SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  20
Télécharger pour lire hors ligne
Growing up together
Coordinamento editoriale: Wenddi Burger
                 Grafica ed editing: Novella Benedetti
          Fotografie scattate dai volontari e dallo staff di InCo
Testimonianze volontari/enti di accoglienza adattate e/o tradotte da InCo
         Stampato nel marzo 2012 presso Publistampa Trento
Indice
Da InCo                             1
Il Servizio Volontario Europeo      3
Il progetto “Growing up together”   4
La parola ai volontari!             6
Da InCo..
Il 2011 è stato molto speciale per InCo: non solo l'associazione è cresciuta
ancora (grazie alla dedizione ed impegno di tutte le persone coinvolte) ma
è stato l'anno dichiarato dalla Commissione europea come “del
volontariato”. Per noi che lavoriamo direttamente con la promozione di
programmi di scambi internazionali legati alla cittadinanza attiva e allo
scambio interculturale, avere un anno dedicato a questo tema è un
riconoscimento dell'importanza di quello che facciamo ogni giorno.
E così durante il 2011 abbiamo conosciuto e ci siamo confrontati con
diversi giovani attraverso le giornate informative; con lo sviluppo di nuove
partnership locali ed internazionali; con la preparazione specifica dei
volontari in partenza e successivo invio di decine di giovani italiani
all'estero; con la stesura (ed approvazione) di tanti progetti di accoglienza,
tra cui “Growing up together”, uno dei più complessi che abbiamo gestito
durante il 2011 e a cui questa piccola pubblicazione fa riferimento.
Per chi lavora “dietro le quinte”, con tutta la complessità nel gestire un
progetto europeo di qualità che raggiunga gli obiettivi proposti, le
testimonianze dei volontari e dei tutor degli enti di accoglienza sono un
bene prezioso e prova che vale la pena l'investire nello SVE. Una prova del
risultato raggiunto quindi, ma anche una fonte di ispirazione per altri
giovani, altre organizzazioni e per la comunità in generale. Ciascuno dei 12
volontari coinvolti in questo progetto ha donato il suo tempo ed energia ad
un'avventura che sicuramente non è stata sempre una passeggiata: le
difficoltà ci sono sempre e non sono poche.

1
Ciascuno di loro - a modo suo, con tempistiche diverse,
e attraverso un percorso personale - è riuscito a
superarle con l'aiuto dei partner (enti di invio,
accoglienza e anche di coordinamento – noi di InCo)
scoprendo e sviluppando capacità personali, attitudinali
e a volte, anche professionali che serviranno per tutta
la vita.
Le 5 organizzazioni di accoglienza e la comunità locale
hanno avuto uno stimolo e un contributo non
indifferente e che ci auguriamo possa essere coltivato al
lungo, anche con la presenza di nuovi volontari. Speriamo che questo
materiale possa incuriosirvi, spiegando un po' cos'è lo SVE, come si è
sviluppato il progetto “Growing up together” e, con le parole dei
protagonisti, darvi esempi pratici di sentimenti, impressioni, situazioni
affrontate, apprendimento e crescita personale.
Buona lettura e grazie a tutti per la vostra collaborazione ed impegno!

                                                        Wenddi Burger
       Coordinatrice SVE e responsabile del progetto “Growing up together”




                                                                          2
Il Servizio Volontario Europeo
    Lo SVE non è solo la cornice del progetto “Growing up together” ma
    un'opportunità per tutti i giovani tra 18 e 30 anni di intraprendere un
    percorso di apprendimento non-formale attraverso il volontariato in
    un'organizzazione senza fini di lucro. È un'esperienza unica perché è
    l'opportunità di mettersi in gioco: vivere per un periodo di tempo
    determinato (di solito, 6-12 mesi) in un altro Paese, lontano da famiglia
    ed amici, dalle abitudini del quotidiano; un periodo di stacco, per fare
    qualcosa di nuovo, conoscere meglio sé stessi ma anche gli altri.
    Lo SVE fa parte del programma “Gioventù in Azione”, finanziato dalla
    Commissione europea. Attraverso il programma, le associazioni che
    accolgono volontari propongono attività specifiche all'interno delle loro
    strutture. Così da una parte l'ente ha l'input della motivazione e idee
    dei volontari; dall'altra i giovani possono sviluppare idee in un
    “laboratorio protetto”. Al volontario viene garantito vitto, alloggio, corso
    di lingua, assicurazione sanitaria, supporto personale continuo e il 90%
    delle spese di viaggio andata e ritorno. Il volontario da parte sua mette
    a disposizione tempo (sono circa 35 ore in settimana) ed energia con
    responsabilità e motivazione. Tutto questo è possibile con i
    finanziamenti dalle agenzie responsabili (per l'Italia, l'Agenzia Nazionale
    per i Giovani e, a livello Europeo, l'Educational, Audiovisual and Cultural
    Executive Agency).
    Per partecipare bisogna essere appoggiati da un ente d'invio che si
    prende cura dei dettagli pratici.

3
Il programma è pensato per essere il più inclusivo possibile: i volontari non
vengono selezionati in base a titoli o competenze linguistiche, ma in base
alla motivazione. Se ti sei incuriosito e credi che quest'opportunità
potrebbe fare al caso tuo, viene a trovarci oppure visita il nostro sito:
www.incoweb.org. L'Associazione InCo si trova a Trento, in via V. Veneto
75; il numero di telefono è lo 0461.523409 e la mail è sve@incoweb.org.


   Il progetto: "Growing up together"
Il progetto “Growing up together” è un'iniziativa di InCo finanziata
dall'Agenzia Esecutiva (n° contratto 188142-2-IS-2010-R2). Qui i 12
volontari provenienti da diversi Paesi (Armenia, Estonia, Portogallo,
                             Spagna, Turchia, Ungheria ed Uruguay)
                             hanno collaborato alle attività di
                             organizzazioni italiane che operano con
                             minori. Sono stati in Italia per 11 mesi, e
                             hanno sostenuto gli educatori nel loro
                             lavoro con i bambini e ragazzi,
                             collaborando alla vita quotidiana ed
                             organizzando attività educative e per il
                             tempo libero. Gli enti di accoglienza
                             coinvolti sono stati: VKE (a Bolzano, 2
                             volontari); Villaggio SOS di Vicenza (5
                             volontari); Villaggio SOS di Roma (2
                             volontari); Villaggio SOS di Saronno (1
                             volontario); e Villaggio SOS di Morosolo (2
                             volontari).

                                                                            4
VKE invece è
                                                                    un'associazion
                                                                    e che ha lo
                                                                    scopo di
                                                                    difendere il
                                                                    diritto al gioco
                                                                    per i bambini
                                                                    con la
                                                                    creazione e
                                                                    l'organizzazion
                                                                    e di aree ed
                                                                    attività ludiche.
                                                                    Le
                                                                    organizzazioni
                                                                    "Villaggio
                                                                    SOS", si
                                                                    prendono cura
                                                                    di minori le cui
                                                                    famiglie si
                                                                    trovano ad
    affrontare situazioni difficili e non hanno la possibilità di provvedere ai
    loro bisogni quotidiani. Nelle varie attività, bambini e ragazzi
    sperimentano un'atmosfera di casa e ricevono il supporto fisico e
    psicologico alla loro crescita.
    Crediamo che grazie al progetto i volontari e i minori assistiti hanno
    avuto la possibilità di imparare e crescere insieme - e da qui, il titolo del
    progetto!


