1. Dislessia, disortografia, disgrafia,
discalculia,
indicatori di rischio
compiti ASL
compiti della scuola
rapporto con la famiglia
Dott.ssa Federica Ritorto
6. • e
„ rrori nel numero
• 1001 1100
• errori nel calcolo
• errore : 23 x
12 =
26
„errore : 2 x 5 = 7
7. APPRENDIMENTO
ESPLICITO IMPLICITO
o o
dichiarativo procedurale
ad es. Apprendimenti ad es.la Locomozione
scolastici Il linguaggio
8. L’apprendimento procedurale
• Incremento dell’efficienza di un atto in seguito
all’esperienza
• La modificazione (incremento) si verifica per il semplice
fatto che il soggetto opera, non è il risultato di un processo
consapevole e volontario, è un fenomeno accessorio
all’azione, ineluttabile.
• L’incremento dell’efficienza è proporzionale al numero
dell’esperienza e alla loro vicinanza.
• L’interruzione dell’esercizio non determina la scomparsa o
una diminuzione significativa dell’abilità.
• Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a
ripetere in generale, disponibilità verso l’azione.
» Stella, 2010
9. Efficienza di un atto
• Elevato grado di precisione
• Basso impegno attentivo
• Velocità di esecuzione
• Mantenimento di uno standard di risposta
elevato
» Stella,2010
10. L’apprendimento procedurale
• Migliora la prestazione
• Riduce lo sforzo
• Consente di inserire l’atto in un contesto più
complesso
• Incapsulamento dell’attività
– Può essere condotta per un tempo prolungato
– Non è facilmente influenzata da interferenze esterne
» Stella,2010
11. Requisiti per l’apprendimento P.
• Efficienza del sistema che realizza la
funzione
• Adeguatezza degli stimoli
• Frequenza dell’attività (allenamento)
Stella,2010
12. Apprendimento esplicito e procedurale
• ESPLICITO • IMPLICITO
– Sensibile allo sforzo – Non è sensibile allo sforzo
volontario volontario, il miglioramento è
– E’ sensibile alle conoscenze accessorio all’azione
pregresse – Non è sensibile alle
– E’ sensibile all’intensità della conoscenze pregresse
frequenza – E’ sensibile alla frequenza e
– Si dimentica facilmente alla vicinanza del training
– Utilizza prevalentemente la – E’ poco sensibile
memoria episodica e all’interruzione dell’esercizio
semantica – Utilizza la memoria
– C’è consapevolezza procedurale
– Non c’è consapevolezza
13. Disabilità dell’apprendimento
procedurale
• L’incremento atteso di efficienza non si manifesta, nonostante ripetuta
esposizione agli stimoli
– Non è il risultato automatico all’esposizione agli stimoli, non è accessorio all’azione.
• Comportamenti osservabili
– L’esperienza non viene accumulata
– L’allenamento non sortisce l’effetto atteso
– Il soggetto sembra sempre essere di fronte ad una nuova esperienza
• La prestazione non è standard, ma si presenta in modo incostante,
occasionale,
• Richiede uno sforzo attentivo volontario, non vi è visibile riduzione
dell’attenzione impiegata nell’attività,
• Il raggiungimento dello standard prestazionale richiede tempi molto lunghi e
non sempre viene raggiunto.
• L’insuccesso genera frustrazione e tendenza all’evitamento dell’attività
Stella,2010
14. Nuove norme in materia di disturbi
specifici di apprendimento in ambito scolastico
Legge 170, 8 ottobre 2010
Art. 1.
(Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia)
• 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi
specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità
cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una
limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.
• 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una
difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella
correttezza e nella rapidità della lettura.
3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta
in difficoltà nella realizzazione grafica.
4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si
manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.
5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una
difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.
6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme.
7. Nell’interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell’evoluzione delle
conoscenze scientifiche in materia.
15. Disturbi Specifici dell’Apprendimento
(definizione)
Difficoltà significativa* nell’acquisizione del controllo del
codice scritto (lettura, scrittura, calcolo) che interferisce con il
funzionamento adattivo
in presenza di
Normodotazione intellettiva (>85)
Adeguate opportunità di apprendimento
in assenza di
disturbi neuromotori o sensoriali
disturbi psicopatologici (pre-esistenti)
16. Disturbi non specifici
dell’apprendimento
• Ritardo mentale
• Varie forme di deficit intellettivo
• Disturbi comportamentali e della condotta
• Disagio Scolastico da cause socio-familiari,
psicologiche, deprivazione etc.
