2. “Il fatto di pensare utilizzando il
linguaggio delle strategie ha un
effetto motivante sugli studenti, che
cominciano a considerare il successo e
l’insuccesso in termini di impiego
buono o cattivo di strategie
controllabili anziché in termini di
fattori innati e immodificabili come
la capacità”
(Zimmerman e Cleary, 2007)
4. NEL PROGETTARE STRATEGIE
DIDATTICHE RICORDIAMOCI DI
QUESTE PROBLEMATICHE …
• Attenzione di breve durata
• Disorganizzazione nelle attività
• Lentezza e necessità di più tempo
• Faticabilità
• Rendimento a montagne russe
5. Insegnare e favorire l’uso degli strumenti
informatici.
Aiutare a costruire schemi e tabelle di
supporto allo studio.
Favorire la collaborazione tra i ragazzi
attivando processi di peer education.
Allenare le abilità deficitarie
Incentivare tutte le abilità che
semplificano i processi di lettura,
scrittura e calcolo.
6. Multisensoriale (usare suoni/voci,
colori, immagini, manipolazione …)
Strutturato
Sintetico
Procedure ripetibili in situazioni simili
Privilegia il riconoscere e il saper
fare alle definizioni
Usa molto rinforzo e poca memoria
7. Rendere consapevole l’allievo che
l’appropriazione delle capacità di
autocontrollo e revisione
permette apprendimenti e
risultati migliori.
8. Proporre forme di lavoro
collaborativo per …
… evitare che il peso del lavoro
gravi sul singolo studente
… favorire lavori di coppia, gruppo
… fare in modo che i contributi dei compagni
favoriscono le strategie di controllo, il
monitoraggio dell'elaborazione e
il coinvolgimento emotivo.
10. PER LA SCUOLA COS’È LO STUDIO?
Studiare è un particolare tipo di
apprendimento intenzionale in cui è
richiesto di leggere attentamente il
testo stesso al fine di comprendere
e memorizzare le informazioni utili
per eseguire una prova
(Anderson, 1979)
11. Lo studio disciplinare
• Viene effettuato quasi esclusivamente
attraverso la lettura
• Richiede continui processi di controllo
(comprensione)
• I processi di controllo si realizzano
attraverso la rilettura
• La rilettura utilizza la via lessicale
12. Che cosa faccio quando non
capisco?
Scelgo una di queste opzioni:
• ignoro quello che non capisco e
vado avanti con la lettura
• indovino il significato sulla base del
contesto
• rileggo
• ritorno indietro nel testo per
cercare informazioni utili.
13. Lo studio nel dislessico
• Tendenza a leggere solo una volta
• Utilizzo quasi esclusivo della via
fonologica
• Tendenza a “riparare” le
incongruenze senza ricorrere alle
verifiche attraverso la rilettura
14. Perché i problemi del dislessico
aumentano con il procedere della
scolarizzazione?
Perché con il procedere della
scolarizzazione la lettura è sempre più
importante per fissare i contenuti delle
varie discipline.
Perché la scuola procede con tempi
troppo rapidi.
Perché le modalità di verifica adottate
dalla scuola implicano maggiormente la
lettura. (Stella)
15. A livello metodologico …
Utilizzare parole chiave che possano
dirigere il ragazzo nella costruzioni di
percorsi chiari
Ridondare con i codici, le situazioni, gli
strumenti e la ripetizione nel tempo
Presentare modelli chiari e lineari ( sonori –
fonetici - fonologici - grafemici )
16. Comprensione del testo …
un’abilità …
trasversale a tutte le
discipline …
Sezione di Torino e
Provincia
17. LA COMPRENSIONE DEL TESTO
Le difficoltà nella comprensione del testo
sono più pervasive e difficili da
identificare.
L’insegnante avverte una sensazione di
disagio nell’interazione con il ragazzo, ma
non sa a cosa addebitarlo.
Il ragazzo talora appare distratto, talora non
sembra assimilare adeguatamente i contenuti
proposti, talora è lento ad afferrare certi
concetti o passaggi del testo, talora sembra
incapace a cogliere i problemi con una
visione di insieme.
18. Comprensione del testo
come ….
… processo finalizzato a
cogliere il significato del
testo
21. Comprendere un testo significa
Considerare la relazione fra parole,
frasi, periodi che si susseguono.
