1. PD
San Donato Milanese
“7 Dì”
Rassegna della stampa locale
“7 DÌ” è la nuova rassegna della stampa locale, realizzata settimanalmente dal nostro
gruppo di comunicazione.
Consultabile ogni domenica cliccando la voce Rassegna stampa "7Dì", il nuovo servizio
si prefigge di fornire una panoramica completa di quanto accade sul nostro territorio a
livello politico, sociale, economico e sindacale .
Le notizie di maggior rilievo saranno accompagnate da brevi commenti volti a stimolare la
discussione e l’interesse della comunità su quanto ci accade intorno.
Buona lettura quindi della nostra:
“7 DÌ”
Rassegna della stampa locale
Il Pd di San Donato Milanese
Settimana: 21-27 ottobre 2012
Principali notizie
1. Dedicato a Mattei il parco di Via Caviaga.
2. Riassetto istituti scolastici: il comune si orienta secondo i criteri stabiliti dalla regione
ma la Provincia boccia il percorso.
3. Patto di ferro tra Milano e San Donato: un’anagrafe contro i furti di biciclette.
4. Tentativo di dar fuoco al municipio - Gli negano la casa e cosparge gli uffici di benzina-
Gesto disperato di un 48enne bloccato in tempo dall’arrivo delle forze dell’ordine – Le
reazioni del sindaco e di un assessore.
5. Stanziati 250 mila euro per trasformare l’area di via Maritano in area pubblica per le
feste, 800 mila euro per Certosa (riqualificazione urbanistica ed eliminazione barriere
architettoniche) e 1 milione per risanare e rinnovare parte del municipio.
Curiosità
• “Amè, lascia stare il mio amico Zambetti!”: Calculli difende il politico arrestato dalle
accuse dell’ex assessore (articolo pubblicato da Settegiorni il 26/10).
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2. Lunedì 22 ottobre
Fonte: QUINDICI
1. Poasco-Sorigherio verso la chiusura delle candidature - Sono da scegliere i rappresentanti
della frazione
Da oltre un anno Poasco è rimasta "senza voce". Il mandato di Giuseppina Quaranta, presidente del
comitato di quartiere (unico organo decentrato previsto dallo statuto sandonatese), infatti, è scaduto
ufficialmente all'inizio del 2011. Per porre fine alla lunga vacanza della rappresentatività della
frazione che conta quasi tremila residenti, il Sindaco Checchi ha indetto le elezioni per nominare il
comitato che coprirà il triennio fino al 2015 , In questi giorni (fino a Lunedì 29 ottobre) è aperta la
raccolta delle candidature alle quali possono ambire tutti i maggiorenni iscritti nelle liste elettorali del
quartiere. A una settimana dalla chiusura delle candidature, dopo i controlli di rito; alla comunità di
Poasco-Sorigherio sarà reso noto l'elenco dei nomi tra i quali dovranno essere scelti i sette che
andranno a comporre il comitato. La "palla" passerà quindi alla comunità che domenica 18
novembre sarà chiamata a indicare i propri rappresentanti. Il voto, anche in questo caso riservato ai
maggiorenni iscritti nelle liste elettorali del quartiere, potrà essere espresso dalle 9 alle 20 presso
l’anagrafwe decentrata di via unica Poasco. QUINDICI - 22 ottobre.
2. BREVI su QUINDICI - 22ottobre
♦ FONTI ENERGIA
Nel corso del Festival dell'Ambiente, organizzato dalla Provincia di Milano all'Idroscalo, il Comune di
San Donato ha ricevuto un riconoscimento per l'attenzione verso le fonti energetiche rinnovabili.
♦ LA PROTESTA
Mercoledì 17 alcuni lavoratori del San Raffaele hanno formato un presidio di fronte al Policlinico per
protestare - come indicato nei volantini distribuiti all'utenza - contro "il taglio di salari e posti lavoro".
Fonte: IL CITTADINO
Il parco porta il nome di Mattei - L’area verde di via Caviaga dedicata al “padre” dell’Eni -
Sabato è stata scoperta una stele dedicata all’uomo che scommise sull’energia tricolore
San Donato Addio parco Snam, benvenuto parco Enrico Mattei. La struttura di via Caviaga a San
Donato ha ora un nuovo nome, suggellato dalla stele inaugurata sabato mattina alla presenza delle
autorità e di un gran numero di cittadini. In occasione del cinquantennale dalla morte di Mattei, colui
che nei primi anni Cinquanta puntò sull’area agricola a sud-est di Milano su cui oggi si sviluppa San
Donato per impiantarvi Metanopoli, l’avveniristica città italiana dell’energia, si è ritenuto di celebrare il
papà dell’Eni con la dedicazione del parco sportivo cittadino, facente parte del progetto urbanistico
da lui fortemente voluto. Il profilo di Mattei e la fiamma di Eni, scavati su due volumi in acciaio corten,
vicini ma separati: una raffigurazione metaforica dell’ideologia matteiana, segnata dal rapporto di
chiara separazione ma anche contiguità di scopi tra uomo e azienda. La citazione di Mattei
«Metanopoli è molto più di un quartiere. Per noi è l’espressione di una speranza» campeggia su uno
dei due volumi. Un monumento minimal di grande impatto, al quale verrà abbinata, all’ingresso del
parco, un’insegna che riporterà il nuovo nome della struttura.Il monumento è stato svelato agli occhi
di una significativa folla di cittadini dopo un breve momento cerimoniale inaugurato dall’intervento del
sindaco Andrea Checchi, presente all’inaugurazione insieme a gran parte della giunta. «La
dedicazione del parco a Enrico Mattei è un atto dovuto verso colui che ha contribuito così
intensamente allo sviluppo di San Donato - così il primo cittadino -, determinando un contesto
urbano che connota la nostra città come una peculiarità in tutto l’hinterland milanese». A
rappresentare il colosso energetico, il dirigente Salvatore Sardo: «La storia di San Donato e la storia
di Eni coincidono. Enrico Mattei fu il primo ad amare questo territorio in cui fino al 1952 non c’era un
solo impianto produttivo assimilabile a un’idea di media impresa. Il suo interesse era legato a una
visione di lungo periodo» ha sostenuto. Prima della benedizione impartita da monsignor Franco
Carnevali, vicario episcopale della zona di Melegnano, e da don Pietro Zaupa, parroco di Santa
Barbara, è intervenuto anche l’architetto Ronen Joseph, autore del monumento. Ha spiegato che «il
corten rappresenta il territorio: le figure di Eni e di Mattei escono da questo materiale, sono estratte
dal territorio», prima di lasciare spazio all’inno d’Italia conclusivo suonato dal corpo musicale
cittadino Pietro Mascagni. Le nuove intestazioni solitamente impiegano qualche tempo per diventare
di uso corrente: tuttavia, la suggestiva stele che accompagna gli avventori al loro ingresso nel parco
lascia pochi dubbi sulla paternità dell’area verde sandonatese. Riccardo Schiavo – 22 ottobre
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3. Fonte: 7GIORNI.INFO
L’ex parco Snam di San Donato è stato ufficialmente intitolato a Enrico Mattei
Sebbene la proprietà fosse passata al Comune da oltre un decennio, da molti la struttura di via
Caviaga a San Donato ha continuato ad essere erroneamente nominata “parco Snam”.