5
La parola aivolontari!
Consapevolezza culturale: Judit, dall'Ungheria a Bolzano
(VKE)
Quando ero in Ungheria non ho mai pensato ci fosse un modo diverso di
fare le cose. Accettavo tutto come un'impostazione predefinita. Poi sono
partita per l'Italia: avere la possibilità di vivere ed essere coinvolti in
un'altra cultura mi ha dato l'opportunità di guardare il mondo con occhi
diversi e mettere in discussione tutto quello che avevo dato per scontato.
Ho sempre pensato a me stessa come una cittadina del mondo, aperta a
nuove esperienze e sfide, visto che ho viaggiato tanto e vissuto in altri
paesi. Ma lo SVE mi ha dato una nuova esperienza: un'esperienza di “full
immersion”. Non solo ho collaborato con persone del posto, ma ho
lavorato per loro. Ho trascorso il mio tempo cercando di rendere le
giornate dei bambini un po' più felici ed interessanti. E per essere in
grado di fare questo, ho dovuto imparare a comprenderli in profondità e
questo non sarebbe stato possibile senza conoscerne prima la cultura.
Bolzano non è il posto più semplice in questo senso...Prima Impero
Austro-ungarico, poi Italia (dopo la Prima Guerra Mondiale). Durante gli
ultimi anni c'è stato un gran flusso di immigrati, in particolare da Albania
e Pakistan. Questa piccola regione ha tre lingue ufficiali: italiano, tedesco
e ladino.Bisogna proprio fare uno sforzo non indifferente per evitare di
perdersi nel labirinto di “cosa si può fare e cosa non si può fare”.


                                                                           6
Come previsto, ho attraversato tutti gli alti ed i bassi anticipati dai
    sociologi. Ho avuto la “fase turistica” dove tutto sembrava perfetto ed
    emozionante; ho avuto scontri culturali; ho attraversato lo shock
    culturale quando mi sentivo sola e nulla sembrava avere un senso...
    credo di essere finalmente arrivata alla stabilità verso la fine.
    Vivere in una nuova cultura non è facile, ma ho imparato a trattare con
    le giornate difficili e a trarne beneficio. Ho imparato a osservare e
    comprendere i nuovi modi di fare e adottare le pratiche che mi
    piacevano nel mio “inventario comportamentale personale”. Nella lettera
    motivazionale che avevo scritto come parte della mia candidatura per
    questo progetto SVE, ho scritto che volevo allargare i miei orizzonti,
    perché mi sembrava un'espressione di fantasia, ma è solo ora che ho
    davvero capito cosa vuol dire in pratica!
    Credo che quello che ho ottenuto da quest'anno a Bolzano è la
    tolleranza, che per me significa accettare e cercare di capire che ci sono
    tanti modi di essere e/o di fare le cose; l'apertura e la volontà di andare
    più a fondo, analizzare e non aver paura delle cose che sembrano
    diverse o assurde, rendendomi conto che, anche se siamo condizionati
    da una serie di comportamenti che portiamo dentro, alla fine siamo tutti
    esseri umani che condividono gli stessi bisogni, le stesse paure e le
    stesse speranze.

    Riscoprendo memorie e sentimenti puri: Čeren, dalla
    Turchia a Bolzano (VKE)
    Vivere in un altro paese, con un'altra lingua e cultura, senza le vecchie
    abitudini di sempre: è come essere ritornato al momento della nascita...
    indipendentemente da chi tu sia o dalla tua età!
7
Sarà sempre lo stesso... ti senti come un bambino piccolo, ma allo stesso
tempo bisogna essere più adulti che mai.
Con questa sensazione incredibile (ovviamente all'inizio non è possibile
rendersi conto che questa sia una sensazione incredibile), ho cominciato a
scoprire ed imparare sulla vita, su me stessa e sulla comunicazione con le
persone.
E alla fine di questo servizio, vado a casa con tante finestre nuove nella
mia mente e nel mio cuore. Tutte le difficoltà e gli shock culturali mi hanno
resa più coraggiosa, più comprensiva e più aperta. Credo che quando
stiamo crescendo ci dimentichiamo alcuni sentimenti “puri” e cominciamo a
usare modi di relazionarci più complicati. Lavorare con i bambini mi ha
restituito tutte queste sensazioni che avevo dimenticato. E ho imparato
tante cose da loro anche attraverso il ricordo della mia stessa infanzia...