Costruire una coerente e significativa
rappresentazione del contenuto,
integrando le informazioni nuove con
quelle vecchie.
Aggiornare la rappresentazione del
testo in caso di informazioni in
contraddizione .
22. Le componenti del processo di
comprensione
Molto sommariamente si possono distinguere
tre categorie di processi:
-decifrativi: riguardano la conversione dei grafemi
in fonemi e simboli linguistici;
-linguistici: riguardano l’analisi lessicale, sintattica e
semantica;
-cognitivi: riguardano l’attivazione delle conoscenze
pre-esistenti, le inferenze e la costruzione di una
rappresentazione mentale.
23. UNA SCARSA COMPRENSIONE PUO’
DIPENDERE DA:
1.Mancanza di uno schema appropriato
carenza di conoscenze
2. Impossibilità di attivare uno schema a
causa dell’ambiguità del testo
materiale
3. Attivazione di uno schema errato
controllo metacognitivo
25. STRATEGIE DI LETTURA
Qual è lo scopo della
lettura? Può variare il modo
in cui leggo?
Posso usare modalità diverse
di lettura?
Lettura veloce,
lettura analitica,
scorsa rapida
Ho capito quello che ho
letto?
26. Scorrere
Un altro punto di
vista:
•occhiata generale
•previsione
contenuto
•titoli, sottotitoli
•sommari
•illustrazioni e
didascalie
27. LETTURA ANALITICA
SCOMPORRE il brano in sequenze numerate
SOTTOLINEARE LE PAROLE CHIAVE del testo per
creare una connessione semantica fra i concetti
SCOPRIRE (evidenziare) gli elementi di logica
testuale(quindi,perché,allora,connettivi…)
DISEGNARE CONCETTI CHIAVE
28. TRASCRIVERE a margine l’idea centrale, dando un
titolo ai paragrafi (poi eventuale trascrizione in
successione a mo’ di riassunto)
ORGANIZZARE I TITOLI dei paragrafi in schemi
SOLO DOPO aver capito i legami logici
USARE MATITE/EVIDENZIATORI CON COLORI
DIVERSI per legare le varie parti del testo, per
organizzare e dare ordine ai contenuti
ELIMINARE IL SUPERFLUO
ORGANIZZARE l’essenziale in tabelle e schemi
29. Le domande di comprensione:
1) Le domande inserite nel testo migliorano la
comprensione e l’apprendimento.
2) Le domande di carattere concettuale
acquistano maggiore significatività se poste
prima di leggere il testo, perché favoriscono la
costruzione di una traccia di lettura.
3) Le domande prima della lettura creano
aspettative, focalizzano l’attenzione
sull’argomento, stimolano previsioni su ciò che
si sta leggendo.
30. Esempio di scheda-guida
per il bambino
Per comprendere:
1) Leggo il titolo e penso a tutte le cose che già
conosco sull’argomento
2) Mi chiedo chi è il protagonista
3) Mi chiedo dove si svolge il racconto
4) Mi chiedo quando succedono i fatti
5) Mi chiedo cosa succede
Si può anche suggerire al bambino di ricercare queste
informazioni nel testo e sottolinearle con un colore
diverso
31. DOMANDE
Devo stabilire che tipo di domanda è, così saprò quale strategia
usare.
Cerco e trovo
posso trovare la risposta in un punto preciso del testo
Cerco e penso
posso trovare la risposta nel testo, ma è sparpagliata qua e là
Deduco
devo usare sia le informazioni contenute nel testo sia le mie
conoscenze; devo “leggere tra le righe”
Secondo me:
posso rispondere usando quello che so già sull’argomento
33. Le stelle e le galassie
LE STELLE
Definizione: le stelle sono corpi celesti dotati di luce propria.
Le stelle nascono e si evolvono.
All'interno delle stelle si produce una enorme quantità di energia.
Questa energia si propaga nell'Universo sotto forma di luce.
Dove ha origine l’energia? L'energia ha origine nel nucleo.
Che cosa avviene nel nucleo? Nel nucleo avvengono reazioni termonucleari che
prendono avvio dalla fusione dell'idrogeno che si trasforma in elio.
L'idrogeno è il gas più abbondante nell'Universo ed è il componente principale delle
stelle.
Le stelle, insieme a polvere, gas interstellare e insiemi planetari, sono raggruppate a
formare le galassie
Come si chiama la galassia della terra? Si chiama Via Lattea.