A partire da sabato scorso, però, il parco reca ufficialmente il nome di Enrico Mattei, fondatore di
Metanopoli e “padre” di Eni. Durante la cerimonia di intitolazione, avvenuta nella mattinata di sabato,
è stata svelata alla cittadinanza una stele commemorativa, che è stata posizionata all’ingresso del
parco. Il monumento, realizzato dal designer Ronen Joseph, ritrae il profilo di Mattei e la fiamma del
cane a sei zampe, storico simbolo di Eni. «Intitolare questo parco nel cuore di Metanopoli a Enrico
Mattei – ha dichiarato il sindaco, Andrea Checchi, nel corso della cerimonia – costituisce un
doveroso atto di memoria collettiva verso l’uomo che ha senza dubbio impresso una svolta decisiva
allo sviluppo economico e sociale di questo territorio». L’intitolazione del parco di via Caviaga
rappresenta solo il primo di una serie di appuntamenti promossi dalla città di San Donato per
ricordare la figura di Mattei. Redazione Web - 22 ottobre
Martedì 23 ottobre
Fonte: IL CITTADINO
1. Istituti scolastici, “giallo” sul riassetto - I plessi De Gasperi e Galilei costretti a diventare due
maxi istituti - Il comune deciderà a breve sulla riorganizzazione, che è stata imposta dai criteri
stabiliti dalla Regione Lombardia
Riorganizzazione dei plessi scolastici: in una settimana il comune di San Donato dovrà sciogliere il
rebus riguardo la verticalizzazione. Intanto un gruppo di genitori della scuola De Gasperi ha già
espresso grosse perplessità riguardo l’ipotesi sul tappeto di una divisione della scuola media De
Gasperi in due unità distinte, ventilando l’intenzione, se il caso, di dare visibilità alle loro apprensioni.
Sostanzialmente l’ostacolo principale è legato al fatto che questo tratto di hinterland, con una
popolazione scolastica di oltre 3mila studenti, ha solo due scuole medie, la De Gasperi e la Galileo
Galilei. Pertanto, dal momento che ogni istituto comprensivo, in base ai criteri fissati dalla Regione,
deve contenere una scuola media, le alternative presentate ieri in una nota dal comune si riducono
a: «una divisione in due maxi istituti comprensivi facenti capo alle due medie, con, rispettivamente,
1.605 studenti (De Gasperi) e 1.514 (Galilei)» oppure «la tripartizione dei plessi, creando tre istituti
comprensivi grazie alla suddivisione in due unità distinte della scuola media De Gasperi». Nel primo
caso, in base alle valutazioni degli addetti ai lavori, c’è il rischio di creare istituti troppo numerosi in
termini di studenti e insegnanti, con il rischio di difficoltà nella gestione. Mentre la seconda strada sta
preoccupando molte famiglie accomunate dal timore di trovarsi di fronte ad una scuola spaccata a
metà, che fa contemporaneamente capo a due diversi comprensori. In realtà la giunta di Andrea
Checchi a fine settembre ha tentato anche di intraprendere una via diversa, peraltro condivisa sia a
livello politico sia negli ambienti scolastici, chiedendo alla Provincia di Milano una suddivisione in
due istituti comprensivi da circa 1150 studenti ciascuno facenti capo alle due scuole medie (De
Gasperi e Galilei) e un circolo didattico da 800 studenti che teneva insieme i plessi di Poasco, via Di
Vittorio e via Greppi. Ma l’assessore provinciale all’Istruzione Marina Lazzati settimana scorsa ha
respinto lo schema che aveva messo d’accordo tutti, in quanto non rispettoso delle impostazioni del
Pirellone. «Fermo restando - afferma l’assessore sandonatese all’istruzione, Chiara Papetti - che la
proposta bocciata da Palazzo Isimbardi era la migliore per San Donato, l’ipotesi della tripartizione a
nostro avviso è quella più percorribile in considerazione delle esigenze degli oltre tremila studenti
della città. Ciò, pur dividendo in due la gestione della media De Gasperi». E aggiunge: «Con questa
organizzazione otteniamo tre istituti, altrettanti dirigenti e direttori amministrativi (rispetto agli attuali
quattro), con circa un centinaio di docenti ciascuno e un numero di studenti che oscilla fra i 942 e i
1165. L’ipotesi dei due plessi, invece, vedrebbe due maxi aggregazioni con numeri imponenti sia di
allievi (oltre 1500 ciascuno), sia di professori (fra i 150 e i 160), con seri problemi gestionali che
cadrebbero perciò sul buon funzionamento e sulla qualità del sistema scolastico cittadino».
L’assessore mostra in ogni caso massima apertura al confronto con tutte le parti in causa,
spiegando che proprio con questo obiettivo ha chiesto una proroga di una settimana alla Provincia.
Certo, i prossimi giorni saranno decisivi per determinare la sorte dei plessi scolastici che ospitano
moltissimi studenti della città di San Donato. Giulia Cerboni - 23 ottobre
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4. 2. Patto di ferro tra Milano e San Donato: un’anagrafe contro i furti di biciclette
Contro i furti delle biciclette il comune di San Donato si allea con la giunta di Pisapia per sostenere
l’iniziativa nazionale di un’anagrafe dei mezzi ecologici che consenta l’identificazione dei proprietari.
In questa direzione l’assessore di Palazzo Marino Pierfrancesco Maran ha già invitato il Ministero
dell’Ambiente, Claudio Clini, con l’invito a portare a buon fine il progetto. Soluzione condivisa
dall’assessore sandonatese Simona Rullo, che afferma: «Il problema dei furti delle biciclette non
affligge solo Milano ma anche i Comuni dell’hinterland e San Donato purtroppo non fa eccezione.
Considerando che la percentuale degli spostamenti a pedali sul nostro territorio è significativa (circa
il 12 per cento), riteniamo che il problema dei furti debba essere affrontato con la massima urgenza
e che l’istituzione di una anagrafe nazionale delle biciclette sia la via da percorrere in tempi
brevissimi». E annunciando un obiettivo già perseguito dalla giunta di Checchi, quale deterrente al
dilemma ruberie, conclude:
“Confidiamo in un intervento da parte del Governo per non vanificare l’azione delle amministrazioni
locali virtuose che destinano fondi alla realizzazione di infrastrutture per i ciclisti; i continui furti e
l’impunità di chi li commette sono uno dei più importanti freni all’uso della bicicletta. Uno dei primi
interventi che realizzeremo localmente sarà l’installazione di stalli che consentano di assicurare non
solo la ruota ma anche il telaio della bicicletta”. - 23 ottobre
Fonte: 7GIORNI.INFO
Il blog Certosa Today denuncia il degrado del parcheggio di via Adda e scrive una lettera
all’Amministrazione sandonatese
Verde incolto che invade ogni spazio, proliferazione di erbe infestanti e rischio di riapertura di una
vecchia voragine nell’asfalto. Sono queste le condizioni in cui versa il parcheggio di via Adda a San
Donato, così come sono state segnalate dai responsabili del blog Certosa Today, che monitora le
problematiche del quartiere sandonatese di Certosa. Onde sollecitare un intervento adeguato da
parte del Comune, tale stato di cose è stato opportunamente segnalato con una missiva indirizzata a
Andrea Battocchio e Simona Rullo, rispettivamente assessori a Verde e Lavori Pubblici. «A distanza
di tempo (almeno dal 18 settembre) – si legge nella lettera –, non solo non è stato effettuato nessun
intervento di diserbo, come da noi richiesto informalmente, ma non è stato più nemmeno effettuato il
normale taglio dell'erba». Ma a preoccupare i curatori del blog è anche la possibile riapertura di una
voragine apertasi tempo fa e poi richiusa solo in via provvisoria la scorsa estate. «Chiediamo – recita
sempre la missiva – che si intervenga in via definitiva per ripristinare l'integrità delle tombinature
sottostanti la pavimentazione del parcheggio e la loro funzionalità». Redazione Web - 23 ottobre
Mercoledì 24 ottobre
Fonte: IL GIORNO
1. San Donato, troppi furti: bici schedate e stalli - Un'anagrafe delle biciclette per interrompere
la lunga catena di furti che tempo colpiscono i ciclisti del Sud Milano
San Donato, 24 ottobre 2012 - Un'anagrafe delle biciclette per interrompere la lunga catena di furti
che tempo colpiscono i ciclisti del Sud Milano. Nel mirino dei ladri ci sono i punti più frequentati dai
pendolari, che arrivano nell’hinterland con i mezzi pubblici e poi si muovono sul territorio con le due
ruote. In cima alla classifica dei luoghi più colpiti dai furti ci sono il capolinea della metropolitana di
San Donato, dove si trova la stazione delle biciclette, e la stazione ferroviaria di Melegnano. San
Donato corre ai ripari e raccoglie l’idea della giunta milanese di istituire un’anagrafe locale e
nazionale delle due ruote, per non vanificare gli investimenti dei Comuni che realizzano infrastrutture
per i ciclisti.
