1. OBESITA’ INFANTILE
• negli USA, circa il 15%dei bambini tra i 6 e
gli 11 anni e il 15,5% degli adolescenti tra i
12 e i 19 anni sono obesi
• l’aumento dell’obesita’tra i giovani
americani negli ultimi 20 anni è molto
elevato.
2. OBESITA’INFANTILE
OBESITA’ INFANTILE
• in Italia i risultati di un indagine promossa dal
Ministero della Salute indicano che all’eta’di 9
anni in citta’ campione di Lombardia, Toscana,
Emilia Romagna, Campania, Puglia e Calabria il
23,9% dei bambini e’ in sovrappeso ed il 13%
e’obeso
• questa indagine conferma la piu’elevata
prevalenza di obesita’ nelle regioni del sud (16%a
Napoli) rispetto al nord (6.9%a Lodi)
3. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• e’ emersa anche una differenza complessiva
della dieta in base alla provenienza geografica
dei genitori:
• nei bambini con i genitori entrambi di origine
settentrionale si e’ evidenziata un’ assunzione
di grassi significativamente maggiore per ogni
eta’ rispetto ai bambini con entrambi i genitori
meridionali
• Questi ultimi presentano un maggiore apporto di
proteine vegetali rispetto alle proteine animali
4. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’ INFANTILE
• per identificare il sovrappeso e l’obesita’nei bambini e
negli adolescenti viene utilizzato il percentile di BMI
(body mass index, ovvero Indice di Massa Corporea)
• BMI = peso corporeo in kg
• ------------------------------------
• altezza in cm2
• l’American Obesity Association utilizza l’85° percentile
del BMI come punto di riferimento per il sovrappeso ed il
95° percentile come riferimento dell’obesita’
5. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
Per la diagnosi di obesita’ sono disponibili le
seguenti tabelle:
1) tabelle nazionali elaborate dalla societa’
italiana di diabetologia ed endocrinologia
Infantile
2) tabelle internazionali elaborate
dall’International Obesity Task Force
6. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
Per la valutazione dello stato nutrizionale si può effettuare il rilievo di
pliche e circonferenze
1) PLICHE: vengono rilevate con il plicometro di Holtain nelle seguenti
sedi
• plica tricipitale: in senso verticale nel punto medio tra acromion e
olecrano sul braccio sinistro.
• plica bicipitale: in senso verticale nel punto medio tra acromion e
piega antecubitale sul braccio sinistro
• plica sottoscapolare: in senso obliquo (45°) appena al di sotto
dell’apice scapolare
• plica sovrailiaca: in senso orizzontale subito al di sopra della spina
iliaca antero-superiore del lato sinistro del corpo a livello
dell’ascellare media
7. OBESITA’ INFANTILE
CIRCONFERENZE
• CIRCONFERENZA DEL BRACCIO: nel
punto medio tra acromion ed olecrano al
braccio sinistro
• CIRCONFERENZA ALLA VITA:
minima circonferenza dell’addome
• CIRCONFERENZA DEI FIANCHI:
massima circonferenza a livello dei glutei
8. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
ALTRI CRITERI
possono essere inoltre valutati:
1) rapporto vita/fianchi
>1 nei maschi e <0.8 nelle femmine
2) rapporto braccio/coscia
circa 1.1 nei maschi e 0.8 nelle femmine
9. OBESITA’INFANTILE
OBESITA’ INFANTILE
• CAUSE DELL’OBESITA’INFANTILE
• SECONDARIA:
collegata a malattie endocrine e ad una serie di
forme geneticamente trasmesse in associazione
ad altre malattie ereditarie
• ESSENZIALE:
condizione molto eterogenea dal punto di vista
etiopatogenetico, metabolico ed ambientale.
11. OBESITA’INFANTILE
OBESITA’ INFANTILE
Nell’uomo la determinazione genetica e’ comprovata da:
• familiarita’ di obesita,dalla correlazione del sovrappeso
nei gemelli monoovulari
• esistenza dei gruppi etnici, come gli indiani Pima
geneticamente obesi.
