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Food innovation
  Il futuro del settore alimentare
Definizione del settore
Il settore manifatturiero alimentare è molto vasto, ma nel suo ambito si può far rientrare tutto ciò che riguarda la preparazione
di cibo e bevande pronti per la vendita e il consumo.
Possiamo considerare il settore manifatturiero alimentare come parte significativa della “catena alimentare” che comprende
l’agricoltura e la pesca, la produzione di cibi e bevande, la distribuzione e l’immagazzinamento, la vendita.

Struttura del mercato
L’industria alimentare è costituita da sotto-settori:

   prodotti a base di cereali (biscotti, pane e prodotti da forno, cereali, dolci, ecc.)
   bevande (tè, caffè, soft drink, bevande alcoliche, succhi di frutta, acque minerali, ecc.)
   pasticceria e snack
   pesce e prodotti ittici
   carne e prodotti a base di carne
   pollame e prodotti a base di pollame
   trasformazione di frutta e verdura (marmellate, spezie, salse e condimenti, insalate, ecc.)
   olii e grassi, margarine e burro

L’industria produce, inoltre, una gamma di prodotti specialistici (dietetici, per l’infanzia, biologici, vegetariani, a base di soia,
ecc.).
I prodotti sono resi disponibili attraverso un’ampia gamma di lavorazioni (p.es. surgelati o a temperatura ambiente,
confezionati in vasetti di vetro o in bottiglia, in recipienti di metallo, in contenitori di plastica, in imballi di carta o cartone).
Secondo la CIAA, la produzione alimentare è il settore leader dell’economia europea.

L’industria alimentare europea trasforma oltre il 70% dei prodotti agricoli prodotti nella EU ed è il settore leader nelle
esportazioni.

Riguardo all’occupazione, quello dell’industria alimentare è il terzo per numero di addetti con 2,6 milioni di lavoratori. (2001)

A dispetto dell’elevato numero di piccole imprese operanti, il settore alimentare è dominato in maniera crescente da un ristretto
numero di grandi imprese.

Prime 10 imprese alimentari al mondo (CIAA, 2002)
Impresa              Paese             Vendite (mld      Vendite in      Impiegati     Impiegati in Settori
                                                  €)   Europa (mld         (x1000)         Europa
                                                                 €)                        (x1000)
Cargill              USA                       54.9                                             90 Cereali
Nestlè               Svizzera                  52.6            17.7           230               92 Cereali, Caseario, Bevande,
                                                                                                    Pasticceria
Kraft Foods          USA                       42.5                           175                   Caseario, Snack, Bevande
                                                                                                    alcoliche, Pasticceria, Caffè
Unilever             NL/UK                     32.1            20.2           279               75 Caseario, Bevande,
                                                                                                    Surgelati, Abbigliamento
ConAgra              USA                       30.8                            89                   Carne, Cibi lavorati
PepsiCo              USA                       30.0                                                 Snack, bevande, prodotti a
                                                                                                    base di cereali
Coca Cola            USA                       22.4                                                 Bevande
Diageo               UK                        19.0             4.1                                 Bevande alcoliche, prodotti
                                                                                                    da forno
Master-foods         USA                       14.8            12.4            25               13 Snack, bevande, cibi pronti
Danone               Francia                   14.5             9.2           101               38 Caseario, Bevande, Biscotti,
                                                                                                    Cereali
Trend e driver del cambiamento
Dal momento che il settore alimentare è parte della “catena alimentare”, esso è influenzato da una serie di fattori che agiscono
su altre parti del sistema alimentare.

Fattori che influenzano il settore alimentare


          Dieta,                                                    Cambiamenti
     alimentazione e                     Trend                        sociali e
       richieste del                  tecnologici                   demografici
       consumatore




                                   Settore alimentare




                                                                    Trend relativi
         Trend                                                     alla sicurezza e
       economici                                                    all’ambiente
Trend economici
Globalizzazione
     Politica macroeconomica e tassi di cambio
     Costi energetici
Concorrenza e concentrazione
     Conseguimento di posizioni dominanti attraverso la creazione e il controllo di brand globali
     La quota di mercato delle 20 maggiori industrie alimentari USA si è raddoppiata dal 1967 (Condor, 2003)
     Negli USA 100 imprese producono l’80% del valore aggiunto dell’industria alimentare
     Peso crescente della grande distribuzione (influenza su consumatori e fornitori)
Spostare in alto la catena del valore
     La legge di Engel
     Aggiungere valore ai prodotti (pane anziché farina)
Nuovi metodi di distribuzione
     Distributori automatici, vendita ondine, luoghi non-tradizionali (stazioni di servizio, ecc.)
Trend tecnologici
Ci sono due aree in cui la tecnologia influenzerà il sistema alimentare:

   produzione ed elaborazione di nuovi cibi
   applicazione dell’ICT

Nuovi cibi
Numerose sono le applicazioni scientifiche e tecnologiche nel settore agro-alimentare:

   modifica del sapore dei cibi
   allungamento della scadenza
   creazione di nuovi prodotti con benefici per la salute
   innovazione nei processi di produzione
   innovazione nel confezionamento

La produzione di nuovi cibi include le biotecnologie e le alterazioni genetiche.

Applicazione dell’ICT

   Impatto sulla distribuzione: e-commerce
   miglioramento dell’efficienza nella produzione, lavorazione e distribuzione
   raccolta di informazioni sulle abitudini alimentari dei clienti
Cambiamenti demografici e sociali
La legge di Engel comporta che cambiamenti sociali e demografici a lungo termine hanno effetti significativi sul mercato
alimentare.
Alcuni potrebbero avere influenza sui tipi di cibi richiesti e prodotti:
   numero inferiore di figli e maggiore età dei genitori
   minor numero di matrimoni, contratti in età avanzata e maggiori divorzi
   aumento di unioni non-matrimoniali e nascita di figli al di fuori dei matrimoni
   tendenza a famiglie meno numerose con:
   • maggior numero di single
   • maggior numero di famiglie con un solo genitore
   • minor numero di coppie con figli

Un altro fattore che modellerà l’industria alimentare è la richiesta di cibi etnici (migrazione, viaggi all’estero).

