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PD
San Donato Milanese
                                               “7 Dì”        Rassegna stampa



3 febbraio 2013
Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, il servizio bisettimanale di
rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale .
Buona lettura.
                                           Il PD di San Donato Milanese


                          31gennaio/3 febbraio 2013
In primo piano:
Si è affacciato di nuovo sul panorama sandonatese il caso “Stadio Inter” (Il
cittadino – venerdì – articoli 1e 2 ). Anche se l’opposizione dice “È una
grande opportunità per San Donato”, anche se il sindaco si muove coi piedi di
piombo e prospetta minuziose analisi d’un eventuale progetto, forse sarebbe
opportuno sottoporre l’accettazione dello stadio ai diretti interessati: i
sandonatesi . Prima che sia effettuata una qualsiasi scelta, siamo infatti noi
che dobbiamo decidere se vale la pena accettare sacrifici (la costruzione di
una struttura del genere non è uno scherzo e, ricordiamocelo, ci aspetta il VI
palazzo ENI ) per trovarci in città uno stadio con tutti i suoi problemi e un
ulteriore centro commerciale magari corredato anche di abitazioni civili.
Da leggere
Dalla prossima settimana: “Modifiche alla viabilità per i cantieri di Enipower”(il
Cittadino – sabato articolo 4).
“In municipio due giunte a confronto- -San Giuliano e San Donato insieme in
un percorso condiviso - Servizi alla persona, trasporti, ambiente e cultura e
esigenze dei cittadini travalicano i confini” (il Cittadino, sabato, articolo 1).
Curiosità
Consigliamo la lettura dell’articolo 2 di sabato: “Ancora polemiche sul centro
sportivo - Nel mirino di Pdl e lista civica un accesso «aperto e senza
controlli”. Un cancello rimasto aperto (l’assessore Sargenti dice che quello
destinato al prelievo immondizie) diventa occasione di polemiche da parte
dell’opposizione che si mostra “si mostra determinata a monitorare la
situazione”. Vi sono persone che hanno veramente tempo da perdere!


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Giovedì 31 gennaio

 Fonte: 7Giorni. Info
     Fare sport a San Donato costa meno: ribassate le tariffe delle strutture del
      parco sportivo Enrico Mattei
Per tutto il prossimo semestre, allenarsi presso il parco sportivo Enrico Mattei di San Donato
comporterà per gli utenti una spesa fortemente ridotta.
La Giunta, infatti, ha ricalibrato le tariffe per l’utilizzo delle strutture sportive presenti nel centro di
via Caviaga, sia a beneficio delle associazioni sportive che dei singoli utenti. Nel complesso, le
tariffe sono state diminuite con sconti che si spingono anche oltre il 50%. Ad esempio, nel caso
dell’affitto diurno del campo di calcio, il cui costo orario scende da 260 a 120 euro, mentre la tariffa
oraria per l’affitto dei campi da tennis passa da 20 a 15 euro. Poche invece le tariffe confermate,
come gli abbonamenti mensili al parcheggio (10 euro) e il costo orario mattutino dell’affitto della
pista di atletica (15 euro). «In attesa della riqualificazione integrale del centro sportivo – ha
dichiarato l’assessore allo Sport, Matteo Sargenti – abbiamo deciso di rivedere le tariffe in
vigore nel prossimo semestre. La riduzione deriva dalla volontà di adeguarle al livello tariffario
applicato dalle altre strutture del circondario e anche dalla valutazione delle condizioni, spesso
precarie, in cui si trovano attualmente gli impianti». Redazione Web

 Fonte: IL CITTADINO
1. La stazione è “nuova”, ma non si vede
Ennesimo pressing su Trenitalia per completare la struttura, dove per esempio
l’ascensore per disabili è ancora inutilizzabile - Lo scalo al quartiere Affari manca di
servizi e altri non funzionano
Anche la stazione inserita nel quartiere Affari sarà al centro di un pressing con Trenitalia. La
fermata utilizzata soprattutto dai pendolari diretti ai palazzi uffici del territorio, nonostante sia di
recente inaugurazione rispetto alle altre strutture storiche del Sudmilano, deve ancora essere
infatti completata di una serie di servizi che mancano all’appello. Risolto negli anni scorsi il
dilemma delle infiltrazioni d’acqua, che in passato avevano creato non pochi disagi, chi utilizza tutti
i giorni il noto indirizzo attende da tempo ulteriori migliorie su cui i vertici dell’ente locale sono
pronti a lanciare solleciti. «L’ascensore per disabili non funziona - ricorda l’assessore ai
trasporti, Simona Rullo -, c’è un solo obliteratore, manca una panchina di attesa a cui si
aggiungono altri margini di intervento che senz’altro potrebbero migliorare il servizio». Altri
eventuali modifiche potrebbero essere in campo dal Comune, a partire da un maggior rigore nel
rispetto dei divieti di sosta, a cui si dovrebbero aggiungere alcuni ragionamenti per garantire
presidio. «Si potrebbe ad esempio pensare - prosegue l’assessore - al coinvolgimento di
volontari». L’occasione per tornare a puntare i riflettori sulle stazioni si è presentata a margine di
un sopralluogo congiunto presso la fermata di Borgolombardo che si è tenuto alla presenza anche
dell’assessore sangiulianese Mario Oro. I due amministratori dell’hinterland hanno preso atto dello
stato di avanzato degrado del tunnel che collega i due comuni limitrofi e, come già annunciato
settimana scorsa, dopo le verifiche sul campo sono pronti a mettere nero bianco delle proposte da
sottoporre a Trenitalia. Oltre infatti alla richiesta di restituire dignità ad un luogo dimenticato da
tempo, che ha tutte le carte per giocare il ruolo di strategico servizio, la sfida principale, su cui si
aprirà un confronto, è tesa a garantire un presidio. Non viene esclusa nemmeno la chiusura
notturna dei cancelli, al fine di evitare che sbandati e vandali tornino alla carica nelle ore più buie,
come avviene del resto da anni, dove in passato non sono mancate aggressioni e altri anticipatici
episodi. E si parla anche di una piazzetta in via Di Vittorio «che restituisca dignità all’ingresso della
stazione», con l’installazione di rastrelliere abbinate ad alcuni arredi urbani. Insomma, a ridosso
della data di inaugurazione del bar presso la struttura di San Giuliano, verranno portate in campo
idee che guardano all’obiettivo di mettere a disposizione dei viaggiatori dei luoghi più confortevoli.
Gli enti locali si sono detti disponibili a fare la propria parte, ma qualsiasi svolta comunque deve
passare da Trenitalia. Sempre nella giornata di ieri gli assessori si sono recati anche nel comparto
tra Certosa e Borgolombardo, dove verranno programmati spazi fruibili in prossimità della zona di
confine che separa i due territori dall’alta concentrazione urbana. Giulia Cerboni




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2. Iscrizioni a scuola, ci sarà tempo fino al 28 febbraio

Anche per i genitori dei piccoli sandonatesi è tempo di pensare alle iscrizioni a scuola dei propri
figli per l’anno 2013/2014. In particolare, per quanto concerne le materne gli interessati possono
rivolgersi direttamente alle direzioni scolastiche dal 9 al 28 febbraio. Mentre per elementari, medie
e superiori, in cui bisognerà compilare la procedura online, c’è tempo fino al 28 febbraio. Gli utenti
devono però procurarsi il codice meccanografico della scuola e consultare il sito
www.iscrizioni.istruzione.it, dove potranno trovare una serie di altre notizie utili per procedere.