                                                                            8
Imparare ad affrontare la realtà: Rebeca, dalla Spagna a
    Vicenza (Villaggio SOS)
          "Quando i Ero volontaria ed un ragazzodove15. Facevo6 quello di
                           (8-10 anni)
                                          in una casa
                                                        di
                                                             c'erano bambini
      volontariarrivano i cui c'era bisogno: pulire, cucinare, aiutare con i
    bambinihanno tante compiti, giocare…mi sentivo una sorella maggiore.
   domande; dopo averli LavorareSpesso minori in difficoltà che èdobbiamo
                                      con                        non sempre
conosciuti, pensano difare risolvere aiutando i bambini a capire qual è il
                           facile.            sorgono conflitti
     un'esperienza simile
 perché hanno un esempio modo arrivata ero ingestire la situazione. Quando
                                   migliore per
          da imitare" ero abituata e un po'difficoltà,mio po' perché non
                           sono
                                                    per il
                                                            un
                                                                scarso italiano.
  Villaggio SOS Vicenza imparato e midire di più sicura;contenta competenza
                           Ora posso
                                           sento
                                                  essere
                                                           questa
                                                                    perché ho
    che ho acquisito vorrei continuare a svilupparla.
    Quello che mi è piaciuto di più di questo progetto è il lavoro con bambini
    e sentirmi utile. Devo dire che lo SVE è stato molto arricchente; la cultura
    italiana non è troppo diversa da quella spagnola, soltanto un po'. E
    l'opportunità di essere volontario in un altro paese mi ha permesso di
    viaggiare, conoscere persone e
    convivere con altri volontari. Credo
    che questo ci faccia vedere tutto in
    prospettiva ed insegni davvero il
    rispetto. Per me, l'esperienza può
    diventare molto bella se uno sa
    approfittarne, se si viene con
    motivazione, voglia di imparare, e
    di regalare il meglio di sé.
9
Le basi del volontariato: Carolina, dall'Uruguay a Vicenza
(Villaggio SOS)
                                                            "La figura della
Sono stata volontaria nella casa “Mamma con          volontaria è importante
bambino”, dove ci sono le madri con i figli che     peruno scambio diculture e
hanno difficoltà e sono lì per continuare a vivere
                                                     tradizioni, perpermettere
insieme; a seconda delle situazioni, i figli
possono essere affidati ad un'altra famiglia per    anche a leidisperimentarsi
avere una vita migliore. Ho avuto tanti momenti      e crescere. Durante l'arco
per stare con le mamme e parlare di cose               dell'anno, Carolina ha
diverse. Mi raccontavano della loro vita o io             acquisito maggiore
raccontavo qualcosa della mia, così ci               sicurezza, autostima, siè
divertivamo un po' e si dimenticavano per un
                                                       aperta edè maturata.”
attimo dei loro problemi... a volte invece, mi
raccontavano i loro problemi ed io le ascoltavo.       Villaggio SOS Vicenza
Lavorare in questa casa mi ha fatto imparare tante
cose sulle relazione madre-figlio, mi ha fatto capire meglio come trattare
un bambino che vive in questa situazione e anche come trattare una
mamma.
Dal mio punto di vista, essere volontario significa avere una mente aperta
per non discriminare e aver voglia di aiutare le persone in situazioni
difficili. Non significa aiutare come un'assistente sociale ma almeno
provare ad aiutare le persone a sentirsi al loro agio e stare bene. Significa
anche essere aperto a nuove culture che sono diverse della nostra: non
solo la cultura del Paese di accoglienza ma anche degli altri volontari;
possiamo imparare tante cose insieme... penso che per un'attività come
questa si debba stare attenti perché è bello capire i problemi degli altri ma
bisogna avere la mente forte per non diventare tristi: i bambini sono
troppo carini, ma è duro accettare che abbiano sofferto.
                                                                             10
Oltre a questo, la
nostalgia di casa
e le difficoltà del
quotidiano: sono
arrivata senza
sapere niente
d’italiano e tutti
sono stati molto
disponibili con
me, ma quando
non parli la stessa
lingua la barriera
è grande. Devo
dire che questo è
stato difficile, poi
ho imparato a parlare non solo italiano ma anche quel mix di tutte le
lingue come italiano, spagnolo, inglese e anche le mani, la faccia, i
disegni... Tutto serve per comunicare (sempre che l’altra persona abbia la
voglia di capire).
Questa esperienza mi ha dato tante ricchezze e le porterò tutte nel mio
paese. Voglio lavorare nell'ambito sociale; ora ho un'esperienza concreta e
ho imparato tanto di loro ma anche di me stessa. Sono cresciuta e ora so
un po' meglio cosa voglio fare della mia vita e soprattutto cosa non voglio
fare! Ho imparato molto con gli altri volontari e tutte le persone che ho
conosciuto: siamo diversi ma possiamo stare insieme, essere amici e
divertirci. Certo, non sempre possiamo essere d'accordo, ma così è la vita
e nonostante questo, possiamo provare e imparare nuovi modi di vivere in
pace.

11
Viaggi e culture: Gökhan, dalla Turchia a Vicenza (Villaggio
SOS)
Credo che questa esperienza mi abbia fatto riflettere molto sulla
consapevolezza culturale: siamo tutti uguali ma allo stesso tempo, non lo
siamo. Similitudini e differenze sono entrambe importanti e nessuno
dovrebbe pensare "la mia tradizione" è migliore
degli altri. Ci sono tanti modi per risolvere     "Gökhan ha svolto un ottimo
gli stessi problemi, raggiungere lo stesso         lavoro in Casa Ragazzi. Una
obiettivo, vivere la vita e se riusciamo a
                                                  persona affidabile e digrande
vedere questo, la vita diventi più colorata.
                                               apertura, estremamente disponibile
La casa in cui ho collaborato si chiama con gli oper torie molto efficiente
                                                             a
"Casa Ragazzi", e ospita sei giovani (15-17 nelle mansioni. Ir gazzigli sono
                                                                    a
anni). Collaboravo nella cura alla casa ma realmente affezionatie luisiè
soprattutto aiutavo i giovani. Lo staff è           rivelato perloro un ottimo
Soprattutto nelle difficoltà linguistiche: mi riferimento. Nella sua calma, serenità
sempre stato amichevoli e cordiale.
aiutavano e cercavano sempre di capirmi. e gr nde operosità è stato disicuro
                                                   a
Durante questa esperienza ho trascorso il un prezioso esempio e sono molto
mio tempo provando a sentirmi in empatia contento diaverlo avuto in aiuto nel
con i giovani e cercando di aiutarli,                         mio lavoro”
incontrando un sacco di persone di diversi
Paesi e viaggiando durante le vacanze.                 Villaggio SOS Vicenza
Credo che quello che mi ha colpito di più sia
stata la facilità di viaggiare se si è cittadini dell'UE! Essendo turco, questo
non mi era mai stato possibile. Viaggiare è stato facile ed economico,
senza problemi di visto... un modo incredibile per conoscere altre culture.
Ma quello che mi è piaciuto di più è stato trascorrere tempo con i ragazzi:

                                                                                12
c'era una buona connessione e questo mi ha fatto felice! Inoltre ho
     imparato come gestire tempo e budget: competenze che mi saranno
     utili nel lavoro e nella vita personale.
 Crescita personale: Violeta, dalla Spagna a Vicenza
 (Villaggio SOS)
                                                          "Abbiamo lavorato
 Abitare lontano da genitori ed amici mi ha fatto insieme: dall'accudimento
 pensare, e mi sono accorta che sono capace di deibambinialla pulizia
 fare tante cose da sola! Ora mi sento una degli spazi. Abbiamo
 persona indipendente. Posso dire che questa giocato con loro, inventato
 oltre a imparare e rispettare tanti tipi diversi di nuove attività, scoperto
 esperienza mi abbia fatto maturare tantissimo
 persone. Mi sono piaciute molte cose... ma str tegie pergestire quelli
                                                       a
 quello che è stato più importante per me è il          più difficili. Viole ha
 lavoro con i bimbi! Sono loro il senso del mio lasciato un pezzetto di
 SVE, era per loro che ogni mattina andavo a Spagna in ognibambino
 lavorare con il sorriso! Sono così felice di aver che or sa riconoscerla
                                                             a
                                           tantissi nelle cartine geogr fiche"
                                                                           a
 trascorso quest'anno con loro... ho imparato
                                           mo! Per    Villaggio SOS Vicenza
                                           me il più
                                           bel momento del giorno era
                                           quando i bimbi mi vedevano
                                           arrivare e venivano di corsa da
                                           me, mi davano un grande
                                           abbraccio e un bacino, e dopo
                                           continuavano a giocare! È
                                           un'esperienza unica al mondo!