17. INDICATORI DI RISCHIO DSA
scuola d’infanzia
• La prima osservazione sui bambini andrebbe fatta
a partire dalla scuola dell'infanzia. Sono da
osservare in particolare:
• Disturbo di linguaggio
• Inadeguatezza nei giochi metafonologici
• Difficoltà a memorizzare filastrocche
• Difficoltà nella manualità fine
• Goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe...
• Denominazione difficoltosa
• Storia familiare di dislessia.
18. DIFFICOLTA’ DA OSSERVARE
nella scuola primaria
Difficoltà a memorizzare sequenze ( mesi, giorni, ordine
alfabetico,…)
♦ Difficoltà a copiare dalla lavagna
♦ Utilizzo difficoltoso dello spazio-pagina
♦ Lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico e della
corrispondenza grafema /fonema
♦ Scrittura speculare di grafemi e numeri
♦ Errori fonologici nella fase alfabetica della scrittura
(inversioni, sostituzioni, omissioni …)
♦ Difficoltà con i digrammi e trigrammi
♦ Lettura lenta con errori (salti di riga, ripetizione di riga,
confusione tra grafemi p/b/d; a/e/o; u/n; m/n)
19. DIFFICOLTA’ DA OSSERVARE
nella scuola primaria
Difficoltà di calcolo a mente entro il 10
♦ Lentezza ed errori nella enumerazione all’indietro da 20
a0
♦ Difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad una cifra
♦ Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni
aritmetiche
♦ Difficoltà di attenzione
♦ Scarsa competenza metafonologica
♦ Difficoltà grafo-motorie
20. Indici caratteristici dei DSA che si rilevano
nell’età della scuola secondaria
►lettura lenta, incerta, non sempre corretta;
►comprensione del testo inadeguata a causa del rapido insorgere dell’affaticamento
e per la confusione fra parole simili per forma o contenuto;
►presenza di molti errori in produzione, di tipo fonologico, ortografico e morfologico
- grammaticale.
Alla dislessia spesso sono associati altri disturbi tipici:
►lateralizzazione incerta,
►difficoltà nella ricezione e memoria uditiva,
►difficoltà nella memoria di lavoro,
►difficoltà nella percezione globale,
►difficoltà di seriazione
►problemi d’automatizzazione
►comprensione orale laboriosa.
21. Legge 170, 8 ottobre 2010
Art. 3.
(Diagnosi)
• 1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati
dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla
scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare
la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale
possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a
legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture
accreditate.
• 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano
persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.
3. È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare,
previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad
individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui
all’articolo 7, comma 1. L’esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di
DSA.
22. Esami necessari per la diagnosi
• Valutazione neuropsichiatrica
• Valutazione psicologica e psicopatologica
• Valutazione della presenza o assenza di deficit sensoriali
• Valutazione neuropsicologica con prove standardizzate per:
– Efficienza intellettiva
– Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano
– Correttezza e Rapidità nella lettura di liste di parole e non parole
– Scrittura nella componente di dettato ortografico
– Calcolo nella componente di calcolo scritto e calcolo a mente, lettura e
scrittura di numeri
– (Comprensione della lettura)
24. Legge 170, 8 ottobre 2010
Art. 3.
(Diagnosi)
• 1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati
dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla
scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare
la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale
possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a
legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture
accreditate.
• 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano
persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.
3. È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare,
previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad
individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui
all’articolo 7, comma 1. L’esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di
DSA.
26. OMS “Innovative care for Chronic Conditions (2002)”:
ottimale gestione condizioni croniche
• DSA = PERISTENTI → fattore potenziale di vulnerabilità
•
• Persona/famiglia
• P. sistema sanitario P. Comunità (scuola)
• L’assistenza ad ogni condizione cronica è più efficace se i
protagonisti della triade indicata si muovono sullo sfondo di
concezioni culturali comuni
• (Ciro Rugerini, intervento Panel di aggiornamento Consensus Conference DSA, Bologna, maggio 2010)