SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  6
Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio - 11
SOMMARIO
Il legno è impiegato nella produzione di formaggi
tradizionali italiani in caseifici artigianali. Tuttavia esso
è una potenziale fonte di microrganismi alterativi, in
grado di deprezzare le produzioni lattiero-casearie,
in quanto difficilmente sanificabile con le tecnologie
disponibili sul mercato. È qui presentata un’indagine
sulla microflora presente negli scaffali di legno impiegati
nella stagionatura di un formaggio a crosta lavata,
mediante diverse tecniche di indagine microbiologica. I
risultati individuano un complesso ecosistema costituito
da microrganismi eucarioti e procarioti. La sanificazione
degli scaffali è svolta con ozono dimostrando che
questi, abbinato a una pulizia adeguata, assicura una
completa sanificazione del legno, permettendo una
corretta stagionatura. Il lavoro illustra una innovativa
applicazione dell’ozono come utile strumento per
la preservazione delle produzioni alimentari tipiche
attraverso il mantenimento dei tradizionali strumenti di
lavorazione.
SUMMARY
Wood is used in the production of some traditional Italian
cheese in dairies. However, this is a potential source of
spoilage agents, able to depreciate cheese, since it is
difficult to sanitise effectively using the technologies
available on the markets. A characterization, by means
of plate count, swap or contact dishes was performed
on the microflora found on the wooden shelves used in
the seasoning of a smear-ripened cheese. The Results
identified a complex ecosystem constituted by eukaryotic
and prokaryotic microorganisms. After the microbial
survey, the sanitization of wooden shelves was carried
out using ozone. Results indicated that the ozone,
coupled with an adequate cleaning of the shelves,
ensures a complete sanitization of the wood, allowing a
safe seasoning of the cheese, while maintaining the use
of ancient materials in the building of food factories. In
conclusion, this work displays a promising application of
ozone that proves to be a useful tool in the preservation
of traditional food productions.
INTRODUZIONE
Illegnoèunmaterialetradizionaleche
oggi trova applicazioni nella realizza-
zionedialcunialimentifermentatitra-
dizionali, come il vino, la birra, l’aceto
eiformaggi.L’usodellegnonellapro-
duzionediquestialimentihavantaggi
scientificamentedimostrati,comel’in-
tensoscambiochimicotraalimentoe
ambiente o il rilascio di composti con
rilevanzasensoriale.Inalcunicasiille-
gnoospitaunmicrobiotapeculiaredi
una determinata produzione alimen-
tare e quindi in grado di determinar-
ne, in tutto o in parte, la tipicità e la
riconoscibilità sul mercato. Al di là di
queste ragioni tecniche esistono poi
motivazioni edonistiche e di marke-
ting che suggeriscono come il legno
rimanga un materiale indispensabile
nell’allestimento di laboratori dediti
allaproduzionedialimentitradizionali.
Purtroppo,l’usodellegnoèaccompa-
gnatoanchedaproblemi.Illegnoèun
ambienteidealeperlacolonizzazione
microbicagrazieallasuaporositàealla
R. Guzzon* - E. Franciosi - I. Carafa - R. Larcher - K. Tuohy
Fondazione Edmund Mach - Via Mach 1 - 38010 San Michele all’Adige - TN - Italia
*email: raffaele.guzzon@fmach.it
L’ozono, un innovativo
strumento per il controllo
microbiologico
in aziende lattiero-casearie
tradizionali
The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies
Parole chiave: ozono, formaggio, legno, stagionatura, microorganismi alterativi, alimenti tradizionali
Key words: ozone, cheese, wood, seasoning, spoilage microorganisms, traditional food
sua inerzia chimico/fisica, in grado di
ridurrefortementel’attivitàdellamag-
giorpartedegliagentidisanificazione.
Lo scopo di questo lavoro è quello di
valutare, dopo un’accurata indagine
circa lo stato microbiologico delle
strutture in legno utilizzate nella sta-
gionatura di formaggi, diversi meto-
di per la loro pulizia e sanificazione
basati sull’impiego dell’ozono. Que-
sta molecola trova già numerose ap-
plicazioninell’industriaalimentarein
quanto ha una provata attività anti-
microbica, abbinata ad una elevata
eco-sostenibilità e semplicità di uso
in quanto tende a scomparire in bre-
vissimo tempo senza lasciare alcun
residuo. Le tecnologie produttive
oggi disponibili consentono poi una
notevole flessibilità e adattabilità a
diversi contesti sia in termini dimen-
sionali che di modalità operative.
Traidiversicontestiincuierapossibi-
leoperareinambitolattiero-caseario
si è scelto uno dei più complessi, ov-
vero le assi utilizzate per la stagiona-
tura di un formaggio a crosta lavata,
12- Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio
tipico dell’arco alpino. Questa tecno-
logia di stagionatura vede il periodi-
co lavaggio della superficie esterna
delle forme di formaggio con una
salamoia, durante tutto il periodo
dell’affinamento,inlocalitradizionali
comegrotte.Ilperiodicoumettamen-
to della crosta apporta al formaggio
note sensoriali originali, sulle quali è
basata parte della sua riconoscibilità
sulmercato,mastimolaanchel’insor-
genzadiun’abbondantepopolazione
microbica in grado, se non controlla-
ta, di alterare le forme di formaggio
poste in stagionatura. Questo lavo-
ro si propone quindi di individuare
applicazioni innovative dell’ozono
nell’industria casearia per migliorare
e tutelare la produzione di formaggi
tradizionali.
MATERIALI E METODI
Nel presente lavoro sono state prese
in considerazione tavole di larice (di-
mensione 300 x 40 x 5 cm) utilizzate
perlastagionaturadiformaggiacro-
sta lavata dell’arco alpino. Le tavole
provengono da uno stabilimento
produttivo tradizionale e sono state
utilizzate per due anni prima dell’in-
dagine microbiologica e del succes-
sivo trattamento con ozono. Tutte
le tavole sono state tagliate longi-
tudinalmente, ottenendo porzioni
di lunghezza pari a 1 m. Sono stati
presi in considerazione tre diversi
trattamenti di pulizia e sanificazio-
ne. Un trattamento tradizionale, già
utilizzato in caseificio, e consistente
nel lavaggio delle tavole con acqua
calda (50°C) ad alta pressione, e due
trattamenti con ozono. I trattamenti