La preoccupazione, infatti, è legata all’aumento dei furti: un fenomeno che potrebbe dissuadere i
ciclisti dall’utilizzo della bici per gli spostamenti quotidiani. «I continui furti e l’impunità di chi li
commette sono uno dei più importanti deterrenti all’uso della bicicletta, dopo la pericolosità delle
nostre strade» afferma l’assessore alla Mobilità di San Donato, Simona Rullo, che già prima di
diventare assessore era nota in città per il suo impegno nelle file dei Verdi a favore della mobilità
sostenibile. «Uno dei primi interventi che realizzeremo a San Donato - continua - sarà l’installazione
di stalli che consentano di assicurare non solo la ruota, ma anche il telaio della bicicletta, oltre al
potenziamento della velostazione sul nostro territorio».
La settimana scorsa l’assessore milanese alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, aveva rivolto l’invito al
Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, alla realizzazione di un’iniziativa nazionale per istituire
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5. un’anagrafe nazionale delle due ruote con regole chiare e uniformi su tutto il territorio italiano, che
consenta di identificare il legittimo proprietario di ciascuna bicicletta. A sostenere l’iniziativa
dell’amministrazione milanese c’è anche l’esecutivo cittadino di San Donato. «Il problema dei furti
delle biciclette non affligge solo Milano, ma anche i Comuni dell’hinterland - dice Simona Rullo - e
San Donato purtroppo non fa eccezione.
Considerando che la percentuale degli spostamenti ‘a pedali’ sul nostro territorio è significativa (circa
il 12%), riteniamo che il problema dei furti debba essere affrontato con la massima urgenza e che
l’istituzione di un’anagrafe nazionale delle biciclette sia la via da percorrere in tempi brevissimi». San
Donato è una delle città del territorio con la rete ciclabile più estesa, ormai gli spostamenti casa-
lavoro in bicicletta sono un’abitudine consolidata per centinaia di residenti. Ma non solo. Sono
sempre più numerosi i lavoratori che arrivano in città a bordo della metropolitana e dei treni, per poi
raggiungere il proprio ufficio sulle due ruote. di Patrizia Tossi
2. Non gli danno l'alloggio popolare - Tenta di darsi fuoco in Municipio - San Donato, arrestato
disoccupato con precedenti penali -
Si presenta in Comune per ottenere una casa popolare. Di fronte al «no» dei funzionari, si cosparge
di benzina e minaccia di darsi fuoco. P. A., un 48enne italiano, disoccupato e con alcuni precedenti
penali, è stato poi arrestato dai carabinieri, per fortuna senza essere riuscito a compiere il ventilato
gesto.
Sono le 14 di ieri quando l'uomo arriva in Municipio per parlare con la responsabile dei servizi
sociali. Chiede l'assegnazione di una casa popolare, nonostante, un anno fa, sia stato sfrattato
proprio da un alloggio comunale per la morosità accumulata nel pagamento dell'affitto. Il 48enne
insiste, è convinto che l'ente locale debba assicurargli subito un tetto. Al diniego, estrae dallo
zainetto una bottiglia di plastica e si versa addosso il contenuto: benzina. Col liquido infiammabile
cosparge anche la scrivania e i documenti davanti a sé, quindi minaccia di far divampare le fiamme.
La funzionaria riesce a uscire dall'ufficio e a dare l'allarme, mentre l'uomo si chiude nella stanza. Sul
posto si precipitano vigili e carabinieri. Arriva anche il sindaco Andrea Checchi per cercare
d'intavolare una trattativa col 48enne.
L'uomo viene bloccato dai militari giusto in tempo, mentre ha già in mano l'accendino per dare corpo
ai suoi propositi. Cerca di sottrarsi all'arresto, ma ormai è troppo tardi.
Nella giornata di oggi P. A. dovrà rispondere ai giudici del tribunale di Milano, nell'ambito del
processo per direttissima, dell'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. - Alessandra
Zanardi
3. San Donato, l'accorpamento degli istituti va ristudiato
Due proposte sul piatto e una settimana per decidere. Dopo la bocciatura del piano di accorpamento
degli istitutii scolastici sandonatesi da parte di palazzo Isimbardi, la giunta ha una settimana di tempo
per delineare nuove soluzioni. L'Amministrazione aveva predisposto alla fine di settembre una
proposta di organizzazione che prevedeva una suddivisione in due istituti comprensivi da circa 1.150
studenti ciascuno facenti capo alle due scuole medie (De Gasperi e Galilei) e un circolo didattico da
800 studenti che teneva insieme Poasco e via Di Vittorio. Una soluzione che tuttavia la Provincia ha
respinto, ritenendola non rispettosa dei criteri approvati dalla Regione. Il problema è legato alla
verticalizzazione degli istituti, che nella logica della continuità didattica dovrebbero garantire il
percorso dalla materna alle medie. Tuttavia a San Donato ci sono solo due medie inferiori, quindi la
soluzione sarebbe quella di creare solo due istituti verticali, oppure smembrarli. - Pa.Tos.
