresenta le emissioni di gas serra associate
alla produzione (uso e smaltimento) di un prodotto (o servizio)
Ecological footprint, indica quanto “spazio”
occupa un sistema per produrre le risorse di cui ha
bisogno per funzionare
Water footprint, fornisce una stima della quantità di
acqua è necessaria per la produzione (in genere
coltivazione) di un bene (in genere alimentare)
GLI INDICATORI NEL SETTORE FOOD
3 – LA METODOLOGIA LCA
31. 3131
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Chi siamo
Il contesto1
La metodologia LCA3
Alcuni esempi4
Il carbon footprint2
In conclusione
CONTENUTI
32. 3232
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COMUNICAZIONI PER LA SOSTENIBILITÀ
http://www.youtube.com/watch?v=FcoedIsEZSs
4 – ALCUNI ESEMPI
33. 3333
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GLI IMPATTI AMBIENTALI NELLA PRODUZIONE DEL CIBO
www.barillacfn.com
34. 3434
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COMUNICAZIONE DEL PRODOTTO
www.environdec.com
4 – ALCUNI ESEMPI
35. 3535
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CONOSCERE E COMUNICARE LA FILIERA
http://gryphon.environdec.com/data/files/6/7968/epd217_rev2.1.pdf
4 – ALCUNI ESEMPI
36. 3636
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PROMUOVERE AZIONI DI MIGLIORAMENTO IN FILIERA
4 – ALCUNI ESEMPI
37. 3737
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PROMUOVERE AZIONI DI MIGLIORAMENTO IN FILIERA
4 – ALCUNI ESEMPI
38. 3838
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SCENARIO
COLTURALE
GWP Irreversibile Sequestro CO2* Utilizzo Chimici Produttività
Pomodoro tradizionale
Pomodoro - biologico di sostituzione
Pomodoro – biologico letame
Pomodoro - biologico artigianale
Grano duro - tradizionale
Grano duro - biologico di sostituzione
Grano duro - biologico pollina
IL BIOLOGICO
4 – ALCUNI ESEMPI
39. 3939
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AZIONI DI MIGLIORAMENTO
4 – ALCUNI ESEMPI
40. 4040
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MONITORAGGIO DEGLI INDICATORI
INVENTARIO
RISULTATI
SUGGERIMENTI
MIGLIORATIVI
4 – ALCUNI ESEMPI
41. 4141
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COMUNICAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ AZIENDALE
I dati si riferiscono unicamente ai report
registrati nel DataBase GRI
www.globalreporting.org
111 report nel settore
food
1867 report
complessivi
4 – ALCUNI ESEMPI
42. 4242
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Chi siamo
Il contesto1
La metodologia LCA3
Alcuni esempi4
Il carbon footprint2
In conclusione
CONTENUTI
43. 4343
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ANALISI MULTICRITERIO
Ambiente
Tecnologia
Economia
Aspetti sociali
Politica
Altri aspetti
Policy Maker
Le politiche di gestione ambientale, se correttamente applicate, devono
consentire di risolvere i problemi a 360° evitando di spostarli da un anello
all’altro della catena.
La LCA non sostituisce gli altri
strumenti di gestione
ambientale, al limite li completa.
IL RUOLO DELLA LCA
IN CONCLUSIONE
44. 4444
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UTILIZZO DI STRUMENTI ADEGUATI
NON DARE NULLA PER SCONTATO
IN CONCLUSIONE
45. 4545
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Life Cycle Engineering – Torino, Italy
www.studiolce.it
TORINO
Via Livorno, 60 - 10144 - Torino - Italy
Tel +39 011 225.73.11 - Fax +39 011 225.73.19
e-mail: info@studiolce.it
MOGLIANO VENETO
Via Roma, 29/A - 31021 - Mogliano Veneto - Treviso - Italy
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