3. PREMESSA – Un'assistenza funzionale ai
bisogni del soggetto deve poter contare su
un approccio integrato; sulla collaborazione
delle professionalità, delle sensibilità e delle
conoscenze
LO STATO DELL'ARTE SUI LIVELLI
ESSENZIALI DI ASSISTENZA ALLE
PERSONE SORDE
4. Che cosa si intende, che cosa sono i
LEA ?
-
Livelli
Essenzi
ali
di
Assisten
za
-
Le attività, le prestazioni e i servizi
che il Servizio sanitario nazionale
(SSN) è tenuto a fornire a tutti gli
individui
-gratuitamente o dietro pagamento di una quota di
partecipazione (ticket)-
su tutto il territorio nazionale
5. Perché? sulla base di quale
presupposto?
Art.
32
-
Costituzio
ne Italiana
-
«La Repubblica tutela la salute
come
fondamentale diritto
dell'individuo e
interesse della collettività,
e garantisce cure gratuite agli
indigenti»
6. I LEA sono perciò definiti …
-
Art. 1
D. Lgs
n.
502/92
-
come l’insieme delle prestazioni che
vengono garantite dal SSN
perché presentano, per
specifiche condizioni
cliniche, evidenze
scientifiche di un
significativo beneficio in
termini di salute, individuale
o collettiva, a fronte delle
7. Fonti normative
Riferi
ment
i,
attua
zioni
e
preci
sazio
ni
La legge di istituzione del SSN (1978), la prima a introdurre
il concetto;
Il decreto legislativo n. 502 del 1992, aggiornato dal decreto
legislativo n. 229 del 1999;
La legge n. 405 del 2001;
Il DPCM del 29 novembre 2001, relativo alla Definizione dei
Livelli essenziali di assistenza
Il Decreto ministeriale 12 dicembre 2001 Sistema di
garanzie per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria
Va inoltre precisato che le Regioni, in particolare a seguito
della riforma del Titolo V della Costituzione (L. Cost. 3/2001,
art. 117, tutela della salute come materia di legislazione
concorrente), possono utilizzare risorse proprie per garantire
servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelle incluse nei LEA,
prestazioni e servizi definiti talvolta « Extra-Lea». Da tale
autonomia/differenziazione conseguono aspetti positivi e
8. Concretamente, come si
configurano/strutturano i LEA?
www.salute.gov.it
Innanzitutto l’assistenza si divide in 3 macro
aree
l’assistenza ospedaliera (pronto
soccorso, ricovero ordinario…)
l’assistenza sanitaria collettiva in
ambiente di vita e di lavoro (attività
preventiva da inquinamento, infortunio,
vaccinazioni…)
l’assistenza distrettuale (attività e
servizi sociosanitari diffusi capillarmente sul
territorio, dalla medicina di base all’assistenza
farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica
9. Definizione dei LEA, DPCM
2001
-
“Definizi
one dei
Livelli
essenzi
ali di
assisten
za”
- -
In attuazione della legge 405/2001, il
DPCM 29 novembre 2001 di “Definizione
dei Livelli essenziali di assistenza” elenca
le attività e le prestazioni incluse nei
Livelli, le prestazioni escluse, le prestazioni
che possono essere fornite dal SSN solo a
particolari condizioni
Tali prestazioni corrispondono a
specifici codici identificativi
10. Esempio codici identificativi
LEA. Codici
-
Categoria
Assistenza
ospedaliera
-
La
Classificazion
e
internazionale
delle malattie
(ICD) è un
sistema di
classificazione
che organizza
le malattie ed i
traumatismi in
gruppi sulla
base di criteri
definiti
11. DPCM 2001 – sistema degli
Allegati
DPCM29novembre2001
Allegatierinvii
In dettaglio, il DPCM elenca le attività e le prestazioni attraverso 5
allegati:
l’allegato 1 riporta le prestazioni erogate dal SSN nelle tre grandi
aree di Assistenza
l’allegato 2 A elenca le prestazioni escluse dai Lea, gli allegati 2 B
e 2 C le prestazioni erogabili in particolari condizioni
l’allegato 3 fornisce indicazioni particolari per l’applicazione dei
Lea
l’allegato 4 descrive il ruolo delle Regioni in materia di Lea
l’allegato 5 riporta gli impegni assunti dalle Regioni per la riduzione
delle liste di attesa delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e di
ricovero
Si precisa inoltre che per le prestazioni di assistenza specialistica
ambulatoriale e per l’assistenza protesica (entrambe di una certa
rilevanza in tema di sordità) il DPCM 29 novembre 2001 fa
riferimento agli allegati del DM 26 luglio 1996 e al DM n. 332/1999
12. Comitato Permanente di verifica
dei LEA
Comitat
o
Istituzio
ne e
funzion
e
L’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 ha
previsto l’istituzione, presso il Ministero della
salute, del Comitato permanente per la
verifica dell’erogazione dei LEA, avvenuta
con Decreto Ministeriale il 21 novembre 2005
Il Comitato verifica l’erogazione (regionale)
dei LEA
in condizioni di appropriatezza e di
efficienza nell’utilizzo delle risorse
ma anche la congruità tra le prestazioni da
erogare e le risorse messe a disposizione
dal SSN
13. Monitoraggio dei LEA –
Adempimenti regionali
Esempio
Verifica
adempime
nti
regionali
-
Regione
Piemonte
-
14. Comitato: esempio del compito
svolto per l’aggiornamento dei LEA
Riparazio
ne/sostitu
zione
delle
compone
nti parti
esterne IC
nei LEA,
in
particolar
e nel
Nomencla
tore
Tariffario
15. Responso Comitato (2005):
inclusione, esclusione (e autonomia
regionale)
Si veda
anche:
L’art. 54
della
legge 27
dicembre
2002,
n.289, che
specifica
la
procedura
per
modificare
i Lea
16. Riforma LEA e revisione
Nomenclatore: a quando?
E’ da molto tempo ormai che si parla della riforma LEA, per non parlare della
revisione del nomenclatore tariffario per le protesi, «fermo» al 1999
La riforma dei LEA è attesa da diversi anni, sembrava definitivamente pronta
per questo 2015: in tema di sordità, è in particolare la questione dello
screening neonatale che meriterebbe di essere inserita nei LEA, ovvero
nei servizi essenziali assistenziali A CARATTERE NAZIONALE, in
particolare nell’ambito dell’assistenza sanitaria preventiva
Per quanto riguarda il Nomenclatore tariffario non è mai stato oggetto di
intervento organico. La legge prevede un aggiornamento ogni due anni. Il
motivo è semplice: la tecnologia avanza, migliora la qualità, quindi è
necessario che il “prontuario” sia adeguato per fornire ai disabili le migliori
condizioni possibili. Inoltre, cambiando la tecnologia, mutano anche i prezzi:
l’aggiornamento del prontuario è indispensabile per i fornitori che vendono,
per il servizio pubblico che acquista e per gli imprenditori che producono.
Anche il Nomenclatore sembra oramai pronto ed è prevista la sua adozione con
la riforma LEA di cui è parte integrante. Esistono tuttavia dei dubbi in merito alle
procedure di acquisto degli ausili, considerate «troppo rigide»
17. GRAZIE DELLA VOSTRA
ATTENZIONE…
E AUGURI DI BUONE
FESTE!!!
LO STATO DELL'ARTE SUI LIVELLI
ESSENZIALI DI ASSISTENZA ALLE
PERSONE SORDE