Fonte: IL CITTADINO
1. Tenta di dar fuoco al municipio (Prima pagina) - Gli negano la casa e lui cosparge gli uffici di
benzina- Gesto disperato di un 48enne bloccato in tempo dall’arrivo delle forze dell’ordine
Attimi di terrore ieri pomeriggio negli uffici dei servizi sociali del comune di San Donato Milanese
dove un 48enne italiano, già con precedenti penali, ha cosparso di benzina se stesso e gli arredi,
minacciando di dare tutto alle fiamme. Alla base del folle gesto la disperazione per essere rimasto
senza una casa, dopo che un anno fa l’abitazione gli era stata tolta per morosità. Soltanto il
tempestivo intervento degli agenti della polizia municipale e dei carabinieri ha evitato il peggio: le
forze dell’ordine hanno fatto irruzione nella stanza dove l’uomo si era barricato, traendolo in arresto
per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
2. Si cosparge di benzina per avere la casa - L’uomo si è chiuso nell’ufficio, ma polizia locale e
carabinieri hanno sfondato la porta e per lui sono scattate le manette - Gesto disperato di un
48enne, che ha fatto irruzione ai servizi sociali
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6. «Se non mi assegnate una casa popolare mi darò fuoco». Sono le parole urlate tra il panico
generale dal 48enne sandonatese che ieri pomeriggio intorno alle 14.30 si è barricato nell'ufficio di
un'assistente sociale con in mano una bottiglia di benzina. L'uomo, un italiano già noto agli operatori
del municipio, era entrato normalmente nell'ufficio con in mano una bottiglia di plastica che
sembrava contenere una bevanda. In un primo momento non aveva dato segnali di allarme, ma
dopo pochi secondi dal suo ingresso ha iniziato a scaldarsi, sollecitando un alloggio. A un certo
punto ha versato del carburante per terra, sui mobili e sui suoi abiti, agendo sotto gli occhi
dell'assistente sociale che, spaventata dal gesto, è uscita per chiedere aiuto ai colleghi. L’assistito,
con alle spalle precedenti penali per reati contro la persona, appena si è trovato solo ha
immediatamente approfittato dello scarto di tempo a disposizione per chiudersi a chiave nella
stanza. Dall'interno ha più volte minacciato di passare ai fatti e di accendere il fuoco per compiere il
gesto estremo. Chiedeva di parlare con il sindaco Andrea Checchi, da cui pretendeva la garanzia di
un tetto. «Mi aveva promesso una casa» ha urlato più volte, dando sfogo alla sua disperazione. Sul
posto è tempestivamente intervenuto il comandante della polizia locale Fabio Allais insieme ad altri
agenti, seguiti subito dopo dai carabinieri di San Donato, allertati da una chiamata al “112”. Anche il
primo cittadino, che in quel momento si trovava in municipio, è accorso nel corridoio tentando di
riportarlo alla calma.La trattativa però non ha dato i risultati sperati, mentre all'esterno della porta
cominciava a diffondersi un forte odore di carburante che si propagava per tutto il piano del comune.
Il comandante dei vigili e gli uomini dell'Arma, temendo che potesse accadere il peggio, a quel punto
hanno deciso di sfondare la porta a spallate: l’uomo è stato immediatamente bloccato dalle forze
dell'ordine e nei suoi confronti è scattato l'arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, di cui
dovrà rispondere nella giornata odierna davanti al giudice nell’udienza di convalida presso il
Tribunale di Milano.In realtà è emerso che in passato al sandonatese in questione era già stata
assegnata una casa popolare di proprietà comunale, che gli era poi stata tolta a seguito di morosità,
in quanto non pagava il canone di locazione. Certo, in un comune dove nell'area dei servizi sociali si
sono già verificati altri episodi simili da parte di soggetti che sono andati in escandescenza, per una
manciata di minuti il clima è stato di subbuglio generale.Giulia Cerboni - 24 ottobre
3. «Scongiurare la spaccatura della media “De Gasperi”»
«Invito la giunta di Andrea Checchi a ragionare sull'ipotesi di una nuova scuola media che copra il
comprensorio di Certosa, via Di Vittorio e Poasco». La proposta viene lanciata dal capogruppo della
lista di opposizione "Insieme per San Donato", Marco Zampieri, il quale riguardo alla soluzione di
"spaccare" la scuola media De Gasperi per ottenere tre circoli si mostra critico. Così come del resto
l'ipotesi non piace nemmeno a un gruppo di genitori che, in una lettera aperta diretta all'assessore
all'istruzione Chiara Papetti, fanno presente: «Non riusciamo proprio a capire perché, nel dare
attuazione al processo di verticalizzazione richiesto dalla Regione, non sia possibile individuare una
soluzione che non sia lesiva di una struttura ben funzionante presente sul territorio, nell'interesse di
tutta la cittadinanza».All'origine del rebus c'è la ripartizione dei plessi. In pratica, in base ai criteri
fissati dal Pirellone, ogni nuovo comprensorio dovrà avere una scuola media e San Donato, con una
popolazione scolastica di oltre 3mila alunni, ne ha all'attivo solo due, la De Gasperi e la Galileo
Galilei. Pertanto le alternative si riducono o alla formazione di due maxi circoli, la cui gestione
potrebbe risultare difficoltosa, o alla spaccatura della De Gasperi, che consentirebbe di creare tre
comprensori. Quest'ultima, secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi l'assessore, sembra la
formula più in auge, sebbene da parte dell'amministrazione sia stata espressa massima apertura al
dialogo con tutte le parti in causa. Ma dal canto suo Zampieri fa notare: «Dividere a metà una scuola
comporta una serie di problemi, ad esempio occorrerebbero due segreterie a cui si aggiungono una
lunga serie di aspetti pratici di difficile definizione». Sulla stessa lunghezza d'onda si pongono i
genitori più attivi che, difendendo la De Gasperi, scrivono: «Se molti alunni vengono da fuori, è
perché la scuola ha una buona reputazione, peraltro costruita grazie al personale docente e non
docente che vi lavora. Fatichiamo a comprendere le ragioni per le quali si voglia scompaginare e
distruggere una struttura che ben lavora da anni».Il conto alla rovescia intanto è iniziato: nei prossimi
giorni il Comune di San Donato dovrà sciogliere in via definitiva un interrogativo che coinvolge oltre
3mila famiglie sandonatesi. In questo quadro dalla minoranza si alza l'idea di una nuova scuola
media.G. C. - 24 ottobre
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7. Giovedì 25 ottobre
Fonte: 7GIORNI.INFO
San Donato: minaccia di darsi fuoco in Municipio per ottenere un alloggio popolare
Attimi di panico sono stati vissuti nel pomeriggio di ieri all’interno del palazzo comunale di San
Donato.
Erano circa le 14.30 quando un 48enne sandonatese si è presentato presso gli uffici dei Servizi
Sociali del Comune. L’uomo era già noto ai dirigenti comunali poiché, in passato, gli era già stata
revocata l’assegnazione di un alloggio popolare a causa del mancato pagamento del canone
relativo. Quando il 48enne si è trovato faccia a faccia con l’assistente sociale, ha iniziato a dare in
escandescenze, pretendendo a gran voce l’assegnazione di un nuovo alloggio. Improvvisamente,
però, l’uomo ha estratto dallo zaino una bottiglia contenente liquido infiammabile, che ha iniziato a
versare sui mobili e sui suoi stessi vestiti. Quando l’assistente sociale si è precipitata fuori dall’ufficio
per chiedere aiuto, il 48enne ha pensato bene di barricarsi all’interno, seguitando a proferire il suo
minaccioso proposito di darsi fuoco se non gli fosse stata assegnata un’abitazione. Sul posto sono
intervenuti gli agenti della Polizia Locale e i Carabinieri che, dopo aver inutilmente tentato di trovare
una mediazione, hanno optato per irrompere all’interno della stanza. Il mancato piromane è stato
così bloccato e arrestato con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.- Redazione Web -
25 ottobre
Fonte: IL CITTADINO
1. «Disagio, molte richieste di aiuto: ma non riusciamo a dare risposta» - Il sindaco all’indomani
della protesta del cittadino che ha perso la casa
La disperata protesta del sandonatese che martedì pomeriggio ha minacciato di darsi fuoco,
barricandosi nell’ufficio di un assistente sociale, diventa ennesimo segnale di un crescente disagio.
