3. Dedicato a Charles Mingus? Le slide presentate all'ebookfest 2010 sono state leggermente modificate, aggiungendo del testo (sempre male nelle slide), al fine di rendere i contenuti più accessibili. Sono anche state aggiunte slide per quegli argomenti toccati a braccio durante la presentazione perché pareva una buona idea. Così vi beccate 52 slide invece di 35, e un sacco delle mie chiacchiere. Che fortuna, eh? E già che ci siamo: Charles Mingus dibatté a lungo l'opportunità di scrivere una partitura per il jazz (che è improvvisazione). Questo è pertinente alla discussione su e-text e formazione – pensateci e vedrete perché – e riassume i problemi legati alla revisione di questa presentazione. OK, ricominciamo da capo...
4. La curiosità è un treno senza rotaie Davide Mana Centro di Geobiologia , Università degli Studi Carlo Bo, Urbino
5. Io in questo posto non c'entro. Non sono un professionista dell'editoria . Non provengo da studi umanistici . Non sono un educatore (non sempre, per lo meno), né un ricercatore nell'ambito dell'e-learning . Io sono un paleontologo. Talvolta scrivo: narrativa, divulgazione. Vengo dalla giungla, con un po' di idee che mi sono venute discorrendo con altri strani animali che vivono là fuori. Gente che legge, gente che scrive. Io qui non c'entro nulla. Ma ho passato gran parte della mia vita a studiare il passato e ad immaginare il futuro .
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7. Mi si fa notare che il titolo del mio intervento è privo di significato: un treno senza rotaie non va da nessuna parte. Ma d'altra parte, la domanda „E adesso dove vado?” è proprio il nucleo, qui. La curiosità, che non ha e non deve avere binari, è la qualità più desiderabile in un essere umano. Anche se...
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9. Il desiderio di conoscere qualcosa che non ci compete; ficcanasaggine
10. Un oggetto che desta interesse, per la sua originalità o il suo carattere insolito
12. È estremamente imbarazzante parlare di strutture non lineari utilizzando il più lineare degli strumenti di presentazione. Apprezziamo l'ironia...
13. Su PowerPoint, la parola definitiva è di Edward Tufte – The Cognitive Style of PowerPoint . Tufte – insegnante, artista ed editore – è oggi l'autorità ultima sulla comunicazione per immagini.
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15. ...e raccontiamoci una storia Le storie sono belle. Hanno un inizio, una parte centrale e una fine. E a differenza della realtà, hanno sempre un senso.
29. ... e con un ardito salto concettuale, il signor Spock ci porta a parlare di fantascienza (ma non molto, ché qui siamo fra gente seria), che poi sarebbe il mestiere di immaginare il futuro. Karl Schroeder ha osservato che immaginare astronavi e stazioni spaziali è facile. È immaginare cosa mangi a colazione chi ci vive, che è difficile. O come leggano il giornale. O i libri...
36. L'abuso di tecnicismi in inglese ci rivela che ad occuparsi dello sviluppo futuro dell'ebook sono stati finora soprattutto i ragazzi del marketing. Ricordiamo allora Bill Hicks. Vi occupate di marketing? Fate un favore all'umanità. Suicidatevi. No, davvero, voi siete la stirpe del demonio. Non si può ridurre tutto al denaro, alle strategie di vendita...
37. E notiamo che citare Bill Hicks (1961-1994) è pertinente, essendo stato se non il primo certo il migliore nel dimostrare che è possibile fare cultura, discutere di scienza e di filosofia facendo morire dal ridere il pubblico. Ed obbligandolo a riflettere. Senza aver mai scritto un libro – lui faceva spettacoli live, e dischi.
38. ... e parlando di dischi... Nel 1973 Mike Nesmith pubblica The Prison , un libro con una colonna sonora. Se ascolto il disco leggendo, i brani sono sincronizzati ed i testi delle canzoni contrappuntano il testo scritto.
39. Mike Nesmith era uno dei Monkees. A The Prison fa seguire Elephant Parts , combinazione di testo, musica e filmati. Poi inventa MTV . Mica male come idea, eh?
40. ... perché a noi interessano le idee. Nuove idee. NON idee su come saranno i libri in futuro. Perché continuare a pensare all'ebook come ad un libro elettronico ci vincola a strutture e preconcetti dai quali l'elettronica ci può svincolare... Pensiamo a qualcosa di diverso ... magari a qualcosa di nuovo ... ma anche no...
41. E così l'utente procede, costruendo un percorso di molti elementi. Occasionalmente inserisce i suoi commenti, collegandoli al percorso principale o connettendoli al percorso laterale di un elemento... e costruisce così un percorso dei propri interessi attraverso un labirinto di materiali che gli sono disponibili. Vannevar Bush, As We May Think , 1945
46. Intanto, nel 1995 , c'è chi prevede l'estinzione imminente del libro cartaceo, rimpiazzato a breve (entro il 2000) da ipertesti in Clipper stoccati su dischi da 3 e 1/2. Siete autorizzati a ridere.
47. ... anche perché milioni di ragazzini gli ipertesti ce li hanno già – e proprio in cartaceo – dal 1985 .
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49. Un romanzo interattivo, nel quale il lettore sceglie un percorso lungo una narrativa non lineare. Poi verranno MUD, MOO, videogames, Second Life... Ma i libri-game sono già ipertesti non lineari e interattivi (e fra le pagine posso tenere i biglietti del tram)
50. Intanto, la BBC, a partire dagli anni '70, si occupa di preparare gli inglesi al futuro. Organizza corsi di informatica via TV. Didattica con nuove tecnologie = nuovi percorsi didattici Fra i cervelli al lavoro Tony Buzan (psicologo) James Burke (storico della scienza)
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52. 1978 James Burke Connections esperimento in video didattica non lineare successo intercontinentale 2005 James Burke Knowledge Web non trova finanziatori sviluppato da volontari
58. Tutta la tecnologia di Possible ou Probable è già disponibile oggi . Ipertesto Wifi & Bluetooth GPS e Georeferenziazione Print on Demand Desktop publishing e-marketing Book trailer Bisogna solo integrarli.
59. Sophie 2 Software per lo sviluppo di ebook multimediali condivisibili e modificabili in tempo reale Cross-platform Programmato originariamente in SmallTalk (vedi Doug Engelbart)
61. OK, quindi ci sono voluti 42 anni ma abbiamo il software. E l'hardware? L'iPad è caro. Il Kindle è in bianco e nero e non programmabile. Blackberry, palmari e smartphone sono semplicemente inadatti. Però... Al MIT...
62. Nicholas Negroponte (autore di Essere Digitali – chi non l'ha letto è un perdente), lancia il progetto di informatizzazione del Terzo Mondo, One Laptop per Child
63. 75$ 2012 One Laptop per Child – the Next Generation
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65. In conclusione Non sappiamo come sarà , abbiamo qualche idea ma nulla di certo, però sappiamo cosa dovremo poterci fare
66. riorganizzare CONTENUTI annotare aggiungere condividere interagire aggiornare WEB navigare integrare disegnare Senza un percorso predefinito adattare evolvere cartografare esplorare liberamente Quando serve intuitivamente divertendosi