con ozono sono stati svolti sia utiliz-
zando ozono gassoso, in una appo-
sita camera di trattamento (volume
2500 L), sia immergendo le tavole in
un bagno di acqua (100 L, tempera-
tura15°C)preventivamentearricchi-
ta con ozono (40 g/h). In entrambi i
casi il trattamento è durato 6 ore.
La determinazione della carica mi-
crobicasuperficialeèstataeffettuata
secondo quanto previsto dalla ISO
1859(2004).Nelleanalisicontampo-
neèstatacampionataunasuperficie
pari a 100 cm2
. In seguito il tampone
è stato trasferito in una fiala conte-
nente diluente per microbiologia e
da qui, dopo appropriate diluizioni
decimali, seminato su terreni di cre-
scita specifici per lieviti (WL), batteri
lattici (MRS e LB), conta microbica
totale (PCA) e coliformi (VRBA). Nel
caso di campionamenti effettuati
con Piastre Petri Contact (Sarsted,
Germany), queste sono state diret-
tamente allestite con i diversi terreni
selettivi. I risultati sono stati espressi
come unità formanti colonia (UFC)
perunitàdisuperficie,comeindicato
dalla norma ISO 7218 (2007).
RISULTATI E DISCUSSIONE
Le risultanze delle indagini micro-
biologiche sulla superficie delle ta-
vole di stagionatura, prima dei trat-
tamenti di lavaggio e sanificazione,
sono riportate in Tab. 1. La carica
microbica totale risulta essere molto
elevata, superiore al milione di UFC
per cm2
di superfice. Una tale con-
centrazione microbica risulta supe-
riore,dialmeno3unitàlogaritmiche,
a quanto comunemente trovato in
superfici di stabilimenti alimentari
tradizionali costituite da materiale
non facilmente sanificabili come
legno, pietra o cemento. Tale situa-
zione è sicuramente da imputarsi al
trattamento di bagnatura della cro-
sta del formaggio che, aumentan-
do l’umidità del sistema, stimola la
crescita microbica. All’interno della
popolazione le forme batteriche do-
minanonettamenterispettoailieviti
(Tab. 1). Da un’indagine microbio-
logica più approfondita è possibile
evidenziare la presenza di numerosi
	Tabella 1 - Contaminazione microbica delle tavole di legno di larice per la stagionatura di formaggi a crosta lavata.
	 Campione 	 Conta microbica totale a	 Lieviti totali 	 Conta batterica
		 30°C (UFC/cm2
) 	 (UFC/cm2
)	(UFC/cm2
)
	 Tavola nativa
	 (n = 10) 	 2,5 ± 1,6 x 106
	 1,2 ± 0,9 x 105
	 2,4 ± 1,6 x 106
	 Tavola dopo lavaggio
	 tradizionale con acqua calda
	 (n = 10) 	 1,1 ± 0,9 x 104	
3,8 ± 6,2 x 102	
1,7 ± 1,1 x 104
Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio - 13
generi microbici non strettamente
legati alla caseificazione. I batteri
appartenenti al genere Lactococcus
rappresentano meno dell’1% della
popolazione; non è stato possibile
individuare batteri Coliformi. Anche
traifunghinonsievidenzianospecie
con rilevante significato tecnologi-
co. Queste prime evidenze indicano
come la popolazione microbica pre-
sente sulle tavole di stagionatura sia
del tutto peculiare rispetto a quanto
solitamente isolato in ambiente ca-
seario. Tali differenze sono proba-
bilmente riconducibili allo specifico
ambiente considerato in questo la-
vorochepresentafattoriselettividel
tutto singolari tra cui l’elevata umi-
dità associata a notevoli concentra-
zioni saline, la presenza di materiali
porosi come il legno ove le colonie
microbichepossonoistallarsi(Fig.1)
e temperature molto basse, inferiori
a 15°C, dovute alla permanenza in
grotte delle tavole.
Ilsuccessivostepdellavorohariguar-
dato l’analisi microbiologica delle
tavole, dopo il tradizionale lavaggio
con acqua calda ad alta pressione. Il
trattamento ha indotto un abbatti-
Fig. 1 - Osservazione (60X) della superficie delle
tavole di legno di larice per la stagionatura
di formaggi a crosta lavata. È evidente
l’abbondante residuo organico lasciato dal
formaggio e la struttura eterogenea del legno.
mento piuttosto limitato della carica
microbica, prevalentemente a carico
deilievitimentreibatterisonorimasti
presenti in concentrazioni superiori
alle105
UFC/cm2
(Tab.1).Lascarsaeffi-
cacia del trattamento di lavaggio tra-
dizionaleèprobabilmentedaattribu-
irsi a due fattori: la natura porosa del
legno che favorisce l’insediamento
profondodiformemicrobicheel’atti-
vitàbiofilmogenadeimicrorganismi,
in grado di creare strutture esocellu-
lari resistenti ai trattamenti di pulizia.
Dal punto di vista qualitativo, non si
evidenziano variazioni significative
dellespeciemicrobichepresentisulle
tavole. Prevalgono microrganismi di
scarso valore tecnologico ma forte-
mente adatti al particolare contesto
oggetto di indagine.
Come descritto nel precedente pa-
ragrafo l’ozono è stato testato come
agente sanitizzante sia in forma
gassosa che liquida, considerando
sia le tavole non lavate che quel-
le precedentemente pulite con il
trattamento tradizionale. La scelta
di utilizzare l’ozono in due diver-
se forme è dettata dalla possibilità
di adattare il trattamento a diversi
contesti operativi. L’ozono gassoso
risulta più adeguato al trattamento
di celle di affinamento o stagiona-
tura o comunque ad aree confinate
e di conformazione elementare ove
è possibile garantire una omogene
distribuzione del gas (botti, vasche,
silos). La soluzione acquosa è invece
da preferirsi nel caso di strutture di
piccole dimensioni ma caratteriz-
zate da design complesso ove una
fase liquida trova maggiore facilità
di penetrazione. In Fig. 2 è riportato
il calo della popolazione microbica
misurato sulle tavole non lavate,
dopo i diversi trattamenti con ozo-
Fig. 2 - Abbattimento microbico su tavole di legno di larice per la stagionatura di formaggi a crosta
lavata ottenuto con trattamenti con ozono in fase gassosa e acquosa.
14- Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio
no. Analogamente in Fig. 3 sono
riportati i risultati dei test condotti
sulle tavole precedentemente la-
vate. Nel caso delle tavole sporche
l’ozono in fase acquosa ha dimo-
strato la maggiore efficacia, abbat-
tendo la popolazione microbica al
di sotto delle 2 unità logaritmiche
(Tab. 2). Nelle stesse condizioni
operative l’ozono gassoso ha dato
risultati non significativi, in quanto
la carica microbica è rimasta immu-
tata, nell’ordine delle 6 unità loga-
ritmiche per cm2