L’uomo infatti, dopo essersi visto togliere l’immobile comunale in cui abitava, in quanto non pagava il
canone di locazione, ha chiesto a gran voce l’assegnazione di una casa popolare. Mentre dunque
ieri il 48enne pronto ad un gesto estremo è stato processato per direttissima, a seguito dell’arresto
per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, il primo cittadino Andrea Checchi, ponendo l’accento
sulla «vicenda umana», parla dell’emergenza sociale che affligge una parte di comunità
sandonatese, con un cenno alle difficoltà dell’ente ad andare incontro a chi ha più bisogno.
«Quotidianamente - spiega - i nostri uffici ricevono richieste di aiuto da persone che perdono lavoro,
casa e prospettive per il futuro. L’attuale sistema dei servizi di welfare, purtroppo, non ci consente di
dare risposte risolutive. Vi assicuro che trovarsi di fronte a persone disperate e non avere la
possibilità di indicare loro una via di uscita è una situazione lacerante». E guardando al futuro sul
delicato fronte sociale pare si prospettino tempi ancora più difficili, con sempre meno risorse a
disposizione dei comuni per rispondere ai bisogni di nuovi poveri. «Gli ulteriori tagli che il governo
imporrà agli enti locali - riflette il primo cittadino - aggraveranno ancora di più l’attuale situazione. La
preoccupazione è che il conflitto sociale non possa che inasprirsi in assenza di un ripensamento
dell’essere e vivere in una comunità solidale». Mostrandosi pronto a puntare anche su nuove
strategie, conclude: «Il comune di fronte a questo disagio crescente non si tirerà indietro adottando
una strategia locale e sovra comunale per fronteggiare le situazione con l’ausilio di tutte le
componenti sociali della città e ribadendo con forza nelle opportune sedi la necessità di investire sul
welfare». Del resto, anche la relazione conclusiva del difensore civico, l’avvocato Maurizia
Vaccarella, che risale a qualche mese fa, aveva alzato un allarme proprio sull’emergenza abitativa.
Tra le prime necessità era emerso innanzitutto il bisogno di alloggi a prezzi calmierati. Nei giorni
scorsi la protesta del sandonatese pronto a darsi fuoco ha riacceso l’attenzione su un clima tanto
difficile per chi non ce la fa ad andare avanti. Giu. Ce. Il cittadino 25 0ttobre
2. Rivoluzione a scuola: lettera alla Provincia - Appello del consiglio d’istituto della De Gasperi
Dal consiglio d’istituto della scuola secondaria De Gasperi-Galilei parte un appello rivolto
all’assessore all’istruzione provinciale Marina Lazzati. Nella lettera viene rilanciata l’ipotesi di
riorganizzazione dei plessi proposta dal Comune, e sostenuta da tutte le parti in causa, che
prevedeva la suddivisione in due istituti comprensivi da circa 1150 studenti ciascuno facenti capo
alle due scuole medie (De Gasperi e Galilei) e di un circolo didattico da 800 studenti. Un punto di
incontro quest’ultimo che, se aveva messo d’accordo le parti a livello locale, nelle scorse settimane è
stato respinto dall’assessore provinciale, la quale ha messo in evidenza che una soluzione del
genere non risponde ai requisiti previsti dalla Regione. In particolare, il problema è legato al fatto che
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8. ogni comprensorio richiede la presenza di una scuola media, e San Donato, con una popolazione
scolastica complessiva di oltre 3mila studenti, ne ha solo due. Ma dal momento che l’alternativa della
spaccatura della De Gasperi per formare una tripartizione è stata bocciata da un gruppo di genitori, e
quella di due maxi comprensori pone una serie di problemi organizzativi, il consiglio d’istituto a
questo punto nella propria missiva chiede all’esponente dell’esecutivo di Podestà di riprendere in
considerazione con meno rigidità lo schema che era stato avallato dal territorio. «Crediamo - si legge
nel documento inviato alla Provincia - che recepire la verticalizzazione già sia un sacrificio da
chiedere ed un prezzo sufficiente da pagare per una scuola media di eccellenza con quasi 1000
alunni sapientemente bilanciata in questi anni in due plessi integrati. Andare oltre a questo, in una
sorta di balcanizzazione, sarebbe chiedere troppo a docenti, genitori ed alunni». Il tempo ormai
stringe, in quanto entro fine settimana l’ente locale sandonatese dovrà chiudere la partita. Intanto, a
margine del partecipato dibattito che si è acceso intorno al tema della verticalizzazione, il vice
presidente del consiglio d’istituto, Attiglio Barbieri, dichiara: «Una delle cose positive di questo
delicato momento è che vi è un rinnovato interesse per i problemi del mondo della scuola, proprio
quando ci stiamo accingendo al rinnovo del consiglio di istituto che si terrà a metà novembre». G. C.
Il cittadino 25 0ttobre
3. Emergenza Pm 10, presto un incontro della cabina di regia
È già emergenza polveri sottili: la Provincia corre ai ripari, convocando una riunione della cosiddetta
“cabina di regia per la qualità dell’aria” per il 30 ottobre alle 10. Al centro dell’attenzione verranno
poste le strategie per tenere a freno i veleni dell’aria. Dopo due giorni in cui le 10 centraline,
distribuite tra la città di Milano e i dintorni, hanno superato la media giornaliera di 50 microgrammi al
metro cubo, l’attenzione torna ad essere posta sulle misure per contenere lo smog nella metropoli e
nei comuni della provincia. L’individuazione di nuove azioni, viene ricordato nella nota che annuncia
la ripresa dei lavori sul delicato tema, era prevista nel Protocollo di intesa per il miglioramento della
qualità dell’aria firmato nel dicembre 2011. A questo punto la Provincia e i sindaci, a partire dal
vertice di palazzo Marino, Giuliano Pisapia, dovranno ragionare sulle future sinergie con la giunta di
palazzo Isimbardi per combattere la minaccia delle polveri sottili. Già nella prossima settimana
dall’incontro in programma potranno sortire sviluppi. Il cittadino 25 0ttobre
4. Le feste della città nell’area di via Maritano: l’amministrazione ha stanziato 250mila euro
Le feste della città troveranno casa nell’area di proprietà comunale di via Maritano. L’allestimento di
un indirizzo dedicato ad ospitare gli appuntamenti con richiamo di pubblico che verranno promossi
dal comune, piuttosto che dalle associazioni, è inserito tra le novità del Programma triennale delle
opere pubbliche. L’opera è prevista nel 2013 con un investimento da parte dell’ente di 250mila euro.