Il fatto che il peso dei figli adottivi si correla con quello dei
genitori naturali in modo significativo e non si correla con
quello dei genitori adottivi dimostra in modo inconfutabile
il ruolo fondamentale della trasmissione genetica
dell’obesita’ rispetto al condizionamento ambientale.
12. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• NELL’OBESITA’ESOGENA, CHE
RAPPRESENTA LA MAGGIOR PARTE
DEI CASI, CI SONO FATTORI
PSICOLOGICI CHE VEROSIMILMENTE
GIOCANO UN RUOLO NELLA
FORMAZIONE DELL’OBESITA’
13. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• molti ragazzi obesi hanno una situazione familiare
alterata. in particolare la madre gioca un ruolo
dominante in famiglia, esercitando un ruolo dominante in
famiglia ed un naturale controllo sul figlio
• bambini con carenze affettive reagirebbero con una
domanda crescente di cibo che rappresenta per loro
compenso e conforto
• altri fattori che possono incidere sull’equilibrio emotivo
possono essere traumi emotivi e disadattamento sociale
14. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
FATTORI SOCIO-AMBIENTALI
• ATTIVITA’EXTRASCOLASTICHE
PREVALENTEMENTE SEDENTARIE
3/4 dei ragazzi trascorre piu di due ore al giorno davanti
alla tv, mentre solo il 50% degli adolescenti pratica uno
sport con regolarita’
• BASSO LIVELLO SOCIO-ECONOMICO:
sembra infatti che l’apporto calorico sia piu’elevato nelle
fasce di popolazione di basso livello socioeconomico
rispetto alle classi sociali cosiddette superiori con
conseguente eccesso ponderale
15. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’ INFANTILE
ERRATO COMPORTAMENTO
ALIMENTARE
• l’analisi del comportamento alimentare e’
importante perche’ le abitudini alimentari
formatesi precocemente durante la vita in
risposta a richieste fisiologiche e a
pressioni psico-sociali possono avere un
considerevole impatto sullo stato di salute
a lungo termine
16. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• il rischio relativo per un bambino obeso di diventare un
adulto obeso aumenta con l’eta’ ed e’ direttamente
proporzionale alla gravita’ dell’eccesso ponderale
• il rischio per i bambini obesi di divenirlo da adulti varia
tra 2 a 6.5 volte rispetto ai bambini non obesi
• la percentuale di rischio sale all’83% per gli adulti
adolescenti obesi
17. OBESITA’ INFANTILE
ADIPOSITY REBOUND
• l’eta’ alla quale si raggiunge il valore minimo
prima dell’aumento fisiologico del bmi
corrisponde mediamente all’eta’appunto di 5-6
anni
• un incremento del BMI prima dei 5 anni viene
riconosciuto come un indicatore precoce di
rischio di sviluppo dell’obesita’
18. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• nella popolazione generale in
eta’pediatrica, dopo l’eta’di un anno, i
valori di BMI diminuiscono per poi
stabilizzarsi e riprendere ad aumentare
mediamente solamente dopo l’eta’ di 5-6
anni
19. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
QUALI SONO I PROBLEMI A CUI VA
INCONTRO UN BAMBINO OBESO ?
1) PATOLOGIE CHE SI POSSONO
AVERE IN ETA’PEDIATRICA
2) PATOLOGIE A CUI SI VA INCONTRO IN
ETA’ADULTA
20. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• l’eccesso di peso puo’portare a patologie a
carico del sistema scheletrico (ginocchia
a”x”piede piatto,ecc….)
• spesso questi bambini si presentano piu’
alti dei coetanei ed hanno tendenza allo
sviluppo puberale anticipato
21. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• non e’assolutamente vero, al
contrario di quanto si crede, che
con lo sviluppo ponderale,
l’eccesso di peso verra’smaltito!