Che forma ha? Una forma a spirale con numerosi bracci e il Sole si ritrova in uno di essi.
35. Lettura come comprensione del testo
Associazione visivo verbale, accesso lessicale
rapido
ed elaborazione semantica per l’anticipazione
alla lettura
Denominazione veloce a partire da oggetti concreti
Attività di “lettura” di immagini in successione (forme,
oggetti, linee, ritmi, ecc.)
Completare frasi interrotte.
Dato un attributo evocare il nome della cosa
Data un’azione il bambino deve evocare il maggior numero
di cose
36. Lettura come comprensione del testo
Conoscenza lessicale
Arricchimento lessicale mediante l’utilizzo di oggetti
concreti o di illustrazioni.
Guidare il bambino alla comprensione del significato della
parola nuova mediante l’utilizzo di indizi contestuali
(contesti semplici e familiari).
Discussioni tra pari sul significato della parola nuova.
Guidare il bambino sul corretto utilizzo della parola.
37. Lettura come comprensione del testo
Capacità di fare inferenze semantiche
Presentare immagini e porre domande, le cui risposte
implicano la capacità di valutare attentamente gli elementi
presenti o conoscenze pregresse.
Completare frasi o storie scegliendo tra una o più
alternative.
Riordinare sequenze.
Raccontare storie interrompendole e lasciar completare ai
bambini.
Inventare conclusioni di storie.
39. P.A.V.
• Paradosso
• Azione
• Vivido
Maltz:la nostra mente non distingue
un’esperienza realmente vissuta da una
vividamente immaginata”
40. Macongranpenalerecagiù
Eschilo, Eschilo che qui si Sofocle, attenti! Le
scale sono Euripide!
La signora H oggi non viene a mangiare e
a ballare perché ha mangiato e ha ballato ieri
Qui e qua l’accento non va
Isobare
41. LA TECNICA DEI LOCI, delle stanze
o del filo conduttore
Cicerone
Associare ai dati un’immagine per
ricordare sequenze
Associare ogni dato a un oggetto
presente in un determinato
tragitto
43. Giochi immaginativi
ESOSFERA ESCO CON UNA PALLA
IONOSFERA IO? NO SFERA!
MESOSFERA MEZZO
STRATOSFERA UNO STRATO DI CREMA
TROPOSFERA TOPO CON LA PALLA
44. Canale visivo
relazioni, recensioni, tesi e tesine;
collegamenti ipertestuali e
power point;
mappe didattiche, schemi …
Canale uditivo
audioletture, audiolezioni,
audiolibri in vendita …
DVD, CD…
Canale
audiovisivo
46. Che cosa significa compensare?
Significa utilizzare strumenti in grado
di vicariare
una o più funzioni (deficitarie)
47.
48. I MEDIATORI vengono classificati in
quattro categorie:
ATTIVI (fanno ricorso all'esperienza diretta) es. l'esperimento
scientifico
ICONICI (utilizzano le rappresentazioni del linguaggi grafico e
spaziale) fotografie, carte geografiche, schemi, diagrammi,
mappe concettuali ….
ANALOGICI (si rifanno alle possibilità di apprendimento insite nel
gioco e nella simulazione) es. gioco di ruolo
SIMBOLICI (utilizzano i codici di rappresentazione convenzionali e
universali, come quelli linguistici) es la lezione ascoltata.
E' ovvio che sia necessaria la loro
INTEGRAZIONE
49. • Aiutare a costruire schemi e tabelle di
supporto allo studio.
• Allenare le abilità deficitarie
• Incentivare tutte le abilità che semplificano
i processi di lettura, scrittura e calcolo.
50. … favorire e insegnare
l’uso degli strumenti
informatici …
Computer
Internet
Enciclopedie multimediali
Registratore
Traduttore
MP3
54. Rappresentatori grafici
della conoscenza
MAPPE
Omeostasi
Si dice omeostasi il processo che assicura a un
TABELLE
organismo il mantenimento delle sue condizioni interne
il più possibile stabili, indipendentemente dalle
condizioni dell’ambiente circostante. In assenza di •38% des 15-20 ans choisissent le cinéma ou le
omeostasi, un organismo non può sopravvivere. concert ;
•37% des 15-20 ans choisissent la fête avec des
SCHEMI amis ;
•12% des 15-20 ans choisissent d’organiser un repas à
la maison.