Segmentazione del mercato
Nel tentativo di massimizzare la quota di mercato, i produttori alimentari cercano di segmentare il mercato indirizzando i loro
prodotti agli adulti, ai bambini, agli adolescenti, agli uomini o alle donne, a gruppi etnici.
I cosiddetti “functional foods” contengono ingredienti (o “nutraceuticals”) che danno specifici benefici medici o funzionali
(p.es. riduzione del colesterolo, ecc.).
Trend relativi alla sicurezza e all’ambiente
Sicurezza alimentare
Le questioni riguardanti la sicurezza e l’ambiente sembrano in crescita e influenzano il sistema alimentare. La BSE, il morbo
della lingua blu, i mangimi contaminati dalla diossina come il dibattito sugli OGM hanno posto l’attenzione sulla sicurezza
alimentare e sui problemi ambientali.
La sicurezza dei prodotti alimentari è un elemento cruciale nella costruzione della fiducia del consumatore.
Trend nella dieta, nell’alimentazione e nelle
richieste del consumatore
Probabilmente il più importante driver del cambiamento è la tendenza delle richieste del consumatore. I fattori che influenzano
le richieste del consumatore sono complessi. Di seguito diamo una lista che sintetizza i principali fattori:
    cambiamenti demografici e socio-economici
    stile di vita
    questioni riguardanti la salute, l’alimentazione e la sicurezza
    problemi ambientali e etnici
    migrazione e richiesta di “cibi etnici”
Prodotti alimentari: etichettatura e
           conservazione

     Palmari e software per le
        forniture alimentari



                                       [1]
Che cos’è l’etichettatura?
• L’insieme delle menzioni, delle indicazioni,
  dei marchi di fabbrica o di commercio, delle
  immagini o dei simboli che si riferiscono al
  prodotto alimentare e che figurano
  direttamente sull’imballaggio o su
  un’etichetta appostavi o sul dispositivo di
  chiusura o su cartelli, anelli o fascette legati
  al prodotto medesimo.



                                                     [2]
Leggi sempre l’etichetta

• Oggi ad occhi chiusi non si deve comprare
  più nulla.
• I produttori hanno l’ obbligo di scrivere:
     •   che cosa c’è nella confezione
     •   tutti gli ingredienti,
     •   il peso,
     •   il luogo e la ditta produttrice,
     •   la data di durabilità o di scadenza
     •   le modalità di conservazione e preparazione.


                                                        [3]
Software Settore Alimentare
                               permette di trattare in modo razionale
ed efficace gli aspetti di Produzione, Tracciabilità e Logistica.
Offre un sistema di codifica di magazzino organizzato per
ubicazione, che permette di gestire in modo completo le scadenze
dei prodotti, le liste di prelievo e gli eventuali articoli sostitutivi,
la tracciabilità del prodotto per lotti.
Risolve in maniera semplice e automatica tutte le problematiche
dovute ai kit commerciali e alle campagne promozionali legate
a particolari periodi e a listini personalizzati per incroci
clientearticolo-gruppo merceologico-agente.

                                                                       [4]
FOOD PROJECT
            uno strumento per ottimizzare la produzione,
                           contenere i costi,
        essere conformi alle normative di tracciabilità di filiera

•    Monitoraggio in tempo reale del processo produttivo
•   Ottimizzazione della gestione del magazzino
•   Visibilità delle giacenze di magazzino
•   Riduzione dei possibili errori di spedizione
•   Tracciabilità e rintracciabilità in tempo reale del prodotto
    secondo il D.lvo. 178/2002 e le normative UNI 10939
    (rintracciabilità di filiera) e UNI 11020 (rintracciabilità aziendale)
•   Miglioramento dell'efficienza aziendale e tra le organizzazioni di
    filiera
•   Miglioramento della distribuzione dei prodotti ai clienti finali
•   Condivisione dei dati tra la sede e gli stabilimenti dell'azienda

                                                                             [5]
Gestione da Palmare
del Magazzino con Codici a Barre




 Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione   [6]
Come Funziona
Il sistema per la gestione da Palmare dei magazzini e depositi
    con codici a barre si articola in componenti Hardware e
    Software.
Hardware: Palmari, Server dedicato per la centralizzazione dei
dati, Rete wire-less con Access Points per la copertura con
Campo radio del magazzino.
Software: piattaforma applicativa per acquisizione automatica
delle informazioni rilevate otticamente dai Palmari e gestione
    dati,
implementazione operazioni, stampe e visioni, gestione
    richieste
dei Palmari, esportazione dati al vostro gestionale.


       Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione   [7]
Il Funzionamento
I Palmari, dotati di porta a raggi infrarossi (IrDA o Infrared FIR/SIR)
    per la
lettura dei codici a barre, rilevano e gestiscono i dati di magazzino.
Gli articoli di magazzino, identificati da un codice a barre, sono gestiti
    nelle
operazioni di carico e scarico semplicemente selezionando con il
    Palmare il
codice a barre corrispondente all’articolo movimentato (per maggiori
informazioni sui codici a barre vedere l’apposito paragrafo o la
    seguente
sezione sull’applicativo nei diversi settori produttivi).
Tutti i dati letti dai Palmari possono essere gestiti sul display che è in
    grado di
visualizzare tutte le informazioni richieste (giacenze, carico/scarico,
disponibilità, impegnato, ecc), e di generare tutti i documenti relativi
    alla
gestione completa di magazzino.

       Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione      [8]
Le Potenzialità

Tutti i dati di magazzino, così, sono inseriti nel sistema
  velocemente attraverso la lettura dei codici e
vengono ordinati e gestiti dai Palmari semplicemente,
  velocemente, efficacemente, realizzando tutta la
documentazione necessaria (bolle e DDT, fatture, ordini,
  ecc..), anche, eventualmente integrando
questa gestione al vostro attuale software gestionale.




     Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione   [9]
Palmari

I Palmari possono essere considerati i lettori di codici a
barre di ultima generazione perchè integrano funzioni di
gestione dati evolute alla possibilità di leggere
otticamente i codici a barre.
La porta a raggi infrarossi (IrDA o Infrared FIR/SIR)
permette il picking dei codici a barre e un sistema Wi-
Fi mediante rete wireless o mediante Bluetooth con
tecnologia UMTS connette il Palmare alla rete dati aziendale
   permettendo di dialogare con il sistema
per la gestione dati, documenti e relative stampe.

      Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione   [ 10 ]
Codici
Il Sistema per la Gestione da Palmare del
Magazzino con i Codici a Barre supporta qualsiasi
sistema di codifica a barre e si adatta
perfettamente anche alla lettura del codice
precedentemente inserito sull’articolo dal
fornitore.
E' possibile apporre il codice direttamente sull'articolo, sull'imballaggio, sulle
     mensole o scaffalature
del magazzino; per i materiali sfusi o di grandi dimensioni (tipici nel settore
     materiali edili, ad esempio
sabbie e ghiaie o prefabbricati) il codice è applicato su appositi supporti
     cartelliformi collocati vicino
ad ogni differente tipo di materiale. Oggi non esistono più limiti dovuti alla
     natura dell'articolo o del
materiale all'applicazione del codice a barre.



             Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione        [ 11 ]
Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione   [ 12 ]
La globalità del mercato

Il mercato della Rete è un mercato globale, nel quale si 
opera senza barriere geografiche e si
distribuiscono merci a livello planetario. L’enorme 
potenzialità di questo canale di vendita dipende in primo
luogo dal fatto che Internet permette ad ogni cliente di 
accedere ai prodotti indipendentemente dalla sua
localizzazione e da quella del venditore, senza alcun disagio 
legato alla distanza geografica.
Questo permette di aumentare la visibilità e la 
competitività dell’azienda, grazie soprattutto alle nuove
possibilità di pubblicizzare i prodotti offerti dalla Rete, e di 
raggiungere nuovi mercati.
La rete Internet
 La rete Internet  rappresenta un vero e proprio ambiente
 commerciale nel quale sono presenti tutte le
caratteristiche necessarie per creare un mercato dalle 
molteplici opportunità.
 Una recente indagine promossa da Federcomin
 (la Federazione delle Imprese di Comunicazione e 
Informatica di Confidustria) segnala una progressione 
geometrica nel fatturato delle vendite via Internet in Italia.
 Sulla base dei due indicatori chiave
 (l’aumento del numero di utenti e del volume delle 
transazioni) il volume d’affari  previsto è  in costante 
crescita e gli studi più recenti prevedono tassi di crescita 
esponenziali nei prossimi anni.
Fonte: BCG, maggio 2000
Le piccole aziende competono con le 
                grandi
Ampliare la visibilità su Internet o creare un 
canale commerciale non
richiede infatti grandi risorse poiché è 
indipendente dalla costruzione di sedi 
commerciali fisiche e di punti di
vendita reali. I costi ridotti rispetto ai mercati 
tradizionali permettono alle piccole aziende di 
entrare in competizione con le grandi imprese 
sullo stesso terreno. 
Lo sviluppo del commercio elettronico 
 nel settore agro‐alimentare italiano

 Gli sviluppi della tecnologia digitale stanno 
 prospettando un percorso di rinnovamento 
 che potenzialmente coinvolge qualsiasi 
 operatore del settore – unità produttive 
 agricole, industrie di 
 trasformazione,distribuzione – come anche i 
 consumatori. 
Distribuzione dei siti di commercio 
       elettronico in Italia (valori%)
               banche/finanza

elettronicasi consumo/telefonia

                     alimentari
                                                           2002
                viaggi/turismo                             2000

         abbigliamento/tessile

                    altri settori

                                    0   5   10   15   20
Le indagini effettuate dall’Osservatorio 
ANEE(Associazione Nazionale dell’Editoria 
Elettronica)segnalano il buon posizionamento 
del settore alimantare nell’ambito dell’offerta 
e‐commerce  italiana. 
Il settore alimentare non solo conferma la 
leadership  all’interno del mercato virtuale per 
numerosità di siti, ma è anche quello che 
maggiormente incrementa il fatturato. 
Le tipologiè di commercio elettronico 
       nel settore agro‐alimentare

  Le modalità con cui si realizza il commercio 
  elettronico variano in funzione della natura 
  dei soggetti coinvolti nella transizione 
  commerciale.
• Business to Business

• Business to Consumer
“Business to Business”
Questa madalità comprende le transazioni 
effettuate tra un’imprese e altre 
organizzazioni imprenditoriali(fornitori, 
partener commerciali, agenti).
L’interscambio elettronico di dati(Electronic 
Data Interchange‐EDI)permette alle imprese di 
cooperare per l’informazione,la 
comunicazione e la vendita.
Vantaggi del “BtoB”

• Accesso ad un mercato globale
• Risparmio dei costi operativi
• Contatto diretto , in tempo reale con le imprese 
  fornitrici
• Automazione delle procedure
• Possibilità di confrontare le offerte
“Business to Consumer”

Modalità  per le transazioni commerciali di 
prodotti agro‐alimentari tra azienda e 
consumatore finale, per la vendita al dettaglio 
e all’ingrosso di beni e servizi.
I vantaggi del commercio elettronico “Business to 
                      Consumer”
     OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE                 BENEFICI PER IL CONSUMATORE
Presenza globale                            Ampia disponibilità di prodotti
Abbattimento delle barrire di entrata al    Velocità ed efficienza delle procedure di 
mercato                                     acquisto
Immagine innovativa                         Personalizzazione dei prodotti
Maggiore competitività                      Risposta rapida ai bisogni
Sviluppo di attività di business            Ampia disponibilità di informazioni sui 
specializzate                               prodotti,prezzi,area di produzione ecc..
Miglioramento dei servizi al cliente        Agevole confronto dei prezzi e qualità
Contatto diretto tra offerente e            Maggiore consapevolezza negli acquisti
consumatore
Vendita continua                            Riduzione dei prezzi
Sostanziale riduzione nei costi di          Riduzione del tempo per l’acquisto dei
gestione,di marketing e di vendita          prodotti
Aumento dei margini di profitto             Comodità di acquisto
L’automazione e la semplificazione dei processi e 
         delle funzioni amministrative

Utilizzando la Rete per integrare su un unico supporto i 
 flussi di lavoro  permette di semplificare e
velocizzare le funzioni amministrative. Si può 
 automatizzare l’offerta dei prodotti, l’accettazione e 
 l’evasione degli ordini, le transazioni e coordinare in 
 tempo reale le esigenze dei clienti, la produzione, la 
 disponibilità in magazzino e la logistica, ottenendo così 
 una maggiore tempestività nella determinazione delle 
 scorte, dell'avanzamento del processo di consegna 
 delle merci e dei canali di distribuzione.
Due esempi di successo
 1) Alcuni casi celebri, primo fra tutti quello di Esperya 
(sito.htm), ha dimostrato come Internet è un mercato 
fiorentissimo per la vendita di prodotti eno‐
gastronomici di qualità e di nicchia, frutto delle 
espressioni locali e capaci di scatenare passioni da 
parte dei propri estimatori, che senza le potenzialità di 
questo mercato, non riuscivano a raggiungerli.
 Esperya è riuscita, avendo inizialmente alle spalle una 
semplice realtà di paese, a raggiungere nell’arco di due 
anni utili tali da attirare l’attenzione di Kataweb, 
iniziativa italiana online del gruppo l'Espresso, che nella 
primavera del 2000 ne ha acquisito il 70% circa della 
proprietà per svariati miliardi.
La strategia vincente di Esperya è stata 
quella di abbinare all’offerta di un’ampia 
gamma di prodotti di grande qualità (più di 
300 marchi) a un modello di vendita 
relativamente nuovo per la Rete, ma ispirato 
alla più tipica tradizione italiana: la bottega 
on‐line.
IIl Mall di AssoNet: un centro commerciale di 
     prodotti eno‐gastronomici di qualità
2)  Il progetto di commercio elettronico AssoNet Mall tematico, è di 
un centro commerciale virtuale, che riunisce le vetrine elettroniche 
di più aziende che operano nel settore eno‐gastronomico.
   Il  cliente infatti si comporta come se si trovasse in un reale centro 
commerciale, all'interno del quale ha la possibilità di osservare e di 
confrontare tramite un approccio comune, i prodotti offerti sul 
mercato dai diversi  produttori.
 I vantaggi e le semplificazioni che offre questa forma di commercio 
elettronico hanno fatto sì che  attualmente sia uno dei canali che si 
stanno maggiormente sviluppando e sui quali, a livello mondiale, si 
stanno investendo moltissimi capitali. Tale meccanismo permette 
infatti che usufruiscano dei vantaggi legati all'aggregazione coloro 
che non dispongono di risorse o di competenze da dedicare ad una 
presenza su Internet in proprio e alla relativa comunicazione 
commerciale (sia su web, sia sui media tradizionali),necessaria per 
far conoscere la propria esistenza e il proprio indirizzo sul web.
INDAGINE INTERACTIVE MARKET RESEARCH
La Testata Food ha realizzato un’indagine, per comprendere cosa 
pensano e come si pongono i consumatori di fronte all’innovazione 
alimentare. L’uscita di Maggio 2009 riporta i risultati della ricerca per 
Food da Interactive market Research, nel Marzo del 2009.

