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Il termometro non è ne di sinistra, ne di destra
Katharine Anne Scott Hayhoe
Specialista pluridecorata di scienze
dell’atmosfera e professoressa di
scienze politiche alla Texas Tech
University e Direttrice del Climate
Science Center.
Il Time Magazine l’ha inserita nel
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Dal 1900 al 2018 l’impatto dell’uomo sulla vita del
nostro pianeta è aumentato in modo drammatico
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Per decine di migliaia di anni la popolazione
è cresciuta in modo molto lento, poi a partire
dal 1800 la crescita è diventata esponenziale
Oggi giorno il numero di abitanti della
terra aumenta di
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Aumento della popolazione
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Ticino 118’000 156’000 310’000 353’000 (+299%)
Popolazione in milioni:
Svizzera 2,4 3,3 7, 3 8,65 (+347%)
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Africa 111 133 796 1’290 (+1’162%)
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Ogni anno la terra deve dare alloggio,
nutrire, vestire, scaldare e trasportare
una «Germania» in più
 Nel 2018 la popolazione della terra è
aumentata di oltre 92 milioni (la Germania
ne ha 81 milioni)
 A dicembre 2018 la popolazione mondiale
era di 7 miliardi e 669 milioni di persone
 Fra 35 anni le stime prevedono una
popolazione mondiale di oltre 10 miliardi
Non solo la popolazione mondiale
aumenta in modo vertiginoso, ma consuma
anche sempre più combustibili fossili che
immettono nell’aria quantità sempre
maggiori di CO2
Oggi un uomo
consuma da 70
a 80 volte più
energia di 100
anni fa
Nell’era preindustriale l’energia consumata
era al 100% rinnovabile
Vento
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Legno
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A partire dal 1950 il consumo globale di
energia è letteralmente esploso
Consumo globale di energia
dal 1860 ad oggi
1950
e con esso sono aumentate in modo
massiccio anche le emissioni di CO2
Dal 1960 a oggi la concentrazione di
CO2 nell’atmosfera è passata da 310
a 410 PPM (parti per milione)
CO2 misurato all’osservatorio di Mauna Loa
 Nel dicembre 2018 la concentrazione di CO2 nell’atmosfera
era di 409 ppm (parti per milione), il 150% del livello di CO2
dell’era preindustriale
 Le fluttuazioni naturali del CO2 fra i periodi glaciali e
interglaciali (fra 160 e 280 PPM) hanno sempre preceduto
variazioni analoghe della temperatura dell’atmosfera
 L’ultima volta che la terra ha visto concentrazioni di CO2
nell’atmosfera simili a quelle di oggi (3-5 milioni di anni fa) la
temperatura superava di soli 3°C quella odierna, ma il livello
dei mari era fino a 20m più alto di oggi.