3. La festa di Twenty’z Radio fa il pieno: una maratona all’insegna dell’allegria
La festa di Twenty’z Radio ha registrato un successo, rivelando la voglia di allegria da parte dei
giovani sandonatesi, e non solo, che si sono presentati puntuali alla maratona notturna che si è
tenuta nei giorni scorsi. Entro domenica sera sul sito dell’emittente in streaming curata da uno staff
di trenta ragazzi del Sudmilano si aprirà una vetrina con le tantissime foto scattate nel corso di una
serata che si è conclusa a tarda ora. Massiccia la partecipazione all’evento con entrata libera che
si è tenuto presso il salone Marchetti con un allestimento d’eccezione. Ad attendere infatti gli ospiti,
come anticipato, c’erano candele sulle scale e i corridoi erano illuminati da un grande neon giallo, il
tutto grazie alla collaborazione dell’associazione Athena, mentre all’interno è stato realizzato un
pub in un ambiente da discoteca. Come previsto sono scesi in campo per l’occasione 25 volontari
delle sezioni della Croce rossa di San Donato e Opera muniti di etilometri portatili, che per tutta la
sera hanno effettuato prove sui ragazzi che, dopo la seconda consumazione, si sono sottoposti al
test al fine di rendersi conto da soli se era ora di fermarsi prima di ordinare un’altra spumeggiante
bionda. E proprio per dare un segno nella direzione giusta, al bancone dove sono stati banditi i
superacolici, non sono stati serviti cocktail, ma solo birre e sangria. Ai giovani è stato distribuito
anche un test finalizzato a sondare il grado di informazione delle fasce giovanili riguardo le regole
in vigore per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza. Gli esiti verranno resi noti
attraverso la radio non appena saranno a disposizione. Ma questo evento, spiegano gli
organizzatori, è solo l’inizio. Se infatti la serata ha richiamato adolescenti e giovani, ma anche
adulti, ne verranno organizzati altri. Si parla di almeno due o tre date all’anno che consolideranno
una nuova tradizione sul territorio. E c’è l’idea anche di creare una sinergia tra i principali sodalizi
giovanili del territorio, affinché le occasioni di aggregazione a portata di mano possano passare
anche da nuove idee. Prospettive che partono da un esordio con il botto. Giu. Cer.

Venerdì 1 febbraio

 Fonte: IL CITTADINO

1. Case e negozi con lo stadio dell’Inter
La giunta studia l’offerta del club nerazzurro sul nuovo impianto - La possibilità di
realizzare la struttura in zona San Francesco sarebbe legata a uno sviluppo
residenziale e commerciale
Un maxi stadio, ma anche campi da calcio previsti in un’area detta “Interello”, a cui si dovrebbe
aggiungere un centro commerciale e anche un’eventuale quota di residenziale, con tanto di
servizi. È l’ipotesi di realizzazione dello stadio dell’Inter nel quartiere San Francesco che nei
giorni scorsi è stata al centro di un incontro della maggioranza di centrosinistra. Il sindaco
Andrea Checchi con l’occasione ha illustrato a grandi linee ai portabandiera politici della sua
coalizione i contenuti della bozza, tutta da valutare, proposta dai vertici della squadra di Moratti.
Dopo dunque l’incontro tra i dirigenti dei nerazzurri e il primo cittadino che si è tenuto nella
sede della Beneamata in dicembre, a cui è seguito un nuovo periodo di silenzio, nei piani alti del
palazzo si torna a parlare del consistente investimento. Il confronto politico per il momento è
avvenuto a porte chiuse e il seguito è previsto nel breve termine. Nell’arco di una decina di
giorni infatti i gruppi del Pd, di Sel e della lista civica “Noi per la città”, dovranno
esprimere un orientamento rispetto al piano, di fatto ancora tutto da costruire, che l’Inter ha
messo sul tavolo. «Siamo ancora di fronte ad uno “schizzo” - sottolinea il sindaco -, dove in
effetti è stato ipotizzata una quota di residenziale in un’area peraltro del comparto dove ci sono
dei vincoli che non permettono nemmeno di costruire, ma in sostanza manca tutt’ora un disegno
su cui ragionare».
Spiegando i motivi per cui ha comunque deciso di chiamare a raccolta le forze politiche,
Checchi prosegue: «Il nostro obiettivo a questo punto, in cui è ancora tutto da fare, è quello di
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pensare ad una nostra proposta da sottoporre eventualmente all’Inter, con una sintesi delle
esigenze che esprimerà la politica e soprattutto dei benefici e dei servizi per la città che
potrebbero sortire da un investimento del genere, sempre che gli investitori abbiano intenzione
di puntare su San Donato».
Se anche alla fine la scelta cadesse sul San Francesco e ci fosse margine per un accordo tra
l’Inter e il centrosinistra, la scommessa per diventare realtà dovrebbe affrontare un lungo e
complicato iter. Innanzitutto, dovrebbe iniziare una trattativa fra le parti, che dovrebbe tenere
conto dei servizi, ma anche della viabilità, dell’impatto sul territorio, e soprattutto del ritorno in
termini di vantaggi alla comunità. Dopodiché si aprirebbe un’altra parentesi di non poco conto,
riguardante l’iter urbanistico, visto che andrebbe prevista una variante di destinazione d’uso
insieme ad una serie di altri passaggi inseriti in una lunga staffetta. Ma prima di tutto occorre
capire se alla fine Inter abbia scartato le altre alternative per puntare davvero su San Donato
per realizzare il suo nuovo impianto. Giulia Cerboni

2. Ma il centrodestra ha già le idee chiare: «È una grande opportunità per San Donato»
«Lo stadio rappresenta una grande opportunità per San Donato: chiediamo al sindaco di poter
partecipare alla costruzione di un percorso tanto importante per il nostro territorio». L’opposizione
di centrodestra resta convinta che un investimento come quello che sembra prospettarsi in questa
parte di hinterland potrebbe significare un trampolino di lancio capace di dare prestigio, ma anche
un potenziamento dei servizi e un indotto economico a questo tratto di hinterland. Al tempo stesso
la minoranza sollecita occasione di partecipazione. «Se fossi stato un amministratore pubblico di
San Donato - commenta il coordinatore locale del Pdl, Alessandro Fava -, mi sarebbe piaciuto
seguire personalmente un progetto di tale rilievo, che può indubbiamente avere un’importante
significato per il territorio. E se anche ci fosse una quota di residenziale, tutto è un discorso di
qualità, in quanto se il piano è bello, con inserimenti armonici e nel rispetto del verde, significa
comunque valorizzare il territorio». Della stessa idea il capogruppo della lista “Insieme per San
Donato”, Marco Zampieri, che sottolinea: «Come avevo detto in settembre resto convinto che
questa sia un’occasione unica per il territorio. Certo, per fare una valutazione approfondita dovrei
vedere il progetto». E prosegue: «Certo, come opposizione vorremmo partecipare alle scelte, in
un’ottica propositiva, come abbiamo più volte chiesto anche al sindaco». Sullo stesso piano
l’esponente locale del simbolo “Fratelli d’Italia - centrodestra italiano”, Vincenzo Stochino, che sin
da subito aveva visto questa scommessa come una prospettiva di rilancio del territorio. «Resto
convinto - afferma -, che un investimento del genere possa significare molto per il territorio, l’unico
rischio è che se in effetti viene richiesto del residenziale, visto il momento di crisi e la grande
offerta a disposizione, si vadano a realizzare delle cattedrali del deserto. Ma per una valutazione
seria innanzitutto occorre vedere il progetto». E grande assente sembra essere proprio il disegno
da cui far partire una discussione dagli sviluppi concreti a livello locale. Pare infatti che sino ad ora
ci sia solo qualche schizzo di massima, che non tiene ad esempio conto della viabilità e non
fornisce nemmeno gli elementi necessari per dare via alle consultazioni politiche. Di stadio dunque
si continua a parlare, ma le intenzioni dell’investitore per il momento si riassumono in una bozza,
dove nell’ultima versione sono anche spuntate delle abitazioni. Un rebus che resta aperto. Intanto,
mentre parte il tentativo da parte della maggioranza di cominciare a ragionare sull’argomento,
l’opposizione su un tema di tale rilievo si dice pronta alla collaborazione.G. Cerb