55. Rappresentatori grafici
hanno si fondano sono strumenti per
una struttura
sulla logica
che raccogliere
velocemente
idee e
enfatizza la grafica concetti
56. Mappe …
uno strumento per
orientarsi … nell’apprendimento
Sezione di Torino e
Provincia
57. Le mappe vengono utilizzate per
Perché usarla? rappresentare,
utilizzare e
gestire la conoscenza,
… In quanto …
rappresentano
graficamente
concetti, ricordi, Raffigurano la modalità
eventi, teorie ed con cui la conoscenza
immagini, viene conservata nella
esplicitandone i mente umana attraverso
l’uso di assonanze e
legami.
analogie utili a “navigare
in una rete di significati”
58. Alcuni elementi per costruirla:
Ellissi Contengono i concetti -oggetti e i
concetti-eventi
Indicano la direzione del
Frecce collegamento
Indicano il significato del
Parole legame collegamento
Linee spezzate Indicano gli esempi che si scrivono
senza ellisse
62. In una “mappa” devono essere evidenziati:
• l’oggetto del nostro ragionamento
• i concetti che vogliamo evidenziare
• il percorso del ragionamento
• i legami fra i concetti espressi
68. Vantaggi:
Chiara evidenziazione dell’idea centrale
Chiara evidenziazione dell’importanza dei
concetti
Consente e facilita processi di
generalizzazione/particolarizzazione
Legame tra i concetti facilmente
riconoscibile
Aspetto grafico che favorisce la
memorizzazione
Limiti
• Non sempre adeguata a visualizzare unità
cognitive complesse e articolate
• Non sempre consente di cogliere i legami
trasversali
69. La “mappa” costringe chi la prepara a:
• riflettere sulle proprie conoscenze,
• correlare le idee e i dati a disposizione
• sforzarsi di essere preciso e chiaro
nella comunicazione
76. Correlazione fra rappresentatori grafici e stile
di apprendimento dei DSA
I rappresentatori grafici della
conoscenza sono congeniali
allo stile di apprendimento dei
DSA
PERCHÉ
VALORIZZANO I MINIMIZZANDO
LORO PUNTI QUELLI DI
DI FORZA DEBOLEZZA
77. • Informazioni presentate in ambiente di
lavoro visivo, adatto a studenti per i quali
il pensiero visivo è prevalente su quello
verbale.
• Concetti astratti trasformati in immagini
concrete.
• Concetti rappresentati con immagini,
colori, forme, parole chiave o frasi
minime.
• Concetti organizzati in frasi semplici,
mancanza di elementi ridondanti e di
proposizioni sintatticamente complesse.
78. • Collocazione delle informazioni
importanti/secondarie nello spazio del
foglio che favorisce la focalizzazione.
• Organizzazione di una grande quantità di
informazioni in uno spazio ridotto come
facilitazione del processo di apprendimento.
• Riduzione del tempo di studio.
• Rapida visione d’insieme dell’argomento
senza esclusione dei particolari.
• Memorizzazione favorita da immagini o
struttura
79. A cosa servono gli indici
testuali?
Per fare ipotesi sul contenuto del
testo
Per attivare conoscenze
pregresse sull’argomento
In supporto al ripasso
Per la creazione di mappe
concettuali e schemi
80.
81. Schema di studio sui Babilonesi
La storia dei popoli: i
città più importante
Il territorio
Babilonia era in Mesopotamia. La città era protetta da mura, dalle quali si aprivano otto porte monumentali. Al
centro della città sorgeva la Ziggurat. Circa nel 1790 a.C. con il re Hammurabi si raggiunse il massimo splendore e
Babilonia dominava tutte le altre città.
Il governo e la società
La divisione sociale era molto rigida: il re aveva un ruolo centrale, poi c’erano i funzionari e gli ufficiali. I sacerdoti
con i re gestivano le cerimonie religiose. La maggior parte della popolazione era formata da contadini, artigiani e
mercanti. Vi erano poi gli schiavi che non avevano diritti.
La religione
Anche i Babilonesi erano politeisti, cioè credevano in molti dei. In onore degli dei venivano innalzate le ziggurat
(le grandi piramidi a gradini), sulla cui cima si trovava il tempio con l’altare del dio. La divinità più importante era
Marduk . Altri dei importanti erano le forze della natura personificate: Cielo, Aria, Terra, Sole, Luna e il pianeta
Venere.
