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Le bugie hanno le gambe corte

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Le bugie hanno le gambe corte

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#Pagnoncelli: I luoghi del confronto sono sempre più autoreferenziali, a partire dai #social network, spazi di #libertà e di #democrazia trasformati in club a cui sono ammesse solo le #persone che la pensano nello stesso modo. E il problema si verifica anche con i numeri, perché si assiste a quel fenomeno che lo psicologo sociale americano Daniel Herda definisce #emotional #innumeracy, cioè “#ignoranza numerica legata alle #emozioni”: le persone sovrastimano fenomeni che considerano #pericolo o #minaccia.

#Pagnoncelli: I luoghi del confronto sono sempre più autoreferenziali, a partire dai #social network, spazi di #libertà e di #democrazia trasformati in club a cui sono ammesse solo le #persone che la pensano nello stesso modo. E il problema si verifica anche con i numeri, perché si assiste a quel fenomeno che lo psicologo sociale americano Daniel Herda definisce #emotional #innumeracy, cioè “#ignoranza numerica legata alle #emozioni”: le persone sovrastimano fenomeni che considerano #pericolo o #minaccia.

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Le bugie hanno le gambe corte

  1. 1. Le bugie hanno le gambe corte La comunicazione pubblica in relazione all’ambiente, tra paure, fantasie, verità ClaudioTrementozzi giornalista professionista e comunicatore pubblico COMPUBBLICA maggio 2016
  2. 2. Chi è Compubblica?  Il 24 novembre 1990 un centinaio di comunicatori pubblici si riuniscono a Roma e danno vita all’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale  L’Associazione, dopo una prima fase, di avvio decide di affrontare le questioni legate alla cultura della comunicazione pubblica, alla formazione e alla professione. Fino alla 150/2000,che la vede tra i promotori e i protagonisti  Allo stesso tempo si fa strada l’idea che senza innovazione, modernizzazione e cambiamento non può esistere una efficace comunicazione pubblica  Più recentemente Compubblica rilascia la qualificazione di comunicatore pubblico ai sensi di legge e con modalità di valutazione approvate dal MISE. Un documento valido ai fini della posizione di lavoro presso l'Ente pubblico di riferimento e, ai sensi delle norme vigenti, è valutabile come un documento il cui inserimento nel fascicolo personale è un obbligo per l'Amministrazione.
  3. 3. Paura, fantasia, verità  L’ambiente, la sua salvaguardia, la paura degli effetti negativi, le fantasie che nascono come conseguenza, i diversi volti di una stessa verità, la confusione.  L’importanza delle FONTI  Aspetto dato per scontato, per l’esigenza di rapidità, per la fiducia nei confronti di informatori abituali, per lo sviluppo dei social, che trasformano una verità percepita (però NON verità) in realtà!
  4. 4. Paura, fantasia, verità  Il giornalista e il comunicatore pubblico non devono accontentarsi  Approfondire, verificare, accertare, gestire i contenuti di un’informazione e, se necessario, attivare un processo comunicativo  Tra comunicazione diretta (comunicatore pubblico) e indiretta (giornalista)  Un’alleanza fondamentale, nel rispetto dei ruoli e degli obiettivi, nell’interesse della verità  L’enfasi e il clamore non sempre utili!
  5. 5. La verità
  6. 6. La verità Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva
  7. 7. La verità percepita  In Italia il 49% delle persone è disoccupata  Il 48% ha più di 65 anni  L’età media è di 59 anni  Gli immigrati sono ormai il 26% cioè 15 milioni e mezzo  Il 20% del Paese è islamico Fonte: Ministero della Paura – Sottosegretariato dell’Angoscia
  8. 8. La verità percepita  L’ultimo libro di Nando Pagnoncelli “Dare i numeri. Le percezioni sbagliate sulla realtà sociale”, pubblicato dalle Edizioni Dehoniane di Bologna  Il 71% dei nostri connazionali ignora che l’Italia, grazie alla presenza di oltre quattro milioni di imprese, è il secondo Paese manifatturiero d’Europa dopo la Germania.  Peggio: “Il 17% non ci crede”.
  9. 9. La verità
  10. 10. La verità percepita  C’è un problema di istruzione  Il 57% degli italiani è in possesso della licenza media o elementare (o non possiede alcun titolo)  Non è in grado di fare stime numeriche corrette  Si incorre in quella che lo psicologo sociale americano Daniel Herda definisce emotional innumeracy, cioè “ignoranza numerica legata alle emozioni”: le persone sovrastimano fenomeni che considerano pericolo o minaccia
  11. 11. La verità
  12. 12. La verità percepita  Scrive Pagnoncelli: I luoghi del confronto sono sempre più autoreferenziali,a partire dai social network, spazi di libertà e di democrazia trasformati in club a cui sono ammesse solo le persone che la pensano nello stesso modo.  O nel quale lo «scemo del villaggio», come lo ha definito il compianto Umberto Eco, si convince di essere un guru o un maître à penser, grazie ai like o ai «mi piace» che ottiene dalla rete.  E sullo sfondo c’è sempre la minaccia costituita dall’attendibilità delle fonti e dalla velocità con cui si diffondono in rete notizie false, anche se apparentemente credibili.  Le «bufale» che circolano sono frequenti e molti abboccano, trovando conferme alle proprie opinioni,con evidente soddisfazione. Il dominio delle percezioni ci rende prigionieri dei nostri pregiudizi e orienta i nostri atteggiamenti e i nostri comportamenti
  13. 13. Un esempio positivo
  14. 14. Un esempio negativo
  15. 15. GRAZIE ClaudioTrementozzi www.claudiotrementozzi.it Twitter @newscomuni Fb claudio.trementozzi Instagram @claudiocesano Pinterest claudiocesano G+ google.com/ClaudioTrem LinkedIN claudiotrementozzi

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