Nei prossimi mesi partiranno una serie di valutazioni riguardo al futuro punto di riferimento per le
grandi occasioni, in quanto sono attualmente al vaglio diverse ipotesi, con l’obiettivo di far decollare
un’iniziativa il più funzionale possibile. Intanto, la domanda sorge spontanea: perché la scommessa
è stata giocata su via Maritano e non su piazza della Pieve, che per lungo tempo è stata sede di
concerti ed eventi?. « Piazza della Pieve, insieme a Piazza delle Arti, Piazza Della Chiesa e a via
Libertà - risponde l’assessore ai lavori pubblici, Simona Rullo -, sarà al centro di un bando di
carattere nazionale o internazionale finalizzato a ridisegnare il sistema piazze, in modo tale da
metterle in rete tra loro, rendendole maggiormente fruibili e funzionali ai cittadini, in quanto abbiamo
numerosi spazi che sono però slegati tra loro, molti dei quali sono poco utilizzati». Si prospetta
insomma una gara di idee che dovrebbe sciogliere definitivamente anche l’enigma della Pieve, che
qualche anno fa si era trasformata in punto di incontro tra clochard, con una serie di problemi anche
di gestione della fontana, che in più occasioni ha dato segni di degrado. Tornando invece all’indirizzo
per i gli appuntamenti che inviteranno allo svago, l’assessore spiega: «Per il momento non sappiamo
ancora se l’area per le feste si concretizzerà in una tensostruttura, oppure su una serie di servizi che
correderanno la zona, dove potrebbero tenersi manifestazioni all’aperto e dove i singoli promotori di
eventi potrebbero eventualmente allestire i propri gazebi». Certo, nei prossimi mesi verrà disegnata
la futura parte di città che ospiterà musica e divertimento. G. Ce. Il cittadino 25 0ttobre
5. Un milione per risanare l’edificio e rinnovare parte del municipio - Stop all’amianto sul
comando dei vigili - I lavori si chiuderanno entro il 2013, previsti anche 200mila euro per
l’immobile di via Triulziana destinato alla solidarietà
Un milione di euro per risanare il comando della polizia locale dalla lana di roccia, contenente
amianto, e per rinnovare alcune aree del municipio. L’impegnativo investimento, che prevede ad
esempio anche la messa a norma di alcuni impianti e il rinnovo degli spogliatoi dei vigili, è previsto
per il 2013 ed è annoverato nel Piano triennale delle opere pubbliche approvato dalla giunta nelle
scorse settimane. I lavori verranno effettuati in un’unica tranche, in base ad un progetto che verterà
sulla bonifica degli ambienti di lavoro, e non solo. «Dal momento - spiega l’assessore ai lavori
8
9. pubblici Simona Rullo -, che sarà un cantiere particolarmente impegnativo sul piano
dell’organizzazione, in quanto occorrerà spostare alcuni uffici in dei container provvisori all’esterno,
al fine di ottimizzare l’investimento e di risparmiare risorse, in fase progettuale verranno previste una
serie di migliorie nelle parti della struttura interessate dalla bonifica. È indubbiamente un intervento
importante, che come giunta abbiamo deciso di affrontare quanto prima, dal momento che con
l’andare del tempo le condizioni di alcune componenti obsolete possono peggiorare, richiedendo poi
un impegno economico maggiore». Se questa prospettiva assorbe il principale capitolo di spesa, in
quanto accorpato in una sola tranche, dalla programmazione triennale passano una serie di altre
risposte rivolte alla comunità. Nel 2013 è previsto un investimento di 200mila euro per la
riqualificazione dell’immobile dedicato alla solidarietà di via Triulziana, a cui si aggiunge un primo
impegno di 200mila euro per la manutenzione delle piste ciclabili esistenti, con obiettivi futuri che
guarderanno poi a dare continuità alla rete di corridoi per i pedali. Si parla inoltre di riqualificazione
del Centro anziani, con un consistente investimento di 500mila euro, che riguarderà soprattutto per
l’area esterna. Tra le migliorie annunciate, si parla dell’abbattimento delle barriere tra il vecchio e il
nuovo edificio, ma al tempo stesso verrà studiata anche la chiusura dell’aiuola che si affaccia su via
Martiri di Cefalonia, per lasciare spazio alla realizzazione di un’area esterna che può essere
utilizzata nella bella stagione dagli utenti del centro. Altro aspetto riguarda la sistemazione dei
marciapiedi, a partire da quelli di Poasco, Bolgiano e via Gela, con la realizzazione del
camminamento pedonale atteso da anni. Particolare attenzione è stata inoltre dedicata al quartiere
di Certosa, con 500mila euro previsti nel 2013 per la sistemazione di strade e marciapiedi, con
l’eliminazione delle barriere architettoniche, a cui si sommeranno altri interventi volti a migliorare il
decoro dell’agglomerato urbano da cui si alzano da anni richieste di attenzione. Un’ulteriore spesa di
300mila euro è in programma nel 2014 e riguarderà invece la riqualificazione urbana di piazza
Tevere. Rimanendo nello stesso quartiere, altri 250 mila euro verranno investiti sulla scuola di via
Greppi. Sono solo alcuni spunti degli investimenti previsti per i prossimi tre anni. Giulia Cerboni - Il
cittadino 25 0ttobre
Venerdì 26 ottobre
Fonte: IL CITTADINO
1. In Comune: «Dobbiamo risolvere il problema sicurezza»
Non è la prima volta che un utente dei servizi sociali semina il panico con minacce, urli e altri
atteggiamenti poco consoni ad un’istituzione. L’episodio dei giorni scorsi, in cui un sandonatese alle
prese con il problema casa si è barricato in ufficio, spargendo della benzina, apre una serie di
ragionamenti riguardo la sicurezza, in particolare del personale. «Solitamente - spiega l’assessore
alla partita Andrea Battocchio -, quando sono in programma colloqui con persone che sappiamo
possono dare in escandescenza, vengono allertati i vigili, e quando è il caso anche i carabinieri, al
fine di garantire tempestività, nel caso nascessero situazioni antipatiche. A questo punto faremo
qualche riflessione per capire se sia possibile prevedere qualche deterrente in più, tenendo conto
che gli uffici del Comune devono comunque essere sempre aperti e facilmente accessibili da parte
dei cittadini che si recano negli uffici per parlare con gli assessori». Riguardo un eventuale misura,
aggiunge: «Eviterei qualsiasi soluzione che in qualche modo ostacoli il libero accesso al piano del
municipio che ospita i servizi sociali, piuttosto si potrebbe pensare ad esempio ad un armadietto
dove far depositare eventuali sacchetti, borse e borselli. Se ci fosse stato, la persona in questione
non avrebbe potuto entrare nella stanza con la benzina a portata di mano. Ma sono valutazioni che
devono ancora essere affrontare con gli altri assessori». Intanto, come segnala Battocchio,
nell’emergenza dei giorni scorsi gli interventi sono stati tempestivi, sia da parte dei vigili, sia dei
carabinieri. Ma sul piano sicurezza in Comune, se l’esecutivo lo ritenesse necessario, potrebbero
anche esserci novità, con l’introduzione qualche eventuale iniziativa di carattere preventivo. G. C.
Fonte: SETTEGIORNI
1. «Amè, lascia stare il mio amico Zambetti!» Calculli difende il politico arrestato dalle accuse
dell’ex assessore
SAN DONATO MILANESE - Giacinto Calculli non ci sta. Il consigliere comunale del gruppo misto,
molto amico di Domenico Zambetti, l'assessore regionale recentemente arrestato per la sua
presunta vicinanza alla 'ndrangheta, risponde alle dichiarazioni dell'ex assessore Ilaria Amè, che ha
denunciato di essere stata «silurata» per fare posto ad un fedelissimo di Zambetti, Gianfranco
Baldassarre. «Sono un zambettiano - afferma - e ne sono fiero. In Italia siamo tutti bravi a giudicare.