L’arte e la cultura
I sacerdoti babilonesi si dedicarono allo studio dell’astronomia (osservazione del cielo), della matematica e della
medicina. I babilonesi approfondirono le conoscenze dei Sumeri, di matematica e di astronomia. Inoltre
credevano che gli astri potessero agire sulla vita degli uomini e li studiavano per predire il futuro. I sacerdoti
studiarono diverse costellazioni e impararono a calcolare i tempi delle eclissi di sole e delle fasi lunari.
Le innovazioni: per misurare il tempo inventarono la meridiana e la clessidra. Il codice di Hammurabi essendo la
prima raccolta di leggi scritte può essere incluso nelle grandi innovazioni.
82.
83.
84.
85. AID
Accordo con alcune case
editrici per ottenere i libri di
testo in formato digitale
86.
87. Fabula e intreccio
Il testo narrativo è quello che racconta una storia, cioè una serie di
eventi collegati fra loro. Gli eventi possono essere raccontati seguendo la
reale cronologia del loro svolgersi oppure secondo una successione
arbitraria, voluta dall'autore.
Il primo caso viene detta fabula prima accade il fatto A, per
conseguenza accade il fatto B, poi il fatto C e così via.
Nel caso in cui l’autore non segua l’ordine cronologico, si parla invece di
intreccio: il narratore può cominciare il suo racconto dal fatto C, poi,
procedendo all'indietro, al fatto B e quindi al fatto A.
Questa tecnica narrativa viene molto usata nei gialli dove spesso la
storia inizia con il ritrovamento di un cadavere, per risalire poi all'indietro
fino al momento in cui è stato compiuto il delitto.
L'ordine logico-cronologico della fabula subisce una forte alterazione in
presenza di due particolari espedienti narrativi:
•l’analessi, detta anche flashback
•la prolessi.
88.
89. IL TEMA (DI UN TESTO NARRATIVO)
CI POSSONO ESSERE
IL TEMA È L’ARGOMENTO
DEI SOTTOTEMI
CHE IL TESTO RACCONTA
(TEMI SECONDARI)
IL TEMA PUÒ ESSERE
ILTEMA PUÒ ESSERE
ILTEMA PUÒ ESSERE UNA RIFLESSIONE
UNA SITUAZIONE
UN SENTIMENTO SOCIALE (LAVORO,
ESISTENZIALE RAPPORTO GENITORI-FIGLI)
(ODIO, AMORE …)
(VITA, MORTE, PACE…)
IL TEMA NON È QUASI
PER TROVARE IL TEMA MAI ESPLICITO
BISOGNA CERCARE
LE PAROLE-CHIAVE
È IL LETTORE CHE DEVE USARE LA PROPRIA
DEVE RICONOSCERLO CAPACITÀ DI GIUDIZIO
LA CAPACITÀ DI GIUDIZIO
PUÒ ESSERE DIVERSA (CAMBIARE
DA PERSONA A PERSONA)
90. SCOPO E MESSAGGIO
(DI UN TESTO NARRATIVO)
L’AUTORE (DI UN TESTO NARRATIVO) ANCHE IL MESSAGGIO
PUÒ AVERE SCOPI DIVERSI È IMPLICITO E TOCCA
AL LETTORE TROVARLO
DESCRIVERE INFORMARE FAR RIFLETTERE
DIVERTIRE IN QUESTO CASO IL TESTO
TRASMETTE UN INSEGNAMENTO
91. IL CONTESTO
CI SONO TRE LIVELLI IL CONTESTO È LO
CONTESTUALI SFONDO CULTURALE,
STORICO E SOCIALE SU
CUI IL TESTO SI
COLLOCA.
PRIMO LIVELLO:
SERVE A COMPRENDERE IL
COLLOCAZIONE
VALORE E LA RICCHEZZA
CRONOLOGICA,
DI SIGNIFICATI DI
INFORMAZIONI SULLA VITA
UN’OPERA
E LE OPERE DELL’AUTORE
(LA BIOGRAFIA)
TERZO LIVELLO:
COORDINATE STORICHE,
SECONDO LIVELLO: POLITICHE E SOCIALI IN
RIFERIMENTI ALLA TRADIZIONE IN CUI SI SITUA L’OPERA
LETTERARIA IN CUI SI COLLOCA DELL’AUTORE (NE
L’OPERA DELL’AUTORE CONDIZIONANO VALORI,
(INFLUENZE POSITIVE O NEGATIVE PROBLEMI, TEMATICHE)
DI MOVIMENTI LETTERARI E DI ALTRI
AUTORI CONTEMPORANEI)
92.
