2. L.190/12
Disposizioni per la prevenzione della illegalità nella P.A.
Codice di comportamento dei dipendenti pubblici.
2
3. Linee di indirizzo del Comitato
interministeriale (16/01/2013)
Codice di comportamento dei
dipendenti pubblici
3
4. La scadenza I Contenuti
I Controlli Il Coinvolgimento
4
5. D. Lgs. 192/12
Attuazione della direttiva U.E. contro i ritardi di
pagamento nelle transazioni commerciali.
5
6. D. Lgs. 231/2002 (testo coordinato)
Art. 4 - 2 comma: salvo quanto previsto… ai fini
della decorrenza degli interessi moratori si applicano
i seguenti termini:
a) 30 gg dalla data di ricevimento della fattura…
6
16. PRESCRIVE IL CRITERIO DI IMPUTAZIONE AI VARI
ESERCIZI FINANZIARI DELLE OBBLIGAZIONI
GIURIDICAMENTE PERFEZIONATE ATTIVE E PASSIVE
(ACCERTAMENTI ED IMPEGNI)
16
17. Le obbligazioni giuridicamente perfezionate sono registrate nelle scritture
contabili (accertamenti ed impegni) con imputazione nell’esercizio in cui
esse vengono a scadenza.
17
19. Sia il D.Lgs. 91/2011 concernente le altre amministrazioni pubbliche
che il D.Lgs. 118/2011 prevedono la sperimentazione di tale nuova
configurazione del principio della competenza finanziaria, cd.
“potenziata”.
I fatti gestionali sono contabilizzati in un periodo molto più vicino alla
fase finale del processo (di entrata o di spesa), cioè più prossimi alla
movimentazione della cassa.
19
20. Questo consente di:
conoscere i debiti/crediti effettivi delle AA.PP.;
evitare l’accertamento di entrate future incerte e di impegni
impropri;
evitare/far emergere la creazione di avanzi artificiosi;
rafforzare la programmazione di bilancio;
favorire la modulazione del debito secondo gli effettivi fabbisogni;
rendere evidente lo stato di attuazione degli investimenti;
avvicinare la competenza finanziaria a quella economica (da rraa a
crediti e da rrpp a debiti).
20
21. Il principio contabile applicato al punto 3.3 prevede l’accantonamento ad un
apposito fondo di una quota delle poste stanziate/accertate in entrata di dubbia
e difficile esigibilità. Tale accantonamento riguarda sia le entrate
stanziate/accertate nell’esercizio, sia i residui attivi presenti in bilancio.
È possibile pertanto distinguere tra due componenti del fondo:
a) Fondo rischi accertamento entrate, per quanto riguarda gli accantonamenti
previsti per le entrate stanziate nel bilancio di previsione di dubbio o difficile
incasso;
b) Fondo svalutazione crediti, per quanto riguarda le quote di cui tenere conto
in funzione della dubbia e difficile esigibilità dei crediti iscritti nel conto dei
residui attivi.
21
22. Il valore da attribuire al fondo rischi accertamento entrate deve essere correlato
all’ammontare delle entrate imputate all’esercizio di dubbia e difficile esazione,
alla loro natura ed alla media del rapporto tra incassi e accertamenti per
ciascuna tipologia di entrata.
Il valore da attribuire al FSC complessivamente accantonato nell’avanzo deve
tenere conto del complesso dei residui attivi relativi a tali tipologie di entrata.
22
23. D.L. 174/12- L. 213/12
Disposizioni in materia di finanza e funzionamento
degli Enti Territoriali.
23
25. Art.1- bis- Modifiche al
Art. 2- Riduzione dei costi della politica
commi 4 e 5- Per le Regioni a Statuto
Speciale
25
D.Lgs. 149/2011
alle Regioni
27. D.L. 174/2012
Art. 49 – Pareri dei responsabili dei servizi
Art. 153, comma 4- Il responsabile del servizio
finanziario ha anche il compito di
salvaguardare gli equilibri finanziari
complessivi della gestione.
Art. 153, comma 6- Le segnalazioni all’organo
di revisione , al legale rappresentante al
Presidente del Consiglio e alla Sezione
Regionale di controllo della Corte dei Conti.
Art. 147-bis, comma 1- Controllo di regolarità
amministrativa e contabile.