Io dico che sarà la magistratura a farlo. Per ora posso dire di ritenere Zambetti un amico e un politico
di vecchio stampo, sempre pronto ad aiutare gli altri e altamente disponibile. E' però ora di finirla e
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10. fare illazioni.
Mario Dompè infatti aveva già ritirato le deleghe da tempo all'Amè a seguito delle continue discrasie
e dello scandalo delle telefonate, secondo cui la Amè aveva speso 3.779 euro in un anno di soldi
pubblici». Calculli ammette di aver sostenuto la maggioranza Dompè in seguito ad un accordo
politico. «Senza il mio voto - ha detto - la Giunta sarebbe andata a casa. E' vero che ho suggerito la
candidatura di Baldassare quando c'è stata occasione, ma con Zambetti non c'entra». Calculli ha
conosciuto l'ex assessore regionale dodici anni fa, in Provincia, e lo ha aiutato in due sue campagne
elettorali. Si sono poi ritrovati in Regione Lombardia, dove Calculli é impiegato alla sicurezza. È qui
che il consigliere sandonatese conosce Baldassare, anch'egli impiegato nell'ente, ma negli uffici
amministrativi. Il trio Calculli, Baldassare e Zambetti ha un denominatore comune: le origini pugliesi.
«Sarà forse per quello che è nata la simpatia politica e personale - ha detto -. La verità è una sola:
Amè non ha mai digerito il ritiro delle deleghe, e soprattutto il fatto che ad occuparsi di una sua
delega sia stato poi proprio Baldassare. Intanto lei in quattro anni non ha fatto nulla, mentre lui in
qualche mese ha realizzato la consulta sportiva. Lei parla per invidia. Non a caso lei in politica non
ha fatto più nulla». Stefania Pellegrini
2. Minaccia di bruciarsi vivo in municipio - Un uomo disperato per la mancanza di un alloggio
era pronto all’estremo gesto. Benzina sugli abiti e sui mobili: arrestato. Il sindaco: la crisi
crea situazioni laceranti”
SAN DONATO MILANESE - Dopo il 35enne che a Rozzano ha minacciato di gettarsi dal municipio,
nuova follia nella «casa dei cittadini» di San Donato: nel pomeriggio di martedì 23 ottobre un 50enne
italiano si è infatti recato in municipio e si è cosparso di benzina minacciando di darsi fuoco,
impregnando di liquido infiammabile anche l'arredamento dell'ufficio, dinanzi agli occhi increduli
dell'assistente sociale che è fuggita a chiedere aiuto. Motivo dell'eclatante gesto: la disperazione per
la mancanza di un alloggio. L’uomo ha preteso di poter parlare con il sindaco Andrea Checchi,
giunto sul posto assieme al comandante della Polizia locale Fabio Allais e altri agenti, seguiti a loro
volta da uomini del comando dei carabinieri. E' stato necessario sfondare la porta a spallate per
immobilizzare l'uomo prima che potesse compiere gesti avventati che avrebbero potuto avere
conseguenze drammatiche non solo per lui ma anche per tutte le persone presenti in municipio.
Situazione complessa la sua: a quanto pare il precedente alloggio gli è stato tolto per morosità. Ora
è scattato l'arresto, ma la vicenda ha fornito ad ogni modo al sindaco lo spunto per una riflessione
più generale: «Questa vicenda non può lasciarci indifferenti. L’attuale congiuntura socioeconomica
sta producendo i propri effetti nefasti anche nella nostra città. Quotidianamente i nostri uffici ricevono
richieste di aiuto da persone che perdono lavoro, casa e prospettive per il futuro. L'attuale sistema
dei servizi di welfare, purtroppo, non ci consente di dare risposte risolutive. Assicuro che trovarsi di
fronte a persone disperate e non avere la possibilità di indicare loro una via di uscita è una
situazione lacerante».
3. Due mega-plessi da 1.500 studenti? Scuole, sarà una rivoluzione
SAN DONATO MILANESE - La Regione ha imposto cambiamento, ma la Provincia ha bocciato il
percorso ipotizzato dal Comune. Ed ora è corsa contro il tempo per assecondare la riorganizzazione
verticale dei plessi scolastici imposta dal Pirellone. Almeno due le strade possibili: due mega-circoli
da 1.500 studenti l'uno, oppure una scissione della scuola media De Gasperi. Ma ci sono anche altri
suggerimenti, come quello di istituire una terza scuola media. La vicenda è seguita con attenzione
da migliaia di famiglie di studenti ma anche da decine e decine di docenti e lavoratori. (I° pagina)
4. Scuole cittadine al grande bivio - Riorganizzazione dei plessi: la Provincia boccia il piano
dell’Amministrazione - Pochi giorni per elaborare due alternativa: due mega-strutture o
scindere la media De Gasperi
Con la legge regionale 111 del 2011 sono numerosi i plessi scolastici destinati ad una profonda
riorganizzazione della propria struttura. E le scuole di San Donato non fanno eccezione: ma la strada
verso questa riorganizzazione sta vivendo in questi giorni una complicazione, dovuta al fatto che la
proposta elaborata dall'Amministrazione comunale è stato di fatto bocciata dalla Provincia di Milano,
interprete dei criteri della Regione. Il piano originario elaborato a fine settembre dall'Amministrazione
di San Donato in accordo con le dirigenze scolastiche prevedeva una suddivisione in due istituti
comprensivi da circa 1.150 studenti ciascuno facente capo alle due scuole medie (De Gasperi e
Galilei) e un circolo didattico da 800 studenti che teneva insieme i plessi di Poasco e via Di Vittorio.
La particolarità sandonatese, come sottolinea anche l'assessore all'Istruzione Chiara Papetti, è che
in città ci sono solo due scuole medie, ma il numero di alunni complessivi a San Donato
permetterebbe il mantenimento di tre istituti. Ma la Provincia ha detto no ed ora l'Amministrazione, la
dirigenza scolastica, le famiglie e gli studenti sono ad un bivio: o si realizzano due soli maxi-istituti
facenti capo alle due medie, da 1.605 studenti (De Gasperi) e da 1.514 studenti (Galilei), oppure una
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11. tripartizione che poggia però su una scissione in due entità distinte per la media De Gasperi. Due
ipotesi al vaglio. «L'ipotesi della tripartizione -spiega Papetti - a nostro avviso è quella più percorribile
in considerazione delle esigenze degli oltre tremila studenti della città. L’ipotesi dei due plessi,
invece, vedrebbe due maxi aggregazioni con numeri imponenti sia di allievi (oltre 1.500 ciascuno),
sia di professori (fra i 150 e i 160), con seri problemi gestionali che cadrebbero perciò sul buon
funzionamento e sulla qualità del sistema scolastico cittadino». Dall'opposizione Marco Zampieri ha
ipotizzato un'altra via: creare una terza scuola media.