. I test svolti sulle
tavole lavate hanno dato risultati
diametralmente opposti. In questa
situazione l’ozono gassoso ha dato i
migliori risultati determinando una
sostanziale sterilità delle tavole di
legno (Tab. 2), laddove l’ozono in
fase acquosa ha lasciato una carica
microbica residua nell’ordine del-
Fig. 3 - Abbattimento microbico su tavole di legno di larice per la stagionatura di formaggi a crosta
lavata, sottoposte a trattamento di pulizia con acqua calda ad alta pressione, mediante trattamenti
con ozono in fase gassosa e acquosa.
le 4 unità logaritmiche, risultando
pertanto non soddisfacente. Il di-
verso comportamento dell’ozono
è da ascrivere sia al meccanismo di
azione di questo agente sanifican-
te, sia al diverso stato delle tavo-
le (Fig. 4). Nel primo caso, ovvero
quello relativo ad assi non preven-
tivamente lavate, l’ozono acquoso
ha consentito anche una rimozione
fisica del biofilm superficiale ed una
maggiore efficacia di penetrazione
nel legno. Tuttavia l’elevata presen-
za di sostanza organica ha ridotto
l’efficacia dell’ozono consentendo
la sopravvivenza di una, seppur li-
mitata, popolazione microbica. Nel
secondo caso, su di una superficie
già priva di residui organici (Fig. 4),
l’ozono gassoso ha esplicitato l’a-
zione più efficace in quanto imme-
diatamente disponibile all’azione
antimicrobica senza interferenze
di natura chimico/fisica dovute alla
presenza di acqua.
CONCLUSIONI
Le produzioni alimentari tradizionali
incontranooggidifficoltàdovutealla
necessità di garantire adeguati stan-
Tabella 2 - Popolazione microbica residua sulle tavole di legno di larice per la stagionatura di formaggi a crosta lavata dopo trattamenti con ozono.
	 Campione 	 Trattamento	 Conta microbica totale a 30°C	 Lieviti totali	 Conta batterica
			 (UFC/cm2
) 	 (UFC/cm2
)	(UFC/cm2
)	
	 Tavole native
	 (n = 5)	 Ozono gassoso	 1,1 ± 1,2 x 104	
3,1 ± 3,6 x 105	
3,1 ± 3,6 x 105
	 Tavole lavate
	 (n = 5)	 Ozono gassoso	 7.5 ± 3.0	 <1	 5,0 ± 2,0
	 Tavole native
	 (n = 5) 	 Ozono acquoso	 3,0 ± 2,5 x 101	
1,9 ± 2,0 x 102	
2,4 ± 1,7 x 102
	 Tavole lavate
	 (n = 5)	 Ozono acquoso	 <1	 3,8 ± 3,5 x 103	
7,9 ± 3,8 x 103
Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio - 15
dard igienici in laboratori e impianti
produttivi tradizionali, costruiti con
materialispessodidifficiletrattamen-
to. L’eliminazione di questi materiali
a favore di impianti più moderni non
sempre è praticabile sia per motivi
legati al marketing, sia per ragioni
di tipo tecnologico. Il legno ad oggi
risulta difficilmente sostituibile in di-
versi contesti agroalimentari e per-
tanto l’individuazione di adeguati
mezzi di sanificazione è di primaria
importanza. In questo contesto l’o-
zonorappresentaunvalidostrumen-
to. Già ampiamente sperimentato su
prodottiortofrutticoli,uva,bottievasi
vinari, oggi è dimostrata per la pri-
Fig. 4 - Confronto tra tavole native (A) e dopo
il lavaggio e il trattamento con ozono in fase
gassosa (B).
ma volta la sua applicabilità a cotesti
lattiero caseari tradizionali. Anche in
questa situazione l’ozono è risultato
essere un agente sanitizzante dota-
to di ottima attività antimicrobica, in
particolare laddove trattamenti pre-
ventivi di pulizia abbiano eliminato i
residuiorganicipiùgrossolani.Inque-
sto modo è stato possibile ottenere
un completo abbattimento della ca-
ricamicrobicacontaminanteanalogo
a quello comunemente ottenibile su
materiali plastici e gli acciai.
RINGRAZIAMENTI
Si ringrazia Davide Zironi (Moving Fluid) per il
supporto tecnico legato alla fornitura del ge-
neratore di ozono e l’interesse dimostrato per
questa sperimentazione.
BIBLIOGRAFIA
-	 Brennan N.M., Cogan T.M., Loessner M., &
Scherer S. (2004). Bacterial surface-ripened
cheeses.Fox,P.F.,McSweeney,P.L.H.,Cogan,
T.M.,&Guinee,T.P.(Eds.),Cheese:Chemistry,
physics and microbiology (3rd ed.) Elsevier,
London, UK 2, 199-225.
-	 Corsetti A., Rossi J., & Gobbetti M. (2001). In-
teractionsbetweenyeastsandbacteriainthe
smear surface-ripened cheeses. International
Journal of Food Microbiology, 69, 1-10.
-	 Dolci P., Zenato S., Pramotton R., Barmaz A.,
AlessandriaV.,RantsiouK.,&CocolinL.(2013).
Cheese surface microbiota complexity:
RT-PCR-DGGE, a tool for a detailed picture?
International Journal of Food Microbiology,
162, 8-12.
-	 Fontana C., Cappa F., Rebecchi A., & Coccon-
celli P. S., (2010). Surface microbiota analysis
of Taleggio, Gorgonzola, Casera, Scimudin
and Formaggio di Fossa Italian cheeses.
International Journal of Food Microbiology,
138, 205-211.
-	 Guzzon R., Nardin T., Micheletti O ., Nicolini
G., Larcher R. (2013). Antimicrobial activity of
ozone. Effectiveness against the main wine
spoilage microorganisms and evaluation of
impact on simple phenols in wine. Australian
journal of grape and wine research, 19, 180-
188.
-	 GuzzonR.,WidmannG.,MalacarneM.,Nardin
T., Nicolini G., Larcher R. (2011). Survey of the
yeast population inside wine barrels and the
effects of certain techniques in preventing
microbiological spoilage. European food
research and technology, 233, 285-291.
-	 Horvitz S., Cantalejo M.J. (2014). Application
of ozone for the Postharvest Treatment of
FruitsandVegetables.Criticalreviews infood
science and nutrition. 54, 312-339.
-	 MahapatraA.K.,MuthukumarappanK.,Julson
J.L.(2005).Applicationsofozone,bacteriocins
and irradiation in food processing: a review.
Critical reviews in food science and nutrition,
45, 447-461.
-	 Mariani C., Briandet R., Chamba J. F., Notz E.,
Carnet-Pantiez A., Eyoug R.,N., & Oulahal N.
(2007). Biofilm Ecology of Wooden Shelves
Used in Ripening the French Raw Milk Smear
CheeseReblochondeSavoie.JournalofDairy
science, 90, 1653-1661.
-	 Marriott N., Gravani R.B. (2006). Principles of
Food Sanitation. Springer eds.
anno 53 - n. 554
febbraio 2015
INDUSTRIE
ALIMENTARI
CON IL PATROCINIO DI
Sped.inA.P.-D.L.353/2003(Conv.inL.27/02/2004n°46)art.1comma1DCBTO-n.02/2015-IP-ISSN0019-901X
CHIRIOTTI EDITORI - 10064 PINEROLO - ITALIA - Tel. 0121393127 - Fax 0121794480 - info@chiriottieditori.it
Exellence in
Colour Management
Precise colour control is essential. More objective than the human eye.
Giving Shape to ideas

