Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Mete artistiche culturali nella provincia di Milano Parte 3
1. San Magno Legnano
Pala: Madonna con bambino e santi (1523), Bernardini
Luini
Affreschi di Storie della Vergine e di Cristo, Santi (1562-
64) Bernardino Lanino
2. Basilica minore S. Giovanni Battista, Melegnano
Battesimo di Gesù, Bergognone, 1506
6. Villa Borromeo Visconti
Litta
“Sontuoso e vago” palazzo del Conte
Pirro Visconti Borromeo; dell’edificio
originale, forse dovuto a Martino
Bassi, rimane il modesto corpo di
fabbrica mediano, con portico a
colonne binate, mentre del 1720 è il
corpo principale che, nella prevalenza
del laterizio, si discosta dai moduli
compositivi dell’epoca. Ma già nel
secondo Cinquecento, sempre forse ad
opera di Martino Bassi, vennero
realizzati i giardini, ricchi di fontane e
con celebri giochi d’acqua
Ninfeo > ambiente autonomo, con
pavimento e pareti tappezzati con
mosaici di ciottoli bianchi e nei
(Camillo Procaccini)
12. S. Invenzio, Gaggiano
1618 – ispirazione richiniana
soprattutto nella facciata,
che imita S. Giuseppe a
Milano
A Milano il Barocco si presenta con
caratteristiche specifiche , senza la
sontuosità delle soluzioni romane
Austerità dei Borromeo
Superfici curve e plasticismo vi sono
comunque nel maggior architetto
dell’età barocca a Milano, Francesco
Maria Richini :le sue tipologie vengo
riprese talvolta in provincia
16. ‘600 – ‘700
• Il fatto edilizio più significativo è l’erezione di ville
gentilizie attorno al capoluogo, in particolare lungo le
direttrici SW (lungo il Naviglio Grande) e NE (Naviglio
della Martesana), cosa che non avviene lungo il
Naviglio Pavese (reso navigabile solo nel primo ‘800)
• Sponde dei Navigli come luoghi di vacanza – facilità e
sicurezza collegamenti via acqua rispetto a quelli via
terra – Naviglio come regolatore climatico rispetto alla
calura estiva (villeggiatura) – rinnovato interesse dei
nobili milanesi per gli investimenti fondiari
• MARCANTONIO DAL RE – incisioni – Vedute – “Ville di
Delizia”
22. Villa Alari Visconti, Cernusco sul Naviglio
Progetto di Giovanni Ruggeri
Sulla Martesana
23. Villa Arconati, Castellazzo
di Bollate
Nel Parco delle Groane
Avviata su preesistenze medioevali da
Galeazzo Arconati nella seconda metà
del ‘600 e riconfigurata da Giovanni
Ruggeri intorno al 1730
L’iniziale impianto a U venne
trasformato nel conclusivo schema a H
e si diede mano ai giardini barocchi
che configurano soluzioni all’italiana e
alla francese, con il disegno di
geometrici parterre
All’interno decorazioni dei fratelli
Galliari, con vertiginose prospettive di
finte architetture
26. Villa Ghirlanda, Cinisello
Balsamo
In passato erroneamente attribuita a
Palladio e al Richino
Iniziata seconda metà del ‘600 ma
rifatta nell’800
Tipologia che incontrò un grande
favore
Ercole Silva – Dell’arte dei giardini
inglesi, 1801
27.
28. Villa Borromeo, già Adda,
Cassano d’Adda
Eretta nella prima metà del ‘700 su
disegni di Francesco Croce, ma
riformata da Giuseppe Piermarini nel
1781
Grandioso schema U preceduto da un
cortile d’onore del Piermarini, separato
dalla strada da una cancellata in ferro
battuto sorretta da pilastri sormontati
da putti
Piermarini intervenne in chiave
neoclassica nel prospetto e nelle ali,
mentre barocchi rimangono il corpo
centrale e il fronte posteriore