27
28. D.L. 174/2012
Art. 49 – Pareri dei responsabili dei servizi
Art. 153, comma 4- Il responsabile del servizio
finanziario ha anche il compito di
salvaguardare gli equilibri finanziari
complessivi della gestione.
Art. 153, comma 6- Le segnalazioni all’organo
di revisione , al legale rappresentante al
Presidente del Consiglio e alla Sezione
Regionale di controllo della Corte dei Conti.
Art. 147-bis, comma 1- Controllo di regolarità
amministrativa e contabile.
28
30. Art. 147 – Tipologia dei controlli interni
Art. 147- bis- Controllo di regolarità
amministrativa e contabile.
Art. 147- ter- Controllo strategico.
Art. 147-quater- Controllo sulle società
partecipate non quotate.
Art. 147-quinques- Controllo sugli equilibri
finanziari.
D. Lgs. N. 150/09, art. 9- Ambiti di misurazione e
valutazione della performance individuale.
30
31. Art. 3, comma 2
La disciplina attuativa del nuovo sistema dei controlli
interni.
- Artt. 147-bis-ter-quater-quinques -
È demandata ad un regolamento di consiglio.
Il nuovo sistema deve essere reso operativo entro tre
mesi dalla data di entrata in vigore del decreto e
l’inerzia protratta determina lo scioglimento
dell’Ente.
31
FOCUS
32. 32
Controlli Interni
Preventivi
Art. 147 - bis, comma 2
Responsabile del servizio e
dal Responsabile servizio
finanziario
Successivi
Art. 147 - bis, comma 2
Principi di revisione aziendale
sotto la direzione del segretario
Invio periodico a:
- Responsabili servizi;
- Revisori;
- Organi valutazione
dipendenti;
- Consiglio comunale
33. 33
Controlli Interni
Successivi
Art. 147 - ter
L’unità preposta al controllo strategico
"posta sotto la direzione del segretario"
elabora rapporti per Giunta e Consiglio
Art. 147 - quater
Monitoraggio periodico delle Partecipate
n.q. e del Bilancio Consolidato (D.L.gs.
118/11)
34. 34
Controlli Interni
Successivi
Art. 147 -quinques
Il controllo sugli equilibri finanziari è svolto sotto la direzione e
coordinamento del responsabile del servizio finanziario mediante la
vigilanza dell’organo di revisione con il coinvolgimento attivo della
Giunta, del Direttore generale, del Segretario dei responsabili dei
servizi.
35. Art. 147 - quinques
Il controllo "prevede" la valutazione degli effetti che
si determinano per il bilancio finanziario dell’Ente, in
relazione
all’Andamento Economico Finanziario degli
Organismi Gestionali Esterni.
35
FOCUS
36. Art. 41- bis- Obblighi di trasparenza dei titolari di cariche
pubbliche elettive e di governo.
Art. 147- Tipologia dei controlli interni.
Art. 147- ter- Controllo strategico.
Art. 147- quater- Controlli sulle società partecipate non quotate.
Art. 147- quinques- Controllo sugli equilibri finanziari.
36
Regolamento di
Organizzazione
Regolamento di
Contabilità
39. 39
Fattori
produttivi
Erogazione
servizi
Finalità
istituzionali
necessarie alla volti a perseguire le
Efficienza Efficacia
Economicità
Focus 2
Tipologia di controlli interni ex art.
147.
Controllo di regolarità amm.vo –
contabile ex art. 147 – bis.
Controllo sulle società partecipate
non quotate ex art. 147 - quater.
Controllo sugli equilibri finanziari
ex art. 147 – quinques.
Misurazione e valutazione della
performance individuale ex art. 9
D.Lgs. 150/09.
Giudizio revisore contabile
Attività del Responsabile della
prevenzione della corruzione – ex
art. 7 Legge anticorruzione 2012.
41. Tra i presupposti per l’attivazione del controllo di
gestione:
Il Piano dei Conti integrato
Art. 4, D. Lgs. 118/2011
Art. 8, DPCM 28/12/2011
41
42. Corte dei Conti Art. 148, comma 2
Ministero dell’Economia
Dipartimento Ragioneria
generale dello Stato
42
Art. 148, comma 1
Art. 148, comma 2
Art. 148 - bis
43. L’ Art. 148 primo periodo dispone che con cadenza
SEMESTRALE la Corte dei Conti verifichi:
La legittimità e la regolarità delle gestioni;
Il funzionamento dei controlli interni ai fini del
rispetto alle regole contabili e all’equilibrio di
bilancio;
Il Piano esecutivo di gestione;
I regolamenti e gli atti di pianificazione e
programmazione degli Enti Locali.