3. Dopo i sigilli messi all’azienda Jago adesso scattano le prime denunce
Due persone sono state denunciate dopo i controlli dei carabinieri della stazione di San Donato
Milanese e della polizia provinciale di Milano alla Jago di San Donato: si tratta del 22enne J.S.,
titolare di una ditta di autotrasporti e servizi generali per le imprese, oltre all’80enne M. O. che ha
“affittato” l’area di una azienda di 2mila metri quadrati alle spalle di via 25 Aprile. Gli accertamenti
sono scattati poiché l’attività imprenditoriale sorge nell’ambito del Parco Agricolo Sud Milano,
quindi soggetta ad autorizzazioni che tuttavia non sono mai state concesse. Le forze dell’ordine si
sono fatte aprire i cancelli e hanno trovato residui di oli esausti e pezzi di ricambio abbandonati. È
bastato questo per la denuncia alla procura della Repubblica per reati ambientali. È stata
contestata la distruzione e deturpamento di bellezze ambientali, opere eseguite senza
autorizzazione e il deposito incontrollato di rifiuti. Non basta, perché all’interno dell’area sono state
trovate diverse automobili, una quasi nuova priva della targa, anche due motoscafi che sarebbero
stati acquistati all’asta. Sono comunque in corso ulteriori accertamenti, proprio per verificare la
provenienza degli scafi e della vettura. I controlli sono stati eseguiti dalla polizia provinciale in tutta
la provincia, anche in altri siti, elevando sanzioni per circa 16mila euro.«Queste attività, che sono
la peculiarità dei nostri agenti - ha commentato l’assessore alla sicurezza della Provincia di Milano
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Stefano Bolognini -, rientrano nell’efficace azione di contrasto ai reati ambientali portata avanti con
forza dall’ente. Questi interventi dimostrano che i nostri agenti continuano a tenere alta l’attenzione
sul delicato tema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti derivati da attività industriali e
artigianali, soprattutto quelli che hanno caratteristiche pericolose per l’uomo e per l’ambiente».
Emiliano Cuti

4. I residenti di via Gela “bocciano” il sovrappasso
Le 21 famiglie della palazzina di via Gela bocciano il progetto della Provincia che prevede lo
scavalco della Paullese, con rampa d’accesso nella zona dell’ex Parco Tubi. Il progetto presentato
nei giorni scorsi da palazzo Isimbardi se sul piano viabilistico significherebbe infatti eliminare le
code che si concentrano nelle ore di punta, per gli abitanti del condominio che sorge nelle
immediate vicinanze della futura opera l’investimento si tradurrebbe in un evidente disagio. I diretti
interessati non appena apprese le novità hanno quindi espresso immediata preoccupazione per
una prospettiva che significherebbe traffico costante sotto le loro finestre. In merito a questi timori
si sono confrontati anche con il vice sindaco Simona Rullo al fine di chiedere se ci sono
alternative che possano scongiurare l’opera viabilistica che toglierà i semafori sulla Paullese. Se
anche infatti non è stata ancora stata definita la tempistica dell’iter, nel vedere il disegno nero su
bianco i sandonatesi in questione hanno iniziato a mettere le mani avanti. «Mi sono confrontata
con questi cittadini - dichiara la Rullo -, spiegando loro che ci troviamo davanti ad un’opera che
avrà importanti risvolti sul piano viabilistico del territorio, sebbene come comune chiederemo alla
Provincia alcune piccole modifiche tecniche. Al tempo stesso mi sono impegnata per fare in modo
che vengano previste delle barriere per mitigare al massimo l’impatto. Valuteremo inoltre con
attenzione qualsiasi accorgimento che possa andare incontro alle esigenze dei cittadini di via
Gela». Insomma, dopo l’annuncio da parte dell’esecutivo di palazzo Isimbardi ci saranno una serie
di passaggi in cui l’esecutivo sandonatese terrà alte anche le istanze di chi abita nella palazzina
collocata nei pressi della futura strada. Per il resto la rivoluzione dovrebbe eliminare gli
imbottigliamenti con un sovrapasso, una corsia di accelerazione e anche una pista ciclabile diretta
verso il centro commerciale di Peschiera Borromeo.G. C

5. “Mafie in pentola”, si sgonfia il caso
Senza tensioni le repliche dello spettacolo di Tiziana Di Masi
Al teatro Troisi interviene il sindaco dopo la vicenda che aveva coinvolto anche uno
studente
Si sgonfia e rientra il caso “Mafie in pentola”: la seconda rappresentazione dello spettacolo
teatrale, in scena ieri pomeriggio, non ha creato le tensioni che, stante le premesse, più d’uno
temeva. Il sindaco Andrea Checchi e la preside Grazia Maria Sabella sono intervenuti al termine
della performance a sensibilizzare gli studenti sul valore della coscienza antimafia e sulla gravità
dei fenomeni di bullismo, mentre il passaggio della rappresentazione relativo a via Di Vittorio non è
stato ripetuto sul palcoscenico: «Chiunque vuole può leggere quel che successe sui giornali o su
Internet. Questo perché mi limito a raccontare fatti di cronaca», ha spiegato davanti al teatro
gremito di ragazzi delle superiori l’attrice Tiziana Di Masi. Oltre a dichiararsi, naturalmente,
dispiaciuta per quanto accaduto durante la rappresentazione di giovedì scorso. Quando, nella
platea formata da studenti delle medie, era presente un ragazzino imparentato ai fratelli Iacono,
citati dall’attrice nel passaggio conclusivo dello show: si era parlato del blitz che nel 2009 ha colpito
la centrale dello spaccio situata in via Di Vittorio, portando all’arresto di 11 persone tra cui i parenti
del tredicenne, citati per nome. Il ragazzino quindi era finito al centro delle angherie esercitate dai
compagni a colpi di sms denigratori. Un bruttissimo episodio per il giovane, con l’attrice che,
scusandosi, ha affermato che se avesse saputo della sua presenza in sala non avrebbe
chiaramente osato citare i cognomi. L’attenzione si era alzata dopo che la zia dello scolaro aveva
raccontato la vicenda su Facebook, ricevendo decine di commenti di residenti della popolosa via di
Certosa, dichiaratisi sdegnati da un racconto di cronaca considerato alla stregua di un’offesa al
quartiere. Qualcuno aveva proposto di trovarsi ieri, alle 14.30, a seguire la seconda messa in
scena per poter chiedere diritto di replica. Di fatto, ieri, è stato un piccolo gruppetto a presentarsi
per assistere allo spettacolo, che si è svolto secondo programma, salvo l’introduzione della Di Masi
e l’intervento istituzionale conclusivo. «La mia intenzione è quella di sensibilizzare i ragazzi a fatti
realmente accaduti» ha spiegato l’attrice, vittima negli ultimi giorni di minacce. Quindi l’intervento
di Checchi, che dopo il fatto ha manifestato vicinanza al tredicenne incontrandone il padre, a
sostenere che «proprio perché i tentacoli della piovra mafiosa sono intorno a noi, è fondamentale
parlarne e studiarla».Riccardo Schiavo

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Sabato 2 febbraio
    Fonte: IL CITTADINO
1. In municipio due giunte a confronto
San Giuliano e San Donato insieme in un percorso condiviso - Servizi alla persona,
trasporti, ambiente e cultura: «Le esigenze dei cittadini travalicano i confini»
Due giunte a confronto. Il sindaco di San Giuliano Alessandro Lorenzano insieme alla sua
squadra ieri pomeriggio ha preso posto nella sala istituzionale ai piani del municipio di San Donato
insieme al primo cittadino Andrea Checchi e al suo esecutivo. È stato così compiuto un primo
passo che guarda all’obiettivo di costruire progetti condivisi, in particolare sulle aree dei confine,
ma anche sui problemi che coinvolgono entrambe le comunità di cittadini. «In questo momento di
profonda flessione economica - ha dichiarato Checchi a margine dell’incontro - è fondamentale
attivare partnership ragionando nell’ottica che le esigenze dei cittadini spesso travalicano i confini
delle singole città. Le economie di scala derivanti dall’unione delle nostre forze con quelle di San
Giuliano ci consentirebbero di offrire quelle risposte ai cittadini che come singolo ente
faticheremmo a garantire per la ristrettezza delle risorse e per i pressanti vincoli di bilancio».
Obiettivi congiunti, è stato sottolineato, potrebbero in particolare riguardare «i servizi alla persona,
la sicurezza, la cultura, la viabilità e la mobilità dolce». E il collega sangiulianese Alessandro
Lorenzano, lanciando qualche anticipazione, ha affermato: «Pensiamo a un grande polmone
verde che unisca i due territori comunali, dall’ospedale di San Donato a via Risorgimento a San
Giuliano: le città unite da un grande parco, grazie alle piste ciclabili che ne faranno una sola entità
agganciata all’area metropolitana. La sicurezza, il biglietto unico per un sistema di trasporto
integrato, un collegamento più funzionale tra Borgolombardo, Civesio e il quartiere di via Di
Vittorio». In attesa dunque del completamento dell’asse ciclabile che unisce i due territori, da
questa prima stretta di mano dovrebbero sortire nuovi appuntamenti per pianificare servizi e
soluzioni ai problemi che passeranno dall’alleanza tra i due comuni limitrofi. Giu. Cer.