• anzi il rischio che si rimanga
obesi e alquanto reale
22. OBESITA’INFANTILE
OBESITA’ INFANTILE
Il disagio psicologico che colpisce i ragazzi
obesi e’sotto l’occhio di tutti
• disagio soggettivo perche’ si e’consapevoli
di non avere un aspetto gradevole
• disagio oggettivo perche’ i ragazzi
“cicciottelli” sono il bersaglio preferito degli
sfotto’ degli amici di scuola
23. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
TUTTI E DUE DISAGI PSICOLOGICI
PORTA AD UNA SCARSA STIMA DI SE
STESSI ED AD UN ALTERATO
SVILUPPO
24. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
l’obesita’da bambino e la sua persistenza da
adulto predispone a tutte quelle patologie
caratteristiche di alcuni adulti obesi quali:
• Diabete di tipo 2
• Aterosclerosi
• Ipertensione
• Dislipidemie, ecc..
25. OBESITA’ INFANTILE
ERRORI PIU’COMUNI NELCOMPORTAMENTO
ALIMENTARI DEI RAGAZZI:
1) prima colazione scarsa o assente
2) spuntini assenti o a base di prodotti a scarso valore
nutritivo
3) eccessivo consumo di
salumi,cioccolata,barrette,patatine,caramelle,bevande
gassate e zuccherate
4) spazio eccessivo al fast food all’americana,ricco di
alimenti ad alto contenuto in calorie,grassi saturi,sale e
zuccheri semplici e poveri in fibra e vitamine
26. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’ INFANTILE
LE ABITUDINI DEI GENITORI GIOCANO
COMUNQUE UN RUOLO IMPORTANTE
SUL MODO DI ALIMENTARSI DEI FIGLI !
27. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• TRATTAMENTO:
IL TRATTAMENTO DELL’OBESITA’NEL BAMBINO E
NELL’ADOLESCENTE DEVE ESSERE
INDIVIDUALIZZATO
il bambino deve essere reso protagonista scegliendo il cibo
in accordo con le sue preferenze, nel rispetto di
un’alimentazione corretta.
e’ importante che non giudichi la dieta ipocalorica come
una imposizione
28. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• UNA DIETA EQUILIBRATA DEVE
COMPRENDERE TUTTE LE DIVERSE
CATEGORIE DEI CIBI, AVENDO CURA
CHE :
• 10-12% PROTEINE
• 25-30% GRASSI
• 55-60% CARBOIDRATI
29. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• SICURAMENTE BILANCIATA
E’UN’ALIMENTAZIONE CHE PREVEDA 4-5
MOMENTI E NELLA QUALE SIANO PRESENTI
SPUNTINI NEGLI INTERVALLI FRA PRIMA
COLAZIONE E PRANZO E FRA PRANZO E
CENA
• 20% PRIMA COLAZIONE
• 5% MERENDA
• 35% PRANZO
• 5%MERENDA POMERIDIANA
• 35% CENA
30. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• PER AIUTARE UN BAMBINO AD ACQUISIRE
UN CORRETTO COMPORTAMENTO
ALIMENTARE E’
• IMPORTANTE RIUSCIRE A COINVOLGERLO
FARLO DIVERTIRE A TAVOLA PERCHE’ NON
PERCEPISCA UN’ALIMENTAZIONE SANA
COME UN’IMPOSIZIONE.
• E’QUINDI NECESSARIO RENDERE I BAMBINI
PARTECIPI DEI PIACERI DELLA BUONA
TAVOLA, CAMBIANDO I CIBI E METTENDOCI
ANCHE UN PO’ DI FANTASIA.
31. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’ INFANTILE
IMPORTANTE
• COINVOLGERE LA FAMIGLIA
• LIMITARE L’INTROITO CALORICO, MA NON
DRASTICAMENTE (30%in meno del fabbisogno
calorico)
• LIMITARE L’INTROITO DI GRASSI ANIMALI
• AUMENTARE L’APPORTO DI CARBOIDRATI AD ALTO
ASSORBIMENTO, FRUTTA E VEGETALI
• DIMINUIRE L’APPORTO DI ZUCCHERI SEMPLICI
• DIMINUIRE LA DENSITA’ CALORICA DEI PASTI
• AUMENTARE L’APPORTO DI FIBRE
32. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• APPORTO PROTEICO NON INFERIORE A QUELLO
RACCOMANDATO CON UN RAPPORTO 1:1 TRA PROTEINE
ANIMALI E VEGETALI
• APPORTO DI GRASSI INFERIORE AL 30%CON NON PIU’ DI 100
mg DI COLESTEROLO OGNI 1000 CALORIE
• L’APPORTO DI CARBOIDRATI DOVREBBE ESSERE INTORNO
AL 60%
• DELLE CALORIE CON PREVALENZA DEI CARBOIDRATI
COMPLESSI
• LA QUOTA DI ZUCCHERI SEMPLICI NON DOVREBBE
SUPERARE IL 10% DELLE CALORIE TOTALI
• L’INTROITO DI FIBRE, VITAMINE E MINERALI DOVREBBE
ESSERE ASSICURATO
33. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• E’IMPORTANTE FAVORIRE L’ATTIVITA
FISICA, CHE SIA ACCETTATA, ANCHE
PER PREVENIRE LA DIMINUZIONE DI
MASSA MAGRA E CORREGGERE GLI
EVENTUALI COMPORTAMENTI
ALIMENTARI SBAGLIATI
• MANGIARE IN FRETTA
• MANGIARE GUARDANDO LA TV
34. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
• IL REGIME ALIMENTARE INFLUISCE,TALVOLTA IN
MODO SENSIBILE, SULLA SALUTE DEGLI INDIVIDUI
E DELLE COMUNITA’
• CARENZE ALIMENTARE DI NUTRIENTI ESSENZIALI
PUO’ ASSOCIARSI A MALATTIE METABOLICHE E
DEGENERATIVE
• PER QUESTE MALATTIE, CHE RISULTANO DALLA
COMPLESSA INTERAZIONE TRA GENETICA,
AMBIENTE E STILI DI VITA, L’ALIMENTAZIONE
COSTITUISCE UN IMPORTANTE FATTORE DI
RISCHIO
35. OBESITA’ INFANTILE
OBESITA’INFANTILE
LA COMUNITA’SCIENTIFICA E’ CONCORDE
NELL’ATTRIBUIRE ALLA DIETA UN RUOLO NELLA
PATOGENESIDI MALATTIE QUALI:
• CARDIOPATIA ISCHEMICA
• MALATTIE CEREBROVASCOLARI
• DIABETE MELLITO NON INSULINO-DIPENDENTE
• ALCUNI TUMORI
• ANEMIA PER CARENZA DI FERRO
• GOZZO
• OBESITA’
• CARIE DENTARIE
• CALCOLOSI RENALE
36. La piramide alimentare: le razioni
GRASSI - OLII
• 10g di olio
• 15g di burro
LATTICINI CARNE-PESCE-ALTRO
• 100g di latte parz. screm. • 80g di carne magra
• 125g di yogurt magro • 200g di pesce
• 70g di prosciutto crudo
1-2 volte/sett magro,bresaola
• •
100g di formaggio fresco 2 uova (1-2 volta /sett)
• 50g di formaggio stagionato
FRUTTA
GRUPPO VERDURA
100g di uva e banana
100g di verdura
150g di altra frutta
GRUPPO CEREALI
• 30g di pasta o riso
• 40g di pane
• 30g di cerali da colazione o fette biscottate
• 120g di patate e legumi freschi
37. Cianosi
• Un caratteristico colore violaceo della cute
• e delle mucose E’da ricondursi alla
presenza di emoglobina ridotta in quantita’
>cinque grammi per ogni 100 ml di sangue
38. Cianosi
• E’un particolare sfondo bluastro conferito
alla cute ed alle mucose dal modificato
• colore delle emazie o meglio dal
modificato colore della Hb che quando è
• ossidata è rossa e quando è ridotta è
• bluastra.
39. Cianosi
• In condizioni normali 100 ml di sangue
contengono 15 g di Hb la quale nel
sangue arterioso è quasi sempre
completamente saturata in ossigeno;
• nel sangue venoso invece la saturazione
• della Hb è incompleta e possiamo ritenere
• che 5 dei 15g di Hb siano costituiti da Hb
• ridotta
40. Cianosi
• Il sangue misto capillare ha un contenuto
• di Hb ridotta intermedio tra quello del san
• gue arterioso e quello del sangue venoso:
• g 2,5 per 100ml,lontano dalla soglia della
• cianosi che è di 5 g,ne segue che nel
soggetto normale si potrà avere comparsa
di uno stato cianotico solo in condizioni
• eccezionali ad esempio nelle fatiche
intense e prolungate.