Contenu connexe

En vedette

Ozono sanificazione sostenibie per la cantina
Ozono sanificazione sostenibie per la cantinaOzono sanificazione sostenibie per la cantina
Ozono sanificazione sostenibie per la cantinaMovingfluid srl
 
Tutto sull'utilizzo del gas ozono
Tutto sull'utilizzo del gas ozonoTutto sull'utilizzo del gas ozono
Tutto sull'utilizzo del gas ozonoMarco Consiglio
 
Ozono in cantina Massima Igene Zero Residui
Ozono in cantina Massima Igene  Zero ResiduiOzono in cantina Massima Igene  Zero Residui
Ozono in cantina Massima Igene Zero ResiduiMovingfluid srl
 
Tecnologie non aggressive per la conservazione degli alimenti: il trattamento...
Tecnologie non aggressive per la conservazione degli alimenti: il trattamento...Tecnologie non aggressive per la conservazione degli alimenti: il trattamento...
Tecnologie non aggressive per la conservazione degli alimenti: il trattamento...Clinical Forum
 
Sanificazione Vasche Inox con Ozono
Sanificazione Vasche Inox con Ozono Sanificazione Vasche Inox con Ozono
Sanificazione Vasche Inox con Ozono Movingfluid srl
 
IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO ALL’INTERNO DI BOTTI E BARRIQUES
IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO ALL’INTERNO DI BOTTI E BARRIQUESIL CONTROLLO MICROBIOLOGICO ALL’INTERNO DI BOTTI E BARRIQUES
IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO ALL’INTERNO DI BOTTI E BARRIQUESMovingfluid srl
 
Ozono Sanificazione Sostenibile per la Cantina
Ozono Sanificazione Sostenibile per la CantinaOzono Sanificazione Sostenibile per la Cantina
Ozono Sanificazione Sostenibile per la CantinaMovingfluid srl
 

En vedette (8)

Ozono sanificazione sostenibie per la cantina
Ozono sanificazione sostenibie per la cantinaOzono sanificazione sostenibie per la cantina
Ozono sanificazione sostenibie per la cantina
 
Tutto sull'utilizzo del gas ozono
Tutto sull'utilizzo del gas ozonoTutto sull'utilizzo del gas ozono
Tutto sull'utilizzo del gas ozono
 
Ozono in cantina Massima Igene Zero Residui
Ozono in cantina Massima Igene  Zero ResiduiOzono in cantina Massima Igene  Zero Residui
Ozono in cantina Massima Igene Zero Residui
 
Tecnologie non aggressive per la conservazione degli alimenti: il trattamento...
Tecnologie non aggressive per la conservazione degli alimenti: il trattamento...Tecnologie non aggressive per la conservazione degli alimenti: il trattamento...
Tecnologie non aggressive per la conservazione degli alimenti: il trattamento...
 
Sanificazione Vasche Inox con Ozono
Sanificazione Vasche Inox con Ozono Sanificazione Vasche Inox con Ozono
Sanificazione Vasche Inox con Ozono
 
IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO ALL’INTERNO DI BOTTI E BARRIQUES
IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO ALL’INTERNO DI BOTTI E BARRIQUESIL CONTROLLO MICROBIOLOGICO ALL’INTERNO DI BOTTI E BARRIQUES
IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO ALL’INTERNO DI BOTTI E BARRIQUES
 
Ozono Sanificazione Sostenibile per la Cantina
Ozono Sanificazione Sostenibile per la CantinaOzono Sanificazione Sostenibile per la Cantina
Ozono Sanificazione Sostenibile per la Cantina
 
Magazzino
MagazzinoMagazzino
Magazzino
 

Similaire à The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies

Sanitizzare legni in modo efficace con OZONO
Sanitizzare legni in modo efficace con OZONOSanitizzare legni in modo efficace con OZONO
Sanitizzare legni in modo efficace con OZONOMovingfluid srl
 
7 02 - relazione congresso
7 02 - relazione congresso7 02 - relazione congresso
7 02 - relazione congressolavocedelpaese
 
Progetto panis cum carne 14 marzo 2015
Progetto panis cum carne 14 marzo 2015Progetto panis cum carne 14 marzo 2015
Progetto panis cum carne 14 marzo 2015APAB
 
Tesi Magistrale Sofia Schiavone (1)
Tesi Magistrale Sofia Schiavone (1)Tesi Magistrale Sofia Schiavone (1)
Tesi Magistrale Sofia Schiavone (1)Sofia Schiavone
 
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza AlimentareHacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza AlimentareHacking Health Milano
 
Novamont e il suo modello di bioraffineria integrata - Michele Falce
Novamont e il suo modello di bioraffineria integrata - Michele FalceNovamont e il suo modello di bioraffineria integrata - Michele Falce
Novamont e il suo modello di bioraffineria integrata - Michele FalceSviluppoBasilicata
 
power point scienze
power point scienzepower point scienze
power point scienzePatrick1201
 
Ambito agrolimentare 5 giu14
Ambito agrolimentare 5 giu14Ambito agrolimentare 5 giu14
Ambito agrolimentare 5 giu14innosicilia
 
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.SviluppoBasilicata
 
Carciofo biologico: innovazione e sostenibilità di filiera
 Carciofo biologico: innovazione e sostenibilità di filiera Carciofo biologico: innovazione e sostenibilità di filiera
Carciofo biologico: innovazione e sostenibilità di filieraSardegna Ricerche
 
Alimenti E Prodotti Biologici
 Alimenti E Prodotti Biologici 
 Alimenti E Prodotti Biologici
Alimenti E Prodotti Biologici whisperingcuff28
 
La pasta fresca:aspetti di qualità, tecnologia e sicurezza igienico sanitaria...
La pasta fresca:aspetti di qualità, tecnologia e sicurezza igienico sanitaria...La pasta fresca:aspetti di qualità, tecnologia e sicurezza igienico sanitaria...
La pasta fresca:aspetti di qualità, tecnologia e sicurezza igienico sanitaria...stefano Zardetto
 
Lezioni tradizione innnovazione alberghiero Longarone
Lezioni tradizione innnovazione alberghiero LongaroneLezioni tradizione innnovazione alberghiero Longarone
Lezioni tradizione innnovazione alberghiero Longaroneguest6dcacb
 
Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...
Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...
Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...Sardegna Ricerche
 

Similaire à The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies (20)

Sanitizzare legni in modo efficace con OZONO
Sanitizzare legni in modo efficace con OZONOSanitizzare legni in modo efficace con OZONO
Sanitizzare legni in modo efficace con OZONO
 
7 02 - relazione congresso
7 02 - relazione congresso7 02 - relazione congresso
7 02 - relazione congresso
 
Progetto panis cum carne 14 marzo 2015
Progetto panis cum carne 14 marzo 2015Progetto panis cum carne 14 marzo 2015
Progetto panis cum carne 14 marzo 2015
 
ppBiotecnologie.pptx
ppBiotecnologie.pptxppBiotecnologie.pptx
ppBiotecnologie.pptx
 
Cous Cous Barilla
Cous Cous BarillaCous Cous Barilla
Cous Cous Barilla
 
Presentazione PMDESIGN
Presentazione PMDESIGNPresentazione PMDESIGN
Presentazione PMDESIGN
 
Tesi Magistrale Sofia Schiavone (1)
Tesi Magistrale Sofia Schiavone (1)Tesi Magistrale Sofia Schiavone (1)
Tesi Magistrale Sofia Schiavone (1)
 
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza AlimentareHacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
 
Novamont e il suo modello di bioraffineria integrata - Michele Falce
Novamont e il suo modello di bioraffineria integrata - Michele FalceNovamont e il suo modello di bioraffineria integrata - Michele Falce
Novamont e il suo modello di bioraffineria integrata - Michele Falce
 
power point scienze
power point scienzepower point scienze
power point scienze
 
Ambito agrolimentare 5 giu14
Ambito agrolimentare 5 giu14Ambito agrolimentare 5 giu14
Ambito agrolimentare 5 giu14
 
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.
 