2. Ancora polemiche sul centro sportivo
Nel mirino di Pdl e lista civica un accesso «aperto e senza controlli» - La
segnalazione riguarda l’ingresso di via Caviaga: «Sicurezza a rischio». L’assessore
Sargenti: «Si tratta di un caso sporadico
La giunta aveva chiuso l’accesso da via Triulziana, privando i cittadini di una comodità, ma si è
forse dimenticata che l’ingresso secondario all’imbocco di via Caviaga resta sempre aperto». La
segnalazione si alza dalla lista civica “Insieme per San Donato”, con tanto di immagini che
immortalano un accesso agli impianti del centro sportivo Metanopoli con il cancello spalancato. «È
stata necessaria una partecipata raccolta firme - fa notare il capogruppo di opposizione Marco
Zampieri -, per restituire ai sandonatesi la possibilità di utilizzare l’accesso su via Triulziana, che
era stato serrato improvvisamente, senza nemmeno un preavviso». E prosegue: «Il sindaco
Andrea Checchi aveva risposto ai nostri solleciti tesi all’immediata riapertura del cancello,
spiegando che l’iniziativa era legata ad una serie di problemi di sicurezza. Ma allora perché c’è un
altro accesso, sempre privo di presidio, dove chiunque può entrare tranquillamente anche alla
sera?». Dall’altra parte l’assessore sandonatese allo sport, Matteo Sargenti, risponde: «Se i
cittadini hanno trovato aperto l’accesso secondario su via Caviaga, si tratta di un caso sporadico,
dal momento che quell’entrata viene utilizzata per la spazzatura e altri servizi. Terremo in ogni
caso conto della segnalazione, anche se non mi sembra sia un argomento su cui fare
strumentalizzazione politica». Intanto la lista civica, che aveva fatto una battaglia a sostegno
delle richieste dei cittadini, si mostra determinata a monitorare la situazione, visto che tra i
problemi aperti, come segnalato nella giunta nei mesi scorsi, c’è il dilemma dei furti e degli atti
vandalici. Estranei che a quanto pare entrano, si appropriano di una bicicletta o di altri beni che
trovano a portata di mano, per poi passare dall’uscita senza presidio. Tra i rimedi la giunta dunque
ha pensato di concentrare l’andirivieni di atleti e corsisti solo dal varco principale che si affaccia su
via Caviaga, almeno in via temporanea. Le proteste e la petizione in corso avevano poi portato ad
un cambio di rotta che ha ripristinato le vecchie abitudini. Ora il capitolo torna ad aprirsi, con
consiglieri i quali sostengono di avere visto in più occasioni e in diversi orari l’accesso secondario
aperto, facendo notare che dal momento che per i cittadini, a differenza di quello su via Triulziana ,
non ha alcuna utilità, sarebbe opportuno tenerlo serrato, in quanto potrebbe rappresentare
un’opportunità per i malintenzionati. L’assessore evidenzia invece che questa è la prima
segnalazione che giunge in Comune e che solitamente quell’ingresso resta serrato con i lucchetti.

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Nella serata di ieri ha sottolineato: «Ho fatto fare una verifica immediata, ed era chiuso». C’è chi
invece nelle sere scorse dice di aver notato la buona regola infranta. In attesa di un futuro gestore,
che investirà anche in deterrenti puntati sulla sicurezza, lo storico indirizzo torna dunque in primo
piano, con un nuovo margine di dibattito, che guarda alla tutela di un patrimonio dove di tanto in
tanto passano ignoti che si lasciano alle spalle ruberie e danneggiamenti. Giulia Cerboni

3. Iscrizioni ai corsi in piscina, la vicenda arriva in consiglio
«Come è possibile che nonostante i noti problemi riguardanti il tetto della piscina, siano state
comunque raccolte le iscrizioni? Sapendo di questi dissesti, come si poteva ipotizzare una normale
prosecuzione dei corsi?».Le domande concentrate sull’interruzione temporanea di circa un mese e
mezzo dell’impianto sono al centro di un’interrogazione presentata dal Pdl e dalla lista civica
“Insieme per San Donato” che raggiungerà i banchi del consiglio nella serata di giovedì. Gli
esponenti di minoranza nel documento fanno notare: «Nel mese di dicembre, con scadenza entro
il 15, in prossimità della biglietteria apparivano i tabelloni con le scadenze delle iscrizioni al
secondo trimestre». E ancora: «A iscrizioni rinnovate i fruitori sono stati avvertiti che a causa di
interventi straordinari la piscina avrebbe anticipato di una settimana la chiusura natalizia; il
personale addetto alla biglietteria in quella occasione informava che la piscina avrebbe riaperto il 7
gennaio e che la settimana persa sarebbe stata recuperata». Il resoconto del centrodestra, da cui
parte la richiesta di approfondimenti rivolti alla giunta di centrosinistra, prosegue: «Il 5 gennaio
2013 gli iscritti sono stati informati telefonicamente che la chiusura della piscina sarebbe stata
prorogata fino a fine gennaio 2013, sempre a causa di interventi straordinari». Nella fase in cui era
stato protocollato il documento, i promotori dell’interrogazione avevano anche chiesto lumi circa
eventuali rimborsi agli utenti i quali, dopo avere versato la quota di iscrizione, sono stati costretti ad
una pausa forzata, in attesa che si concludessero i lavori di ripristino del tetto. Il tema, in una
pagina in cui l’impianto è rientrato in funzione, tornerà quindi protagonista in aula consiliare. G.
Cerb.

4. Modifiche alla viabilità per i cantieri di Enipower
Modifiche temporanee alla viabilità scatteranno settimana prossima al fine di lasciare spazio alle
opere di ampliamento della rete di teleriscaldamento legate al futuro centro direzionale Eni. Da
martedì gli interventi si concentreranno in via Correggio, dove è prevista una progressiva chiusura
al traffico della strada. Stando alle notizie fornire ieri dal municipio, nei primi giorni il transito sarà
interrotto nel tratto tra le vie Vannucchi e Battisti, mentre a seguire per circa due mesi il
provvedimento verrà esteso fino all’incrocio con via Cornegliano. Ma se i conducenti dovranno
prestare attenzione ai cartelli che verranno affissi, qualche ritocco alle abitudini coinvolgerà anche i
sandonatesi che si muovo con i mezzi pubblici. In particolare sono previste alcune variazioni dei
percorsi delle linee C-Blu AGI in direzione M3 e della linea 132 ATM in entrambe le direzioni. Gli
interessati a saperne di più, presso le fermate dei mezzi troveranno in ogni caso specifiche
informazioni circa i tragitti provvisori. Le informazioni verranno man mano inserite anche sul sito
Internet del Comune all’indirizzo www.comune.sandonatomilanese.mi.it a cura del servizio di
trasporto pubblico. Mentre la segnaletica sulle strade interessate verrà di volta in volta aggiornata.
La pianificazione, in vista dell’avvio delle opere realizzate da Enipower, è stata ormai definita con
diverse riunioni che si sono tenute in municipio alla presenza dei tecnici. Il piano di interventi che
nel complesso coinvolgerà diverse assi di Metanopoli, si articolerà su più tranche, in modo tale da
comportare meno disagi possibili allo scorrimento del traffico e soprattutto di scongiurare il rischio
che si creino imbottigliamenti sulle vie alternative. G. C.