La ricerca è stata articolata in due parti:
•Indagine Sull’atteggiamento dei consumatori rispetto al nuovo
•Valutazione  da parte del campione di 10 nuovi prodotti

                                       Il 62% del campione ritiene che        
                                      le aziende del food siano in                
                                      grado di offrire frequentemente 
                                      prodotti realmente innovativi.
Il 35% circa prova le novita solo se c’è la rassicurazione della marca
E un altro 35% circa se il prodotto all’esordio è in promozione.
Qualita, rapporto prezzo/qualità, convenienza, genuinità e 
presenza di pomozioni sono i primi 5 criteri di scelta.
Rispetto ai 10 prodotti innovativi testati, risulta molto alta la
percentuale dei repeater (consumatori che affermano di aver 
acquistato più di una volta il prodotto). Per ciascun dei 10 
Prodotti testati, oltre il 70 % del campione afferma che l’acquisto 
non sostituisce altre referenze e oltre il 75% resta fedele  al 
nuovo prodotto(alta intention to buy).
 L’innovazione porta ad acquisti incrementali e non sostitutivi.
Se deve operare una sotituzione, il consumatore tende a farlo
 su un prodotto della stessa marca.
Questa logica sembrerebbe premiare più una brand extension
Che una proliferazione di marchi.
I risultati della ricerca indicano tre elementi principali che 
caratterizzano  i comportamenti dei consumatori italiani.
Prima di tutto, la diminuzione del reddito porta a prestare 
sempre più attenzione al prezzo del prodotto, sempre tenendo
Conto della qualità di ciò che si acquista. C’è una maggiore
disponibilità a pagare qualcosa in più per acquistare un prodotto 
Che permette di risparmiare tempo. L’approccio etico al mercato 
e il rispetto dell’ambiente sono i requisiti essenziali per avere 
Fiducia nel prodotto.
In crescita anche la domanda dei prodotti naturali e che abbiano
Un effetto positivo sulla salute. Dalla ricerca si evidenziano anche 
due trend in evoluzione: INDIVIDUALITA’ E SEMPLIFICAZIONE.
I consumatori, infatti, Cercano sempre più prodotti distintivi, che
 garantiscano esperienze sensoriali uniche e diverse:
 gusti, ingredienti, profumi E prodotti che facciano risparmiare
 tempo e semplifichino la quotidianità.
I prodotti dell’anno 2009 più innovativi:

• Acque fortificate: Nestlè fitness
• Alimenti funzionali: Yoga aq antiossidante,
  crema pronta valfrutta
• Baby food: Mellin baby cena
• Bevande infanzia: Fruttolo frullix
• Carne: carnealfuoco AIA
• Condimenti: glassa gastronomica ponti
• Conserve ittiche: riomare extra
• Contorni surgelati: 4 salti in padella 10 verdure
• Pet food: pro plan puppy optistart
• Prodotti da forno: mulino bianco pan casa
• Verdure fresce: gamma insalate florette
L’attenzione per i cibi time‐saving è
In aumento, senza mai però scindere 
il servizio della qualità.
Così sono in crescita i sughi pronti 
Freschi, i formaggi grattugiati e le 
Verdure di V gamma.
Analizzando l’andamento dei principali comparti produttivi, la
Campagna estiva è risultata difficile per problemi straordinari 
Legati alla fragilità della gestione commerciale dei prodotti ad
Alta deperibilità, come pesche e nettarine, che subiscono 
Problemi dovuti ad andamenti stagionali negativi e ad un 
accavallamento delle produzioni. Meno critico lo scenario delle 
Produzioni autunnali e invernali dove risultano vincenti le
Strategie di aggregazione produttiva, la specificità del prodotto,
La maggiore conservabilità in stoccaggio e le politiche di 
Marketing.
   L’ESPANSIONE DEL BIOLOGICO
Con una superficie di oltre 32 milioni 
di ettari e 1.200.000 aziende in 141
Paesi ,negli ultimi anni l’agricoltura
Biologica ha fatto registrare un sensibile sviluppo a livello 
Modiale con tassi di crescita media dal 10 al 20% annuo.
Nell’ultimo anno la superficie coltivata senza sostanze chimiche 
di sintesi è cresciuta di 1,5 milioni di ettari e le vendite sono
Aumentate di circa 7,5 miliardi di dollari.
La classifica delle coltivazioni biologiche è guidata dall’Australia
Con 12 milioni di ettari. E’ anche al primo posto in Europa per il 
Numero di aziende agricole che hanno scelto il metodo biologico
Adottando tecniche di coltivazione moderne e rispettose 
dell’ambiente.
Il nostro paese invece è il primo produttore al mondo di riso 
biologico dopo la thailandia.
Indirizzando una parte significativa della produzione bio 
all’estero, l’Italia è anche il maggior esportatore mondiale di 
prodotti biologici per un valore di circa 900 milioni di euro.
Ciò nonostante però, i consumi di prodotti bio nel nostro paese 
non sono all’altezza di questi primati produttivi, collocandosi
Attorno al 3% della spesa alimentare complessiva delle famiglie
Italiane.il mercato del biologico italiano è stimato tra i 2,8 e i 3 
Miliardi di euro, con circa 1,8 miliardi di vendite al dettaglio in 
Negozi specializzati
La ristorazione scolastica vale tra i 200 e 250 milioni di euro.
Per quanto riguarda la grande distribuzione, nonostante la crisi 
Generale nei primi sei mesi del 2009 gli acquisti di prodotti bio
Confezionati in Italia sono aumentati del 7,4% in valore e
Dell’8,5% in quantità rispetto al 2008.
Il canale dei punti vendita specializzati
In soli prodotti biologici ha segnato 
Performance anche superiori facendo
Registrare una crescita media del 10%(negozi indipendenti),
15%(punti vendita affiliato in franchising).Analogo andamento
Positivo per le vendite dirette degli agricoltori e per i gruppi 
d’acquisto.
Il settore produttivo si caratterizza per dati assolutamente 
Originali: altissima la percentuale di donne imprenditrici (25%),
Di giovani(il 50% ha meno di 50 anni), di scolarizzazione elevata
(il 50% dei produttori bio ha il diploma, il 17% la laurea) e la
Propensione alle nuove tecnologie strategia rilevatasi vincente.
La Barilla infatti dedica un sito al suo nuovo prodotto, 
FantasieDelSole, dove il consumatore può trovare ricette , test
E può giocare a creare una ricetta con simboli EmotiCook.
Due proposte interessanti e moderne, sia nella comunicazione
Che nel concetto di cucina creativa e veloce, in linea con il
Trend del momento.
DIGITAL SIGNAGE E RFID
Si assiste ad una crescente interazione fra le tecnologie relative 
A Digital Signage e RFID.
L’acronimo RFID indica la Radio Frequency Identification, un
Sistema in grado di identificare prodotti e leggere le relative
Informazioni. 
Questo prodotto, combinato con il digital signage, può produrre
Nuove interessanti maniere di comunicare; ad esempio il cliente
Può avvicinare il prodotto scelto ad un chiosco/totem con lettore
RFID che identificherà il prodotto, prelevando dati dal database
Del punto vendita, e potrà visualizzare sul monitor le ricette ed i 
migliori abbinamenti per il prodotto stesso.
Il sistema infatti si può utilizzare per fare del cross selling, cioè 
La vendita incrociata di prodotti.
Alcuni marchi utilizzano queste nuove tecnologie per le 
promozioni in store(Kraft), inoltre questo sistema si può 
Applicare a qualsiasi supporto e rappresenta un modo diverso
Ed efficace per comunicare sul punto vendita, lo vediamo 
Applicato a scaffale, sulle vetrine frigo e anche sulle vending 
Machine.
                  ALTRE NUOVE TECNOLOGIE
IL Consorzio agrario di Ravenna, in collaborazione con le società
Produttrici di agrofarmaci porterà in mostra l’innovazione nei
Mezzi tecnici, Idrologica srl esporrà le novità nel campo della 
tecnica irrigua.
CONCLUSIONI:
  PER LE MEDIE IMPRESE ALIMENTARI INNOVAZIONE COME RICETTA ANTICRISI