Fonte World Meteorological Organization
Nell’ultimo milione di anni il livello di CO2
nell’atmosfera non aveva mai superato i 300
PPM, ma nel 1950 ha superato per la prima
volta questa barra
Concentrazione di CO2 nell’atmosfera
dati ricavati dai carotaggi di ghiaccio artico
Fonte: NASA
Con il CO2 aumenta anche la temperatura
… e con la temperatura sale progressivamente
anche il livello dei mari
L’aumento della concentrazione di CO2
nell’atmosfera del nostro pianeta negli ultimi
140 anni (era industriale) ha provocato un
corrispondente aumento della temperatura
Dagli anni ‘80 del secolo scorso aumenta
sempre di più il numero di paesi in cui si
registrano ondate di caldo anomalo
Fonte: Goddard Institute for Space Studies della Nasa e FAO
Cosa è e come funziona l’effetto serra
 Azoto (N2) e ossigeno (O2) sono i due gas che rappresentano il
99% della nostra atmosfera, ma si tratta di gas che lasciano
passare i raggi solari senza assorbirne l’energia calorica
 Altri gas come il CO2 e il metano assorbono invece il calore dei
raggi solari, evitando che esso si disperda nello spazio. Questi
gas, detti gas serra, rappresentano solo lo 0,1% della nostra
atmosfera, ma permettono la vita sulla terra
 Senza i gas serra la temperatura media del pianeta terra
sarebbe di -18°C
 Se tuttavia aumenta la proporzione di gas serra nell’atmosfera,
aumenta in modo corrispondente anche la temperatura
 Le piante e le alghe assorbono dall’aria il CO2, da cui estraggono
tramite la fotosintesi il carbonio (C) necessario alla loro crescita e
rilasciano nell’aria l’ossigeno (O2) di cui non hanno bisogno
 Ossigeno e piante servono da nutrimento agli animali (e all’uomo)
che li trasformano in energia emettendo CO2
 Quando le piante muoiono e una parte del loro carbonio finisce nel
sottosuolo dove nel corso di milioni di anni si trasforma in carbone,
petrolio e gas e dove è rimasto sepolto fino a un paio di secoli fa
 L’uomo ha interrotto questo ciclo naturale estraendo carbone,
petrolio e gas dal sottosuolo e bruciandoli per ricavarne energia,
causando così un brutale aumento del CO2 nell’atmosfera
CO2
Per milioni di anni il ciclo naturale del CO2
è stato un ciclo chiuso.
Questo ciclo è stato interrotto dall’uomo,
che, estraendo dal sottosuolo e bruciando
miliardi di tonnellate di carbone, petrolio
e gas, ha fatto aumentare enormemente
la concentrazione di CO2 nell’atmosfera
C’è ancora chi pensa che l’attuale
riscaldamento del clima sia un
fenomeno naturale, ma tutto il mondo
scientifico è concorde nell’affermare
che questo cambiamento climatico è
dovuto alle attività dell’uomo
 Secondo un’inchiesta di PNAS, la rivista della National Academy
of Sciences, il 98% dei climatologi è concorde sul fatto che
l’attuale riscaldamento globale è di origine umana
 L’analisi di 12’000 articoli scientifici sul clima pubblicati su riviste
scientifiche fra il 1991 e il 2011 arriva alla stessa conclusione:
97% di questi articoli concordano sul fatto che il riscaldamento
del clima è dovuto all’uomo
 Nel 3% di articoli contrari sono stati riscontrati numerosi errori
metodici, gravi lacune scientifiche e l’occultamento di dati non
conformi alle opinioni degli autori
Ecco visualizzato il consenso fra scienziati!
Negli ultimi 10’000 anni il clima è stato
relativamente stabile, ad eccezione di alcuni
episodi di raffreddamento dovuti a grosse
eruzioni vulcaniche. Le cose sono cambiate
drasticamente negli ultimi 140 anni
Ecco come si
sono sviluppate
le temperature
negli ultimi
10’000 anni
Oggi siamo qui
I 20 anni più caldi da quando si è iniziato a misurare
sistematicamente la temperatura del nostro pianeta
a metà del 19° secolo sono stati registrati negli
ultimi 22 anni
I 10 anni più caldi dal 1880 (manca il 2018)
L’atmosfera si riscalda ancora più in fretta ai poli
In 10 anni al Polo Nord la temperatura media è
aumentata di oltre 4°C
Aumento della temperatura fra il 2007 e il 2017
Fonte: NASA
Nei mesi di gennaio e febbraio
2018 le temperature dell’Artico
sono state 4,9°C al di sopra
della media.
l 26 febbraio 2018 l'Artico era
di oltre 35°C più caldo del
normale (rosso), mentre in
parte dell'Europa si
avvertivano -10°C rispetto al
solito (blu).