93. LAVOROSULTESTO
Comprensione
Esercizio n. 1
Quali misure il marito, Férula e il dottor Cuevas prendono per tutelare Clara da gravi
conseguenze, qualora venisse a conoscenza della morte dei genitori? Individuale nel testo e
trascrivile nel seguente schema.
Il marito:
Vieta a chiunque di dare la terribile notizia prima del parto.
Férula:
Assiste Clara, la cura e la protegge.
Il dottor Cuevas:
Le dà molti tranquillanti che a Clara non fanno effetto.
Esercizio n. 2
Riassumi brevemente la storia della passione di Severo del Valle per la sua Sunbeam,
mettendone in evidenza gli aspetti contraddittori.
Severo Del Valle aveva sempre avuto una passione per le invenzioni moderne. Gli aspetti
contradditori consistono nel rifiuto di Severo di cambiare macchina, anche se amava le invenzioni
moderne, e si è anche messo in situazioni di pericolo perché sapeva che i freni erano difettosi.
Esercizio n. 3
Soffermati sul tragico particolare della testa di Nivea mozzata durante l’incidente. Quali sono le
componenti realistiche? Quali, invece, quelle inspiegabili?
Secondo me l’incidente è stato una cosa vera e anche la testa decapitata, ma poi la testa è rotolata
per molti metri e questo è inspiegabile ed è anche irreale che l’incidente è stato previsto dalla
figlia da un sogno premonitore.
94.
95. L'origine e l'evoluzione dell'Universo
Galileo Galilei costruì il suo primo cannocchiale nell'autunno del 1609 e gli
scienziati hanno cominciato a scrutare il cielo con strumenti sempre più
sofisticati e potenti.
Gli astronomi hanno formulato nel secolo scorso due teorie che sono alla base
della cosmologia moderna
1. la teoria del Big Bang che fa risalire l'origine dell'Universo a un'esplosione
iniziale;
2. la teoria dell'espansione dell'Universo.
Le stelle non sono punti fissi nel cielo
Fino al diciassettesimo secolo si pensava che le stelle fossero circa 6000 tante
quante se ne potevano contare a occhio nudo. Dopo Galileo Galilei sono state
costruite strumentazioni sempre più sofisticate.
Fino all'inizio del 1900, lo spazio che ci circonda appariva come qualcosa di
statico e di immutabile.
Studi più approfonditi della volta celeste permisero agli scienziati di stabilire
che anche le cosiddette stelle fisse si muovono.
Le galassie sono degli enormi raggruppamenti di stelle, di gas interstellari e
sistemi planetari. Anche le galassie sono in movimento con un processo di
reciproco allontanamento.
Questa osservazione portò gli scienziati a ipotizzare che l’UNIVERSO si stesse
espandendo.
97. Il rame non si trova in natura puro sempre unito
a pietre e terra. Gli uomini si accorsero che era
facile da lavorare e lo utilizzarono per costruire
piccoli gioielli, scoprirono che scaldandolo
diventava liquido e poteva essere versato in stampi
per costruire oggetti più grandi.
L’oro e l’argento vennero usati per i gioielli, sono
facili da lavorare: lucidi e rari.
Il bronzo è una lega di rame e stagno viene lavorato
ad una temperatura più bassa del primo, è più duro
e resistente e viene usato per fabbricare attrezzi
migliori e armi più robuste.
98. Il RAME si trova in natura sempre unito a pietre e
terra,mai puro
Gli uomini si accorsero che era facile da lavorare e lo
utilizzarono prima per costruire piccoli gioielli poi
scoprirono che scaldandolo diventava liquido e poteva
essere versato in stampi per costruire oggetti grandi.
Anche l’oro e l’argento sono facili da lavorare: molto
lucidi e rari, vennero usati solo per i gioielli.