Il 79% delle piccole e medie imprese del settore alimentare
(secondo l’ottava indagine unionBanca sui bilanci aziendali),
In perfetta controtentenza rispetto al totale delle piccole e medie
Imprese che prevedono una contrazione del fatturato e Produzione, 
nel 67% dei casi,  si attendono una conferma o in alcuni casi un 
aumento del fatturato nel 2010.
Le strategie che stanno attuando per raggiungere questo 
Obiettivo sono abbastanza chiare:
Il 71% (contro il 40‐50% di quelle negli altri comparti industriali)
ha messo in cantiere investimenti, mentre il 43% ha attuato una 
strategia di upgrading dei prodotti.
Si tratta di scelte coraggiose se si pensa che nel 2008 gli acquisti
Alimentari delle famiglie italiane hanno raggiunto i 144,3 miliardi 
di euro, con un calo a valori costanti del ‐2,4% sull’anno 
Precedente.
Comunque in generale, chi prevede
investimenti nell’anno in corso 
pensa soprattutto a formule di 
promozione e publicità, ma Anche 
all’introduzione di nuovi prodotti innovativi sul mercato o
Al miglioramento di prodotti esistenti, sia in termini di qualità
Che di packaging.
TIENE LA MARCA GRAZIE AD UN VISSUTO CHE ISPIRA QUALITA’ E FIDUCIA
Se le piccole e medie imprese alimentari
Guardano con sempre maggiore 
Determinazione alla qualità e all’innovazione 
di prodotto come a una strada obbligata per 
Uscire dall’impassa attuale, i grandi brand hanno
 avuto conferma che questo genere d’investimenti paga anche in
 momenti Difficili di crisi e di tentazioni di riasparmio ad ogni costo.
Infatti i grandi brand continuano a rappresentare il 70% dei beni 
Di consumo acquistati nei super e negli ipermercati italiani.
Una leadership costruita puntando sull’innovazione di prodotto
E di processo. Gli italiani hanno aumentato la propria 
Considerazione verso alcuni valori fondamentali della marca
Come qualità, innovazione, sicurezza e elemento fondamentale
In questo momento – il prezzo corretto. Se una volta le innovazioni
arrivavano in media ogni 25 anni, adesso arrivano in 24 ore. Circa il 
70% dei prodotti odierni non Esistevano 25 anni fà.
MARKETING E NUOVE TECNOLOGIE
Cinque sono gli stadi nello sviluppo del  marketing e le nuove
Tecnologie sono alla base dell’ultimo stadio, quello che stiamo
Vivendo.
In un primo stadio il marketing si 
identificava con la vendita del
Prodotto.
Nel secondo stadio si è arrivati alla 
definizione delle “quattro P”
(product‐ price‐ placement‐ promotion) e all’effettivo utilizzo  e
Sviluppo del piano del marketing.
Il terzo stadio identifica con l’STP ( segmentazione – target ‐
posizionamento).
Il quarto stadio si identifica con il Customer Relationship 
Marketing o marketing relazionale.
Nel tempo il cliente ha assunto un ruolo sempre più centrale nella
Comunicazione, fino ad arrivare ad essere oggi nel quinto stadio
                                Evolutivo, protagonista attivo non 
                                solo nel miglioramento e 
                                Sviluppo del prodotto, ma anche 
                                nel marketing stesso.
                                Le nuove tecnologie sono la 
                                possibilità per il consumatore di
Diventare co‐creatore e sono la nuova sfida per i marketing 
Manager, che devono ora affinare strategie più sofisticate di un
tempo per utilizzare i nuovi media a proprio favore.
LA TECNOLOGIA PER RENDERE PIU’ ATTRAENTI E 
      FUNZIONALI LE PROMOZIONI IN STORE
                                    Animare le promozioni, creando 
                                     interesse ed utilizzando la
                                    Tecnologia, è l’idea che ha avuto 
                                     Kraft, che nel mese di luglio ha 
                                    Animato alcuni ipermercati 
                                    Carrefour installando i Kiosk Kraft.

Si tratta di chioschi interattivi, forniti da Sony Italia e dotati di
Tecnologia touchscreen, che consentono agli shopper di 
Selezionare la loro ricetta. Dopo aver scelto la ricetta, che contiene
La foto ed i valori nutrizionali, sarà inoltre possibile stamparli in un
Formato di scheda collezionabile.
L’idea è originale ed ha riscosso interesse tra i consumatori ,
Incrementando le vendite.
nutella...




                    ...ovvero

quando un prodotto alimentare innovativo diventa
 talmente famoso da divenire la definizione di sé
                    stesso


                                                1
storia

   Nel 1942 Pietro Ferrero apre un laboratorio per dolci.
   Nel 1946 inventa la Pasta Giandujot
   Nello stesso anno viene fondata l'impresa "Ferrero".




                                                             2
La prima Ferrero

   Produce un unico prodotto: la Pasta Giandujot
   I suoi clienti sono i grossisti di alimentari
   La fase della distribuzione è interna
   Cambio di clienti: vendita diretta ai negozianti




                                                       3
La nuova Ferrero

   L'impresa diviene una SNC
   Nel 1951 nasce la "Supercrema"
   L'azienda si sposta all'estero
   Nascono Mon Chéri e Brioss




                                     4
Nascita della nutella

   Nel 1957 Michele Ferrero assume il controllo
    dell'azienda
   Nel 1963 nasce la "Nutella"
   Nel 1964 inizia la commercializzazione




                                                   5
La Ferrero oggi

   Società per Azioni
   Enorme successo a livello globale
   Produzione di tanti prodotti, nel campo dei
    dolci, delle merendine, dei confetti e delle bibite
   Impresa “glocal”
   Enfasi sulla fiducia del
    consumatore finale


                                                      6
Mission 1/3

Qualità elevatissima, cura artigianale, freschezza
  del prodotto, accurata selezione delle migliori
   materie prime, rispetto e considerazione del
cliente: ecco le “parole chiave” e i valori Ferrero,
 che hanno reso note e apprezzate da milioni di
 consumatori le specialità dolciarie prodotte nel
 mondo. Prodotti frutto di idee innovative, quindi
  spesso inimitabili pur essendo di larghissima
   diffusione, entrati a far parte della storia del
    costume di molti paesi, dove sono a volte
           considerati autentiche icone.
                                                       7
Mission 2/3
    Ferrero è anche attenzione alla sicurezza
alimentare, all’ambiente, al sociale, alle comunità
  locali in cui opera, alle proprie risorse umane.