I ghiacciai e la banchisa artica e
antartica si stanno sciogliendo e
assottigliando ad una velocità
molto più rapida del previsto
Estensione minima della banchisa artica nei mesi di settembre
il ghiaccio che resta si è assottigliato di metà
Intanto anche nell’emisfero australe si registrano
primati di temperature, di siccità e di incendi
Esempio Australia  Gennaio 2019: registrato a Port
Augusta il record assoluto di
temperatura con 48,9°C, mentre in
alcune località la temperatura
notturna non è scesa sotto i 36°C
 Dicembre 2018: temperature da 8°C
a 16°C superiori alla media in tutto il
continente
 Gennaio 2017: 47.3°C a Sydney
 Lo scorso mese di agosto bruciati 3,6
milioni di ettari di foreste
"We have never, ever,
in this state, been in
this situation before“
Katarina Carroll
Fire and Emergency Services
commissioner
Temperature
record non solo nel
Nord dell’Australia,
ma anche al Sud,
nelle regioni più
vicine all’Antartide
… e il risultato di tutto ciò
1/3 dei 75’000 Flying Fox
australiani caduti morti dagli
alberi
Milioni di pesci morti nei
Murray & Darling River
Un clima fuori controllo ha effetti
catastrofici sugli ecosistemi
 Si è scoperto recentemente che la più drammatica estinzione di
massa avvenuta sulla terra 252 milioni di anni fa (periodo Permiano-
Triassico) è stata provocata da un brusco aumento del CO2
nell’atmosfera
 Ciò ebbe come conseguenza un aumento brutale delle temperature.
Quelle degli oceani salirono di 10°C, provocando la scomparsa del
95% delle specie marine, mentre quelle terrestri diminuivano del 70%
 Allora l’aumento del CO2 fu provocato da gigantesche eruzioni
vulcaniche in Siberia
 Continuando a bruciare combustibili fossili come finora,
raggiungeremo il 20% del riscaldamento del permiano entro il 2100 e
il 50% nel 2300
Malgrado le misure prese finora , ogni anno
immettiamo sempre più CO2 nell’atmosfera
Nel 2018 immessi
32,5 miliardi di tonnellate di
CO2 (+2.7%)
 Nel 2018 la richiesta di energia è aumentata del 2,1%
a livello mondiale
 Il 70% di questa richiesta supplementare è stato
coperto con combustibili fossili (carbone, gas e
petrolio)
 Ciò ha provocato un aumento delle emissioni di CO2
dell’ordine di 460 milioni di tonnellate, il che equivale
alle emissioni di 170 milioni di automobili
Fonte: IEA agenzia internazionale dell’energia
Il CO2 contribuisce per l’80% all’effetto serra,
ma non è l’unico gas a effetto serra
 Il metano (CH4), gas a effetto serra 30 volte più potente del
CO2 , è aumentato del 257% rispetto all’era preindustriale.
40% del metano di origine naturale, 60% prodotto da attività
umane, come l’uso del gas fossile, l’allevamento intensivo di
bestiame, la coltivazione del riso e lo scioglimento del
permafrost provocato dal riscaldamento globale antropico
 Gli alocarburi (CFC, HCFC e HFC. La concentrazione di questi
gas nell’atmosfera è molto bassa, ma il loro potenziale di
riscaldamento è da 3.000 a 13.000 volte superiore a quello
del CO2
 Il protossido di azoto (N2O) è mille volte meno presente
nell’atmosfera del CO2 ma quasi 300 volte più potente nel
trattenere il calore.