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7 dì 3 febbraio 2013

  • 1. PD San Donato Milanese “7 Dì” Rassegna stampa 3 febbraio 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, il servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale . Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 31gennaio/3 febbraio 2013 In primo piano: Si è affacciato di nuovo sul panorama sandonatese il caso “Stadio Inter” (Il cittadino – venerdì – articoli 1e 2 ). Anche se l’opposizione dice “È una grande opportunità per San Donato”, anche se il sindaco si muove coi piedi di piombo e prospetta minuziose analisi d’un eventuale progetto, forse sarebbe opportuno sottoporre l’accettazione dello stadio ai diretti interessati: i sandonatesi . Prima che sia effettuata una qualsiasi scelta, siamo infatti noi che dobbiamo decidere se vale la pena accettare sacrifici (la costruzione di una struttura del genere non è uno scherzo e, ricordiamocelo, ci aspetta il VI palazzo ENI ) per trovarci in città uno stadio con tutti i suoi problemi e un ulteriore centro commerciale magari corredato anche di abitazioni civili. Da leggere Dalla prossima settimana: “Modifiche alla viabilità per i cantieri di Enipower”(il Cittadino – sabato articolo 4). “In municipio due giunte a confronto- -San Giuliano e San Donato insieme in un percorso condiviso - Servizi alla persona, trasporti, ambiente e cultura e esigenze dei cittadini travalicano i confini” (il Cittadino, sabato, articolo 1). Curiosità Consigliamo la lettura dell’articolo 2 di sabato: “Ancora polemiche sul centro sportivo - Nel mirino di Pdl e lista civica un accesso «aperto e senza controlli”. Un cancello rimasto aperto (l’assessore Sargenti dice che quello destinato al prelievo immondizie) diventa occasione di polemiche da parte dell’opposizione che si mostra “si mostra determinata a monitorare la situazione”. Vi sono persone che hanno veramente tempo da perdere! 1
  • 2. Giovedì 31 gennaio  Fonte: 7Giorni. Info  Fare sport a San Donato costa meno: ribassate le tariffe delle strutture del parco sportivo Enrico Mattei Per tutto il prossimo semestre, allenarsi presso il parco sportivo Enrico Mattei di San Donato comporterà per gli utenti una spesa fortemente ridotta. La Giunta, infatti, ha ricalibrato le tariffe per l’utilizzo delle strutture sportive presenti nel centro di via Caviaga, sia a beneficio delle associazioni sportive che dei singoli utenti. Nel complesso, le tariffe sono state diminuite con sconti che si spingono anche oltre il 50%. Ad esempio, nel caso dell’affitto diurno del campo di calcio, il cui costo orario scende da 260 a 120 euro, mentre la tariffa oraria per l’affitto dei campi da tennis passa da 20 a 15 euro. Poche invece le tariffe confermate, come gli abbonamenti mensili al parcheggio (10 euro) e il costo orario mattutino dell’affitto della pista di atletica (15 euro). «In attesa della riqualificazione integrale del centro sportivo – ha dichiarato l’assessore allo Sport, Matteo Sargenti – abbiamo deciso di rivedere le tariffe in vigore nel prossimo semestre. La riduzione deriva dalla volontà di adeguarle al livello tariffario applicato dalle altre strutture del circondario e anche dalla valutazione delle condizioni, spesso precarie, in cui si trovano attualmente gli impianti». Redazione Web  Fonte: IL CITTADINO 1. La stazione è “nuova”, ma non si vede Ennesimo pressing su Trenitalia per completare la struttura, dove per esempio l’ascensore per disabili è ancora inutilizzabile - Lo scalo al quartiere Affari manca di servizi e altri non funzionano Anche la stazione inserita nel quartiere Affari sarà al centro di un pressing con Trenitalia. La fermata utilizzata soprattutto dai pendolari diretti ai palazzi uffici del territorio, nonostante sia di recente inaugurazione rispetto alle altre strutture storiche del Sudmilano, deve ancora essere infatti completata di una serie di servizi che mancano all’appello. Risolto negli anni scorsi il dilemma delle infiltrazioni d’acqua, che in passato avevano creato non pochi disagi, chi utilizza tutti i giorni il noto indirizzo attende da tempo ulteriori migliorie su cui i vertici dell’ente locale sono pronti a lanciare solleciti. «L’ascensore per disabili non funziona - ricorda l’assessore ai trasporti, Simona Rullo -, c’è un solo obliteratore, manca una panchina di attesa a cui si aggiungono altri margini di intervento che senz’altro potrebbero migliorare il servizio». Altri eventuali modifiche potrebbero essere in campo dal Comune, a partire da un maggior rigore nel rispetto dei divieti di sosta, a cui si dovrebbero aggiungere alcuni ragionamenti per garantire presidio. «Si potrebbe ad esempio pensare - prosegue l’assessore - al coinvolgimento di volontari». L’occasione per tornare a puntare i riflettori sulle stazioni si è presentata a margine di un sopralluogo congiunto presso la fermata di Borgolombardo che si è tenuto alla presenza anche dell’assessore sangiulianese Mario Oro. I due amministratori dell’hinterland hanno preso atto dello stato di avanzato degrado del tunnel che collega i due comuni limitrofi e, come già annunciato settimana scorsa, dopo le verifiche sul campo sono pronti a mettere nero bianco delle proposte da sottoporre a Trenitalia. Oltre infatti alla richiesta di restituire dignità ad un luogo dimenticato da tempo, che ha tutte le carte per giocare il ruolo di strategico servizio, la sfida principale, su cui si aprirà un confronto, è tesa a garantire un presidio. Non viene esclusa nemmeno la chiusura notturna dei cancelli, al fine di evitare che sbandati e vandali tornino alla carica nelle ore più buie, come avviene del resto da anni, dove in passato non sono mancate aggressioni e altri anticipatici episodi. E si parla anche di una piazzetta in via Di Vittorio «che restituisca dignità all’ingresso della stazione», con l’installazione di rastrelliere abbinate ad alcuni arredi urbani. Insomma, a ridosso della data di inaugurazione del bar presso la struttura di San Giuliano, verranno portate in campo idee che guardano all’obiettivo di mettere a disposizione dei viaggiatori dei luoghi più confortevoli. Gli enti locali si sono detti disponibili a fare la propria parte, ma qualsiasi svolta comunque deve passare da Trenitalia. Sempre nella giornata di ieri gli assessori si sono recati anche nel comparto tra Certosa e Borgolombardo, dove verranno programmati spazi fruibili in prossimità della zona di confine che separa i due territori dall’alta concentrazione urbana. Giulia Cerboni 2
  • 3. 2. Iscrizioni a scuola, ci sarà tempo fino al 28 febbraio Anche per i genitori dei piccoli sandonatesi è tempo di pensare alle iscrizioni a scuola dei propri figli per l’anno 2013/2014. In particolare, per quanto concerne le materne gli interessati possono rivolgersi direttamente alle direzioni scolastiche dal 9 al 28 febbraio. Mentre per elementari, medie e superiori, in cui bisognerà compilare la procedura online, c’è tempo fino al 28 febbraio. Gli utenti devono però procurarsi il codice meccanografico della scuola e consultare il sito www.iscrizioni.istruzione.it, dove potranno trovare una serie di altre notizie utili per procedere. 