  Oggi molti dei prodotti Ferrero sono “globali”,
 venduti dovunque. Ferrero è divenuto il quarto
   gruppo dolciario più importante del mondo.

  Ma la sua particolarità è il suo essere “glocal”
(pensare globale, agire locale), cioè una azienda
  insieme globale e locale, attenta allo sviluppo
 internazionale, ma anche al suo rapporto con il
                    territorio.                    8
Mission 3/3


Al centro dell’impegno quotidiano da sempre sta il
    consumatore. Un rapporto di fiducia fatto di
conoscenza, esperienza, “feeling” e intuizione, un
meccanismo di fedeltà reciproco e duraturo è ciò
  che lega Ferrero ai propri consumatori, indice
    dell’attenzione alle loro esigenze, elemento
          chiave del successo dell’azienda.


                                                 9
Business


   L’intero gruppo Ferrero ha chiuso l’esercizio
2007-2008 con un fatturato consolidato in crescita
 a 6.214 milioni di Euro, in incremento del 8,2%
  rispetto al precedente esercizio 2006-2007. Il
  Gruppo – guidato dai Chief Executive Officers
 Pietro e Giovanni Ferrero – nel mondo conta 38
 società operative, 14 stabilimenti e oltre 21.600
                    dipendenti.

                                                 10
Reputazione


 La Ferrero è la società al mondo che gode della
        migliore reputazione e affidabilità.

   Con un indice di 85,17 su 100, Ferrero si
    aggiudica il primo posto nello studio del
Reputation Institute di New York (8 maggio 2009),
 che ogni anno valuta le aziende dalla migliore
reputazione presso il pubblico a livello mondiale.


                                                   11
Formati

   Nutella
       Vaschette 30g x 3
       Bicchiere 200g
       Vasetto 450g
       Vasetto 750g
   Nutella snack & drink
       Nutella, grissini ed EstaThe
   Nutella & go
       Nutella e grissini
                                       12
Competitor nel settore delle
          creme spalmabili
   Predominio del settore in Italia
   L'elasticità è bassa, ma con un leggero
    aumento do-
    vuto alla crisi
    dei consumi.
   Prodotti alter-
    nativi: creme
    ”bicolore”
                                              13
Operazioni di marketing 1/3




                              14
Operazioni di marketing 2/3




                              15
Operazioni di marketing 3/3




                              16
Food Innovation
Food supply chain

          FILIERA AGRO-ALIMENTARE
l'insieme delle aziende che concorrono alla
catena di fornitura (cf. food supply chain) di un
dato prodotto agro-alimentare.
CONFEZIONAMENTO
          DEGLI ALIMENTI


Operazione con cui viene applicata ad un prodotto
   alimentare una protezione fisica, chiamata
 imballaggio, che annulla o minimizza l'influenza
             dell'ambiente esterno.
FILIERA DEL
                     CONFEZIONAMENTO
Il confezionamento degli alimenti ha una importanza fondamentale
in riferimento ad almeno quattro aspetti della vita di un prodotto
alimentare industriale:

 - CONTENIMENTO: indispensabile per contenere e sostenere la quantità di prodotto che
costituisce l'unità di vendita.


 - CONSERVAZIONE: serve da barriera per garantire la permanenza della situazione
virtuosa ottenuta con il processo applicato.


 - COMMERCIALIZZAZIONE: accoglie tutte le informazioni necessarie ad una
corretta identificazione merceologica del prodotto, ad una conoscenza delle sue caratteristiche
fisiche e nutrizionali, delle modalità di conservazione e di utilizzo, dei termini di scadenza,
all'individuazione del produttore e del commercializzatore, oltre ad ospitare immagini e colori
suggestivi per l'acquisto.


 - TRASPORTO: consente l'utilizzo economico degli opportuni mezzi meccanici
(art. 35, lett. a), Decreto Legislativo
                  22/97
Per packaging (trad. ita. imballaggio) si intende
   il prodotto, composto di materiali di qualsiasi
     natura, adibito a contenere e a proteggere
determinate merci, dalle materie prime ai prodotti
finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro
     consegna dal produttore al consumatore o
        all'utilizzatore, e ad assicurare la loro
presentazione, nonché gli articoli a perdere usati
                    allo stesso scopo
DECRETO RONCHI

I packaging, secondo la classificazione riportata
nel decreto Ronchi (22/97), sono distinti in tre
tipologie o categorie funzionali:

1) imballo primario,
2) imballo secondario,
3) imballo terziario.
IMBALLAGGIO PRIMARIO

             imballaggio per la vendita
imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di
  vendita, un'unità di vendita per l'utente finale o per il
      consumatore (art. 35, lett. b), d.lgs. n. 22/97.

Alcuni esempi: una bottiglia, una lattina per bevande, una
  scatola di piselli, una scatola per CD, un pacchetto di
             sigarette, una bomboletta spray.

 Quindi, nel caso di beni di largo consumo, l'imballaggio
   primario rappresenta l'unità di vendita destinata al
                   consumatore finale.
IMBALLAGGIO SECONDARIO
                      imballaggio multiplo
imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, il
raggruppamento di un certo numero di unità di vendita,
indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale all'utente
finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il
rifornimento degli scaffali nel punto di vendita. Esso può essere
rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche (art. 35, lett.
c), d.lgs. n. 22/97).

Alcuni esempi: una confezione contenente più bottiglie, una
confezione da tre scatole di piselli, una confezione di dieci scatole
per CD, una stecca di sigarette.

Quindi, nel caso di beni di largo consumo, l'imballaggio secondario
può costituire sia l'unità di vendita destinata al consumatore finale
sia quella destinata al rivenditore.
IMBALLAGGIO TERZIARIO
                   imballaggio per il trasporto
imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione ed il
trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di
imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione ed i danni
connessi al trasporto, esclusi i container per i trasporti stradali,
ferroviari, marittimi e aerei (art. 35, lett. d), d.lgs. n. 22/97).

Alcuni esempi: un pallet di confezioni o di scatoloni, uno scatolone
contenente confezioni.