Il permafrost è una bomba a orologeria
 Si stima che il permafrost delle regioni artiche contenga 1’400
miliardi di tonnellate di metano. L’aumento delle temperature,
sciogliendo il permafrost, libererà enormi quantitativi di questo gas
 Si calcola che fino a 50 miliardi di tonnellate di metano saranno
rilasciate in modo brusco nell’atmosfera, quando la temperatura
avrà oltrepassato un certo limite
 Quando ciò succederà, la concentrazione di metano nell’atmosfera
del nostro pianeta aumenterà di colpo di un fattore dodici
 Grazie a un satellite giapponese il fenomeno del rilascio di metano
è per la prima volta visibile e misurabile direttamente dallo spazio
Un’altra bomba ad orologeria fa tic tac sui
fondali degli oceani
 Sui fondali degli oceani si trovano vasti giacimenti di idrati di
metano. Si tratta di depositi di metano in forma solida cristallina
simile al ghiaccio, che tuttavia sussistono in questa forma solo a
profondità oltre i 300 metri e a temperature molto basse (2°-4°C)
 Se la temperatura dei fondali degli oceani sale, questi depositi si
sciolgono e il metano risale in superficie. Un metro cubo di idrato
di metano si trasforma così in 160 m3 di metano gassoso
 Attualmente gli oceani si stanno riscaldando a un ritmo molto più
rapido del previsto e nei fondali del Pacifico occidentale la
temperatura dell’acqua è oramai a pochi gradi dallo scatenare
questo fenomeno, che arrischia dunque di incrementare in modo
drammatico il riscaldamento climatico
Fonte: University of Southern California
Chi produce tutto questo CO2
Ecco i settori responsabili delle emissioni di CO2 a livello mondiale
Fonte: IPCC
Esempi dalla vita quotidiana
cifre concernenti l’energia prodotta con fonti fossili
1 tragitto al lavoro coll’automobile (15 km) – circa 2,3 kg CO2
1 bucato con la lavatrice (60°C) – tra 0,55 e 0,63 kg CO2
1 asciugatrice – tra 1,5 e 3,5 kg CO2
1 lampadina LED (11 W, 730 lumen) – circa 0,007 kg CO2 all’ora
1 bagno nella vasca – circa 1,9 kg CO2
1 doccia calda a 35°C per circa 7 minuti – circa 1,1 kg CO2
1 volo Amburgo – Sydney e ritorno – circa 12.280 kg CO2
Un albero di Natale in plastica inquina con ….
40 kg di CO2 = 8’160 palloncini di CO2
di cui:
66% per la plastica
25% per la lavorazione
9% per il trasporto
e i suoi residui chimici ci mettono fino a 500
anni a decomporsi
Un abete naturale, crescendo, assorbe CO2
dall’atmosfera e si decompone in pochi mesi
producendo solo eccellente humus
Fonte: Rapporto ISPRA
CO2 prodotto dal settore trasporti negli USA
Automobili 60%
Autocarri & Bus 23%
Trasporto aereo 9%
Altri 4%
Ferrovia 2%
Trasporto marittimo 2%
Un grande produttore di CO2 che non t’aspetti: il cemento è
all’origine dell’8% delle emissioni di CO2 a livello mondiale
Continuando così, la catastrofe è assicurata
“Se le emission di CO2 dovessero continuare a crescere come finora
(scenario business-as-usual), vi è il 93% di probabilità che la temperatura
globale media aumenti di oltre 4°C entro la fine del secolo“
Fonte: Carnegie Institution for Science,
Cio avrebbe effetti devastanti su tutto il pianeta con un aumento del
livello dei mari di 1,5 metri, sommergendo città come Amsterdam e New
York e provocando carestie in vaste parti del mondo.
Fonte: New Scientist
Già oggi:
+1°C
rispetto
al 1960
Fonte: NASA.gov
Oggi siamo qui+ 1°C
Gli scenari per il 2100
Previsioni di
aumento delle
temperature in
Europa entro la
fine di questo
secolo
“A causa del cambiamento
climatico, prepariamoci a
evacuare 750 milioni di
persone”
Steven Chu
Premio Nobel per la fisica 1997
Segretario dell’energia USA 2009-2013

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Perche il clima si riscalda

  • 1. Il termometro non è ne di sinistra, ne di destra Katharine Anne Scott Hayhoe Specialista pluridecorata di scienze dell’atmosfera e professoressa di scienze politiche alla Texas Tech University e Direttrice del Climate Science Center. Il Time Magazine l’ha inserita nel 2014 nella lista delle100 persone più influenti del mondo
  • 2. Dal 1900 al 2018 l’impatto dell’uomo sulla vita del nostro pianeta è aumentato in modo drammatico
  • 3. Foto satellitare dell’Europa di notte / Fonte NASA
  • 4. Per decine di migliaia di anni la popolazione è cresciuta in modo molto lento, poi a partire dal 1800 la crescita è diventata esponenziale
  • 5.
