10. ERNIA
DISLOCAZIONE
DELL’ANSA STOMALE
PER CEDIMENTO DELLA
PARETE ADDOMINALE
DOVUTA AD UN
DISTACCO COMPLETO O
PARZIALE DELLA
FASCIA APONEUROTICA
FATTORI FAVORENTI:
OBESITA’
TOSSE
STIPSI
PROSTATISMO
PARETE ADDOMINALE
DEBOLE
11. PROLASSO
PROTRUSIONE
ECCESSIVA
DELL’ANSA STOMALE
DAL PIANO CUTANEO
ADDOMINALE
CAUSE:
ECCESSIVA AMPIEZZA
DELL’INCISIONE
PARIETALE CUTANEA
INSUFFICIENTE
FESSAZIONE DEL
VISCERE
12. GESTIONE DELLE UROSTOMIE
SPLINT URETERALI
Le ureterocutaneostomie dirette necessitano sempre
dell'uso di un catetere a permanenza (splint ureterali) al
fine di prevenire la stenosi del lume
• Le derivazioni cutanee con interposizione intestinale
necessitano di splints ureterali temporanei e di catetere
per drenare il condotto nell’immediato post operatorio
14/03/12
13. UROSTOMIE ESTERNE CON
INTERPOSIZIONE INTESTINALE
ALTERAZIONI METABOLICHE
(da assorbimento soluti)
Dismetabolismo idroelettrolitico
Turbe del sensorio
Alterazioni metabolismo epatico
Infezione
Formazione di calcoli
Disturbi nutrizionali
Anomala farmacodinamica
Ritardo della crescita
Osteomalacia
Cancro
14. UROSTOMIE ESTERNE CON
INTERPOSIZIONE INTESTINALE
FATTORI INFLUENZANTI L’ASSORBIMENTO DEI
SOLUTI
Segmento intestinale utilizzato
Sua superficie di contatto
Tempo di contatto urinario
Concentrazione dei soluti urinari
Funzione renale
pH e osmolarità del fluido
15. UROSTOMIE CONTINENTI
INTERNE (meccanismo di
continenza interno, cioè utilizzo di uno
sfintere naturale)
ESTERNE (meccanismo di continenza
esterno, anastomosi alla cute perineale o
addominale).
16. LE UROSTOMIE
CONTINENTI INTERNE
(con lo sfintere anale)
Uretero-sigmoidostomia e tasca di Mainz II
Vescica rettale e retto-sigmoidea con
colostomia addominale
Vescica ileale perineale
Impianto ureterale in un segmento di intestino
parzialmente escluso
Uretero-ileo-ceco-sigmoidostomia
E' la metodica più usata. Si isola un'ansa di ileo con il meso vascolarizzato, (solitamente il tratto che precede la valvola ileocecale)e si anastomizzano i due monconi intestinali per ripristinare la continuità del tragitto intestinale Gli ureteri vengono poi anastomizzati al tratto ileale isolato, un'estremità del quale viene suturata, mentre l'altra viene abboccata alla parete addominale. Notiamo come il viscere isolato vada abboccato all'addome in posizione isoperistaltica Si forma cioè un condotto ileale il cui scopo non è di serbatoio, ma semplicemete di veicolare l'urina all'esterno. In questo modo si evitano le complicanze dell'ureterocutaneo tipo stenosi, retrazioni, infezioni, nonchè l'utilizzo di tutori a parmanenza In alternativa può essere confezionata anche con un tratto di colon, gen. il sigma o il trasverso, se l'ileo è interessato da altre lesioni. Il condotto sigmoideo di spessore maggiore rispetto a quello ileale permette anche di abboccare gli ureteri mediante tunnellizzazionein modo da fornire un meccanismo antireflusso Ulteriore variante consiste nel confezionamento di un condotto ileocecale utilizzando la valvola ileocecale come meccanismo antireflusso. Il fondo cecale esuberante viene di solito avvolto attorno all'ileo terminale per evitare il ristagno. Spesso la valvola viene anche rinforzata. E' comunque una tecnica poco utilizzata per le complicanze che porta, non ultima quella di privare il colon della valvola ileocecale
Le frecce segnalano l'abboccamento degli ureteri e l'apertura stomale esterna
Per quanto riguarda l'abboccamento del condotto ileale si utilizza la stessa tecnica delle ileostomie seconndo Brooke con eversione del viscere
Di solito è confezionata sul lato dx dell'addome
Nella radiografia si evidenzia la dilatazione dell'uretere in seguito all'edema della uretero - ileo - cutaneo stomia a fianco La foto in basso a dx è la stenosi di una ciecostomia a ridosso della cresta iliaca con occlusione In basso a sx vi è invece una trasversostomia edematosa per compressione della bacchetta su un viscere scarsamente moblizzato
Nelle derivazioni urinarie interne rettali o coliche o nelle tasche continentidi il riassorbimento urina risulta maggiore nell'ureterosigmoidostomia e nel periodo successivo all'intervento Nei condotti ileali e colici che hanno invece la funzione di dirottare all'esterno l'urina tale riassorbimento è modesto Nel primo caso il picco di assorbimento si ha di solito 30 o 40 giorni dall'intervento mentre a distanza di due mesi l'assorbimento si riduce notevolmente in quanto l'epitelio intestinale va incontro a modificazioni atrofiche con finalità protettive nei confronti dell'urina Tuttavia l'acidosi ipercloremica può verificarsi anche a distanza di anni e sporadicamente anche in un'ansa isolata. Il meccanismo è piuttosto complesso. L'urina a contatto con la mucosa intestinale stimola la secrezione di bicarbonati nel lume e il riassorbimento di ioni Cl dall'urina. Inoltre l'ammoniaca che si forma dalla scissione dell'urea da parte dei batteri della flora intestinale si combina con il cloro formando cloruro di ammonio che viene a sua volta riassorbito scindendosi nel sangue per formare ulteriori ioni cloro.Di conseguenza aumenta il livello di ioni cloro, radicali ammonici, urea, mentre l'eccesso di cloruro d'ammonio nel plasma provoca una iperdiuresi osmotica che fa perdere ioni potassio Il quadro finale è caratterizzato da ipercloremia, iperazotemia, ipopotassiemia , e acidosi. Il quadro clinico è caratterizzato da nausea, astenia, anoressia, sete, poliuria, diarrea, disidratazione, sonnolenza, segni di deplezione potassica fino all'encefalopatia iperammoniemica e al coma. Il trattamento oltre ad delle frequenti evacuqazioni spec nel reservoir ileale consite nella somministrazione di alcalinizzanti e la dieta