13
Adattandosi a diversi contesti: Paola, dall'Uruguay a Vicenza
- passando per Roma! (Villaggio SOS)
     "Disolito la figura del Ho cominciato il mio volontariato a Roma ed
  volontario non è conosciuta ero molto felice: per me vivere lì era un
dall'esterno e nelmomento in sogno. IlFacile perché stavo ancora imparando
                                           lavoro all'inizio era facile ma anche
 cuiavviene invece viene vista e difficile perché non sapevo bene l'italiano.
                               difficile.
   positivamente e sopratutto Dopo la situazione si è invertita: ha iniziato ad
 apprezzata da moltiperché essere più facile comunicare e difficile
        lasciare ilproprio sviluppare il lavoro. Ho avuto diverse difficoltà
 Paese/famiglia perun anno che poco a poco si sono sommate facendo
          non è da tutti"      diventare il tutto pesante. Dopo aver pensato
    Villaggio SOS Vicenza è e parlato molto con tutte le persone coinvolte,
                                  stato deciso di spostarmi in un'altra
organizzazione. Un'opportunità unica e che non sarebbe stata possibile
senza l'aiuto di InCo. L'esperienza è stata comunque positiva perché ho
avuto l'opportunità di stare in quella città, ho conosciuto delle persone che
sono ancora nel mio cuore. Ma anche perché ho avuto delle difficoltà da
cui ho imparato tantissimo.
A Vicenza ho trovato veri amici e anche una famiglia, composta da
volontari, operatori e specialmente bambini che mi hanno cambiato la
vita, la forma di vedere il mondo, mi hanno aperti gli occhi... Il
volontariato è stato molto positivo. Mi ha cambiato la vita per meglio! Ho
imparato sulle diverse culture e forme di vedere le cose. Per venire qui ho
fatto un percorso difficile, cominciando dal lasciare la mia vita in Uruguay
e arrivare in un Paese molto simile ma anche molto diverso. Ma è stata la
cosa migliore che mi sia capitata nella vita! Posso dire che dopo lo SVE
sono una persona diversa, migliore.
                                                                               14
Famiglia allargata: Marina, dall'Armenia a Roma (Villaggio SOS)
         "La sola presenza del Ho lavorato con adolescenti apiace come acui,
      volontario internazionale ha esagerati (e quindi non è sempreessere
                                        tutti i giovani del mondo,
                                                                              stato
rimandato all'intera comunità l'idea di facile).sapevo l'italiano.arrivata in quasi
                                                  Quando sono                 Italia
essere cittadinidelmondo, che anche non inglese e anche i Parlavo erano
      noie inostriragazzisiamo sempre a parlarlo per comunicare con   giovani
 potenziali volontariin un futuro. La me... è stato incredibile vedere in quanti
                                        costretti
  figura delvolontario è uno stimolo modi si possa comunicare, anche con
allo scambio diesperienze e dimodi gesti ed immagini.
           dipensare pertutti"
          Villaggio SOS Roma modo di vivere, lingua. cultura, abitudini,
                                        Tutto era nuovo: cibo,
                                                                   A volte mi sono
   sentita come un'aliena... comunque, ora posso comunicare
   perfettamente; e mi sento parte della loro grande famiglia! Le giornate
   erano sempre piene di eventi; durante l'estate sono andata con i
   bambini al lago di Caldonazzo in un campeggio pieno di attività: calcio,
   nuoto, cinema, feste per ballare. È stato il periodo più vivo ed intenso:
   sono stati giorni positivi, di nuove scoperte, decostruzione di stereotipi,
   crescita    personale.       Un'esperienza
   incredibile per me! Ora, guardando
   indietro, posso dire con orgoglio che
   anche se ci sono stati giorni di
   stanchezza, ho fatto del mio meglio con
   piacere e sono riuscita a dare il mio
   contributo personale. Quei giorni mi
   mancheranno un sacco, ma mi
   mancheranno specialmente i bambini...
 15
Suggerimenti per futuri volontari:
Ergün, dalla Turchia a Saronno
(Villaggio SOS)
Essere un volontario al Villaggio è stata
un'esperienza incredibile! Tutte le
persone che lavorano lì e i volontari
locali sono stati molto gentili con me.
Naturalmente ho avuto momenti difficili
ma con il loro supporto ho risolto tutto.
Direi che fare uno SVE è decisamente un'esperienza importante, e per
questo anche la preparazione per questa avventura lo è...Ci sono alti e
bassi ed è necessario essere aperti a nuove esperienze e ad imparare da
ogni situazione; non avere paura di chiedere o di commettere errori.
Ho dovuto gestire tempo, soldi e responsabilità. Tutto questo mi ha fatto
scoprire competenze sconosciute in me, come quella di affrontare la
solitudine, percepire l'apprendimento e il mio cambiamento. Ho imparato
l'italiano da zero e ora posso esprimermi abbastanza bene. Dato che
       "Il successo delprogetto èavevo studiato inglese per tanti anni, è
  quello diaveravuto a disposizione
                                  stato difficile adattarmi ad usare
                                  l'italiano come lingua quotidiana. Ma
    una risorsa da affiancare aglipoco a poco ce l'ho fatta e presto sono
educatorie sopratutto airagazzicheriuscito a capire amici e colleghi.
     hanno potuto misurarsicon le Quando provavo a parlare con gli altri
 diversità dichiproviene da un altro
                                  non ho mai badato agli errori di lingua...
   paese. Conoscere altre abitudini
                                  vedevo sempre quei momenti come
      favorisce l'abbattimento delun'opportunità per imparare.
    pregiudizio e delle difficoltà"
         Villaggio SOS Saronno                                             16
Growing up together

Contenu connexe

Similaire à Growing up together

Power point presentazione chi trova un rifiuto trova un tesoro
Power point presentazione chi trova un rifiuto trova un tesoroPower point presentazione chi trova un rifiuto trova un tesoro
Power point presentazione chi trova un rifiuto trova un tesoroGruppoEureka
 
chi trova un rifiuto trova un tesoro
chi trova un rifiuto trova un tesorochi trova un rifiuto trova un tesoro
chi trova un rifiuto trova un tesoroGruppoEureka
 
Educazione allo sviluppo
Educazione allo sviluppoEducazione allo sviluppo
Educazione allo sviluppoIl Sole Onlus
 
Report giovani, pari opportunità, ambiente sostenibile, expo 2015-def
Report giovani, pari opportunità, ambiente sostenibile, expo 2015-defReport giovani, pari opportunità, ambiente sostenibile, expo 2015-def
Report giovani, pari opportunità, ambiente sostenibile, expo 2015-defElena Garavaglia
 
Progetto educatori di pace
Progetto educatori di paceProgetto educatori di pace
Progetto educatori di paceChiarabaldini
 
Progetto: Io sono importante
Progetto: Io sono importante   Progetto: Io sono importante
Progetto: Io sono importante Simona Candeli
 
SLIDES CALCINAIA _ BUBAMARA
SLIDES CALCINAIA _ BUBAMARASLIDES CALCINAIA _ BUBAMARA
SLIDES CALCINAIA _ BUBAMARAPaolo Rossi
 
Il futuro che vorrei 2
Il futuro che vorrei 2Il futuro che vorrei 2
Il futuro che vorrei 2neple
 
Vivere! La scelta Civica per Verdellino e Zingonia: programma sintetico
Vivere! La scelta Civica per Verdellino e Zingonia: programma sinteticoVivere! La scelta Civica per Verdellino e Zingonia: programma sintetico
Vivere! La scelta Civica per Verdellino e Zingonia: programma sinteticoVivere!
 