  • 6. Oggi giorno il numero di abitanti della terra aumenta di 252’000
  • 7.
  • 8. Aumento della popolazione 1850 1900 2000 oggi / 2018 Ticino 118’000 156’000 310’000 353’000 (+299%) Popolazione in milioni: Svizzera 2,4 3,3 7, 3 8,65 (+347%) Europa 276 408 728 739 (+268%) Africa 111 133 796 1’290 (+1’162%) Asia 809 947 3’634 4’520 (+559%) Mondo 1’262 1’650 6’070 7’670 (+608%)
  • 9. Ogni anno la terra deve dare alloggio, nutrire, vestire, scaldare e trasportare una «Germania» in più
  • 10.  Nel 2018 la popolazione della terra è aumentata di oltre 92 milioni (la Germania ne ha 81 milioni)  A dicembre 2018 la popolazione mondiale era di 7 miliardi e 669 milioni di persone  Fra 35 anni le stime prevedono una popolazione mondiale di oltre 10 miliardi
  • 11. Non solo la popolazione mondiale aumenta in modo vertiginoso, ma consuma anche sempre più combustibili fossili che immettono nell’aria quantità sempre maggiori di CO2
  • 12. Oggi un uomo consuma da 70 a 80 volte più energia di 100 anni fa
  • 13. Nell’era preindustriale l’energia consumata era al 100% rinnovabile
  • 15. A partire dal 1950 il consumo globale di energia è letteralmente esploso
  • 16. Consumo globale di energia dal 1860 ad oggi 1950
  • 17. e con esso sono aumentate in modo massiccio anche le emissioni di CO2
  • 18.
  • 19. Dal 1960 a oggi la concentrazione di CO2 nell’atmosfera è passata da 310 a 410 PPM (parti per milione)
  • 21.  Nel dicembre 2018 la concentrazione di CO2 nell’atmosfera era di 409 ppm (parti per milione), il 150% del livello di CO2 dell’era preindustriale  Le fluttuazioni naturali del CO2 fra i periodi glaciali e interglaciali (fra 160 e 280 PPM) hanno sempre preceduto variazioni analoghe della temperatura dell’atmosfera  L’ultima volta che la terra ha visto concentrazioni di CO2 nell’atmosfera simili a quelle di oggi (3-5 milioni di anni fa) la temperatura superava di soli 3°C quella odierna, ma il livello dei mari era fino a 20m più alto di oggi. Fonte World Meteorological Organization
  • 22. Nell’ultimo milione di anni il livello di CO2 nell’atmosfera non aveva mai superato i 300 PPM, ma nel 1950 ha superato per la prima volta questa barra
  • 23. Concentrazione di CO2 nell’atmosfera dati ricavati dai carotaggi di ghiaccio artico Fonte: NASA
  • 24. Con il CO2 aumenta anche la temperatura
  • 25.
  • 26. … e con la temperatura sale progressivamente anche il livello dei mari
  • 27.
  • 28. L’aumento della concentrazione di CO2 nell’atmosfera del nostro pianeta negli ultimi 140 anni (era industriale) ha provocato un corrispondente aumento della temperatura
  • 29.