41. Cianosi
• Quando la estrazione di ossigeno dalla Hb
• sia talmente aumentata per le necessità
• metaboliche dei tessuti che un terzo del
• contenuto percentuale di Hb sia costituito
• da Hb ridotta.
42. Cianosi
• Uno stato cianotico in un anemico è
difficile da riscontrare.Perchè?In questi
• ammalati il contenuto di Hb potrebbe
essere talmente ridotto da raggiungere
• per esempio i 5 g per 100 ml:è chiaro che
• in uno stato cianotico potrebbe presentarsi
• solo se tutta l’Hb fosse costituita da Hb ri
• dotta ,il che è assurdo.
43. cianosi
• Pseudocianosi :pigmentazioni cutanee
fisse(cirrosi bronzina)
• Cianosi da metaemoglobina:presenza
di ferro trivalente nella molecola
emoglobinica che diviene cosi incapace di
fissare l’ossigeno e di assolvere alla
funzione respiratoria
44. Cianosi
• Nel soggetto poliglobulinico invece,che
può avere fino a 25 g di Hb per 100 ml
• di sangue,la soglia della cianosi potrà
essere facilmente raggiunta:basterà che i
5 g,cioè un quinto,della Hb totale risultino
• instaurati perché appaia la cianosi
45. Cinosi
• Metaemoglobinemie congenite :la cianosi
• data dall’infanzia e si trasmette come carattere
ereditario
• 1)anormale formazione di metaemoglobina
dovuta ad un’anomalia della globina
• 2)deficienza del sistema enzimatico eritrocitario
devoluto a mantenere la Hb in stato non
ossidato
46. Cianosi
• Metaemoglobinemie acquisite:sono
dovute per intossicazioni con veleni
ossidanti,la cianosi,insorge rapidamente e
va progressivamente aggravandosi con il
progredire dell’assorbimento del
tossico(fenacetina,nitriti,clorato di
potassio,anilina e suoi derivati,sottonitrato
di bismuto,sulfamidici).
47. Cianosi
• Una cianosi si può realizzare per le
seguenti condizioni:
• 1)aumento dell’Hb totale nel sangue
• 2)aumento dell’Hb ridotta nel sangue
arterioso
• 3)rallentamento del circolo periferico con
aumento della estrazione di O2 dalla Hb
da parte dei tessuti.
48. Cianosi
• 1)Cianosi da aumento dell’Hb totale nel
sangue:questa condizione è operante
nella poliglobulia per i seguenti fattori
patogenetici:a)aumento dell’Hb ridotta nel
sangue arterioso per incapacità polmonare
• A saturare debitamente in O2 tutta la Hb
• b)rallentamento del flusso sanguigno per
più alta viscosità nel sangue
49. Cianosi
• 2)Cianosi da aumento della Hb ridotta nel
sangue arterioso:si verifica nelle cianosi
centrali che possono essere distinte in
cardiache e polmonari.
50. Cianosi
• A)Cianosi centrali cardiache:sono
determinate da una commistione di sangue
venoso con sangue arterioso per cortocircuito
tra cuore destro e cuore sinistro.Si tratta di
cardiopatie congenite
• Che determinano la immissione di una quantità
più o meno rilevante di sangue venoso nella
circolazione arteriosa.Il sangue arterioso sarà
inquinato da sangue
• Venoso e questo potrà essere sufficiente a
provocare la cianosi.