Ospitalità Intercultura
Ospitalità InterculturaOspitalità Intercultura
Ospitalità InterculturaSimona Milazzo
 
Dispensa
DispensaDispensa
Dispensaneple
 
volontariato estivo 2013
volontariato estivo 2013volontariato estivo 2013
volontariato estivo 2013Davide Rancati
 
Servizio civile nelle ong
Servizio civile nelle ongServizio civile nelle ong
Servizio civile nelle ongOng 2.0
 
Chi siamo new deal 2010
Chi siamo new deal 2010Chi siamo new deal 2010
Chi siamo new deal 2010New Deal
 

Similaire à Growing up together (20)

ESN L'INCHIOSTRO
ESN L'INCHIOSTROESN L'INCHIOSTRO
ESN L'INCHIOSTRO
 
Power point presentazione chi trova un rifiuto trova un tesoro
Power point presentazione chi trova un rifiuto trova un tesoroPower point presentazione chi trova un rifiuto trova un tesoro
Power point presentazione chi trova un rifiuto trova un tesoro
 
chi trova un rifiuto trova un tesoro
chi trova un rifiuto trova un tesorochi trova un rifiuto trova un tesoro
chi trova un rifiuto trova un tesoro
 
X blog
X blogX blog
X blog
 
Educazione allo sviluppo
Educazione allo sviluppoEducazione allo sviluppo
Educazione allo sviluppo
 
ESN LA BROCCHI
ESN LA BROCCHIESN LA BROCCHI
ESN LA BROCCHI
 
Report giovani, pari opportunità, ambiente sostenibile, expo 2015-def
Report giovani, pari opportunità, ambiente sostenibile, expo 2015-defReport giovani, pari opportunità, ambiente sostenibile, expo 2015-def
Report giovani, pari opportunità, ambiente sostenibile, expo 2015-def
 
Progetto educatori di pace
Progetto educatori di paceProgetto educatori di pace
Progetto educatori di pace
 
Arezzo sve lata
Arezzo sve lataArezzo sve lata
Arezzo sve lata
 
UNORA REPORT 2017
UNORA REPORT 2017UNORA REPORT 2017
UNORA REPORT 2017
 
Progetto: Io sono importante
Progetto: Io sono importante   Progetto: Io sono importante
Progetto: Io sono importante
 
Bilancio sociale 2012
Bilancio sociale 2012Bilancio sociale 2012
Bilancio sociale 2012
 
SLIDES CALCINAIA _ BUBAMARA
SLIDES CALCINAIA _ BUBAMARASLIDES CALCINAIA _ BUBAMARA
SLIDES CALCINAIA _ BUBAMARA
 
Il futuro che vorrei 2
Il futuro che vorrei 2Il futuro che vorrei 2
Il futuro che vorrei 2
 
Vivere! La scelta Civica per Verdellino e Zingonia: programma sintetico
Vivere! La scelta Civica per Verdellino e Zingonia: programma sinteticoVivere! La scelta Civica per Verdellino e Zingonia: programma sintetico
Vivere! La scelta Civica per Verdellino e Zingonia: programma sintetico
 
Ospitalità Intercultura
Ospitalità InterculturaOspitalità Intercultura
Ospitalità Intercultura
 
Dispensa
DispensaDispensa
Dispensa
 
volontariato estivo 2013
volontariato estivo 2013volontariato estivo 2013
volontariato estivo 2013
 
Servizio civile nelle ong
Servizio civile nelle ongServizio civile nelle ong
Servizio civile nelle ong
 
Chi siamo new deal 2010
Chi siamo new deal 2010Chi siamo new deal 2010
Chi siamo new deal 2010
 