43
44. Il Ministero dell’Economia, oltre che nei casi
previsti dalla Legge, anche attraverso le
rilevazioni Siope verifica le situazioni di
squilibrio finanziario riferibili a gli indicatori
previsti nel secondo comma dell’Art. 148.
44
45. Art. 148- bis:
L’oggetto della trasmissione, costituito non solo,
come previsto dalla legislazione vigente, da una
relazione sui documenti contabili ma anche da tali
documenti (comma 1)
Il novero dei parametri di riferimento del controllo:
Rispetto del patto di stabilità
Osservanza del vincolo previsto in materia di
indebitamento
L’assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare anche
in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli Enti
Il consolidamento nei documenti contabili delle
partecipazioni societarie dell’Ente Locale (comma 2).
45
46. Art. 148- bis:
Gli effetti del controllo possono condurre la
sezione regionale ad una pronuncia di
accertamento dalla quale deriva un obbligo per
l’Ente Locale di adottare provvedimenti correttivi,
oggetto di ulteriore verifica da parte della sezione
sotto il profilo della idoneità che, se ad esito
negativo, ha effetti
PRECLUSIVI DEI PROGRAMMI DI SPESA
(COMMA 3)
46
47. L’ Art. 239, lettera b del comma 1, è riscritto
applicando CONSISTENTEMENTE la tipologia dei
pareri affidati all’Organo di revisione.
È inscritto nel comma 1- bis prevedendosi che nei pareri
suddetti si esprima il motivato giudizio di congruità ed
attendibilità alle previsioni di bilancio, e si suggeriscono
all’organo consiliare le opportune misure conseguite, cui
l’organo stesso è tenuto ad adeguarsi ovvero a motivare la
mancata adozione.
L’ Art. 239, lettera a del comma 2, prevede che
all’organo di revisione siano trasmessi da Parte
della Corte dei Conti i rilievi e le decisioni assunte
a tutela della gestione finanziaria dell’Ente.
47
48. Concomitanti
Art. 97 TUEL- Il Segretario Comunale partecipa alle
riunioni di Consiglio e di Giunta con il
potere/dovere di evidenziare i profili di
illegittimità
48
49. Successivi
Controllo successivo di regolarità amministrativa e
contabile (Art. 147- bis, comma 2)
Controllo strategico (Art. 147- ter, comma 2)
Controllo equilibri finanziari (Art. 147- quinques,
comma 1)
Responsabile della prevenzione della corruzione
(Art. 7 DDL Anticorruzione)
49
50. Art. 42, comma 1 - Il Consiglio è l’organo di
indirizzo e di controllo politico-amministrativo.
Art. 42, comma 3 - Il Consiglio partecipa alla
verifica periodica dell’attuazione del programma di
mandato da parte del capo dell’amministrazione e
dei singoli assessori.
50
51. Art. 43, comma 1 - I consiglieri hanno il diritto di
iniziativa su ogni questione sottoposta alla
deliberazione del Consiglio .
Art. 43, comma 2 - …diritto a tutte le informazioni
utili per il loro mandato.
Art. 43, comma 3 - …interrogazioni, interpellanze
mozione.
51
52. Avvio di una scelta politica volta ad acquisire
maggiori poteri di controllo da parte di molti…ssimi
interlocutori.
Secondo molti- viceversa- le norme giuridiche
dovrebbero concentrare maggiormente sulle
responsabilità degli "operatori" pubblici e limitarsi
solo a condizioni minime che questi devono
rispettare nello svolgimento della loro attività.
52
53. Quindi più che di
legittimità
intesa come rispetto delle specifiche disposizioni
normative, si dovrebbe richiedere la
legalità
E cioè il rispetto sostanziale della volontà del
legislatore.
53
54. L’ azione pubblica può essere
corretta
ma inconcludente e l’organo che l’ha posto in essere
può essere composto da soggetti "onesti" ma
"incapaci".
54
55. È molto apprezzabile la decisione di lasciare ai
singoli enti la libertà regolamentare
per individuare le modalità e le procedure più efficaci
e più aderenti alle proprie specificità.
Però, adesso l’auspicio è una salutare "fermata"
legislativa per una corale riflessione.
55