2. • La filiera corta in Italia, i suoi principi e la filosofia di un
consumo sostenibile e di un'agricoltura a impatto zero
sull'ambiente. La filiera corta è una filiera produttiva
caratterizzata da un numero limitato e circoscritto di passaggi
produttivi, e in particolare di intermediazioni commerciali, che
possono portare anche al contatto diretto fra il produttore e il
consumatore. Lo scopo principale di tale filiera è contenere e
ridurre i costi al consumo dei prodotti.
3. • La filiera può essere semplice o complessa a seconda di quanti passaggi subisce il
prodotto prima di arrivare al prodotto finito. Di norma, per la sua importanza per
il consumo, sono considerate primarie per importanza le filiere alimentari.
• In funzione della loro complessità le filiere sono diversamente considerate; le
filiere ortofrutticole sono più semplici di quelle lattiero-casearie o animali.
• Una filiera è detta implosiva quando da un prodotto finito si vanno a ricercare
tutti i prodotti che hanno concorso alla sua realizzazione; esplosiva quando da un
prodotto si trovano tutti i suoi derivati.
• Una filiera è detta corta quando contempla un numero circoscritto di
intermediari commerciali tra il produttore e il consumatore, portando anche al
contatto diretto fra i due. Il primo obiettivo di una filiera corta è ridurre il prezzo
finale di un prodotto. Esempio di filiera corta sono i mercati contadini.
4. COSA E' LA FILIERA CORTA?
• La filiera corta è una filiera produttiva caratterizzata da un numero
limitato e circoscritto di passaggi produttivi, e in particolare di
intermediazioni commerciali, che possono portare anche al
contatto diretto fra il produttore e il consumatore. Lo scopo
principale di tale filiera è contenere e ridurre i costi al consumo dei
prodotti. La filiera corta è inoltre il modello cui si ispirano i Gruppi
di Acquisto Solidale per poter riconoscere un prezzo più equo ai
produttori.
• È maggiormente diffusa in agricoltura, soprattutto per quei
prodotti che non necessitano processi di trasformazione.
5. I VANTAGGI
• La filiera corta nasce per valorizzare la qualità della nostra
agricoltura, ridurre i costi delle intermediazioni e per incentivare e
promuovere il consumo di prodotti tipici.
La filiera corta è una particolare forma di cooperazione che
permette ai consumatori di acquistare generi alimentari
direttamente dai produttori, alla base c'è l'esigenza di cercare
nuove forme di acquisto, incontro e cooperazione che si basano sul
rapporto diretto fra chi produce e chi consuma. Il rapporto diretto
permette di ottenere una qualità superiore a un prezzo finale
trasparente e più economico per chi acquista, e sicuramente una
remunerazione più equa per chi produce.
6. • Gli obiettivi perseguiti da questa forma alternativa di
commercio sono: giusta remunerazione al produttore; educare
il consumatore alla conoscenza dei prodotti tipici, alla
freschezza e alla stagionalità della merce perché sia informato
e consapevole; maggiori garanzie di qualità e sicurezza
alimentare; favorire il consumo di prodotti locali ed evitare i
costi di trasporto, limitare l'inquinamento dovuto al trasporto
stesso e ai rifiuti (imballaggi).
7. Km ZERO
• Gli alimenti “a Km zero”, definiti anche con il termine più
tecnico “a filiera corta”, sono prodotti locali che vengono
venduti o somministrati nelle vicinanze del luogo di
produzione. Questi alimenti hanno per lo più un prezzo
contenuto dovuto a ridotti costi di trasporto e di distribuzione,
all’assenza di intermediari commerciali, ma anche a scarso
ricarico del venditore che spesso è lo stesso agricoltore o
allevatore.
8. • Gli alimenti “a Km zero”, oltre a provenire da una specifica zona
di produzione, offrono maggiori garanzie di freschezza e
genuinità proprio per l’assenza, o quasi, di trasporto e di
passaggio.
• Inoltre con questa scelta di consumo, si valorizza la produzione
locale e si recupera il legame con le proprie origini, esaltando
nel contempo gusti e sapori tipici, tradizioni gastronomiche e
produzioni locali.
9. • La filiera corta punta a stabilire una relazione diretta fra chi
consuma e chi produce e questo può essere raggiunto in modi
diversi : ad esempio consumatori singoli od organizzati nei
cosiddetti “gruppi di acquisto” si rivolgono direttamente
all’agricoltore e all’allevatore, per acquistare i loro prodotti. Gli
stessi produttori possono “aprire” la loro azienda ai
consumatori come anche organizzare dei mercati locali, i
cosiddetti “farmers markets”.
10. • Acquistare alimenti “a filiera corta” è ormai abbastanza diffuso,
soprattutto nelle zone a forte produzione agricola e per
particolari prodotti, tra cui sicuramente frutta e verdura. Infatti
i prodotti vegetali “locali” , raccolti al momento giusto e subito
messi in commercio, garantiscono una maggior freschezza e
migliori caratteristiche organolettiche, grazie al breve tempo di
trasporto. In questo modo inoltre viene valorizzato il consumo
dei prodotti stagionali recuperando così il legame con il ciclo
della natura e con la produzione agricola.