Growing up together

  • 2. Coordinamento editoriale: Wenddi Burger Grafica ed editing: Novella Benedetti Fotografie scattate dai volontari e dallo staff di InCo Testimonianze volontari/enti di accoglienza adattate e/o tradotte da InCo Stampato nel marzo 2012 presso Publistampa Trento
  • 3. Indice Da InCo 1 Il Servizio Volontario Europeo 3 Il progetto “Growing up together” 4 La parola ai volontari! 6
  • 4. Da InCo.. Il 2011 è stato molto speciale per InCo: non solo l'associazione è cresciuta ancora (grazie alla dedizione ed impegno di tutte le persone coinvolte) ma è stato l'anno dichiarato dalla Commissione europea come “del volontariato”. Per noi che lavoriamo direttamente con la promozione di programmi di scambi internazionali legati alla cittadinanza attiva e allo scambio interculturale, avere un anno dedicato a questo tema è un riconoscimento dell'importanza di quello che facciamo ogni giorno. E così durante il 2011 abbiamo conosciuto e ci siamo confrontati con diversi giovani attraverso le giornate informative; con lo sviluppo di nuove partnership locali ed internazionali; con la preparazione specifica dei volontari in partenza e successivo invio di decine di giovani italiani all'estero; con la stesura (ed approvazione) di tanti progetti di accoglienza, tra cui “Growing up together”, uno dei più complessi che abbiamo gestito durante il 2011 e a cui questa piccola pubblicazione fa riferimento. Per chi lavora “dietro le quinte”, con tutta la complessità nel gestire un progetto europeo di qualità che raggiunga gli obiettivi proposti, le testimonianze dei volontari e dei tutor degli enti di accoglienza sono un bene prezioso e prova che vale la pena l'investire nello SVE. Una prova del risultato raggiunto quindi, ma anche una fonte di ispirazione per altri giovani, altre organizzazioni e per la comunità in generale. Ciascuno dei 12 volontari coinvolti in questo progetto ha donato il suo tempo ed energia ad un'avventura che sicuramente non è stata sempre una passeggiata: le difficoltà ci sono sempre e non sono poche. 1
  • 5. Ciascuno di loro - a modo suo, con tempistiche diverse, e attraverso un percorso personale - è riuscito a superarle con l'aiuto dei partner (enti di invio, accoglienza e anche di coordinamento – noi di InCo) scoprendo e sviluppando capacità personali, attitudinali e a volte, anche professionali che serviranno per tutta la vita. Le 5 organizzazioni di accoglienza e la comunità locale hanno avuto uno stimolo e un contributo non indifferente e che ci auguriamo possa essere coltivato al lungo, anche con la presenza di nuovi volontari. Speriamo che questo materiale possa incuriosirvi, spiegando un po' cos'è lo SVE, come si è sviluppato il progetto “Growing up together” e, con le parole dei protagonisti, darvi esempi pratici di sentimenti, impressioni, situazioni affrontate, apprendimento e crescita personale. Buona lettura e grazie a tutti per la vostra collaborazione ed impegno! Wenddi Burger Coordinatrice SVE e responsabile del progetto “Growing up together” 2
  • 6. Il Servizio Volontario Europeo Lo SVE non è solo la cornice del progetto “Growing up together” ma un'opportunità per tutti i giovani tra 18 e 30 anni di intraprendere un percorso di apprendimento non-formale attraverso il volontariato in un'organizzazione senza fini di lucro. È un'esperienza unica perché è l'opportunità di mettersi in gioco: vivere per un periodo di tempo determinato (di solito, 6-12 mesi) in un altro Paese, lontano da famiglia ed amici, dalle abitudini del quotidiano; un periodo di stacco, per fare qualcosa di nuovo, conoscere meglio sé stessi ma anche gli altri. Lo SVE fa parte del programma “Gioventù in Azione”, finanziato dalla Commissione europea. Attraverso il programma, le associazioni che accolgono volontari propongono attività specifiche all'interno delle loro strutture. Così da una parte l'ente ha l'input della motivazione e idee dei volontari; dall'altra i giovani possono sviluppare idee in un “laboratorio protetto”. Al volontario viene garantito vitto, alloggio, corso di lingua, assicurazione sanitaria, supporto personale continuo e il 90% delle spese di viaggio andata e ritorno. Il volontario da parte sua mette a disposizione tempo (sono circa 35 ore in settimana) ed energia con responsabilità e motivazione. Tutto questo è possibile con i finanziamenti dalle agenzie responsabili (per l'Italia, l'Agenzia Nazionale per i Giovani e, a livello Europeo, l'Educational, Audiovisual and Cultural Executive Agency). Per partecipare bisogna essere appoggiati da un ente d'invio che si prende cura dei dettagli pratici. 3
  • 7. Il programma è pensato per essere il più inclusivo possibile: i volontari non vengono selezionati in base a titoli o competenze linguistiche, ma in base alla motivazione. Se ti sei incuriosito e credi che quest'opportunità potrebbe fare al caso tuo, viene a trovarci oppure visita il nostro sito: www.incoweb.org. L'Associazione InCo si trova a Trento, in via V. Veneto 75; il numero di telefono è lo 0461.523409 e la mail è sve@incoweb.org. Il progetto: "Growing up together" Il progetto “Growing up together” è un'iniziativa di InCo finanziata dall'Agenzia Esecutiva (n° contratto 188142-2-IS-2010-R2). Qui i 12 volontari provenienti da diversi Paesi (Armenia, Estonia, Portogallo, Spagna, Turchia, Ungheria ed Uruguay) hanno collaborato alle attività di organizzazioni italiane che operano con minori. Sono stati in Italia per 11 mesi, e hanno sostenuto gli educatori nel loro lavoro con i bambini e ragazzi, collaborando alla vita quotidiana ed organizzando attività educative e per il tempo libero. Gli enti di accoglienza coinvolti sono stati: VKE (a Bolzano, 2 volontari); Villaggio SOS di Vicenza (5 volontari); Villaggio SOS di Roma (2 volontari); Villaggio SOS di Saronno (1 volontario); e Villaggio SOS di Morosolo (2 volontari). 4
  • 8. VKE invece è un'associazion e che ha lo scopo di difendere il diritto al gioco per i bambini con la creazione e l'organizzazion e di aree ed attività ludiche. Le organizzazioni "Villaggio SOS", si prendono cura di minori le cui famiglie si trovano ad affrontare situazioni difficili e non hanno la possibilità di provvedere ai loro bisogni quotidiani. Nelle varie attività, bambini e ragazzi sperimentano un'atmosfera di casa e ricevono il supporto fisico e psicologico alla loro crescita. Crediamo che grazie al progetto i volontari e i minori assistiti hanno avuto la possibilità di imparare e crescere insieme - e da qui, il titolo del progetto! 5
  • 9. La parola aivolontari! Consapevolezza culturale: Judit, dall'Ungheria a Bolzano (VKE) Quando ero in Ungheria non ho mai pensato ci fosse un modo diverso di fare le cose. Accettavo tutto come un'impostazione predefinita. Poi sono partita per l'Italia: avere la possibilità di vivere ed essere coinvolti in un'altra cultura mi ha dato l'opportunità di guardare il mondo con occhi diversi e mettere in discussione tutto quello che avevo dato per scontato. Ho sempre pensato a me stessa come una cittadina del mondo, aperta a nuove esperienze e sfide, visto che ho viaggiato tanto e vissuto in altri paesi. Ma lo SVE mi ha dato una nuova esperienza: un'esperienza di “full immersion”. Non solo ho collaborato con persone del posto, ma ho lavorato per loro. Ho trascorso il mio tempo cercando di rendere le giornate dei bambini un po' più felici ed interessanti. E per essere in grado di fare questo, ho dovuto imparare a comprenderli in profondità e questo non sarebbe stato possibile senza conoscerne prima la cultura. Bolzano non è il posto più semplice in questo senso...Prima Impero Austro-ungarico, poi Italia (dopo la Prima Guerra Mondiale). Durante gli ultimi anni c'è stato un gran flusso di immigrati, in particolare da Albania e Pakistan. Questa piccola regione ha tre lingue ufficiali: italiano, tedesco e ladino.Bisogna proprio fare uno sforzo non indifferente per evitare di perdersi nel labirinto di “cosa si può fare e cosa non si può fare”. 6