  • 30. Dagli anni ‘80 del secolo scorso aumenta sempre di più il numero di paesi in cui si registrano ondate di caldo anomalo
  • 31. Fonte: Goddard Institute for Space Studies della Nasa e FAO
  • 32. Cosa è e come funziona l’effetto serra
  • 33.  Azoto (N2) e ossigeno (O2) sono i due gas che rappresentano il 99% della nostra atmosfera, ma si tratta di gas che lasciano passare i raggi solari senza assorbirne l’energia calorica  Altri gas come il CO2 e il metano assorbono invece il calore dei raggi solari, evitando che esso si disperda nello spazio. Questi gas, detti gas serra, rappresentano solo lo 0,1% della nostra atmosfera, ma permettono la vita sulla terra  Senza i gas serra la temperatura media del pianeta terra sarebbe di -18°C  Se tuttavia aumenta la proporzione di gas serra nell’atmosfera, aumenta in modo corrispondente anche la temperatura
  • 34.
  • 35.  Le piante e le alghe assorbono dall’aria il CO2, da cui estraggono tramite la fotosintesi il carbonio (C) necessario alla loro crescita e rilasciano nell’aria l’ossigeno (O2) di cui non hanno bisogno  Ossigeno e piante servono da nutrimento agli animali (e all’uomo) che li trasformano in energia emettendo CO2  Quando le piante muoiono e una parte del loro carbonio finisce nel sottosuolo dove nel corso di milioni di anni si trasforma in carbone, petrolio e gas e dove è rimasto sepolto fino a un paio di secoli fa  L’uomo ha interrotto questo ciclo naturale estraendo carbone, petrolio e gas dal sottosuolo e bruciandoli per ricavarne energia, causando così un brutale aumento del CO2 nell’atmosfera
  • 36. CO2 Per milioni di anni il ciclo naturale del CO2 è stato un ciclo chiuso. Questo ciclo è stato interrotto dall’uomo, che, estraendo dal sottosuolo e bruciando miliardi di tonnellate di carbone, petrolio e gas, ha fatto aumentare enormemente la concentrazione di CO2 nell’atmosfera
  • 37. C’è ancora chi pensa che l’attuale riscaldamento del clima sia un fenomeno naturale, ma tutto il mondo scientifico è concorde nell’affermare che questo cambiamento climatico è dovuto alle attività dell’uomo
  • 38.  Secondo un’inchiesta di PNAS, la rivista della National Academy of Sciences, il 98% dei climatologi è concorde sul fatto che l’attuale riscaldamento globale è di origine umana  L’analisi di 12’000 articoli scientifici sul clima pubblicati su riviste scientifiche fra il 1991 e il 2011 arriva alla stessa conclusione: 97% di questi articoli concordano sul fatto che il riscaldamento del clima è dovuto all’uomo  Nel 3% di articoli contrari sono stati riscontrati numerosi errori metodici, gravi lacune scientifiche e l’occultamento di dati non conformi alle opinioni degli autori
  • 39. Ecco visualizzato il consenso fra scienziati!
  • 40. Negli ultimi 10’000 anni il clima è stato relativamente stabile, ad eccezione di alcuni episodi di raffreddamento dovuti a grosse eruzioni vulcaniche. Le cose sono cambiate drasticamente negli ultimi 140 anni
  • 41. Ecco come si sono sviluppate le temperature negli ultimi 10’000 anni Oggi siamo qui
  • 42. I 20 anni più caldi da quando si è iniziato a misurare sistematicamente la temperatura del nostro pianeta a metà del 19° secolo sono stati registrati negli ultimi 22 anni
  • 43. I 10 anni più caldi dal 1880 (manca il 2018)
  • 44. L’atmosfera si riscalda ancora più in fretta ai poli In 10 anni al Polo Nord la temperatura media è aumentata di oltre 4°C
  • 45. Aumento della temperatura fra il 2007 e il 2017 Fonte: NASA
  • 46. Nei mesi di gennaio e febbraio 2018 le temperature dell’Artico sono state 4,9°C al di sopra della media. l 26 febbraio 2018 l'Artico era di oltre 35°C più caldo del normale (rosso), mentre in parte dell'Europa si avvertivano -10°C rispetto al solito (blu).