Il BRONZO è una lega di RAME e STAGNO viene lavorato
ad una temperatura più bassa del rame, è più duro e
resistente del rame e viene usato per fabbricare
attrezzi migliori e armi robuste.
Il problema è trovare le materie prime, allora i potenti
organizzano i primi scambi commerciali tra paesi
anche molto lontani.
99. Classificazione degli elementi
Nel 1869, il chimico russo Mendeleev propose un sistema di
classifica-zione degli elementi allora conosciuti, ordinati tra loro
secondo pro-prietà similari. A quell' epoca si conoscevano solo 63
degli 89 elementi presenti in natura, ma si conoscevano alcune loro
caratteristiche chimiche. Mendeleev decise di ordinare gli elementi
in base alla massa atomica pensando che ci fossero ele-menti
non ancora noti, e osservò che le loro proprietà chimico-fisiche si
presentavano secondo una evidente periodicità: da qui deriva il
nome di sistema periodico dato alla classificazione di Mendeleev.
Negli anni successivi, grazie agli studi di Rydberg, Bohr e
Moseley, si con-statò che ordinando gli elementi in base al loro
numero atomico si evidenzia-va più correttamente la periodicità
delle proprietà chimico-fisiche degli ele-menti: il sistema periodico,
oggi utilizzato, è proprio basato su tale principio. Il sistema
periodico è suddiviso in 7 linee orizzontali, dette periodi e in
colonne verticali, dette gruppi, indicati con numeri romani.
Ogni elemento è racchiuso in una casella, all'interno della quale
sono indicati i seguenti dati: nome, simbolo, peso atomico, numero
atomico e numero di ossidazione.
100.
101.
102. FRUMENTO o GRANO (Triticum)
GRANO TENERO (Triticum vulgare) GRANO DURO (Triticum durum)
Se ne coltivano circa 10 specie, ma solo due sono interessanti dal punto di
vista culinario.
103. GRANO TENERO (Triticum vulgare)
Si definisce farina di grano tenero il prodotto derivante dalla macinazione e
conseguente abburattamento (= operazione di setacciatura fatta con i
buratti, con cui si separa la farina dagli altri componenti della cariosside:
crusca, cruschello e tritello, le parti più ricche di sali minerali) del grano
tenero, liberato dalle sostanze estranee e dalle impurità.
Se ne ricava una farina bianca, utilizzata per confezionare pane, torte,
biscotti e prodotti simili.
Si usa anche per produrre la pasta fresca (nel nord Italia in unione con
l’uovo che dà resistenza al prodotto in cottura.
104. Il SuperQuaderno è un editor di testi
multimediale, cioè che si può avvalere di
diversi canali sensoriali per facilitare la
letto-scrittura: il canale visivo (le parole
scritte e rappresentate attraverso figure) e
il canale uditivo (le parole lette dalla sintesi
vocale).
105.
106.
107. INSIEME SI FA UNA BANDA
(Elimino le informazioni superflue)
Un giorno ci fu una lite fra noi e una banda nemica. Decidemmo
uno scontro. La Nivolina doveva essere il luogo del combattimento, il
giorno tale all'ora tale. Era la Nivolina una collina appena fuori del
paese.
Avevano preparato minuziosamente il piano per difendere il
nostro accampamento con depositi di sassi e trabocchetti. Io che
ero la piccolina facevo l'infermiera. Venne il giorno: la nostra
vedetta, dall'alto di un albero diede l'allarme: la banda nemica si
avvicinava.
108. INSIEME SI FA UNA BANDA
(Cambio la disposizione grafica)
Un giorno ci fu una lite fra noi e una banda nemica.
Decidemmo uno scontro. La Nivolina doveva essere il luogo del
combattimento, il giorno tale all'ora tale.
Era la Nivolina una collina appena fuori del paese.
Avevano preparato minuziosamente il piano per difendere il
nostro accampamento con depositi di sassi e trabocchetti.
Io che ero la piccolina facevo l'infermiera.
Venne il giorno: la nostra vedetta, dall'alto di un albero diede
l'allarme: la banda nemica si avvicinava.
Oppure si possono cercare le parole-chiave …
111. Troia è una città dell’ Asia
Minore (l'odierna Turchia).
112. La guerra di troia incomincia sull'Olimpo,
il monte sacro degli antichi greci, con
una mela. Una mela d'oro che Eris, dea
della discordia, lancia durante un
banchetto sulla tavola imbandita.