  • 10. Come previsto, ho attraversato tutti gli alti ed i bassi anticipati dai sociologi. Ho avuto la “fase turistica” dove tutto sembrava perfetto ed emozionante; ho avuto scontri culturali; ho attraversato lo shock culturale quando mi sentivo sola e nulla sembrava avere un senso... credo di essere finalmente arrivata alla stabilità verso la fine. Vivere in una nuova cultura non è facile, ma ho imparato a trattare con le giornate difficili e a trarne beneficio. Ho imparato a osservare e comprendere i nuovi modi di fare e adottare le pratiche che mi piacevano nel mio “inventario comportamentale personale”. Nella lettera motivazionale che avevo scritto come parte della mia candidatura per questo progetto SVE, ho scritto che volevo allargare i miei orizzonti, perché mi sembrava un'espressione di fantasia, ma è solo ora che ho davvero capito cosa vuol dire in pratica! Credo che quello che ho ottenuto da quest'anno a Bolzano è la tolleranza, che per me significa accettare e cercare di capire che ci sono tanti modi di essere e/o di fare le cose; l'apertura e la volontà di andare più a fondo, analizzare e non aver paura delle cose che sembrano diverse o assurde, rendendomi conto che, anche se siamo condizionati da una serie di comportamenti che portiamo dentro, alla fine siamo tutti esseri umani che condividono gli stessi bisogni, le stesse paure e le stesse speranze. Riscoprendo memorie e sentimenti puri: Čeren, dalla Turchia a Bolzano (VKE) Vivere in un altro paese, con un'altra lingua e cultura, senza le vecchie abitudini di sempre: è come essere ritornato al momento della nascita... indipendentemente da chi tu sia o dalla tua età! 7
  • 11. Sarà sempre lo stesso... ti senti come un bambino piccolo, ma allo stesso tempo bisogna essere più adulti che mai. Con questa sensazione incredibile (ovviamente all'inizio non è possibile rendersi conto che questa sia una sensazione incredibile), ho cominciato a scoprire ed imparare sulla vita, su me stessa e sulla comunicazione con le persone. E alla fine di questo servizio, vado a casa con tante finestre nuove nella mia mente e nel mio cuore. Tutte le difficoltà e gli shock culturali mi hanno resa più coraggiosa, più comprensiva e più aperta. Credo che quando stiamo crescendo ci dimentichiamo alcuni sentimenti “puri” e cominciamo a usare modi di relazionarci più complicati. Lavorare con i bambini mi ha restituito tutte queste sensazioni che avevo dimenticato. E ho imparato tante cose da loro anche attraverso il ricordo della mia stessa infanzia... 8
  • 12. Imparare ad affrontare la realtà: Rebeca, dalla Spagna a Vicenza (Villaggio SOS) "Quando i Ero volontaria ed un ragazzodove15. Facevo6 quello di (8-10 anni) in una casa di c'erano bambini volontariarrivano i cui c'era bisogno: pulire, cucinare, aiutare con i bambinihanno tante compiti, giocare…mi sentivo una sorella maggiore. domande; dopo averli LavorareSpesso minori in difficoltà che èdobbiamo con non sempre conosciuti, pensano difare risolvere aiutando i bambini a capire qual è il facile. sorgono conflitti un'esperienza simile perché hanno un esempio modo arrivata ero ingestire la situazione. Quando migliore per da imitare" ero abituata e un po'difficoltà,mio po' perché non sono per il un scarso italiano. Villaggio SOS Vicenza imparato e midire di più sicura;contenta competenza Ora posso sento essere questa perché ho che ho acquisito vorrei continuare a svilupparla. Quello che mi è piaciuto di più di questo progetto è il lavoro con bambini e sentirmi utile. Devo dire che lo SVE è stato molto arricchente; la cultura italiana non è troppo diversa da quella spagnola, soltanto un po'. E l'opportunità di essere volontario in un altro paese mi ha permesso di viaggiare, conoscere persone e convivere con altri volontari. Credo che questo ci faccia vedere tutto in prospettiva ed insegni davvero il rispetto. Per me, l'esperienza può diventare molto bella se uno sa approfittarne, se si viene con motivazione, voglia di imparare, e di regalare il meglio di sé. 9
  • 13. Le basi del volontariato: Carolina, dall'Uruguay a Vicenza (Villaggio SOS) "La figura della Sono stata volontaria nella casa “Mamma con volontaria è importante bambino”, dove ci sono le madri con i figli che peruno scambio diculture e hanno difficoltà e sono lì per continuare a vivere tradizioni, perpermettere insieme; a seconda delle situazioni, i figli possono essere affidati ad un'altra famiglia per anche a leidisperimentarsi avere una vita migliore. Ho avuto tanti momenti e crescere. Durante l'arco per stare con le mamme e parlare di cose dell'anno, Carolina ha diverse. Mi raccontavano della loro vita o io acquisito maggiore raccontavo qualcosa della mia, così ci sicurezza, autostima, siè divertivamo un po' e si dimenticavano per un aperta edè maturata.” attimo dei loro problemi... a volte invece, mi raccontavano i loro problemi ed io le ascoltavo. Villaggio SOS Vicenza Lavorare in questa casa mi ha fatto imparare tante cose sulle relazione madre-figlio, mi ha fatto capire meglio come trattare un bambino che vive in questa situazione e anche come trattare una mamma. Dal mio punto di vista, essere volontario significa avere una mente aperta per non discriminare e aver voglia di aiutare le persone in situazioni difficili. Non significa aiutare come un'assistente sociale ma almeno provare ad aiutare le persone a sentirsi al loro agio e stare bene. Significa anche essere aperto a nuove culture che sono diverse della nostra: non solo la cultura del Paese di accoglienza ma anche degli altri volontari; possiamo imparare tante cose insieme... penso che per un'attività come questa si debba stare attenti perché è bello capire i problemi degli altri ma bisogna avere la mente forte per non diventare tristi: i bambini sono troppo carini, ma è duro accettare che abbiano sofferto. 10
  • 14. Oltre a questo, la nostalgia di casa e le difficoltà del quotidiano: sono arrivata senza sapere niente d’italiano e tutti sono stati molto disponibili con me, ma quando non parli la stessa lingua la barriera è grande. Devo dire che questo è stato difficile, poi ho imparato a parlare non solo italiano ma anche quel mix di tutte le lingue come italiano, spagnolo, inglese e anche le mani, la faccia, i disegni... Tutto serve per comunicare (sempre che l’altra persona abbia la voglia di capire). Questa esperienza mi ha dato tante ricchezze e le porterò tutte nel mio paese. Voglio lavorare nell'ambito sociale; ora ho un'esperienza concreta e ho imparato tanto di loro ma anche di me stessa. Sono cresciuta e ora so un po' meglio cosa voglio fare della mia vita e soprattutto cosa non voglio fare! Ho imparato molto con gli altri volontari e tutte le persone che ho conosciuto: siamo diversi ma possiamo stare insieme, essere amici e divertirci. Certo, non sempre possiamo essere d'accordo, ma così è la vita e nonostante questo, possiamo provare e imparare nuovi modi di vivere in pace. 11