  • 47. I ghiacciai e la banchisa artica e antartica si stanno sciogliendo e assottigliando ad una velocità molto più rapida del previsto
  • 48. Estensione minima della banchisa artica nei mesi di settembre
  • 49. il ghiaccio che resta si è assottigliato di metà
  • 50. Intanto anche nell’emisfero australe si registrano primati di temperature, di siccità e di incendi
  • 51. Esempio Australia  Gennaio 2019: registrato a Port Augusta il record assoluto di temperatura con 48,9°C, mentre in alcune località la temperatura notturna non è scesa sotto i 36°C  Dicembre 2018: temperature da 8°C a 16°C superiori alla media in tutto il continente  Gennaio 2017: 47.3°C a Sydney  Lo scorso mese di agosto bruciati 3,6 milioni di ettari di foreste
  • 52. "We have never, ever, in this state, been in this situation before“ Katarina Carroll Fire and Emergency Services commissioner
  • 53. Temperature record non solo nel Nord dell’Australia, ma anche al Sud, nelle regioni più vicine all’Antartide
  • 54. … e il risultato di tutto ciò 1/3 dei 75’000 Flying Fox australiani caduti morti dagli alberi Milioni di pesci morti nei Murray & Darling River
  • 55. Un clima fuori controllo ha effetti catastrofici sugli ecosistemi
  • 56.  Si è scoperto recentemente che la più drammatica estinzione di massa avvenuta sulla terra 252 milioni di anni fa (periodo Permiano- Triassico) è stata provocata da un brusco aumento del CO2 nell’atmosfera  Ciò ebbe come conseguenza un aumento brutale delle temperature. Quelle degli oceani salirono di 10°C, provocando la scomparsa del 95% delle specie marine, mentre quelle terrestri diminuivano del 70%  Allora l’aumento del CO2 fu provocato da gigantesche eruzioni vulcaniche in Siberia  Continuando a bruciare combustibili fossili come finora, raggiungeremo il 20% del riscaldamento del permiano entro il 2100 e il 50% nel 2300
  • 57. Malgrado le misure prese finora , ogni anno immettiamo sempre più CO2 nell’atmosfera
  • 58. Nel 2018 immessi 32,5 miliardi di tonnellate di CO2 (+2.7%)
  • 59.  Nel 2018 la richiesta di energia è aumentata del 2,1% a livello mondiale  Il 70% di questa richiesta supplementare è stato coperto con combustibili fossili (carbone, gas e petrolio)  Ciò ha provocato un aumento delle emissioni di CO2 dell’ordine di 460 milioni di tonnellate, il che equivale alle emissioni di 170 milioni di automobili Fonte: IEA agenzia internazionale dell’energia
  • 60. Il CO2 contribuisce per l’80% all’effetto serra, ma non è l’unico gas a effetto serra
  • 61.  Il metano (CH4), gas a effetto serra 30 volte più potente del CO2 , è aumentato del 257% rispetto all’era preindustriale. 40% del metano di origine naturale, 60% prodotto da attività umane, come l’uso del gas fossile, l’allevamento intensivo di bestiame, la coltivazione del riso e lo scioglimento del permafrost provocato dal riscaldamento globale antropico  Gli alocarburi (CFC, HCFC e HFC. La concentrazione di questi gas nell’atmosfera è molto bassa, ma il loro potenziale di riscaldamento è da 3.000 a 13.000 volte superiore a quello del CO2  Il protossido di azoto (N2O) è mille volte meno presente nell’atmosfera del CO2 ma quasi 300 volte più potente nel trattenere il calore.
  • 62. Il permafrost è una bomba a orologeria
  • 63.