BIOTECNOLOGIE
BIOTECNOLOGIEBIOTECNOLOGIE
BIOTECNOLOGIE
 
Carciofo biologico: innovazione e sostenibilità di filiera
 Carciofo biologico: innovazione e sostenibilità di filiera Carciofo biologico: innovazione e sostenibilità di filiera
Carciofo biologico: innovazione e sostenibilità di filiera
 
Alimenti E Prodotti Biologici
 Alimenti E Prodotti Biologici 
 Alimenti E Prodotti Biologici
Alimenti E Prodotti Biologici
 
RETI di LABORATORI - [Agroalimentare] TEGUVA
RETI di LABORATORI - [Agroalimentare] TEGUVARETI di LABORATORI - [Agroalimentare] TEGUVA
RETI di LABORATORI - [Agroalimentare] TEGUVA
 
16 p34 39_i
16 p34 39_i16 p34 39_i
16 p34 39_i
 
La pasta fresca:aspetti di qualità, tecnologia e sicurezza igienico sanitaria...
La pasta fresca:aspetti di qualità, tecnologia e sicurezza igienico sanitaria...La pasta fresca:aspetti di qualità, tecnologia e sicurezza igienico sanitaria...
La pasta fresca:aspetti di qualità, tecnologia e sicurezza igienico sanitaria...
 
Lezioni tradizione innnovazione alberghiero Longarone
Lezioni tradizione innnovazione alberghiero LongaroneLezioni tradizione innnovazione alberghiero Longarone
Lezioni tradizione innnovazione alberghiero Longarone
 
Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...
Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...
Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...
 

Plus de Movingfluid srl

Sanificazione con Ozono in ambito Enologico
Sanificazione con Ozono in ambito EnologicoSanificazione con Ozono in ambito Enologico
Sanificazione con Ozono in ambito EnologicoMovingfluid srl
 
OZONO La soluzione definitiva per l’igiene della tua cantina
OZONO La soluzione definitiva per l’igiene della tua cantinaOZONO La soluzione definitiva per l’igiene della tua cantina
OZONO La soluzione definitiva per l’igiene della tua cantinaMovingfluid srl
 
Sistema di controllo temperatura per Piastrelle Ceramiche
Sistema di controllo temperatura per Piastrelle CeramicheSistema di controllo temperatura per Piastrelle Ceramiche
Sistema di controllo temperatura per Piastrelle CeramicheMovingfluid srl
 
Nuovo Sistema Hot Melt Tank Free
Nuovo Sistema Hot Melt Tank FreeNuovo Sistema Hot Melt Tank Free
Nuovo Sistema Hot Melt Tank FreeMovingfluid srl
 
Ozono nella lavorazione dei Formaggi
Ozono nella lavorazione dei FormaggiOzono nella lavorazione dei Formaggi
Ozono nella lavorazione dei FormaggiMovingfluid srl
 
Ozono nella lavorazione dei Latticini
Ozono nella lavorazione dei LatticiniOzono nella lavorazione dei Latticini
Ozono nella lavorazione dei LatticiniMovingfluid srl
 
Trattamenti con Ozono nei Birrifici
Trattamenti con Ozono nei BirrificiTrattamenti con Ozono nei Birrifici
Trattamenti con Ozono nei BirrificiMovingfluid srl
 
Trattamento con Ozono nella conservazione della Verdura
Trattamento con Ozono nella conservazione della VerduraTrattamento con Ozono nella conservazione della Verdura
Trattamento con Ozono nella conservazione della VerduraMovingfluid srl
 
Trattamenti con Ozono in Enologia
Trattamenti con Ozono in EnologiaTrattamenti con Ozono in Enologia
Trattamenti con Ozono in EnologiaMovingfluid srl
 
Trattamento con Ozono nella conservazione della Frutta
Trattamento con Ozono nella conservazione della FruttaTrattamento con Ozono nella conservazione della Frutta
Trattamento con Ozono nella conservazione della FruttaMovingfluid srl
 
Utilizzo dell’ozono nell’industria della lavorazione delle Carni
Utilizzo dell’ozono nell’industria della lavorazione delle CarniUtilizzo dell’ozono nell’industria della lavorazione delle Carni
Utilizzo dell’ozono nell’industria della lavorazione delle CarniMovingfluid srl
 

Plus de Movingfluid srl (17)

Sanificazione con Ozono in ambito Enologico
Sanificazione con Ozono in ambito EnologicoSanificazione con Ozono in ambito Enologico
Sanificazione con Ozono in ambito Enologico
 
Ozono in cantina
Ozono in cantinaOzono in cantina
Ozono in cantina
 
OZONO La soluzione definitiva per l’igiene della tua cantina
OZONO La soluzione definitiva per l’igiene della tua cantinaOZONO La soluzione definitiva per l’igiene della tua cantina
OZONO La soluzione definitiva per l’igiene della tua cantina
 
Ozone and oenology
Ozone and oenologyOzone and oenology
Ozone and oenology
 
Vq settembre 2013 ozono
Vq settembre 2013 ozonoVq settembre 2013 ozono
Vq settembre 2013 ozono
 
Sistema di controllo temperatura per Piastrelle Ceramiche
Sistema di controllo temperatura per Piastrelle CeramicheSistema di controllo temperatura per Piastrelle Ceramiche
Sistema di controllo temperatura per Piastrelle Ceramiche
 
Nuovo Sistema Hot Melt Tank Free
Nuovo Sistema Hot Melt Tank FreeNuovo Sistema Hot Melt Tank Free
Nuovo Sistema Hot Melt Tank Free
 
Ozono nella lavorazione dei Formaggi
Ozono nella lavorazione dei FormaggiOzono nella lavorazione dei Formaggi
Ozono nella lavorazione dei Formaggi
 
Ozono nella lavorazione dei Latticini
Ozono nella lavorazione dei LatticiniOzono nella lavorazione dei Latticini
Ozono nella lavorazione dei Latticini
 