  • 15. Viaggi e culture: Gökhan, dalla Turchia a Vicenza (Villaggio SOS) Credo che questa esperienza mi abbia fatto riflettere molto sulla consapevolezza culturale: siamo tutti uguali ma allo stesso tempo, non lo siamo. Similitudini e differenze sono entrambe importanti e nessuno dovrebbe pensare "la mia tradizione" è migliore degli altri. Ci sono tanti modi per risolvere "Gökhan ha svolto un ottimo gli stessi problemi, raggiungere lo stesso lavoro in Casa Ragazzi. Una obiettivo, vivere la vita e se riusciamo a persona affidabile e digrande vedere questo, la vita diventi più colorata. apertura, estremamente disponibile La casa in cui ho collaborato si chiama con gli oper torie molto efficiente a "Casa Ragazzi", e ospita sei giovani (15-17 nelle mansioni. Ir gazzigli sono a anni). Collaboravo nella cura alla casa ma realmente affezionatie luisiè soprattutto aiutavo i giovani. Lo staff è rivelato perloro un ottimo Soprattutto nelle difficoltà linguistiche: mi riferimento. Nella sua calma, serenità sempre stato amichevoli e cordiale. aiutavano e cercavano sempre di capirmi. e gr nde operosità è stato disicuro a Durante questa esperienza ho trascorso il un prezioso esempio e sono molto mio tempo provando a sentirmi in empatia contento diaverlo avuto in aiuto nel con i giovani e cercando di aiutarli, mio lavoro” incontrando un sacco di persone di diversi Paesi e viaggiando durante le vacanze. Villaggio SOS Vicenza Credo che quello che mi ha colpito di più sia stata la facilità di viaggiare se si è cittadini dell'UE! Essendo turco, questo non mi era mai stato possibile. Viaggiare è stato facile ed economico, senza problemi di visto... un modo incredibile per conoscere altre culture. Ma quello che mi è piaciuto di più è stato trascorrere tempo con i ragazzi: 12
  • 16. c'era una buona connessione e questo mi ha fatto felice! Inoltre ho imparato come gestire tempo e budget: competenze che mi saranno utili nel lavoro e nella vita personale. Crescita personale: Violeta, dalla Spagna a Vicenza (Villaggio SOS) "Abbiamo lavorato Abitare lontano da genitori ed amici mi ha fatto insieme: dall'accudimento pensare, e mi sono accorta che sono capace di deibambinialla pulizia fare tante cose da sola! Ora mi sento una degli spazi. Abbiamo persona indipendente. Posso dire che questa giocato con loro, inventato oltre a imparare e rispettare tanti tipi diversi di nuove attività, scoperto esperienza mi abbia fatto maturare tantissimo persone. Mi sono piaciute molte cose... ma str tegie pergestire quelli a quello che è stato più importante per me è il più difficili. Viole ha lavoro con i bimbi! Sono loro il senso del mio lasciato un pezzetto di SVE, era per loro che ogni mattina andavo a Spagna in ognibambino lavorare con il sorriso! Sono così felice di aver che or sa riconoscerla a tantissi nelle cartine geogr fiche" a trascorso quest'anno con loro... ho imparato mo! Per Villaggio SOS Vicenza me il più bel momento del giorno era quando i bimbi mi vedevano arrivare e venivano di corsa da me, mi davano un grande abbraccio e un bacino, e dopo continuavano a giocare! È un'esperienza unica al mondo! 13
  • 17. Adattandosi a diversi contesti: Paola, dall'Uruguay a Vicenza - passando per Roma! (Villaggio SOS) "Disolito la figura del Ho cominciato il mio volontariato a Roma ed volontario non è conosciuta ero molto felice: per me vivere lì era un dall'esterno e nelmomento in sogno. IlFacile perché stavo ancora imparando lavoro all'inizio era facile ma anche cuiavviene invece viene vista e difficile perché non sapevo bene l'italiano. difficile. positivamente e sopratutto Dopo la situazione si è invertita: ha iniziato ad apprezzata da moltiperché essere più facile comunicare e difficile lasciare ilproprio sviluppare il lavoro. Ho avuto diverse difficoltà Paese/famiglia perun anno che poco a poco si sono sommate facendo non è da tutti" diventare il tutto pesante. Dopo aver pensato Villaggio SOS Vicenza è e parlato molto con tutte le persone coinvolte, stato deciso di spostarmi in un'altra organizzazione. Un'opportunità unica e che non sarebbe stata possibile senza l'aiuto di InCo. L'esperienza è stata comunque positiva perché ho avuto l'opportunità di stare in quella città, ho conosciuto delle persone che sono ancora nel mio cuore. Ma anche perché ho avuto delle difficoltà da cui ho imparato tantissimo. A Vicenza ho trovato veri amici e anche una famiglia, composta da volontari, operatori e specialmente bambini che mi hanno cambiato la vita, la forma di vedere il mondo, mi hanno aperti gli occhi... Il volontariato è stato molto positivo. Mi ha cambiato la vita per meglio! Ho imparato sulle diverse culture e forme di vedere le cose. Per venire qui ho fatto un percorso difficile, cominciando dal lasciare la mia vita in Uruguay e arrivare in un Paese molto simile ma anche molto diverso. Ma è stata la cosa migliore che mi sia capitata nella vita! Posso dire che dopo lo SVE sono una persona diversa, migliore. 14
  • 18. Famiglia allargata: Marina, dall'Armenia a Roma (Villaggio SOS) "La sola presenza del Ho lavorato con adolescenti apiace come acui, volontario internazionale ha esagerati (e quindi non è sempreessere tutti i giovani del mondo, stato rimandato all'intera comunità l'idea di facile).sapevo l'italiano.arrivata in quasi Quando sono Italia essere cittadinidelmondo, che anche non inglese e anche i Parlavo erano noie inostriragazzisiamo sempre a parlarlo per comunicare con giovani potenziali volontariin un futuro. La me... è stato incredibile vedere in quanti costretti figura delvolontario è uno stimolo modi si possa comunicare, anche con allo scambio diesperienze e dimodi gesti ed immagini. dipensare pertutti" Villaggio SOS Roma modo di vivere, lingua. cultura, abitudini, Tutto era nuovo: cibo, A volte mi sono sentita come un'aliena... comunque, ora posso comunicare perfettamente; e mi sento parte della loro grande famiglia! Le giornate erano sempre piene di eventi; durante l'estate sono andata con i bambini al lago di Caldonazzo in un campeggio pieno di attività: calcio, nuoto, cinema, feste per ballare. È stato il periodo più vivo ed intenso: sono stati giorni positivi, di nuove scoperte, decostruzione di stereotipi, crescita personale. Un'esperienza incredibile per me! Ora, guardando indietro, posso dire con orgoglio che anche se ci sono stati giorni di stanchezza, ho fatto del mio meglio con piacere e sono riuscita a dare il mio contributo personale. Quei giorni mi mancheranno un sacco, ma mi mancheranno specialmente i bambini... 15
  • 19. Suggerimenti per futuri volontari: Ergün, dalla Turchia a Saronno (Villaggio SOS) Essere un volontario al Villaggio è stata un'esperienza incredibile! Tutte le persone che lavorano lì e i volontari locali sono stati molto gentili con me. Naturalmente ho avuto momenti difficili ma con il loro supporto ho risolto tutto. Direi che fare uno SVE è decisamente un'esperienza importante, e per questo anche la preparazione per questa avventura lo è...Ci sono alti e bassi ed è necessario essere aperti a nuove esperienze e ad imparare da ogni situazione; non avere paura di chiedere o di commettere errori. Ho dovuto gestire tempo, soldi e responsabilità. Tutto questo mi ha fatto scoprire competenze sconosciute in me, come quella di affrontare la solitudine, percepire l'apprendimento e il mio cambiamento. Ho imparato l'italiano da zero e ora posso esprimermi abbastanza bene. Dato che "Il successo delprogetto èavevo studiato inglese per tanti anni, è quello diaveravuto a disposizione stato difficile adattarmi ad usare l'italiano come lingua quotidiana. Ma una risorsa da affiancare aglipoco a poco ce l'ho fatta e presto sono educatorie sopratutto airagazzicheriuscito a capire amici e colleghi. hanno potuto misurarsicon le Quando provavo a parlare con gli altri diversità dichiproviene da un altro non ho mai badato agli errori di lingua... paese. Conoscere altre abitudini vedevo sempre quei momenti come favorisce l'abbattimento delun'opportunità per imparare. pregiudizio e delle difficoltà" Villaggio SOS Saronno 16