  • 64.  Si stima che il permafrost delle regioni artiche contenga 1’400 miliardi di tonnellate di metano. L’aumento delle temperature, sciogliendo il permafrost, libererà enormi quantitativi di questo gas  Si calcola che fino a 50 miliardi di tonnellate di metano saranno rilasciate in modo brusco nell’atmosfera, quando la temperatura avrà oltrepassato un certo limite  Quando ciò succederà, la concentrazione di metano nell’atmosfera del nostro pianeta aumenterà di colpo di un fattore dodici  Grazie a un satellite giapponese il fenomeno del rilascio di metano è per la prima volta visibile e misurabile direttamente dallo spazio
  • 65. Un’altra bomba ad orologeria fa tic tac sui fondali degli oceani
  • 66.  Sui fondali degli oceani si trovano vasti giacimenti di idrati di metano. Si tratta di depositi di metano in forma solida cristallina simile al ghiaccio, che tuttavia sussistono in questa forma solo a profondità oltre i 300 metri e a temperature molto basse (2°-4°C)  Se la temperatura dei fondali degli oceani sale, questi depositi si sciolgono e il metano risale in superficie. Un metro cubo di idrato di metano si trasforma così in 160 m3 di metano gassoso  Attualmente gli oceani si stanno riscaldando a un ritmo molto più rapido del previsto e nei fondali del Pacifico occidentale la temperatura dell’acqua è oramai a pochi gradi dallo scatenare questo fenomeno, che arrischia dunque di incrementare in modo drammatico il riscaldamento climatico Fonte: University of Southern California
  • 67.
  • 68. Chi produce tutto questo CO2
  • 69. Ecco i settori responsabili delle emissioni di CO2 a livello mondiale Fonte: IPCC
  • 70. Esempi dalla vita quotidiana cifre concernenti l’energia prodotta con fonti fossili 1 tragitto al lavoro coll’automobile (15 km) – circa 2,3 kg CO2 1 bucato con la lavatrice (60°C) – tra 0,55 e 0,63 kg CO2 1 asciugatrice – tra 1,5 e 3,5 kg CO2 1 lampadina LED (11 W, 730 lumen) – circa 0,007 kg CO2 all’ora 1 bagno nella vasca – circa 1,9 kg CO2 1 doccia calda a 35°C per circa 7 minuti – circa 1,1 kg CO2 1 volo Amburgo – Sydney e ritorno – circa 12.280 kg CO2
  • 71. Un albero di Natale in plastica inquina con …. 40 kg di CO2 = 8’160 palloncini di CO2 di cui: 66% per la plastica 25% per la lavorazione 9% per il trasporto e i suoi residui chimici ci mettono fino a 500 anni a decomporsi Un abete naturale, crescendo, assorbe CO2 dall’atmosfera e si decompone in pochi mesi producendo solo eccellente humus Fonte: Rapporto ISPRA
  • 72. CO2 prodotto dal settore trasporti negli USA Automobili 60% Autocarri & Bus 23% Trasporto aereo 9% Altri 4% Ferrovia 2% Trasporto marittimo 2%
  • 73. Un grande produttore di CO2 che non t’aspetti: il cemento è all’origine dell’8% delle emissioni di CO2 a livello mondiale
  • 74. Continuando così, la catastrofe è assicurata “Se le emission di CO2 dovessero continuare a crescere come finora (scenario business-as-usual), vi è il 93% di probabilità che la temperatura globale media aumenti di oltre 4°C entro la fine del secolo“ Fonte: Carnegie Institution for Science, Cio avrebbe effetti devastanti su tutto il pianeta con un aumento del livello dei mari di 1,5 metri, sommergendo città come Amsterdam e New York e provocando carestie in vaste parti del mondo. Fonte: New Scientist
  • 76. Oggi siamo qui+ 1°C Gli scenari per il 2100
  • 77. Previsioni di aumento delle temperature in Europa entro la fine di questo secolo
  • 78. “A causa del cambiamento climatico, prepariamoci a evacuare 750 milioni di persone” Steven Chu Premio Nobel per la fisica 1997 Segretario dell’energia USA 2009-2013