3. La festa di Twenty’z Radio fa il pieno: una maratona all’insegna dell’allegria La festa di Twenty’z Radio ha registrato un successo, rivelando la voglia di allegria da parte dei giovani sandonatesi, e non solo, che si sono presentati puntuali alla maratona notturna che si è tenuta nei giorni scorsi. Entro domenica sera sul sito dell’emittente in streaming curata da uno staff di trenta ragazzi del Sudmilano si aprirà una vetrina con le tantissime foto scattate nel corso di una serata che si è conclusa a tarda ora. Massiccia la partecipazione all’evento con entrata libera che si è tenuto presso il salone Marchetti con un allestimento d’eccezione. Ad attendere infatti gli ospiti, come anticipato, c’erano candele sulle scale e i corridoi erano illuminati da un grande neon giallo, il tutto grazie alla collaborazione dell’associazione Athena, mentre all’interno è stato realizzato un pub in un ambiente da discoteca. Come previsto sono scesi in campo per l’occasione 25 volontari delle sezioni della Croce rossa di San Donato e Opera muniti di etilometri portatili, che per tutta la sera hanno effettuato prove sui ragazzi che, dopo la seconda consumazione, si sono sottoposti al test al fine di rendersi conto da soli se era ora di fermarsi prima di ordinare un’altra spumeggiante bionda. E proprio per dare un segno nella direzione giusta, al bancone dove sono stati banditi i superacolici, non sono stati serviti cocktail, ma solo birre e sangria. Ai giovani è stato distribuito anche un test finalizzato a sondare il grado di informazione delle fasce giovanili riguardo le regole in vigore per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza. Gli esiti verranno resi noti attraverso la radio non appena saranno a disposizione. Ma questo evento, spiegano gli organizzatori, è solo l’inizio. Se infatti la serata ha richiamato adolescenti e giovani, ma anche adulti, ne verranno organizzati altri. Si parla di almeno due o tre date all’anno che consolideranno una nuova tradizione sul territorio. E c’è l’idea anche di creare una sinergia tra i principali sodalizi giovanili del territorio, affinché le occasioni di aggregazione a portata di mano possano passare anche da nuove idee. Prospettive che partono da un esordio con il botto. Giu. Cer. Venerdì 1 febbraio  Fonte: IL CITTADINO 1. Case e negozi con lo stadio dell’Inter La giunta studia l’offerta del club nerazzurro sul nuovo impianto - La possibilità di realizzare la struttura in zona San Francesco sarebbe legata a uno sviluppo residenziale e commerciale Un maxi stadio, ma anche campi da calcio previsti in un’area detta “Interello”, a cui si dovrebbe aggiungere un centro commerciale e anche un’eventuale quota di residenziale, con tanto di servizi. È l’ipotesi di realizzazione dello stadio dell’Inter nel quartiere San Francesco che nei giorni scorsi è stata al centro di un incontro della maggioranza di centrosinistra. Il sindaco Andrea Checchi con l’occasione ha illustrato a grandi linee ai portabandiera politici della sua coalizione i contenuti della bozza, tutta da valutare, proposta dai vertici della squadra di Moratti. Dopo dunque l’incontro tra i dirigenti dei nerazzurri e il primo cittadino che si è tenuto nella sede della Beneamata in dicembre, a cui è seguito un nuovo periodo di silenzio, nei piani alti del palazzo si torna a parlare del consistente investimento. Il confronto politico per il momento è avvenuto a porte chiuse e il seguito è previsto nel breve termine. Nell’arco di una decina di giorni infatti i gruppi del Pd, di Sel e della lista civica “Noi per la città”, dovranno esprimere un orientamento rispetto al piano, di fatto ancora tutto da costruire, che l’Inter ha messo sul tavolo. «Siamo ancora di fronte ad uno “schizzo” - sottolinea il sindaco -, dove in effetti è stato ipotizzata una quota di residenziale in un’area peraltro del comparto dove ci sono dei vincoli che non permettono nemmeno di costruire, ma in sostanza manca tutt’ora un disegno su cui ragionare». Spiegando i motivi per cui ha comunque deciso di chiamare a raccolta le forze politiche, Checchi prosegue: «Il nostro obiettivo a questo punto, in cui è ancora tutto da fare, è quello di 3
  • 4. pensare ad una nostra proposta da sottoporre eventualmente all’Inter, con una sintesi delle esigenze che esprimerà la politica e soprattutto dei benefici e dei servizi per la città che potrebbero sortire da un investimento del genere, sempre che gli investitori abbiano intenzione di puntare su San Donato». Se anche alla fine la scelta cadesse sul San Francesco e ci fosse margine per un accordo tra l’Inter e il centrosinistra, la scommessa per diventare realtà dovrebbe affrontare un lungo e complicato iter. Innanzitutto, dovrebbe iniziare una trattativa fra le parti, che dovrebbe tenere conto dei servizi, ma anche della viabilità, dell’impatto sul territorio, e soprattutto del ritorno in termini di vantaggi alla comunità. Dopodiché si aprirebbe un’altra parentesi di non poco conto, riguardante l’iter urbanistico, visto che andrebbe prevista una variante di destinazione d’uso insieme ad una serie di altri passaggi inseriti in una lunga staffetta. Ma prima di tutto occorre capire se alla fine Inter abbia scartato le altre alternative per puntare davvero su San Donato per realizzare il suo nuovo impianto. Giulia Cerboni 2. Ma il centrodestra ha già le idee chiare: «È una grande opportunità per San Donato» «Lo stadio rappresenta una grande opportunità per San Donato: chiediamo al sindaco di poter partecipare alla costruzione di un percorso tanto importante per il nostro territorio». L’opposizione di centrodestra resta convinta che un investimento come quello che sembra prospettarsi in questa parte di hinterland potrebbe significare un trampolino di lancio capace di dare prestigio, ma anche un potenziamento dei servizi e un indotto economico a questo tratto di hinterland. Al tempo stesso la minoranza sollecita occasione di partecipazione. «Se fossi stato un amministratore pubblico di San Donato - commenta il coordinatore locale del Pdl, Alessandro Fava -, mi sarebbe piaciuto seguire personalmente un progetto di tale rilievo, che può indubbiamente avere un’importante significato per il territorio. E se anche ci fosse una quota di residenziale, tutto è un discorso di qualità, in quanto se il piano è bello, con inserimenti armonici e nel rispetto del verde, significa comunque valorizzare il territorio». Della stessa idea il capogruppo della lista “Insieme per San Donato”, Marco Zampieri, che sottolinea: «Come avevo detto in settembre resto convinto che questa sia un’occasione unica per il territorio. Certo, per fare una valutazione approfondita dovrei vedere il progetto». E prosegue: «Certo, come opposizione vorremmo partecipare alle scelte, in un’ottica propositiva, come abbiamo più volte chiesto anche al sindaco». Sullo stesso piano l’esponente locale del simbolo “Fratelli d’Italia - centrodestra italiano”, Vincenzo Stochino, che sin da subito aveva visto questa scommessa come una prospettiva di rilancio del territorio. «Resto convinto - afferma -, che un investimento del genere possa significare molto per il territorio, l’unico rischio è che se in effetti viene richiesto del residenziale, visto il momento di crisi e la grande offerta a disposizione, si vadano a realizzare delle cattedrali del deserto. Ma per una valutazione seria innanzitutto occorre vedere il progetto». E grande assente sembra essere proprio il disegno da cui far partire una discussione dagli sviluppi concreti a livello locale. Pare infatti che sino ad ora ci sia solo qualche schizzo di massima, che non tiene ad esempio conto della viabilità e non fornisce nemmeno gli elementi necessari per dare via alle consultazioni politiche. Di stadio dunque si continua a parlare, ma le intenzioni dell’investitore per il momento si riassumono in una bozza, dove nell’ultima versione sono anche spuntate delle abitazioni. Un rebus che resta aperto. Intanto, mentre parte il tentativo da parte della maggioranza di cominciare a ragionare sull’argomento, l’opposizione su un tema di tale rilievo si dice pronta alla collaborazione.G. Cerb 3. Dopo i sigilli messi all’azienda Jago adesso scattano le prime denunce Due persone sono state denunciate dopo i controlli dei carabinieri della stazione di San Donato Milanese e della polizia provinciale di Milano alla Jago di San Donato: si tratta del 22enne J.S., titolare di una ditta di autotrasporti e servizi generali per le imprese, oltre all’80enne M. O. che ha “affittato” l’area di una azienda di 2mila metri quadrati alle spalle di via 25 Aprile. Gli accertamenti sono scattati poiché l’attività imprenditoriale sorge nell’ambito del Parco Agricolo Sud Milano, quindi soggetta ad autorizzazioni che tuttavia non sono mai state concesse. Le forze dell’ordine si sono fatte aprire i cancelli e hanno trovato residui di oli esausti e pezzi di ricambio abbandonati. È bastato questo per la denuncia alla procura della Repubblica per reati ambientali. È stata contestata la distruzione e deturpamento di bellezze ambientali, opere eseguite senza autorizzazione e il deposito incontrollato di rifiuti. Non basta, perché all’interno dell’area sono state trovate diverse automobili, una quasi nuova priva della targa, anche due motoscafi che sarebbero stati acquistati all’asta. Sono comunque in corso ulteriori accertamenti, proprio per verificare la provenienza degli scafi e della vettura. I controlli sono stati eseguiti dalla polizia provinciale in tutta la provincia, anche in altri siti, elevando sanzioni per circa 16mila euro.