Trattamenti con Ozono nei Birrifici
Trattamenti con Ozono nei BirrificiTrattamenti con Ozono nei Birrifici
Trattamenti con Ozono nei Birrifici
 
Trattamento con Ozono nella conservazione della Verdura
Trattamento con Ozono nella conservazione della VerduraTrattamento con Ozono nella conservazione della Verdura
Trattamento con Ozono nella conservazione della Verdura
 
Trattamenti con Ozono in Enologia
Trattamenti con Ozono in EnologiaTrattamenti con Ozono in Enologia
Trattamenti con Ozono in Enologia
 
Trattamento con Ozono nella conservazione della Frutta
Trattamento con Ozono nella conservazione della FruttaTrattamento con Ozono nella conservazione della Frutta
Trattamento con Ozono nella conservazione della Frutta
 
Utilizzo dell’ozono nell’industria della lavorazione delle Carni
Utilizzo dell’ozono nell’industria della lavorazione delle CarniUtilizzo dell’ozono nell’industria della lavorazione delle Carni
Utilizzo dell’ozono nell’industria della lavorazione delle Carni
 
Ozono ed enologia
Ozono ed enologiaOzono ed enologia
Ozono ed enologia
 
Movingfluid
MovingfluidMovingfluid
Movingfluid
 
Enologia Ozono
Enologia OzonoEnologia Ozono
Enologia Ozono
 

The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies

  • 1. Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio - 11 SOMMARIO Il legno è impiegato nella produzione di formaggi tradizionali italiani in caseifici artigianali. Tuttavia esso è una potenziale fonte di microrganismi alterativi, in grado di deprezzare le produzioni lattiero-casearie, in quanto difficilmente sanificabile con le tecnologie disponibili sul mercato. È qui presentata un’indagine sulla microflora presente negli scaffali di legno impiegati nella stagionatura di un formaggio a crosta lavata, mediante diverse tecniche di indagine microbiologica. I risultati individuano un complesso ecosistema costituito da microrganismi eucarioti e procarioti. La sanificazione degli scaffali è svolta con ozono dimostrando che questi, abbinato a una pulizia adeguata, assicura una completa sanificazione del legno, permettendo una corretta stagionatura. Il lavoro illustra una innovativa applicazione dell’ozono come utile strumento per la preservazione delle produzioni alimentari tipiche attraverso il mantenimento dei tradizionali strumenti di lavorazione. SUMMARY Wood is used in the production of some traditional Italian cheese in dairies. However, this is a potential source of spoilage agents, able to depreciate cheese, since it is difficult to sanitise effectively using the technologies available on the markets. A characterization, by means of plate count, swap or contact dishes was performed on the microflora found on the wooden shelves used in the seasoning of a smear-ripened cheese. The Results identified a complex ecosystem constituted by eukaryotic and prokaryotic microorganisms. After the microbial survey, the sanitization of wooden shelves was carried out using ozone. Results indicated that the ozone, coupled with an adequate cleaning of the shelves, ensures a complete sanitization of the wood, allowing a safe seasoning of the cheese, while maintaining the use of ancient materials in the building of food factories. In conclusion, this work displays a promising application of ozone that proves to be a useful tool in the preservation of traditional food productions. INTRODUZIONE Illegnoèunmaterialetradizionaleche oggi trova applicazioni nella realizza- zionedialcunialimentifermentatitra- dizionali, come il vino, la birra, l’aceto eiformaggi.L’usodellegnonellapro- duzionediquestialimentihavantaggi scientificamentedimostrati,comel’in- tensoscambiochimicotraalimentoe ambiente o il rilascio di composti con rilevanzasensoriale.Inalcunicasiille- gnoospitaunmicrobiotapeculiaredi una determinata produzione alimen- tare e quindi in grado di determinar- ne, in tutto o in parte, la tipicità e la riconoscibilità sul mercato. Al di là di queste ragioni tecniche esistono poi motivazioni edonistiche e di marke- ting che suggeriscono come il legno rimanga un materiale indispensabile nell’allestimento di laboratori dediti allaproduzionedialimentitradizionali. Purtroppo,l’usodellegnoèaccompa- gnatoanchedaproblemi.Illegnoèun ambienteidealeperlacolonizzazione microbicagrazieallasuaporositàealla R. Guzzon* - E. Franciosi - I. Carafa - R. Larcher - K. Tuohy Fondazione Edmund Mach - Via Mach 1 - 38010 San Michele all’Adige - TN - Italia *email: raffaele.guzzon@fmach.it L’ozono, un innovativo strumento per il controllo microbiologico in aziende lattiero-casearie tradizionali The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies Parole chiave: ozono, formaggio, legno, stagionatura, microorganismi alterativi, alimenti tradizionali Key words: ozone, cheese, wood, seasoning, spoilage microorganisms, traditional food sua inerzia chimico/fisica, in grado di ridurrefortementel’attivitàdellamag- giorpartedegliagentidisanificazione. Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare, dopo un’accurata indagine circa lo stato microbiologico delle strutture in legno utilizzate nella sta- gionatura di formaggi, diversi meto- di per la loro pulizia e sanificazione basati sull’impiego dell’ozono. Que- sta molecola trova già numerose ap- plicazioninell’industriaalimentarein quanto ha una provata attività anti- microbica, abbinata ad una elevata eco-sostenibilità e semplicità di uso in quanto tende a scomparire in bre- vissimo tempo senza lasciare alcun residuo. Le tecnologie produttive oggi disponibili consentono poi una notevole flessibilità e adattabilità a diversi contesti sia in termini dimen- sionali che di modalità operative. Traidiversicontestiincuierapossibi- leoperareinambitolattiero-caseario si è scelto uno dei più complessi, ov- vero le assi utilizzate per la stagiona- tura di un formaggio a crosta lavata,