51. Cianosi
• B)Cianosi centrali polmonari:sono
sostenute da condizioni polmonari che si
oppongono a una completa saturazione
del sangue in O2
52. Cianosi
• Tra le cause respiratorie ricordiamo:
• A)diminuzione della pressione parziale di
O2 nell’atmosfera e quindi nell’aria
alveolare
• B)modificazioni quantitative o qualitative
degli alveoli polmonari che compromet-
• tano la normalità degli scambi gassosi
53. Cianosi
• C)aumento della velocità del circolo
polmonare che non dà tempo al sangue
• Di saturarsi completamente(fattore
operante anche nella fatica)
54. Cianosi
• 3)cianosi per rallentamento del circolo
periferico ed aumento della estrazione di
• O2 a livello di tessuti.Può essere un
aspetto della insufficienza cardiocircolato
• rio o di difficoltato scarico venoso
distrettuale per alterazioni vascolari
periferiche (cianosi diffuse e cianosi
distrettuali)
55. Cianosi
• Il quadro cianotico non è mai di pari intensi
• tà su tutta la cute del corpo anzi,i segni
• iniziali della cianosi andranno ricercati laddove
meglio si possono apprezzare modificazioni del
color rosso del sangue (mucose)oppure laddove
vi siano condizioni che possano localmente
accentuare la insaturazione in O2 del sangue
aumentandone la venosità attraverso una
maggiore estrazione di O2(parti distali,letto
ungueale,padiglione dell’orecchio,…)
56. Cianosi
• Cianosi diffuse
• A)cianosi presenti dalla nascita:può
rappresentare un episodio passeggero limitato
ai primi momenti della vita extrauterina che con
brusche stimolazioni cutanee o un bagno lo
faranno scomparire con il primo vagito e con
l’inizio della normale respirazione,ciò e
particolarmente frequente nei prematuri,per la
immaturità dei centri neurologici.
57. Cianosi
• in altri casi ,soprattutto dopo parti distocici,la
cianosi è sostenuta da lesioni neurologiche
centrali conseguenza di emorragie;si presenta
con profonde turbe della respirazione ed in
associazione a Segni meningei o cerebrali.In
altri ancora è dovuta ad ostruzioni delle vie
aeree superiori tipo mucosità che il neonato non
• ha forza di espellere,oppure ad affezioni
polmonari(malattie delle membrani jaline.
58. Cianosi
• Maggiore interesse presentano le cianosi
da cardiopatie congenite
• A)commistione con sangue venoso
• B)insufficiente sangue ossigenato refluo
• dal polmone.
59. Cianosi
• cianosi da cardiopatie congenite sono:
• 1)trasposizione dei grossi vasi,l’aorta nasce dal
ventricolo destro e l’arteria polmonare dal
ventricolo sinistro
• 2)atresia tricuspidale
• 3)tetralogia di Fallot,stenosi polmonare e
comunicazione interventricolare,ipertrofia
ventricolare destra,aorta a cavallo sul setto
interventricolare
• 4)atresia aortica
60. Cianosi
• Cianosi acquisite
• la cianosi è sintomo importante nello
scompenso congestizio di cuore.Essa è
• pertanto frequente nelle cardiopatie
acquisite che più impegnano il cuore
destro(stenosi mitralica,insufficienza
tricuspidale,cuore polmonare cronico)
61. Cianosi
la cianosi da malattie polmonari è dovuta
a flogosi ostruttive laringee,laringospasmo,group
difterico,edema della glottide,tumori del
laringe,compressione della trachea da parte dei
tumori della tiroide,del mediastino,bronchiti
capillari,tubercolosi miliari,polmoniti
estese,versamenti pleurici,pneumotorace
spontaneo,traumi toracici
62. Cianosi
• Cianosi distrettuale:le più frequenti sono
quelle in rapporto ad un difficoltato scarico
venoso per trombosi
venose,tromboflebiti,varici,compressioni
venose locali.In genere il quadro cianotico
distrettuale è associato ad edema
63. acrocianosi
• Consiste nella colorazione blu violacea
• permanente diffusa e simmetrica della
faccia dorsale delle mani e dei piedi e
talvolta della parte distale degli
avambracci e delle gambe dove possono
• comparire chiazze più o meno grandi di
livedo:la pelle è lievemente pastosa e
fredda al termotatto.Il paziente accusa
parestesie e una lieve incapacità motoria.
64. Acrocianosi
• Si accentua col freddo verso il quale i
pazienti avvertono una particolare
sensibilità.Va ricondotta a stasi sanguigna
• nel territorio capillare non secondaria a
• spasmo arteriolare,come nel morbo di
• Raynaud,ma all’esistenza di un sistema
• di anastomosi arteriolo-venulari che
sottraggono sangue al circolo capillare.