5. PARTECIPAZIONE - Piano triennale: in arrivo 800mila euro - Quartiere Certosa, bye bye
comitato
SAN DONATO MILANESE - II comitato quartiere Certosa, uno dei più attivi del sud Milano, ha
chiuso i battenti. Il direttivo, della durata di due anni, necessitava infatti un rinnovo dei suoi membri:
peccato che le candidature non sono arrivate. «Essendo pervenuta una sola auto-candidatura -
fanno sapere alcuni membri - non è possibile garantire la costituzione di un nuovo direttivo e ci
vediamo quindi costretti a cessare l'attività». Molti sono i risultati ottenuti in questi anni: il salvataggio
del laghetto all'angolo con la via Emilia che ha rischiato l'interramento e che è tornato a nuova vita
dopo la realizzazione di un pozzo che ha permesso di alimentarlo con acqua di falda, con notevole
risparmio per le casse comunali, le feste organizzate per i bambini in piazza Tevere per farla tornare
ben frequentata, la modifica del Pgt che lascia aperta la possibilità per la realizzazione di un futuro
parco invece che l'ennesima colata di cemento, ed ancora l'iniziativa "Puliamo Certosa". Un altro
grande successo, il più recente, è poi quello contenuto nella delibera di Giunta che approva il nuovo
Piano triennale, il quale stanzia ben 800mila euro per lavori pubblici di "riqualificazione urbanistica
ed eliminazione barriere architettoniche" a Certosa.
6. La città piange il partigiano Storer - Se n’è andato a 90 anni uno dei testimoni dell’inizio
dell’avventura Eni con Mattei. Fu vicesindaco Dc per due legislature: nel tempo libero dava
una mano in Caritas e oratorio
SAN DONATO MILANESE - Si sono celebrati martedì 23 ottobre nella parrocchia di San Donato
Milanese i funerali di Dionisio Storer, l'ex partigiano ormai 90enne, scomparso domenica a causa di
una malattia. Uno dei primissimi dipendenti Eni, testimone diretto della persona di Enrico Mattei e
conosciutissimo in città. Impegnato nella Caritas locale, spendeva il suo tempo libero anche per dare
una mano all'oratorio di Sant'Enrico. Attivo anche dal punto di vista politico, ha ricoperto per due
volte il ruolo di vicesindaco, targato Democrazia Cristiana, con uno dei primi governi di centro-
sinistra in Italia, ai tempi dei sindaci Luigi Mannucci e Giuseppe Florio. Proprio per questi motivi la
chiesa era gremita di persone, al fine di salutarlo l'ultima volta. Tra i presenti, anche Luigi Checchi,
padre dell'attuale sindaco sandonatese, con cui aveva lavorato nella legislazione guidata da
Mannucci, ma anche don Giampiero Guidetti, responsabile Caritas e diversi parroci locali. Toccante
l'omelia, in cui il sacerdote celebrante, don Alberto Barlassina, lo ha ricordato come un uomo molto
religioso, generoso e grato. Vedovo e padre di quattro figli, lo hanno ricordato tutti con parole di
ammirazione. Molti lo ricordano anche nell'ambito dell'ultima campagna elettorale sandonatese, negli
eventi più significativi: nonostante l'età ed il brutto episodio di 13 anni prima, che lo ha visto vittima di
un grave incidente, travolto da una macchina mentre andava a Messa, Storer era sempre ancora
brillante e lucido. «E venuto a mancare un uomo onesto, un politico tutto d'un pezzo», ha
commentato Luigi Checchi.
7. BREVI
♦ OPERE PUBBLICHE - Taglio del nastro per il depuratore
Fornirà acqua pulita ai cittadini di San Giuliano, San Donato e Mediglia con una potenzialità di circa
80mila abitanti il nuovo impianto di depurazìone di Tasm. All'inaugurazione della struttura, collocata
tra via Tolstoi e cascina Folla, erano presenti il sindaco sangiulianese Alessandro Lorenzano, il
primo cittadino di San Donato Andrea Checchi, il presidente di Tasm Achille Taverniti e don
Emanuele Kobler della parrocchia di Zivido, che ha benedetto il nuovo sito. Obbiettivo dei prossimi
anni sarà proprio quello di portare l'impianto ad una capacità di 120mila abitanti.
♦ «SÌ ALL'ANAGRAFE NAZIONALE DELLE BICI
Anche l'Amministrazione sandonatese favorevole all'istituzione di un'anagrafe nazionale delle
biciclette che conenta di identificare il legittimo proprietario di ogni due ruote. L'idea è stata lanciata
dall'assessore milanese Pierfrancesco Maran ed ha trovato d'accordo la collega sandonatese
Simona Rullo: « II problema dei furti deve essere affrontato con la massima urgenza, l'istituzione di
una anagrafe nazionale delle biciclette è la via da percorrere». Intanto, in arrivo in città stalli che
consentano di fissare non solo le ruote ma anche i telai delle bici in sosta.
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12. Sabato 27 ottobre
Fonte: IL CITTADINO
Al mercatino 500 vigili e 44 denunce - Palazzo Marino dà i numeri dei controlli effettuati sul
“suk” - Ma la giunta sandonatese continua a chiedere che venga trasferito e i residenti
sognano che lasci spazio ai parcheggi
Super controlli nel suk della metropolitana, dove nel 2012 il comune di Milano ha già impiegato 504
agenti della polizia locale per tentare di garantire un clima di ordine e rispetto delle regole tra le
bancarelle etniche della domenica. In attesa che l’esecutivo di Pisapia assuma una decisione
riguardo la destinazione futura dell’area del suk della MM3, in primo piano c’è il bilancio dell’attività
condotta nel 2012 per garantire ordine nell’allestimento che da oltre 10 anni è al centro di aspre
polemiche. Oltre ai blitz dei carabinieri, che in più occasioni hanno fatto scattare le manette,
l’esecutivo di Palazzo Marino con dati alla mano dimostra di avere investito in sicurezza. Per quanto
riguarda il lavoro dei vigili di Milano, nell’anno in corso il bilancio è di 37 servizi, un arresto, 44
denunce, 10 persone fotosegnalate, a cui si sommano controlli su 766 persone tra ambulanti e
frequentatori del bazar. L’elenco prosegue con 176 veicoli controllati, 115 sequestri amministrativi,
nonché 79 sequestri penali e circa 200 contestazioni di leggi e regolamenti. Un dispendio importante
di risorse per il tradizionale appuntamento dove di tanto in tanto torna ad alzarsi l’allarme ricettazione
e su una serie di altre situazioni sospette. Certo, rispetto al passato qualche miglioramento si è visto,
anche se non mancano cittadini e passeggeri che auspicano da tempo il trasloco dello storico suk
che, nato nel quartiere milanese della Barona, fu successivamente trasferito in un’altra zona
meneghina, fino ad approdare al capolinea della MM3. Inutili sinora i tentativi messi in atto dalle
amministrazioni locali che si sono succedute le quali hanno rivolto ripetuti appelli al Comune di
Milano per chiedere una soluzione definitiva.
L’argomento in realtà potrebbe tornare attuale nelle prossime settimane: a Palazzo Marino si terrà
una riunione in cui verrà affrontata la riorganizzazione di tutte le aree mercatali ed extra mercatali
della metropoli, nel corso della quale potrebbe tornare al centro del confronto anche il “suk”.Intanto
la giunta sandonatese di Andrea Checchi ha già aperto un dialogo con la squadra di Pisapia sui
problemi di confine in attesa di soluzione.
E i residenti di San Donato tifano da sempre per il trasloco definitivo del mercatino e per un
potenziamento dei parcheggi della zona, visto che i silos gestiti da Atm come è noto non sono ormai
più sufficienti a coprire il fabbisogno di posti auto per i pendolari. Giulia Cerboni - Il cittadino 27
0ttobre
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