  • 2. 12- Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio tipico dell’arco alpino. Questa tecno- logia di stagionatura vede il periodi- co lavaggio della superficie esterna delle forme di formaggio con una salamoia, durante tutto il periodo dell’affinamento,inlocalitradizionali comegrotte.Ilperiodicoumettamen- to della crosta apporta al formaggio note sensoriali originali, sulle quali è basata parte della sua riconoscibilità sulmercato,mastimolaanchel’insor- genzadiun’abbondantepopolazione microbica in grado, se non controlla- ta, di alterare le forme di formaggio poste in stagionatura. Questo lavo- ro si propone quindi di individuare applicazioni innovative dell’ozono nell’industria casearia per migliorare e tutelare la produzione di formaggi tradizionali. MATERIALI E METODI Nel presente lavoro sono state prese in considerazione tavole di larice (di- mensione 300 x 40 x 5 cm) utilizzate perlastagionaturadiformaggiacro- sta lavata dell’arco alpino. Le tavole provengono da uno stabilimento produttivo tradizionale e sono state utilizzate per due anni prima dell’in- dagine microbiologica e del succes- sivo trattamento con ozono. Tutte le tavole sono state tagliate longi- tudinalmente, ottenendo porzioni di lunghezza pari a 1 m. Sono stati presi in considerazione tre diversi trattamenti di pulizia e sanificazio- ne. Un trattamento tradizionale, già utilizzato in caseificio, e consistente nel lavaggio delle tavole con acqua calda (50°C) ad alta pressione, e due trattamenti con ozono. I trattamenti con ozono sono stati svolti sia utiliz- zando ozono gassoso, in una appo- sita camera di trattamento (volume 2500 L), sia immergendo le tavole in un bagno di acqua (100 L, tempera- tura15°C)preventivamentearricchi- ta con ozono (40 g/h). In entrambi i casi il trattamento è durato 6 ore. La determinazione della carica mi- crobicasuperficialeèstataeffettuata secondo quanto previsto dalla ISO 1859(2004).Nelleanalisicontampo- neèstatacampionataunasuperficie pari a 100 cm2 . In seguito il tampone è stato trasferito in una fiala conte- nente diluente per microbiologia e da qui, dopo appropriate diluizioni decimali, seminato su terreni di cre- scita specifici per lieviti (WL), batteri lattici (MRS e LB), conta microbica totale (PCA) e coliformi (VRBA). Nel caso di campionamenti effettuati con Piastre Petri Contact (Sarsted, Germany), queste sono state diret- tamente allestite con i diversi terreni selettivi. I risultati sono stati espressi come unità formanti colonia (UFC) perunitàdisuperficie,comeindicato dalla norma ISO 7218 (2007). RISULTATI E DISCUSSIONE Le risultanze delle indagini micro- biologiche sulla superficie delle ta- vole di stagionatura, prima dei trat- tamenti di lavaggio e sanificazione, sono riportate in Tab. 1. La carica microbica totale risulta essere molto elevata, superiore al milione di UFC per cm2 di superfice. Una tale con- centrazione microbica risulta supe- riore,dialmeno3unitàlogaritmiche, a quanto comunemente trovato in superfici di stabilimenti alimentari tradizionali costituite da materiale non facilmente sanificabili come legno, pietra o cemento. Tale situa- zione è sicuramente da imputarsi al trattamento di bagnatura della cro- sta del formaggio che, aumentan- do l’umidità del sistema, stimola la crescita microbica. All’interno della popolazione le forme batteriche do- minanonettamenterispettoailieviti (Tab. 1). Da un’indagine microbio- logica più approfondita è possibile evidenziare la presenza di numerosi Tabella 1 - Contaminazione microbica delle tavole di legno di larice per la stagionatura di formaggi a crosta lavata. Campione Conta microbica totale a Lieviti totali Conta batterica 30°C (UFC/cm2 ) (UFC/cm2 ) (UFC/cm2 ) Tavola nativa (n = 10) 2,5 ± 1,6 x 106 1,2 ± 0,9 x 105 2,4 ± 1,6 x 106 Tavola dopo lavaggio tradizionale con acqua calda (n = 10) 1,1 ± 0,9 x 104 3,8 ± 6,2 x 102 1,7 ± 1,1 x 104
  • 3. Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio - 13 generi microbici non strettamente legati alla caseificazione. I batteri appartenenti al genere Lactococcus rappresentano meno dell’1% della popolazione; non è stato possibile individuare batteri Coliformi. Anche traifunghinonsievidenzianospecie con rilevante significato tecnologi- co. Queste prime evidenze indicano come la popolazione microbica pre- sente sulle tavole di stagionatura sia del tutto peculiare rispetto a quanto solitamente isolato in ambiente ca- seario. Tali differenze sono proba- bilmente riconducibili allo specifico ambiente considerato in questo la- vorochepresentafattoriselettividel tutto singolari tra cui l’elevata umi- dità associata a notevoli concentra- zioni saline, la presenza di materiali porosi come il legno ove le colonie microbichepossonoistallarsi(Fig.1) e temperature molto basse, inferiori a 15°C, dovute alla permanenza in grotte delle tavole. Ilsuccessivostepdellavorohariguar- dato l’analisi microbiologica delle tavole, dopo il tradizionale lavaggio con acqua calda ad alta pressione. Il trattamento ha indotto un abbatti- Fig. 1 - Osservazione (60X) della superficie delle tavole di legno di larice per la stagionatura di formaggi a crosta lavata. È evidente l’abbondante residuo organico lasciato dal formaggio e la struttura eterogenea del legno. mento piuttosto limitato della carica microbica, prevalentemente a carico deilievitimentreibatterisonorimasti presenti in concentrazioni superiori alle105 UFC/cm2 (Tab.1).Lascarsaeffi- cacia del trattamento di lavaggio tra- dizionaleèprobabilmentedaattribu- irsi a due fattori: la natura porosa del legno che favorisce l’insediamento profondodiformemicrobicheel’atti- vitàbiofilmogenadeimicrorganismi, in grado di creare strutture esocellu- lari resistenti ai trattamenti di pulizia. Dal punto di vista qualitativo, non si evidenziano variazioni significative dellespeciemicrobichepresentisulle tavole. Prevalgono microrganismi di scarso valore tecnologico ma forte- mente adatti al particolare contesto oggetto di indagine. Come descritto nel precedente pa- ragrafo l’ozono è stato testato come agente sanitizzante sia in forma gassosa che liquida, considerando sia le tavole non lavate che quel- le precedentemente pulite con il trattamento tradizionale. La scelta di utilizzare l’ozono in due diver- se forme è dettata dalla possibilità di adattare il trattamento a diversi contesti operativi. L’ozono gassoso risulta più adeguato al trattamento di celle di affinamento o stagiona- tura o comunque ad aree confinate e di conformazione elementare ove è possibile garantire una omogene distribuzione del gas (botti, vasche, silos). La soluzione acquosa è invece da preferirsi nel caso di strutture di piccole dimensioni ma caratteriz- zate da design complesso ove una fase liquida trova maggiore facilità di penetrazione. In Fig. 2 è riportato il calo della popolazione microbica misurato sulle tavole non lavate, dopo i diversi trattamenti con ozo- Fig. 2 - Abbattimento microbico su tavole di legno di larice per la stagionatura di formaggi a crosta lavata ottenuto con trattamenti con ozono in fase gassosa e acquosa.