113.
114. I coccodrilli, sono grossi Rettili
anfibi che vengono considerati
animali preistorici perchè erano già
presenti nel Giurassico con
caratteristiche simili a quello odierne.
116. Pan di Spagna per 10 pax circa:
5 uova
150 gr zucchero
150 gr farina
1/2 bustina lievito baking
30 gr burro fuso
Per la crema chantilly:
5 tuorli d'uovo
1/2 lt latte
50 gr farina
140 gr zucchero
250 gr panna montata
Per la decorazione finale:
150 gr cioccolato fondente
250 gr panna montata,
200 gr granella nocciole
117. Per il Pan di Spagna. Montare le uova intere con lo zucchero in
una bastardella fino ad ottenere un composto spumoso e
biancastro.
150 gr. di
zucchero
5 uova
Incorporare il burro fuso e delicatamente aggiungere la farina
setacciata con il lievito. 1/2
30 gr. di 150 gr. bustina
burro di lievito
fuso farina baking
Mescolare dal basso verso l'alto evitando di smontare la massa.
Versare in uno stampo imburrato e infarinato, cuocere a 175/180
gradi per 25 min.
50 gr. Cuocere a
di 175/180 gradi
farina per 25 min.
118. Ottenere poi uno sciroppo con 200 gr d'acqua e 200 gr
zucchero aromatizzare a piacere (rhum, maraschino,
alchermes).
200 gr. di
200 gr. zucchero
di
d’acqua
Preparare la crema pasticcera e a freddo incorporare la panna
montata (per avere la crema chantilly)
5 tuorli ½ litro di 140 gr. di 50 gr. di 250 gr.
d’uova latte zucchero farina di panna
Per la crema: far bollire il latte con la vaniglia in polvere, la buccia di
limone intera (parte gialla). A parte sbattere i tuorli con lo zucchero e
amalgamare la farina. Versare l'apparecchio ottenuto nel latte e far bollire
la crema 5 minuti fino ad addensarla.
120. Qualche sito utile
aiditalia.org
PASSO DOPO PASSO
http://dislessia-passodopopasso.blogspot.com/
DIS - BLOG : un blog per la dislessia
Risorse per i Disturbi Specifici dell' Apprendimento
AID TORINO
122. Presentazioni power point
…. dal sito
http://www.polovalboite.it/
Benvenuto! Sei entrato nell'area
risorse della didattica del Polo
Valboite!
http://puntieappunti.altervista.org/
L'obiettivo è quello di proporre in mappe strutturali tutto
il percorso scolastico soprattutto per i ragazzi con DSA.
http://www.studioinmappa.it/
123. VOCI SINTETICHE
http://www.aiditalia.org/
http://www.cross-plus-a.com/balabolka.htm
http://dimio.altervista.org/ita/index.ht
ml
http://www.anastasis.it
124. Personal Reader è un software che
accompagna con discrezione ed efficacia la vita
quotidiana delle persone con difficoltà di lettura
come gli occhiali per chi ha difficoltà di vista,
cioè come un oggetto quotidiano che viene
preso, utilizzato al bisogno e riposto.
ALFa READER Base (KIT: libro +
chiavetta USB)
Ausilio per la lettura facilitata
FineReader OCR
E' un software di OCR per l'acquisizione di testo tramite
scanner che converte i documenti cartacei in testi
digitali pronti alla lettura con sintesi vocale.
125. Smart PEN
Registra e collega ciò che viene ascoltato con
ciò che viene scritto.
Converte testi e disegni
fatti a mano in documenti
MS Word editabili.
AID TORINO
127. “Ci serve un nuovo modo
di pensare per risolvere i
problemi causati dal
vecchio modo di
pensare”
Albert Einstein
128. Alcuni testi consigliati:
M. Wolf Proust e il calamaro
Dehanne I neuroni della lettura
Inoltre vi ricordiamo che vi sarà consegnato
un cd (o per la scuola primaria o per la
scuola secondaria) intolato, A scuola di
dislessia, contenente programmi free e
indicazioni per compilare il PDP
129. Relatrice: Maria Enrica Bianchi
formatrice AID e membro del Comitato
Scuola
Parte del materiale presentato è stato
prodotto con il contributo della dottoressa R.
Gangi e di un gruppo di ricerca della sezione
AID di Torino