Quindi, nel caso di beni di largo consumo, l'imballaggio terziario è
riservato all'utilizzo all'interno della catena di distribuzione e, salvo
casi particolari, non arriva all'utilizzatore finale.
XX secolo

Al volgere del Ventesimo secolo, le innovazioni delle tecniche di
produzione favoriscono la realizzazione di contenitori in ogni
forma e materiale,

utili non solo ad accompagnare il prodotto fino al consumatore,

ma capaci di rispondere a nuove esigenze, tra cui concorrere col
prodotto alla creazione della propria identità-immagine e
renderla riconoscibile all’immaginario del consumatore.
Varie definizioni

      La studiosa Valeria Bucchetti definisce l’involucro

  “Una ricerca di forme tridimensionali, capaci di contenere in
          maniera opportuna, funzionale ed estetica,
                un bene destinato alla vendita.”

Nel 1984 Kotler asserisce che col termine packaging
s’intendano:

   “le attività volte a progettare e a realizzare il contenitore,
            l’involucro e l’imballaggio di un prodotto”.
EFFICACIA DEL PACKAGE
I fattori che risultano essere decisivi per valutare l’efficacia
del package possono essere identificati nell’acronimo “VIEW”, che
rimanda alle funzioni di:

    Visibility, cioè la capacità di un package di “fare un passo avanti”,
emergere alla vista dei consumatori davanti allo scaffale rispetto ai propri
concorrenti;

    Informative, che significa saper comunicare la natura del contenuto
dell’involucro immediatamente;

●
    Emotional impact, l’evocare nell’immaginario dell’acquirente impressioni
favorevolmente positive che siano conformi alle scelte della strategia di
marketing;

    Workability, che si riferisce all’ergonomicità e praticità del package nell’uso
domestico.
COMUNICATIVITA'
Ci si accorge di come centrale sia nella vendita la
configurazione estetica e la funzione comunicazionale del
packaging.

Esso deve comunicare.

In altre parole attirare
➢
 l’attenzione dell’acquirente,
➢
 illustrare il prodotto,
➢
 fornire le istruzioni per usarlo,
➢
 rassicurare chi lo compra e generare con lui un rapporto di
fedeltà.

In particolari occasioni, per esempio durante le festività
interannuali o nel caso di offerte promozionali, il packaging base
subisce delle modifiche per sottolineare lo speciale evento.
VISIONE DI
        'PERSUASORE OCCULTO'
             AL PACKAGING
Si minimizza e sovverte la visione di “persuasore occulto” del
packaging, che secondo un

               approccio psicologico e psicanalitico
                alla progettazione degli imballaggi

attribuiva a caratteristiche specifiche di questi ultimi, il potere di
scatenare reazioni inconsce, in grado di manipolare e provocare
l’acquisto del prodotto.
PRODOTTO STUDIATO

Contenitori resistenti, facili da trasportare, funzionali nella fase di
stoccaggio, leggeri, riciclabili, d’ingombro ridotto, riscuotono presso il
pubblico un’accoglienza positiva:

basti pensare al Tetra Brik, baluardo storico della Tetra Pak,
società produttrice d’imballaggi in cartone e poliaccoppiato, che è
stato introdotto sul mercato con un alimento ben posizionato a livello
simbolico come il latte ed ha presentato notevoli vantaggi rispetto al
vetro, ottenendo successo anche con altre bevande, come il succo di
frutta proposto in formati adatti all’uso familiare o al consumo singolo,
e conquistando prodotti ricchi di storia e tradizione come il vino.
ANALISI
AZIENDALE:

 Tetra Pak
CIRCOSCRIVENDO IL RAGGIO
           D'ANALISI AL
       PAGKAGING ALIMENTARE
Si arriva a considerare Tetra Pak, la società svedese fondata nel
1951 da Ruben Rausing ed Erik Akerlund, che si occupa della
produzione e distribuzione d'imballaggi di cartone e poliaccoppiato per
prodotti alimentari liquidi e semiliquidi
STORIA
 Il primo prodotto di Tetra Pak è stato un contenitore di cartoncino usato per
          conservare e trasportare il latte. Fu chiamato Tetra Classic.
   Ruben Rausing aveva lavorato sul progetto fin dal 1943 e nel 1950 aveva
 perfezionato la tecnica per rendere questo tipo di contenitore assolutamente
                      impenetrabile all’aria, utilizzando un
               sistema di rivestimento plastico della carta.
   Questi primi contenitori avevano la forma di tetraedri (solidi a quattro
                  facce) e da essi è nato il nome dell’azienda.
 Nel 1952 fu lanciato il primo contenitore Tetra Classic e, più tardi, nel 1963
    l’azienda introdusse il Tetra Brik, un contenitore di forma rettangolare.

 Il figlio di Ruben Rausing, Hans, ha condotto l’azienda dal 1954 fino al 1985,
portandola da una realtà di 7 persone ad una delle più grandi aziende svedesi.

Tetra Pak è stata fondata sul concetto che un imballaggio deve far risparmiare
    più di quanto costa, garantendo, grazie al confezionamento asettico, la
     possibilità di "spostare un bene alimentare nello spazio e nel tempo".
PRODOTTI INNOVATIVI
RICERCA & SVILUPPO
                  TECNOLOGICO
    Appena dopo che l'azienda fu costituita, la dirigenza di Tetra Pak cercò il modo di
          allargare il proprio business a mercati e tecnologie che superassero
                               i limiti del prodotto latte fresco.
     Nella metà degli anni cinquanta, Tetra Pak si lanciò in una attività congiunta di
                              ricerca e sviluppo con Ursina,
 un’azienda svizzera che aveva sviluppato una nuova tecnica di sterilizzazione del latte.

 Utilizzando un’iniezione di vapore, Ursina era in grado di produrre latte sterilizzato che
        aveva effettivamente lo stesso sapore e valore nutrizionale del latte fresco.


 La sfida, per Ursina, era di trovare un sistema economico per confezionare il latte. Nel
settembre del 1961, durante una conferenza stampa a Thun, in Svizzera, fu presentata la
        prima macchina per il confezionamento asettico di latte sterilizzato.

     Questa tecnologia è nata per consentire lo stoccaggio a temperatura ambiente,
      proteggere le proprietà nutrizionali dei prodotti ed evitare l’uso di conservanti.
TECNOLOGIA ASETTICA
                     Il trattamento asettico prevede il
     riscaldamento del prodotto alimentare ad elevata temperatura
                      (135-150 °C nel caso del latte)
in un comparto sigillato per pochi secondi, poi forzarne il raffreddamento
                          a temperatura ambiente.

           Il processo di riscaldamento utilizzato viene chiamato
  sistema a temperatura ultra-elevata (ultra-high temperature = UHT).
  Tale elevata temperatura rimuove tutti i microorganismi; la sua breve
   durata provoca un danno minimo alle sostanze nutritive e al sapore
 rispetto ai tradizionali trattamenti di pastorizzazione e inscatolamento,
che utilizzano temperature più basse ma per un tempo significativamente
                                  più lungo.

                 Il confezionamento asettico prevede il
     trasferimento del prodotto trattato UHT all’interno di un imballaggio
            precedentemente sterilizzato in ambiente sterile.
ACQUISIZIONI & SCISSIONI


Alfa Laval è stata parte del gruppo Tetra Pak tra il 1991 e il 2000.