«Queste attività, che sono la peculiarità dei nostri agenti - ha commentato l’assessore alla sicurezza della Provincia di Milano 4
  • 5. Stefano Bolognini -, rientrano nell’efficace azione di contrasto ai reati ambientali portata avanti con forza dall’ente. Questi interventi dimostrano che i nostri agenti continuano a tenere alta l’attenzione sul delicato tema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti derivati da attività industriali e artigianali, soprattutto quelli che hanno caratteristiche pericolose per l’uomo e per l’ambiente». Emiliano Cuti 4. I residenti di via Gela “bocciano” il sovrappasso Le 21 famiglie della palazzina di via Gela bocciano il progetto della Provincia che prevede lo scavalco della Paullese, con rampa d’accesso nella zona dell’ex Parco Tubi. Il progetto presentato nei giorni scorsi da palazzo Isimbardi se sul piano viabilistico significherebbe infatti eliminare le code che si concentrano nelle ore di punta, per gli abitanti del condominio che sorge nelle immediate vicinanze della futura opera l’investimento si tradurrebbe in un evidente disagio. I diretti interessati non appena apprese le novità hanno quindi espresso immediata preoccupazione per una prospettiva che significherebbe traffico costante sotto le loro finestre. In merito a questi timori si sono confrontati anche con il vice sindaco Simona Rullo al fine di chiedere se ci sono alternative che possano scongiurare l’opera viabilistica che toglierà i semafori sulla Paullese. Se anche infatti non è stata ancora stata definita la tempistica dell’iter, nel vedere il disegno nero su bianco i sandonatesi in questione hanno iniziato a mettere le mani avanti. «Mi sono confrontata con questi cittadini - dichiara la Rullo -, spiegando loro che ci troviamo davanti ad un’opera che avrà importanti risvolti sul piano viabilistico del territorio, sebbene come comune chiederemo alla Provincia alcune piccole modifiche tecniche. Al tempo stesso mi sono impegnata per fare in modo che vengano previste delle barriere per mitigare al massimo l’impatto. Valuteremo inoltre con attenzione qualsiasi accorgimento che possa andare incontro alle esigenze dei cittadini di via Gela». Insomma, dopo l’annuncio da parte dell’esecutivo di palazzo Isimbardi ci saranno una serie di passaggi in cui l’esecutivo sandonatese terrà alte anche le istanze di chi abita nella palazzina collocata nei pressi della futura strada. Per il resto la rivoluzione dovrebbe eliminare gli imbottigliamenti con un sovrapasso, una corsia di accelerazione e anche una pista ciclabile diretta verso il centro commerciale di Peschiera Borromeo.G. C 5. “Mafie in pentola”, si sgonfia il caso Senza tensioni le repliche dello spettacolo di Tiziana Di Masi Al teatro Troisi interviene il sindaco dopo la vicenda che aveva coinvolto anche uno studente Si sgonfia e rientra il caso “Mafie in pentola”: la seconda rappresentazione dello spettacolo teatrale, in scena ieri pomeriggio, non ha creato le tensioni che, stante le premesse, più d’uno temeva. Il sindaco Andrea Checchi e la preside Grazia Maria Sabella sono intervenuti al termine della performance a sensibilizzare gli studenti sul valore della coscienza antimafia e sulla gravità dei fenomeni di bullismo, mentre il passaggio della rappresentazione relativo a via Di Vittorio non è stato ripetuto sul palcoscenico: «Chiunque vuole può leggere quel che successe sui giornali o su Internet. Questo perché mi limito a raccontare fatti di cronaca», ha spiegato davanti al teatro gremito di ragazzi delle superiori l’attrice Tiziana Di Masi. Oltre a dichiararsi, naturalmente, dispiaciuta per quanto accaduto durante la rappresentazione di giovedì scorso. Quando, nella platea formata da studenti delle medie, era presente un ragazzino imparentato ai fratelli Iacono, citati dall’attrice nel passaggio conclusivo dello show: si era parlato del blitz che nel 2009 ha colpito la centrale dello spaccio situata in via Di Vittorio, portando all’arresto di 11 persone tra cui i parenti del tredicenne, citati per nome. Il ragazzino quindi era finito al centro delle angherie esercitate dai compagni a colpi di sms denigratori. Un bruttissimo episodio per il giovane, con l’attrice che, scusandosi, ha affermato che se avesse saputo della sua presenza in sala non avrebbe chiaramente osato citare i cognomi. L’attenzione si era alzata dopo che la zia dello scolaro aveva raccontato la vicenda su Facebook, ricevendo decine di commenti di residenti della popolosa via di Certosa, dichiaratisi sdegnati da un racconto di cronaca considerato alla stregua di un’offesa al quartiere. Qualcuno aveva proposto di trovarsi ieri, alle 14.30, a seguire la seconda messa in scena per poter chiedere diritto di replica. Di fatto, ieri, è stato un piccolo gruppetto a presentarsi per assistere allo spettacolo, che si è svolto secondo programma, salvo l’introduzione della Di Masi e l’intervento istituzionale conclusivo. «La mia intenzione è quella di sensibilizzare i ragazzi a fatti realmente accaduti» ha spiegato l’attrice, vittima negli ultimi giorni di minacce. Quindi l’intervento di Checchi, che dopo il fatto ha manifestato vicinanza al tredicenne incontrandone il padre, a sostenere che «proprio perché i tentacoli della piovra mafiosa sono intorno a noi, è fondamentale parlarne e studiarla».Riccardo Schiavo 5
  • 6. Sabato 2 febbraio  Fonte: IL CITTADINO 1. In municipio due giunte a confronto San Giuliano e San Donato insieme in un percorso condiviso - Servizi alla persona, trasporti, ambiente e cultura: «Le esigenze dei cittadini travalicano i confini» Due giunte a confronto. Il sindaco di San Giuliano Alessandro Lorenzano insieme alla sua squadra ieri pomeriggio ha preso posto nella sala istituzionale ai piani del municipio di San Donato insieme al primo cittadino Andrea Checchi e al suo esecutivo. È stato così compiuto un primo passo che guarda all’obiettivo di costruire progetti condivisi, in particolare sulle aree dei confine, ma anche sui problemi che coinvolgono entrambe le comunità di cittadini. «In questo momento di profonda flessione economica - ha dichiarato Checchi a margine dell’incontro - è fondamentale attivare partnership ragionando nell’ottica che le esigenze dei cittadini spesso travalicano i confini delle singole città. Le economie di scala derivanti dall’unione delle nostre forze con quelle di San Giuliano ci consentirebbero di offrire quelle risposte ai cittadini che come singolo ente faticheremmo a garantire per la ristrettezza delle risorse e per i pressanti vincoli di bilancio». Obiettivi congiunti, è stato sottolineato, potrebbero in particolare riguardare «i servizi alla persona, la sicurezza, la cultura, la viabilità e la mobilità dolce». E