1. LA RELAZIONE E
L’INTERVENTO
TERAPEUTICO
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2. La relazione
Prospettiva Cognitivista
• Relazione in funzione dell’obiettivo di pervenire ad una
modificazione di quei pensieri, sistemi di convinzioni,
modi di relazionarsi agli altri che sono diventati
automatici.
• Per la modificazione dei pensieri disfunzionali i fattori
cruciali del successo terapeutico sono dati dall’efficacia
intrinseca della tecnica cognitiva e dal suo uso corretto.
• La relazione terapeutica rappresenta un prerequisito
del processo di cambiamento UTILE ma NON
SUFFICIENTE, NE’ NECESSARIO.
• Primato della tecnica sulla relazione.
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3. Prospettiva Rogersiana
La relazione ha una rilevanza cruciale nello sviluppo
della personalità. La tendenza dell’uomo
all’autorealizzazione non si attualizza
automaticamente ma serve un contesto
relazionale positivo = ambiente capace di
rispondere positivamente ai bisogni di
accettazione e considerazione.
La relazione cliente-terapeuta è lo strumento
terapeutico per eccellenza. La tecnica rimane
sullo sfondo.
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4. Psicologia della Gestalt
Relazione terapeutica come rapporto vero in cui
paziente e terapeuta sono presenti con i loro
pregi e limiti, sono attivi e si condizionano
reciprocamente su un piano di uguale dignità.
Processo di crescita reciproca (Perls)
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5. Prospettiva Sistemica
Centralità delle relazioni come oggetti di
osservazione e come strumento di cura
Prospettiva Psicoanalitica
Relazione = fondamentale oggetto di cura e di
intervento.
La scoperta del TRANSFERT getta nuova luce
sull’importanza della relazione.
Il cambiamento è promosso dalla relazione
terapeutica.
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6. L’intervento terapeutico
Prospettiva Comportamentista
• L’intervento terapeutico è sintomatico: il sintomo è un
comportamento disfunzionale appreso e mantenuto nella relazione
con l’ambiente, non rapportabile a processi interni all’individuo.
• Oggetto dell’intervento = comportamento.
• Le emozioni sono lette solo attraverso 3 dimensioni
oggettivamente osservabili:
• risposte psicofisiologiche
• comportamenti di evitamento o fuga
• resoconto soggettivo del paziente
• Il rapporto paziente-terapeuta è in termini di addestramento.
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7. Prospettiva Cognitivo – Comportamentale
L’intervento terapeutico è sintomatico ma con un
ampliamento del concetto di sintomo anche alla
dimensione cognitiva. Gli obiettivi di cambiamento non
riguardano più solo i comportamenti ma anche i
pensieri, le immagini e le strategie di soluzione dei
problemi. Il focus restano comunque i comportamenti
perché i processi cognitivi sono considerati rilevanti in
funzione della mediazione sul comportamento.
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8. Prospettiva Cognitivo – Costruzionista
Compito del terapeuta = valutare se le
costruzioni del paziente siano internamente
coerenti ed in grado di fargli raggiungere i propri
obiettivi.
Metacognizione
Semerari, Carcione, DiMaggio.
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9. Modello Sistemico
Il comportamento è inserito in un contesto
relazionale
Il sintomo non è più espressione di disfunzioni
individuali ma è un’informazione riguardante
l’intero contesto dei rapporti in cui la persona è
inserita.
La diagnosi fa riferimento a modalità di
funzionamento di gruppo.
L’intervento terapeutico si fonda sull’osservazione
dei modelli interattivi familiari e si propone di
modificare il contesto entro il quale il disagio è
emerso ed è mantenuto.
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10. Prospettiva Psicodinamica
L’intervento terapeutico si focalizza sul
cambiamento strutturale della personalità a
partire dalle relazioni e dalla storia del soggetto.
Il veicolo principale dell’intervento è la persona
del terapeuta e la relazione pz-terapeuta. I
sintomi hanno un significato profondo e si
radicano alla storia del soggetto.
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