Nel 1991 Alfa Laval Agri, azienda produttrice di attrezzature per le
centrali del latte e per l’agricoltura, si è scissa da Alfa Laval.

Quando Alfa Laval fu venduta,
Alfa Laval Agri è rimasta parte del gruppo Tetra Pak
ed è stata rinominata DeLaval, dal nome del fondatore, Gustaf De Laval.
STRUTTURA ORAGNIZZATIVA
IL MOTTO
                     “PROTEGGE LA BONTÀ”

   vale per l’intera catena del valore: dai fornitori ai consumatori, alla
 distribuzione, ai dipendenti, ai consumatori, fino alla società in genere.




Oltre a proteggere gli alimenti nei contenitori, salvaguardiano l’ambiente,
a partire dalla scelta di materie prime rinnovabili.

    La componente principale dei contenitori Tetra SPak è la
                     FIBRA DI LEGNO.
OBIETTIVI & STRATEGIE                                     (PARTE 1)



Affermare la propria leadership attraverso strategie di comunicazione
integrata business to business (B2B)

Differenziarsi dalla concorrenza per Tetra Pak ha
una doppia valenza, in quanto l’azienda si pone due target
obiettivo: i clienti potenziali ed i consumatori finali.

Si osserva pertanto che Tetra Pak stia attuando una strategia di
differenziazione rispetto alla concorrenza, con l’obiettivo di
influenzare l’elasticità della domanda, diminuendola.

In tale modo, l’azienda ricerca un effetto distorcente sul
meccanismo concorrenziale - considerando il mercato degli
imballaggi nella sua totalità, con l’apporto di tutte le categorie di
competitors – e riafferma la propria posizione di leader, estirpando i
concorrenti diretti dalle possibilità di scelta dei clienti.
OBIETTIVI & STRATEGIE                               (PARTE 2)




Le strategie di comunicazione di Tetra Pak possono pertanto apparire
funzionali al raggiungimento di un aggiuntivo potere monopolistico
nei confronti delle imprese minori che operano all’interno del settore
del confezionamento (asettico e non) di prodotti alimentari.

Aumentare le vendite quindi, ed eliminare dal range di scelta dei
clienti i concorrenti diretti.
FORNITORI
 I partner sono fornitori innovativi, finanziariamente solidi e, come Tetra
 Pak, impegnati nell’innovazione del prodotto. Tutto questo è la migliore
            garanzia dell’alta qualità dei materiali dei fornitori.

                           DIPENDENTI
  Tetra Pak è “azienda familiare” con valori fondamentali forti e con un
             elevato tasso di fidelizzazione del personale.
      Incoraggiano una cultura aziendale all’insegna della crescita
 professionale e del rispetto reciproco, che contribuisca alla crescita dei
                                dipendenti.

                               CLIENTI
Investendo in una vasta gamma di soluzioni innovative, Tetra Pak aiuta a
          stimolare relazioni a lungo termine con i nostri clienti.
  Ci si guadagna il rispetto della clientela, sfruttando la nostra profonda
   conoscenza del settore alimentare in ogni fase, dalla lavorazione al
                              consumo finale.
LA GRANDE DISTRIBUZIONE
   Soluzioni efficienti di confezionamento per la grande distribuzione
   proteggono la redditività della distribuzione. I prodotti confezionati
 vengono accertati affinchè siano perfettamente protetti sugli scaffali, e
  inoltre, vengono aiutati i distributori a personalizzare i loro prodotti a
     marchio, contribuendo a tutelare e migliorare la loro immagine.


                         CONSUMATORI
Ci si impegna a rendere i cibi sicuri e disponibili, ovunque. Le soluzioni di
    trattamento e confezionamento proteggono il valore nutrizionale e
                        l’aroma originale dei cibi.
RESPONSABILITA' SOCIALE                                           (PARTE 1)


Tetra Pak ha avviato programmi di distribuzione di cibo nelle scuole in
più di 45 paesi. Forniscono supporto anche in progetti di aiuto in tutto il
  mondo in caso di calamità e sostiene programmi per i bambini che
                      vivono in aree svantaggiate.




      Tutti gli stabilimenti di Tetra Pak sono certificati secondo uno
                     standard ambientale internazionale,
 e tutti gli uffici commerciali (market company) partecipano ad attività di
                salvaguardia attiva e preventiva dell’ambiente.
     Tetra Pak crede nella leadership responsabile nel settore, nella
creazione di crescita e benessere in linea con la sostenibilità ambientale
                           la responsabilità sociale.
PUBLICITA'




                                   RADIO
CORRIERE DELLA SERA
RESPONSABILITA' SOCIALE                                                   (PARTE 2)




La responsabilità sociale di Tetra Pak, o Corporate Social Responsibility
(CSR), non è solo un’espressione alla moda, ma il modo in cui da anni Tetra
Pak lavora, dai programmi di sviluppo nelle scuole e delle infrastrutture, fino alla
sostenibilità ambientale.

Le pietre miliari della Corporate Social Responsibility sono:

➔ Food for Development
➔ Global Compact

➔ Sostenibilità ambientale




La missione aziendale è molto chiara: Crediamo in una leadership responsabile
nel settore, ottenibile creando una crescita redditizia in armonia con una
sostenibilità ambientale e con il nostro senso di responsabilità sociale.

    Da oltre 40 anni supporta clienti, governi e comunità locali a fornire latte ai
                            bambini di tutto il mondo.
...IN CIFRE                   (PARTE 1)


Operiamo in più di 150 mercati con oltre 20.000 dipendenti. Crediamo in
una leadership responsabile nel settore, creando crescita e benessere in
 linea con la sostenibilità ambientale e il senso di responsabilità sociale.
                     (dati aggiornati a gennaio 2009)

                 MACCHINE DI CONFEZIONAMENTO
                       ✔   in funzione nel 2009: 9.115
                        ✔   consegnate nel 2008: 503


UNITA' DI TRATTAMENTO
in funzione nel 2009: 46.249
✔



consegnate nel 2008: 1.838
✔



                                                    UNITA DI DISTRIBUZIONE
                                               ✔   in funzione nel 2009: 16.105
                                                ✔   consegnate nel 2008: 1.372
...IN CIFRE           (PARTE 2)




STABILIMENTI PER L'ASSEMBLAGGIO DI MACCHINE: 10


 STABILIMENTI DI PRODUZIONE PER IL MATERIALE DI
  CONFEZIONAMENTO E SISTEMI DI CHIUSURA: 43


  NUMERO DI PAESI (dove Tetra Pak é presente): >150


               SEDI COMMERCIALI: 41


               UFFICI DI VENDITA: 74


          NUMERO DI DIPENDENTI: 21.640
...IN CIFRE              (PARTE 3)




                     Centri di assistenza tecnica: 41


                     Centri di formazione tecnica: 16


                     Centri di Ricerca e Sviluppo: 12


Numero di litri di prodotti consegnati in contenitori Tetra Pak nel 2008 (in
                              milioni): 70.538


Numero di contenitori Tetra Pak consegnati nel 2008 (in milioni): 141.379


             Vendite nette nel 2008 in milioni di Euro: 8.825

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