il collega sangiulianese Alessandro Lorenzano, lanciando qualche anticipazione, ha affermato: «Pensiamo a un grande polmone verde che unisca i due territori comunali, dall’ospedale di San Donato a via Risorgimento a San Giuliano: le città unite da un grande parco, grazie alle piste ciclabili che ne faranno una sola entità agganciata all’area metropolitana. La sicurezza, il biglietto unico per un sistema di trasporto integrato, un collegamento più funzionale tra Borgolombardo, Civesio e il quartiere di via Di Vittorio». In attesa dunque del completamento dell’asse ciclabile che unisce i due territori, da questa prima stretta di mano dovrebbero sortire nuovi appuntamenti per pianificare servizi e soluzioni ai problemi che passeranno dall’alleanza tra i due comuni limitrofi. Giu. Cer. 2. Ancora polemiche sul centro sportivo Nel mirino di Pdl e lista civica un accesso «aperto e senza controlli» - La segnalazione riguarda l’ingresso di via Caviaga: «Sicurezza a rischio». L’assessore Sargenti: «Si tratta di un caso sporadico La giunta aveva chiuso l’accesso da via Triulziana, privando i cittadini di una comodità, ma si è forse dimenticata che l’ingresso secondario all’imbocco di via Caviaga resta sempre aperto». La segnalazione si alza dalla lista civica “Insieme per San Donato”, con tanto di immagini che immortalano un accesso agli impianti del centro sportivo Metanopoli con il cancello spalancato. «È stata necessaria una partecipata raccolta firme - fa notare il capogruppo di opposizione Marco Zampieri -, per restituire ai sandonatesi la possibilità di utilizzare l’accesso su via Triulziana, che era stato serrato improvvisamente, senza nemmeno un preavviso». E prosegue: «Il sindaco Andrea Checchi aveva risposto ai nostri solleciti tesi all’immediata riapertura del cancello, spiegando che l’iniziativa era legata ad una serie di problemi di sicurezza. Ma allora perché c’è un altro accesso, sempre privo di presidio, dove chiunque può entrare tranquillamente anche alla sera?». Dall’altra parte l’assessore sandonatese allo sport, Matteo Sargenti, risponde: «Se i cittadini hanno trovato aperto l’accesso secondario su via Caviaga, si tratta di un caso sporadico, dal momento che quell’entrata viene utilizzata per la spazzatura e altri servizi. Terremo in ogni caso conto della segnalazione, anche se non mi sembra sia un argomento su cui fare strumentalizzazione politica». Intanto la lista civica, che aveva fatto una battaglia a sostegno delle richieste dei cittadini, si mostra determinata a monitorare la situazione, visto che tra i problemi aperti, come segnalato nella giunta nei mesi scorsi, c’è il dilemma dei furti e degli atti vandalici. Estranei che a quanto pare entrano, si appropriano di una bicicletta o di altri beni che trovano a portata di mano, per poi passare dall’uscita senza presidio. Tra i rimedi la giunta dunque ha pensato di concentrare l’andirivieni di atleti e corsisti solo dal varco principale che si affaccia su via Caviaga, almeno in via temporanea. Le proteste e la petizione in corso avevano poi portato ad un cambio di rotta che ha ripristinato le vecchie abitudini. Ora il capitolo torna ad aprirsi, con consiglieri i quali sostengono di avere visto in più occasioni e in diversi orari l’accesso secondario aperto, facendo notare che dal momento che per i cittadini, a differenza di quello su via Triulziana , non ha alcuna utilità, sarebbe opportuno tenerlo serrato, in quanto potrebbe rappresentare un’opportunità per i malintenzionati. L’assessore evidenzia invece che questa è la prima segnalazione che giunge in Comune e che solitamente quell’ingresso resta serrato con i lucchetti. 6
  • 7. Nella serata di ieri ha sottolineato: «Ho fatto fare una verifica immediata, ed era chiuso». C’è chi invece nelle sere scorse dice di aver notato la buona regola infranta. In attesa di un futuro gestore, che investirà anche in deterrenti puntati sulla sicurezza, lo storico indirizzo torna dunque in primo piano, con un nuovo margine di dibattito, che guarda alla tutela di un patrimonio dove di tanto in tanto passano ignoti che si lasciano alle spalle ruberie e danneggiamenti. Giulia Cerboni 3. Iscrizioni ai corsi in piscina, la vicenda arriva in consiglio «Come è possibile che nonostante i noti problemi riguardanti il tetto della piscina, siano state comunque raccolte le iscrizioni? Sapendo di questi dissesti, come si poteva ipotizzare una normale prosecuzione dei corsi?».Le domande concentrate sull’interruzione temporanea di circa un mese e mezzo dell’impianto sono al centro di un’interrogazione presentata dal Pdl e dalla lista civica “Insieme per San Donato” che raggiungerà i banchi del consiglio nella serata di giovedì. Gli esponenti di minoranza nel documento fanno notare: «Nel mese di dicembre, con scadenza entro il 15, in prossimità della biglietteria apparivano i tabelloni con le scadenze delle iscrizioni al secondo trimestre». E ancora: «A iscrizioni rinnovate i fruitori sono stati avvertiti che a causa di interventi straordinari la piscina avrebbe anticipato di una settimana la chiusura natalizia; il personale addetto alla biglietteria in quella occasione informava che la piscina avrebbe riaperto il 7 gennaio e che la settimana persa sarebbe stata recuperata». Il resoconto del centrodestra, da cui parte la richiesta di approfondimenti rivolti alla giunta di centrosinistra, prosegue: «Il 5 gennaio 2013 gli iscritti sono stati informati telefonicamente che la chiusura della piscina sarebbe stata prorogata fino a fine gennaio 2013, sempre a causa di interventi straordinari». Nella fase in cui era stato protocollato il documento, i promotori dell’interrogazione avevano anche chiesto lumi circa eventuali rimborsi agli utenti i quali, dopo avere versato la quota di iscrizione, sono stati costretti ad una pausa forzata, in attesa che si concludessero i lavori di ripristino del tetto. Il tema, in una pagina in cui l’impianto è rientrato in funzione, tornerà quindi protagonista in aula consiliare. G. Cerb. 4. Modifiche alla viabilità per i cantieri di Enipower Modifiche temporanee alla viabilità scatteranno settimana prossima al fine di lasciare spazio alle opere di ampliamento della rete di teleriscaldamento legate al futuro centro direzionale Eni. Da martedì gli interventi si concentreranno in via Correggio, dove è prevista una progressiva chiusura al traffico della strada. Stando alle notizie fornire ieri dal municipio, nei primi giorni il transito sarà interrotto nel tratto tra le vie Vannucchi e Battisti, mentre a seguire per circa due mesi il provvedimento verrà esteso fino all’incrocio con via Cornegliano. Ma se i conducenti dovranno prestare attenzione ai cartelli che verranno affissi, qualche ritocco alle abitudini coinvolgerà anche i sandonatesi che si muovo con i mezzi pubblici. In particolare sono previste alcune variazioni dei percorsi delle linee C-Blu AGI in direzione M3 e della linea 132 ATM in entrambe le direzioni. Gli interessati a saperne di più, presso le fermate dei mezzi troveranno in ogni caso specifiche informazioni circa i tragitti provvisori. Le informazioni verranno man mano inserite anche sul sito Internet del Comune all’indirizzo www.comune.sandonatomilanese.mi.it a cura del servizio di trasporto pubblico. Mentre la segnaletica sulle strade interessate verrà di volta in volta aggiornata. La pianificazione, in vista dell’avvio delle opere realizzate da Enipower, è stata ormai definita con diverse riunioni che si sono tenute in municipio alla presenza dei tecnici. Il piano di interventi che nel complesso coinvolgerà diverse assi di Metanopoli, si articolerà su più tranche, in modo tale da comportare meno disagi possibili allo scorrimento del traffico e soprattutto di scongiurare il rischio che si creino imbottigliamenti sulle vie alternative. G. C. 7