  • 4. 14- Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio no. Analogamente in Fig. 3 sono riportati i risultati dei test condotti sulle tavole precedentemente la- vate. Nel caso delle tavole sporche l’ozono in fase acquosa ha dimo- strato la maggiore efficacia, abbat- tendo la popolazione microbica al di sotto delle 2 unità logaritmiche (Tab. 2). Nelle stesse condizioni operative l’ozono gassoso ha dato risultati non significativi, in quanto la carica microbica è rimasta immu- tata, nell’ordine delle 6 unità loga- ritmiche per cm2 . I test svolti sulle tavole lavate hanno dato risultati diametralmente opposti. In questa situazione l’ozono gassoso ha dato i migliori risultati determinando una sostanziale sterilità delle tavole di legno (Tab. 2), laddove l’ozono in fase acquosa ha lasciato una carica microbica residua nell’ordine del- Fig. 3 - Abbattimento microbico su tavole di legno di larice per la stagionatura di formaggi a crosta lavata, sottoposte a trattamento di pulizia con acqua calda ad alta pressione, mediante trattamenti con ozono in fase gassosa e acquosa. le 4 unità logaritmiche, risultando pertanto non soddisfacente. Il di- verso comportamento dell’ozono è da ascrivere sia al meccanismo di azione di questo agente sanifican- te, sia al diverso stato delle tavo- le (Fig. 4). Nel primo caso, ovvero quello relativo ad assi non preven- tivamente lavate, l’ozono acquoso ha consentito anche una rimozione fisica del biofilm superficiale ed una maggiore efficacia di penetrazione nel legno. Tuttavia l’elevata presen- za di sostanza organica ha ridotto l’efficacia dell’ozono consentendo la sopravvivenza di una, seppur li- mitata, popolazione microbica. Nel secondo caso, su di una superficie già priva di residui organici (Fig. 4), l’ozono gassoso ha esplicitato l’a- zione più efficace in quanto imme- diatamente disponibile all’azione antimicrobica senza interferenze di natura chimico/fisica dovute alla presenza di acqua. CONCLUSIONI Le produzioni alimentari tradizionali incontranooggidifficoltàdovutealla necessità di garantire adeguati stan- Tabella 2 - Popolazione microbica residua sulle tavole di legno di larice per la stagionatura di formaggi a crosta lavata dopo trattamenti con ozono. Campione Trattamento Conta microbica totale a 30°C Lieviti totali Conta batterica (UFC/cm2 ) (UFC/cm2 ) (UFC/cm2 ) Tavole native (n = 5) Ozono gassoso 1,1 ± 1,2 x 104 3,1 ± 3,6 x 105 3,1 ± 3,6 x 105 Tavole lavate (n = 5) Ozono gassoso 7.5 ± 3.0 <1 5,0 ± 2,0 Tavole native (n = 5) Ozono acquoso 3,0 ± 2,5 x 101 1,9 ± 2,0 x 102 2,4 ± 1,7 x 102 Tavole lavate (n = 5) Ozono acquoso <1 3,8 ± 3,5 x 103 7,9 ± 3,8 x 103
  • 5. Industrie Alimentari - LIV (2015) febbraio - 15 dard igienici in laboratori e impianti produttivi tradizionali, costruiti con materialispessodidifficiletrattamen- to. L’eliminazione di questi materiali a favore di impianti più moderni non sempre è praticabile sia per motivi legati al marketing, sia per ragioni di tipo tecnologico. Il legno ad oggi risulta difficilmente sostituibile in di- versi contesti agroalimentari e per- tanto l’individuazione di adeguati mezzi di sanificazione è di primaria importanza. In questo contesto l’o- zonorappresentaunvalidostrumen- to. Già ampiamente sperimentato su prodottiortofrutticoli,uva,bottievasi vinari, oggi è dimostrata per la pri- Fig. 4 - Confronto tra tavole native (A) e dopo il lavaggio e il trattamento con ozono in fase gassosa (B). ma volta la sua applicabilità a cotesti lattiero caseari tradizionali. Anche in questa situazione l’ozono è risultato essere un agente sanitizzante dota- to di ottima attività antimicrobica, in particolare laddove trattamenti pre- ventivi di pulizia abbiano eliminato i residuiorganicipiùgrossolani.Inque- sto modo è stato possibile ottenere un completo abbattimento della ca- ricamicrobicacontaminanteanalogo a quello comunemente ottenibile su materiali plastici e gli acciai. RINGRAZIAMENTI Si ringrazia Davide Zironi (Moving Fluid) per il supporto tecnico legato alla fornitura del ge- neratore di ozono e l’interesse dimostrato per questa sperimentazione. BIBLIOGRAFIA - Brennan N.M., Cogan T.M., Loessner M., & Scherer S. (2004). Bacterial surface-ripened cheeses.Fox,P.F.,McSweeney,P.L.H.,Cogan, T.M.,&Guinee,T.P.(Eds.),Cheese:Chemistry, physics and microbiology (3rd ed.) Elsevier, London, UK 2, 199-225. - Corsetti A., Rossi J., & Gobbetti M. (2001). In- teractionsbetweenyeastsandbacteriainthe smear surface-ripened cheeses. International Journal of Food Microbiology, 69, 1-10. - Dolci P., Zenato S., Pramotton R., Barmaz A., AlessandriaV.,RantsiouK.,&CocolinL.(2013). Cheese surface microbiota complexity: RT-PCR-DGGE, a tool for a detailed picture? International Journal of Food Microbiology, 162, 8-12. - Fontana C., Cappa F., Rebecchi A., & Coccon- celli P. S., (2010). Surface microbiota analysis of Taleggio, Gorgonzola, Casera, Scimudin and Formaggio di Fossa Italian cheeses. International Journal of Food Microbiology, 138, 205-211. - Guzzon R., Nardin T., Micheletti O ., Nicolini G., Larcher R. (2013). Antimicrobial activity of ozone. Effectiveness against the main wine spoilage microorganisms and evaluation of impact on simple phenols in wine. Australian journal of grape and wine research, 19, 180- 188. - GuzzonR.,WidmannG.,MalacarneM.,Nardin T., Nicolini G., Larcher R. (2011). Survey of the yeast population inside wine barrels and the effects of certain techniques in preventing microbiological spoilage. European food research and technology, 233, 285-291. - Horvitz S., Cantalejo M.J. (2014). Application of ozone for the Postharvest Treatment of FruitsandVegetables.Criticalreviews infood science and nutrition. 54, 312-339. - MahapatraA.K.,MuthukumarappanK.,Julson J.L.(2005).Applicationsofozone,bacteriocins and irradiation in food processing: a review. Critical reviews in food science and nutrition, 45, 447-461. - Mariani C., Briandet R., Chamba J. F., Notz E., Carnet-Pantiez A., Eyoug R.,N., & Oulahal N. (2007). Biofilm Ecology of Wooden Shelves Used in Ripening the French Raw Milk Smear CheeseReblochondeSavoie.JournalofDairy science, 90, 1653-1661. - Marriott N., Gravani R.B. (2006). Principles of Food Sanitation. Springer eds.
  • 6. anno 53 - n. 554 febbraio 2015 INDUSTRIE ALIMENTARI CON IL PATROCINIO DI Sped.inA.P.-D.L.353/2003(Conv.inL.27/02/2004n°46)art.1comma1DCBTO-n.02/2015-IP-ISSN0019-901X CHIRIOTTI EDITORI - 10064 PINEROLO - ITALIA - Tel. 0121393127 - Fax 0121794480 - info@chiriottieditori.it Exellence in Colour Management Precise colour control is essential. More objective than the human eye. Giving Shape to ideas